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    Nadal verrà superato da Medvedev. Ecco perché

    Daniil Medvedev sarà il secondo al mondo nel ranking ATP. Medvedev è infatti il primo “non Fab 4” sul secondo gradino del ranking dal lontano luglio 2005, quando Hewitt fu scalzato da Nadal. Da quel momento, è un affare riservato soltanto a Djokovic, Nadal, Federer e Murray. Una brutta tegola per Nadal, classe 1986, che, dopo l’eliminazione dagli Australian Open e la mancata partecipazione a Rotterdam per i problemi di schiena, vede sparire il suo secondo posto.

    Perché Medvedev supererà Nadal
    Questo è stato possibile grazie all’ultimo aggiornamento dei regolamenti ATP sulle classifiche. L’ultimo aggiornamento consente ai tennisti di conservare soltanto il 50% dei punti conquistati nei tornei giocati tra il 4 marzo e il 5 agosto 2019 e non disputati nel 2020 a causa della pandemia. Tra questi c’è Indian Wells, la cui ultima edizione è stata vinta da Thiem. Nadal si ritirò prima di disputare la finale contro Federer, andando a guadagnare 360 punti, mantenendone ora soltanto 180.

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    Il maiorchino non tornerà in campo prima della sfida di Miami, per questo motivo i 180 punti non sono sufficienti a tenere lontano Medvedev. In quell’edizione, il russo, vinse una sola partita e perderà appena 22 o 23 punti (la metà di 45). Senza considerare il risultato di Marsiglia, dove il russo potrà incrementare il suo bottino in classifica, Medvedev è sicuro di operare il sorpasso per una quarantina di punti.
    Il fatto che l’ATP abbia ufficializzato il sorpasso di Medvedev per il 15 marzo certifica di fatto che quest’anno il torneo di Indian Wells non dovrebbe giocarsi.

    With the release of next week’s @ATPTour draws, @DaniilMedwed is confirmed to become World No. 2 in @FedEx ATP Rankings on 15 March.
    Medvedev will be the 1st player in the Top 2 since 25 July 2005 other than the Big 4 of @DjokerNole, @RafaelNadal, @RogerFederer and @Andy_Murray.
    — ATP Media Info (@ATPMediaInfo) March 6, 2021 LEGGI TUTTO

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    Tabellone Atp Marsiglia: presenti Sinner e Travaglia, Medvedev numero 1 del seeding

    Da lunedì 8 a domenica 14 marzo il circuito Atp fa tappa in Francia con il torneo Atp 250 di Marsiglia (cemento indoor, montepremi 334.240 euro). Al via ci saranno ventotto giocatori con le prime quattro teste di serie (Medvedev, Tsitsipas, Khachanov e Humbert) che grazie al Bye a loro disposizione inizieranno il loro percorso dal secondo turno (ottavi di finale). Sono due i tennisti azzurri presenti in Francia, ovvero Sinner (numero 5 del seeding) e Travaglia che esordiranno rispettivamente contro il transalpino Barrere e lo statunitense McDonald (ottavi di finale agli Australian Open).Per l’altoatesino in caso di vittoria, secondo turno abbordabile visto che sfiderà il vincente tra Novak-Gaston, per poi un possibile quarto con Medvedev. Tra gli incontri più interessanti ci sono Nishikori-Herbert e Tsonga-F.Lopez.

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    La scorsa stagione il torneo di Marsiglia se lo aggiudicò il greco Tsitsipas che in finale sconfisse il canadese Auger-Aliassime (assente quest’anno) per 6-3, 6-4.
    Tabellone Atp Marsiglia
    Medvedev (RUS) (1)-ByeHanfmann (GER)-Gerasimov (BLR)Novak (AUT)-Gaston (FRA) (WC)Barrere (FRA)-Sinner (ITA) (5)
    Khachanov (RUS) (3)-ByeTravaglia (ITA)-McDonald (USA) (PR)Qualificato-Bonzi (FRA) (WC)Ruusuvuori (FIN)-Nishioka (JPN) (8)
    Davidovich Fokina (ESP) (7)-P. Tsitsipas (GRE) (WC)Kukushkin (KAZ)-QualificatoTsonga (FRA)-Lopez (ESP)Bye-Humbert (FRA) (4)
    Nishikori (JPN) (6)-Herbert (FRA)Norrie (GBR)-QualificatoPouille (FRA)-QualificatoBye-S. Tsitsipas (GRE) (2) LEGGI TUTTO

