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    MotoGp, Bagnaia: “Sono più pronto dell'anno scorso, la moto è a un livello incredibile”

    ROMA – Le ambizioni di Pecco Bagnaia sono quelle di un campione. Il classe 1997, intervistato da Sky Sport in vista della stagione 2022 di MotoGp, ha mostrato di non aver perso di vista l’obiettivo dopo il secondo posto dell’ultimo anno: “Non dobbiamo nasconderci, è chiaro che il nostro obiettivo è vincere il titolo. Sarà importante essere competitivi da subito, poi si vedrà”. Il pilota torinese, che proprio ieri ha rinnovato il suo contratto con Ducati fino al 2024, he evidenziato l’ottima situazione del team quando il campionato è ormai alle porte: “La moto è a un livello incredibile, la squadra pure – ha detto -. Arrivo sicuramente più pronto rispetto all’anno scorso, ero più in difficoltà, ho dovuto fare più esperienza, ho fatto degli errori da cui trarre insegnamento”.
    Su Miller
    “I test si chiamano così proprio perché bisogna provare tante cose, ci siamo concentrati sul cercare di capire la nuova moto e secondo me piano piano abbiamo trovato qualcosa in più – ha detto Bagnaia parlando dei test svolti tra Sepang e Mandalika -. Non era semplice, a Mandalika il tempo è stato complicato, ma abbiamo fatto tutto il lavoro, sono contento, ho fato una tipologia di test che si faceva anni fa, quando i tempi contavano meno”. Poi, sul rapporto con Jack Miller, compagno di squadra in Ducati: “Con Miller ho un bellissimo rapporto, ci conosciamo bene, ci aiutiamo sempre, anche nei test è stato fondamentale avere uno come lui al mio fianco. Mi piacerebbe molto continuare con lui, è molto forte e si merita la conferma. Ma è una scelta di Ducati, ci sono tanti giovanni che stanno spingendo per arrivare alla seconda sella. Spero che riesca a conquistarla Jack”.

    Su Valentino Rossi
    “In Malesia la prima sera mi ha fatto effetto vedere la vecchia squadra di Valentino senza di lui. Ma ci sta aiutando tanto, anche se non è più in pista – ha detto Pecco parlando di Valentino Rossi, ritiratosi a novembre 2021 -. Italiani? Tutti saranno protagonisti, vanno forte, porteranno a casa bei risultati. Sarebbe bello lottare per il titolo con altri piloti italiani. La grandezza di Vale è di aver trasmesso la sua passione alla gente, mi piacerebbe un giorno avere un pubblico simile al suo. Non è facile, bisogna ottenere grandissimi risultati, ma penso di essere riuscito l’anno scorso a entrare nel cuore della gente, mi piacerebbe continuare così”. LEGGI TUTTO

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    SBK, Bautista: “In Honda non mi sono divertito, in Ducati ho bei ricordi”

    ROMA – La WorldSBK 2022 vedrà il ritorno di Alvaro Bautista in Ducati. La sfida al campione del mondo Ragzatlioglu e al sei volte campione del mondo Jonathan Rea è dunque lanciata. Tuttavia l’ex MotoGp non si fissa alcun obiettivo specifico. “Sono tornato in Ducati – ha raccontato Bautista al sito ufficiale della Superbike – e ne sono felice perché ho dei bei ricordi della mia prima stagione nel WorldSBK. Ho vinto un sacco di gare con la Ducati, ma soprattutto l’atmosfera era fantastica e c’era un buon feeling con la moto. Ora voglio divertirmi, cosa che non sono riuscito a fare con la Honda”.
    Flop Honda
    Mentre infatti nel 2019 in Ducati Bautista è arrivato secondo in WorldSBK al suo anno d’esordio, inanellando 10 vittorie consecutive nei primi quattro weekend, con la Honda non ha mai vinto alcun round, nonostante le grandi premesse. “Ho deciso di tornare dopo due anni con la Honda, ho sofferto molto perché la moto era piuttosto nuova e aveva bisogno di molto sviluppo. Ora penso di avere più esperienza in questo Campionato. Conosco meglio le gomme, le gare, i circuiti. Dagli ultimi due anni ho imparato molto. Cercavo sempre di ottenere il massimo in tutte le condizioni e mi sento un pilota più esperto, sicuramente”, ha chiosato il campione del mondo 2006 in classe 125. LEGGI TUTTO

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    SBK, Bautista: “Nel 2022 voglio solo divertirmi, in Honda non l'ho fatto”

