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    MV Agusta è pronta a lanciare Ampelio, il suo scooter elettrico

    MV Agusta ha collaborato con Kymco per la produzione del suo primo scooter elettrico, che porta il nome di Ampelio. Con l’impegno costante del settore delle automotive nella realizzazione di mezzi “green”, la transizione verso un mondo total electric è oramai certa. Ameplio è un modello che prende come base l’S7 dell’azienda taiwanese Kymco.Guarda la galleryAmpelio, lo scooter elettrico di MV Agusta
    170 chilometri di autonomia
    In realtà, quello appena svelato è un prototipo, che però verrà presto lanciato sul mercato. L’Ampelio è spinto da un motore elettrico di potenza 4.1 kW, con picco massimo a 7,2 kWh. Per quanto riguarda l’alimentazione, si parla di due batterie Ionex da 1,7 kWh estraibili e facili da ricare anche con una normale presa di corrente casalinga. L’autonomia totale è di oltre 170 chilometri. Lo scooter è dotato di due modalità di guida (normale e sport), di un bloccasterzo elettrico e di funzionamento keyless. Proprio perchè si tratta ancora di un prototipo, è ancora in dubbio se puntare su un impianto frenante con tecnologia combinata o ABS. Il peso complessivo dichiarato è di 95 kg (con batterie 121 kg).
    Royal Enfield, presentata ad Eicma la nuova Super Meteor 650 LEGGI TUTTO

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    Kawasaki si “tinge di verde” per il suo ingresso green a EICMA 2022

    L’attesa è finita, ed è arrivato il momento di scoprire quali sono le nuove moto che stanno facendo il loro ingresso a EICMA, il Salone delle moto che si sta svolgendo a Fiera Milano e che sarà fino al 13 novembre 2022.  Fra i marchi presenti che si stanno dando da fare verso un futuro total green ha un importante rilievo Kawasaki, il cui obiettivo è quello di investire sempre più nella produzione di modelli che rinunciano alla combustione interna. 
    A EICMA il presidente Kawasaki Motors Corporation, Hiroshi Ito, dopo aver confermato la “direzione green” del marchio, ha presentato una nuova gamma di modelli e prototipi, fornendo numerose informazioni specifiche rispetto alla visione aziendale rivolta al traguardo della neutralità carbonica.
    Versione Ninja della Z
    Innanzitutto, Mr Ito ha introdotto la versione Ninja della Z già mostrata a Colonia: alimentate tramite doppia batteria con una capacità massima di 3,0 Kw/h, entrambe le moto rispettano le normative sulla patente A1 e saranno in vendita nel 2023. Ancora più interessante, però, in anteprima europea, è stato l’unveiling del prototipo di motocicletta ibrida, in grado di passare rapidamente e facilmente dal motore a combustione interna a quello elettrico, che arriverà in gamma, in versione definitiva, già nel 2024.
    Propulsore sperimentale a Idrogeno
    Non sono mancati, poi, mezzi meno motociclistici e più orientati alla mobilità alternativa, come il triciclo elettrico “Noslisu”. Ma per chi ama guardare lontano, una delle novità più interessanti è stata sicuramente il propulsore sperimentale a Idrogeno, basato sul motore Ninja H2 Supercharged, che utilizza l’iniezione diretta e l’idrogeno gassoso compresso come carburante. La carrellata sulle novità “green” – tutte sotto il cappello del nuovo simbolo, Go with Green Power – si è infine conclusa con la piccola Elektrode, motocicletta elettrica per il fuoristrada, già venduta in Nord America.
    Novità sui modelli tradizionali
    Per quanto riguarda l’attuale linea di modelli, è stata mostrata in anteprima la Ninja H2 SX con alcuni aggiornamenti di dettaglio, che vanno ad affiancare tecnologie avanzate come i sensori radar anteriori e posteriori di serie. Mr.Ito, infine, ha chiarito che nel biennio 2024-2025, Kawasaki prevede di introdurre, a livello globale, 30 motociclette con motore a combustione interna. Di cui circa la metà rispetteranno le normative europee e saranno quindi commercializzate anche sul nostro mercato. E noi, non vediamo l’ora di scoprirle!
    Yamaha 125 e 300 si rinnova: la gamma rinnovata a Eicma 2022 LEGGI TUTTO

