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    F1, Ecclestone: “Hamilton avrà molti nemici in Ferrari e non è più motivato”

    Leclerc e Hamilton – credits: @Scuderia Ferrari Press Office

    In una lunga intervista a ‘The Telegraph‘, dove Bernie Ecclestone non esita a definire Donald Trump “la cosa migliore che potesse capitare al mondo”, l’ex numero uno della Formula 1 ha parlato di Lewis Hamilton affermando che, in Ferrari, potrebbe avere molti nemici, a causa della posizione di Charles Leclerc in squadra.
    “Piero Ferrari lo ha portato lì (in Ferrari, ndr) e pensa ancora di aver fatto la cosa giusta”. Ha esordito così Mr. Ecclestone, parlando dell’arrivo di Hamilton a Maranello.
    L’ex Boss indiscusso del Circus ha poi anche aggiunto: “Spero che sia così. Spero che non si siano buttati a capofitto e che finiscano per rimpiangere di non averlo fatto”.
    Dopo 12 lunghi anni alla Mercedes, Hamilton, a 40 anni suonati, è alla ricerca di una nuova sfida con la Ferrari, nella speranza di conquistare l’ottavo titolo mondiale piloti. Solo tre piloti di 40 anni o più, nella storia della Formula 1, ci sono riusciti: l’ultimo è stato Jack Brabham nel 1966.
    Dopo l’ultima difficile stagione con la Mercedes, dove Hamilton ha dato l’impressione di essere un po’ demotivato, il suo recente arrivo a Maranello ha mostrato un pilota “rinato” e con una gran voglia di tornare ai vertici della Formula 1. Tuttavia, Ecclestone ritiene che il sette volte campione del mondo sia tutt’ora demotivato: “Ho una mia teoria al riguardo – ha detto a The Telegraph -. Non è l’età dei piloti, ma da quanto tempo fanno la stessa cosa. Lewis ha perso la motivazione. Se non avesse mai vinto un campionato del mondo, sarebbe stato diverso, perché allora ci sarebbe stato un incentivo a vincerne uno. Ma ne ha vinti sette”.

    Ecclestone, Hamilton e i nemici dell’inglese in Ferrari
    Parlando poi di Charles Leclerc, alla sue settima stagione in Ferrari, Ecclestone non ha esitato a ritenere che, a causa del solido legame del monegasco con il team, Hamilton avrà dei “nemici” alla Ferrari aggiungendo poi anche: “Lewis si mette in mostra in un modo tale da risultare antipatico. Come un ragazzo che ha vinto qualche titolo mondiale e ha qualche dollaro in banca pensa di potersi vestire come vuole. Io non sono un suo fan su questo. Ha molto talento come pilota. Non capisco perché faccia tutte queste altre ‘sciocchezze’. Deve uscire dal mondo della musica e da qualsiasi altra cosa”. LEGGI TUTTO

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    F1, incredibile Ecclestone: si dichiara colpevole di frode fiscale. La cifra è enorme

    “Indagine complessa e mondiale”

    Il processo nei confronti dell’ex boss della Formula 1, Bernie Ecclestone, era previsto per il prossimo mese, quando avrebbe dovuto rispondere all’accusa a seguito di un’indagine fiscale da parte dell’HM Revenues and Customs, secondo cui l’indagine era stata “complessa e mondiale”. I pubblici ministeri affermano che ha dichiarato alle autorità fiscali “un solo trust”, istituito per conto di sua figlia. Ecclestone avrebbe detto in passato all’HMRC di “non essere il disponente né il beneficiario di alcun trust all’interno o all’esterno del Regno Unito”. LEGGI TUTTO

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    F1, Ecclestone shock: ammette frode fiscale da oltre 450 milioni di euro

    ROMA – Nelle ultime ore è arrivata una notizia che ha scosso il mondo della Formula 1, anche se soltanto in maniera indiretta. L’ex capo del più prestigioso circus automobilistico mondiale, Bernie Ecclestone, stando a quanto riportato dalla BBC, si è dichiarato colpevole di frode fiscale. Il tutto dopo aver negato nei mesi scorsi di aver commesso tal reato. Ecclestone, dunque, sarebbe colpevole dopo aver omesso di dichiarare più di 450 milioni di euro detenuti in un fondo fiduciario a Singapore.
    Ecclestone: “Mi dichiaro colpevole”
    Secondo i media britannici Bernie Ecclestone si è recato questa mattina alla Southwark Crown Court ed ha detto chiaramente al giudice: “Mi dichiaro colpevole”, dopo essersi precedentemente dichiarato non colpevole. Ecclestone avrebbe dovuto essere processato il mese prossimo. L’ex patron della Formula 1 è stato accusato a seguito di un’indagine fiscale da parte dell’HM Revenues and Customs. Stando ai pubblici ministeri avrebbe dichiarato alle autorità fiscali “un solo trust”, istituito per conto di sua figlia, e di “non essere il disponente né il beneficiario di alcun trust all’interno o all’esterno del Regno Unito”.   LEGGI TUTTO

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    F1, Ecclestone dimentica Prost: “Verstappen è il migliore di sempre”

    ROMA – La Formula 1 è ferma per questo fine settimana, ma tornerà il prossimo weekend con il primo storico appuntamento con il Gran Premio del Qatar. Proprio su questo tracciato il due volte campione del mondo Max Verstappen avrà il suo primo match point per conquistare il suo terzo titolo, per il quale basterà ottenere almeno tre punti tra sprint race e gara. Una pura formalità per l’olandese, che sta per entrare in un ristretto club di campioni, anche se per Ecclestone lui è già il migliore di tutti.
    Ecclestone: “Prima pensavo a Prost”
    “A mio avviso Max Verstappen è il miglior pilota di sempre, non ci sono dubbi. Prima indicavo Alain Prost, ora direi invece Max. È il più grande, il migliore nell’ottenere il meglio dalla propria vettura, non fa mai confusione ed è sempre concentrato. E’ anche meglio di Hamilton, perché lui riesce sempre a tirare fuori il meglio da ogni situazione in pista”. Queste le dichiarazioni che l’ex padrone della Formula 1, Bernie Ecclestone, ha rilasciato al Daily Mail in merito allo strapotere di Max Verstappen. LEGGI TUTTO

