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    Aprilia RS Tuono 660, pronta per combattere tra le naked media cilindrata

    All’interno della fabbrica di Noale sembrano aver lavorato davvero bene in questo 2020. Nonostante la pandemia, infatti, gli addetti ai lavori hanno saputo far uscire una serie nuovi modelli davvero ben costruiti e ben esibiti dalla Aprilia Tuono 660, pronta finalmente per combattere all’intero del segmento naked di media cilindrata.

    95 CV E TRE COLORAZIONI

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    Aprilia Tuono 660, gli scatti

    Come già noto, la nuova Aprilia Tuono 660 condivide con l’RS praticamente tutto, a partire dalla filosofia della leggerezza: 183 kg in ordine di marcia per 95 CV (disponibile anche in versione 35 kW), sprigionati dal bicilindrico parallelo frontemarcia. Il motore (che di fatto è una bancata del V4 della Tuono 1100) è elemento portante e contribuisce a formare una struttura compatta, leggera e rigida. È accoppiato a un’elettronica realmente completa: il Ride-by-Wire permette di amministrare il pacchetto APRC che comprende il traction control, l’anti-wheelie, il cruise control, l’engine brake e le mappe motore, a cui si aggiunge anche l’ABS. Tutto è gestibile attraverso cinque Riding Mode (tre dedicati alla strada e due alla pista).

    Telaio e forcellone dell’Aprilia Tuono 660 sono entrambi in alluminio pressofuso e le sospensioni Kayaba (regolabili) hanno un setup dedicato per via della diversa distribuzione dei pesi (data principalmente dall’ergonomia più eretta rispetto alla sportiva con i semimanubri). Anche la Tuono adotta una carena con appendici aerodinamiche (le cosiddette alette) e un triplo faro con luci diurne DRL. La Tuono 660 sarà disponibile in tre colorazioni: grigia, nera o giallo acido.
    Le naked più interessanti da tenere sott’occhio nel 2021 LEGGI TUTTO

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    Gli rubano la moto, insegue i ladri e ne uccide uno

    Un inseguimento ad alta velocità per le strade di Newcastle si è concluso in tragedia. Due individui sono stati beccati a rubare una moto a Mihai Dinisoae, che accortosi del furto ha cominciato ad inseguire i due malviventi a bordo di un’auto, una Vauxhall Vectra. Uno dei due ladri, tale Joshua Molloy, è stato sbalzato dalla moto finendo contro un lampione e morendo. Dinisoae è stato quindi condannato a 10 anni di carcere per omicidio colposo, per poi venire scagionato a seguito di un processo.

    Incidente gli provoca la fobia delle moto: meccanico risarcito con 68.000 euro
    La dinamica dell’incidente
    L’episodio è avvenuto lo scorso 5 maggio, ma la Polizia ha diffuso le immagini in questi giorni. Dinisoae, cittadino di origini rumene, ha subìto il furto della sua motocicletta nei pressi della sua abitazione di Fenham, inseguendo poi Molloy e socio tentando di speronarli con la sua auto. Una volta caduti a terra, Dinisoae è scappato via. Molloy è morto sul posto, il complice, di 29 anni, è invece sopravvissuto.
    Motociclista tenta il sorpasso, non si accorge dell’auto che svolta
    Dinisoae è stato arrestato dalla Polizia poche ore dopo la collisione e ha ammesso di aver inseguito gli uomini, ma ha affermato di aver perso il controllo del suo mezzo e di non aver causato l’incidente. Il mese scorso una giuria lo ha scagionato dall’omicidio: da quel momento, il protagonista ha ammesso l’omicidio colposo. A Dinisoae è stato anche proibito di guidare per quattro anni. LEGGI TUTTO

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    Piaggio, Beverly e Vespa Primavera “scooter per il 2021” secondo Forbes Usa

    Un finale di anno che fa sorridere il Gruppo Piaggio. Il 2020 è da dimenticare a causa della pandemia, ma la positività di un nuovo riconoscimento risolleva gli animi. La rivista Forbes Usa ha inseristo il nuovo Beverly e la Vespa Primavera nella classifica “I cinque scooter del 2021”. È anche il secondo anno consecutivo che la prestigiosa testata segnala modelli del Gruppo. 

