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    F1, Domenicali: “Gp di Germania? Non ha interesse a tornare in calendario, sono deluso”

    ROMA – Anno zero: 2022. La Formula 1 nella prossima stagione subirà una rivoluzione in termini di regolamento che potrebbe cambiare le gerarchie tra scuderie e piloti. La stessa cosa successe nel 2009, quando la BrawnGP approfittò del vuoto creatosi nel paddock per affermarsi con la coppia Button-Barrichello e un diffusore posteriore che suscitò qualche perplessità. A tal proposito, Stefano Domenicali, presidente e amministratore delegato del Circus, parla così ai tedeschi di Sport1: “È possibile che succeda ancora. Le nuove regole potrebbero però spingere uno o due team a lavorare sul design, invece di ricorrere a qualche trovata particolare”. Il manager imolese intanto non vede l’ora che parta la nuova stagione: “Sono curioso. I piloti saranno più vicini e le gare più intense. Sarà più rapido colmare i divari”.
    Sul Gp tedesco
    L’intervista con l’emittente tedesca Sport1 prosegue, spostandosi sul tema del Gran Premio di Germania, che sarà assente dal calendario 2022 della Formula 1. Il nuovo governo di Olaf Scholz non ha infatti mostrato interesse nel reinserirsi nell’agenda del Circus, cosa che non è piaciuta a Domenicali: “Sono triste e deluso. È un peccato ed è difficile da concepire. Che sia al Nurburgring o ad Hockenheim, l’atmosfera è sempre fantastica”. Il numero uno del Circus più prestigioso al mondo continua: “Spero che si possa cambiare in futuro. perché per la Formula 1 è importante avere in calendario i Gran Premi storici. Abbiamo tante richieste e potremmo tranquillamente fare 30 tappe all’anno”. Domenicali apre infine a una trattativa per il 2022: “Vorrei già iniziare a parlare con chi di dovere, voglio giocare un ruolo attivo per riportare una gara in Germania”. LEGGI TUTTO

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    F1, Domenicali “chiama” la Wolkswagen: “Mese importante per un loro ingresso”

    ROMA – Stefano Domenicali strizza l’occhio a Volkswagen e apre le porte della Formula 1. Il presidente e amministratore delegato del Circus ha lo sguardo rivolto non solo al 2022 e alle sue novità regolamentari, ma anche al 2026, quando le power unit cambiaranno ancora. Anno, quest’ultimo, che potrebbe vedere l’ingresso nel circus del gruppo Volkswagen, già profetizzato da Toto Wolff: “Penso che abbiamo di fronte un mese importante per la loro decisione di entrare in Formula 1 – ha detto Domenicali a Sport1 – sarebbe fantastico se si unissero a noi”.
    Conoscere l’ambiente
    Le novità nel futuro della Formula 1 saranno rivolte alla sostenibilità e all’impatto ambientale. Aspetto che nel circus viene tenuto in considerazione in virtù dell’obiettivo di diventare Carbon Net Zero nel 2030: “Abbiamo intenzione – ha detto Domenicali – di utilizzare il carburante sostenibile insieme a nuovi motori ibridi con un maggiore contenuto elettrico nel 2026”. Il manager di Imola ha fatto parte di Volkswagen, in particolare nel 2014 è stato Vice-presidente del reparto New Business Initiatives di Audi. Tuttavia, la scelta di entrare nel circus deve essere ponderata dai dirigenti del gruppo con sede a Wolfsburg e questo Domenicali lo sa bene: “È fantastico vederli coinvolti nello sviluppo delle nuove regole sui motori, ma non posso parlare a loro nome e il passo decisivo spetta a loro”, ha infatti concluso. LEGGI TUTTO

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    F1, Domenicali: “Hamilton tornerà con più voglia di prima”

