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    MotoGp, Crutchlow: “Felice di tornare, ma mi aspetta un periodo tosto”

    ROMA – La MotoGp riabbraccerà presto Cal Crutchlow. Il classe 1985 si sta preparando infatti a salire in sella alla M1 che Andrea Dovizioso ha lasciato libera a Misano. Questa per Crutchlow sarà una sfida importante, visto che l’agenda da qui fino alla fine della stagione è molto densa di impegni: sei Gran Premi e due test. “Non abbiamo aspettative, mi limiterò a fare il mio lavoro nel miglior modo possibile. Per Yamaha è positivo perché potremo raccogliere informazioni sulla moto attuale.  Sarà un periodo tosto, ma non vedo l’ora. Ho guidato un po’ di più del solito negli ultimi tempi, quindi non mi aspetto un periodo così difficile come quello dell’anno scorso”, ha detto l’ex Ducati ai microfoni ufficiali del Motomondiale.
    Le difficoltà di Crutchlow
    Crutchlow fa infatti riferimento al 2021, quando ha sostituto Maverick Vinales per quattro gare. Racconta il britannico: “Avevo provato la moto nei test del Qatar e non l’avevo più toccata fino al test in Austria. Quando sono risalito ho rischiato un pasticcio mentre partivo e ho quasi urtato il muretto dei box. Ho esitato lungo tutta la pitlane e pensato: ‘Non mi ricordavo fosse così difficile'”. Ci è voluto del tempo per riabituarsi alla potenza della classe regina e infatti Crutchlow ricorda: “Avevo mal di testa a causa della forze G, che è rientrato dopo i primi giri. Ma non riuscivo a essere velocissimo. Speriamo che quest’anno possa essere un po’ diverso”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Crutchlow: “Sarà dura, ma non vedo l'ora di tornare in pista”

    ROMA – Cal Crutchlow si prepara a ritornare in MotoGp. Il 36enne britannico prenderà infatti il posto lasciato vuoto da Andrea Dovizioso, che ha deciso di appendere il casco al chiodo dopo la gara di Misano. Questa per Crutchlow sarà una sfida importante, visto che l’agenda da qui fino alla fine della stagione è molto densa di impegni: sei Gran Premi e due test. “Non abbiamo aspettative, mi limiterò a fare il mio lavoro nel miglior modo possibile. Per Yamaha è positivo perché potremo raccogliere informazioni sulla moto attuale.  Sarà un periodo tosto, ma non vedo l’ora. Ho guidato un po’ di più del solito negli ultimi tempi, quindi non mi aspetto un periodo così difficile come quello dell’anno scorso”, ha detto l’ex Ducati ai microfoni ufficiali del Motomondiale. 
    Rientro traumatico
    Crutchlow fa infatti riferimento al 2021, quando ha sostituto Maverick Vinales per quattro gare. Racconta il britannico: “Avevo provato la moto nei test del Qatar e non l’avevo più toccata fino al test in Austria. Quando sono risalito ho rischiato un pasticcio mentre partivo e ho quasi urtato il muretto dei box. Ho esitato lungo tutta la pitlane e pensato: ‘Non mi ricordavo fosse così difficile'”. Il ritorno in classe regina è stato abbastanza brusco: “Avevo mal di testa a causa della forze G, che è rientrato dopo i primi giri. Ma non riuscivo a essere velocissimo. Speriamo che quest’anno possa essere un po’ diverso”, ha poi concluso il sostituto di Dovizioso. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, test a Motegi per la Yamaha: si lavora già per il 2023

