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    Ufficiale: Dragan Travica all’Olympiacos Pireo

    Di Redazione Arriva l’annuncio ufficiale da parte dell’Olympiacos Pireo: Dragan Travica è un nuovo giocatore della squadra ellenica. “Sono molto felice di entrare a far parte dell’Olympiakos – ha dichiarato l’alzatore, ex Perugia – . Sono entusiasta di far parte di un club con così tanti sport, tutti ai massimi livelli: è una cosa unica, che mi motiva. Giocare in un campionato nuovo è una sfida per me. Mio padre (s.s. Ljubo Travica) è stato allenatore qui e mi ha parlato del campionato. La Grecia è un paese incredibile, così come Atene è una città eccellente. Ho trascorso le vacanze in Grecia e ricordo molte cose belle, ecco perché sono felice di vivere qui. Mi divertirò“. E aggiunge: “È una sfida per me, perché l’Olympiacos è un club che vuole sempre essere protagonista, raggiungere i suoi obiettivi, essere al top ogni anno. Lotteremo per vincere tutte le competizioni, cioè il meglio per un atleta, per giocare sempre per la vittoria. Non sarà facile, il campionato ha buone squadre, ma questo è lo sport. Dovremo lavorare molto inizialmente, dato che siamo una nuova squadra. Sono orgoglioso di incontrare i nostri tifosi, conosco l’atmosfera che creano allo stadio! Sono un giocatore che dà tutto in campo ed è incredibile giocare in un’atmosfera del genere“. (fonte: Olympiacossfp.gr) LEGGI TUTTO

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    Caso Leal, la Procura scagiona Travica dalle accuse di razzismo “ritenute del tutto infondate”

    Di Redazione Gara 1 di semifinale playoff di Superlega dello scorso 13 aprile: Modena espugna il PalaBarton battendo Perugia per 3-1, ma poi accade l’imponderabile. Leal perde la testa e scalcia Travica, colpevole, secondo lui, di avergli rivolto offese razziste. Il giudice sportivo lo punisce con quattro giornate di squalifica, poi ridotte a due, ma contro Travica si scatena subito una campagna mediatica diffamatoria, alimentata anche da altri giocatori di Modena, su tutti Ervin Ngapeth che sui suoi social definisce Travica “traditore e razzista”, post poi prontamente rimosso ma non così velocemente da non essere ripreso dagli organi di stampa e dai tifosi umbri. La Sir si schiera subito in difesa del proprio giocatore con un comunicato ufficiale in cui definisce “strumentali, gravissime e fantasiose accuse di ‘provocazioni razziste’ rivolte da alcuni tesserati della Società Modena Volley, in diverse sedi, nei confronti del Campione Dragan Travica” ed esprime “la massima solidarietà al proprio giocatore“. Archiviata la serie di semifinale, vinta poi da Perugia per 3 gare a 2, Travica scrisse una lunga lettera alla stampa sottolineando ancora una volta di essere completamente estraneo ai fatti, ovvero di non aver pronunciato mai alcuna offesa razzista: “Credo che se Leal avesse davvero sentito, da parte mia o di chiunque altro, insulti a sfondo razziale lo avrebbe urlato in quel momento stesso, a me, agli arbitri che erano a mezzo metro da noi, a tutto il palazzetto. Lo avrebbe detto al mio capitano, che lo ha portato di peso nel suo spogliatoio. Invece no, c’è stato solo un gran calcio“. Il palleggiatore lasciò anche capire di avere tutte le intenzioni di ricorrere alle vie legali: “Inizierà un percorso che ha come scopo la giustizia, la questione si discuterà nelle sedi opportune. Quando si sbaglia, e nemmeno si chiede scusa, si deve pagare. Non posso e non voglio lasciar perdere. (…) Ieri ha vinto Perugia. Vincerà anche la Giustizia“. Ebbene, la giustizia ha fatto il suo corso e lo ha completamente scagionato dalle accuse. Di seguito riportiamo integralmente il comunicato con cui la Sir Safety perugia ne dà notizia. “La Sir Safety Perugia, in relazione al procedimento disciplinare incardinato dalla Procura Federale Fipav nei confronti dell’atleta Dragan Travica e, per responsabilità indiretta, della stessa Società, a seguito delle dichiarazioni rese dall’atleta Yoandy Leal in sede di audizione innanzi alla Corte Sportiva d’Appello per la riduzione della squalifica inflitta dal Giudice Sportivo dopo l’episodio verificatosi alla fine di gara 1 di semifinale playoff, comunica che la posizione dell’atleta Dragan Travica e dello stesso sodalizio, assistito nell’occasione dall’Avv. Vincenzo Maccarone del Foro di Perugia, è stata integralmente archiviata, con provvedimento del Procuratore Federale del 14 giugno 2022, dopo l’esame delle rispettive memorie difensive  e l’ascolto dell’atleta, ritenendo del tutto infondate le accuse avanzate dall’atleta Yoandy Leal quale destinatario di presunte frasi a sfondo razzista”.  (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Ljubo Travica: “Ecco perché non alleno più in Italia”