    ROMA – Stefano Domenicali è stato premiato al Trofeo Bandini assieme a Massimo Rivola, amministratore delegato di Aprilia Racing. A poco più di una settimana del Gran Premio di Abu Dhabi che ha consegnato il titolo nelle mani di Max Verstappen, il Ceo della Formula 1 ha parlato anche di Lewis Hamilton, che ha visto sfumare la vittoria a un giro dalla fine: “Sono sicuro che ricaricherà le batterie e tornerà con ancora più voglia di prima per conquistare l’ottavo titolo mondiale”. Domenicali si è mostrato entusiasta dell’evento svoltosi a Brisighella: “Tornare qui è come un ritorno alle origini, mi sembrano ieri i giorni di quando iniziai facendo l’aiutante sulla pista di Imola, per la riuscita del Gp – ha detto -. E oggi sono qui in un altro ruolo, circondato dall’affetto di tanti appassionati e dei miei genitori che mi vedono di meno perché adesso, per lavoro, vivo a Londra. Ma sono manifestazioni come questa che ricordano la bellezza delle cose che contano. E poi la scomparsa di Bandini ha avuto un’importanza notevole sulla F1 perché è stata uno stimolo a lavorare per rendere più sicuro il nostro sport”.
    Verso il 2022
    Domenicali ha poi parlato della stagione appena conclusa e di quella pronta a partire a marzo 2022: “E’ un momento di passaggio importante, la F1 offre spunti sempre più interessanti. L’ultimo GP di Abu Dhabi è stato l’evento globale più seguito, abbiamo avuto un’audience mondiale di 2 miliardi di persone nel 2021, una bella responsabilità gestire questo marchio. Nel 2022 ci sarà il cambio dei regolamenti e delle monoposto, anche se è difficile prevedere già adesso se ci sarà più competizione per la vittoria, magari non da subito. Ma sicuramente il tetto ai budget dei team, che inizia a dispiegare i suoi effetti, permetterà a chi all’inizio è in ritardo di recuperare più rapidamente e questo è importante”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Domenicali: “La Ducati ha le carte in regola per vincere nel 2022”

    “E’ un momento magico – prosegue in un’intervista a Sky Sport Domenicali – nei primi 11 mesi abbiamo venduto più moto di quante ne abbiamo vendute nella storia in un anno. I prodotti nuovi sono andati molto bene, ci sono sempre collegamenti tra le nostre moto e quelle di MotoGP, basti pensare che Martin ha girato appena 5” più lento del suo tempo con la MotoGP guidando una stradale con freccie e targa. Il trasferimento tecnologico forte, unito a quello che stiamo facendo per le corse e l’annuncio al nostro ingresso in MotoE, fanno di Ducati il presente più bello di sempre un grande futuro”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Domenicali (Ducati): “Il 2022? Abbiamo le carte in regola per vincere”

    “E’ un momento magico – prosegue in un’intervista a Sky Sport Domenicali – nei primi 11 mesi abbiamo venduto più moto di quante ne abbiamo vendute nella storia in un anno. I prodotti nuovi sono andati molto bene, ci sono sempre collegamenti tra le nostre moto e quelle di MotoGP, basti pensare che Martin ha girato appena 5” più lento del suo tempo con la MotoGP guidando una stradale con freccie e targa. Il trasferimento tecnologico forte, unito a quello che stiamo facendo per le corse e l’annuncio al nostro ingresso in MotoE, fanno di Ducati il presente più bello di sempre un grande futuro”. LEGGI TUTTO

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    F1, Domenicali: “Hamilton-Verstappen? Non andranno oltre il consentito”

