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    F1, Tre domande a Dino Beganovic che sotituirà Charles Leclerc in Bahrain

    Tre domande a Dino Beganovic, pilota della Scuderia Ferrari Driver Academy, che sotituirà Charles Leclerc nella prima sessione di prove livere (FP1) del Gran Premio del Bahrain F1 2025.Dino Beganovic, Scuderia Ferrari Driver Academy

    1. Parlaci delle caratteristiche del Bahrain International CircuitDino Beganovic: “Quello del Bahrain è un circuito che piloti e ingegneri conoscono piuttosto bene, visto che ospita da tanto tempo i test pre-stagionali. Presenta un bel mix di curve lente e veloci ed è anche piuttosto impegnativo per gli pneumatici perché l’asfalto ha molto grip, quindi è importante avere una monoposto gentile con le gomme. La presenza del vento è spesso una variabile da tenere in considerazione, mentre come dicevo il layout lo rende un ottimo circuito per i test”.
    2. Ti appresti a metterti al volante della SF-25 nella prima sessione di prove libere. Cosa si prova a guidare la monoposto della Scuderia Ferrari HP?D.B.: “Per me è un sogno che si avvera. Tanti piloti sognano di guidare una Ferrari, e per me è davvero molto emozionante avere l’opportunità di farlo. So che l’obiettivo di riuscire un giorno a diventare pilota della Scuderia Ferrari HP è molto ambizioso, ma io farò tutto il possibile per riuscire a raggiungere questo sogno a cominciare dal massimizzare il percorso che sto facendo nelle categorie addestrative e che ora mi vede impegnato in Formula 2 con Hitech Grand Prix. Il supporto della Scuderia Ferrari Driver Academy è fondamentale per crescere come pilota, ed è splendido avere questa opportunità il prossimo venerdì. Non vedo l’ora. Cercherò di godermelo il più possibile, oltre a fare del mio meglio per aiutare i tecnici nel loro lavoro”.

    3. Parlaci del tuo percorso con la Scuderia Ferrari Driver AcademyB.B.: “Sono entrato nella Academy nel 2020, quando correvo in Formula 4. È stato un bellissimo percorso, che mi ha dato l’opportunità di avere il supporto di una squadra di tecnici molto preparati oltre che l’onore di far parte di un brand iconico. Per me la Ferrari è molto speciale perché sono un tifoso del Cavallino fin da quando ero bambino. Il team mi supporta da tanti anni, anche nei momenti di difficoltà. Il prossimo weekend cercherò di dare una mano alla squadra e di fare bene anche in Formula 2, che rimane il mio principale focus quest’anno”
    Dino Beganovic è nato il 19 gennaio del 2004 a Landeryd, in Svezia. LEGGI TUTTO

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    Gp Giappone F1 2025, le pagelle: Verstappen storico, Antonelli brucia le tappe, Suzuka da “pensionare”

    Hamilton – – credits: @Scuderia Ferrari Press OfficeVa in archivio il tradizionale appuntamento in terra giapponese, sullo storico circuito di Suzuka, teatro di una delle gare più brutte e noiose della storia della Formula 1. A renderla rilevante sono soltanto due fattori: Max Verstappen e Andrea Kimi Antonelli. L’olandese vince e confeziona l’ennesimo capolavoro della sua carriera, dimostrando perché è il più forte di tutti e tra i migliori della storia del motorsport; il rookie italiano, invece, si rende autore di un weekend solidissimo, chiuso al 6° posto (vicinissimo al compagno di squadra) e con un paio di record messi a segno. Per il resto, la McLaren dimostra di avere due piloti inadeguati per vincere il mondiale piloti; Leclerc massimizza il potenziale di una Ferrari enigmatica con il 4° posto finale; Hadjar e Bearman dimostrano il talento necessario per vivere nel Circus. Questo e molto altro nelle pagelle del Gran Premio del Giappone.