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    A Rotterdam i Big vanno già a casa! Subito eliminati Daniil Medvedev e Alexander Zverev

    Daniil Medvedev RUS, 1996.02.11

    Alexander Bublik continua a dimostrare che si esalta contro i migliori del mondo! Il kazako (43° ATP) ha superato Alexander Zverev (7°) nel primo turno del torneo ATP 500 di Rotterdam, registrando la vittoria più importante della sua carriera in termini di classifica. Come se non bastasse, Bublik ha sconfitto un giocatore top ten per la terza volta di fila, dopo le vittorie su Gael Monfils al Roland Garros e Matteo Berrettini ad Antalya.
    Il “tedesco” Sascha – entrambi hanno lo stesso soprannome – conduceva addirittura 4-2 e 3-1 rispettivamente nei primi due set prima di subire una battuta d’arresto. Con un tennis ispirato e diversificato, il kazako Sascha ha chiuso la partita per 7-5 6-3, dopo aver tolto il servizio a Zverev in ben quattro occasioni.Mettendo al tappeto la terza testa di serie, ora sfiderà Tommy Paul che ha sconfitto il nostro Lorenzo Sonego.

    Fuori anche Daniil Medvedev, la prima testa di serie.Il russo, finalista degli Australian Open, è stato eliminato 7-6(4), 6-4 all’esordio dal serbo Dusan Lajovic e ha perso la possibilità di superare Rafa Nadal come numero due del mondo.
    Il moscovita, molto nervoso oggi, ha dato la colpa alle condizioni molto lente del campo, ma Lajovic ha giocato a un livello molto alto disputando una buona partita.L’incontro è stato segnato anche dalla distruzione della racchetta di Medvedev, quando ha spaccato l’attrezzo sul 4-4 nel secondo set. Ha preso due warning e ha iniziato il game, che poi è stato decisivo, perdendo il primo punto. LEGGI TUTTO

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    Tabellone Atp Rotterdam: Medvedev e Tsitsipas le prime due teste di serie, al via l’azzurro Sonego

    Da oggi fino a domenica 7 all’Arena Rotterdam Ahoy, si disputerà il torneo Atp 500 di Rotterdam (cemento indoor) che vedrà al via trentadue giocatori anche se sarà caratterizzato da parecchi forfait importanti, a cominciare dagli azzurri Berrettini e Sinner continuando con Monfils (vincitore nel 2020), Shapovalov, Raonic, Carreno Busta, Ruud, Fritz, Evans, Krajinovic, Cilic, Kyrgios e Gasquet.
    Le prime due teste di serie saranno il russo Medvedev e il greco Tsitsipas che esordiranno rispettivamente il serbo Lajovic e il bielorusso Gerasimov, presente con una wild card anche il tedesco A.Zverev (numero 3 del seeding) che affronterà il russo naturalizzato kazako Bublik. L’unico azzurro al via è Sonego che se la vedrà con l’americano Paul, mentre per Seppi il torneo olandese è terminata nel secondo ed ultimo turno di qualificazione, sconfitto dal britannico Norrie per 6-3, 6-2.
    Tra gli incontri più interessanti del primo turno ci sono da segnalare il derby spagnolo Bautista Augut-Davidovich Fokina e quello australiano Millman-De Minaur, ma anche Haase-Murray, Goffin-Struff, Wawrinka-Khachanov e Nishikori-Auger-Aliassime (finalista della scorsa edizione).
    Tabellone Atp Rotterdam
    Medvedev (RUS) (1)-Lajovic (SRB)Coric (CRO)-Van de Zandschulp (NED) (WC)De Minaur (AUS)-Millman (AUS)Nishikori (JPN)-Auger-Aliassime (CAN) (7)
    Zverev (GER) (3) (WC)-Bublik (KAZ)Paul (USA)-Sonego (ITA)Qualificato-Opelka (USA)Davidovich Fokina (ESP)-Bautista Agut (ESP) (5)
    Goffin (BEL) (6)-Struff (GER)Qualificato-Humbert (FRA)Haase (NED) (WC)-Murray (GBR) (WC)Qualificato-Rublev (RUS) (4)
    Wawrinka (SUI) (8)-Khachanov (RUS)Basilashvili (GEO)-QualificatoHurkacz (POL)-Mannarino (FRA)Gerasimov (BLR) (SE)-Tsitsipas (GRE) (2) LEGGI TUTTO

