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    MotoGp, Bagnaia: “Telaio arrivato al limite, serve un'evoluzione”

    ROMA – “C’è molto lavoro da fare per il prossimo anno. È stato molto importante provare le componenti aerodinamiche. Il nostro focus è quello di girare meglio la moto, generando comunque velocità. Siamo migliorati sotto questo aspetto, ma il nostro telaio è lo stesso del 2020”. Così Francesco Bagnaia commenta a “Sky Sport” la prima giornata di test a Misano. La MotoGp entra nel vivo della lotta per il titolo 2022, ma le scuderie stanno pensando già al prossimo anno e Bagnaia sembra dettare la linea al box di Borgo Panigale: “Secondo me siamo arrivati al limite di questo telaio qui e abbiamo bisogno di un’evoluzione. Le idee sono molto buone”.
    Doppia moto
    I test di Misano, però, sono stati importanti per la Ducati anche in ottica 2022. Sì, perché finalmente si sono riuscite a limare le differenze tra le due moto a disposizione di Bagnaia, che spiega: “Faticavo a essere veloce con entrambe le moto. Con una mi trovavo meglio, ma oggi siamo riusciti a renderle molto uguali. Era una cosa che non pensavamo neanche lontanamente, ma finalmente ora riusciremo ad usare entrambe le moto nei weekend. La moto andava bene ma io sono molto esigente, un po’ rompiscatole”. Nel frattempo, il torinese aspetta Marc Marquez: “Ha fatto quello che mi aspettavo, ha fatto anche molti giri considerando la sua condizione. Immagino sarà ad Aragon. L’unico modo per allenarsi è guidare, sta sicuramente pensando di andare in Spagna, magri non per la gara. Però sta sicuramente prendendo in considerazione questa soluzione”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Bastianini: “Sono arrivate le scuse della Ducati, su Bagnaia avevo margine”

    ROMA – “La Ducati dopo ha analizzato la gara e ha visto che avevo del margine. C’era più spazio di quello che magari poteva sembrare dallo schermo. Si sono scusati per aver detto questa cosa. Credo di non aver fatto nulla di sbagliato”. Così a “Sky Sport” Enea Bastianini, che chiarisce il tentativo di sorpasso su Francesco Bagnaia all’ultimo giro del Gran Premio di Misano, quattordicesima tappa della MotoGp. Il pilota Gresini ha infatti cercato di infilare il suo futuro compagno di squadra con una manovra audace, che dalle riprese televisive era parsa piuttosto azzardata. A tal proposito sono arrivate anche le parole di Claudio Domenicali, amministratore delegato della Ducati, che ha rimproverato – a questo punto ingiustamente – Bastianini.
    Competizione nel vivo
    La vittoria a Misano sarebbe stata infatti fondamentale per Bagnaia, impegnato nella rincorsa a Fabio Quartararo, leader della classifica piloti. Ora che il trionfo è arrivato, il torinese ha accorciato il divario con il campione del mondo in carica, portandolo a 30 punti quando mancano sei gare alla fine della stagione. Bastianini ha insidiato fino alla fine Bagnaia e i due sono arrivati sul traguardo con soli 34 millesimi a dividerli. Le prospettive per il 2023 si preannunciano allo stesso tempo promettenti e complesse. La Ducati, infatti, dovrà fare gli straordinari per gestire due piloti ambiziosi e competitivi, che cercheranno entrambi di assicurarsi il mondiale l’anno prossimo. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Bagnaia: “Evoluzione del telaio al limite, serve una svolta”