    VOTO 10 A VERSTAPPEN, IL GOAT DELLA FORMULA 1?
    Domanda provocatoria, ma neanche troppo. Perché quanto sta facendo Max Verstappen, e soprattutto quanto fatto in Giappone, dimostrano che l’aggettivo non sia così inappropriato. La Red Bull è solo e soltanto lui, la può guidare solo e soltanto lui e la può far vincere solo e soltanto lui. Il vero capolavoro lo confeziona al sabato, con il giro di qualifica migliore della sua carriera e tra i migliori della storia della Formula 1: senza quello, vincere sarebbe stato impossibile. In gara tiene a bada le McLaren con una facilità disarmante, dimostrando a tutti perché lui è campione del mondo e gli altri due semplici comprimari. Primo nella storia a vincere per quattro volte consecutive a Suzuka: le stimmate del GOAT ci sono tutte.
    VOTO 9 A ANTONELLI, HA LA STOFFA DEL CAMPIONE
    In Australia si era già intuito qualcosa, ma in Giappone è arrivata una conferma solidissima: Andrea Kimi Antonelli ha la stoffa per riportare l’Italia sul tetto del mondo in Formula 1. Il pilota bolognese sfodera una prestazione maiuscola sul difficile circuito di Suzuka, facendo dimenticare al pubblico il fatto di essere un rookie appena maggiorenne. E lo fa soprattutto con una gara magistrale, caratterizzata da un’ottima gestione delle gomme nella prima metà e da un ritmo forsennato nella seconda, che lo portano al traguardo ad appena un secondo di distacco dal compagno di squadra. Il tutto condito da due record: il più giovane di sempre a guidare una gara e a far segnare il giro più veloce. La vera speranza italiana per il futuro è lui, non la Ferrari.
    VOTO 8 A HADJAR E BEARMAN, GIOVANI D’ASSALTO
    In un weekend come quello giapponese, con pochi sprazzi e tanta noia, il rendimento di Isack Hadjar e Oliver Bearman risalta subito all’occhio. Innanzitutto perché portano a casa punti molto importanti per le loro scuderie. E poi perché lo fanno dopo aver strapazzato i rispettivi compagni di squadri, relegati ai bassifondi della classifica. Il francese, per la prima volta in top-10 nella sua carriera, ha reagito con grande impeto alla figuraccia in Australia, dimostrando maturità e solidità; l’inglese, ormai una piacevole consuetudine in zona punti, sa mantenere la giusta freddezza nei momenti topici, oltre ad avere un gran piede sul giro secco. Giovani, ma ci sanno fare.
    VOTO 7 A ALBON, CHE STA RIDICOLIZZANDO SAINZ
    Di sicuro ci si poteva aspettare un avvio di stagione più redditizio per Alex Albon nel confronto con Carlos Sainz, ma di certo non con questo distacco. Il thailandese sta letteralmente ridicolizzando un pilota che, fino a sei mesi fa, vinceva con la Ferrari. L’ex Red Bull riesce a sfruttare tutto il potenziale di una Williams, fino ad ora, comodamente quinta forza in griglia, collezionando un’altra gara in zona punti, mentre lo spagnolo lotta nelle retrovie della classifica. Passa quasi sempre inosservato, ma il suo rendimento è di pregevole fattura.
    VOTO 6 A LECLERC, MASSIMIZZA QUANTO POSSIBILE
    La Ferrari oggi è una triste quarta forza enigmatica, seppur non lontana dalla vetta. Per questo motivo, in attesa dei primi aggiornamenti a partire dal Bahrain, è necessario massimizzare quanto possibile. Lavoro eseguito perfettamente da Charles Leclerc, che colleziona un 4° posto utile e persino superiore al reale valore dell’attuale SF-25. Gran merito va al suo giro in qualifica, da cui costruisce la sua gara in difesa dagli attacchi della Mercedes. Una piccola aspirina, ma per la medicina la strada sembra ancora davvero lunga.