    ROMA – Il ritorno di Alvaro Bautista sulla Ducati sarà sicuramente uno dei temi più discussi di questa WorldSBK 2022, che si preannuncia una lotta a tre per il titolo. Insieme al campione del mondo Ragzatlioglu e al pluriiridato Jonathan Rea, l’ex MotoGp si candida dunque a un ruolo da protagonista. “Sono tornato in Ducati – ha raccontato Bautista al sito ufficiale della Superbike – e ne sono felice perché ho dei bei ricordi della mia prima stagione nel WorldSBK. Ho vinto un sacco di gare con la Ducati, ma soprattutto l’atmosfera era fantastica e mi c’era un buon feeling con la moto. Ora voglio divertirmi, cosa che non sono riuscito a fare con la Honda”.
    Sulla Honda
    Mentre infatti nel 2019 in Ducati Bautista è arrivato secondo in WorldSBK al suo anno d’esordio, inanellando 10 vittorie consecutive nei primi quattro weekend, con la Honda non ha mai vinto alcun round, nonostante le grandi premesse. “Ho deciso di tornare dopo due anni con la Honda, ho sofferto molto perché la moto era piuttosto nuova e aveva bisogno di molto sviluppo. Ora penso di avere più esperienza in questo Campionato. Conosco meglio le gomme, le gare, i circuiti. Ho imparato molto nelle ultime due stagioni perché ho cercato di ottenere il massimo in tutte le situazioni e, sicuramente, ora mi sento un pilota più esperto”, ha concluso il 37enne spagnolo. LEGGI TUTTO

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    È ufficiale: Ducati e Bagnaia insieme fino al 2024

    ROMA – Francesco “Pecco” Bagnaia e la Ducati hanno annunciato il rinnovo del loro rapporto professionale per tre stagioni, il 25enne resterà infatti in sella alla Desmosedici fino al 2024. Una firma annunciata e attesa visto l’exploit di Bagnaia nella seconda parte della MotoGp 2021. “Essere un pilota Ducati in MotoGP è sempre stato il mio sogno e sapere di poter continuare nel Ducati Lenovo Team per altre due stagioni mi rende davvero contento e orgoglioso. Nella squadra c’è un ambiente sereno, c’è sintonia e so che insieme potremo fare grandi cose. Ora posso concentrami solamente a fare bene in questo Campionato”, ha detto il vicecampione del mondo.
    Le parole di Dall’Igna
    “Siamo davvero felici di avere Bagnaia con noi per altre due stagioni. Fin dal suo arrivo nel 2019, Pecco ha dimostrato un grande talento e di saper interpretare molto bene la nostra Desmosedici GP, adattandosi a guidarla in qualsiasi condizione. Lo ha fatto soprattutto nell’ultima stagione, durante la quale ha avuto una crescita davvero importante, arrivando a giocarsi il titolo mondiale. Il modo in cui ha saputo gestire le gare di Aragón, Misano, ma anche Portimão e Valencia, centrando 4 fantastiche vittorie, è la dimostrazione della sua maturità come pilota. Con queste grandi qualità siamo sicuri che abbia tutto il potenziale per poter puntare insieme a noi al titolo iridato”, ha invece aggiunto Luigi Dall’Igna, Direttore Generale di Ducati Corse. LEGGI TUTTO

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    Ufficiale: Ducati-Bagnaia, c'è la firma fino al 2024

    ROMA – Con l’ufficialità arrivata poco fa Francesco “Pecco” Bagnaia e la Ducati possono finalmente festeggiare il rinnovo. Il 25enne resterà infatti in sella alla Desmosedici fino al 2024. Una firma annunciata e attesa, importante soprattutto sul piano dei risultati, visto l’exploit di Bagnaia nella seconda parte della MotoGp 2021. “Essere un pilota Ducati in MotoGP è sempre stato il mio sogno e sapere di poter continuare nel Ducati Lenovo Team per altre due stagioni mi rende davvero contento e orgoglioso. Nella squadra c’è un ambiente sereno, c’è sintonia e so che insieme potremo fare grandi cose. Ora posso concentrami solamente a fare bene in questo Campionato”, ha detto il vicecampione del mondo.
    Il commento di Dall’Igna
    “Siamo davvero felici di avere Bagnaia con noi per altre due stagioni. Fin dal suo arrivo nel 2019, Pecco ha dimostrato un grande talento e di saper interpretare molto bene la nostra Desmosedici GP, adattandosi a guidarla in qualsiasi condizione. Lo ha fatto soprattutto nell’ultima stagione, durante la quale ha avuto una crescita davvero importante, arrivando a giocarsi il titolo mondiale. Il modo in cui ha saputo gestire le gare di Aragón, Misano, ma anche Portimão e Valencia, centrando 4 fantastiche vittorie, è la dimostrazione della sua maturità come pilota. Con queste grandi qualità siamo sicuri che abbia tutto il potenziale per poter puntare insieme a noi al titolo iridato”, ha invece chiosato il Direttore Generale di Ducati Corse, Luigi Dall’Igna, LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Martin: “Voglio la Ducati Factory, ma valuto anche altro”

