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    Coppa Italia: ecco gli abbinamenti dei quarti di finale

    Foto Lega Pallavolo Serie A Femminile

    Di Redazione
    Con il recupero tra Busto Arsizio e Casalmaggiore si è chiuso il girone d’andata del campionato di Serie A1 femminile, la cui classifica determina gli abbinamenti dei quarti di finale di Coppa Italia. L’ultima squadra qualificata è proprio la Unet E-Work Busto Arsizio, che sorpassa le casalasche e Cuneo issandosi all’ottavo posto al giro di boa e assicurandosi il duello con l’Imoco Volley Conegliano.
    I quarti di finale di Coppa Italia si disputeranno mercoledì 10 marzo, con Final Four all’RDS Stadium di Rimini nel weekend del 13-14 marzo. Ecco il programma:
    (1) Imoco Volley Conegliano – (8) Unet E-Work Busto Arsizio(4) Saugella Monza – (5) Savino Del Bene Scandicci(2) Igor Gorgonzola Novara – (7) Il Bisonte Firenze(3) Reale Mutua Fenera Chieri – (6) Delta Despar Trentino
    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Iniziano i quarti di Coppa. Graziosi: “Massima attenzione a Galatina”

    Di Redazione
    Ad un anno dalla finale che regalò la tanto agognata Coppa Italia a Bergamo, dopo un’annata per nulla semplice, riuscire a disputare nuovamente i quarti della Del Monte® Coppa è per Bergamo e Agnelli Tipiesse una grande occasione e conferma di un percorso importante e dignitoso che investe tutti di grande orgoglio, e chiama il team di coach Graziosi a difendere il titolo ed il prestigioso trofeo attualmente in bacheca del club orobico.
    Mercoledì alle 19.30 appuntamento al Pala Pozzoni con la fase dei quarti della Del Monte Coppa Italia: avversaria di Agnelli Tipiesse sarà Efficienza Energia Galatina, formazione di serie A3 che si è classificata come peggior prima alla fine del girone di andata.
    La squadra salentina guidata da Stomeo può vantare di una rosa con gente di esperienza per la categoria con buone individualità, primo tra tutti l’opposto Giannotti, miglior realizzatore della squadra, con esperienze anche di Superlega tra cui Monza e Padova. In diagonale con Parisi sono il punto di forza del team, che ha inoltre un’ altra pedina molto importante che è il centrale Elia, che coach Graziosi conosce molto bene perchè è un atleta che ha allenato a Ravenna, con esperienze anche in A2; l’altro centrale Musardo, salentino, è fisico ed ha esperienza. Hanno un ottimo impianto di ricezione e posto 4 con Maiorana e Lotito, con buona manualità e gestione degli attacchi, esperti di categoria, sbagliano poco e difendono tanto, insieme al libero Torchia, la loro forza è nel gruppo, che ha ottenuto veramente buoni risultati finora nel girone Blu.
    Le parole di coach Graziosi in previsione del match dei quarti sono sempre ben ponderate e con i piedi per terra, anche nei confronti della manifestazione che Bergamo si trova ad affrontare da campione in carica, difendendone il titolo:
    “Con Galatina sarà una partita a cui fare grossa attenzione, giocano bene e col sorriso, hanno grandi individualità come il centrale Elia, giocatore che ho avuto piacere di allenare a Ravenna, e la diagonale con Giannotti e Parisi, con gente di esperienza, e non hanno nulla da perdere. E’ necessario approcciare con la massima attenzione, ricordo lo scorso anno con Porto Viro in Coppa, un team di A3 che fece molto bene e rischiai di perdere: quest’anno voglio farci molta più attenzione. Tipica partita che se giochi bene vinci, se non giochi bene puoi soffrire, sono una squadra tosta. La Coppa Italia per me? Manifestazione importante, è vero, non l’ho mai vinta, ma non ne faccio un’ossessione, mi piacerebbe arrivare in fondo e vincerla con Bergamo, ma non mi fascio la testa se non accadrà.”
    Il match sarà visibile sui canali youtube Legavolley, fischio d’inizio alle 19.30
    Arbitri dell’incontro saranno Usai Piera e Prati Davide.
    Gli altri incroci: Cuneo si giocherà i quarti con Brescia, Taranto affronterà Porto Viro, Ortona contro Reggio Emilia.
    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Il Pagellone di Paolo Cozzi – Rivincita De Cecco, Plotnytskyi dov’è?