    VOTO 5 AI PILOTI MCLAREN, SE NON VINCONO CON QUESTA MACCHINA…
    Non vincere con una macchina così dominante e superiore rispetto alla concorrenza è un mezzo suicidio. Non totale, solo perché l’avversario si chiama Max Verstappen. Ma comunque suicidio resta. A dimostrazione di come i primi “avversari” della McLaren nella lotta per il mondiale piloti siano i loro stessi piloti, troppo timidi, impacciati e incapaci di reggere la pressione a cui li sottoporrà il campione del mondo. Probabilmente Piastri ha qualcosa in più di Norris, ma la somma non fa il totale che, invece, mette dall’altra parte l’olandese. E questo, alla lunga, può essere un grosso problema. Perché senza la macchina migliore…
    VOTO 4 A HAMILTON, ANNICHILITO DAL SUO EREDE
    Non ci siamo. È vero, la Ferrari non è un fulmine di guerra. Ma dall’altra parte, quantomeno Leclerc l’ha portata al 4° posto. Il rendimento di Hamilton nel weekend giapponese fa sorgere non pochi dubbi sul suo reale valore attuale. E la testimonianza è il confronto diretto con Antonelli: dopo la sosta l’inglese si ritrova a mezzo secondo dall’italiano; alla fine della gara, nonostante una mescola più morbida, chiude a oltre dieci secondi dal suo erede in Mercedes. Qualcosa non va.
    VOTO 3 A SUZUKA, È L’ORA DELLA PENSIONE
    Sarà anche storico, simbolo di tradizione e leggenda per la Formula 1. Ma è ora di dire le cose come stanno: il circuito di Suzuka è da abolire. Impensabile appassionare nuove leve proponendo uno spettacolo osceno come quello odierno, caratterizzato da zero sorpassi, zero azione in pista e zero emozioni. La gara del 2025 passerà alla storia come una delle più brutte di sempre: un segnale che deve far riflettere sul senso di continuare a correre su questo circuito. LEGGI TUTTO

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    F1, Gp Giappone (Qualifiche): Verstappen alieno. Pole davanti alle McLaren! 4° Leclerc, 8° Hamilton

    SUZUKA, JAPAN – APRIL 05: Max Verstappen of the Netherlands and Oracle Red Bull Racing prepares to drive during qualifying ahead of the F1 Grand Prix of Japan at Suzuka Circuit on April 05, 2025 in Suzuka, Japan. (Photo by Mark Thompson/Getty Images) // Getty Images / Red Bull Content Pool // SI202504050094 // Usage for editorial use only //Vanno in archivio le qualifiche del Gran Premio del Giappone, e con grande stupore non c’è la McLaren davanti a tutti, bensì un alieno olandese: Max Verstappen conquista infatti una mostruosa pole position, con uno dei giri migliori della storia della Formula 1. Il campione del mondo firma il nuovo giro record della pista di Suzuka in 1:26.983, appena 12 millesimi più veloce di Lando Norris e 44 millesimi di Oscar Piastri. Buon 4° posto per Charles Leclerc con la Ferrari, davanti alle due Mercedes di George Russell e Kimi Antonelli. Deludente Lewis Hamilton, solo 8° e alle spalle anche di Hadjar, mentre chiudono la top-10 Albon e Bearman.
    Q1: PIASTRI DAVANTI MA CHE EQUILIBRIO!
    La McLaren mette subito le cose in chiaro con Piastri davanti a tutti, ma Russell è sempre nei dintorni a dar fastidio, anche davanti a Lando Norris. Le due Ferrari non sono lontane, appena davanti alle Red Bull. Dietro solita bagarre, da cui la spunta il “retrocesso” Liam Lawson, che con la Racing Bulls trova il primo Q2 dell’anno. Eliminate le Sauber di Hulkenberg e Bortoleto, Ocon, Doohan e Stroll.
    Q2: NORRIS DA’ LO STRAPPO, SUPER BEARMAN
    Ancora una volta Lando Norris dà uno strappo, lasciando tra sé e gli altri un paio di decimi. Tutti molto raggruppati alle sue spalle, con Russell, Piastri, Verstappen e le Ferrari a giocarsela sul filo dei centesimi. Ancora straordinario Bearman con la Haas, abbondantemente qualificato. Cambia il pilota ma non la storia della seconda Red Bull, con Tsunoda tristemente 15°: insieme al padrone di casa vanno fuori Gasly, Lawson, Alonso e Sainz.
    Q3: TRA I DUE LITIGANTI GODE UN MOSTRUOSO MAX!
    Il primo colpo è di Oscar Piastri, che rifila oltre due decimi ai fenomenali Verstappen e Leclerc, mentre Lando Norris dorme e si becca mezzo secondo dal compagno di squadra. Nel secondo tentativo è uno scambio di settori record tra i due McLaren, ma a tirare fuori il coniglio dal cilindro è Max Verstappen, che con un ultimo settore folle beffa Norris e Piastri. Leclerc mantiene la seconda fila davanti alle Mercedes, mentre Hamilton non va oltre un deludente 8° posto.