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    Mercedes EQE Suv, tutta la potenza e la tecnologia della nuova elettrica

    La piattaforma di EQS, EQE e EQE Suv trova il suo equilibrio con dimensioni esterne di 4,86 metri di lunghezza, 1.940 di larghezza e 1.686 di altezza, riuscendo ad essere più compatta di EQE grazie al passo di 3.03 metri, 9cm più corto. La trazione di base è posteriore con la versione EQE 350+, ma nelle altre due EQE 350 4MATIC e EQE 500 4MATIC subentra anche il secondo motore elettrico all’anteriore (sempre sincroni a magneti permanenti) per una trazione che diventa integrale. Nei primi due modelli la potenza è di 215 cv con una coppia rispettivamente di 565 e 765 Nm, mentre la versione più potente sale a 300 cv e 858 Nm. La tensione di sistema è di 400V, mentre l’autonomia va da 459 km a 590 km, per consumi oscillanti tra 17,7 e 22,7 kWh per 100 km. Un Suv, quello di EQE che rappresenta un esempio di neutralità carbonica visto che la produzione prenderà il via a dicembre nella fabbrica di Tuscaloosa in Alabama, mentre quella di Bibb County fornirà le batterie (come per l’EQS Suv) agli ioni di litio, suddivise in 10 moduli. Sono garantite per 10 anni o 250.000 km di percorrenza. Si ricaricano con il sistema in dotazione a 11 kW (modalità monofase o trifase con corrente alternata) o a 22 kW su richiesta.
    Come ricaricarlo
    La capacità dell’accumulatore non è ancora stata confermata, ma dovrebbe essere la stessa di quello della EQE, cioè 90,56 kWh. Restando nel mondo della ricarica, EQE Suv può contare su Mercedes me Charge, una delle reti di ricarica più estese al mondo: al momento dispone di 850.000 punti di ricarica in corrente alternata e in corrente continua, di cui circa 350.000 in Europa. Mercedes me Charge consente ai suoi clienti di ricaricare con energia verde da certificati di origine a qualsiasi stazione di ricarica pubblica in Europa, USA e Canada. Green Charging funziona compensando in un secondo momento l’energia prelevata per una ricarica con energia prodotta da fonti rinnovabili. Non a caso questa generazione di batterie compie un grande passo avanti verso la sostenibilità della composizione chimica delle celle: il materiale attivo ottimizzato è composto da nichel, cobalto e manganese in rapporto 8:1:1. La quantità di cobalto è dunque scesa sotto il 10%, il che fa parte della strategia di Mercedes sulla ottimizzazione continua della riciclabilità delle batterie. Nel tempo il cobalto è destinato infatti a scomparire nella composizione. Per la cronaca si tratta di batterie integrate nella gestione termica intelligente di EQE Suv con pompa di calore di serie Il design di EQE Suv fonde estetica e funzionalità al carattere sportivo della vettura. Il “Purpose design” rompe gli schemi estetici della categoria, con sbalzi e frontale compatti, cerchi da 19 a 22” a filo con la carrozzeria: il tutto conferisce all’EQE Suv un aspetto solido, con grande presenza “fisica” e solidità. Il volume di carico è elevato, lo sbalzo posteriore corto ma l’aerodinamica è stata fondamentale, a partire dai numerosi dettagli del sottoscocca, come, alla stessa maniera il parabrezza piatto, la linea del tetto e le rientranze.
    Tecnologia d’avanguardia
    Quanto agli ADAS, i sistemi di assistenza alla guida previsti dal pacchetto Attention Assist sono: l’assistenza alla frenata, quella all’antisbandamento, il parcheggio con telecamera e il rilevamento automatico del limite di velocità. Allo stesso tempo tanta attenzione alla sicurezza passiva con il vano passeggeri indeformabile, altre zone a deformazione controllata e la memoria antiabbandono nei sedili posteriori Per la dinamica di guida abbiamo quattro bracci all’anteriore e bracci multipli al posteriore, come optional le sospensioni pneumatiche Airmatic con regolazione adattiva dell’ammonizzazione ADS+: la vettura può essere rialzata fino a 30 mm dal suolo. Le modalità di guida del Dynamic Select sono Eco, Comfort, Sport e Individual, in più, le versioni 4MATIC di EQE Suv dispongono del programma Offroad per la guida fuoristrada. Sempre optional, un asse posteriore sterzante con angolo di sterzata fino a 10°. Negli interni, il sistema di infotainment MBUX di ultima generazione è dotato del software con capacità di apprendimento. Per quanto, l’MBUX Hyperscreen è optional con i suoi tre display uniti per 141 cm di visualizzazione digitale, mentre i posti posteriori hanno a disposizione un display Oled da 12,3”.
    Tanti optional
    La digitalizzazione degli interni è la stessa già vista e provata all’interno della gamma EQ con la tecnologia Digital Light, sempre optional per i fari. Non manca anche qui l’Energizing Air Contro Plus con tanto di filtro HEPA che depura l’aria proveniente dall’esterno, fino all’Energizing Comfort che consente di usufruire di particolari programmi di benessere in funzione di stato d’animo o esigenze, tutto esaltato dal Sound System Dolby Atmos per alti livelli di esperienza acustica. Anche perché con EQE Suv debutta Serene Breeze, il nuovo scenario sonoro – il quarto – che festeggia la sua première. Il nuovo sound, attivabile a richiesta anche a posteriori, ha un suono rilassato e legato alla natura. Grazie alla progettazione unitaria del suono, a bordo dei modelli Mercedes-EQ si percepisce acusticamente il cambio di paradigma dall’auto con motore a combustione interna a quella elettrica. Scenari sonori diversi consentono un set-up acustico personalizzato: a richiesta è infatti disponibile un sound all’interno dell’abitacolo, che si adatta dinamicamente allo stile di guida. EQE suv, born electric, in tutto e per tutto.
    Mercedes Classe A e B si rifanno il look: ecco come sono diventate LEGGI TUTTO