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    F1, Ecclestone: “Michael Schumacher avrebbe indicato via migliore a Mick”

    ROMA – Dopo due anni passati in Haas, Mick Schumacher sarà il pilota di riserva di Mercedes (e di McLaren) nel campionato 2023 di F1. Il tedesco figlio d’arte ha accettato un ruolo in secondo piano con la speranza di tornare ad avere un sedile da titolare nel 2024, ma è innegabile che si tratti di un “passo indietro” nella sua carriera. Un evento che, secondo Bernie Ecclestone, non si sarebbe verificato se il classe ’99 avesse potuto contare sull’appoggio del padre Michael: “Con Michael come consulente al suo fianco, Mick sarebbe un pilota titolare per una squadra di buon livello – sentenzia l’ex numero 1 del Circus ai microfoni della BILD -. Con tutta la sua esperienza, Michael avrebbe potuto fornire a suo figlio tanti dettagli. Gli avrebbe indicato la strada giusta, sia in termini di guida, che anche di politica”. LEGGI TUTTO

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    F1, in uscita la serie tv su Bernie Ecclestone: diritti acquistati da Dazn

    ROMA – Dopo la celebre serie targata Netflix ‘Drive to Survive’, gli appassionati di Formula 1 avranno presto un altro prodotto interessante da guardare. A dicembre (data ancora da ufficializzare) uscirà infatti una serie-documentario su Bernie Ecclestone dal titolo ‘Lucky!’. A raccontarla sarà Manish Pandey, celebre regista premiato premiato ai BAFTA Awards, che dopo esser stato sceneggiatore del film ‘Senna’ nel 2010 torna ad occuparsi del mondo dei motori. L’uomo ha dichiarato che la serie “non sarà una lettera d’amore ad Ecclestone”, ma anche che “lavorare con Bernie è stato fantastico”.
    Tutte le informazioni
    I diritti di questa serie-documentario, divisa in otto puntate dalla durata di un’ora, sono stati acquistati da Dazn, che la trasmetterà in sei paesi tra cui l’Italia. In Irlanda e nel Regno Unito, invece, sarà visibile su Discovery+. Prodotta da Jiva Maya, la serie è stata girata tra Ibiza e Gstaad, location delle case di Ecclestone. La colonna sonora è stata composta da Antonio Pinto.

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    F1, serie tv su Bernie Ecclestone: dove e quando vederla

    ROMA – Bernie Ecclestone sarà il protagonista di una serie-documentario dal titolo ‘Lucky!’. Dopo il grande successo della serie tv ‘Drive to Survive’ su Netflix, che racconta aneddoti e retroscena del Circus, la Formula 1 sbarca nuovamente sul piccolo schermo e lo fa con l’ex patron di questo sport. Il britannico ha infatti giocato un ruolo importante nell’evoluzione della F1 per lungo tempo, non a caso quando cedette i diritti a Liberty Media, nel 2016, incassò ben 8 miliardi di dollari. La serie sarà dunque incentrata sull’esperienza di Ecclestone nel Circus e vanta circa cento ore di girato tra Ibiza e Gstaad.
    Dove e quando vederla
    A dirigere questa serie-documentario, divisa in otto puntate dalla durata di un’ora, è stato Manish Pandey. Per lui non si tratta di una prima volta in quest’ambito dato che già 12 anni fa lavorò al film ‘Senna’. La domanda che gli appassionati del mondo dei motori si staranno ponendo in questo momento è: dove si potrà vedere la serie tv su Ecclestone e quando? In Italia, i diritti sono stati acquistati da Dazn, che trasmetterà la serie anche in Germania, Spagna, Austria, Svizzera e Giappone. Non è stata invece ufficializzata una data d’uscita, ma dovrebbe essere disponibile già a dicembre.
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    F1, Ecclestone: “Mick Schumacher? Cognome ingombrante, guardi altre categorie”

    ROMA – Tra i piloti di Formula 1 Mick Schumacher è l’unico a non conoscere ancora con certezza il proprio futuro. Il giovane figlio d’arte, infatti, potrebbe non essere al via della prossima stagione con l’ingombrante figura di Nico Hulkenberg che spinge per prendere il suo posto. Una posizione non certo comoda quella del tedesco sulla quale si è espresso anche Bernie Ecclestone, ex numero uno del Circus: “Il suo cognome è pesante ed è il suo più grande fardello; lui cerca di tenerci fede nel miglior modo possibile, ma questo che lo mette in difficoltà. Io gli consiglierei di dimenticare la Formula 1 e di andare a vincere in un’altra categoria”, le sue parole a RTL. 
    Schumacher ancora in bilico
    Il futuro di Mick Schumacher, quindi, è meno certo con mai con l’addio alla massima categoria del motorsport sempre più probabile. Un destino amaro quello del giovane tedesco con Ecclestone che sottolinea come, per lui, sia complicato adesso trovare un sedile: “Non credo che Mick Schumacher sarà ancora in Haas. Le persone sono rimaste deluse dalle sue prestazioni e ora è difficile trovare qualcuno che lo metta in una squadra vincente, perché al momento non c’è posto”, le parole dell’ex boss della Formula 1 che non vede un futuro roseo per il figlio del sette volte campione del mondo.

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