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    Murray: “I giovani non sono ancora così vicini come si pensava”

    Andy Murray ha saltato gli Australian Open 2021, ma ha seguito il primo Slam stagionale ed ha una opinione molto chiara sul gap che ancora separa Djokovic e Nadal dai più giovani rivali. “I ragazzi più giovani, per me, non hanno dimostrato di essere particolarmente vicini“, ha dichiarato lo scozzese alla stampa nazionale. “Mi aspettavo che […] LEGGI TUTTO

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    Da Melbourne: Parlano Novak Djokovic e Daniil Medvedev. Djokovic “Capisco le perplessità di chi pensa che non fossi davvero infortunato, anche se a volte l’ho percepite come ingiuste”

    Novak Djokovic classe 1987, n.1 del mondo

    IL DISCORSO DI DJOKOVIC
    “Posso anche dire che l’età è solo un numero, e non mi sento vecchio, ma la realtà biologica è che arrivato a quasi 34 anni devo centellinare le mie energie e programmare la mia stagione in modo da raggiungere la forma migliore negli Slam, perché sono questi gli appuntamenti che contano. Quelli e il numero uno del mondo.Non sono ancora arrivato al record di Nadal a Parigi, ma c’è una storia d’amore con Melbourne e con gli Australian Open che ogni anno si autoalimenta.È difficile spiegare da dove nasca questo feeling, ma ogni anno torno in questo posto, in questo stadio, faccio il pieno di fiducia e rivivo certe sensazioni.È difficile dire se questo sia stato il più difficile, certamente è stato quello che dal punto di vista emotivo ha richiesto molto per le circostanze nelle quali si è svolto il torneo, per il fatto che all’inizio noi tennisti non sembravamo benvenuti da parte del pubblico australiano. E poi per le mie difficoltà fisiche. Ho dovuto investire molto tempo e molte energie con il mio team per superare le avversità e per arrivare a sedermi qui con il trofeo.”

    “Capisco le perplessità di chi pensa che non fossi davvero infortunato, anche se a volte l’ho percepite come ingiuste. Sono un essere umano e certamente mi fanno male certe critiche e certi atteggiamenti, ma l’importante è non permettere a tutti quello che si diceva di influenzare la mia prestazione. E comunque quel che è successo in queste settimane lo vedrete in un documentario che uscirà a fine anno”.
    IL DISCORSO DI MEDVEDEV
    “Ricordo che qualche anno fa, quando ero 500 o 600 del mondo, a Monaco mi sono allenato con lui. Nole era il numero 1 del mondo, aveva appena vinto Wimbledon e cercava qualcuno con cui palleggiare. Io ero intimidito e non riuscivo a spiccicare parola. Djokovic non solo mi mise a mio agio facendomi un sacco di domande, ma si dimostrò molto più e alla mano di quanto lo dipingessero i media”. LEGGI TUTTO

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    Australian Open: un Djokovic sontuoso demolisce Medvedev in tre set. Nono titolo a Melbourne per il n.1

