Sul circuito di Imola l’Alfa Romeo aveva raccolto i primi punti della stagione, grazie al nono posto di Kimi Raikkonen. Tuttavia, una penalizzazione di 30 secondi subita a gara terminata, ha spezzato l’urlo di gioia per il Biscione. E Giovinazzi continua ad essere campione di sfortuna.Il Gran Premio dell’Emilia Romagna sarà ricordato come uno dei più sfortunati per l’Alfa Romeo. La scuderia italo-svizzera, infatti, aveva portato a casa i primi punti stagionali grazie a Kimi Raikkonen, ma una penalità di 30 secondi inflitta a gara finita, ha reso amaro il week-end imolese per il Biscione. Sfortuna che, unita a quella che continua a perseguitare Antonio Giovinazzi, va a fare il palio con qualche punto di domanda sulla competitività della macchina, sorto a causa delle qualifiche non proprio entusiasmanti. Ma entriamo più nel dettaglio.
NEL CAOS KIMI DIMOSTRA DI ESSERE ETERNO
Quando ci sono condizioni molto particolari, non è una sorpresa che i piloti più esperti facciano la differenza. E da sempre, Kimi Raikkonen si contraddistingue per questo. Nella prima parte di gara, caratterizzata dalla pioggia caduta su Imola che ha bagnato la pista, Iceman ha dimostrato tutta la sua abilità e la sua tenacia, nonostante le 41 primavere sul groppone. Il campione del mondo 2007 è stato caparbio nel risalire dalla 16esima posizione in griglia, fino ad arrivare alla zona punti, sfruttando anche le disgrazie altrui. Dopo la ripartenza dalla bandiera rossa, il finlandese ha gestito bene gli attacchi da dietro, conservando la sua nona posizione. Il tutto, però, è stato reso vano dalla penalità di 10 secondi inflitta dagli steward all’ex Ferrari (poi diventati 30 dopo la gara), reo di aver infranto il regolamento nella partenza rilanciata dopo la sospensione della corsa.
UN PASSO INDIETRO RISPETTO A SAKHIR
In ogni caso, lasciando da parte le vicissitudini della caotica gara, bisogna fare i conti con qualche campanello d’allarme. Perché rispetto al Gp del Bahrain, la C41 ha fatto dei passi indietro. Infatti, la doppia eliminazione dal Q1 nelle qualifiche di sabato ha fatto suonare qualche campanello d’allarme, se si pensa al fatto che entrambi i piloti sono finiti dietro alle Williams. Aspetto molto particolare, visto che durante le prove libere sia Kimi che Antonio avevano dimostrato di avere un buon passo e di potersela giocare con il resto dei contendenti a centro gruppo. In ogni caso, però, le monoposto hanno mostrato anche competitività in condizioni di bagnato, cosa che può dare fiducia per le occasioni in cui si ripeterà una situazione simile in futuro.
ANTONIO GIOVINAZZI, CAMPIONE DI SFORTUNA
Definire sfortunato il fine settimana di Antonio Giovinazzi sembra quasi un eufemismo. Infatti il pilota pugliese, anche sul circuito imolese, ha dovuto pagare un conto salatissimo con la cattiva sorte. Già a partire dal sabato, quando l’incontro ravvicinato con il pilota della Haas Nikita Mazepin ha compromesso il suo ultimo giro nel Q1, estromettendolo di fatto dal Q2. Ma il peggio è arrivato poi in gara: dopo un’eccellente rimonta dalla 17esima posizione, un problema ai freni lo ha costretto a fare una sosta in più, perdendo molti secondi. Ma lo stesso Giovi non perde la positività, come si può evincere dalle sue parole dopo la fine della corsa.
“Mi concentro sugli aspetti positivi: abbiamo una buona macchina e possiamo lottare per i piazzamenti in top 10 in molte gare. Con la speranza che la fortuna in futuro sarà più dalla nostra parte, potremo ottenere i riconoscimenti che meritiamo”.
E la fortuna si spera possa tornare dalla parte dell’Alfa e dei piloti già a partire dal Gran Premio del Portogallo. LEGGI TUTTO