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    Ducati, ricetta Bagnaia: “Così rendiamo più spettacolare la MotoGP”

    ROMA – “La Sprint Race? È una mossa giusta. Dobbiamo rendere più spettacolare il Motomondiale”. Così, Pecco Bagnaia ha dato la sua benedizione alla Sprint Race, che sbarcherà in ogni Gran Premio a partire dal Mondiale 2023 di MotoGP. Intervistato da “GQ Italia”, il campione del mondo della Ducati si è detto favorevole all’introduzione delle mini-gare del sabato: “In fondo stiamo parlando di un tentativo di modernizzare il nostro sport. Non possiamo nasconderci: c’è un cambiamento generazionale in corso cui dobbiamo fare fronte con una mutazione del prodotto. Queste transizioni sono momenti che creano sempre un po’ di fastidi, di nervosismi, di arrabbiature. Ma ogni cosa è ciclica, e noi abbiamo il dovere di provare a coinvolgere un pubblico più giovane”.
    I dubbi iniziali
    “Pratico e vivo uno sport che è profondamente attaccato alla sua storia, alle sue tradizioni, e il pubblico si comporta di conseguenza, è legato al motociclismo di una volta – ha aggiunto Bagnaia, che ha ammesso l’iniziale scetticismo -. Quindi avevo paura che questo nuovo format potesse essere rigettato, o comunque contestato dai nostri appassionati. Solo che poi ci ho pensato su: noi piloti che andiamo in moto siamo sempre più giovani, il nostro pubblico è sempre più giovane, quindi è giusto provare ad accattivarcelo costruendo dei contenuti e offrendogli degli eventi adatti a questa nuova era. Ai tempi che stiamo vivendo”. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Tardozzi e il consiglio a Bagnaia: “Non può pensare di vincere sempre”

    ROMA – Ducati si prepara a una nuova stagione da assoluta protagonista in MotoGP. Dopo la tripletta ottenuta nel 2022, il marchio di Borgo Panigale scenderà in pista con le stesse ambizioni e una nuova coppia formata dal campione del mondo Pecco Bagnaia ed Enea Bastianini. Grande carica anche da parte di Davide Tardozzi, che ha appoggiato la scelta del suo pilota di correre con il numero 1: “E’ gratificante rivedere il numero 1 sulla Ducati – ha detto al sito ufficiale della MotoGP in occasione della presentazione della nuova Ducati -. Ce lo meritiamo, se lo merita soprattutto Pecco e se sei un campione secondo me devi avere il numero 1 in moto. Quindi penso che abbia preso la decisione giusta”.Guarda la galleryMotoGP, ecco la nuova Ducati per il campione del mondo
    Le parole di Tardozzi
     “Penso che Pecco debba ancora perfezionare alcune cose – ha poi aggiunto Tardozzi, concentrandosi su Bagnaia -. È stato perfetto in alcune gare nel 2022, ma ha commesso degli errori in alcune altre gare del Mondiale. E deve migliorare queste cose nel 2023. A volte deve accontentarsi di un posto che non è il primo. Se vuoi vincere il titolo nel 2023, devi anche accettare qualche risultato fuori dal podio. È un compito difficile finire tutte le 42 gare, ma penso che una delle chiavi del successo sarà ottenere punti ogni volta”. LEGGI TUTTO

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    MotoGP Ducati, Tardozzi avverte Bagnaia: “Cosa deve fare per vincere ancora”

    ROMA – Ducati si tuffa nella nuova stagione di MotoGP con l’obiettivo di essere ancora protagonista. Dopo la tripletta ottenuta nel 2022, il marchio di Borgo Panigale scenderà in pista con le stesse ambizioni e una nuova coppia formata dal campione del mondo Pecco Bagnaia ed Enea Bastianini. Grande carica anche da parte di Davide Tardozzi, che ha appoggiato la scelta del suo pilota di correre con il numero 1: “E’ gratificante rivedere il numero 1 sulla Ducati – ha detto al sito ufficiale della MotoGP in occasione della presentazione della nuova Ducati -. Ce lo meritiamo, se lo merita soprattutto Pecco e se sei un campione secondo me devi avere il numero 1 in moto. Quindi penso che abbia preso la decisione giusta”.Guarda la galleryBagnaia, Bastianini e Dall’Igna: che sciatori!
    Il consiglio a Bagnaia
     “Penso che Pecco debba ancora perfezionare alcune cose – ha poi aggiunto Tardozzi, concentrandosi su Bagnaia -. È stato perfetto in alcune gare nel 2022, ma ha commesso degli errori in alcune altre gare del Mondiale. E deve migliorare queste cose nel 2023. A volte deve accontentarsi di un posto che non è il primo. Se vuoi vincere il titolo nel 2023, devi anche accettare qualche risultato fuori dal podio. È un compito difficile finire tutte le 42 gare, ma penso che una delle chiavi del successo sarà ottenere punti ogni volta”. LEGGI TUTTO

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    Ducati Pramac, Martin: “Siamo pronti per una grande stagione”