    Di Paolo Cozzi
    Nel remake della finale 2020 (e anche delle due precedenti) gli occhi sono tutti puntati su Perugia e Leon dopo la straordinaria prova di forza messa in mostra nella semifinale con Trento, ma come spesso accade nella pallavolo è difficile offrire la stessa performance a sole 24 ore di distanza. E così è Civitanova a salire sugli scudi, alzando una vera e propria linea Maginot che ferma e respinge le ambizioni di vittoria degli umbri.
    La Lube batte, attacca e mura meglio dei perugini, mentre fatica maggiormente in ricezione, ma è nel conto degli errori gratuiti che gli uomini di De Giorgi surclassano quelli di Heynen, apparsi in affanno per gran parte del match. È la rivincita di De Cecco, accusato dalla piazza umbra di non essere uomo da finale, che trascina i suoi alla vittoria e dimostra ancora una volta (ma ce ne era davvero bisogno?) tutta la sua classe e il suo talento. Perugia può recriminare sugli infortuni che la accompagnano da mesi, ma la gara di ieri l’ha persa più con la testa che con la tecnica.
    CUCINE LUBE CIVITANOVA
    Simon voto 10. Non è il miglior muratore della Superlega ma, quando arriva a muro e mette i suoi tentacoli in bocca agli schiacciatori avversari, chiude tutti gli spazi e costringe i malcapitati a subire murate o a commettere errori. In attacco invece è il numero uno e lo ricorda ad ogni occasione.
    Juantorena voto 7. Forse meno decisivo che in altre partite, ma quando il gioco si fa duro lui è il primo a rispondere presente e a dare man forte ai compagni nei momenti chiave del match.
    Rychlicki voto 8. 22 attacchi, un solo errore. Sarà che De Cecco lo smarca bene, sarà che il muro di Perugia lo snobba un po’… ma la realtà è che l’opposto lussemburghese è cresciuto e adesso è diventato un tassello chiave nel gioco dei cucinieri.
    Leal voto 7,5. In attacco è un po’ macchinoso, ma nel quarto set è lui che si erge a protagonista e spegne le velleità di rimonta di Perugia. Bene a muro e in battuta, in ricezione soffre parecchio, ma contro i bombardieri perugini ci può stare!
    Anzani voto 6. Partita in sordina per il centralone azzurro, che in attacco è spesso dimenticato dal suo palleggiatore e a muro trova tanti tocchi preziosi ma nessun guizzo vincente. Mezzo voto in più perché è sui suoi turni di battuta che la Lube crea i break importanti.
    De Cecco voto 9. Discuterlo è argomento per folli, eppure dopo anni c’è ancora chi pensa che debba dimostrare il suo valore nelle partite che contano. Gara perfetta, non si perde in preziosismi e punta al sodo, alternando le sue bocche da fuoco con maestria e sapienza. E quando la palla è staccata, bè, nessuno se ne accorge, perché trova sempre il punto rete esatto dove farla arrivare.
    Balaso voto 8,5. Week end da vero leader della seconda linea per lui, capace di chiudere con il 69% di ricezioni positive e un solo ace subito contro la squadra che il giorno prima aveva mietuto servizi vincenti ad ogni respiro.
    SIR SAFETY CONAD PERUGIA
    Leon voto 5. Dalle stelle alle stalle, ovvero: anche i grandi campioni possono bucare le Finali. Tanti errori gratuiti e murate subite: è vero che la palla non gli arriva perfetta, ma qualcosa nel motore Ferrari del cubano ieri si è inceppato.
    Ter Horst voto 6. A muro è una spina nel fianco per l’attacco marchigiano, ma in attacco fatica a costituire quell’alternativa importante che ha dimostrato di poter essere in semifinale. Peccato, perché in stagione è cresciuto molto, anche se continua a essere scriteriato dalla linea dei 9 metri.
    Plotnytskyi voto 4,5. Il vero grande assente di questa finale di Coppa. Nella giornata in cui serviva il suo apporto per affiancare un Leon a tratti sottotono, si scioglie come neve al sole in attacco chiudendo con un mesto 30%. Meglio in ricezione, ma deve crescere di personalità in queste partite se vuol vincere a Perugia.
    Solé voto 6. Civitanova gli regala una marcatura “personalizzata” e rispetto al solito fatica a trovare continuità, però si difende e non molla fino alla fine. Un po’ sottotono a muro, dove fatica a leggere il gioco del connazionale De Cecco.
    Russo voto 6. In attacco non è incisivo, anche se un paio di colpi in zona 5 sono di notevole fattura. Meglio a muro, dove prova a dire la sua, ma se i laterali volano e sbracciano diventa difficile riuscire a combinare qualcosa di buono.
    Travica voto 5. La ricezione gli arriva anche con una discreta continuità, ma a 24 ore dalla partita perfetta non riesce a trovare la stessa alchimia con i compagni, con palloni che sembrano essere un pelo più bassi e corti rispetto al giorno precedente. Ma conoscendo Dragan so che con la testa è già in palestra, pronto a lavorare per prendersi la rivincita fra qualche mese.
    Colaci voto 7. Ottimo in ricezione, sempre reattivo in copertura. Prova a spronare i suoi, ad aiutarli ad uscire dall’impasse che li attanaglia, ma non ci riesce.
    Atanasijevic voto 6. Non ha il ritmo partita e lo si vede in alcuni scambi, ma già rivederlo in campo è un piacere, augurandogli di tornare presto il bomber che tutti abbiamo apprezzato negli ultimi anni. LEGGI TUTTO