    Di Roberto Zucca La notizia del terzo titolo consecutivo in Tunisia, con la squadra dell’Espérance Sportive de Tunis, l’ha celebrata con uno dei suoi pochi post su Instagram. A testimonianza di quanto conti per il grande Ljubo Travica, che da campione in campo e da allenatore in panchina ha costruito in Italia la sua decennale carriera, il lavoro avviato all’estero: “È stata una bella soddisfazione, anche perché ho lavorato duramente con questo gruppo di ragazzi e non è stato semplice confermare questi risultati da un anno all’altro, specie in un periodo come questo“. Tre scudetti consecutivi. Il rinnovo sarà cosa certa? “No, nella mia carriera di allenatore non ho mai dato nulla per scontato. Devo ancora incontrarmi con la società e capire se ci sono i presupposti per fare un’altra stagione con questa squadra. Vorrei migliorare alcuni aspetti e far crescere la squadra. Vedremo“. Foto Instagram Ljubo Travica Mi risponda con sincerità: perché Ljubo Travica non allena più in Italia? “È una bella domanda, che presuppone una risposta che tocca tante variabili. Credo di non averne mai parlato, ma su di me per molto tempo è pesato una sorta di pregiudizio, ossia che fossi un allenatore difficile, pretenzioso. In realtà sono un allenatore che ha sempre cercato di svolgere il suo lavoro con professionalità. Superati questi primi anni, in cui sicuramente le offerte dall’estero erano più interessanti sia per chi andavo ad allenare, sia per le categorie che mi ritrovavo a gestire, ultimamente qualche telefonata è arrivata, ma avevo sempre già dato la mia disponibilità altrove“. Tornerebbe a lavorare nel nostro paese, quindi? “Dipende dal progetto e dalle condizioni. Alla mia età non si accetta la prima proposta che arriva, tanto per esserci. Però tendenzialmente, perché no“. Non ha mai voglia di un po’ di tranquillità, senza valigie e traslochi? “Con Mara, mia moglie, diciamo che tra qualche anno prenderemo una casetta in campagna, e coltiveremo il nostro orto. Magari in Croazia, magari in Italia, chi lo sa. Per adesso non mi pesa allenare e lavorare. Sono sempre stato così. Infatti in estate non stacco praticamente mai e mi dedico al mio camp“. Che riparte. Ho saputo che allenerà per la prima volta sua nipote Mia, nata dal matrimonio di sua figlia Mihaela e Cristian Savani. “In realtà sarà la seconda volta, perché l’ho già allenata lo scorso anno ed è diventata la mascotte del camp di Porec“. Le piacerebbe che i suoi nipoti continuassero la tradizione nel volley? “Non sono uno di quei nonni che vogliono a tutti i costi vedere i propri nipoti giocare a pallavolo. L’importante è che scelgano lo sport, che lo pratichino, perché qualsiasi sport è prezioso nella vita di un essere umano. Poi non mi vedrà di certo applaudire o fare il tifo sfegatato per i miei nipoti in un palazzetto. A quello ha sempre pensato mia moglie, io sono uno che sta sempre defilato in tribuna (ride, n.d.r.)”. Mi dica quanto è rimasto colpito dalle accuse di razzismo mosse a suo figlio Dragan qualche settimana fa. “Mi hanno colpito, sì, perché se c’è una cosa che è lontana anni luce da mio figlio è l’essere tacciato di essere razzista. Ha ricevuto un’educazione, è sempre stato una persona corretta in campo e fuori dal campo. Magari ha una personalità forte, ma mai in grado di sconfinare in episodi di quel tipo“. Cosa si dice in quei momenti? “Sono con lui, sempre. Con i miei figli e la mia famiglia ci sono sempre stato, nonostante la lontananza. Basta questo“. Non ha mai parlato del fatto di suo figlio e del suo non essere più parte della nazionale nel dopo Berruto. È il momento di farlo? “Non voglio scoperchiare nessun vaso di Pandora. Dico solo che ha pagato più degli altri, questo è oggettivamente vero. Non è stato più convocato. Poi non ne faccio una questione di merito. Ma credo che abbia pagato troppo e più di tutti. Va bene così, non aggiungo altro“. LEGGI TUTTO