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    Virtuo, l'autonoleggio impegnato per una mobilità sostenibile è a Roma e Milano

    Virtuo, startup nata in Francia e approdata anche in Italia nel 2021, propone il suo  servizio di autonoleggio a favore dell’ambiente, in una soluzione di mobilità sostenibile. “La missione di Virtuo è quella di offrire un’esperienza di auto on demand in grado di dare ai nostri utenti la libertà che ricercano in un’auto, riducendo però lo stress che possederne una genera nelle nostre vite, nelle nostre città e sul pianeta”, afferma Karim Kaddoura, CEO e Co-founder di Virtuo.
    La visione dell’azienda è prettamente improntata sulla riduzione dell’impatto ambientale in termini di emissioni di CO2, tanto che dal 2021 si è impegnato in un piano Net Zero per rimuovere quanto più carbonio possibile dal suo servizio: innovando la flotta con veicoli elettrici di ultima generazione, promuovendo e realizzando la compensazione dell’impronta di carbonio prodotta durante i noleggi e aderendo ad un progetto innovativo di transizione strategica dal carbonio.
    Guarda la galleryVirtuo, l’autonoleggio che riduce la CO2
    Priorità al pianeta
    L’app di Virtuo per il noleggio può essere utilizzata nelle due grandi città italiane: Roma e Milano. Noleggiare un’auto diventa semplice, sia se si vuole trascorrere qualche giorno fuori città sia per chi invece ha bisogno di spostarsi al suo interno. Dopo aver scaricato l’applicazione ed essersi registrati, si può prenotare l’auto da ritirare a qualsiasi ora del giorno e della notte nelle stazioni di ritiro cittadine o da farsi consegnare comodamente a domicilio grazie all’esclusivo servizio Virtuo Delivered.
    A febbraio del 2021 Virtuo ha lanciato il primo veicolo completamente elettrico a Parigi. Da allora, la flotta elettrica è stata costantemente incrementata con modelli come la Tesla Model Y e la Tesla Model 3, quest’ultima disponibile anche in Italia. L’obiettivo è accelerare la tendenza e al contempo semplificare al massimo la transizione per i propri clienti, offrendo la migliore esperienza di veicoli elettrici on demand ed arrivare ad una flotta al 50% composta da veicoli elettrici entro il 2025 a cui fare seguire l’elettrificazione completa entro il 2030.
    Investimento in crediti di carbonio
    Da gennaio 2021, Virtuo collabora con Inuk, un’agenzia indipendente per la riduzione del carbonio, per misurare l’impronta di carbonio dei viaggi e compensarne l’impatto investendo in crediti di carbonio certificati e finanziando nuovi programmi di riduzione della CO2. Oltre a compensare il 100% dei viaggi, la start up offre la possibilità ai propri clienti di partecipare.
    Come? È molto semplice. Terminato il noleggio, si può vedere il volume di emissioni generate dal viaggio e si possono scegliere tra alcuni progetti come compensare tali emissioni: un modo per sensibilizzare ed educare il cliente su una tematica rilevante come l’attenzione all’impatto ambientale delle proprie scelte, rendendolo parte attiva nel processo.
    Rom-E, la Capitale diventa green l’1 e 2 ottobre LEGGI TUTTO