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    L’albo d’oro della Del Monte Coppa Italia: settimo trionfo per la Lube

    Foto Lega Pallavolo Serie A

    Di Redazione
    Cucine Lube Civitanova a forza 7: tante sono le Coppe Italia conquistate dalla squadra marchigiana dopo la vittoria su Perugia all’Unipol Arena. Per la seconda volta nella sua storia la Lube porta a casa il trofeo per due anni di fila: c’era già riuscita nel 2008 e nel 2009 (le altre affermazioni sono invece quelle del 2001, 2003 e 2018).

    Ecco l’albo d’oro aggiornato della manifestazione:
    1978-79 Panini Modena1979-80 Panini Modena1980-81 Edilcuoghi Sassuolo1981-82 Santal Parma1982-83 Santal Parma1983-84 Bartolini Bologna1984-85 Panini Modena1985-86 Panini Modena1986-87 Santal Parma1987-88 Panini Modena1988-89 Panini Modena1989-90 Maxicono Parma1990-91 Il Messaggero Ravenna1991-92 Maxicono Parma1992-93 Sisley Treviso1993-94 Daytona Modena1994-95 Daytona Las Modena1995-96 Alpitour Traco Cuneo1996-97 Las Daytona Modena1997-98 Casa Modena Unibon1998-99 Tnt Alpitour Cuneo1999-00 Sisley Treviso2000-01 Lube Banca Marche Macerata2001-02 Noicom Brebanca Cuneo2002-03 Lube Banca Marche Macerata2003-04 Sisley Treviso2004-05 Sisley Treviso2005-06 Bre Banca Lannutti Cuneo2006-07 Sisley Treviso2007-08 Lube Banca Marche Macerata2008-09 Lube Banca Marche Macerata2009-10 Itas Diatec Trentino2010-11 Bre Banca Lannutti Cuneo2011-12 Itas Diatec Trentino2012-13 Itas Diatec Trentino2013-14 Copra Elior Piacenza2014-15 Modena Volley2015-16 DHL Modena2016-17 Cucine Lube Civitanova2017-18 Sir Safety Conad Perugia2018-19 Sir Safety Conad Perugia2019-20 Cucine Lube Civitanova2020-21 CUCINE LUBE CIVITANOVA LEGGI TUTTO