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    Perugia contro le accuse a Travica: “Inammissibili offese e processi mediatici”

    Di Redazione A poche ore da Gara 3 della semifinale dei Play Off Scudetto contro la Leo Shoes PerkinElmer Modena – e nel giorno della riduzione della squalifica di Yoandy Leal – la Sir Safety Conad Perugia scende in campo a difesa del suo palleggiatore Dragan Travica, rispedendo al mittente le accuse giunte in questi giorni all’ex regista della nazionale (plateale l’attacco di Earvin Ngapeth che, via social network, lo aveva definito “traditore” e “razzista”, salvo poi cancellare i propri post). Nel suo comunicato Perugia parla di “strumentali, gravissime e fantasiose accuse di ‘provocazioni razziste’ rivolte da alcuni tesserati della Società Modena Volley, in diverse sedi, nei confronti del Campione Dragan Travica” ed esprime “la massima solidarietà al proprio giocatore“. “La storia personale e professionale di Dragan – prosegue la nota – non solo non può ammettere illazioni del genere, ma per limpidezza ed estrema correttezza si pone agli esatti antipodi del razzismo: dunque, risulta inammissibile che Dragan debba subire processi mediatici e gravi offese e minacce sui social per fatti cui è del tutto estraneo e che sono solo ed unicamente il parto della fervida fantasia di chi se li è inventati di sana pianta, solo per giustificare la scorrettezza del proprio operato. Accuse sconvolgenti del genere, così lontane dalla realtà, non possono essere ammesse e meritano la più ferma opposizione“. “Anche nel comunicato ufficiale numero 9 emesso in data odierna dalla Corte Sportiva di Appello – ricorda la società umbra – si è voluto testualmente sottolineare che ‘…dall’esame della documentazione acquisita, nessuna prova è comunque emersa, né è stata fornita dai ricorrenti, sulla presunta offesa razziale che sarebbe stata posta in essere, da parte dell’avversario (Travica, n.d.r.) nei confronti del reclamante (Leal, n.d.r.)’, essendo legata la riduzione della sanzione già inflitta al giocatore Leal a questioni che nulla hanno a che vedere con le offese razziste, difatti escluse dal Giudicante“. La Sir Safety annuncia dunque che “valuterà assieme al proprio tesserato Dragan Travica le azioni più idonee a tutelare le rispettive posizioni, in ogni sede competente, nei confronti di tutti i tesserati della Società Modena Volley e di qualsiasi altra persona avrà dato infondatamente luogo alle accuse di razzismo nei confronti di Dragan Travica o ne risulterà aver alimentato la diffusione“. Al contempo, la società “esprime il proprio profondo apprezzamento nei confronti della pacatezza, signorilità e sportività del proprio pubblico, sia ‘in casa’ che ‘fuori casa’, da sempre dimostrata in ogni competizione e contro qualsiasi avversario“. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Perugia, Grbic: “Travica? So quanto possa contare la sua leadership”