    Nr Pilota Team –Q1– –Q2– –Q3– Gap
    1 M. Verstappen Red Bull 1’27″943 1’27″502 1’26″983
    2 L. Norris McLaren 1’27″845 1’27″146 1’26″995 +0″012
    3 O. Piastri McLaren 1’27″687 1’27″507 1’27″027 +0″044
    4 C. Leclerc Ferrari 1’27″920 1’27″555 1’27″299 +0″316
    5 G. Russell Mercedes 1’27″843 1’27″400 1’27″318 +0″335
    6 K. Antonelli Mercedes 1’27″968 1’27″639 1’27″555 +0″572
    7 I. Hadjar RB 1’28″278 1’27″775 1’27″569 +0″586
    8 L. Hamilton Ferrari 1’27″942 1’27″610 1’27″610 +0″627
    9 A. Albon Williams 1’28″218 1’27″783 1’27″615 +0″632
    10 O. Bearman Haas 1’28″228 1’27″711 1’27″867 +0″884
    ——————————————————————-
    11 P. Gasly Alpine 1’28″186 1’27″822
    12 C. Sainz Williams 1’28″209 1’27″836
    13 F. Alonso Aston Martin 1’28″337 1’27″897
    14 L. Lawson RB 1’28″554 1’27″906
    15 Y. Tsunoda Red Bull 1’27″967 1’28″000
    ————————————————————–
    16 N. Hulkenberg Kick Sauber 1’28″570
    17 G. Bortoleto Kick Sauber 1’28″622
    18 E. Ocon Haas 1’28″696
    19 J. Doohan Alpine 1’28″877
    20 L. Stroll Aston Martin 1’28″271 LEGGI TUTTO

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    La Ferrari a Suzuka per l’orgoglio ma senza false speranze

    Leclerc e Hamilton – credits: @Scuderia Ferrari Press Office

    Può sembrare un ragionamento crudo e cinico, ma in questa primissima parte della stagione la Rossa non può permettersi di fare proclami. Come troppo spesso fatto in inverno. La pista è impietosa e non lascia spazio ad alibi e giustificazioni; la Ferrari dovrà giocare in difesa. L’eco della doppia inquietante squalifica in Cina riecheggia fa ancora rumore e il team non può permettersi un’altra figuraccia.
    In assenza di sviluppi significativi, la SF-25 andrà ancora alzata da terra e questo vorrà dire perdere in prestazione pura. Anche l’asfalto sconnesso di Suzuka di certo non aiuta ed il compromesso sembra ancor più complicato da trovare. Ennesima sfida per il team di Maranello, la cui creatura non potrà esprimere tutto il suo potenziale.
    I primi veri aggiornamenti d’emergenza ci saranno con tutta probabilità in Bahrain, tra una settimana: soprattutto si aspetta un nuovo fondo che dovrebbe eliminare o quanto meno mitigare il fenomeno del consumo del pattino. Quello che, per capirci, è costato la squalifica a Lewis Hamilton a Shanghai. Eppure, nella sprint race cinese, la SF-25 aveva impressionato proprio con l’inglese per ritmo e consumo gomme regolare. Ma era solo una mini gara, in cui i problemi di consumo del fondo erano meno accentuati e la Rossa poteva viaggiare più bassa da terra.

