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    Next Gen ATP Finals 2023 – Jeddah : Ecco i due Gruppi. Nardi e Cobolli nello stesso girone

    Flavio Cobolli ITA, 2002.05.06

    I giovani tennisti leader sotto i 21 anni hanno scoperto questa sera la loro assegnazione nei gruppi per le Next Gen ATP Finals.Nel Gruppo Verde si unirà al francese testa di serie n.1 Arthur Fils, 19 anni, Dominic Stricker, Flavio Cobolli e Luca Nardi.Il connazionale francese Luca Van Assche, 19 anni e n.2 del seeding, guiderà il Gruppo Rosso, che vedrà anche la partecipazione di Alex Michelsen, Hamad Medjedovic e Abdullah Shelbayh.Le Next Gen ATP Finals, il primo evento ATP mai tenuto in Arabia Saudita, si svolgeranno dal 28 novembre al 2 dicembre presso la King Abdullah Sports City (hard).
    Gruppo Verde(1) Fils, Arthur (3) Stricker, Dominic (5) Cobolli, Flavio (7) Nardi, Luca
    Gruppo Rosso(2) Van Assche, Luca (4) Michelsen, Alex (6) Medjedovic, Hamad (8/WC) Shelbayh, Abdullah LEGGI TUTTO

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    Sinner Stellare! Annulla tre match point a Djokovic e lo sorpassa al fotofinish in Coppa Davis, Italia 1 Serbia 1. Il doppio decide la finalista

    Jannik Sinner batte Djokovic a Malaga (foto Getty Images)

    Sinner da impazzire in Coppa Davis! Irreale l’intensità, resistenza e durezza di Jannik, la sua capacità di gestione dei colpi e delle emozioni in tutto l’incontro, e soprattutto nel rush finale, qualcosa che non dimenticheremo mai. Sinner gioca e vince una partita stellare contro il n.1 di Serbia e del mondo, 6-2 2-6 7-5 lo score conclusivo, annullando tre match point sul 4-5 del terzo set e tramortendo il più forte con un parziale micidiale di 13 punti a 6 dallo 0-40, con molti punti vincenti, dando una dimostrazione di qualità e forza fisica, tecnica e mentale ancora superiore rispetto alla vittoria nel round robin delle ATP Finals. Superiore sì, perché qua c’è in palio una finale di Coppa Davis, perché le condizioni erano ancor più favorevoli al serbo, perché l’esperienza di Nole in un contesto del genere aveva un peso importante, con l’aggravante della sconfitta di Musetti nel primo singolare. Macigni, una montagna intera sulle spalle di Sinner, che ancora una volta ha dimostrato che razza di atleta e campione sia.
    Sinner parte come un treno, gioca con una velocità di piedi e potenza fenomenali. Costringe Djokovic a rincorrere, non lo fa mai colpire da fermo, dal centro, mai comandare. Tiene in mano il tempo di gioco, impone i ritmi e le traiettorie con un’anticipo a profondità clamorose. Una macchina da tennis infernale, che sbaraglia le difese del più forte difensore del mondo. Uno spettacolo sublime di tennis moderno e velocissimo. A tratti irresistibile, ma anche con misura e lucidità. Un 6-2 fantastico, ottenuto pure servendo così così (solo il 51% di prime palle in campo), grazie a scelte corrette e il dominio del tempo, degli spazi del campo. La partita si inverte completamente nel secondo set: Novak reagisce, si scuote, sale in cattedra. Adesso è lui più rapido, ha conquistato una posizione più vicina alla riga di fondo, i suoi colpi sono più profondi e intensi; apre maggiormente l’angolo e comanda. Con un break nel quarto game vola in testa e prende possesso del match. Sinner rincorre ma non trova la contro mossa, con un secondo break lo score si è ribaltato: 6-2 Serbia. Meritato, Nole stellare, da n.1.
    Si temeva che la partita fosse girata, e ha rischiato di finire così. All’avvio del terzo set Jannik soffre, tanto. Novak è molto intenso, serve bene e risponde meglio, mentre Sinner pur spingendo forte ha difficoltà a sfondare la resistenza del rivale. Il secondo game è pura sofferenza, ma è dove ha costruito la vittoria, il suo capolavoro. Novak prova di tutto, gioca con aggressività e potenza, domina dalla risposta e la prima palla di Jannik latita. Due doppi falli, e soprattutto una palla break per Djokovic, che profumava già di match point vista l’inerzia generale in campo. Un campo nel quale Novak era sulla riga, a comandare, mentre Jannik più dietro, a cercare attacchi difficili. Si salva Sinner, resiste a 20 punti uno più duro dell’altro. E qua ricomincia a ritrovare una miglior posizione. Ricomincia a sfondare col diritto lungo linea. Soffre meno col rovescio cross, attacca e provoca qualche errore dell’avversario, che nei suoi game è perfetto. Si soffre, ma si avanza. Fino al 4-3. Sinner salva una palla break delicatissima, sbanda ma regge, con grinta. Sul 5-4 Djokovic, ecco che nemmeno il miglior sceneggiatore di Hollywood potrebbe concepire qualcosa di così meraviglioso. Djokovic vola, Sinner ci prova ma sbaglia. Errori e 0-40, tre match point per Novak. Sembra finita, non per Jannik. Guarda il suo team, è sicuro. Serve bene, attacca, vince 5 punti di fila e il suo sguardo è infuocato, mentre Novak allarga le braccia, sconsolato. Djokovic ancora non lo sa, ma sul terzo MP non trasformato, ha appena perso. Jannik spinge a tutta, tutto gli sta in campo, mentre il serbo accusa il momento e regala due colpi, due classici gratuiti. 30-40, palla break per Sinner! Jannik è metri dietro, provoca Nole, che… ci casca! Rischia il serve and volley ma la risposta dell’azzurro è maligna, e la volée non entra. Un Break clamoroso che ribalta tutto e manda a servire l’azzurro, che chiude con autorità. Una vittoria pazzesca. Pazzesca.
    La faccia di Djokovic in risposta nell’ultimo game è la foto del match. Quella di uno che ha già visto tutto e non si capacita. Ha dato del suo meglio dal secondo set il n.1, dopo esser stato investito da un treno in corsa. La reazione del più grande campione non è bastata a stroncare la resistenza di Sinner, bravissimo a teniere, soffrire, ripartire. Annullare tre match point con un freddezza “da Djokovic”, da campionissimo, e quindi pronto a tirare la zampata.
    Dove l’ha vinta Jannik. L’ha vinta con una forza morale unica, rifiutare la sconfitta, aggrapparsi con freddezza alle sue certezze. Prendersi rischi alti, ma con un’idea dietro, segno di evidente lucidità. Ha capito dalla sconfitta in finale a Torino che solo tenendo ritmi assoluti e comandando aveva chance. Ha prodotto un set irreale, il migliore in carriera, e poi ha completato l’opera soffrendo e rinascendo dopo esser stato sportivamente morto. Ha tenuto col rovescio, ha attaccato tanto, ha colpito una serie infinita di diritti potentissimi, soprattutto col lungo linea per uscire dalla diagonale. Ma più di ogni altro aspetto, ha abbinato potenza fisica a qualità tecniche e tattica. Visione, pur nella lotta feroce. Lucidità. Tenuta mentale contro il più forte. Ha dominato, perso e ripreso il tempo di gioco, contro il migliore. Questa è una vittoria che andrà analizzata a freddo per la sua importanza. Qua le cose cambiano, non è una vittoria come le altre.
    Un capolavoro che entra direttamente nei libri d’oro del tennis italiano e non solo. Il piglio con il quale Sinner ha resistito contro un Djokovic fortissimo, come ha sofferto e poi è stato freddo negli ultimi 3 giochi è qualcosa di superiore, incredibile. Vedremo come andrà il doppio di Italia Serbia, chi volerà in finale contro l’Australia. Di sicuro, Jannik ha fatto volare tutti gli appassionati italiani verso mondi sconosciuti. E bellissimi.
    Marco Mazzoni