    ROMA – I test di Misano si stanno rivelando molto indicativi per le scuderie di MotoGp in ottica 2023. Francesco Bagnaia è impegnato in queste ore a provare i nuovi telai della Ducati che verrà, un lavoro che il torinese ritiene molto importante, come rivela ai microfoni di “Sky Sport”: “C’è molto lavoro da fare per il prossimo anno. È stato molto importante provare le componenti aerodinamiche. Il nostro focus è quello di girare meglio la moto, generando comunque velocità. Siamo migliorati sotto questo aspetto, ma il nostro telaio è lo stesso del 2020”. “Secondo me – aggiunge poi – siamo arrivati al limite di questo telaio qui e abbiamo bisogno di un’evoluzione. Le idee sono molto buone”.
    La soddisfazione di Bagnaia
    I test di Misano, però, sono stati importanti per la Ducati anche in ottica 2022. Sì, perché finalmente si sono riuscite a limare le differenze tra le due moto a disposizione di Bagnaia, che spiega: “Faticavo a essere veloce con entrambe le moto. Con una mi trovavo meglio, ma oggi siamo riusciti a renderle molto uguali. Era una cosa che non pensavamo neanche lontanamente, ma finalmente ora riusciremo ad usare entrambe le moto nei weekend. La moto andava bene ma io sono molto esigente, un po’ rompiscatole”. Intanto, si ricomincia ad affacciare in pista Marc Marquez: “Ha fatto quello che mi aspettavo, ha fatto anche molti giri considerando la sua condizione. Immagino sarà ad Aragon. L’unico modo per allenarsi è guidare, sta sicuramente pensando di andare in Spagna, magri non per la gara. Però sta sicuramente prendendo in considerazione questa soluzione”, ha detto Bagnaia, che prevede la presenza dello spagnolo nella prossima tappa della MotoGp. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Tardozzi: “Aiutare Bagnaia? Ora non è il momento per gli ordini di scuderia”

    ROMA – Francesco Bagnaia si è preso di forza la vittoria al Gran Premio di Misano, quattordicesima tappa della MotoGp. Il piemontese della Ducati, però, ha dovuto tenere a bada un Enea Bastianini piuttosto pugnace. Sono stati attimi di tensione nel box italiano, come racconta il team manager, Davide Tardozzi, agli spagnoli di “AS”: “Mi è passato per la mente il ricordo dell’Argentina 2016, quando Iannone ha eliminato Dovizioso. Soprattutto all’ultimo giro. Non è ancora però il momento di impartire ordini di scuderia. Bastianini deve accumulare più punti possibili. Certo non siamo stupidi e a fine campionato chiederemo ai piloti di aiutare Bagnaia, se possono. Ma al momento Pecco non ha bisogno di aiuto perché sta vincendo”.
    Su Marquez
    Bagnaia e Bastianini sono arrivati sul traguardo a 34 millesimi l’uno dall’altro, per un finale che ha tenuto col fiato sospeso i tifosi della Ducati. A spuntarla però è stato il torinese: “Enea è stato velocissimo, ma Bagnaia non ha sbagliato per tutta la gara. È la mentalità del campione”. Poi un commento sulla possibile rimonta del pilota rosso, a 30 punti da Fabio Quartararo: “So che il titolo è possibile, ma non vogliamo sottovalutare Fabio, che è un grande campione. Vedremo cosa succede. Il primo passo è stato superare Espargaro in classifica generale, che è importante. Il prossimo passo sarà provare a vincere ad Aragon”. Per concludere un pensiero per Marc Marquez, che torna in pista oggi per i test di Misano: “È già stato bello vederlo nel box, quindi partecipare al Gp sarà ancora meglio. Ho parlato con lui sabato sera. È un ragazzo incredibile, con una passione e una volontà tremende e anche con un’intelligenza importante. Per me sarà molto bello vederlo tornare in pista. Sarà uno dei rivali da battere per l’anno prossimo”, ha chiosato Tardozzi. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Domenicali: “Bastianini ha esagerato con l'ultima staccata”