    ROMA – I motori in casa Yamaha non si sono mai spenti, nonostante la pausa estiva della MotoGp. La casa dei Tre Diapason si è infatti presentata sulla pista di Motegi per alcuni test che hanno visto protagonista Cal Crutchlow, collaudatore per la scuderia campione del mondo con Fabio Quartararo. Il leader del Motomondiale si prepara al ritorno in pista a Silverstone il prossimo 7 agosto, consapevole che il suo team sta lavorando duramente per consegnargli una moto più competitiva per il 2023.
    Certezza Quartararo, Morbidelli rimandato
    Il bilancio per la M1 presenta sin qui alcune contraddizioni. Dopo un avvio più che complicato, Fabio Quartararo si è concentrato sulla guida, mettendo da parte i problemi della Yamaha sulla velocità di punta. Il francese si è imposto con forza in Portogallo, Catalogna e Germania, collezionando anche tre secondi posti, che gli hanno consentito di raggiungere quota 172 in classifica piloti e la leadership del mondiale. Per quanto invece riguarda Franco Morbidelli, si registrano prestazioni sottotono. Al momento sono 147 i punti tra i due compagni di scuderia, con l’italo-brasiliano che ancora non ha le certezza di un posto nel 2023. Dall’ambiente di Morbidelli filtra tuttavia ottimismo a riguardo. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Yamaha tra presente e futuro: test a Motegi con un occhio a Silverstone

    ROMA – La Yamaha continua a lavorare in questa lunga pausa estiva della MotoGp. La casa dei Tre Diapason ha prenotato la pista giapponese di Motegi per alcuni test che hanno visto protagonista Cal Crutchlow, collaudatore per la scuderia campione del mondo con Fabio Quartararo. Il leader del Motomondiale si prepara al ritorno in pista a Silverstone il prossimo 7 agosto, consapevole che il suo team sta lavorando duramente per consegnargli una moto più competitiva per il 2023.
    Yamaha a due facce
    Il bilancio per la M1 presenta sin qui alcune contraddizioni. Dopo un avvio più che complicato, Fabio Quartararo si è concentrato sulla guida, mettendo da parte i problemi della Yamaha sulla velocità di punta. Il francese si è imposto con forza in Portogallo, Catalogna e Germania, collezionando anche tre secondi posti, che gli hanno consentito di raggiungere quota 172 in classifica piloti e la leadership del mondiale. Per quanto invece riguarda Franco Morbidelli, si registrano prestazioni sottotono. Tra l’italo-brasiliano e il nizzardo ci sono 147 punti di differenza a parità di moto. Una distanza troppo grande per garantirgli una sella nel 2023. A tal proposito, però, c’è un discreto ottimismo. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Crutchlow sul ritiro: “Ero stufo di viaggiare per il mondo”

    ROMA – Carl Crutchlow si è ritirato dalla MotoGp a fine 2020, dopo una lunga carriera e ben 173 gare disputate nella classe regina. Tre le vittorie e ben diciannove i podi conquistati dal rider di Coventry, che attualmente fa il collaudatore per la Yamaha. Nel 2021 è tornato a disputare dei Gp da sostituto, ma le sue intenzioni sono quelle di continuare a fare il tester MotoGp per la casa di Iwata. In un’intervista al podcast Geraint Thomas Cycling Club, Crutchlow ha parlato proprio di questa nuova esperienza, ma anche dei motivi che lo hanno spinto ad annunciare il ritiro.
    “Ero stufo dello stress fuori pista”
    “Ero stufo di viaggiare per il mondo e convivere con tutto lo stress che c’è quando non sei in pista. Dopo dieci anni in MotoGp, e forse venti di corse, ho detto basta – ha svelato Crutchlow – Tuttavia guidare le moto mi piace ancora, perciò sono felice di fare il collaudatore. Ho infatti la possibilità di guidare attivamente una MotoGp, ma senza gareggiare”. “Ogni pilota ha svariati punti forti – ha proseguito il classe 1985, menzionando Marquez -. Marc, ad esempio, frenava più tardi rispetto a me, restando più in mezzo alla curva. Era fondamentale, dunque, avere del margine di manovra per evitare di ritrovarsi alle sue spalle”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Crutchlow: “Mi sono ritirato perché stufo di correre per il mondo”

