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    MotoGP, la svolta di Ducati grazie a Bagnaia: “Ci ha dato un'indicazione determinante”

    ROMA – In Ducati è festa per il trionfo di Pecco Bagnaia nel Mondiale Piloti di MotoGP. Con il trionfo del pilota torinese, la casa di Borgo Panigale ha completato il “triplete” che comprende anche le classifiche costruttori e team. Il 2022 non era però iniziato nella maniera più semplice. Il team manager Davide Tardozzi, ai microfoni di Sky Sport,ha rivelato la svolta che ha permesso a Ducati di affermarsi in maniera così netta: “Crediamo e speriamo che Bagnaia faccia un lungo percorso con noi e anche con qualche titolo in più – le sue parole. Pecco ci ha dato un’indicazione importante e strategica a febbraio, nell’ultimo giorno di test a Mandalika, che è stata determinante per la crescita della moto nelle gare successive. A lui va riconosciuto questo ed a Ducati il merito di aver stravolto la moto in pochissimo tempo, seguendo le sue indicazioni”.Guarda la galleryUna BMW M3 per Pecco Bagnaia
    Sul futuro
    La testa è però già proiettata alla nuova stagione, dove in Ducati correrà la coppia Bagnaia-Bastianini: “Non sottovalutiamo nessuno. Honda ha un campione come Marc Marquez e farà di tutto per migliorare, KTM ha fatto vedere una crescita importante così come Yamaha e Aprilia è stata una protagonista di quest’anno”. LEGGI TUTTO

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    MotoGP Ducati, la rivelazione di Tardozzi: “Il consiglio di Bagnaia che ha cambiato la stagione”

    ROMA – Continua la festa di Ducati per il titolo piloti conquistato da Pecco Bagnaia in MotoGP. Con il trionfo del pilota torinese, la casa di Borgo Panigale ha completato il “triplete” che comprende anche le classifiche costruttori e team. Il 2022 non era però iniziato nella maniera più semplice. Il team manager Davide Tardozzi, ai microfoni di Sky Sport,ha rivelato la svolta che ha permesso a Ducati di affermarsi in maniera così netta: “Crediamo e speriamo che Bagnaia faccia un lungo percorso con noi e anche con qualche titolo in più – le sue parole. Pecco ci ha dato un’indicazione importante e strategica a febbraio, nell’ultimo giorno di test a Mandalika, che è stata determinante per la crescita della moto nelle gare successive. A lui va riconosciuto questo ed a Ducati il merito di aver stravolto la moto in pochissimo tempo, seguendo le sue indicazioni”.Guarda la galleryBagnaia Campione del Mondo con la Ducati: l’abbraccio di Valentino Rossi
    Verso il 2023
    La testa è però già proiettata alla nuova stagione, dove in Ducati correrà la coppia Bagnaia-Bastianini: “Non sottovalutiamo nessuno. Honda ha un campione come Marc Marquez e farà di tutto per migliorare, KTM ha fatto vedere una crescita importante così come Yamaha e Aprilia è stata una protagonista di quest’anno”. LEGGI TUTTO

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    MotoGP: la prima volta di Bastianini, a Valencia il riminese in pista con Ducati

    ROMA – Enea Bastianini è pronto per cominciare la sua nuova avventura. Il pilota riminese, nella mattinata di martedì ai test di Valencia, è salito per la prima volta nella giornata di prove sulla Desmosedici del team Ducati, con cui correrà in MotoGP a partire dal 2023. Per il classe 1997, terzo nel Mondiale appena terminato, primi assaggi del team emiliano, anche se già quest’anno aveva corso sulla Ducati con il team Gresini. Dalla prossima stagione, però, gareggerà con il team campione costruttori e team in carica, nonché detentore del titolo piloti con Pecco Bagnaia.Guarda la galleryUna BMW M3 per Pecco Bagnaia
    Le parole di Bastianini
    Già ieri Bastianini si era mostrato in “rosso Ducati” in un video pubblicato da Sky Sport. “Come mi sento? Fa strano, non sapevo se mi avrebbe donato ma devo dire che mi piace – le sue parole nel filmato -. Sono molto emozionato, voglio approcciare questa nuova avventura al meglio”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Bastianini: “Il duello con Bagnaia sarà bello e difficile”

    VALENCIA – Enea Bastianini ce l’ha fatta. Il pilota italiano all’ultimo GP dell’anno, sfruttando il problema tecnico occorso ad Aleix Espargaro, ha chiuso il GP di Valencia all’ottavo posto e centrato il podio in classifica generale scavalcando lo spagnolo dell’Aprilia. “Ho sofferto tutto il weekend, soprattutto in qualifica – ha spiegato ai microfoni di Sky Sport MotoGP  – ma in gara ci siamo rifatti. Ho cercato di stare attento, non ho mai spinto al 100% ed è bastato. Abbiamo portato a casa questa terza posizione nel mondiale, molto importante per me e per il team, che credo abbia fatto qualcosa di incredibile quest’anno. Il bilancio di questa stagione è sicuramente molto positivo. Abbiamo avuto un po’ di alti e bassi, ma non sono mancate le soddisfazioni come quattro vittorie ed altri due podi”.