    Sarà un altro weekend di passione per i tifosi ferraristi? Sicuramente il punto più basso è stato toccato e da adesso si può solo risalire. Siamo solo alla terza gara, il campionato è lungo e i rivali sono forte seppur non irresistibili. Il bicchiere mezzo pieno vede una Ferrari che può solo crescere; quello mezzo vuoto si focalizza sul presente e vede una Rossa schiava dei proclami e di una realtà che fa male. Suzuka non sarà una svolta ma solo una tappa necessaria nel percorso. LEGGI TUTTO

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    F1, A Suzuka una pista riasfaltata e pneumatici sotto stress

    Il tracciato di Suzuka, teatro del prossimo Gran Premio di Formula 1, è uno dei circuiti più severi per i pneumatici. Inoltre, il tratto di pista più impegnativo ha anche un nuovo asfalto.

    La terza gara del campionato F1 2025 vedrà il debutto stagionale della C1, la mescola più dura della gamma 2025, che sarà accompagnata dalla C2 e dalla C3. Del resto, il tracciato di Suzuka è uno dei più severi per i pneumatici nel calendario iridato ed è tradizione che Pirelli selezioni per questo appuntamento il tris di mescole più duro.
    Una novità rispetto all’edizione dello scorso anno
    Innanzitutto, l’asfalto, rifatto per una parte significativa del tracciato: dall’uscita dell’ultima chicane fino alla fine del primo settore. Si tratta di un tratto importante perché comprende curve a media e alta velocità, anche a lunga percorrenza, come le prime due in fondo al rettilineo di partenza, e sulle quali le gomme vengono stressate in maniera significativa.

    Le F1 2025 più veloci di 1″5
    Le simulazioni della vigilia – realizzate sulla base dei dati forniti dalle squadre – indicano un miglioramento dei tempi sul giro, dovuto alla combinazione fra l’effetto del nuovo asfalto in termini di grip e il progresso prestazionale delle vetture 2025, valutabile attorno al secondo e mezzo, un dato che sarà verificato già il venerdì nelle prime due ore di attività di pista.
    Il tracciato di Suzuka
    La pista di Suzuka è una delle più affascinanti ed impegnative di tutto il calendario iridato, nonché l’unica ad avere la forma di un otto. Di proprietà della Honda – che nella città della prefettura di Mie costruì nel 1960 una delle sue principali fabbriche sul territorio giapponese – è ritenuto una sfida sia in termini di guida che di rendimento delle monoposto. Il tracciato, lungo 5,807 chilometri, comprende 18 curve – alcune sono entrate nella storia di questo sport come le Esse del primo settore o la mitica 130R – ed è rimasto sostanzialmente inalterato nel corso dei decenni.
    Oltre alla già citata novità relativa al manto stradale, altri piccoli ritocchi sono stati apportati rispetto allo scorso anno, con alcuni cordoli e aree erbose che sono stati modificati. I cambiamenti più significativi hanno interessato la curva 9, dove il cordolo singolo è stato sostituito con un cordolo doppio più alto, e le curve 2, 7, 9, 14 e 17, dove le aree esterne in erba sintetica sono state sostituite con della ghiaia. LEGGI TUTTO

