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    Polestar 3, elettrica e premium: ecco la nuova stella polare

    La Stella Polare sta sempre lì a indicare la rotta giusta. Ma in tutti i viaggi, se la méta è il faro ineludibile, alla fine è altrettanto fondamentale il percorso, le tappe attraverso il quale si raggiunge. Soprattutto se, in questa nuova era della mobilità elettrica o elettrificata, a illuminare il percorso ci sono quantità industriali di radar e un cofano che legge la strada, oltre la Stella Polare. In fondo, è quello che Polestar – nomen omen – prova a fare arricchendo la sua gamma di un altro tassello: Polestar 3, un Suv, ovviamente, tutto elettrico che nasce sulla base della piattaforma scalabile SPA2 di Volvo – la consorella svedese nella grande famiglia del Gruppo cinese Geely – nata appositamente per le vetture a zero emissioni.
    Polestar 3, potenza e autonomia super
    Un Suv che si può tranquillamente definire dei due mondi visto che verrà prodotto in Cina, nella fabbrica Volvo di Chengdu, da metà 2023, ma anche negli Stati Uniti, in un’altra fabbrica Volvo a Ridgeville, in South Carolina (da metà 2024). E che si pone tra i rivali più accreditati di Tesla e dei Costruttori tedeschi “È la prima vettura – ha spiegato mercoledì all’anteprima mondiale di Copenaghen Thomas Ingenlath, CEO di Polestar – che è stata disegnata dall’inizio come un’autentica Polestar”. E bisogna ammettere che questo Suv dall’anima un po’ rarefatta, quasi spaziale nell’essenzialità del design minimalista scandinavo e come molti altri prodotti elettrici che arrivano dalla manifattura cinese delle auto, rappresenta davvero un capolavoro, oltre che un concentrato di tecnologia, di hi-tech di ultimissima generazione applicato all’automotive.
    Insomma, la fotografia, l’istantanea della tendenza attuale dell’industria automobilistica. Perché andando oltre quelli che sono gli highlights tradizionali, e cioè una batteria CATL al litio da 111 kWh e sistema 400V capace di un’autonomia fino a 610 km che impiega 30’ a ricaricarsi dal 10 all’80% in DC (11 ore in AC a 11 kW), il doppio motore elettrico (anteriore-posteriore) a magneti permanenti sincronizzati, per una potenza di 360 kW/489 cv e 840 Nm di coppia, con upgrade garantito rispettivamente a 380 kW/517 cv e 910 Nm grazie all Performance Pack, quello che stupisce di Polestar 3 è l’apparato tecnologico che l’accompagna. Una sorta di laboratorio viaggiante che porta Polestar in una nuova era in termini di vetture elettriche, a cominciare dal Torque Vectoring Dual Clutch sull’asse posteriore, passando per le adaptive air suspension che adattano la loro altezza (off road, bassa o alta velocità) elettronicamente ogni 2 millisecondi!
    Radar e Lidar, massima sicurezza per il Suv
    Il plus tecnologico però arriva dallo stessa idea di vettura concepita a livello di design di questo Suv-crossover di 4,9 metri di lunghezza (2,12 di larghezza, 1,61 di altezza). Già, perché Polestar 3 sorprende tutti con due appendici aerodinamiche, uno davanti integrata nel cofano e l’altra,anche lei, integrata nello spoiler posteriore, a sua volta incastonato nei terminali posteriori del tetto spiovente. Ma la curiosità è che l’appendice anteriore contiene quella che Polestar definisce la sua SmartZone, con telecamera e radar Lidar per leggere appunto tutto quello che succede davanti alla vettura. Un pacchetto tecnologico complessivamente è composto da 5 moduli radar, 5 telecamere e 12 sensori ultrasonici esterni che comprende anche quelli integrati nella consolle sistemata sopra la testa del conducente.