    “Bello confrontarsi con Pecco”
    Ora subito testa alla prossima stagione che partirà da martedì. Per Bastianini la Ducati ufficiale al fianco del campione del mondo Francesco Bagnaia. “Avrò la chance di essere nel team ufficiale con Pecco, quindi sarà bello confrontarmi subito con lui. Sarà difficile condividere il box con il campione del mondo – sottolinea la “Bestia”- perché lui sarà molto carico e non sarà facile batterlo, però sono sicuro che faremo un bel lavoro di squadra e credo che ci toglieremo le nostre soddisfazioni”. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Bastianini e la concorrenza in Ducati: “Con Bagnaia non sarà facile”

    VALENCIA – Enea Bastianini concludendo all’ottavo posto il GP di Valencia e sfruttando il problema tecnico occorso all’Aprilia Aleix Espargaro, ha centrato il terzo posto in classifica generale superando proprio lo spagnolo. “Ho sofferto tutto il weekend, soprattutto in qualifica – ha dichiarato ai microfoni di Sky Sport MotoGP  – ma in gara ci siamo rifatti. Ho cercato di stare attento, non ho mai spinto al 100% ed è bastato. Abbiamo portato a casa questa terza posizione nel mondiale, molto importante per me e per il team, che credo abbia fatto qualcosa di incredibile quest’anno. Il bilancio di questa stagione è sicuramente molto positivo. Abbiamo avuto un po’ di alti e bassi, ma non sono mancate le soddisfazioni come quattro vittorie ed altri due podi”.

    “Non sarà facile battere Pecco”
    Neanche il tempo di festeggiare il podio in classifica piloti che per Bastianini martedì comincierà l’avventura con la Ducati ufficiale, al fianco del campione del mondo Francesco Bagnaia. “Avrò la chance di essere nel team ufficiale con Pecco, quindi sarà bello confrontarmi subito con lui. Sarà difficile condividere il box con il campione del mondo – conclude il pilota romagnolo – perché lui sarà molto carico e non sarà facile batterlo, però sono sicuro che faremo un bel lavoro di squadra e credo che ci toglieremo le nostre soddisfazioni”. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Domenicali festeggia Bagnaia: “Giornata fantastica per Ducati”

    ROMA – Claudio Domenicali ha parlato dopo la vittoria del Mondiale 2022 di MotoGP da parte di Pecco Bagnaia. Il Ceo di Ducati, che si è laureata campione anche delle classifiche costruttori e team, ha parlato con enorme soddisfazione del traguardo raggiunto dal pilota torinese, autore di una grande rimonta su Fabio Quartararo dopo una prima parte di stagione complicata “È una giornata fantastica per tutta la Ducati! Ducati Corse ha lavorato con costanza e risolutezza per raggiungere questo secondo titolo piloti MotoGP che oggi ci fa scoppiare il cuore dalla gioia – ha detto -. Le corse sono così legate alla passione dei Ducatisti e anche il mio percorso in Ducati è cosi legato alle competizioni che oggi sono davvero estremamente felice”.Guarda la galleryUna BMW M3 per Pecco Bagnaia
    Le parole di Domenicali
    “Voglio prima di tutto fare i complimenti a Pecco che ha fatto una stagione incredibile, in cui ha avuto il grande merito di crederci sempre, anche quando la rimonta sembrava impossibile – ha aggiunto Domenicali -. Un ringraziamento ai “tre moschettieri” Gigi, Paolo, Davide e a tutte le ragazze e i ragazzi di Ducati Corse e del Ducati Lenovo Team, che hanno lavorato a questa moto incredibile e anche alle donne e agli uomini che lavorano a Borgo Panigale e rendono possibili emozioni come queste. Il Titolo Mondiale è per loro e per tutti i Ducatisti. È stata una lunga rincorsa, ma oggi la squadra è forte come non è mai stata e questo risultato è estremamente importante per eliminare la tensione ed essere più concentrati che mai a fare bene anche nel futuro. Credo davvero che possa essere l’apertura di un ciclo molto positivo per Ducati”. LEGGI TUTTO