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    Formula 1, HALO: come funziona e com’è fatto

    Grazie a un bellissimo post su instagram realizzato da Geopop, canale di riferimento nel mondo della divulgazione scientifica sui social, vi spieghiamo com’è fatto e come funziona l’halo, il dispositivo di protezione per la testa dei piloti che è stato reso obbligatorio in Formula 1 nel 2018.Uno dei primi esemplari di Halo – Test Barcellona 2016 – foto: CircusF1.com

    L’Halo è una struttura in titanio che circonda la parte superiore dell’abitacolo, progettata per proteggere la testa del pilota da impatti laterali o frontali durante un incidente.
    Formula 1, HALO: come funziona e com’è fatto (by Geopop)

    Formula 1, HALO: come funziona
    È una struttura che circonda la parte superiore dell’abitacolo di una monoposto. Si collega alla scocca della vettura in tre punti, una davanti al pilota e due ai lati dell’abitacolo. È progettato per proteggere la testa del pilota da impatti laterali o frontali con oggetti, parti di altre monoposto oppure durante un incidente.
    Formula 1, HALO: come è fatto
    È costituito da una struttura che circonda la testa del pilota ed è collegato in tre punti al telaio del veicolo. La FIA ha imposto una forma e delle dimensioni prestabilite. Il raggio dell’aureola è di 58 cm. La struttura totale si estende su una superficie di 84×58 cm vista dall’alto e per circa 19 cm in altezza. Viene prodotto e realizzato da produttori esterni ai team, scelti e certificati dalla FIA.

    Formula 1, HALO: quanto pesa
    Il peso dell’Halo è di soli 7kg e può sopportare una forza di schiacciamento di 120kN, ovvero 12 tonnellate di peso.
    Incidenti in cui l’Halo ha salvato la vita a un pilota di Formula 1
    Dalla sua introduzione, l’Halo ha letteralmente salvato la vita a diversi piloti di Formula 1. Tra gli incidenti più “significativi” ricordiamo:– Gp del Belgio 2018: l’Halo riuscì a deviare l’impatto della ruota di Fernando Alonso con la Ferrari di Charles Leclerc;– Gp del Bahrain 2020: l’Halo ha protetto la testa di Romain Grosjean dopo il violentissimo impatto contro le barriere del circuiti di Sakhir che provocarono anche il rogo della sua monoposto. Fortunatamente poi il pilota francese risuc+ ad uscire dalla Haas in fiamme;– Gp d’Italia 2021: alla prima variante, Lewis Hmailton e Max Verstappen entrarono in contatto. La Red Bull dell’olandese finì sopra la Mercedes dell’inglese e la ruota posteriore fu “bloccata” dall’Halo, impedendo di finire sulla testa del pilota;

    “Halo isn’t necessary””Halo removes the risk””Halo doesn’t look nice”
    Halo saved Lewis today 🙏 pic.twitter.com/8cCoWCtHC0
    — ESPN F1 (@ESPNF1) September 12, 2021

    – Gp di Gran Bretagna 2022: l’Alfa Romeo del pilota cinese Guanyu Zhou, dopo un contatto, si ribaltò e scivolò per diverse centinaia di metri, prima di finire contro le barriere del tracciato. Anche in questo caso, l’Halo fu fondamentale per evitare drammatiche conseguenze al pilota. LEGGI TUTTO

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    F1, Brembo spiega come cambieranno gli impianti freno nel 2026