    La cronaca
    Il secondo singolare di Italia – Serbia inizia con il n.1 del mondo Djokovic alla battuta. Buon game, spinge in sicurezza, a 15 muove lo score. Scatta. bene anche Sinner, prima palla sicura e diritto bello incisivo, 1 pari. Proprio grazie ad un ottimo diritto dal centro, all’incrocio delle righe, Jannik vola a rete e si prende il 15-30. Alza il muro il serbo, che ritmo alla sua velocità di crociera, difficilissimo invertire l’inerzia quando comanda e apre l’angolo. Sinner porta il game ai vantaggi con un rovescio cross imprendibile, un bijoux. Con i piedi sulla riga di fondo in risposta sulla seconda palla, Novak commette doppio fallo, Palla Break Sinner! Rischia il serve and volley, ma la risposta di rovescio di Jannik è al corpo, pesante, la volée in rete. BREAK Sinner, 2-1 avanti. Purtroppo Jannik incappa in pessimo  turno di battuta, incluso un doppio fallo per lo 0-30. Poderosa, impressionante la spinta di Sinner, col rovescio è bassissimo al momento dell’impatto, la palla fila a tutta. Tutte seconde palle, ma 4 punti di fila e 3-1 Sinner, che potenza! Appena Novak tira un colpo interlocutorio, Jannik entra con un’anticipo e forza clamorosa. Con un diritto in contro piede dal centro dopo una bella risposta, Sinner si prende la chance del doppio break sul 30-40. Ace Djokovic… si salva da un momento delicatissimo. Poi spara largo un diritto aggressivo il serbo, ma era Sinner a mettere tonnellate di pressione. L’intensità di Jannik è superiore, e che qualità! Con una risposta di rovescio lungo linea PERFETTA, Sinner strappa il secondo BREAK, 4-1 e servizio. Sbaglia pure malamente un colpo Djokovic, è sorpreso dall’intensità dell’azzurro, sembra in questa fase incapace di trovare una contro mossa. Investito da un treno in corsa. Con un diritto in rete si chiude il sesto game, 5-1 Sinner, incredibile! Novak al servizio prova a prendersi il tempo di gioco, serve bene, ma appena Jannik trova un momento per entrare lo fa a tutta, con una potenza devastante. Sul 40-30 arriva il primo duro scambio vinto dal serbo, 5-2. L’azzurro serve per il set. Prima palla in campo, due passi avanti e bordata a chiudere. Diritto, rovescio, poi una prima palla esterna molto precisa. 40-0 e Tre Set Point! ACE! 6-2, 37 minuti con +10 su Djokovic e 12 vincenti a 1. PERFETTO, micidiale, devastante. Probabilmente il miglior Sinner in carriera, un set Brutale, servendo solo il 51% di prime palle in campo.
    Secondo set, Djokovic alla battuta. Qualche errore di Sinner, e una prima palla ottima, regala il primo gioco al serbo. Jannik comanda i ritmi di gioco, colpisce fortissimo e trova profondità, Novak non riesce mai a colpire da fermo, a tessere la tela. Un Ace per aprire, una prima palla con poca velocità e tanta rotazione per chiudere, 1 pari. Alza il livello del servizio Djokovic, altro ottimo game, stavolta a zero, 2-1. Qualche errore di Jannik dopo 50 minuti oltre la perfezione, 30 pari. Servizio esterno e diritto in contro piede potentissimo, è abbastanza impressionante come più volte Djokovic sia rimasto totalmente fermo, segno dell’anticipo totale di Jannik ma anche di qualche difficoltà di lettura del serbo. Con un rovescio fantastico in lungo linea, Novak forza il quarto game ai vantaggi. Urla il n.1, cerca di scuotersi. Esagera nella spinta Jannik, con Novak forte in difesa. Palla Break Djokovic… rischia la seconda palla al centro, non trova la riga. Doppio fallo, BREAK Djokovic, 3-1. Improvvisamente l’inerzia si è ribaltata, ora è il serbo a comandare, è lui al centro che spinge, che sposta indietro Jannik. Sette punti di fila per il n.1, e 4-1. Sono bastate due incertezze dell’azzurro nel quarto game per rimettere totalmente in pista Novak, un vero fenomeno per come rialza il livello al primo spiraglio concesso dal rivale. Parziale di 13 punti a 3 per il serbo dall’1 pari. Sinner interrompe la striscia del rivale restando in scia 2-4. Il livello di gioco in questa fase è altissimo da parte di entrambi, si scambia a grande velocità, ma ora non è più Sinner a comandare il tempo di gioco, tutto nasce da servizio e risposta, chi incide nei primi due colpi, ha un vantaggio enorme. Jannik regge sull’angolo aperto imposto da Nole, bravo l’azzurro a forzare il settimo gioco ai vantaggi. Con un contropiede e poi un Ace, 5-2 Serbia. Super aggressivo in risposta Djokovic, trova grandi impatti e punge sul rovescio Jannik. Con un’ottima accelerazione lungo linea, è 15-40 e Due Set Point Djokovic. Annulla il primo con un servizio oltre i 200 km/h, e preciso; la seconda con regalo del serbo, un po’ lento nel colpire dal centro, errore davvero inusuale ancor più in momento così delicato. Bravissimo Nole con la risposta, taglia l’angolo e comanda. Terzo Set Point Djokovic. Largo il diritto di Sinner, un po’ di fretta nello spingere dal centro. SET Djokovic, 6-2 con un doppio break. Incredibile quanto sia salito il serbo, si è attivato e ha iniziato a comandare. Totalmente ribaltato l’andamento del secondo set. Più anticipo di Djokovic, ha mandato in difesa l’azzurro.