    ROMA – A fine 2020, Carl Crutchlow ha annunciato il ritiro dalla MotoGp. Dopo ben 173 gare disputate nella classe regina, con tre vittorie e diciannove podi, il rider di Coventry ha detto basta. “Ero stufo di viaggiare per il mondo e convivere con tutto lo stress che c’è quando non sei in pista. Dopo dieci anni in MotoGp, e forse venti di corse, ho detto basta” ha spiegato in un’intervista al podcast Geraint Thomas Cycling Club. Attualmente Crutchlow fa il collaudatore per la Yamaha, un lavoro che gli consente di abbinare la sua passione per le moto alle sue esigenze fisiche e mentali.
    Sul ruolo di tester Yamaha
    “Guidare le moto mi piace ancora, perciò sono felice di fare il collaudatore. Ho infatti la possibilità di guidare attivamente una MotoGp, ma senza gareggiare – ha affermato il tester per la casa di Iwata, prima di citare anche Marc Marquez -. Ogni pilota ha svariati punti forti. Marquez, ad esempio, frenava più tardi rispetto a me, restando più in mezzo alla curva. Era fondamentale, dunque, avere del margine di manovra per evitare di ritrovarsi alle sue spalle”. Così il classe 1985, che l’anno scorso aveva dovuto disputare quattro Gp – zero punti conquistati – ma ha già chiuso anche quella parentesi. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Crutchlow: Dovizioso? In Yamaha farà bene”

    ROMA – Andrea Dovizioso dovrebbe correre con il team Petronas per l’ultima parte di stagione 2021 in MotoGp. Il forlivese sfrutterà l’upgrade di Franco Morbidelli, che passerà in Yamaha ufficiale. Cal Crutchlow, che quest’anno ha corso diversi Gp su Yamaha, ha voluto dare qualche consiglio all’ex compagno di squadra in Ducati: “Penso che troverà una moto molto diversa da quella a cui è abituato, ovvero avere tanta potenza sui rettilinei – ha detto -. Dovi è un grande pilota e un bravo ragazzo, penso e spero che farà bene. La cosa buona è che sarà in alcuni dei test che faremo il prossimo anno. Lavoriamo entrambi allo stesso modo, siamo piloti diversi, ma capiamo molto bene cosa funziona e cosa no”. 
    Il pronostico di Crutchlow
    “Penso che farà bene, ma sentirà una grande differenza rispetto a quello che aveva – ha aggiunto Crutchlow -. Ha guidato una Ducati per molto tempo, il vantaggio che aveva su quella moto qui sicuramente non ce l’avrà. Non sarà facile per lui, questo è certo, vedremo come andrà. Lavorerò con lui e potremo capire la sua situazione nel momento in cui inizia a correre” – ha concluso. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Crutchlow: “In Yamaha Dovizioso troverà una moto diversa”

    ROMA – “Penso che troverà una moto molto diversa da quella a cui è abituato, ovvero avere tanta potenza sui rettilinei. Dovi è un grande pilota e un bravo ragazzo, penso e spero che farà bene. La cosa buona è che sarà in alcuni dei test che faremo il prossimo anno. Lavoriamo entrambi allo stesso modo, siamo piloti diversi, ma capiamo molto bene cosa funziona e cosa no”. Cal Crutchlow, ex compagno in Ducati di Andrea Dovizioso e in sella alla Yamaha in diversi degli ultimi Gp, ha cercato di dare alcuni consigli al forlivese, che correrà in MotoGp con il team Petronas in questo finale di stagione.
    Il pronostico
    “Penso che farà bene, ma sentirà una grande differenza rispetto a quello che aveva – ha aggiunto Crutchlow -. Ha guidato una Ducati per molto tempo, il vantaggio che aveva su quella moto qui sicuramente non ce l’avrà. Non sarà facile per lui, questo è certo, vedremo come andrà. Lavorerò con lui e potremo capire la sua situazione nel momento in cui inizia a correre” – ha concluso. LEGGI TUTTO