More stories

  • in

    MotoGp, Lorenzo: “Marquez? Il tempo passa per tutti”

    ROMA – I tanti contratti in scadenza infiammano già da ora il mercato piloti. E Jorge Lorenzo, uomo di grande esperienza del paddock con i suoi cinque titoli iridati, prova a tracciare la linea che i team seguiranno nella sosta invernale, quando si deciderà cioè la griglia di partenza della MotoGp 2023. Lo spagnolo parte da un punto fermo nella sua intervista a “Motorsport”: “Penso che Martin sia già nella squadra ufficiale. Spero per lui che sia così perché al momento Bastianini sta guidando molto bene. È leader del mondiale e ha già due vittorie. Se Martin non ha firmato ancora, secondo me potrebbe complicarsi il suo approdo alla Ducati”.
    Su Marquez
    Il fatto che la Ducati non riesca comunque a ingranare con Pecco Bagnaia suscita questa riflessione da parte di Lorenzo: “La GP22 si sta dimostrando più complicata, per Bagnaia in particolare. Rispetto a Martin e Miller, si sta adattando con fatica”. Poi il pensiero va a Marc Marquez, ancora una volta in sella dopo i problemi alla vista: “È un fenomeno, ma non aiuta continuare a farsi male. Man mano questi problemi si insinuano nella testa. Il tempo passa per tutti, ormai ha quasi trent’anni. Però può continuare per altri cinque anni ad alti livelli”. Infine un parere sul campione del mondo Fabio Quartararo, in difficoltà con la Yamaha. “Non vedo opzioni alternative per lui. La Honda è una moto che va nella direzione opposta al suo stile di guida e nella Ducati non c’è spazio per lui. Tecnicamente mi ricorda molto Marquez”, ha concluso Lorenzo. LEGGI TUTTO

  • in

    Ducati, Claudio Domenicali: “Valentino Rossi? Non eravamo giusti l'uno per l'altro”

    ROMA – Le aspettative sul binomio Rossi-Ducati erano altissime. Così però non è stato e la magra del Dottore a bordo della moto di Borgo Panigale è durata due anni: due stagioni senza vittorie, per poi passare ancora alla Yamaha. In un’intervista alla redazione inglese di “MCN” Claudio Domenicali, amministratore delegato della Ducati, rivive quegli anni ed esordisce così: “Rossi sarebbe stato competitivo anche sulla moto del 2021. Nessun rimpanto per aver condivisto questi due anni, ma non eravamo giusti l’uno per l’altro. La moto post-Stoner era ancora tagliata per l’australiano ed era difficile per Rossi, abituato a una moto più bilanciata”.
    Una nuova Ducati
    Spesso la Ducati viene additata come una moto non semplice da portare in pista. Un aspetto che ha sicuramente influenzato i piloti, molto attenti nello scegliere la scuderia italiana. Ha aggiunto infatti Domenicali: “Prima era più difficile per noi mostrare ai piloti i nostri punti di forza: c’erano pregiudizi. Ora invece i giovani ci stanno ad ascoltare e nessuno lancia più il casco nei box”. Poi l’ad della Ducati elogia Valentino Rossi: “È unico e ha incarnato talento, determinazione, risultati e carisma. Ha avuto una carriera longeva ad alti livelli, ma il nostro marchio ha la sua storia, un brand dove gli italiani si riconoscono. Non è solo sport, ma anche innovazione. Siamo come la Ferrari in Formula 1”. LEGGI TUTTO

  • in

    MotoGp, Dall'Igna: “Ad Austin un Gp delle conferme”

    ROMA – “Un Gp che definirei come quello delle conferme. Dopo una fantastica qualifica con 5 nostre moto davanti, abbiamo vissuto una gara lottata fino alla fine che ci ha portato una grande gioia e importanti indicazioni”. Ha parlato così Gigi Dall’Igna tornando sul Gran Premio delle Americhe, quarto appuntamento stagionale della MotoGp. Il direttore generale di Ducati, nella consueta review dopo il weekend in pista, ha elogiato Enea Bastianini, vincitore della tappa di Austin e nuovamente leader della classifica piloti: “Un encomiabile Bastianini firma il suo secondo successo, ancor più strepitoso perché arrivato con una corsa intelligente e conquistata con maturità e determinazione. Una conferma di forza, velocità e grande talento, oltre che di una perfetta messa a punto della moto da parte del Team Gresini a cui vanno tutti i miei complimenti”.
    Su Bagnaia e Miller
    Dall’Igna ha commentato anche la gara di Jack Miller e Pecco Bagnaia, rispettivamente terzo e quinto al traguardo: “Jack ha invece faticato verso il finale, dopo una prima parte condotta con passo molto veloce e incontrastato, ma ha raggiunto un importantissimo podio; una bella gara che ci dice che nel Lenovo Ducati Team stiamo trovando il giusto feeling anche se in ritardo rispetto al previsto: si tratta ora di colmare velocemente l’ultimo step. Anche il quinto posto di Pecco, per quanto possa sembrare poco soddisfacente, filtrato in questo contesto, tra la qualifica e la gara in cui ha segnato più volte il miglior tempo provvisorio, ci indica che manca poco per raggiungere quell’affiatamento stabile che gli dia una costanza di prestazioni”. LEGGI TUTTO