    ROMA – È festa a Misano dopo la vittoria di Francesco Bagnaia nella tappa romagnola della MotoGp. La quarta vittoria consecutiva del torinese della Ducati alimenta le speranze di rimonta in ottica Motomondiale. Tuttavia, Enea Bastianini, futuro compagno di squadra di Bagnaia, ha insidiato la vittoria del collega fino all’ultima curva, anche disegnando traiettorie al limite. Claudio Domenicali, amministratore delegato della Ducati, ai microfoni di “Sky Sport” non ha apprezzato la troppa esuberanza del pilota Pramac: “Pecco è stato spaziale, Pinturicchio ha dipinto un altro capolavoro nonostante la pressione di Vinales prima e di Bastianini poi Enea è stato bravo fino all’ultimo giro, all’ultimo giro quella staccata se la poteva risparmiare, ha rischiato troppo, non ci piace”.
    Staccate proibite
    Il patron della Ducati si riferisce in particolare alla manovra di Bastianini nel primo settore dell’ultimo giro, dove ha provato a infilare Bagnaia dall’interno, rischiando il pasticcio. Anche in funzione 2023, Domenicali cerca di mettere le cose in chiaro: “Ci sono 150 persone che lavorano, c’è una squadra, ci sono risultati da portare a casa. Bisogna lavorare per la squadra, vinca il migliore, ma senza fare stupidaggini, quella staccata lì è andata un pochino oltre. Quando due piloti non lavorano bene insieme io posso essere contento a metà”. LEGGI TUTTO

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    MotoGP: la sfida Ducati-Aprilia si accende anche nel mercato

    INVIATO A MISANO – La sfida del Made in Italy ai colossi giapponesi delle due ruote fa un nuovo step, si trasforma. Forse è presto per dire che quella della pista è vinta, anche perché Fabio Quartararo (l’unico però a riuscire a tenere a bada le moto nostrane), continua a guidare la classifica mondiale della MotoGP, ma la crescita di Ducati (Pecco Bagnaia punta domani alla quarta vittoria consecutiva) e Aprilia (Aleix Espargaro è tornato a volare sul circuito intitolato a Marco Simoncelli) è diventata globale. Dalla pista al mercato, sempre per vincere, dominare. Sfidandosi direttamente nelle superbike, bolidi meravigliosi e costosi, quelli che accendono la passione quando le battaglie nei gran premi.Guarda la galleryMotoGP: la sfida Ducati-Aprilia si accende anche nel mercato

    Ecco perché, ieri con un tempismo praticamente clamoroso (anche l’orario era contemporaneo) la Casa di Borgo Panigale e quella di Noale hanno presentato le loro novità più attese e affascinanti nel paddock di Misano. La Ducati ha svelato la Streetfighter V4 Lamborghini, un’edizione numerata e limitata a 630 esemplari più 63 (come il numero di gara di Bagnaia) riservati ai clienti Lamborghini che potranno configurare la moto con i colori di carrozzeria e cerchi identici alla propria vettura. Ispirata alla superperformante Huracán STO e realizzata sulla base tecnica della Panigale V4 S 2023, la Streetfighter V4 “speciale” è realizzata nei colori Verde Citrea e Arancio Dac, una delle combinazioni colori specifiche del bolide Lamborghini. Il cuore è il motore Desmosedici Stradale da 1.103 cm3 in grado di sviluppare 208 cavalli di potenza, caratterizzato da albero controrotante, distribuzione desmodromica a quattro valvole per cilindro e ordine degli scoppi Twin Pulse di derivazione MotoGP. Frizione a secco robotizzato, così come sulle Ducati MotoGP e Superbike. Peso di 197,5 chili. Il risultato è che la STI raggiunge i 100 orari in soli 3 secondi ei 200 in 9, con una velocità massima di 310 km/h.Aprilia inveve ha lanciato la RSV4 XTrenta che celebra il trentennale del primo titolo iridato di Aprilia nel Motomondiale, quello della 125 targato Alessandro Gramigni con la AF1 GP. Anche in questo caso la superbike è stata confezionata dal Reparto Corse di Noale sfruttando tecnologie della MotoGP in termini di materiali, componenti, elettronica, attenzione ai dettagli e soprattutto aerodinamica. ella carena compiono sia le ali anteriori di nuova concezione, capaci di garantire più carico e al contempo minor resistenza all’avanzamento, sia le inedite appendici posteriori, sul codone. La RSV4 XTrenta è la prima moto al mondo a montare sul forcellone la “under wing”, l’ala inferiore che equipaggia le RS-GP dal 2019 e chiamata comunemente in MotoGP “cucchiaio”. Il carico aerodinamico aumenta del 25%, riducendo al contempo la resistenza del 4%. Impressionante la potenza: 230 cavalli. Con un peso di 166 kg diventa una belva, ovviamente esclusivissima. Ognuno dei 100 esemplari di Aprilia RSV4 XTrenta costa 50.000 euro IVA esclusa IVA, ma state certi che martedì, quando di apriranno le prenotazioni online, sarà una corsa ad accaparrarsela. Come un GP. Quelle che domani si giocheranno Bagnaia e Espargaro. Quartararo permettendo. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Martin deluso: “Un giorno sei il migliore e un altro non vali niente”

