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    F1, le prime volte di Lewis Hamilton: dall’esordio-show in McLaren nel 2007 all’incubo in Ferrari nel 2025

    Hamilton – credits: @Scuderia Ferrari Press Office

    Il Gran Premio d’Australia, prima tappa del nuovo mondiale di Formula 1, ha segnato il debutto ufficiale di Lewis Hamilton alla guida della Ferrari. Un fine settimana da dimenticare per il sette volte campione del mondo, chiuso con un mediocre 10° posto al traguardo e al termine di una corsa complicatissima, contraddistinta da una vettura mediocre e da scelte strategiche discutibili del muretto rosso. Questo risultato fa il palio con una qualifica chiusa, sì, all’8° posto, ma a pochi centesimi di distacco da Charles Leclerc. In sostanza, quello con il team di Maranello è stato l’esordio peggiore per il britannico alla guida di una nuova vettura, se posto a confronto con quanto fatto in McLaren nel 2007 e in Mercedes nel 2013.
    La prima volta in McLaren: quando il mondo scoprì Lewis
    Il primo approccio con la McLaren fece subito capire la pasta di Lewis Hamilton. “Allevato” dall’allora patron Ron Dennis, il pilota inglese si presenta a Melbourne con i gradi di scudiero di Fernando Alonso, due volte campione del mondo in carica. Eppure, sin dal sabato il nativo di Stevenage dimostra di poter battagliare da vicino con il più navigato compagno di squadra: in qualifica si piazza al 4° posto, ad appena 3 decimi dallo spagnolo, 2° e dietro al ferrarista Kimi Raikkonen.
    Tuttavia, a sbalordire il mondo è quanto si verifica in gara. In particolar modo in partenza, dove l’esordiente Lewis si concede il lusso di superare Alonso in curva 1 all’esterno, portandosi in terza posizione. E nel corso della gara, Hamilton riesce a tenere perfettamente testa all’iberico, rimanendogli davanti fino al 43° giro, momento della sua sosta ai box: Nando ne approfitta e, con due giri molto veloci, riesce a superare il suo compagno di squadra dopo la sua sosta per il rifornimento, artigliando con non poca fatica il 2° posto che manterrà fino al traguardo. Un primo assaggio, dunque, di una rivalità infuocata e che, nel corso della stagione, avrebbe completamente ribaltato le gerarchie iniziali.

    Il debutto in Mercedes: partenza a rilento, prima dei record
    Dopo cinque anni e il titolo mondiale conquistato nel 2008, Lewis Hamilton decide di accasarsi nel 2013 in Mercedes, prendendo il posto di Michael Schumacher. Il britannico, in ogni caso, approccia subito alla sua nuova avventura con lo spirito giusto, conquistando un grande 3° posto in qualifica nel primo Gp stagionale, sempre a Melbourne, alle spalle delle due Red Bull di Sebastian Vettel e di Mark Webber.
    Tuttavia, la Mercedes di quegli anni è una vettura che fatica molto sul passo gara, e infatti alla domenica la situazione cambia drasticamente: Lewis chiude al 5° posto, complice una gestione degli pneumatici non ottimale, che invece favorisce la Lotus di Kimi Raikkonen e la Ferrari di Fernando Alonso, che chiudono al 1° e al 2° posto. Un segnale di una stagione vissuta tra alti (pochi) e bassi (tanti), chiusa con una sola vittoria all’attivo (in Ungheria, a Budapest), ma propedeutica per instaurare quel rapporto solidissimo che caratterizzerà i successivi 11 anni, in cui il pilota inglese riscriverà tutti i record della storia della Formula 1, diventando il pilota più vincente di sempre. LEGGI TUTTO

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    F1, Formato Sprint: cos’è e cosa cambia rispetto a un weekend tradizionale

    Il prossimo fine settimana andrà in scena il Gran Premio della Cina di Formula 1, il primo weekend F1 con il formato Sprint. Cos’è e cosa cambia rispetto a un weekend tradizionale.during the Formula 1 Aramco pre-season testing 2025 of the 2025 FIA Formula One World Championship from February 26 to 28, 2025 on the Bahrain International Circuit, in Sakhir, Bahrain – Photo Florent Gooden / DPPI – credit: @Scuderia Ferrari Press Office