    ABU DHABI – Stefano Domenicali prevede una lotta storica, ma senza eccessi ad Abu Dhabi. L’occasione, infatti, è troppo grande per essere sperperata con eventuali incidenti o collisioni tra i due rivali di una stagione interminabile, Hamilton e Verstappen: “Personalmente sono convinto che l’opportunità che Max ha di vincere il suo primo titolo e quella di Lewis di entrare ancora di più nella storia della Formula 1 non possano essere macchiate con comportamenti oltre il consentito e il lecito. Sono convinto che in partenza avranno un approccio per massimizzare tutto quello che hanno. Farlo in una maniera che sarà sempre ricordata per uno spirito non positivo non fa bene a nessuno“, ha dichiarato il Ceo di Liberty Media a Sky Sport. 
    Todt torna in Ferrari?
    Domenicali ha proseguito parlando di Hamilton e Verstappen, dicendo la sua anche sulle voci che vedrebbero Jean Todt tornare in Ferrari: “Da queste lotte vedi i piloti cambiare, Max fino al Brasile era sicuro e tranquillo, dopo è diventato più aggressivo. Per Lewis la luce si è riaccesa dopo il sabato da fenomeno di Interlagos. Mi aspetto una battaglia leale. Spero che la Ferrari faccia parte di questa battaglia nel 2022, il possibile ritorno di Todt non mi stupirebbe, un uomo della sua esperienza può far sempre bene”, conclude.  LEGGI TUTTO

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    F1, Domenicali: “Un incidente tra Hamilton e Verstappen non farebbe bene a nessuno”

    ABU DHABI – Stefano Domenicali non pronostica eccessi ad Abu Dhabi, dove si tiene l’ultima gara della Formula 1. L’occasione, infatti, è troppo grande per essere sperperata con eventuali incidenti o collisioni tra i due rivali di una stagione interminabile, Hamilton e Verstappen: “Personalmente sono convinto che l’opportunità che Max ha di vincere il suo primo titolo e quella di Lewis di entrare ancora di più nella storia della Formula 1 non possano essere macchiate con comportamenti oltre il consentito e il lecito. Sono convinto che in partenza avranno un approccio per massimizzare tutto quello che hanno. Farlo in una maniera che sarà sempre ricordata per uno spirito non positivo non fa bene a nessuno“, ha dichiarato il Ceo di Liberty Media a Sky Sport. 
    Sul ritorno di Todt in Ferrari
    Domenicali ha proseguito parlando di Hamilton e Verstappen, dicendo la sua anche sulle voci che vedrebbero Jean Todt tornare in Ferrari: “Da queste lotte vedi i piloti cambiare, Max fino al Brasile era sicuro e tranquillo, dopo è diventato più aggressivo. Per Lewis la luce si è riaccesa dopo il sabato da fenomeno di Interlagos. Mi aspetto una battaglia leale. Spero che la Ferrari faccia parte di questa battaglia nel 2022, il possibile ritorno di Todt non mi stupirebbe, un uomo della sua esperienza può far sempre bene”, conclude.  LEGGI TUTTO

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    Domenicali: “Qatar ed Emirati? La F1 avrà un ruolo nel cambiamento culturale”

    ROMA – Saranno Qatar, Emirati Arabi Uniti e Arabia Saudita i teatri delle ultime tre tappe della Formula 1. Se Tante le critiche arrivate per le politiche presenti in questi paesi, ma Stefano Domenicali prova a tranquillizzare e infondere ottimismo riguardo alle prossime tappe: “Un cambiamento così importante non può avvenire dall’oggi al domani, è un cambiamento culturale che richiederà tempo – ha detto il CEO della F1 in un’intervista alla BBC -. Ma i tempi saranno accelerati dal fatto che ci sono grandi eventi. E la Formula 1 giocherà un ruolo importante in questo senso”.
    Le parole di Domenicali
    “Credo che i riflettori che stiamo portando saranno utili per la volontà e i desideri di cambiamento che questi paesi stanno mostrando – ha aggiunto Domenicali -. Non credo che chiudere a tali paesi e dire che non vogliamo andare lì aiuterà la situazione a migliorare. In realtà, è il contrario. Non significa che tutto sia perfetto, ma di sicuro quello che stiamo facendo va nella giusta direzione”. LEGGI TUTTO