    Novak Djokovic

    Novak Djokovic demolisce le ambizioni di Daniil Medvedev dominando la finale 2021 degli Australian Open, 7-5 6-2 6-2 lo score. È il 18esimo Slam in carriera per il n.1. Un Djokovic sontuoso, in tutti gli aspetti del match: eccellente sul piano fisico (stava benissimo), lucidissimo in quello tattico, perfetto su quello tecnico. Ha giocato da vero n.1, imponendo la sua forza, presenza, qualità tecnica e tattica. Oggi è stato nettamente superiore al russo, pochissime le sbavature e minime le pause, prontamente recuperate. Novak è stato chirurgico nel mettere in pratica il suo tennis al limite della perfezione sia in spinta che in difesa, mostrando una differenza netta su Medvedev, disarmato e in confusione. Ad un certo punto del match (dalla metà del secondo set, quando Novak ha dilagato) era evidente la frustrazione dello sfidante, che era sceso in campo in grande fiducia, convinto di potercela fare. Djokovic da vero “tiranno in Australia” l’ha ricacciato indietro con veemenza, tanto che solo nella fase centrale del primo set c’è stata davvero partita, con un certo equilibrio. L’allungo del serbo nel finale del primo set è stato sufficiente a spaccare la partita, perché da lì in avanti ha letteralmente messo il pilota automatico, veleggiando sicuro con il suo tennis compatto e inscalfibile, mentre il russo è stato preda della rabbia del non riuscire a giocare la partita che voleva.
    Djokovic ha vinto la finale perché l’ha giocata di petto, senza incertezze, imponendo all’avversario ritmi e velocità. Sostenuto da un servizio davvero eccellente (thanks, Goran), ha condotto gli scambi sempre tenendo una posizione molto avanzata. Con i piedi vicini alla riga di fondo ha spinto dritto per dritto, con grande velocità sparando bordate sui piedi del rivale. Non gli ha lasciato il tempo  per pensare, per costruire quella ragnatela tattica, quelle variazioni, angoli e cambi di ritmo improvvisi che rendono Medvedev un rivale fortissimo. Così sotto torchio, Daniil è stato costretto ad accelerare i tempi, a giocare sul ritmo e questo lo detesta perché finisce a rincorrere, senza il controllo del tempo del match. Medvedev così è stato disarmato: infatti il russo è un tennista formidabile quando è in controllo del tempo del match, se è costretto a rincorrere perde la pazienza, accelera su palle complicate e perde anche lucidità al servizio, finendo per sbagliare troppo. In rari momenti è riuscito ad allontanare Djokovic dalla riga di fondo e dal controllo dello scambio, alzare le parabole con quelle palle lente e lunghe difficilissime da rigiocare.
    Djokovic ha vinto perché è il più forte, perché ha imposto la miglior tattica per disarmare il rivale. Flessibile, lucido, tatticamente superbo, Novak è l’indiscusso n.1 del tennis dei nostri giorni, con buona pace di tutti i rivali. Quando gioca così, diventa quasi imbattibile. Medvedev deve rimproverarsi il non aver servito benissimo, ma soprattutto di non aver avuto la lucidità per restare nella partita ed approfittare dei rari momenti in cui Novak ha concesso qualcosa, e lì insinuare dei dubbi al fortissimo avversario. Ma forse, oggi non c’era proprio niente da fare.

    Ecco la cronaca della finale.