    Modelli versatili e stilosi
    Ma cosa ha spinto la prestigiosa rivista a inserire questi due scooter? Il nuovo Beverly, appena lanciato, ha colpito soprattutto il suo restyling che secondo Forbes ha migliorato ulteriormente linee e tecnologia. Ma non solo. Il Beverly è considerato anche un mezzo piuttosto versatile: uno scooter utile sia per gli spostamenti in ambito urbano che in “asfalti” differenti, come i tratti autostradali. Questo grazie anche ai due motori a quattro tempi raffreddati a liquido di 300 e 400 cc che sono più potenti delle precedenti unità. Non manca, infatti, un maggiore spunto in accelerazione.
    Passando alla Vespa 50, invece, ha nel suo punto forte – secondo il giornalista di Forbes, ma è opinione piuttosto comune – la capacità di adattarsi al tempo che passa, apportando migliorie e modernizzandosi, ma mantenendo inalterata l’indole di Vespa, quella che l’ha resa un’icona italiana nel mondo. A colpire, poi, è anche la nuova strumentazione e le luci a Led, per non parlare del motore, apprezzato per l’accoppiata bassi consumi ed emissioni. Ma pure i dettagli colpiscono nel segno: da Forbes notano le rifiniture cromate e le ruote da 12 pollici, adatte anche a strade dissestate.
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    Trovato e restituito lo scooter al rider di Napoli

    É stata la notizia più discussa degli ultimi giorni, oltre alla campagna di vaccinazione anti-Covid. La vicenda di Gianni, 50enne napoletano, senza lavoro a causa della pandemia e costretto a fare il rider, che in un video divenuto virale sui social viene aggredito – nella notte tra l’1 e il 2 gennaio – e pestato da 6 ragazzi che gli hanno rubato lo scooter con cui effettuava le consegne.

    La gara di solidarietà
    Un video che ha fatto il giro di internet, lo sdegno e le polemiche per l’accaduto. Ma, da subito, una gara di solidarietà partita per il malcapitato Gianni. Il calciatore della Lazio Fares, colpito dall’episodio, ha donato 2.500 euro affinché gli potesse essere comprato un nuovo scooter; nel frattempo, i cittadini di Napoli hanno provveduto ad effettuare donazioni per un totale di 11.000 euro, destinati proprio a Gianni, 50enne padre di famiglia, ex macellaio costretto a chiudere a causa dei tempi che viviamo oggigiorno.
    Scooter ritrovato, ecco le offerte di lavoro
    Gli aggressori sono stati fermati, e lo scooter è stato infine ritrovato e consegnato al suo proprietario. Il due ruote si trovava a casa di uno degli aggressori, minorenne.
    Scooter: cosa comprare?
    Ma le belle notizie non sono finite. Perché, dopo la triste vicenda, a Gianni sono arrivate alcune offerte di lavoro, tra cui quella di una macelleria e braceria del comune di Ottaviano, nell’hinterland napoletano. Insomma, per Gianni si intravedono finalmente nuove (positive) prospettive: e il suo scooter potrà essere di nuovo parcheggiato a casa propria. LEGGI TUTTO

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    Ubriaco in moto dopo il coprifuoco: denunciato 54enne nel riminese

    Nonostante le feste di Natale e Capodanno siano state cadenzate dai provvedimenti emanati dal Governo – con l’Italia interamente zona rossa nei giorni festivi e prefestivi e arancione nei restanti giorni feriali e con coprifuoco a partire dalle 22.00 -, c’è chi ha scelto lo stesso di trasgredire le regole. Un uomo di 54 anni originario di Rimini, infatti, è stato sopreso dalla Polizia in sella alla sua motocicletta nella notte del 2 gennaio, precisamente alle 23.45, in pieno coprifuoco. 

