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    MotoGP, Miller: “La decisione di passare da Ducati a KTM è mia”

    ROMA – Jack Miller ha parlato in maniera pienamente positiva dell’esperienza trascorsa in Ducati. Cinque anni in cui il pilota australiano è arrivato ai vertici della MotoGP, raggiungendo come miglior risultato il quarto posto del 2021. Un progresso sottolineato innanzitutto dal numero 43: “Gli anni in Ducati sono stati qualcosa che ha cambiato le regole del gioco per me e la mia carriera – le sue parole riportate da “Autosport” -. Prima di arrivare in Ducati, ho ottenuto una vittoria sul bagnato, ora abbiamo ottenuto qualcosa come 20 podi”.Guarda la galleryUna BMW M3 per Pecco Bagnaia
    Le parole di Miller
    “È stato un viaggio fantastico, ho imparato molto, ho provato così tante diverse configurazioni della moto a cui mi sento ancora legato – ha aggiunto Miller -. La decisione di passare in KTM alla fine è stata mia e solo mia. Ducati è stata la mia Casa negli ultimi cinque anni ed è triste finire, ma sono anche molto entusiasta del prossimo capitolo”. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Miller e l'addio a Ducati: “Ho deciso io”

    ROMA – “Gli anni in Ducati sono stati qualcosa che ha cambiato le regole del gioco per me e la mia carriera”. Jack Miller ha parlato in maniera pienamente positiva dell’esperienza trascorsa in Ducati. Cinque anni in cui il pilota australiano è arrivato ai vertici della MotoGP, raggiungendo come miglior risultato il quarto posto del 2021. Un progresso sottolineato innanzitutto dal numero 43: “Prima di arrivare in Ducati, ho ottenuto una vittoria sul bagnato – le sue parole riportate da “Autosport” -, ora abbiamo ottenuto qualcosa come 20 podi”.Guarda la galleryBagnaia da Mattarella: un casco con dedica per il Presidente della Repubblica
    Il passaggio in KTM
    “È stato un viaggio fantastico, ho imparato molto, ho provato così tante diverse configurazioni della moto a cui mi sento ancora legato – ha aggiunto Miller -. La decisione di passare in KTM alla fine è stata mia e solo mia. Ducati è stata la mia Casa negli ultimi cinque anni ed è triste finire, ma sono anche molto entusiasta del prossimo capitolo”. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Bautista: “Spero in una wild card da parte di Ducati”

    ROMA – Alvaro Bautista, con il suo successo in Superbike, ha contribuito in maniera determinante a rendere unico il 2022 di Ducati, che ha festeggiato anche il titolo in MotoGP con Francesco Bagnaia. Il pilota spagnolo, dal suo arrivo nel campionato delle derivate di serie, ha dimostrato di poter ancora essere competitivo, fino a conquistare, a 38 anni, il suo secondo titolo in carriera, dopo quello della 125 nel 2006. Nonostante il sorriso ritrovato in Superbike, il nativo di Talavera de la Reina non nasconde il desiderio di tornare a macinare chilometri con la MotoGP, almeno per un po’: “Aspettiamo di vedere se mi fanno fare un test con la MotoGP, perché sembra una moto divertente – ha confessato in un’intervista rilasciata ad AS -. Se avrò buone sensazioni, avanzerò il mio secondo desiderio: ottenere una wild card. Ma prima di tutto provare la moto, fare qualche giro, sentire quella sensazione di potenza, i freni in carbonio, la stabilità… Soprattutto ora che mi sento un pilota più completo, con più esperienza, più consapevole di quello che voglio”. 
    “Non ho mai pensato al ritiro”
    Nonostante l’età avanzata per un professionista, Bautista non vuole sentir parlare di ritiro: “Non l’ho mai preso in considerazione, nemmeno nei momenti più bui. Negli anni con la Honda in Superbike, per esempio, sentivo comunque che stavo migliorando, crescendo. Adesso sto vivendo un momento molto bello, e sono concentrato a pensare giorno per giorno. Ho rinnovato con Ducati anche per il 2023, e voglio continuare così. Sto vivendo il momento migliore della mia carriera, dal punto di vista fisico e mentale. Mi diverto molto perché ho un’età per la quale so cosa voglio fare e per cosa posso lottare”.  LEGGI TUTTO