    Un pacchetto previsto dall’innovativa piattaforma high-performance di Nvidia (lo stesso software di Volvo) che processa a tempi record tutta l’enorme mole di dati che riceve da camere e sensori concretizzando in questo senso l’assistenza alla guida. Il sistema include anche due telecamere interne che analizzano gli occhi del conducente e possono mandare avvertimenti visivi e sonori nel caso di distrazioni durante le manovre o nel caso di attraversamento improvviso di pedoni.
    A rendere ancora più funzionale l’avveniristica quanto reale proiezione che offe Polestar 3, ecco gli interni resi ipertecnologici, tra materiali sostenibili di tutti i tipi, dalla partnership con Google con tutte le sue funzioni (Assistant, Play ecc) che si concretizza nell’installazione praticamente nativa (come per Polestar 2) di Android Automotive esaltata dal display dell’infotainmenti di 14,5” (quello del squadro strumenti è da 9” in orizzontale) A completare il quadro, il sistema audio Bower & Wilkins da 1.850 watt, corredato da 28 speaker e quello di depurazione dell’aria, capace di renderla il più pura possibile eliminando virus, particelle e ogni agente esterno in una quota ra il 95 e il 97%.
    Già ordinabile, ma solo online
    Polestar 3 è già ordinabile (è acquistabile solo online) e arriverà sul mercato con un listino di partenza a 89.800 euro, nel quarto quadrimestre 2023, tempi coincidenti con quelli di attesa. Perché in questo periodo difficile dove per avere una vettura nuova, anche di vecchia generazione, bisogna mettersi l’anima in pace, anche il futuro non fa sconti nonostante sia guidato dalla Stella Polare.
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    Smart #1: una svolta elettrica adatta per i contesti urbani

     Smart #1 sta per arrivare. Il nuovo SUV del marchio del Mercedes  è pronto per garantire sicurezza, comfort e alte prestazioni, tutto all’insegna del green. Sì, perché questa nuova auto è 100% elettrica, ed ha una base tecnica Geely, l’azienda cinese con la quale Smart aveva stipulato degli accordi già nel 2019. È nata così la #1, che allarga la dimensione delle Smart dando loro un più ampio respiro da auto a 4 porte e 5 posti.Guarda la gallerySmart #1, all’insegna del green
    Due versioni di elettrificazione
    Per chi la vuole anche in Italia, sarà disponibile a partire dall’inizio del 2023 in due versioni di elettrificazione e quattro allestimenti diversi. La linea è caratterizzata da un frontale schematico, con presa d’aria inferiore e gruppi ottici che si riuniscono, allargandosi all’esterno come le stringhe di una scarpa, motivo ripreso anche dalle luci di coda.
    Il tetto, che può essere di colore diverso da quello della carrozzeria, appare come appoggiato su un copro vettura disegnato da un passo lungo e da sbalzi ridotti della carrozzeria. Gli interni sono spaziosi, almeno per quattro occupanti, e finiti in maniera gradevole, con un ampio tunnel centrale che si prolunga nella plancia dividendo drasticamente il guidatore dal passeggero al suo fianco. Studiato con la Ecarx, azienda specializzata nel settore dell’informatica per i veicoli, il touchscreen centrale da 12”8 è inedito per quello che riguarda grafica e accesso alle funzioni, con una volpe virtuale a fare da guida per facilitarne l’utilizzo. Come si conviene a un’elettrica, la strumentazione è digitale, con la possibilità di avere un head-up display sulle versioni di livello superiore.
    Motore da 200 kW di potenza
    La #1 di base, a partire dalla versione Pro+, conta su un motore da 200 kW di potenza (272 cavalli) che muove le ruote posteriori. L’energia disponibile è accumulata in una batteria NCM (al litio-nichel-cobalto-manganese) da 66 kWh che dovrebbe garantire un’autonomia di 420/440 km a seconda delle versioni.
    Al vertice della gamma c’è la Brabus, che aggiunge un motore elettrico da 115 kW sulle ruote anteriori per una potenza di 315 kW (oltre 428 cavalli…) e la trazione integrale inclusa nel prezzo. Quest’ultimo varia da un minimo di 40.650 euro per la Pro+ a un massimo di 48.150 euro per la Brabus, preceduta in crescendo di allestimenti dalla Premium e dalla quasi inevitabile Launch Edition. Non sono proprio tipicamente da Smart, ma certamente in linea con le caratteristiche del mezzo e gli equipaggiamenti. Le prestazioni indicano in 180 km/h la velocità massima e in 6”7 il tempo in accelerazione da 0 a 100 km/h, con la più potente Brabus che effettua il passaggio in soli 3”9. LEGGI TUTTO