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    MotoGP Ducati, Domenicali incorona Bagnaia: “È l'inizio di un ciclo”

    ROMA – “È una giornata fantastica per tutta la Ducati! Ducati Corse ha lavorato con costanza e risolutezza per raggiungere questo secondo titolo piloti MotoGP che oggi ci fa scoppiare il cuore dalla gioia. Le corse sono così legate alla passione dei Ducatisti e anche il mio percorso in Ducati è cosi legato alle competizioni che oggi sono davvero estremamente felice”. Claudio Domenicali ha parlato così dopo la vittoria del Mondiale 2022 di MotoGP da parte di Pecco Bagnaia. Il Ceo di Ducati, che si è laureata campione anche delle classifiche costruttori e team, ha parlato con enorme soddisfazione del traguardo raggiunto dal pilota torinese, autore di una grande rimonta su Fabio Quartararo dopo una prima parte di stagione complicata.Guarda la galleryLa storia della Ducati Mondiale: Bagnaia campione 15 anni dopo Stoner
    Verso il futuro
    “Voglio prima di tutto fare i complimenti a Pecco che ha fatto una stagione incredibile, in cui ha avuto il grande merito di crederci sempre, anche quando la rimonta sembrava impossibile – ha aggiunto Domenicali -. Un ringraziamento ai “tre moschettieri” Gigi, Paolo, Davide e a tutte le ragazze e i ragazzi di Ducati Corse e del Ducati Lenovo Team, che hanno lavorato a questa moto incredibile e anche alle donne e agli uomini che lavorano a Borgo Panigale e rendono possibili emozioni come queste. Il Titolo Mondiale è per loro e per tutti i Ducatisti. È stata una lunga rincorsa, ma oggi la squadra è forte come non è mai stata e questo risultato è estremamente importante per eliminare la tensione ed essere più concentrati che mai a fare bene anche nel futuro. Credo davvero che possa essere l’apertura di un ciclo molto positivo per Ducati”. LEGGI TUTTO

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    Bagnaia campione nella storia: il Mondo è tuo

    Campione del Mondo, cancellando errori, paure, un’attesa infinita della Ducati Godot e del Belpaese delle due ruote che aspettava da tredici anni l’erede di Valentino Rossi e da cinquanta un italiano che riportasse lassù in cima, al top della top class, una moto italiana. Dai tempi di Giacomo Agostini e della MV Agusta (in tutto erano solo altri due: Umberto Masetti su Gilera nel ‘50 e ‘52 e Libero Liberati, sempre su Gilera, nel ’57). Un ruggito che cancella l’ennesima delusione dell’altra Nazionale dei motori, della Ferrari che invece resta ancora al palo da quel 2007, che ora non sarà più un peso ma tornerà gioia. A Valencia, cancellando anche la prima grande ferita del Dottore, quella sconfitta che davanti alla tv fece piangere un ragazzino di Chivasso che aveva nove anni e già sognava di essere al suo posto. E ora c’è. Era il 2006 del Poo-Po-Po-PoPo-Poooo-Poo azzurro di Berlino, è il 2022 dei cori da stadio felici alla vigilia di un altro Mondiale senza l’Italia del pallone. In Qatar dove questa straordinaria cavalcata è iniziata a marzo con una caduta. La prima di cinque che l’hanno fatto precipitare a -91 dal sogno a giugno. Finisce a +17, grazie a 7 vittorie, 10 podi, 5 pole, 3 giri veloci, 189 condotti in testa e un anonimo 9° posto nell’ultima gara, ma con un colpo di genio e cattiveria da campione al secondo giro, quando battaglia per la prima volta con Fabio Quartararo e arriva una sportellata che gli fa perdere un’aletta e l’efficacia della GP22 ma nega al rivale la possibilità di restare agganciato a quelli davanti e vincere. L’unica chance per il francese di sperare. Pecco Bagnaia da Chivasso, nato Francesco il 14 gennaio 1997 a Torino ma da subito solo Pecco (soprannome datogli dalla sorella Carola). Adesso, con maglietta e parrucca rossa marcia di Prosecco, Carola ne gestisce come un metronomo ma il sorriso la vita da pilota.Sullo stesso argomentoPerché Bagnaia si chiama Pecco: la spiegazioneMoto Gp