    ROMA – Jorge Martin punta in alto. Dopo l’ottima prima stagione in MotoGp, il pilota Pramac punta infatti Borgo Panigale per salire in sella alla Desmosedici. Anche se non è detto che il suo futuro si colori di rosso Ducati. “Se arrivano podi e vittorie – ha detto lo spagnolo classe 1998 a “sport.es” – allora logica vuole che lo step successivo sia puntare al team factory il prossimo anno. Il mio obiettivo è arrivare alla Ducati e voglio firmare al più presto. Ma sono aperto anche ad altre opzioni”.
    Su Rossi e Marquez
    Per ora Jorge Martin ha imboccato la strada giusta. Ha infatti conquistato il titolo di rookie dell’anno con all’attivo quattro podi e una vittoria, che gli hanno garantito un posto nella top 10 piloti. Anche se, per arrivare in Ducati, deve superare la concorrenza di Bastianini e Miller. L’ambizione dello spagnolo è però cosa risaputa e punta alla leggenda: “Vorrei essere come Valentino Rossi – ha continuato – e vincere almeno un po’ di quanto ha vinto lui. Marquez è invece un esempio per tutti e cerco di imparare molto da lui. Io l’ho visto in pista al pieno delle sue abilità e, con la Honda che è migliorata, può puntare al prossimo Motomondiale”. La prima occasione per mandare un segnale forte alla Ducati è il Gran Premio in Qatar, il 6 marzo prossimo, dove iniziare la scalata verso il team factory. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Martin: “Altre opzioni oltre alla Ducati factory”

    ROMA – Tutti i piloti ambiscono alla miglior moto possibile per primeggiare in MotoGp. E Jorge Martin non è da meno. Il pilota Pramac vuole infatti approdare presto a Borgo Panigale per salire in sella alla Desmosedici, ma non è detto che il suo futuro si colori di rosso Ducati. “Se arrivano podi e vittorie – ha detto lo spagnolo classe 1998 a “sport.es” – allora logica vuole che lo step successivo sia puntare al team factory il prossimo anno. Il mio obiettivo è arrivare alla Ducati e voglio firmare al più presto. Ma sono aperto anche ad altre opzioni”.
    I modelli di Martin
    Per ora Jorge Martin ha imboccato la strada giusta. Alla sua prima stagione in MotoGp, ha conquistato il titolo di rookie dell’anno con all’attivo quattro podi e una vittoria, che gli hanno garantito un posto nella top 10 piloti. Anche se, per arrivare in Ducati, deve superare la concorrenza di Bastianini e Miller. L’ambizione dello spagnolo è però cosa risaputa e punta alla leggenda: “Vorrei essere come Valentino Rossi – ha continuato – e vincere almeno un po’ di quanto ha vinto lui. Marquez è invece un esempio per tutti e cerco di imparare molto da lui. Io l’ho visto in pista al pieno delle sue abilità e, con la Honda che è migliorata, può puntare al prossimo Motomondiale”. Ora che la stagione sta per iniziare, Martin può puntare a perfezionarsi, iniziando dal Gran Premio in Qatar, in programma il 6 marzo. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Ciabatti sull'abbassatore: “Ducati fa innovazione entro i limiti”

    ROMA – “Albesiano ha detto che il nostro abbassatore è un po’ al limite, ma a me pare che si stia ripetendo la stessa storia delle ali e del cucchiaio. Mi sento di dire che Ducati fa innovazione entro i limiti il regolamento e credo non sia necessario aggiungere altro”. Così ai microfoni di “Sky Sport” il direttore sportivo della Ducati, Paolo Ciabatti, che risponde in questo modo alle critiche mosse dal direttore tecnico dell’Aprilia, Romano Albesiano. Quest’ultimo aveva infatti messo in discussione la regolarità dell’abbassatore anteriore della scuderia di Borgo Panigale, messo in mostra sulle Desmosedici nei test ufficiali di Mandalika.
    Le parole di Ciabatti
    Finora, la reazione delle altre scuderie di MotoGp di fronte all’ennesima novità tecnica della Ducati si è limitata alla diffidenza. Ciabatti si è però mostrato irritato da questo atteggiamento sospettoso: “Dipenderà dagli altri costruttori se verificare anche in sede legale la correttezza dell’abbassatore . Tuttavia, non siamo molto contenti di questa situazione, questo è ovvio. I sistemi che abbiamo portato in pista sono frutto di tempo e investimento da parte dell’azienda e se questi vengono messi in discussione ci fa dispiacere”, ha concluso il direttore sportivo. LEGGI TUTTO