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    Ducati e il desiderio di Bautista: “Spero in una wild card in MotoGP”

    ROMA – Non solo MotoGP: se il 2022 della Ducati è stato indimenticabile, gran parte del merito va anche ad Alvaro Bautista, che ha vinto il titolo mondiale in Superbike. Il pilota spagnolo, dal suo arrivo nel campionato delle derivate di serie, ha dimostrato di poter ancora essere competitivo, fino a conquistare, a 38 anni, il suo secondo titolo in carriera, dopo quello della 125 nel 2006. Nonostante il sorriso ritrovato in Superbike, il nativo di Talavera de la Reina non nasconde il desiderio di tornare a macinare chilometri con la MotoGP, almeno per un po’: “Aspettiamo di vedere se mi fanno fare un test con la MotoGP, perché sembra una moto divertente – ha confessato in un’intervista rilasciata ad AS -. Se avrò buone sensazioni, avanzerò il mio secondo desiderio: ottenere una wild card. Ma prima di tutto provare la moto, fare qualche giro, sentire quella sensazione di potenza, i freni in carbonio, la stabilità… Soprattutto ora che mi sento un pilota più completo, con più esperienza, più consapevole di quello che voglio”. 
    Bautista e il ritiro
    Nonostante l’età avanzata per un professionista, Bautista non vuole sentir parlare di ritiro: “Non l’ho mai preso in considerazione, nemmeno nei momenti più bui. Negli anni con la Honda in Superbike, per esempio, sentivo comunque che stavo migliorando, crescendo. Adesso sto vivendo un momento molto bello, e sono concentrato a pensare giorno per giorno. Ho rinnovato con Ducati anche per il 2023, e voglio continuare così. Sto vivendo il momento migliore della mia carriera, dal punto di vista fisico e mentale. Mi diverto molto perché ho un’età per la quale so cosa voglio fare e per cosa posso lottare”.  LEGGI TUTTO

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    Ducati, Bagnaia incontra Agostini: i due campioni a Misano

    ROMA – La Ducati ha vissuto un 2022 davvero da incorniciare, facendo incetta di successi in tutte le categorie, dalla Superbike alla MotoGP. Emblema di questa annata straordinaria è sicuramente Francesco Bagnaia, che ha limato alcuni difetti mostrati nella prima metà di stagione dando il via ad una rimonta straordinaria nella seconda parte. Il titolo iridato arrivato a Valencia non ha solo segnato il ritorno di un pilota italiano e della Ducati sul tetto del mondo dopo oltre un decennio, ma anche la riproposizione della vittoria di un pilota italiano su moto italiana a 50 anni esatti dall’ultima volta, da quel 1972 in cui Giacomo Agostini si impose nella classe 500 su MV Agusta. Una ricorrenza storica che è stata celebrata con un shooting fotografico che si è tenuto a Misano, in cui i due campioni, del passato e del presente, hanno posato con le rispettive moto, entrambe fregiate del numero “1”.
    Il 15 dicembre la festa a Bologna
    I due campioni italiani non sono potuti scendere in pista, a causa del regolamento della MotoGP, che impedisce ai piloti di guidare e provare le proprie moto nei mesi di dicembre e gennaio, ma a prescindere da questo l’emozione dell’incontro è stata tanta. Tutto questo, a pochi giorni dalla grande festa organizzata da Ducati per celebrare i successi del 2022 insieme ai propri tifosi.  LEGGI TUTTO