    Si inizia alle 19.46 ora di Melbourne. Il primo punto della finale è un Ace al centro di Djokovic. Segue servizio esterno e via a rete. Novak estremamente aggressivo nei primi punti, segnale inequivocabile del suo game plan: non lasciare tempo al rivale di imbastire la sua ragnatela tattica. 1-0 Djokovic. Medvedev al servizio. Si scambia di più, Daniil fa correre il rivale, ma cercando l’affondo sbaglia in lunghezza, Novak è un muro, rimette tutto. 15-40 e due immediate palle break per il n.1. Con lo schema servizio esterno e diritto aggressivo annulla la prima; sbaglia sulla seconda, dopo un lunghissimo scambio. Break Djokovic, 2-0 avanti. Il serbo ha iniziato con grande intensità. Con un parziale di 12 punti a 3, Djokovic vola 3-0. Medvedev non riesce ad entrare in partita perché il Novak lo stuzzica continuamente sul diritto con palle molto vivaci, che il russo rimette senza poter manovrare, cambiare ritmo e rotazioni. Con grane fatica, Daniil finalmente muove lo score, 1-3, e nel quinto gioco regge il pressing forsennato di Djokovic, portandolo ad un paio di errori che gli costano il 15-40, prime palle break per Medvedev. L’ennesima difesa estrema porta il n.1 a colpire prima uno smash incerto, e quindi a sbagliare il successivo. Contro Break Medvedev, dopo la partenza sprint di Nole, ecco la reazione di Dani. A zero il russo tiene il game di servizio, 3 pari. Il set scorre seguendo i servizi, con un tennis piuttosto veloce, soprattutto da parte di Medvedev che ora spinge molto con accelerazioni lungo linea molto efficaci. Dodicesimo game, Medvedev serve sotto 5-6. Djokovic è super aggressivo in risposta, forza gli errori del rivale. 0-30. Sfortunato il russo a pizzicare il nastro che rallenta la sua bordata cross di rovescio, crolla 0-40, con tre set point per Novak. Daniil cancella le prime due, ma affossa un diritto in rete, troppa fretta in questo frangente così delicato. Set Djokovic, 7-5. Un set deciso alla stretta finale, con un livello molto alto di entrambi da metà parziale.
    Secondo set, inizia Djokovic alla battuta. Medvedev non regala niente, palle lunghe facendo correre l’avversario. Djokovic invece sembra aver bisogno di rifiatare, sbaglia due rovesci di scambio arrivando un po’ “molle” sulla palla. Errori che gli costano l’immediato Break. Medvedev avanti 1-0 e servizio. Il servizio di Daniil però si inceppa (anche un doppio fallo), Djokovic procura la palla del contro break, che sfrutta con una bordata di diritto lungo linea tirata dall’angolo sinistro. 1 pari, tutto da rifare. Il russo sembra infastidito, forse dal pubblico è stranamente chiassoso (sul 15-30 il giudice di sedia interrompe lo scambio per colpa di una esagitata che urlava continuamente!?!), accelera troppo i tempi e sbaglia. Subisce un altro break, che manda avanti 3-1 il serbo. In questa fase del match è enorme la differenza tra la resa della prima di Nole e quella di Dani, tutto a favore del serbo. Un altro Ace al centro, a 206 km/h, imprendibile, gli vale il 4-1. Il set scivola via al russo, non riesce a costruire, affretta i tempi e crolla a 2-5 e set point Djokovic. Il serbo non si fa pregare: spara una risposta violentissima col diritto tra i piedi di Daniil, che non riesce nemmeno ad organizzare un colpo. 6-2 Djokovic, troppo più solido, aggressivo e concreto il n.1, tornato in modalità “macchina” dopo aver ripreso il rivale all’inizio del parziale. Avanti 2 set a 0, a meno di un calo fisico, il match pare ormai tutto dalla parte del campione in carica.
    Terzo set. Come all’avvio del secondo parziale, Nole tira il fiato, serve male e crolla 15-40. Il servizio di Novak è diventato una delle sue armi principali, bravissimo nell’usarlo nei momenti delicati, come in questa fase (si vede il lavoro con Ivanisevic, uno che di battuta se ne intende…). Djokovic recupera e muove lo score, 1-0. Medvedev è furibondo, parla col suo angolo sconsolato, pare in totale confusione tattica mixando bordate a tutta ad attacchi in contro tempo facilmente ribattuti del rivale. Ai vantaggi spara una seconda oltre i 200 m/h per il doppio fallo, quindi sulla palla break corre in avanti su “uno straccio”, affossando la volée. 2-0 Djokovic, è lo strappo decisivo, ormai il n.1 è in totale controllo del campo, del match, col rivale poco lucido e in totale confusione. In un “amen” siamo 3-0, Nole è un passo dal nono Norman Brooke Trophy. Il set scivola via sui turni di servizio, Medvedev prova a “buttarla in caciara” per innervosire Novak, ma il servo è una macchina. Sul punto che gli vale il 5-2 indica la sua testa al proprio angolo. Sì Nole, hai vinto proprio di testa, con l’approccio migliore per sbaragliare un rivale che poteva essere pericolosissimo. Chiude il match 6-2 con una sciabolata sopra la testa, sotto rete, crollando a terra, e salutando quel che pubblico spesso a lui avverso ma che oggi non può non esaltarne la classe. Tanto per cambiare, Djokovic inizia l’anno vincendo. Immenso, bravissimo Tiranno.