    ROMA – La nuova stagione di MotoGP vedrà tra i protagonisti, pronti a prendersi il palcoscenico, anche la Ducati Pramac Racing. Il potenziale c’è, così come la classe nei due alfieri, Jorge Martin e Johann Zarco, al terzo anno insieme; quella che è mancata, semmai, è la continuità. Entrambi i piloti, infatti, sono stati vittime di cinque ritiri, e soprattutto la seconda parte di stagione li ha visti più in ombra. A margine della presentazione della nuova moto, che tra l’altro sarà la seconda Desmosedici GP23 in griglia, dopo quella della Ducati ufficiale, Martin ha dichiarato: “Non vedo l’ora di cominciare e tornare a lavorare con la mia squadra. L’anno scorso è stato un anno con diverse difficoltà ma speciale, perché mi ha aiutato a crescere. Ho grandi ambizioni e un obiettivo importante, e sono convinto che insieme al team possiamo fare grandi cose. Siamo pronti”. 
    “Abbiamo tutto per fare bene”
    A fargli da eco è Zarco, che lo scorso anno, per un certo periodo, sembrava potersi inserire nella lotta per il titolo, salvo poi chiudere ottavo a fine stagione. “Sono molto felice di continuare qui – ha detto il 32enne francese -. Abbiamo una grande squadra, un’ottima moto e ho un buon rapporto con Jorge, quindi credo che abbiamo tutte le componenti per fare una grande stagione e, chissà, per vincere una gara”. Infatti, sugli otto podi stagionali dello scorso anno, e nonostante le sette pole position totali, nessuno dei due piloti è salito sul gradino più alto, collezionando due secondi e due terzi posti a testa. Numeri che sono comunque valsi il titolo di miglior team indipendente.  LEGGI TUTTO

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    Ducati Pramac, la carica di Martin: “Convinto di poter fare grandi cose”

    ROMA – Dopo la scorsa stagione in chiaroscuro, i piloti della Ducati Pramac Raing puntano a un 2023 ad alto livello in MotoGP. Il potenziale c’è, così come la classe nei due alfieri, Jorge Martin e Johann Zarco, al terzo anno insieme; quella che è mancata, semmai, è la continuità. Entrambi i piloti, infatti, sono stati vittime di cinque ritiri, e soprattutto la seconda parte di stagione li ha visti più in ombra. A margine della presentazione della nuova moto, che tra l’altro sarà la seconda Desmosedici GP23 in griglia, dopo quella della Ducati ufficiale, Martin ha dichiarato: “Non vedo l’ora di cominciare e tornare a lavorare con la mia squadra. L’anno scorso è stato un anno con diverse difficoltà ma speciale, perché mi ha aiutato a crescere. Ho grandi ambizioni e un obiettivo importante, e sono convinto che insieme al team possiamo fare grandi cose. Siamo pronti”. 
    Le parole di Zarco
    A fargli da eco è Zarco, che lo scorso anno, per un certo periodo, sembrava potersi inserire nella lotta per il titolo, salvo poi chiudere ottavo a fine stagione. “Sono molto felice di continuare qui – ha detto il 32enne francese -. Abbiamo una grande squadra, un’ottima moto e ho un buon rapporto con Jorge, quindi credo che abbiamo tutte le componenti per fare una grande stagione e, chissà, per vincere una gara”. Infatti, sugli otto podi stagionali dello scorso anno, e nonostante le sette pole position totali, nessuno dei due piloti è salito sul gradino più alto, collezionando due secondi e due terzi posti a testa. Numeri che sono comunque valsi il titolo di miglior team indipendente.  LEGGI TUTTO

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    MotoGP, svelate le Ducati Pramac 2023 di Martin e Zarco

    ROMA – Lo schieramento della nuova stagione di MotoGP si arricchisce con la presentazione di una nuova Ducati. Dopo il maestoso evento che ha tolto i veli alle moto di Francesco Bagnaia ed Enea Bastianini, infatti, ecco la seconda Desmosedici GP23 in griglia nel motomondiale, ovvero quella del team Prima Pramac Racing. Confermata una linea simile alla livrea del 2022, con i colori bianco, rosso e soprattutto il viola a caratterizzare la moto che verrà guidata, per il terzo anno consecutivo, dal due scoppiettante composto da Jorge Martin e Johann Zarco. L’obiettivo sarà soprattutto quello di cercare più continuità rispetto alla scorsa stagione, chiusa comunque con il titolo di miglior team indipendente. 
    Borsoi annuncia novità
    Nemmeno il tempo di presentare la moto che subito vengono anticipate novità. È quanto affermato dal team manager Gino Borsoi che, in vista dei primi test (a Sepang dal 10 al 12 febbraio), ha dichiarato: “Ci saranno novità che proveremo quasi sicuramente a Sepang nei test. C’è un’evoluzione già programmata, potremo presto vedere qualcosa“. LEGGI TUTTO

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    Dall'Igna: “Ducati, cambia per vincere ancora”

