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    VNL maschile: Lorenzo Cortesia fermato dal Covid, al suo posto Fabio Ricci

    Di Redazione Nella serata di ieri il centrale azzurro Lorenzo Cortesia è risultato positivo al Covid-19 e per questo motivo non potrà prendere parte alla trasferta nelle Filippine, per la seconda settimana di gioco della Volleyball Nations League. Al suo posto è stato convocato il centrale Fabio Ricci che viaggerà con la nazionale italiana, in partenza nel pomeriggio da Milano Malpensa alla volta di Quezon City. Nel frattempo il commissario tecnico Ferdinando De Giorgi, dopo essersi negativizzato dal Covid-19, è in volo verso l’Italia: il suo rientro è previsto per il pomeriggio di oggi.  (fonte: Comunicato Stampa) LEGGI TUTTO

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    Focolaio di Covid-19 nella Thailandia: otto giocatrici contagiate

    Di Redazione Continua a farsi sentire l’impatto dei contagi da Covid-19 sulla VNL maschile e femminile. Dopo i casi che hanno riguardato Giappone maschile, Italia maschile (con il CT De Giorgi confinato in Canada) e Belgio femminile, ora un focolaio si è sviluppato nella rosa della Thailandia, la nazionale rivelazione di questa edizione. Secondo quanto riportato da Web Volei, sono ben 8 le giocatrici thailandesi risultate positive al Covid: 4 di loro non sono neppure partite per le Filippine, mentre altre 4 (Natthanicha Jaisaen, Sasipapron Janthawisut, Tichakorn Boonlet e Hattaya Bamrungsuk) facevano parte della squadra impegnata a Quezon City e sono state poste in isolamento. La FIVB, a quanto si apprende, ha consentito alla Thailandia di convocare altre giocatrici presenti nella lista allargata per la competizione in sostituzione di quelle risultate positive. La nazionale asiatica, che ha esordito nella pool con una netta vittoria ai danni del Canada, tornerà in campo questa notte alle 5 italiane contro la Polonia. (fonte: Web Volei) LEGGI TUTTO

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    Le JT Marvelous si ritirano dal Campionato Asiatico per Club

    Di Redazione Il Campionato Asiatico per Club femminile, in programma dal 24 al 30 aprile a Semey in Kazakhstan, deve subito fare i conti con una defezione di primo piano: com’era prevedibile, le giapponesi JT Marvelous hanno annunciato il loro ritiro dalla manifestazione. La squadra nipponica, infatti, è stata colpita da alcuni casi di positività al Covid-19 che l’hanno costretta a rinunciare anche alla decisiva Gara 2 della finale scudetto di V.League, cedendo il titolo alle Hisamitsu Springs. Il posto delle JT Marvelous nel torneo sarà preso dalla squadra uzbeka del Jizzakh State Pedagogical Institute, che sfiderà nella partita d’esordio le thailandesi del Diamond Food; le iraniane del Barij Essence affronteranno il Kyrgyzstan VC, rappresentante dell’omonimo stato, mentre l’ultima gara della prima giornata sarà il derby kazako tra Altay VC, campione in carica, e Kuanysh VC. Il torneo è organizzato con la formula del girone unico, che si concluderà venerdì 29 aprile; sabato 30 la finale per il primo posto tra le due migliori classificate, che assegnerà anche un biglietto per il Mondiale per Club della prossima stagione. (fonte: AVC Volleyball) LEGGI TUTTO

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    La Cina di Filippo Lanza: “Attendiamo all’infinito un campionato che non c’è”