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    La Coppa resta a Civitanova: il muro di Simon affonda Perugia

    Di Eugenio Peralta
    Tutto è cambiato negli ultimi dodici mesi, ma non il nome della squadra vincitrice della Del Monte Coppa Italia: la Cucine Lube Civitanova si porta a casa il trofeo per il secondo anno consecutivo, trionfando in finale all’Unipol Arena di Casalecchio di Reno sulla Sir Safety Conad Perugia. Una partita ben diversa da quella del 2020, chiusa con parziali nettissimi da una parte e dall’altra e di fatto mai combattuta, se non nelle fasi iniziali dei set. A fare la differenza è il muro, decisivo in più frangenti della partita. Il più clamoroso sull’11-11 del terzo set, quando la Lube infila un parziale di 8-0 con cinque block in consecutivi, 4 dei quali del monumentale Robertlandy Simon (alla fine saranno 8), meritatamente premiato come MVP.

    La battuta, invece, si fa sentire soltanto in negativo per Perugia, che sbaglia decisamente troppo al servizio (18 errori) e, dopo i due ace del primo set, ne piazza soltanto uno nei tre restanti. Il brillantissimo secondo set di Thijs Ter Horst (6 punti con 3 muri vincenti) illude gli umbri, che poi non riescono mai a trovare la quadra, né con l’olandese né con Atanasijevic: ne fa le spese anche un Wilfredo Leon apparso più nervoso del solito, con 21 punti all’attivo ma anche 5 errori e ben 6 murate subite.
    Vittoria meritatissima dunque per Civitanova, premiata da un’organizzazione di gioco quasi perfetta ma anche dalla capacità di restare incollata alla partita nell’unico passaggio a vuoto: bravo De Giorgi a recuperare Yoandy Leal, che aveva rischiato di uscire psicologicamente dalla gara dopo un primo set stellare. Che la tenuta psicologica sia la forza di questa squadra lo dicono anche le prove di Luciano De Cecco, che non sente il peso del confronto con la sua ex squadra, e Fabio Balaso, che tiene in piedi la seconda linea nei momenti di difficoltà di Leal e di Osmany Juantorena. Senza dimenticare un Rychlicki ancora vicino al 60% in attacco e i fondamentali turni di battuta di Anzani. Insomma, il verdetto è chiaro: contro questa Lube sarà dura per tutti…

    LA CRONACA DELLA PARTITA
    Cucine Lube Civitanova-Sir Safety Conad Perugia 3-1 (25-17, 18-25, 25-17, 25-17)Cucine Lube Civitanova: Kovar, Marchisio, Juantorena 12, Balaso (L), Leal 17, Larizza (L), Rychlicki 15, Diamantini ne, Simon 17, De Cecco, Anzani 2, Falaschi ne, Hadrava, Yant 2. All. De Giorgi.Sir Safety Conad Perugia: Piccinelli, Ricci ne, Vernon-Evans, Travica, Ter Horst 9, Sossenheimer ne, Biglino (L) ne, Leon 21, Zimmermann, Solé 8, Russo 7, Colaci (L), Atanasijevic 3, Plotnytskyi 8. All. Heynen.Arbitri: Cesare e Boris.Note: Incontro disputato a porte chiuse. Civitanova: battute vincenti 5, battute sbagliate 13, attacco 49%, ricezione 49%-25%, muri 14, errori 20. Perugia: battute vincenti 3, battute sbagliate 18, attacco 42%, ricezione 56%-29%, muri 9, errori 28. LEGGI TUTTO

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    Il Pagellone di Paolo Cozzi – Leon è un marziano, Nimir irriconoscibile

    Di Paolo Cozzi
    Asfaltata: non ci sono altri termini per descrivere la Caporetto di Trento in semifinale. La più brutta e cocente sconfitta in 20 anni di storia per i trentini che, arrivati a Bologna come grandi favoriti, forti di ben 16 vittorie consecutive, non riescono mai a trovare una controffensiva allo strapotere mostrato dalla Sir Safety Conad Perugia.
    A far rumore non è solo il 3-0 secco subito, ma il modo in cui è arrivato, con tutti i giocatori trentini apparsi impotenti e incapaci di trovare una via d’uscita alla pressione avversaria. Si prospetta una notte di lunghi confronti fra squadra, staff e società, perché questa è una di quelle situazioni che vanno affrontate subito per capire il problema.
    Tutto roseo in casa umbra, con Heynen eccellente nel preparare la partita dal punto di vista tecnico, tattico e motivazionale. Se a questo aggiungiamo un Leon immenso e un Travica lucido e preciso come non mai, ecco che gli ingredienti per un grande match ci sono tutti. Perugia è perfetta dalla linea dei 9 metri , ottima a muro e in attacco, mentre in ricezione soffre parecchio ma senza deragliare come capita invece ai trentini.
    SIR SAFETY CONAD PERUGIA
    Leon voto 10. Marziano… solo un marziano può fare 27 punti in tre set, con 8 ace e 4 muri. Da quando è a Perugia ha dimostrato di essere un campione, oggi si è issato di prepotenza sul gradino più alto del podio mondiale e guarda il secondo da km di distanza.
    Travica voto 8. Non male per un vecchietto che tanti davano per finito anni fa e consideravano l’anello debole di questa squadra. Avere Leon in squadra aiuta molto, certo, ma se non si hanno doti innate di leadership, unite a grandi qualità tecniche, non si va da nessuna parte!
    Ter Horst voto 8. Cresciuto tanto in stagione, l’olandesone si è messo a disposizione della squadra e appare sempre più utile alla causa. Se solo sbagliasse un po’ meno in battuta…!
    Plotnytskyi voto 7,5. In attacco è tenuto in naftalina, anche perché davanti ha Giannelli che è un osso duro a muro, però in battuta è spietato e in ricezione balla senza saltare.
    Solé voto 7. Marcato a “uomo” dai centrali trentini è comunque bravo a trovare traiettorie vincenti in attacco mentre a muro legge molto bene Giannelli e sporca davvero tanti palloni.
    Russo voto 7,5. Gran bella prova del centrale italiano, al rientro in pratica dall’infortunio. Bene in attacco, benissimo a muro, sempre lucido e in anticipo su Giannelli. Tutto molto bello per Perugia e per la nazionale.
    Colaci voto 7,5. Difende un primo tempo di Podrascanin sui 3 metri come fosse la cosa più naturale del mondo, in ricezione sembra coprire tutto il campo. Davvero il leader della seconda linea umbra.
    ITAS TRENTINO
    Lucarelli voto 6,5. È l’unico dei suoi a provarci, a non mollare, e in attacco comunque si fa valere. Ma in ricezione 5 ace sono un macigno che pesa parecchio.
    Giannelli voto 5. La palla schizza ovunque e lui è spesso costretto ad alzate scontate. Gli resta la colpa di non essere riuscito a riportare Nimir in partita e di non aver saputo trovare una chiave per scardinare, o mettere almeno in difficoltà, il muro di Perugia.
    Michieletto voto 5,5. Partita difficile per il giovane martello trentino, che viene un po’ messo ai margini del gioco in attacco, mentre in seconda linea finisce alla deriva come tutti i compagni di reparto. Una lezione amara, ma che sono sicuro farà crescere tanto il giovane Alessandro.
    Nimir voto 4. Non vado più sotto per rispetto di un giocatore che quest’anno ha fatto il diavolo a quattro in ogni partita. Ma il Nimir di oggi è stato a dir poco irriconoscibile, sprofondato presto nelle sabbie mobili di una partita che lo ha visto commettere più errori diretti che punti. Ora andrà capito se è stato solo un disastroso incidente di percorso o se manca una certa attitudine a giocare partite da dentro o fuori.
    Lisinac voto 5. In attacco trova qualche bel colpo, ma a muro insegue per tutto il tempo il gioco di Travica senza trovare il bandolo della matassa.
    Podrascanin voto 6. Con la ricezione che fa acqua da tutte le parti ha pochi palloni disponibili, ma li sfrutta bene. Trova anche un muro e un ace, di certo non è da lui che parte la débacle.
    Rossini voto 5,5. In ricezione è l’unico che riesce a dare un po’ di continuità di palloni a Giannelli; certo che si ricorderà anche lui per un bel po’ il sibilo dei palloni scagliati da Leon. LEGGI TUTTO

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    Perugia show, Trento mai in partita: la finale è ancora Lube-Sir

    Di Eugenio Peralta
    Una sola squadra in campo: la Sir Safety Conad Perugia annichilisce l’Itas Trentino in quella che sulla carta doveva essere la semifinale di Del Monte Coppa Italia più equilibrata e che invece termina in poco più di un’ora, risolvendosi in un trionfo per la squadra di Vital Heynen, praticamente perfetta in ogni fondamentale. In finale sarà ancora battaglia contro la Cucine Lube Civitanova, che nel pomeriggio ha battuto la Leo Shoes Modena con un altro 3-0, ma in una sfida decisamente più equilibrata.

    Per descrivere l’impressionante supremazia di Perugia non si può non partire da Wilfredo Leon, autore di una prova a dir poco monumentale: 27 punti in tre set, 71% in attacco senza errori, 8 ace e 4 muri-punto sono gli strabilianti numeri del cubano. Ed è fin troppo ovvio individuare nella battuta l’arma vincente della Sir, con 13 punti dai nove metri; ma in realtà tutti gli ingranaggi della macchina perugina sono perfettamente oliati, da un Thijs Ter Horst ormai perfettamente calato nel ruolo di opposto (10 punti con il 60%) a Travica e Plotnytskyi, passando per un Roberto Russo già protagonista benché rientrato da una sola partita.
    Heynen non ha neppure bisogno di far svestire la tuta ad Aleksandar Atanasijevic, che si sfoga alla grande come… capo-tifoso, mentre Lorenzetti deve a un certo punto ricorrere a un Dick Kooy ancora lontano dalla forma migliore, senza grandi risultati. Il crollo di Trento – ancora più pesante perché arrivato dopo 16 vittorie consecutive – si rispecchia nella serata da incubo di Nimir Abdel-Aziz: appena 6 punti per il bomber olandese con un disastroso 26% in attacco. E pure qui c’è lo zampino di Leon, che con un paio di muri ben assestati (ormai è diventata un abitudine) fa sentire ancora di più al rivale il peso psicologico di una final four per lui pressoché inedita.
    LA CRONACA DELLA PARTITA
    Sir Safety Conad Perugia-Itas Trentino 3-0 (25-19, 25-14, 25-17)Sir Safety Conad Perugia: Piccinelli, Ricci ne, Vernon-Evans, Travica 1, Ter Horst 10, Sossenheimer, Biglino (L) ne, Leon 27, Zimmermann, Solé 7, Russo 6, Colaci (L), Atanasijevic ne, Plotnytskyi 8. All. Heynen.Itas Trentino: Cortesia ne, Argenta ne, Michieletto 5, Pol ne, Sperotto ne, Rossini (L), Lucarelli 10, Giannelli 1, Kooy 2, Abdel-Aziz 6, Sosa Sierra ne, Podrascanin 5, Lisinac 4, De Angelis (L) ne. All. Lorenzetti.Arbitri: Goitre e Zavater.Note: Incontro disputato a porte chiuse. Perugia: battute vincenti 13, battute sbagliate 14, attacco 63%, ricezione 38%-13%, muri 7, errori 17. Trento: battute vincenti 3, battute sbagliate 6, attacco 42%, ricezione 37%-15%, muri 3, errori 16. LEGGI TUTTO