    Di Redazione Tanti i giocatori della Sir Safety Conad Perugia impegnati nelle scorse settimane nella Volleyball Nations League e tanti sono in partenza per le Olimpiadi di Tokyo. Nikola Grbic, ha spaziato su tutti i fronti in vista della prossima stagione nell’intervista rilasciata al quotidiano Corriere dell’Umbria. “Quanto alla Vnl – spiega il coach serbo – l’ho seguita ma in maniera un po’ distaccata. Il format molto diverso rispetto al passato, con molti club che hanno presentato sestetti misti, giocatori che fanno una partita sì e due no, non mi appassiona molto, anche perché così è difficile mantenere performance di livello. Consideriamo pure che molti giocatori hanno utilizzato questa kermesse con la testa già proiettata alle Olimpiadi. Questo per dire che non mi preoccupo molto se qualcuno dei miei ha giocato poco o non è stato al massimo del rendimento“. Leon e Plotnytskyi, però, hanno fatto faville in battuta… “E’ bello sapere che nel nostro roster ci sono giocatori che nel fondamentale sanno mettere alle corde gli avversari. Sappiamo che le potenzialità ci sono, dobbiamo allenarci perché vanno sempre migliorate. Questi record e queste performance hanno bisogno di continuità e intensità di allenamento, altrimenti nel lungo è difficile ripetersi. E lo dico guardando proprio alla Vnl di questi giorni“. Che giudizio dà dell’Italia in proiezione olimpica? “Ci sono sei-sette squadre superiori alle altre e tra queste c’è sicuramente la squadra azzurra che ha potenzialità da medaglia. Però bisogna sempre vedere come arrivi all’appuntamento. Italia e Serbia hanno fatto una scelta precisa e si sono presentate alla Vnl con le seconde linee, la maggior parte delle altre squadre ha fatto una scelta diversa per cercare la pressione avversaria e situazioni di gioco che difficilmente in allenamento riesci a provare. Meglio far riposare gli atleti o cercare un’intensità più continua? Si vedrà…“. Contento di avere Travica? “Lo conosco da avversario e so quanto vale. Con Belgorod vinse la Champions superandomi in semifinale. So quanto possa contare la sua leadership in campo e fuori e anche nella nuova situazione in cui sarà chiamato a misurarsi“. LEGGI TUTTO

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    Sondaggio: chi è il miglior palleggiatore della Superlega?

    Di Redazione
    La Superlega maschile, si sa, è anche una sfida tra grandi palleggiatori. E anche se il nostro campionato ha perso in estate un virtuoso del ruolo come Bruno Rezende, tornato in Brasile al Funvic Taubaté, le performance di registi di altissimo livello continuano a deliziare gli appassionati italiani. Sull’identità del numero uno, come sempre, il dibattito è aperto: per il nostro nuovo sondaggio ne abbiamo scelti tre, ma potrebbero esserci altri candidati, che qui sono riuniti in un’unica opzione…
    Ecco dunque i protagonisti che i nostri lettori conoscono molto bene: Simone Giannelli, che nonostante la giovane età è già da tempo il faro della nazionale e dell’Itas Trentino. Luciano De Cecco, passato lo scorso anno da Perugia a Civitanova ma rimasto ai vertici del campionato. E infine Dragan Travica, tornato a vestire la maglia di una “grande” proprio con la Sir, e subito determinante in avvio di stagione. Le “urne” sono aperte: votate il migliore, ricordando che è solo un gioco! LEGGI TUTTO

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    Perugia, Travica: “Siamo stati uniti e pazienti. Prestazione di cuore”