    Di Eugenio Peralta Nel celeberrimo romanzo “Il Deserto dei Tartari” di Dino Buzzati, il tenente Giovanni Drogo aspetta inutilmente per tutta la vita sulle mura della Fortezza Bastiani l’arrivo di un nemico che non riuscirà mai a vedere. Fatte le dovute proporzioni, una sensazione simile a quella che hanno provato quest’anno Filippo Lanza e Luca Vettori nella loro avventura in Cina con la maglia dello Shanghai: certo, l’attesa dei due giocatori italiani non sarà infinita (per fortuna), ma il senso di frustrazione per l’impossibilità di giocare un campionato continuamente rinviato è comunque fortissimo. Acuito ora, per giunta, dal rigidissimo lockdown che sta interessando la metropoli cinese. A raccontarci queste emozioni poco piacevoli, ma anche esperienze ben più positive e gratificanti che l’annata in Estremo Oriente gli ha riservato dentro e fuori dal campo, è proprio Filippo Lanza. La sua intervista parte dal racconto “in tempo reale” delle restrizioni in corso a Shanghai: “Stiamo vivendo una situazione inverosimile – sospira l’ex schiacciatore della nazionale – ma in realtà è un po’ la prosecuzione di quello che accade ormai da più di due anni. Il governo cinese sta combattendo contro questa nuova forma di Covid e dalla fine di marzo ha chiuso tutti in casa senza preavviso per il nuovo lockdown. La gente si è ritrovata in condizioni al limite del pensabile, perché nessuno era pronto a questa vicenda: la mancanza di cibo e di organizzazione sta mandando un po’ tutti in confusione. Nell’ultima settimana, comunque, il governo sta ‘liberando’ progressivamente alcune parti della città, dividendola in tre fasce di pericolosità in base al rischio di contagio: ora in periferia ci sono meno restrizioni e si può uscire almeno per andare al supermercato, un po’ come in Italia nel primo lockdown del 2020“. Foto Instagram Filippo Lanza Dove siete in questo momento tu e Luca? “Noi viviamo dentro il campus in cui ci alleniamo, una struttura che si raggiunge in circa un’ora e mezza dalla città e, diciamo, è un po’ un’isola felice. È un campus molto grande, con spazi verdi e anche un lago intorno a cui ci si può muovere; abbiamo 4 mense con disponibilità di cibo, quindi non ci manca nulla. Possiamo uscire dalle camere, facciamo allenamento due volte al giorno, insomma una vita ‘normale’ come quella che si può vivere in un ritiro della nazionale. Stiamo bene, facciamo tanti controlli e test giornalieri e ci atteniamo costantemente alle disposizioni del governo. Per noi i problemi del lockdown sono un po’ lontani, ma certo è una situazione pesante“. Prima delle ultime restrizioni, com’è andata la vostra esperienza in Cina? “Siamo arrivati a dicembre, e dopo i 14 giorni di quarantena a Tianjin ci siamo trasferiti a Shanghai e abbiamo cominciato a conoscere questa strepitosa città metropolitana. Una città gigantesca, abitata da 26 milioni di persone, che offre di tutto e di più. Il centro è molto lontano dall’idea che noi associamo al concetto di Cina: è una città internazionale, con grattacieli giganti e con tante abitudini ‘occidentali’. Abbiamo passato molto tempo a scoprirla, visto tanti quartieri diversi: vivevamo in un hotel-residence vicino al campus, ci allenavamo durante la settimana mentre il sabato e domenica, che solitamente erano liberi, ci trasferivamo in centro. La città è molto bella, suggestiva, con un sacco di particolarità: capita spesso di imbattersi in un tempio antico in mezzo a palazzi modernissimi, un contrasto che si nota in parecchi quartieri. Anche i cinesi stessi ci hanno stupito: pensavamo di trovare una popolazione molto chiusa nei confronti degli stranieri, invece tutti sono stati molto gentili e disponibili, anche chi non faceva parte del mondo sportivo“. Foto Instagram Filippo Lanza In palestra, invece, com’è stato l’impatto con il volley cinese? “Gli allenamenti all’inizio sono stati complicati, perché loro hanno una cultura completamente diversa dalla nostra, basata sulla quantità più che sulla qualità. C’erano sessioni di allenamento di 3 ore, 3 ore e mezza, che non capivamo e a cui non eravamo minimamente preparati. Siamo stati fortunati a trovare persone che hanno capito e studiato il nostro punto di vista e il nostro metodo di lavoro. Il nostro coach è un allenatore molto giovane (Qiong Shen, n.d.r.), che è stato giocatore e ha avuto anche diverse esperienze con la nazionale, e ha sperimentato metodi di lavoro diversi. Così abbiamo cominciato a dedicare la mattina ai pesi, mentre nel pomeriggio abbiamo aiutato i nostri compagni di squadra insegnando loro esercizi tecnici che noi facevamo in Italia e loro invece non conoscevano. Questo ci ha permesso di differenziare le sessioni di allenamento e lavorare su aspetti di gioco di cui la squadra aveva bisogno. È stato molto bello, perché abbiamo visto tanto interesse da parte loro nel cambiare abitudini: non solo per rispetto nei nostri confronti, ma proprio perché riconoscevano di poter migliorare“. Foto Instagram Filippo Lanza E veniamo al punto dolente: i continui rinvii dell’inizio della stagione. Come si prepara un campionato che non comincia mai? “La cosa più complicata, e che ancora oggi facciamo fatica ad accettare, è il fatto di essere comandati da un potere più alto di noi. C’è sempre qualcuno sopra di te, che sia un giocatore, un allenatore o il capo del campus; si attende sempre la parola di qualcuno più in alto. Questo ha influito tantissimo anche nella nostra attesa del campionato: all’inizio c’era una data, poi è stata modificata per la contemporaneità con le Olimpiadi invernali, poi è slittata ulteriormente perché la nazionale ha fatto un ritiro di un mese, togliendoci anche dei giocatori, e poi è tornato il Covid… È stato un continuo rimandare, non perché non si volesse fare, ma perché c’era sempre qualcuno di più ‘importante’ che prendeva queste decisioni. Per noi è stato terribile dover sempre riorganizzare la nostra mentalità e anche la programmazione fisica per arrivare pronti a un evento che ancora oggi non si sa se mai ci sarà e, eventualmente, in quali date. È stato un costante aspettare questo momento, sicuramente con preoccupazione, perché siamo venuti qua per giocare, ma anche con dispiacere, perché sappiamo che avremmo potuto ottenere degli ottimi risultati ed è stata un’occasione un po’ vanificata“. Previsioni per il futuro? “Difficile farne… Se il campionato non ci sarà, di certo proveremo a tornare. Ci mancano tanto l’Italia, la famiglia e gli affetti: è stato un anno molto bello pieno di nuove esperienze che ci ha fatto crescere sotto tanti punti di vista, però ovviamente casa nostra ci è mancata molto e non vediamo l’ora di riabbracciarla“. LEGGI TUTTO