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    Riley RS3, da oggi il monopattino si può trasportare nella borsa

    Vorreste un monopattino ma avete il timore di lasciarlo parcheggiato in città rischiando che ve lo rubino? Niente paura, sta per arrivare anche in Italia il nuovissimo modello pieghevole che può essere trasportato in borsa. L’RS3 di Riley Scooters è anche la soluzione adatta per chi non ama lo sharing, ma vuole comunque godere della comodità del mezzo green per eccellenza.Guarda la galleryIl monopattino pieghevole che si può trasportare: ecco il Riley RS3
    Noleggio monopattini: bisogna sottoporsi all’alcool test
    Maggiori dettagli 
    Questo tipo di monopattino non è un’idea pensata da qualche ingegnere o ragazzino super intelligente in oriente, ma è già realtà. L’RS3 è stato presentato da Riley Scooters ed è creato per essere piegato a tal punto di essere riposto in una borsa, tanto che ha un peso di soli 14 kg. È composto da un telaio in alluminio che può trasportare fino a 120 kg. Il motore da 350 W permette di raggiungere i 25 km/h: si può guidare i 3 modalità. Eco, Urban e Sport e può salire pendenze fino al 15%. Le ruote sono da 8,5 pollici e con tutta probabilità, per gli esemplari destinati all’Italia, saranno inseriti gli indicatori di direzione secondo le nuove norme vigenti. Per quanto riguarda l’illuminazione e la strumentazione, il monopattino è dotato di  luci a LED e display con le informaizoni di guida base. La batteria è removibile e può essere ricaricata anche nell’ambiente domestico: il tempo necessario per ottenere piena energia è di 2 ore. L’RS3 di Riley Scooters sarà venduto presso le migliori catene di elettronica ad un prezzo di 899 euro.
    Polizia sequestra monopattino truccato: andava a 120 km/h di velocità! LEGGI TUTTO

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    Audi, viaggi elettrici senza pensieri con il charging ecosystem