    Terzo set, scatta alla battuta Djokovic. Game a zero, può fare corsa di testa. Jannik commette due doppi falli, è calata l’efficacia del servizio nel secondo set, e i risultati si vedono… Da 40-15 si va ai vantaggi (errore col rovescio). Solo 3 prime palle su 9 servizi… con questi numeri tenere fermo Djokovic è quasi impossibile. Per fortuna il diritto di Jannik lo aiuta, ma è difficile ogni scambio ora perché mediamente è Nole che, dal centro, comanda i ritmi, esattamente quel che sarebbe da evitare e che gli ha permesso la rimonta. S’inventa una smorzata improvvisa Sinner, vedendo Novak un po’ dietro, ma il S&V successivo non va. Evidente come l’azzurro cerca di variare per spezzare il ritmo all’avversario. Ace, finalmente… ma poi diritto Out. 14 punti nel game, si soffre. E arriva la palla break per Djokovic, non molla niente il campione. Gran servizio esterno di Sinner, la tocca solo Novak. San Servizio, 2 ACE per Jannik per chiudere dopo 20 punti un game fiume, durissimo. 1 pari. Molto più comodo il terzo game per Nole, nonostante una risposta vincente di rovescio di Jannik perfetta, 2-1. Grande spettacolo nel quarto game, con un paio di scambi rocamboleschi sotto rete, bravo Sinner nel chiudere gli angoli. Un nastro beffardo, ma col “martello” Jannik impatta 2 pari. L’azzurro ritrova grandissima intensità e profondità nel quinto game, purtroppo spreca una grande occasione toccando malissimo di volo a campo aperto una palla che poteva aprirgli interessanti spiragli. Fa il punto Nole, per la resistenza, ma il pubblico non apprezza… 3-2 Serbia. Spinge a tutta Jannik, ma fa fin pochi “danni” in relazione allo sforzo prodotto, è durissima la resistenza del rivale. Da 40-0 il sesto game va ai vantaggi, quando scoccano le 2 ore di gioco. È il servizio ad aiutare Jannik, come quel rovescio cross a tutta davvero micidiale, 3 pari. Altro comodo turno di battuta per Novak (ha perso solo 3 punti nei suoi game nel set), 4-3. Spinge tanto Sinner, martella, ma la resistenza del n.1 è terribile, e a furia di rischiare… sbaglia. 15-30, situazione di pericolo. Servizio al centro e diritto, molto bene, 30 pari. Uff, sulla diagonale di diritto Jannik cerca uno strettino davvero esasperato, troppo difficile. 30-40, Palla Break per Djokovic. Potenza e controllo, si salva con un diritto lungo linea a tutta e schiaffo a chiudere. Poi un Ace, il quinto del set (10 in totale), e un errore del serbo. 4 pari. Si entra nel rush finale. Perfetto Nole, 5-4, ora tutta la pressione è sull’azzurro, costretto a fare miracoli sulle difesa del serbo. Muove la palla Sinner, ma Djokovic ma non sbaglia niente, 0-30. Attacca Jannik, ma il passante è basso, maligno, la volée in rete. 0-40, Tre Match Point Djokovic. Annulla il primo Sinner spingendo con decisione, e il secondo con una prima esterna perfetta, 30-40. Pure il terzo, con coraggio si butta a rete, e chiude! Parità! Altro servizio top, una seconda “in pancia”, salta e fa il pugno! ACE! 5 punti di fila, da 0-40 con tre palle match di fila. Campione, comunque vada! 5 pari. Incerto Nole adesso, due errori in scambio, forse nella sua testa frullano le chance non sfruttate… 30 pari. Attenzione, la risposta di Sinner è profonda, sbaglia col rovescio Djokovic, Palla Break Sinner!!! E non entra la prima di servizio… SIIIIII, rischia il serve and volley, ma è il PASSANTE di Jannik a chiudere il punto. BREAK SINNER, va a servire per il match sul 6-5, dopo aver salvato tre palle break! Male Novak, sbaglia malamente un back di rovescio, incredibili le incertezze del n.1 adesso. 15-0. Esagera nella spinta col rovescio, taglia il campo e strappa il colpo, 15 pari. Chiude di volo dopo un’ottima prima palla, 30-15. TRENTA-QUINDICI, a due punti da una clamorosa vittoria. ACE! DUE MATCH POINT SINNER!!! SIIII SINNER VINCE!!!! Via, vola via la risposta di Djokovic! GAME SET MATCH SINNER, incredibile come ha tenuto nel durissimo inizio di terzo set e ha poi annullato tre match point sul 4-5. Incredibile! Seconda vittoria contro il più forte in due settimane.

    Sinner J. 🇮🇹 (Italia) – Djokovic N. 🇷🇸 (Serbia)ITF Finals J. Sinner627 N. Djokovic265 Vincitore: J. Sinner ServizioSvolgimentoSet 3J. Sinner 15-0 15-15 30-15 40-15 ace6-5 → 7-5N. Djokovic 0-15 15-15 30-15 30-30 30-405-5 → 6-5J. Sinner 0-15 0-30 0-40 15-40 30-40 40-40 A-40 ace4-5 → 5-5N. Djokovic 15-0 30-0 40-04-4 → 4-5J. Sinner 0-15 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 A-40 ace3-4 → 4-4N. Djokovic 15-0 30-0 40-0 40-153-3 → 3-4J. Sinner 15-0 30-0 40-0 40-15 df 40-30 40-40 A-402-3 → 3-3N. Djokovic 0-15 15-15 30-15 40-152-2 → 2-3J. Sinner 15-0 30-0 30-15 40-15 40-301-2 → 2-2N. Djokovic 15-0 30-0 40-0 40-151-1 → 1-2J. Sinner 15-0 30-0 ace 30-15 df 40-15 40-30 df 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 A-40 ace 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 A-40 ace ace0-1 → 1-1N. Djokovic 15-0 30-0 40-00-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 2J. Sinner 15-0 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 A-40 40-40 40-A2-5 → 2-6N. Djokovic 15-0 ace 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 A-40 ace2-4 → 2-5J. Sinner 0-15 15-15 30-15 40-15 ace 40-301-4 → 2-4N. Djokovic 15-0 ace 30-0 40-01-3 → 1-4J. Sinner 15-0 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 40-A df1-2 → 1-3N. Djokovic1-1 → 1-2J. Sinner 15-0 ace 30-0 40-0 40-150-1 → 1-1N. Djokovic 15-0 30-0 40-0 40-150-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1J. Sinner 15-0 30-0 40-05-2 → 6-2N. Djokovic 15-0 15-15 30-15 ace 40-15 40-305-1 → 5-2J. Sinner 15-0 30-0 40-0 40-154-1 → 5-1N. Djokovic 0-15 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 ace 40-A3-1 → 4-1J. Sinner 0-15 0-30 df 15-30 30-30 40-302-1 → 3-1N. Djokovic 0-15 15-15 15-30 30-30 40-30 ace 40-40 40-A df1-1 → 2-1J. Sinner 15-0 15-15 30-15 ace 40-15 ace 40-300-1 → 1-1N. Djokovic 15-0 30-0 40-0 40-150-0 → 0-1 LEGGI TUTTO

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    Fabio Fognini conquista la finale nel torneo challenger di Valencia

    Fabio Fognini nella foto – Foto Getty Images

    Fabio Fognini ha dimostrato ancora una volta la sua eccellenza sul campo di terra battuta, aggiudicandosi la vittoria nella semifinale del torneo Challenger di Valencia. Affrontando lo spagnolo Albert Ramos Vinolas, Fognini ha mostrato una forma eccezionale, vincendo il match con il punteggio di 6-4, 6-1 in poco più di un’ora.La partita è stata caratterizzata da scambi intensi e da una strategia di gioco che ha messo in luce l’abilità e l’esperienza di Fognini. Con questa vittoria, non solo raggiunge la finale del torneo, ma scala anche le classifiche mondiali, posizionandosi al numero 113 del ranking ATP.
    La finale lo vedrà confrontarsi con Roberto Bautista Agut, un avversario di alto calibro e attuale testa di serie numero uno del torneo. Fognini e Bautista Agut si sono già affrontati undici volte in passato, con un bilancio che vede Fognini in vantaggio con otto vittorie.
    ATP Valencia Albert Ramos-Vinolas [3]41 Fabio Fognini [8]66 Vincitore: Fognini ServizioSvolgimentoSet 2F. Fognini40-30 15-0 30-0 30-15 30-30 30-40 40-40 A-401-5 → 1-6A. Ramos-Vinolas30-40 0-15 0-30 15-30 30-30 30-401-4 → 1-5F. Fognini 15-0 30-0 30-15 30-30 40-301-3 → 1-4A. Ramos-Vinolas 15-0 15-15 15-30 15-40 30-401-2 → 1-3F. Fognini40-30 15-0 15-15 df 30-15 40-151-1 → 1-2A. Ramos-Vinolas 0-15 15-15 15-30 15-40 30-401-0 → 1-1F. Fognini 15-0 15-15 15-30 15-40 30-400-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1A. Ramos-Vinolas 15-0 15-15 15-30 15-404-5 → 4-6F. Fognini 0-15 0-30 15-30 15-40 30-40 40-40 40-A 40-40 40-A3-5 → 4-5A. Ramos-Vinolas 0-15 15-15 15-30 15-403-4 → 3-5F. Fognini 0-15 0-30 0-40 15-40 30-402-4 → 3-4A. Ramos-Vinolas 0-15 0-30 0-40 15-402-3 → 2-4F. Fognini 15-0 30-0 30-15 40-152-2 → 2-3A. Ramos-Vinolas 15-0 15-15 30-15 40-15 40-30 df 40-40 A-401-2 → 2-2F. Fognini 15-0 30-0 40-01-1 → 1-2A. Ramos-Vinolas 15-0 30-0 40-0 40-150-1 → 1-1F. Fognini 15-0 30-0 30-15 df 30-30 40-30 ace0-0 → 0-1 LEGGI TUTTO

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    La tedesca Mona Barthel è la vincitrice del Raiffeisen ITF Women’s Val Gardena Südtirol 2023.

    Mona Barthel – Foto Diego Runggaldier

    La tedesca Mona Barthel (WTA 250) è la vincitrice del Raiffeisen ITF Women’s Val Gardena Südtirol 2023. La testa di serie numero 3, già 23ª al mondo nel 2013, ha sfoderato tutta la sua esperienza e ha sconfitto la lettone Diana Marcinkevica (WTA 375) per 6:2 6:7 (6) 6:4 in quasi due ore, incassando 3.542 € di premio e 50 punti per la classifica mondiale.
    La 31enne Diana Marcinkevica non è entrata veramente in partita nel primo set e ha concesso due break. Barthel ha giocato con molta calma, non ha commesso quasi nessun errore e si è aggiudicata il primo set per 6:2.Nel secondo set, la lettone ha lottato come una leonessa e Barthel ha cercato di contrastare il suo gioco potente. Si è arrivati al tiebreak, senza alcun break subito dalle giocatrici al servizio. Marcinkevica è andata in vantaggio per 6:3, Barthel è riuscita a recuperare fino a 6:6, ma Marcinkevica ha servito bene e ha meritato di pareggiare il set.Barthel non si è lasciata intimidire nel terzo set e si è portata rapidamente in vantaggio per 4:1. Era molto sicura sul suo servizio e Marcinkevica non poteva fare molto. Ha corso molto e ha cercato di fare il suo gioco. Sul 3:5, è riuscita persino a respingere un match point con un ace e poi a togliere il servizio alla Barthel. Tuttavia, Mona Barthel non ha voluto rischiare un altro tiebreak e si è guadagnata un matchpoint, che ha concretizzato immediatamente. La 33enne, che giocava per la prima volta in Alto Adige, ha messo a segno un totale di 21 ace ed era visibilmente soddisfatta della sua vittoria e della sua settimana al torneo. “La partita è stata molto, molto combattuta e sarebbe potuta andare in entrambi i modi”. Marcinkevica, che partecipa per la terza volta al Raiffeisen ITF Women’s Val Gardena Südtirol, è soddisfatta della sua settimana al torneo nonostante la sconfitta. “Sono riuscita a mostrare un buon tennis in tutti e cinque i match e sono felice di essere riuscita a lottare per il secondo set oggi”.Dopo il secondo set, alle 12:00, l’intero palazzetto del tennis si è fermato per due minuti per commemorare la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne e come segno di protesta. Solo quest’anno in Italia ci sono state più di 100 vittime. LEGGI TUTTO