    F1, Formato Sprint
    L’attuale fine settimana con il formato Sprint si differenzia da un normale fine settimana di gara perché dopo la sessione di prove libere che apre il weekend si svolgono una qualifica, il venerdì nel tardo pomeriggio, e una gara della lunghezza di cento chilometri il sabato mattina, al posto dunque di due sessioni di prove libere della durata di sessanta minuti ciascuna.
    La qualifica è suddivisa in tre segmenti, di durata decrescente: dodici minuti per SQ1, dieci per SQ2 e otto per SQ3. Immutato rispetto alla qualifica tradizionale il numero di piloti (cinque) eliminati alla fine dei primi due segmenti. Nei primi due segmenti è obbligatorio usare la mescola Medium mentre nell’ultimo si deve montare la Soft. Libera, invece, la scelta della mescola per la gara “corta”.
    Rispetto ad un weekend tradizionale, cambia l’allocazione per pilota delle gomme slick: ognuno ha a disposizione sempre due set di Hard ma ne ha uno in più di Medium (da tre a quattro) e due in meno di Soft (da otto a sei), per un totale di dodici invece di tredici.

    Introdotta per la prima volta nel 2021 a Silverstone, la gara Sprint è stata disputata 18 volte. Il grande mattatore del sabato è stato finora Max Verstappen, che ha conquistato undici successi. Il circuito di Shanghai ospiterà per la seconda volta un fine settimana con questo formato: lo scorso anno vinse Max Verstappen. LEGGI TUTTO

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    F1, Gp Cina: la terna di mescole Pirelli per Shanghai

    La terna di mescole nominate da Pirelli per il Gran Premio della Cina è la stessa del 2024: C2 come Hard, C3 come Medium e C4 come Soft. Le ultime due sono state protagoniste lo scorso fine settimana a Melbourne mentre la prima è stata utilizzata in maniera estensiva durante i tre giorni di test in Bahrain alla fine di febbraio.

    Rispetto allo scorso anno va considerato però che tutte le mescole sono nuove e, in particolare, la C2 risulta essere più morbida e, quindi, più vicina alla C3 rispetto al passato.
    Un fattore importante da tenere presente durante il fine settimana saranno le temperature. Per la prima volta Shanghai ospita il Gran Premio nel mese di marzo, quando la temperatura media raramente supera i 18 °C. Peraltro, le previsioni per questa settimana vedranno un significativo rialzo oltre i 20 °C proprio a cominciare da venerdì, con una massima di 26 °C prevista per sabato; quindi, sensibilmente più calde del solito e abbastanza simili a quelle, ad esempio, registrate lo scorso anno, quando la gara si disputò nella terza settimana di aprile.

    Un weekend pieno di sfide e novità in Cina
    Una pista completamente riasfaltata e una sola ora di prove libere per scoprire se le caratteristiche saranno mutate rispetto al passato. La diciottesima edizione del Gran Premio della Cina pone subito già alla seconda gara delle sfide particolari non soltanto per squadre e piloti ma anche per la Pirelli. L’estate scorsa sul tracciato e sulla pit-lane dello Shanghai International Circuit è stato steso un nuovo manto stradale che è stato utilizzato solamente poche volte nella parte finale del 2024 e dovrebbe essere più liscio rispetto al precedente. Questo fine settimana ci sarà il primo evento in calendario al SIC nel 2025 quindi è lecito aspettarsi una pista che si evolverà molto rapidamente.

    Peraltro, l’appuntamento di Shanghai sarà, com’era accaduto nel 2024, anche quest’anno il primo con il formato Sprint, che prevede una sola sessione di prove libere il venerdì. Ci saranno quindi solamente sessanta minuti per trovare il miglior assetto delle vetture e valutare il diverso rendimento delle mescole in termini di prestazione sulla lunga distanza, anche se la gara corta del sabato rappresenta comunque un ottimo banco di prova per valutarne appieno almeno una. LEGGI TUTTO

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    F1, Antonelli impressiona al debutto in Australia. Wolff e la Mercedes ci hanno visto giusto

    Kimi Antonelli First Test – Austria | credit: Mercedes-AMG Petronas Motorsport media

    Se da una parte l’Italia del motorsport si è risvegliata con una gara da incubo della Ferrari in Australia, teatro del primo appuntamento stagionale del nuovo mondiale di Formula 1, dall’altra ha potuto assistere al debutto magistrale di Andrea Kimi Antonelli al volante della Mercedes. Il pilota bolognese, infatti, si è reso protagonista di una grande rimonta, dal 16° al 4° posto finale, ripristinato dalla FIA dopo l’iniziale penalizzazione per unsafe release che aveva avvantaggiato Alex Albon. Un risultato ben oltre le aspettative, dunque, che aumenta le già elevate speranze degli appassionati italiani nei confronti del classe 2006.
    Maturità e lucidità: l’esordio di Antonelli è da incorniciare
    La prima gara di Andrea Kimi Antonelli in Formula 1 è come un diesel che, alla lunga, riesce a carburare. All’inizio deve resistere alle grosse insidie presentate dal tracciato di Melbourne, che man mano estromette quasi tutti i rookie dalla corsa, tra incidenti ed errori. Giro dopo giro, poi, il portacolori italiano inizia a trovare il giusto ritmo e a prendere confidenza con le condizioni della pista, dando il via a una poderosa rimonta che, entro la metà di gara, lo porta in zona punti. Il tutto nonostante un testacoda che, per poco, non fa finire anche lui contro le barriere dell’Albert Park.
    La vera svolta della corsa, poi, arriva con il ritorno della pioggia, che costringe i team a tornare sulle gomme intermedie dopo il precedente passaggio sulle slick. In questa fase così delicata, Antonelli riesce a mantenersi lontano dai pericoli, guidando in maniera accorta e senza sbavature, scegliendo il tempismo giusto per rientrare ai box e fare la sua sosta. Una chiamata perfetta che, complici anche gli errori altrui, fa balzare il classe 2006 fino al 5° posto. Negli ultimi giri, poi, sferra l’attacco decisivo alla Williams di Albon, per assicurarsi un fantastico 4° posto finale. Tradotto: il miglior risultato per un pilota italiano in Formula 1 negli ultimi 16 anni, quando nel Gp del Giappone del 2009 Jarno Trulli conquistò il 2° posto con la sua Toyota.

    La qualifica, unico “neo” del weekend australiano
    In ogni caso, il primo weekend di Andrea Kimi Antonelli tra i grandi del Circus non è stato proprio tutto da incorniciare. Infatti, la qualifica del sabato si è rivelata ben al di sotto delle aspettative, come testimonia l’eliminazione già in Q1 con il 16° posto finale. Un risultato, sì, frutto di danni al fondo della sua Mercedes, tuttavia causati da alcune sue ripetute escursioni sulla ghiaia in curva 6. Un segno inequivocabile di come, sul giro secco, ci sia ancora del lavoro da fare, per trovare il giusto ritmo senza dover rinunciare alla prestazione pura. Il tempo, comunque, è tutto dalla parte di AKA, che in Australia ha già assaporato le zone alte della classifica. In attesa di ulteriori conferme dalla Cina, su una pista e con delle condizioni completamente diverse. LEGGI TUTTO

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    Gp Australia F1: per Antonelli uno storico debutto in rimonta e 4° posto finale

    2025 Australian Grand Prix, Sunday – LAT Images – credit: Mercedes-AMG Petronas Motorsport media

    Il Gran Premio d’Australia 2025 ha visto un debutto sorprendente e una rimonta entusiasmante da parte del giovane pilota Antonelli. Partito dalle retrovie, Antonelli ha dimostrato grande abilità e strategia, risalendo la classifica fino a un inaspettato quarto posto. Un risultato che ha stupito molti e che sottolinea il potenziale di questo giovane talento.
    La rimonta di Antonelli
    La gara di Antonelli è stata caratterizzata da una serie di sorpassi decisi e da una strategia di gara impeccabile. Il pilota ha saputo sfruttare al meglio le opportunità offerte dalla pista e dalle circostanze, dimostrando una maturità sorprendente per un rookie.
    Le parole di Antonelli
    “Sono incredibilmente felice di questo risultato”, ha dichiarato Antonelli al termine della gara. “Partire dalle ultime file e arrivare quarto è stato davvero inaspettato. Ho imparato tantissimo durante questa gara, soprattutto sulla gestione delle gomme e sulla strategia di gara. Ringrazio il mio team per il supporto e per avermi dato una macchina così competitiva”.

    La rimonta di Antonelli è stata resa possibile da diversi fattori:
    1. Strategia di gara: Il team ha adottato una strategia di gara aggressiva, che ha permesso ad Antonelli di sfruttare al meglio le fasi della gara.
    2. Abilità di guida: Antonelli ha dimostrato grande abilità nel sorpassare gli avversari, sfruttando al meglio le opportunità offerte dalla pista.
    3. Gestione delle gomme: Antonelli ha saputo gestire al meglio le gomme, mantenendo un ritmo costante per tutta la gara.
    Il debutto di Antonelli a Melbourne è stato un segnale forte del suo potenziale. Il giovane pilota ha dimostrato di avere le qualità per competere ai massimi livelli, e sarà interessante vedere come si evolverà la sua carriera nel corso della stagione.
    La rimonta di Antonelli a Melbourne è stata una delle storie più belle del Gran Premio d’Australia 2025. Un debutto che ha lasciato il segno e che ha confermato il talento di questo giovane pilota. LEGGI TUTTO

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    Gp Australia F1, Loic Serra (Ferrari) conferma: “C’è correlazione tra simulatore e pista”

    Loic Serra, nuovo Direttore Tecnico Chassis della Scuderia Ferrari, ha rilasciato un’intervista alla vigilia del Gran Premio d’Australia, primo round del mondiale F1 2025.

    Albert Park: un circuito di sfide e imprevisti
    La prima domanda ha riguardato le caratteristiche del circuito dell’Albert Park, sede del Gran Premio d’Australia, ROUND 1. Serra ha descritto il tracciato come un circuito stradale temporaneo che combina sezioni ad alta velocità e curve strette. Una delle peculiarità di questa gara è l’imprevedibilità del clima, che può variare rapidamente, mettendo a dura prova gli ingegneri. Inoltre, la superficie della pista, poco utilizzata durante l’anno, si gomma notevolmente dal venerdì alla domenica, modificando continuamente i livelli di aderenza.
    Test in Bahrain: un banco di prova fondamentale
    Nonostante le condizioni meteorologiche avverse, i tre giorni di test in Bahrain sono stati fondamentali per la Scuderia Ferrari. Serra ha confermato che il team ha completato il programma previsto, ottenendo dati in linea con le aspettative. La SF-25 ha dimostrato un buon grado di affidabilità e ha risposto positivamente ai cambiamenti di assetto. Un aspetto cruciale è stata la correlazione tra i dati raccolti in pista e quelli ottenuti nel simulatore, uno strumento essenziale per massimizzare le prestazioni. Tuttavia, le temperature più elevate di Melbourne rappresenteranno una nuova sfida, influenzando il comportamento della vettura, in particolare per quanto riguarda le gomme.

    La passione Ferrari: un’ispirazione unica
    Serra ha espresso il suo stupore per la passione che caratterizza la Ferrari, definendola “ammirevole”. Il fervore dei tifosi e dei dipendenti è una fonte di ispirazione e una delle forze motrici più potenti che abbia mai sperimentato. L’atmosfera nel team è positiva, con tutti fiduciosi di poter raggiungere gli obiettivi prefissati.
    Loic Serra, con la sua esperienza e la sua passione, rappresenta un elemento chiave per il futuro della Scuderia Ferrari. La sua analisi tecnica e il suo entusiasmo testimoniano l’impegno del team nel raggiungere traguardi ambiziosi. LEGGI TUTTO

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    F1 2025, Louis Vuitton Australian Gp: l’inizio di una nuova era

    #AUSGP – via x.com/ausgrandprix

    Il rombo dei motori, l’odore di gomma bruciata, l’adrenalina che scorre nelle vene: il Formula 1 Louis Vuitton Gran Premio d’Australia 2025 segna l’inizio di una nuova, entusiasmante stagione. L’iconico circuito di Albert Park a Melbourne si prepara ad accogliere piloti e appassionati da tutto il mondo per un weekend di gara che promette scintille.
    Un circuito leggendario
    Albert Park è uno dei circuiti più amati del calendario di Formula 1. Il tracciato semi-permanente, che si snoda tra le strade del parco, offre un mix di curve veloci e tratti tecnici che mettono alla prova le abilità dei piloti. La combinazione di rettilinei ad alta velocità e curve impegnative rende questo circuito unico nel suo genere, offrendo uno spettacolo mozzafiato per i fan.
    I protagonisti attesi
    Tutti gli occhi saranno puntati sui campioni, ma anche sui giovani talenti che scalpitano per conquistare la vetta. La griglia di partenza del 2025 si preannuncia più competitiva che mai, con piloti determinati a dare il massimo per la vittoria. Non mancheranno le sorprese e i colpi di scena, tipici di ogni inizio di stagione.

    L’emozione del weekend di gara
    Il weekend del Gran Premio d’Australia è un’esperienza indimenticabile per ogni appassionato di Formula 1. Fin dalle prime prove libere del venerdì, l’atmosfera si fa incandescente. Le qualifiche del sabato determinano la griglia di partenza, mentre la gara della domenica è il culmine dell’evento, dove i piloti si sfidano all’ultimo sorpasso per la gloria.
    L’importanza del Gran Premio d’Australia
    Il Gran Premio d’Australia non è solo la prima gara della stagione, ma anche un evento che segna l’inizio di un lungo cammino verso il titolo mondiale. La vittoria a Melbourne può dare una spinta fondamentale per il resto del campionato, influenzando la fiducia dei piloti e delle scuderie.
    Un evento globale
    Il Gran Premio d’Australia è un evento che attira l’attenzione di milioni di persone in tutto il mondo. La Formula 1 è uno sport globale, e Melbourne è una delle tappe più prestigiose del calendario. L’evento non è solo una competizione sportiva, ma anche una celebrazione della passione e dell’innovazione tecnologica.
    L’impatto economico e turistico
    Il Gran Premio d’Australia ha un impatto significativo sull’economia locale, attirando migliaia di turisti e generando importanti ricavi per la città di Melbourne. L’evento promuove il turismo e l’immagine della città a livello internazionale, contribuendo allo sviluppo economico e culturale della regione.
    Il Formula 1 Louis Vuitton Gran Premio d’Australia 2025 si preannuncia come un evento imperdibile per tutti gli appassionati di Formula 1. Con nuove monoposto, piloti agguerriti e un circuito leggendario, il weekend di gara a Melbourne sarà un’esplosione di emozioni e adrenalina. Preparatevi a vivere l’inizio di una nuova era della Formula 1.
    Il Formula 1 Louis Vuitton Australian GP 2025 si svolgerà dal 14 al 16 marzo 2025.
    Ecco il programma del weekend di gara:
    Venerdì 14 marzoProve libere 1 – ore 2:30Prove libere 2 – ore 6:30
    Sabato 15 marzoProve libere 3 – ore 2:30Qualifiche – ore 6:30
    Domenica 16 marzoGara – ore 5:00
    Le origini: da Adelaide a Melbourne
    La storia del Gran Premio d’Australia in Formula 1 inizia nel 1985, quando la gara si disputò per la prima volta sul circuito cittadino di Adelaide. Questo tracciato, caratterizzato da lunghi rettilinei e curve impegnative, divenne rapidamente uno dei preferiti dai piloti e dai fan. Nel 1996, il Gran Premio si trasferì a Melbourne, sul circuito semi-permanente di Albert Park, dove si svolge tuttora. Questo cambiamento segnò l’inizio di una nuova era per la gara, che divenne rapidamente uno degli eventi più attesi del calendario di Formula 1.
    Albert Park: un circuito iconico
    Il circuito di Albert Park è diventato un’icona della Formula 1, noto per la sua combinazione di curve veloci e tratti tecnici. Il tracciato, che si snoda tra le strade del parco, offre uno spettacolo unico, con le monoposto che sfrecciano a pochi metri dagli alberi e dal lago. Nel corso degli anni, il circuito ha subito diverse modifiche per migliorare la sicurezza e lo spettacolo, ma ha mantenuto il suo fascino originale.

    F1, Australian GP: momenti indimenticabili
    La storia del Gran Premio d’Australia è ricca di momenti indimenticabili. Dalle battaglie epiche tra Senna e Prost ad Adelaide, alle vittorie di Michael Schumacher e Lewis Hamilton a Melbourne, la gara ha sempre regalato emozioni forti. Nel 2020 e 2021, il Gran Premio fu cancellato a causa della pandemia di COVID-19, ma nel 2022 tornò a disputarsi, segnando un momento di rinascita per l’evento.
    Il futuro: innovazione e sostenibilità
    Il Gran Premio d’Australia 2025 si inserisce in un contesto di grande cambiamento per la Formula 1, con l’introduzione di nuove regole tecniche e l’attenzione crescente alla sostenibilità ambientale. La gara di Melbourne sarà un’occasione per vedere all’opera le monoposto di nuova generazione, che promettono di essere ancora più veloci e spettacolari. Il futuro del Gran Premio d’Australia si preannuncia ricco di sfide e opportunità, con l’obiettivo di mantenere viva la passione per questo sport e di promuovere l’innovazione tecnologica.
    F1 Australian GP 2024: Sainz trionfa in una gara ricca di colpi di scena
    Il Gran Premio d’Australia 2024, terzo appuntamento del campionato mondiale di Formula 1, è stata una gara emozionante e ricca di colpi di scena, che ha visto il trionfo di Carlos Sainz su Ferrari. Lo spagnolo ha conquistato la sua terza vittoria in carriera, precedendo il compagno di squadra Charles Leclerc e Lando Norris su McLaren.
    La vigilia e le prove
    Il weekend di Melbourne era iniziato con le prove libere che avevano visto le Ferrari di Leclerc e Sainz in grande forma, con il monegasco che aveva fatto segnare il miglior tempo nella seconda sessione. Tuttavia, in qualifica, è stato Max Verstappen a conquistare la pole position, davanti a Sainz e Leclerc.
    La gara
    La partenza è stata relativamente tranquilla, con Verstappen che ha mantenuto la testa della corsa. Tuttavia, la gara è stata subito animata da diversi colpi di scena. Al quarto giro, Verstappen ha iniziato a lamentare problemi ai freni ed è stato costretto a ritirarsi, lasciando via libera a Sainz, che si è portato al comando della gara.
    Sainz ha mantenuto la leadership fino al traguardo, conquistando una vittoria importante per la Ferrari e per la sua carriera. Leclerc ha completato la doppietta per la scuderia di Maranello, mentre Norris ha conquistato il terzo gradino del podio, davanti al compagno di squadra Oscar Piastri.
    La gara è stata caratterizzata anche da altri episodi, come l’incidente tra George Russell e Fernando Alonso, che ha causato il ritiro del pilota britannico e una penalità di 20 secondi per Alonso.
    Curiosità e statistiche
    La vittoria di Sainz è stata la prima per la Ferrari a Melbourne dal 2018.
    Il Gran Premio d’Australia 2024 ha fatto registrare un nuovo record di presenze, con 452.055 spettatori nel corso del weekend.
    Charles Leclerc ha fatto segnare il giro più veloce della gara, con un tempo di 1:19.813.
    Un successo importante per la Ferrari
    La vittoria di Sainz a Melbourne rappresenta un successo importante per la Ferrari, che ha dimostrato di essere competitiva su un circuito difficile come quello di Albert Park. La doppietta ottenuta in Australia è un segnale incoraggiante per il resto della stagione. LEGGI TUTTO

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    Kimi Antonelli riporta l’Italia nel Circus: da Farina a Giovinazzi, tutti i numeri degli italiani in F1

    La Formula 1 si prepara a riaprire i battenti per il 2025, con la prima tappa del nuovo mondiale in programma in Australia, sul circuito di Albert Park a Melbourne, dove le nuove vetture correranno domenica 16 marzo. Tra le novità di questa nuova stagione, la più piacevole per i colori italiani è il ritorno di un pilota nostrano in griglia: si tratta di Andrea Kimi Antonelli, chiamato a raccogliere la pesantissima eredità di Lewis Hamilton in Mercedes. L’obiettivo nell’immediato sarà quello di approcciare nel migliore dei modi alla categoria automobilistica più importante al mondo, mentre sul medio-lungo periodo il sogno sarà, inevitabilmente, quello di inseguire una corona iridata che per un pilota italiano manca da oltre 70 anni.
    L’Italia in Formula 1: Patrese il recordman, Farina-Ascari i campioni
    Andrea Kimi Antonelli sarà l’84° pilota italiano a correre in Formula 1, interrompendo un digiuno che si protraeva dal Gran Premio di Abu Dhabi del 2021, ultimo ballo di Antonio Giovinazzi nel Circus alla guida dell’Alfa Romeo. Il vincitore della 24 ore di Le Mans, peraltro, è stato anche l’ultimo pilota italiano a raccogliere punti iridati (Arabia Saudita 2021).
    Analizzando i record italiani in Formula 1, il pilota ad aver corso il maggior numero di volte è stato Riccardo Patrese, con ben 256 Gp all’attivo, appena 4 gare in più di Jarno Trulli, che si è fermato a 252. Sempre a Patrese appartengono anche i record di podi conquistati (37) e di punti totali (281). Il più vincente di tutti, invece, è Alberto Ascari: due volte campione del mondo (1952 e 1953), il pilota milanese ha collezionato 13 vittorie e 14 pole position.

    Il titolo iridato del ’53 è l’ultima affermazione di un italiano nel campionato del mondo di Formula 1, che peraltro vanta proprio un italiano come primo campione del mondo della sua storia: Giuseppe Farina, nel 1950, alla guida dell’Alfa Romeo. Negli ultimi 72 anni, soltanto altri 4 piloti italiani sono arrivati tra i primi 3 in un campionato del mondo: Luigi Musso (3° nel 1957), Elio De Angelis (3° nel 1984), Michele Alboreto (2° nel 1985) e Riccardo Patrese (2° nel 1992; 3° nel 1989 e nel 1991).
    Gli italiani nel nuovo millennio: Fisichella-Trulli ultimi baluardi
    A partire dagli anni ’90, l’Italia ha iniziato ad avere un ruolo (e una rappresentanza) sempre più marginale in Formula 1. Gli ultimi baluardi nel Circus per il nostro Paese sono stati senza dubbio Jarno Trulli e Giancarlo Fisichella, nonché gli ultimi a vincere un Gran Premio (1 vittoria per l’abruzzese, Monaco 2004; 2 vittorie per il romano, Australia 2005 e Malesia 2006). Entrambi sono stati anche gli ultimi a conquistare una pole position (Fisichella in Belgio, 2009), a salire sul podio (Trulli in Giappone, 2009) e a far registrare il giro più veloce in gara (Trulli in Bahrain, 2009).
    Infine, per ritrovare un pilota italiano in testa a una gara bisogna tornare a Singapore 2019, quando Antonio Giovinazzi ha guidato la gara per una manciata di giri, prima di cedere il passo alle due Ferrari di Sebastian Vettel e Charles Leclerc, involate verso la doppietta finale. LEGGI TUTTO