    Corre veloce il processo di elettrificazione, ed è importante, per le Case, riuscire a far percepire l’effettiva fruibilità di piattaforme e infrastrutture sempre più capillari e di facile approccio. Un processo frutto di dinamiche aggregate, che Audi concepisce come un vero e proprio ecosistema (soluzioni di accesso, soluzioni hardware e soluzioni software) al servizio dei guidatori. Nasce così Audi charging ecosystem, rete interconnessa di servizi e stazioni di ricarica, che punta ad assistere i clienti a partire dall’acquisto dell’auto, con una mission ben precisa: eliminare l’ansia da ricarica durante i viaggi e nella vita di tutti i giorni.Una filosofia che abbiamo potuto sperimentare grazie a un’experience lungo le strade del Centro Italia tra Roma, Perugia e Firenze, a bordo di una prestante Audi e-tron S Sportback. Ma prima, approfondiamo i cardini del progetto.
    Audi A6 Avant e-tron concept, il futuro elettrico di Ingolstadt
    Audi, nuova rete di ricarica veloce
    Cuore dell’Audi charging ecosystem è il debutto di un’inedita rete di colonnine HPC presso i dealer del marchio, con potenze di ricarica superiori o uguali a 150 kW (accessibili anche a clienti di altri marchi), che si sommano a numerose soluzioni per il rifornimento domestico (infrastrutture di ultima generazione sviluppate con il partner Enel X) e, soprattutto, pubblico. Il network Audi e-tron Charging Service, infatti, grazie all’integrazione con le reti Enel X e IONITY, a cui la rete Audi HPC si va a sommare, annovera in Italia oltre 24.000 charging point (circa 326.000 in tutta Europa), tutti fruibili con un’unica card e un unico contratto a tariffe vantaggiose. Due i piani tariffari: City, con un canone mensile di 4,83 euro; e Transit, dedicato a chi fa più strada, a 17,51 euro (fatta eccezione per i clienti dei modelli full electric Audi, che per un anno accedono al servizio senza canoni fissi). Ai costi fissi di abbonamento si sommano le tariffe a consumo standardizzate sull’intero territorio nazionale: 0,43 euro/kWh se si ricarica in corrente alternata (AC), 0,54 euro/kWh con colonnine in corrente continua (DC). Tariffe che, purtroppo, dal 19 aprile aumenteranno rispettivamente a 0,55 e 0,60 euro/kWh, a causa dei rincari dell’energia a livello globale.
    I pilastri dell’ecosistema Audi
    Enel X, IONITY e la nuova rete Audi HPC rappresentano dunque l’ossatura di un progetto infrastrutturale destinato a espandersi sempre di più in futuro. Volkswagen Group ed Enel X hanno recentemente costituito in Italia una joint venture finalizzata a realizzare, possedere e gestire entro il 2025 oltre 3.800 punti di ricarica ad alta potenza (sino a 350 kW) in 700 località. Il network sarà aperto a tutti i conducenti di veicoli elettrici di qualsiasi produttore.Audi, inoltre, è anche uno dei membri fondatori di IONITY e sin dagli albori è partner della joint venture votata alla creazione di una rete europea di ricarica ultra rapida HPC con potenze sino a 350 kW. Il network, parte integrante della strategia dei quattro anelli per lo sviluppo della mobilità elettrica, adotta energia 100% rinnovabile e può oggi contare su 20 stazioni attive in Italia. Entro il 2025, si passerà dalle oltre 1.500 unità attuali a circa 7.000 charging point in Europa. In aggiunta, le colonnine IONITY non verranno più collocate esclusivamente in autostrada o nelle vicinanze della rete autostradale, ma anche nelle grandi città e lungo le principali arterie viarie. Il numero delle stazioni aumenterà in modo significativo, passando da 400 a oltre 1.000. 
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    Con Ionity si ricarica superfast
    Col piano tariffario Transit del servizio Audi e-tron Charging Service, la ricarica presso le colonnine ultrafast IONITY godono di condizioni particolarmente vantaggiose: una tariffazione a consumo di 0,31 euro/kWh sensibilmente inferiore allo standard praticato da IONITY, pari a 0,79 euro/kWh. Una riduzione di oltre il 60%, quindi, rispetto al prezzo solitamente applicato dal network di ricarica ad alta velocità.Da dicembre 2021, rifornendo presso la rete IONITY, le Audi e-tron godono di un ulteriore vantaggio grazie al servizio Plug & Charge (PnC), che permette di ricaricare le batterie con un sistema automatico, quindi senza scheda RFID (Radio Frequency Identification) o app. A beneficiarne sono i modelli Audi e-tron e Audi e-tron Sportback, nelle configurazioni 55 quattro ed S, prodotti dal 1 dicembre 2021 e con un contratto e-tron Charging Service attivo. Gli utenti devono semplicemente attivare l’opzione PnC mediante l’app myAudi o l’MMI. 
    Audi HPC, oltre i 150 kW
    La rete infrastrutturale si completa con l’Audi high power charging (HPC) realizzata presso i dealer. Attualmente sono 16 le concessionarie già operative, alle quali se ne aggiungeranno altre 3 entro il mese di giugno, per arrivare all’inclusione di tutti i 54 dealer ufficiali nel 2023 con l’obiettivo di coprire entro il 2025 l’intera rete Audi, inclusi i Service partner. Le stazioni HPC Audi ricaricano con potenze superiori o uguali a 150 kW. Nel caso di Audi e-tron e Audi e-tron Sportback nelle varianti 55 quattro ed S, rifornibili d’energia a 150 kW in corrente continua (DC), ciò significa che è possibile disporre dell’80% dell’autonomia in meno di 30 minuti.
    Audi studia il filtraggio per catturare le particelle degli pneumatici
    Il viaggio tra Roma, Perugia e Firenze
    Abbiamo sperimentato l’ecosistema Audi in un tour di circa 400 chilometri (con una sosta di ricarica intermedia), partendo dalla consegna dell’auto in concessionaria – simbolicamente, come se fossimo al momento del ritiro dopo l’acquisto – per poi proseguire in un tipico tragitto a breve/medio raggio, come una giornata di appuntamenti di lavoro da una città all’altra, o una passeggiata nel week-end. Protagonista della giornata, una e-tron S Sportback; modello che non ha certo bisogno di presentazioni: full electric da 503 CV, capace di accelerare da 0 a 100 km/h in 4,5 secondi e che grazie a un pacco batterie di 95 kWh raggiunge un’autonomia dichiarata di 378 km (ciclo WLTP, in modalità di guida “efficiency” con climatizzatore e riscaldamento spenti).

    PRIMA TAPPA
    Il primo tratto, autostrada e superstrada dalla Capitale (via Appia) fino a Perugia, fila via – ovviamente entro i limiti di velocità – con un buon passo. Oltre 100, i chilometri di autonomia residua all’arrivo, quindi un margine sufficiente a far fronte a imprevisti, varie ed eventuali. In ogni caso, grazie all’e-tron trip planner – e alla possibilità di verificare istantaneamente quante ricariche siano necessarie per raggiungere una determinata destinazione e dove effettuarle – si viaggia sempre piuttosto tranquilli (il sistema, inoltre, si aggiorna costantemente sulla base dello stato del terminale, del traffico e dello stile di guida).
    SECONDA TAPPA
    Un pranzo veloce, il tempo di fare il pieno di elettroni alla colonnina fast (HPC) della concessionaria Audi di Perugia, e si riparte. Stavolta, su strade statali, attraversando piccoli centri e persino un passo: il valico della Scheggia tra Arezzo e Firenze. Qui, tra le geometrie tipiche del misto stretto di montagna, emerge forte il piacere di guidare un’auto con tanta coppia sin da subito, che tira via dalle curve a colpi di bazooka. Una ricerca di sensazioni sportive, quasi motociclistiche, che in genere incide in maniera importante sul consumo dei motori elettici, così come l’ultimo tratto di autostrada fino a Firenze con la paura di perdere il treno del ritorno per la Capitale. Eppure, nonostante questo, al momento della riconsegna della e-tron, un’autonomia residua ancora una volta intorno ai 100 km ci ha permesso di capire che sì, il sistema a elettroni globalmente inteso è ancora assolutamente perfettibile, ma i passi in avanti sono concreti e tangibili; e una giornata “a batterie” non è più quell’incubo da cui non vedevi l’ora di risvegliarti fino solo a qualche tempo fa.
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    Incentivi auto Lombardia: partite oggi le prime richieste per il bonus

    Dopo l’approvazione da parte della Regione Lombardia riguardo il rilascio di 36 milioni di euro per il rinnovo del parco auto circolante – iniziativa varata su proposta  dell’assessore all’Ambiente e Clima, Raffaele Cattaneo -, oggi è stato ufficialmente aperto il bando per effettuare le richieste dei contributi all’acquisto per veicoli a zero o a basse emissioni.