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    Davis Cup: Musetti cede contro Kecmanovic dopo un grande primo set, accusando anche un problema muscolare. Serbia 1, Italia 0

    Lorenzo Musetti in Coppa Davis (foto Getty Images)

    È un pugno nello stomaco commentare una partita così, un match di tennis che tanto ci ha regalato come emozioni e qualità di gioco per un set e mezzo, a tratti esaltante, e poi all’improvviso scivolato via, malamente e mestamente. Purtroppo nel primo singolare di Italia – Serbia di Coppa Davis a Malaga, Lorenzo Musetti non riesce nell’impresa di “risorgere” da un periodo no, sconfitto in rimonta da Miomir Kecmanovic col punteggio di 6-7(7) 6-2 6-1. Lo score è una foto che ben racconta la partita: splendida nel primo set, con Musetti capace di rimontare un Kecmanonic scatenato (era sotto 3-5) ritrovando la massima qualità del suo tennis, offensivo e con fuochi d’artificio clamorosi, passanti, diritti e rovesci che hanno fatto saltare in piedi il pubblico di Malaga.
    Ha vinto un tiebreak fantastico Lorenzo, al terzo set point, una rimonta di braccio ma anche testa e fisico. Era ben sotto all’avvio l’azzurro, ha rischiato di finire 0-3 con due break ma è salito terribilmente d’intensità, iniziando a lavorare bene la palla e passando al contrattacco, fino a dominare i tempi di gioco con cambi di ritmo irresistibili. Uno spettacolo, il vero Musetti, quello che tanto ci piace e che (purtroppo) latitava da mesi. La magia della Davis, del contento, della responsabilità della maglia azzurra, e pure un Capitano e una panchina che l’hanno letteralmente buttato in campo nella mischia. Buono anche l’avvio nel terzo set, c’era partita, il livello era alto, ma dal quarto gioco qualcosa è successo. Si è visto come le gambe di Lorenzo si siano un po’ bloccate, all’improvviso è diventato meno rapido nell’arrivare sulla palla, qualche back difensivo di troppo, meno anticipo e posizione arretrata. È stato un primo segnale negativo. Si pensava però che stesse rifiatando, non altro. Purtroppo l’architettura del suo gioco è crollata nel sesto game, un gioco duro, nel quale è stato 40-30 ma che si è complicato, anche per merito di un Miomir molto aggressivo. Ha commesso pure un doppio fallo per una distrazione, un insetto che l’ha tormentato al servizio, ma non ci sono scuse. Ha subito sulla terza palla break ed ha ceduto un turno di battuta che ha spaccato la partita. Da lì in poi Lorenzo non c’era più, si è spento fisicamente e moralmente, fino all’evidenza del problema fisico. Ha perso 9 game di fila, pure ha chiamato il medico quando ormai la situazione era disperata. La partita, di fatto, era già finita.
    Davvero un peccato, perché Musetti per un’ora e mezza ha tenuto testa ad un Kecmanovic persino migliore di quello ottimo ammirato contro Draper giovedì. Era riuscito a ribaltare una partita iniziata malissimo, con qualità e intensità, di gioco, di gambe e di testa. Il serbo è partito fortissimo tenendo in mano il gioco con grande anticipo e aggressività. Servizio e diritto micidiali, Musetti era metri fuori dal campo, non trovava la posizione, il tempo per costruire una contro mossa. Sembrava impossibile. Ma invece è riuscito a riprendersi, mettere in campo vivacità fisica e intensità. Gli scambi si sono allungati, il back di rovescio è diventato sempre più efficace e decisivo per dargli il tempo di riconquistare campo, e allo stesso tempo spezzare il ritmo dell’avversario. In campo la partita è diventata quella che avevamo presentato ieri: una battaglia, con netto contrasto di stile e Musetti con le frecce ideali a trafiggere la progressione dell’avversario. C’è stato bel tennis, e spettacolo. Molti scambi divertenti, giocati bene da entrambi. Lorenzo ha vinto un ottimo tiebreak, giocato con aggressività e grandi colpi. C’era proprio un gran Musetti. Ha lottato e speso tanto, di gambe e di testa per risalire. Forse troppo, o forse i suoi equilibri in questa fase della sua carriera sono davvero fragili, al limite. Da metà secondo set tutto è crollato, ed è davvero un grande peccato.
    Si sapeva che buttare in campo Musetti sarebbe stato un rischio. Grande. Ma il campo ha parlato chiaro: contro un ottimo Kecmanovic serviva una partita così, di qualità e sacrificio. Non abbiamo la contro prova di quel che sarebbe successo con Sonego o Arnaldi. La sensazione è che Miomir avrebbe ugualmente disputato una splendida partita e che non sarebbe stato affatto facile per gli altri azzurri. Resta amarezza, perché Musetti aveva vinto il primo set giocando davvero bene.
    Una sconfitta che non ci voleva, per lui visto il suo momento non facile, e per il team azzurro che ora è sotto 1-0 contro la Serbia. In campo il secondo singolare, la super sfida tra Sinner e Djokovic, la terza nel giro di pochi giorni dopo i due match alle Finals di Torino. Serve un doppio miracolo ora per sperare di giocare la finale domani contro l’Australia.