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    Cina: nuovamente rinviato l’inizio del campionato maschile

    Di Redazione Non c’è pace in Cina per il campionato maschile: già pesantemente condizionata dalla pandemia di coronavirus nelle ultime due stagioni, la Superleague rischia di saltare anche quest’anno, sempre per colpa del Covid-19. La preoccupante situazione sanitaria del paese e le pesanti restrizioni introdotte dalle autorità hanno infatti indotto la CVA ad annullare ancora una volta l’inizio del torneo, che aveva già subito numerosi rinvii ed era infine stato fissato per sabato 2 aprile. A questo punto c’è da chiedersi se ci sarà il tempo per disputare la competizione prima dell’inizio della stagione internazionale (15 maggio). Restano dunque ancora ai box anche gli italiani Filippo Lanza e Luca Vettori, peraltro direttamente colpiti dal nuovo lockdown “preventivo” introdotto dalla città di Shanghai per evitare il diffondersi del virus. (fonte: Sina Sports) LEGGI TUTTO

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    Corea del Sud: il campionato femminile si chiude senza vincitori

    Di Redazione Per la seconda volta in tre anni, a causa della pandemia di coronavirus, il massimo campionato femminile della Corea del Sud si concluderà senza una squadra vincitrice. La drastica decisione è stata presa dalla Federazione coreana a causa dell’elevato numero di casi di positività al Covid-19 tra le squadre partecipanti: il campionato era già stato interrotto due volte, per un totale di 36 giorni di sospensione, ben superiori ai 28 previsti dal regolamento per l’annullamento della competizione. In un primo momento era sembrato che fosse possibile disputare almeno i playoff scudetto (che in Corea coinvolgono solo tre squadre), ma anche questa soluzione si è rivelata impossibile. Una decisione che darà adito a fortissimi rimpianti soprattutto per la Hyundai E&C Hillstate, che aveva letteralmente dominato la stagione con 28 vittorie su 31 partite disputate: la squadra di Suwon, per giunta, era in testa alla classifica anche nel 2020, altra stagione non terminata a causa del Covid. Lo scorso anno, invece, il campionato si era concluso regolarmente ed era stato vinto dal GS Caltex. La V-League maschile, intanto, si sta disputando regolarmente: mancano soltanto 7 incontri al termine della stagione regolare, alla quale seguiranno i playoff. (fonte: Kovo.co.kr) LEGGI TUTTO

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    Dal 1° aprile il pubblico torna al 100% anche nei palazzetti

    Di Redazione Per le fasi decisive dei campionati, dalla Serie A alle categorie minori, potremo finalmente rivedere i palazzetti pieni: il Governo, nel decreto emanato ieri sul superamento della fase emergenziale causata dalla pandemia di coronavirus, ha deciso che a partire da venerdì 1° aprile la capienza massima degli impianti sportivi sarà riportata al 100%, sia all’aperto sia al chiuso, in coincidenza con la cessazione dello stato di emergenza nazionale. Resteranno in vigore fino al 30 aprile, invece, l’obbligo di Green Pass rafforzato e di utilizzo di mascherine Ffp2 all’interno dei palazzetti, così come in tutti i luoghi in cui si svolgono spettacoli al chiuso. (fonte: Governo.it) LEGGI TUTTO

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    Casi di positività a Lagonegro, rinviato il match di domenica con Cuneo

    Di Redazione Si allarga anche alla Serie A2 maschile la nuova ondata della pandemia di coronavirus che ha già portato al rinvio di diverse partite nelle categorie inferiori, in particolare al Centro-Sud. A riscontrare più di tre casi di positività al Covid-19 nella sua squadra è stata la Cave del Sole Lagonegro, costretta quindi a rimandare a data da destinarsi la gara prevista per domenica 20 marzo sul campo della BAM Acqua S.Bernardo Cuneo. Un rinvio che, a sole tre giornate dalla conclusione della regular season, potrebbe creare difficoltà per le tempistiche del recupero. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO