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    Il Pagellone di Paolo Cozzi – Stankovic ringiovanito, Recine sfiora l’impresa

    Di Paolo Cozzi
    Passano gli anni, ma la Coppa Italia rimane un affare privato per le Big Four che per la quarta volta di fila si presentano compatte alle semifinali. Tutto facile come da pronostico per Civitanova e Trento, chiude con un secco tre a zero anche Modena, che nel match sulla carta più equilibrato mette subito sotto Monza e con una gran prova in battuta e difesa si aggiudica il prezioso pass per Bologna. Fatica più del previsto, invece, una Perugia apparsa molto fallosa e contratta, ma che ritrova dopo una lunga attesa il proprio capitano Atanasijevic e anche Russo.
    Civitanova è brava a non sprecare energie e a far ruotare tutti i suoi effettivi, approfittando di una Padova che schiera il giovane Ferrato al palleggio. Troppo grande il divario tecnico fra le due formazioni, con i marchigiani che chiudono con il 71% di efficacia e Juantorena (voto 8) che chiude con un ottimo 8 su 8 in attacco…. Come sempre quando c’è odore di Coppe il cubano diventa una macchina e incanta con la sua classe. Bene anche Rychlicki (voto 7,5), in crescita in queste ultime uscite, e De Cecco (voto 8), ottimo oggi e pronto a togliersi di dosso la nomea che lo vuole spesso secondo classificato…
    Per Padova niente da recriminare in una partita dal risultato già scritto: attacco completamente sottotono e fase muro che non riesce mai a trovare il guizzo giusto per impensierire i cucinieri. Molto in difficoltà anche il giovane Bottolo (voto 4,5), ma è difficile predicare nel deserto. Chi non tradisce mai è il libero Danani (voto 7,5), giocatore che davvero è un top player mondiale in ricezione.
    Tutto facile anche per Trento, ormai in striscia positiva da più di 2 mesi, squadra sempre più solida e sicura di se e pronta a riportare all’ombra del Monte Bondone quei successi che sono parte integrante del DNA trentino. Giannelli (voto 8) fa correre i suoi attaccanti e affila le armi per tentare l’assalto a Bologna. Lucarelli (voto 7,5) è su valori assoluti e pronto a dimostrare di essere un top player anche nei momenti caldi della stagione, Nimir (voto 8,5) è semplicemente straripante e pronto per trascinare la sua banda al successo. Se a questo uniamo due centrali concreti in attacco e solidi a muro, una buona ricezione e una batteria di battitori da far tremare le gambe… ecco che forse abbiamo la candidata numero uno alla Coppa.
    Manca il salto di qualità Milano, che non riesce mai a impensierire i gialloblu soprattutto a muro e in battuta. Peccato perché l’arrivo di Urnaut (voto 5) sembrava aver rilanciato le ambizioni dei meneghini verso le alte quote. Si salva Ishikawa (voto 7), ma Patry (voto 5) fatica ad essere quel trascinatore che tanto bene aveva fatto a Cisterna.
    Perugia soffre, vede spalancarsi la porta degli Inferi, ma è brava a chiudere a suo favore il secondo set e a traghettare in porto una partita in cui spiccano gli errori gratuiti in attacco e battuta e i ben 9 ace subiti. Campanello d’allarme forte per una squadra costruita per vincere e che quest’anno, complici anche i tanti infortuni, stenta a trovare continuità di rendimento. Un bel peso sulle spalle di Travica (voto 6), che però vive di adrenalina e grinta, mentre bene Plotnytskyi (voto 7,5), da rivedere in una semifinale con molta più pressione addosso. Nota positiva il rientro di Atanasijevic (voto 7) dopo i continui problemi al ginocchio.
    Brava Ravenna a far vedere i sorci verdi a Perugia con statistiche più basse in tutti i fondamentali. Da elogiare il modo dei ragazzi di interpretare la partita, un muro come sempre molto preciso e rigoroso e una battuta che rischia di mandare all’altro mondo le ambizioni umbre. Su tutti ottimo Recine (voto 8) che è andato davvero vicino a fare un bello sgambetto a papà Cisco, DS di Perugia!
    Ultimo match di giornata, lo scontro fra Modena e Monza vedeva i monzesi leggermente favoriti, ma la squadra di Giani, pur complicandosi la vita più di una volta nel corso dei set, con una ottima prova corale e di atteggiamento si prende una qualificazione importante per una squadra che sta trovando linfa vitale nei giovani. Lavia (voto 6,5) fatica sicuramente tanto in attacco, ma rimane “sul pezzo” e dà una gran mano in ricezione mentre Petric (voto 7) dopo qualche partita in affanno torna importante terminale in attacco. Schianta primi tempi sui 3 metri come se fosse ancora un ventenne Stankovic (voto 8), che quando ha la palla come piace a lui dimostra che a 35 anni è ancora l’asticella da raggiungere in attacco!
    Per Monza una battuta d’arresto che ci sta, ma non nelle proporzioni con cui poi è arrivata. La sensazione è che la squadra sia scesa in campo attanagliata dalla tensione di poter vincere e che non abbia trovato in Dzavoronok (voto 4) quel leader di cui tanto avrebbe bisogno per fare un ulteriore salto di qualità. LEGGI TUTTO