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    CUMILABILE CON IL BONUS DEL GOVERNO
    Il bando della Regione Lombardia, fa sapere Confindustria ANCMA, è destinato esclusivamente alle persone fisiche – dunque non alle società – con regolare residenza nella regione e durerà fino al 31 dicembre prossimo, salvo prematuro esaurimento del fondo.
    Inoltre, la stessa associazione tiene a precisare che le risorse messe in campo saranno cumulabili con quelle messe a disposizione dallo stesso Governo e copriranno il 30% del prezzo di acquisto fino ad un massimo di 3.000 euro se si rottama un’auto, il 20% del prezzo di acquisto fino a massimo 2.000 euro se si rottama veicolo categoria L – vale a dire ciclomotori, scooter, motocicli, tricicli e quadricicli, cui sono destinati 18 milioni di euro – e il 10% del prezzo di acquisto fino a un massimo 1.000 euro se non si ha nulla da rottamare. Il tutto, ovviamente, iva esclusa.
    INCENTIVI PER CLASSE DI APPARTENENZA
    Di seguito il dettaglio degli incentivi della Regione Lombardia per classe di appartenenza:
    – 8.000 euro per auto a zero emissioni (elettriche o idrogeno); 4.000 euro (senza rottamazione);
    – 5.000 euro per auto con emissioni Co2 ≤ 60 g/km e NOX ≤ 85.8 mg/km;
    – 4.000 euro per auto con emissioni Co2 ≤ 60 g/km e con NOX ≤ 126 mg/km;
    – 4.000 euro per auto con emissioni comprese tra 60 e 110 g/km e con NOX ≤ 85.8 mg/km;
    – 3.000 euro con emissioni comprese tra 60 e 110 g/km e con Nox ≤ 126 mg/km;
    – 3.000 euro con emissioni comprese tra 110 e 145 g/km e con Nox ≤ 85.8 mg/km;
    – 2.000 euro con emissioni comprese tra 110 e 145 g/km e con Nox ≤ 126 mg/km.
    Incentivi auto 2021, fascia 61-135 g/km in esaurimento da rifinanziare LEGGI TUTTO

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    Yamaha E01: scooter elettrico in arrivo?

    Con tutta probabilità Yamaha sta pensando di lanciare sul mercato un nuovo scooter completamente elettrico e dal nome E01. La Casa motociclistica giapponese, infatti, ha da poco depositato presso l’Ufficio dell’Unione Europea per la Proprietà Intellettuale (EUIPO) lo stesso nome che aveva già utilizzato in precedenza per indicare un concpet presentato alcuni anni fa. Scopriamo insieme i dettagli

    DESIGN IMMUTATO
    Quando alcuni anni fa era stato presentato al Tokyo Motor Show come un concept scooter che sarebbe stato in grado di promettere praticità e guida di qualità superiore rispetto quella offerta degli scooter convenzionali, l’E01 non aveva però brillato in quanto a design. Eppure, ecco che a distanza di pochi anni Yamaha ha rinvigorito l’ipotesi di un suo debutto sul mercato, depositando il suo nome sotto la dicitura “motocicli elettrici e loro parti e accessori” e senza neanche troppo discostarsi dalle linee che aveva già presentato.
    Secondo le immagini trapelate, infatti, il nuovo scooter elettrico firmato Yamaha non è poi così diverso da quello già visto nel 2019 in Giappone. Il gruppo ottico anteriore, i piccoli specchietti retrovisori e la particolare pinna posteriore a ridosso del pneumatico sembrerebbero ancora in linea con quelli già osservati.

    BATTERIA AGLI IONI DI LITIO
    L’incognita resta, però, ancora sulla potenza. Quando vennero tolti i veli al concept E01 di Tokyo, Yamaha dichiarò solamente la presenza di un pacco batterie agli ioni di litio e un motore brushless CC raffreddato ad aria con una potenza paragonabile a quella di un motore da 125 cc.
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