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    Ducati, incontro tra campioni a Misano: Bagnaia posa con Agostini

    ROMA – Il 2022 motociclistico ha celebrato l’eccellenza italiana e della Ducati, assoluta “cannibale” di trofei tra MotoGP e Superbike, vincendo tutto quello che c’era da vincere. Emblema di questa annata straordinaria è sicuramente Francesco Bagnaia, che ha limato alcuni difetti mostrati nella prima metà di stagione dando il via ad una rimonta straordinaria nella seconda parte. Il titolo iridato arrivato a Valencia non ha solo segnato il ritorno di un pilota italiano e della Ducati sul tetto del mondo dopo oltre un decennio, ma anche la riproposizione della vittoria di un pilota italiano su moto italiana a 50 anni esatti dall’ultima volta, da quel 1972 in cui Giacomo Agostini si impose nella classe 500 su MV Agusta. Una ricorrenza storica che è stata celebrata con un shooting fotografico che si è tenuto a Misano, in cui i due campioni, del passato e del presente, hanno posato con le rispettive moto, entrambe fregiate del numero “1”. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Razali: “Quella con Aprilia è una partnership”

    ROMA – Tra le novità per il 2023 in MotoGP, ce n’è una che riguarda anche i team. RNF passerà infatti dalla Yamaha all’Aprilia, che avrà una squadra satellite in classe regina. Rimarrà invece con due sole moto in pista la casa di Iwata, la quale avrà a disposizione solo la scuderia ufficiale con Fabio Quartararo e Franco Morbidelli. La spiegazione di questo passaggio è stata spiegata dal boss di RNF, Razlan Razali: “La MotoGP è un grande business – ha detto ai microfoni di “Autosport” -. Siamo all’apice del campionato mondiale delle due ruote. Quindi, è necessario un piano a lungo termine, una strategia a lungo termine per gli sponsor, il marketing, di qualsiasi cosa si tratti”.Guarda la galleryUna BMW M3 per Pecco Bagnaia
    Le parole di Razali
    “Posso accettare che il 2022 sia solo un anno, a causa di varie circostanze, ma credo che a metà anno abbiamo dimostrato di aver fatto bene – ha aggiunto Razali -. Quindi ci si chiede perché non mi abbiano concesso un accordo pluriennale”. Poi, sugli obiettivi imposti da Aprilia: “Vogliono che li battiamo e questo è bello da sentire, non è un rapporto fra clienti, ma una partnership.Ed è quello che ho chiesto per tutto questo tempo”. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, perché RNF è passato con Aprilia: la spiegazione

    ROMA – C’è una grande novità nello schieramento della MotoGP 2023. Il team RNF passerà infatti dalla Yamaha all’Aprilia, che avrà una squadra satellite in classe regina. Rimarrà invece con due sole moto in pista la casa di Iwata, la quale avrà a disposizione solo la scuderia ufficiale con Fabio Quartararo e Franco Morbidelli. La spiegazione di questo passaggio è stata spiegata dal boss di RNF, Razlan Razali: “La MotoGP è un grande business – ha detto ai microfoni di “Autosport” -. Siamo all’apice del campionato mondiale delle due ruote. Quindi, è necessario un piano a lungo termine, una strategia a lungo termine per gli sponsor, il marketing, di qualsiasi cosa si tratti”.Guarda la galleryBagnaia da Mattarella: un casco con dedica per il Presidente della Repubblica
    Partnership con Aprilia
    “Posso accettare che il 2022 sia solo un anno, a causa di varie circostanze, ma credo che a metà anno abbiamo dimostrato di aver fatto bene – ha aggiunto Razali -. Quindi ci si chiede perché non mi abbiano concesso un accordo pluriennale. Vogliono che li battiamo e questo è bello da sentire, non è un rapporto fra clienti, ma una partnership.Ed è quello che ho chiesto per tutto questo tempo”. LEGGI TUTTO