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    Milano, Sbertoli: “Con Trento dovremo fare bene in difesa e a muro”

    Di Redazione
    Al via oggi i Quarti di Finale di Coppa Italia con gara secca. Le quattro vincitrici accederanno alla Final Four dell’Unipol Arena a Casalecchio di Reno (BO), con Semifinali in programma sabato 30 gennaio e la Finalissima in calendario alle 18.00 di domenica 31 gennaio. L’Allianz Milano si troverà di fronte l’Itas Trentino in una sfida difficile visto il buon momento di Giannelli e compagni. Un match che vedrà Nimir Abdel-Aziz affrontare la sua ex squadra. A fare il punto della situazione è il palleggiatore Riccardo Sbertoli nell’intervista rilasciata al quotidiano Tuttosport.
    Gennaio è stato un tour de force di 8 partite in 24 giorni. Un mese in salita? «All’inizio sapevamo di essere fuori forma. Però siamo sempre scesi in campo a testa alta, consapevoli delle nostre potenzialità. C’è sempre stata fiducia nel nostro gioco e le ultime due partite confermano che stiamo crescendo».
    Trento vive un momento formidabile. Come legge la partita? «Dovremo difenderci dalla qualità della loro battuta. In questo fondamentale loro sono i più forti del campionato ma noi possiamo fare molto in difesa e a muro».
    Le sue armi si chiamano Patry, Ishikawa e ora Urnaut. Può descrivere le loro qualità? «Patry sta tornano a pieno regime. Ci siamo confrontati molto per trovare le soluzioni migliori e ho molta fiducia nelle sue potenzialità. Ishikawa è incredibile. Fa sempre quello che deve fare. È sempre nel posto in cui deve essere. Urnaut porta in dote la sua grande esperienza che ci può aiutare in partite come quella che ci aspetta».
    Dall’altra parte della rete ci sarà Ahdel Aziz Nimir. voi lo conoscete bene. «Siamo grandi amici. Quando giocava a Milano mi prendeva sempre in giro. Mi diceva che se avesse fatto il palleggiatore lui io non sarei mia entrato. È il più forte di tutti e noi cercheremo di farci trovare pronti sulle traiettorie dei suoi attacchi. Non è facile, finora non ci è riuscito nessuno».
    Si aspetta una partita combattuta? «Mi auguro che lo sia. Noi li abbiamo già incontrati a inizio gennaio e ci hanno messo sotto. Però abbiamo capito cosa ci è mancato in quell’occasione». LEGGI TUTTO

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    Soli: “Monza favorita, ma si gioca sempre al PalaPanini”

    Di Redazione
    Una partita particolare quella di domani tra Modena e Monza valida per i quarti di finale di Coppa Italia per Fabio Soli. Anche se non sarà in panchina da nessuna delle due parti, le compagini rappresentano molto per il coach di Formigine esonerato dalla società brianzola ad ottobre.
    Una scelta presa forse troppo presto visti i risultati che hanno raggiunto poi i ragazzi cari alla Presidente Marzari, della quale il classe ’79 non nasconde il suo rammarico, intervistato da Alessandro Trebbi per il Resto del Carlino Modena: “Mi dispiace tantissimo non poter più allenare Monza. Non l’ho mai negato, questa Monza è la squadra più forte che mi sia capitata in mano da quando faccio il primo allenatore: costruita con giudizio, equilibrio, talento. E sta dimostrando di essere una squadra che vale i primi posti dietro le grandissime“.
    Su Modena invece, che ha allenato come vice nella stagione del 2011 accanto a Bagnoli e Medei si esprime così: “Dopo il periodo nero, culminato con quella famosa riunione in spogliatoio dopo la sconfitta con Vibo Valentia, ha trovato la sua identità. Ha alcune lacune, ma fa fronte a esse con grande tenacia e con una continuità nel gioco molto maggiore rispetto a inizio stagione”.
    Se deve fare un nome nella rosa della Leo Shoes? “Nonostante sia stato più volte bistrattato per me Lavia è il giocatore che sta compiendo il percorso di crescita migliore: quando riesce a tenere i suoi livelli, per Modena fa la differenza. Assieme a Mazzone è quello che ha alzato più di tutti il suo volume di gioco, e si unisce ai due cardini della struttura gialloblù: Grebennikov e soprattutto Christenson, che ha capito subito con che squadra aveva a che fare”.
    Sarà il fisico, a fare la differenza? “I centimetri e il peso di Monza si fanno sentire secondo me, e Modena teme le squadre molto fisiche. Ma non solo quello: Dzavoronok e Lagumdzija aprono la rete e Orduna gioca molto bene in primo tempo e pipe. Le opportunità che ha Orduna quest’anno le hanno in pochi, le sta sfruttando“.
    Pronostico secco? “Vista anche la classifica vedo leggermente avanti Monza, proprio per i motivi che abbiamo detto prima. Ricordiamoci però sempre che si gioca al PalaPanini“ LEGGI TUTTO

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    Juantorena: “Abbiamo sempre vinto contro Padova ma non siamo già qualificati”

    Di Redazione
    16 punti con il 59% in attacco, 2 ace e 1 muro. Questo recita il tabellino accanto al nome di Osmany Juantorena dopo la partita della sua Lube contro Cisterna. Il top scorer cubano, eletto MVP della partita, ha permesso ai suoi di raggiungere una vittoria netta in tre set ai danni dei patavini.
    Un successo che va dimenticato subito però, domani alle 17 all’Eurosuole Forum arriva Padova per i quarti di finale di Coppa Italia ed è proprio il classe ’85, intervistato da Il Resto del Carlino Macerata, ad analizzare il match da dentro e fuori: “Abbiamo sempre vinto contro di loro in questa stagione ma non siamo già qualificati. Vogliamo fortemente andare a Bologna per alzare la Coppa Italia”.
    Anche perché siete detentori.. “Quello cambia poco, a me piace vincere sempre”.
    Il massimo trofeo italiano è lo scudetto, siete secondi dietro Perugia e il 3 ci sarà lo scontro diretto. Finora avete vinto due precedenti su tre, meritate di più il primato? “I precedenti contano poco, i conti si fanno solo alla fine. Se batteremo Perugia e poi anche Vibo, trasferta per niente facile, ci saremmo meritati il primo posto. Vero che quest’anno nei playoff non ci saranno i tifosi, per me però è sempre meglio giocare in casa che fuori le gare decisive” LEGGI TUTTO