    MADONNA DI CAMPIGLIO – Il titolo piloti della MotoGP era l’unico alloro che ancora mancava a Gigi Dall’Igna, capace di vincere in tutte le altre categorie con l’Aprilia, prima di conquistare due titoli costruttori in Ducati. Il trionfo dello scorso autunno con Pecco Bagnaia, abbinato al titolo Superbike di Alvaro Bautista, ha rappresentato l’apice, tanto che qualcuno aveva chiesto all’ingegnere veneto se sentisse di aver completato la propria missione con la Ducati. «No, quando saluterò la Casa, lascerò anche questo mondo, andrò a sciare e a passeggiare nei boschi». A Madonna di Campiglio, il direttore generale di Ducati Corse non è salito per la settimana bianca, ma per dare il via alla stagione della doppia difesa del titolo, quell’obiettivo “supremo” che genera lo stimolo giusto per proseguire. «Il doppio numero 1 sulle carene di Pecco e Alvaro è un tributo al lavoro svolto da tutti per ottenere questi grandi risultati» dice il cinquantaseienne ingegnere a capo del reparto corse che detta i trend in questa era del motociclismo, con la Desmosedici GP e la Panigale V4 R a cui si aggiunge una nuova creatura, l’elettrica V21L, pronta a debuttare nella MotoE.
    Due titoli da difendere e l’ingresso in MotoE: nel 2023 in Ducati non ci sarà il rischio di annoiarsi. «Ripetersi rappresenta la nostra sfida, perché pochi piloti e poche squadre sono state in grado di confermarsi al vertice. Siamo campioni del mondo, e di fianco all’orgoglio non deve però mancare la modestia. L’inizio di una nuova stagione è sempre un momento emozionante, questa volta lo è ancora di più».
    Ha definito il doppio numero 1 sulle moto di Bagnaia e Bautista un segno di rispetto. «L’effetto di questo numero sulle nostre moto è fantastico, ed è anche il rispetto del lavoro delle persone che ci hanno portato fin qui».
    La Superbike è la prima a scendere in pista, oggi con i test di Jerez e fra un mese con la prima tappa in Australia: la Ducati si presenta con una nuova versione della Panigale, la quattro cilindri che aveva debuttato nel 2019. «La nuova versione presenta novità a livello motoristico, per un aumento di performance».
    Considerando la potenza del motore della Panigale di Bautista, un miglioramento sembrava impossibile. «Abbiamo continuato a lavorare, mi aspetto un aumento di prestazioni importante, ma anche un miglioramento dell’affidabilità».
    La MotoGP riaccenderà i motori fra dieci giorni a Sepang, per i test, mentre il Mondiale scatterà fra due mesi: cosa cambia sulla GP23? «Ci sono novità aerodinamiche, alcune di queste le proveremo in Malesia, e non sarà una delusione se nel corso dei test dovremo scartare qualche idea che sulla carta avrebbe potuto darci migliorie. L’anno scorso ci ha insegnato che, qualche volta, restare un po’ più fermi aiuta le prestazioni».
    L’approccio all’aerodinamica della Ducati è sempre stato aggressivo, in stile Formula 1. «In passato dovevamo rincorrere, e quindi prenderci anche qualche rischio. Ora che siamo la lepre, cambia qualcosa: il livello di rischio è completamente diverso. Ma bisogna continuare l’evoluzione, mantenendo alta l’attenzione, perché le altre Case non resteranno a guardare».
    Quali saranno i principali rivali in MotoGP? «Penso che Fabio Quartararo e Marc Marquez siano i nomi principali. Quartararo ha vinto nel 2021, è stato il nostro rivale lo scorso anno e sarà ancora un osso duro. Di Marquez conosciamo le qualità e il periodo difficile che ha vissuto negli ultimi due anni e mezzo, però in questa stagione potrebbe ripresentarsi ai suoi livelli».
    Schierate i due piloti più vittoriosi del 2022: Bagnaia ha vinto sette gare, Bastianini quattro: la gestione “umana”, area nella quale la Ducati è migliorata lo scorso anno, vivrà la prova del nove con i due candidati al titolo, oltretutto connazionali, nello stesso box. «Come ho sempre detto, è un ‘problema’ che ho sempre sognato di avere: il primo e il terzo in classifica del Mondiale precedente. Sarebbe molto peggio se nel box ci fossero due piloti poco brillanti. Pecco ed Enea hanno svolto un grande lavoro nel 2022, la rivalità evidentemente esiste ma tra loro c’è il rispetto che renderà i loro confronti privi di colpi scorretti».
    La stagione 2023 è alle porte, ma sui volti degli uomini Ducati non si sono ancora spenti i sorrisi per un 2022 da incorniciare. «La soddisfazione è stata effettivamente enorme, perché abbiamo vinto tutto quello che potevamo vincere, e l’abbiamo fatto emozionando. Pensiamo al titolo MotoGP, con la rimonta di Pecco, che a metà stagione era a -91 da Quartararo, una rincorsa piena di colpi di scena che ci ricorderemo per sempre. Queste emozioni rimarranno». LEGGI TUTTO