  • in

    MotoGp, Dall'Igna: “Ad Austin successo strepitoso di Bastianini”

    ROMA – Gigi Dall’Igna, nella consueta review dopo il weekend di gara, è tornato sul Gran Premio delle Americhe, valevole per la quarta tappa del Mondiale 2022 di MotoGp. “Un Gp che definirei come quello delle conferme – ha detto -. Dopo una fantastica qualifica con 5 nostre moto davanti, abbiamo vissuto una gara lottata fino alla fine che ci ha portato una grande gioia e importanti indicazioni”. Il direttore generale di Ducati, ha elogiato Enea Bastianini, vincitore della tappa di Austin e nuovamente leader della classifica piloti: “Un encomiabile Bastianini firma il suo secondo successo, ancor più strepitoso perché arrivato con una corsa intelligente e conquistata con maturità e determinazione. Una conferma di forza, velocità e grande talento, oltre che di una perfetta messa a punto della moto da parte del Team Gresini a cui vanno tutti i miei complimenti”.
    Le parole di Dall’Igna
    Dall’Igna ha commentato anche la gara di Jack Miller e Pecco Bagnaia, rispettivamente terzo e quinto al traguardo: “Jack ha invece faticato verso il finale, dopo una prima parte condotta con passo molto veloce e incontrastato, ma ha raggiunto un importantissimo podio; una bella gara che ci dice che nel Lenovo Ducati Team stiamo trovando il giusto feeling anche se in ritardo rispetto al previsto: si tratta ora di colmare velocemente l’ultimo step. Anche il quinto posto di Pecco, per quanto possa sembrare poco soddisfacente, filtrato in questo contesto, tra la qualifica e la gara in cui ha segnato più volte il miglior tempo provvisorio, ci indica che manca poco per raggiungere quell’affiatamento stabile che gli dia una costanza di prestazioni”. LEGGI TUTTO

  • in

    MotoGp, Zarco sulla Ducati: “Molto difficile da sfruttare”

    ROMA – “Questa Ducati è fantastica e ha grande potenziale, ma purtroppo è molto difficile da sfruttare. Ancora non ho trovato la chiave per farlo. Ho la capacità di andare molto veloce, ma se non sono a mio agio, allora mi costa molto guidare”. Johann Zarco spiega così il suo rapporto con la moto Ducati, un vero bolide ma non la moto più facile da guidare tra quelle in pista. Il pilota del team Pramac, durante la presentazione del Gran Premio di Francia di MotoGp, ha spiegato così alcune delle difficoltà in sella alla GP22.
    Le parole di Zarco
    Giunti alle porte della quinta tappa della MotoGp, le motorizzate Ducati possono dirsi soddisfatte a metà: tre podi, due firmati proprio dai piloti Pramac (Zarco in Indonesia e Martin in Argentina). La classifica racconta però di Enea Bastianini, leader del mondiale con la GP21, la versione precedente della Desmosedici attuale. Le moto appaiono simili, ma ci sono alcune diffierenze, che Zarco spiega così: “Mi adatto sempre meglio alla Ducati. Quest’anno ci siamo migliorati nelle aree in cui perdevo tempo, specie in frenata. Voglio poter portare la moto dove voglio, cambiare traiettorie se necessario, gestire le gomme: sono tutte chiavi che ti aiutano a capire meglio la moto”. Tutte cose che ora Zarco non è in grado di fare con la GP22, che deve ancora rivelare tutto il suo potenziale. LEGGI TUTTO

  • in

    MotoGp, Zarco: “La Ducati è difficile da sfruttare”