    Di Redazione
    Pronta reazione della Sir Safety Conad Perugia che dimentica la sconfitta di Monza prendendosi in rimonta i tre punti contro l’Allianz Milano che ha dovuto fare ancora i conti con l’assenza di Patry. Torna Dragan Travica, arrivato a Milano due ore prima della gara, rientra Atanasijevic, Leon fa il fenomeno, Solè è determinante, ma è la vittoria di tutto il gruppo.
    Dragan Travica dopo la vittoria per 3-1 su Milano: “Siamo stati uniti, pazienti, abbiamo sofferto tanto in questo ultimo periodo, ci siamo dati energia l’uno con l’altro ed è venuta fuori una prestazione di cuore ed è quello che secondo me fino ad ora ha contraddistinto il nostro percorso. Sono felicissimo anche del rientro di “Bata” glielo avevo scritto dopo la partita di Monza e oggi ha meritato di fare l’ultimo punto“.

    Le parole dell’opposto Atanasijevic: “Ci voleva questa vittoria dopo la sconfitta con Monza. I tre punti sono la cosa più importante perchè sappiamo bene che Milano è una squadra tosta che gioca benissimo soprattutto in casa. Complimenti davvero a tutti soprattutto a “Drago” che è arrivato in giornata da Perugia. Dopo 5 ore di viaggio è venuto ha fatto dieci palleggi prima della partita e ha giocato una partita fantastica. Per me è stato oggi è stato l’MVP“. LEGGI TUTTO

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    Travica: “Se si pensa che il torneo possa essere falsato si creano degli alibi”

    Sir Safety Perugia Volley Club

    Di Redazione
    La Sir Safety Conad Perugia è la squadra di Superlega che ha e ha avuto più positivi nel gruppo squadra e, sono proprio di ieri le dichiarazioni, abbastanza discusse, del fuoriclasse perugino Leon che vede questo “contagio di squadra” anche come una cosa positiva.
    Ieri i Block Devils sarebbero stati impegnati nel big match con Modena ma, ovviamente, la gara è stata rinviata e così il Corriere dell’Umbria ne ha approfittato per intervistare il regista bianconero Travica che racconta così questo particolare periodo: “I primi giorni non sono stati molto facili. Il virus si è fatto sentire. Ora sto molto meglio. Speriamo che arrivi il tampone negativo al più presto anche se ci sarà da aspettare. Ovviamente l’umore non è il massimo ma ci sentiamo più volte al giorno, cerchiamo di farci compagnia“
    Da certe avversità come accaduto alla Sir, possono nascere i famosi patti nello spogliatoio. E’ successo anche a voi? “Le motivazioni non mancano e non mancheranno ma noi andiamo oltre a queste cose. Siamo appassionati, professionisti, continueremo a dare il massimo. Come lo abbiamo dato anche prima. Non mi piace fare proclami. In ognuno di noi c’è la voglia di guarire, vogliamo tornare a giocare e farlo bene. Il Covid ci ha fermato, dispiace ma non possiamo stare troppo a ragionarci su. Cercheremo di tornare in forma il prima possibile. Inutile piangersi addosso. Con pazienza ed unità d’intenti andremo avanti“.
    I recenti rinvii in Superlega possono rischiare di falsare o comunque di condizionare il campionato? “No, credo di no. Siamo tutti sulla stessa barca. Potevamo aspettarci che sarebbe stato un campionato a singhiozzo. Con il Covid c’è la possibilità di rinviare le gare. Spero solo che bastino le date ma il campionato non sarà falsato. Tutti avremo un problema in più da gestire e risolvere insieme. Se si pensa che il torneo possa essere falsato si creano degli alibi. Dobbiamo cercare di non mollare e di finire il campionato“.
    Che idea si è fatto di coach Heynen? “E’ molto originale. Ha dei metodi di lavoro un po’ diversi dai soliti. E’ un allenatore che punta molto sulla prestazione e sulle caratteristiche psicologiche che può aver un gruppo. E’ un allenatore estremamente esigente, è difficile stargli dietro ma è stimolante“. LEGGI TUTTO