    Brembo in Formula 1 – foto: Brembo

    Mario Almondo, Chief Operating Officer di Brembo Performance, ha concesso a Motorsport.com un’intervista esclusiva, nella quale ha rivelato in anteprima quello che vedremo nel 2026, anni in cui sarà varato un profondo cambiamento regolamentare che coinvolgerà anche gli impianti frenanti.
    Qui sotto alcuni passaggi dove Almondo parla dei cambiamenti che vedremo il prossimo anno, mentre l’intervista completa si può leggere su Motorsport.com.
    F1, Brembo: le novità del 2026
    “Aumenterà la dimensione del disco anteriore rispetto a oggi – ha detto Almondo -, mentre nel posteriore sarà più piccolo perché quasi triplicherà il valore della parte elettrica, senza dimenticare l’influsso dei cambiamenti dei regolamenti aerodinamici. Dovremo rifare daccapo tutto l’impianto, dischi e pinze. Ma per restare sul tema del carbonio, posso dire che proseguiremo il lavoro su quello di buono che già abbiamo fatto anche entrando nelle regole 2026. Stiamo osservando che il nostro pacchetto si sta rivelando particolarmente appetibile per le squadre, perché quello che potranno risparmiare sui freni lo spenderanno da un’altra parte. Per un team principal questi sono aspetti che non sfuggono, perché il budget che gli avanza, magari lo può reinvestire su un pacchetto aerodinamico per Monza”.
    Nuovi criteri e peculiarità del nuovo regolamento 2026
    “Sull’assale anteriore – ha precisato il COO di Brembo – le energie cresceranno del 16%, mentre diminuiranno del 50% nel posteriore. Abbiamo un pacchetto che può essere veramente molto competitivo. Non va dimenticato che al posteriore, nonostante l’impiego dei freni possa diminuire del 50% per un maggiore contributo dell’energia elettrica, l’impianto dovrà garantire comunque la capacità di frenare la monoposto anche nel caso di un problema nel sistema elettrico. Questa è una norma di sicurezza scritta nel regolamento”.

    Sempre in chiave 2026, Almondo ha poi aggiunto: “Gli sviluppi sul brake by wire saranno evoluzioni in continuità con i sistemi di oggi. Le pompe le forniamo a tutta la griglia, mentre il brake by wire c’è chi se lo fa in casa. E poi non possiamo dimenticare che la AP fornisce le frizioni a tutta la griglia oltre alle pinze alla McLaren. Il nostro pacchetto di sviluppo e il nuovo materiale di carbonio è stato pensato con certe caratteristiche strutturali. Abbiamo migliorato molto la struttura e quindi il layout, il modo di comporre i dischi che riusciranno a sopportare delle coppie veramente molto elevate, tenuto conto che la coppia sull’anteriore aumenterà”.
    In chiave molto tecnica, Almondo ha anche rivelato: “L’energia, il duty del disco aumenterà del 16%. Però non dobbiamo dimenticarci che il disco non lavora da solo, ma insieme a una pinza e in un corner. Allora, bisognerà far funzionare il freno al meglio: il disco, quindi, strutturalmente deve sempre essere perfettamente allineato, ma con le coppie che ci sono in gioco è la pinza che inevitabilmente si deforma”.
    Leggi l’intervista completa su Motorsport.com. LEGGI TUTTO

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    F1, Leclerc su Instagram: “Lavorare sodo per ribaltare la situazione in Giappone”

    Charles Leclerc ha pubblicato poco fa su Instagram un messaggio dove dice di resettare e iniziare a lavorare sodo per ribaltare la situazione, già in Giappone.

    Leclerc, instagram: il messaggio originale
    “Last weekend was really tough. We’ve got to reset and work hard to turn the situation around in Japan and I’m sure we will. A big thank you though to the amount of support you gave me during the weekend, it always surprise me to have such support in China and it means a lot”

    Leclerc su instagram: la traduzione del messaggio in italiano
    “Il fine settimana è stato davvero difficile. Dobbiamo resettare e lavorare sodo per ribaltare la situazione in Giappone e sono sicuro che ci riusciremo. Un grande ringraziamento va comunque alla quantità di sostegno che mi avete dato durante il fine settimana, mi sorprende sempre avere avuto un tale supporto in Cina e questo significa molto”. LEGGI TUTTO