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    DENUNCIATO E CON PATENTE RITIRATA
    Dalle indiscrezioni emerse sembrerebbe che l’uomo – originario di Rimini -, alla guida della sua Yamaha, sia stato fermato dalla Polizia Stradale in piena violazione delle norme riguardanti il coprifuoco e con un tasso alcolemico di 1,26, quindi di molto superiore al limite consentito per legge.
    Oltretutto, il 54enne – fermato dagli agenti all’altezza del km 206 della Strada Statale 16, nel tratto compreso tra via Covignano e la Marecchiese – sembra non aver giustificato la reale motivazione dello spostamento oltre l’orario consentito, motivo per cui è tornato a casa con una sanzione di 533 euro. Oltre alla denuncia per guida in stato di ebrezza, con annesso ritiro della patente di guida.
    Incidenti stradali, meno morti e feriti grazie al lockdown LEGGI TUTTO

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    Special Honda CT125, esageratamente custom

    Sono tante le stranezze che ogni giorno popolano la bacheca degli utenti di internet, ma l’ultima in termini di tempo potrebbe davvero spiazzarvi. Infatti, riguarda delle particolari motociclette customizzate comparse sulla pagina Facebook di Bosozoku Bike Siam, un gruppo di ragazzi con la passione per le due ruote e una fantasia capace di andare oltre gli schemi…

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    Special Honda CT125, esageratamente custom

    Maggiolino Volkswagen “Jet Beetle”, un razzo da strada
    UNA MODA ANNI ’50
    Mentre in Italia si è sempre sentito parlare poco della Bosozoku – una particolare sottocultura giapponese nata negli anni ’50 – , non sembrano essere dello stesso avviso gli amministratori della pagina social dove sono comparse queste moto così particolari.
    Infatti, sembra che i ragazzi thailandesi si siano proprio voluti ispirare a questa particolare moda giovanile nipponica per creare i loro bolidi a due ruote, andando a sviluppare delle assurde motociclette custom in grado di ricalcare lo stesso spirito delle “tribù della velocità” (questo il significato letterale della parola Bosozoku), che durante gli anni Cinquanta sfrecciavano nelle ore notturne nell’affollatissima Tokyo.

    Ovviamente, con tutte le grandi modifiche apportare – come si può ben vedere dalle foto – risulta ormai quasi impossibile stabilire con certezza i modelli e le caratteristiche delle moto prima della loro customizzazione. Se non fosse che in alcune di queste è ancora ben visibile il nome. Da quello che si riesce a capire, infatti, sotto le livree colorate, le grandi modifiche alle forcelle, ai serbatori, ai gruppi di scarico e ai motori, sembrerebbero nascondersi delle piccole Honda CT125 con motore monocilindrico 4T da 9,5 cv…. ma non siamo certo così sicuri. 
    Maradona, una Harley-Davidson custom nel suo patrimonio LEGGI TUTTO

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    Maradona, una Harley-Davidson custom nel suo patrimonio

    Dopo poco più di un mese dalla sua scomparsa, le notizie legate a Diego Armando Maradona continuano a susseguirsi. L’ultima la riportabil quotidiano spagnolo Mundo Deportivo: è stato scoperto un container pieno di oggetti appartenuti a Diego Armando Maradona e tra questi spunta anche la Harley-Davidson che il Diez ha ricevuto in dono dalla Dynamo Brest nel 2019, come augurio di pronta guarigione dopo l’operazione al ginocchio.

    “Yo soi El Diego”

    La moto è una Fat Bob 107 customizzata secondo le indicazioni del club calcistico bielorusso, di cui Maradona era presidente onorario dal 2018: il modello si chiama “Yo soi El Diego” e racchiude, secondo le intenzioni di chi l’ha disegnata, l’essenza del mito con la numero 10. Livrea “albiceleste”, con i colori che richiamano all’Argentina ma anche ai colori sociali della Dynamo Brest e del Napoli; sulla ruota anteriore spicca un cerchione ispirato al Pallone d’Oro (che Diego non ha mai vinto perché, fino al 1994, destinato solo ai calciatori europei); sella griffata dall’autografo del campione sudamericano. Un gioiello di alto valore economico, ma dallo stile molto eccentrico.
    El Pibe in una moto
    Il valore della Fat Bob si attesta tra i 25.000 e i 33.000 euro: la Dynamo Brest l’ha commissionata a Yuri Shif, chiedendogli di immaginare come sarebbe stato El Pibe se fosse stato una motocicletta. Un modello quindi celebrativo, tra i regali più particolari che la società bielorussa ha fatto al suo membro onorario dopo l’anello da 250mila euro, la villa a Minsk e il mezzo anfibio extra-lusso. Resta da vedere a chi sarà intestata la “Yo soi El Diego”, ma utilizzarla senza farsi notare sarà un’impresa praticamente impossibile.  
    Un “trike” per Babbo Natale: folle “slitta” con motore Ford V8 LEGGI TUTTO