    La vita di Pecco

    Assistente personale e amica della fidanzata Domizia Castagnini, fashion buyer con oltre trentamila follower che lavora un una boutique di moda. Nipote dell’ex calciatore Gianfranco Leoncini, di Chivasso come Pecco. Una storia partita da molto lontano. «C’è voluto tanto prima che si avvicinasse».E che dura da tanto. Sette anni. Dal 2019 convivono. A Pesaro, dove all’inizio del 2020 per l’esplosione della pandemia ha passato due mesi e mezzo senza potersi allenare al Ranch per colpa della burocrazia italiana. «Avevo ancora la residenza a Chivasso e quindi non potevo uscire di casa». Ma è arrivato Turbo, un bassotto. Quello che Pecco ha messo da tempo. Anche grazie agli affetti. Fondamentali nel sua essere. Mamma Stefania, quella che meno vuole apparire, papà Pietro, proprietario di un’azienda che produce e installa ascensori che lo voleva fantino perché appassionato di ippica. Ma galeotto fu il rombo della Ducati 996 dello zio Claudio. “Arriva Dodi” urlava Pecco quando lo sentiva, a distanza. «Ho subito amato la Ducati, per il rumore unico che faceva e il colore rosso, bellissimo» ripete Pecco, che nel calcio invece “veste” bianconero. Portato a 7 anni a un evento promozionale della Fim ad Alessandria «s’è innamorato, non è più sceso dalla minimoto – racconta Pietro -. Ne abbiamo presa una a nolo. Distruggeva le gomme nel parcheggio del centro commerciale. Poi il kartodromo di Viverone, è iniziato così». Nel 2007 la prima vittoria a Codogno, l’anno dopo la prima trasferta. «Sedici ore in camper fino in Danimarca, una figata». Nel 2010 il primo volo. In Spagna, per la 125, dove per due anni corre il Cev (con la squadra di Emilio Alzamora, l’ex manager di Marc Marquez) e dopo aver vinto l’Europeo minimoto. E aver conosciuto per la prima volta Quartararo, due anni più piccolo. Va a scuola. ITIS di Chivasso, Meccanica. «Facevo tante assenze e piovevano i due e i tre. Recuperare così diventa difficile e ho smesso».

    Rossi e l’Academy

    «Un bravo ragazzo, una bella famiglia» certifica anche Valentino, che l’ha salvato nel 2014, prendendolo nella sua Academy e nella sua neonata squadra dopo un primo anno di infelicità nel Mondiale di Moto3 col Team Italia e un compagno di squadra ingombrante e più dispettoso di lui, Romano Fenati, che s’è ritrovato nel box anche con lo VR46 Sky Racing Team. Riperderlo? No, così è stato indirizzato in Mahindra, da Aspar (Jorge Martinez). Dove, con una moto inferiore e Jorge Martin per compagno ma un clima sereno è esploso. A Le Mans 2015 il primo podio, l’anno dopo ad Assen la prima vittoria, tatuata con data (26/6/2016), layout e coordinate geografiche del circuito olandese. Nel 2017 il ritorno in VR46, con il passaggio in Moto2. Quattro podi, titolo di rookie dell’anno nella stagione del Mondiale di Franco Morbidelli. «Il riferimento, con la voglia di imitarlo, di batterlo, di migliorarmi». Nel 2018 tocca a lui. Campione a Sepang con 8 vittorie e 12 podi. E la firma con la Ducati per la MotoGP già in tasca da mesi. Team Pramac. Sfiora il podio in Australia, salta Valencia per la frattura del polso. L’anno dopo due gare per quella della tibia, al rientro è 2° a Misano. Guadagna il team ufficiale. È il 2021 di Quartararo, ma le ultime sei gare sono una cavalcata (4 vittorie, la prima ad Aragon). Inizia questa stagione nel ruolo di favorito, ma inizia male. La GP22 è complicata, non si sente ascoltato e deve fare troppe prove di novità in gara. «Non sono un collaudatore, sono un pilota» sbotta in Qatar dove cade travolgendo Martin. Quattro gare no, poi vince a Jerez, ma arrivano altri errori. Cade a La Mans in lotta con Bastianini e (dopo essere stato buttato giù da Nakagami a Barcellona) in Germania con Quartararo. E precipita a -91 con dieci gare da disputare. Mondiale finito per tutti. Non per lui. «Lì ho capito che Fabio era più completo di me, che dovevo migliorare». A Silverstone, prima della sosta estiva, inizia la grande rimonta. Quattro vittorie di fila, lo stop in Giappone, il sorpasso con i podi in Thailandia e Australia, la botta decisiva con la vittoria in Malesia. E weekend da paura che finisce con l’abbraccio di Quartararo. «Nessuna recriminazione: Pecco ha meritato il titolo, non ha mai smesso di crederci». LEGGI TUTTO