    Marco Mazzoni

    (1) N. Djokovic vs (4) D. Medvedev

    GS Australian Open

    N. Djokovic [1]
    7
    6
    6

    D. Medvedev [4]
    5
    2
    2

    Vincitore: N. Djokovic

    Servizio
    Svolgimento
    Set 3

    D. Medvedev

    0-15
    0-30
    15-30
    30-30
    30-40

    5-2 → 6-2

    N. Djokovic

    15-0
    15-15
    15-30
    30-30
    40-30

    4-2 → 5-2

    D. Medvedev

    15-0
    15-15
    30-15
    40-15

    4-1 → 4-2

    N. Djokovic

    15-0
    30-0
    30-15
    40-15

    3-1 → 4-1

    D. Medvedev

    15-0
    30-0
    30-15
    40-15

    3-0 → 3-1

    N. Djokovic

    15-0
    30-0
    30-15
    40-15
    40-30

    2-0 → 3-0

    D. Medvedev

    0-15
    15-15
    15-30
    30-30
    40-30
    40-40
    40-A

    1-0 → 2-0

    N. Djokovic

    0-15
    0-30
    15-30
    15-40
    30-40
    40-40
    A-40

    0-0 → 1-0

    Servizio
    Svolgimento
    Set 2

    D. Medvedev

    0-15
    15-15
    15-30
    15-40
    30-40

    5-2 → 6-2

    N. Djokovic

    0-15
    15-15
    30-15
    40-15
    40-30
    40-40
    A-40

    4-2 → 5-2

    D. Medvedev

    15-0
    30-0
    40-0

    4-1 → 4-2

    N. Djokovic

    0-15
    15-15
    30-15
    40-15

    3-1 → 4-1

    D. Medvedev

    0-15
    15-15
    15-30
    30-30
    30-40

    2-1 → 3-1

    N. Djokovic

    15-0
    15-15
    15-30
    30-30
    40-30

    1-1 → 2-1

    D. Medvedev

    0-15
    15-15
    30-15
    30-30
    30-40

    0-1 → 1-1

    N. Djokovic

    0-15
    15-15
    15-30
    30-30
    30-40

    0-0 → 0-1

    Servizio
    Svolgimento
    Set 1

    D. Medvedev

    0-15
    0-30
    0-40
    15-40
    30-40

    6-5 → 7-5

    N. Djokovic

    15-0
    30-0
    40-0

    5-5 → 6-5

    D. Medvedev

    15-0
    30-0
    40-0

    5-4 → 5-5

    N. Djokovic

    0-15
    15-15
    30-15
    40-15

    4-4 → 5-4

    D. Medvedev

    15-0
    30-0
    30-15
    40-15

    4-3 → 4-4

    N. Djokovic

    15-0
    30-0
    40-0
    40-15

    3-3 → 4-3

    D. Medvedev

    15-0
    30-0
    40-0

    3-2 → 3-3

    N. Djokovic

    15-0
    15-15
    15-30
    15-40

    3-1 → 3-2

    D. Medvedev

    0-15
    15-15
    30-15
    40-15
    40-30

    3-0 → 3-1

    N. Djokovic

    15-0
    30-0
    40-0

    2-0 → 3-0

    D. Medvedev

    15-0
    15-15
    15-30
    15-40
    30-40

    1-0 → 2-0

    N. Djokovic

    15-0
    30-0
    40-0
    40-15

    0-0 → 1-0

    3 Ace 62 Doppi falli 467% % primo servizio 65%73% % di punti vinti su primo servizio 68%63% % di punti vinti su secondo servizio 39%7/11 Break point 2/40 Tiebreak vinti 034 Punti vinti in risposta 2587 Punti vinti 6819 Giochi vinti 95 N. max giochi vinti di fila 37 N. max punti vinti di fila 853 Punti vinti al servizio 4312 Giochi vinti al servizio 7
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