    Marco Mazzoni

    La cronaca
    Il primo singolare tra Italia e Serbia scatta con Musetti alla battuta. Prova subito a variare le carte in tavola Lorenzo, un gran diritto vincente, ma poi è il serbo ad imporre il suo ritmo, tenendo molto bene sulla diagonale di diritto. Miomir è rapido a rimettere con ottima mano una palla corta e si procura due palle break immediate sul 15-40. Col diritto dal centro il serbo sfonda la resistenza dell’azzurro, BREAK, 1-0 e servizio Kecmanovic. È partito fortissimo “Kec”, impatta la palla con una pulizia e potenza formidabili, comanda lui e punge Musetti sulla destra. Molto sicuro Miomir, 2-0, break consolidato. Finalmente un errore di Kecmanovic… largo col diritto dopo un paio di drive lunghissimi, quasi perfetti. Non va in quest’avvio il rovescio del toscano, col back non è profondo e preciso, con la sbracciata non incide, e questo è un dato terribilmente negativo, ancor più abbinato al 50% di prime in campo, poche. Appena Musetti gioca un colpo interlocutorio è un fulmine Kecmanovic nell’aggredire la palla in anticipo e spingere con la carabina. Un cecchino, anche nel passante, colpo che ai vantaggi gli vale un’altra palla break (dal 30-0). Ecco il pugno di Lorenzo, prima potente (210 km/h) e via diritto a tutta, vincente. Serve entrare in partita, dare un segnale di presenza in faccia all’avversario. Purtroppo Miomir risponde che manco Agassi, e le palle break diventano due… Evvai, ottima prima al centro, si salva ancora l’azzurro. BRAVO Musetti, attacco immediato e ottima volée, deve prendere in mano il tempo di gioco, non può subire la velocità del serbo. Con 2 Ace, ecco il game per Musetti, 1-2. Servizio e diritto, una macchina infernale il serbo, non sbaglia niente, anticipa e chiude, 3-1. Con due big point, un attacco fantastico e poi un diritto vincente, Lorenzo resta in scia, 2-3, ma serve invertire l’inerzia in risposta. Ci prova nel sesto game, il back inizia a funzionare non dà peso di palla e profondità al serbo, che è costretto a giocare fuori posizione e sbaglia, 15-30. Poteva fare meglio Musetti col rovescio nel quarto punto, c’era piccola occasione… ma poi trova un diritto stretto fantastico, angolo imprendibile che gli vale la Palla Break, prima del match a favore! Sfonda Kecmanovic palla dopo palla, si salva. 4-2. È finalmente entrata in ritmo la prima di servizio dell’azzurro, chiude il settimo game con una parata di volo ottima. Cresce Musetti, dalla panchina lo spronano, quasi lo buttano “fisicamente nella mischia”, e la svolta nel set arriva sul 5-4. “Kec” serve per il set, ma è “Muso” a salire in cattedra. Prima un passante di rovescio cross “doc”, da Musetti top, poi il serbo sbaglia, 0-30. Con un’altra magia di diritto, un passante stretto in corsa, vola 15-40, due palle del contro break! Sfrutta la seconda del game, lavora benissimo lo scambio, cambia ritmo col rovescio in back e lo in infila con un vincente di diritto. È il primo BREAK a favore di Lorenzo, e primo subito da Kecmanovic nelle Final8. Si esalta l’azzurro gioca un turno di battuta ottimo contro un altrettanto ottimo rivale. Il livello di gioco è massimo, grande spettacolo, entrambi giocano bene. Miomir strappa una palla break di forza, la cancella Lorenzo con una seconda di servizio molto aggressiva al centro. Sorpasso, 6-5 Musetti! Il parziale si decide al tiebreak. Si butta avanti il serbo, 2-1. Un back di rovescio appena lungo costa all’azzurro l’1-3. Con un gran lavoro col rovescio tagliato Lorenzo vince un punto in difesa fondamentale, 2-3. Splendido diritto d’attacco, Musetti si riprende il mini-break, si gira 3 pari. Segue un rovescio lungo linea clamoroso di Musetti, avanti 4-3! 5-3, in rete il rovescio del serbo. Rovina il vantaggio con un terribile doppio fallo in rete… 5-4 e poi 5 pari. Jannik indica “dritto”, deve spingere… Che tocco Lorenzo! Chiama a rete il rivale con la smorzata, ottima, e chiude col passante. 6-5 e Set Point Musetti!!! Bravo il serbo, attacca e sfonda col diritto, da un’ottima risposta. 6 pari. Attacca l’azzurro, chiude col doppio smash. 7 punti a 6, secondo Set Point Musetti. Perde troppo campo Lorenzo, alla fine la difesa diventa impossibile. 7 pari. SI! Che accelerazioni col diritto, una dritta e poi l’inside out. 8-7 e Set Point #3 per Musetti, di nuovo al servizio. Sfonda col diritto, SFONDA!!! 9 punti a 7, SET Musetti, rimonta da 5-2. Bravissimo, gran livello!