    ROMA – Spesso alla Ducati si è affibbiata questa etichetta: moto competitiva sulla carta, ma difficile poi da guidare in pista. Uno stigma che troverebbe un’ulteriore conferma nelle parole di Johann Zarco, pilota Pramac in sella alla GP22, che ieri ha parlato da Parigi per la presentazione del Gran Premio di Francia, in programma il prossimo 15 maggio: “Questa Ducati è fantastica e ha grande potenziale, ma purtroppo è molto difficile da sfruttare. Ancora non ho trovato la chiave per farlo. Ho la capacità di andare molto veloce, ma se non sono a mio agio, allora mi costa molto guidare”.
    Gli obiettivi di Zarco
    Giunti alle porte della quinta tappa, le motorizzate Ducati possono dirsi soddisfatte a metà: tre podi, due firmati proprio dai piloti Pramac (Zarco in Indonesia e Martin in Argentina). La classifica racconta però di Enea Bastianini, leader del mondiale con la GP21, la versione precedente della Desmosedici attuale. Le moto appaiono simili, ma ci sono alcune diffierenze, che Zarco spiega così: “Mi adatto sempre meglio alla Ducati. Quest’anno ci siamo migliorati nelle aree in cui perdevo tempo, specie in frenata. Voglio poter portare la moto dove voglio, cambiare traiettorie se necessario, gestire le gomme: sono tutte chiavi che ti aiutano a capire meglio la moto”. Tutte frecce che Zarco evidentemente non ha ancora a disposizione per essere protagonista in MotoGp, ormai alla vigilia del fatidico blocco europeo. LEGGI TUTTO

  • in

    MotoGp, Miller: “Ritornare in Pramac? Non mi darebbe fastidio”

    ROMA – Con il suo contratto che scade alla fine di questa MotoGp, Jack Miller è chiamato a rispondere sul suo futuro. La Ducati ancora non gli avrebbe fatto pervenire alcuna offerta e il pilota australiano, tramite i canali ufficiali della Motomondiale, afferma: “Un ritorno in Pramac? Non mi darebbe fastidio, non mi importerebbe. So che lì lavorano con le stesse attrezzature del team ufficiale, le moto sono tutte buone e i meccanici sono fantastici”. Miller ha disputato tre mondiali con la Pramac (dal 2018 al 2020), che ora schiera Jorge Martin, che gli soffierebbe volentieri la sella sulla Desmosedici.
    Verso le tappe in Europa
    Miller è infatti solo uno dei tanti piloti in scadenza al termine di questa stagione, per un mercato piloti che è pronto a stravolgere il volto della griglia di partenza attuale. Per quanto riguarda l’australiano, la sua situazione è se possibile ancora più incerta, visto il rinnovo che invece è arrivato per Pecco Bagnaia, blindato fino al 2024. “Sarei più che felice di restare – dice però Miller -. Adoro questo gruppo e sono concentrato solo su quest’anno, restare in MotoGp sarebbe sempre un sogno per me. Voglio fare un miglior lavoro possibile in pista, visto che il campionato è lungo e possono ancora succedere tante cose. Al momento sono il decimo pilota diverso ad essere salito sul podio e siamo alla quarta gara. Questo dice tutto: il vero campionato inizierà in Europa”. LEGGI TUTTO

  • in

    MotoGp, Miller: “Ritornare in Pramac? Non mi importerebbe”

    ROMA – Il contratto che lo lega alla Ducati scade a dicembre e l’avvenire di Jack Miller in MotoGp sembra piuttosto incerto. Da Borgo Panigale sarebbe ancora pervenuta alcuna offerta e il pilota australiano, tramite i canali ufficiali della Motomondiale, afferma: “Un ritorno in Pramac? Non mi darebbe fastidio, non mi importerebbe. So che lì lavorano con le stesse attrezzature del team ufficiale, le moto sono tutte buone e i meccanici sono fantastici”. Miller ha disputato tre mondiali con la Pramac (dal 2018 al 2020), che ora schiera Jorge Martin, che gli soffierebbe volentieri la sella sulla Desmosedici.
    Le parole di Miller
    Miller è infatti solo uno dei tanti piloti in scadenza al termine di questa stagione, per un mercato piloti che è pronto a stravolgere il volto della griglia di partenza attuale. Per quanto riguarda l’australiano, la sua situazione è se possibile ancora più incerta, visto il rinnovo che invece è arrivato per Pecco Bagnaia, blindato fino al 2024. “Sarei più che felice di restare – dice però Miller -. Adoro questo gruppo e sono concentrato solo su quest’anno. Voglio fare un miglior lavoro possibile in pista, visto che il campionato è lungo e possono ancora succedere tante cose. Al momento sono il decimo pilota diverso ad essere salito sul podio e siamo alla quarta gara. È simbolo di un campionato spalancato che inizierà con il blocco europeo”. LEGGI TUTTO