    ROMA – “Penso che entrambi meritavamo il posto in Ducati. Abbiamo espresso un livello alto in queste due stagioni di MotoGp. Sono contento di essere in Pramac, ho firmato un buon contratto e ho tutto il materiale per lottare per la vittoria. Posso diventare il primo pilota di un team satellite a vincere un mondiale”. Vede il bicchiere mezzo pieno Jorge Martin, pilota Pramac in MotoGp, che rimarrà nella scuderia cliente della Ducati nel prossimo anno, mentre Enea Bastianini è promosso nel team di Borgo Panigale. L’amarezza però rimane: “Alla fine sono un po’ deluso perché ho fatto tutto quello che mi ha chiesto Ducati, però si tratta solo di colori. All’inizio della stagione avevano molta fiducia in me, poi dopo le mie cadute la fiducia è svanita”, ha infatti aggiunto Martin ai microfoni di “Sky Sport”.
    Le parole di Martin
    I manager della Ducati hanno assicurato a entrambi lo stesso contratto e lo stesso pacchetto tecnici a Martin e a Bastianini. Il duello tra i due in pista è rimasto nei limiti della legalità, ma alla fine ha avuto la meglio l’italiano, che quest’anno ha vinto tre Gran Premi. Alla fine, Martin sembta aver compreso la scelta del box italiano: “Queste sono le gare: un giorno sei il migliore e l’altro non vali niente. Dobbiamo convivere con questo e darò sempre il massimo per far tornare la fiducia di Ducati. Adesso voglio restare in Ducati, poi decideranno loro”, ha infatti concluso il classe 1998. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Martin: “Sono un po' deluso, a inizio stagione Ducati contava su di me”

    ROMA – La Ducati alla fine ha scelto Enea Bastianini per sostituire Jack Miller, a discapito di Jorge Martin, che ha firmato il rinnovo con Pramac. Lo spagnolo sembra prendere con filosofia il sorpasso del pilota italiano e ai microfoni di “Sky Sport” afferma: “Penso che entrambi meritavamo il posto in Ducati. Abbiamo espresso un livello alto in queste due stagioni di MotoGp. Sono contento di essere in Pramac, ho firmato un buon contratto e ho tutto il materiale per lottare per la vittoria. Posso diventare il primo pilota di un team satellite a vincere un mondiale”. L’amarezza però rimane: “Alla fine sono un po’ deluso perché ho fatto tutto quello che mi ha chiesto Ducati, però si tratta solo di colori. All’inizio della stagione avevano molta fiducia in me, poi dopo le mie cadute la fiducia è svanita”, ha infatti aggiunto Martin.
    Bastianini più concreto
    I manager della Ducati hanno assicurato a entrambi lo stesso contratto e lo stesso pacchetto tecnici a Martin e a Bastianini. Il duello tra i due in pista è rimasto nei limiti della legalità, ma alla fine ha avuto la meglio l’italiano, che quest’anno ha vinto tre Gran Premi. Questo il commento finale di Martin, che conclude: “Queste sono le gare: un giorno sei il migliore e l’altro non vali niente. Dobbiamo convivere con questo e darò sempre il massimo per far tornare la fiducia di Ducati. Adesso voglio restare in Ducati, poi decideranno loro”. LEGGI TUTTO