    Secondo set, Kecmanovic to serve. Il livello resta alto, Musetti chiude il secondo game con un passante di rovescio in corsa estrema balisticamente impossibile, che braccio! 1 pari. Kecmanovic ha forse accusato il set perso, alterna gran giocate a qualche errore, sembra anche leggermente meno intenso nella spinta, soprattutto rispetto all’avvio micidiale dove anticipava ogni colpo magistralmente. Musetti trova un buon 15-30 nel quinto game, ma è attento Miomir a servire bene e comandare, portandosi 3-2. Il serbo entra col cannone su ogni seconda di servizio dell’italiano, è fondamentale per Lorenzo mettere la prima in campo. In gran spolvero ora il diritto di Musetti, è bravissimo ad accelerare lungo linea a tutta, due passi avanti e affondare con l’incrociato, uno schema gli sta portando punti decisivi. Si complica il sesto game per l’Italia, poche prime e Kecmanovic attacca. Ai vantaggi arriva la palla break, la prima del set. Punto esclamativo di Musetti, che vincente col diritto lungo linea, controllo della palla fantastico. Annulla anche una seconda chance con servizio e comoda chiusura sotto rete. Un insetto infastidisce Musetti alla battuta, si distrae e commette un brutto doppio fallo. Purtroppo comanda e attacca ma non chiude con lo smash, e ricacciato indietro perde il punto per un BREAK che manda avanti Kecmanovic 4-2. Musetti trova due risposte vincenti di rovescio una più bella dell’altra, ma non basta, 5-2 Kecmanovic. Poco brillante in questa fase Lorenzo, le sue gambe non vanno più come prima, è in difficoltà soprattutto quando deve recuperare da sinistra, speriamo non sia un infortunio. Inoltre non serve bene e subisce la profondità di palla del serbo, crolla 15-40, due Set Point Kecmanovic. Sbaglia un rovescio in rete, giocato senza gambe o forse col morale sotto i tacchi. 6-2 Kecmanovic. Peccato per quella distrazione, il doppio fallo, e poi il calo dell’azzurro. Si va al terzo set.
    Kecmanovic inizia alla battuta. Solido il serbo, gioca pulito, gioca semplice e vince il quinto game consecutivo, 1-0. Non bene Musetti, sembra più scarico, di gambe e di testa, affretta col diritto e sbaglia. Pericolosissimo 0-30, e manco il servizio lo aiuta. Risponde profondo Miomir, entra in campo e spara col rovescio preciso. 0-40, tre palle break che definire critiche è fin poco. Attacca Musetti ma la volée non è definitiva, corre avanti e passa Kecmanovic. BREAK Serbia, 2-0, sesto game di fila. Lorenzo purtroppo sembra rimasto con testa e gambe a quella palla break sciagurata, quella “mosca”, quel doppio fallo… Tantissimo tennis, enorme talento, ma troppo fragile Musetti, contro un avversario prontissimo a prendersi il vantaggio e scappare via. Serve bene Kecmanovic, tutto troppo facile per lui, con un turno a zero vola 3-0, rottura prolungata (sette game di fila). “Torna a far girare le gambe” dice Volandri a Musetti, ha ragione perché il carrarino è diventato improvvisamente passivo dopo il break subito nel secondo set e non c’è stata più partita. Nel quarto game sul 30 pari Miomir indovina pure un diritto tirato da chilometri che pizzica la riga e deprime ancor più la già bassa vitalità dell’italiano. Con un bel rovescio si salva l’azzurro, ma le gambe non vanno più come nel primo set, quando una volta sciolto era un fulmine nella copertura del campo. Musetti annulla anche una seconda PB con un attacco perentorio, ma è fermo sul back di rovescio successivo, si tocca una gamba, probabilmente qualcosa non va. Un altro errore col back d’attacco costa a Lorenzo il 4-0. Crollo, otto giochi di fila persi, e ora il problema muscolare è evidente. Si siede in panchina Musetti, il dolore alla coscia sinistra, Medical time out. Sembra in lacrime Lorenzo, sofferente e abbattuto moralmente. Purtroppo Lorenzo resta in campo per onor di firma, il terzo set si chiude 6-1. Davvero un peccato per l’azzurro, che tanto era piaciuto nel primo set e fino al break a metà del secondo che ha spaccato la partita. Vedremo dalle sue parole quando ha accusato l’infortunio muscolare, ma è corretto applaudire un ottimo Kecmanovic, autore di una partita di alto livello. Adesso c’è Jannik, siamo aggrappati al suo talento, ma c’è Djokovic come avversario…

    Musetti L. 🇮🇹 (Italia) – Kecmanovic M. 🇷🇸 (Serbia)ITF Finals L. Musetti721 M. Kecmanovic666 Vincitore: M. Kecmanovic ServizioSvolgimentoSet 3M. Kecmanovic 15-0 30-0 40-01-5 → 1-6L. Musetti 15-0 30-0 40-0 ace 40-150-5 → 1-5M. Kecmanovic 15-0 30-0 40-0 ace0-4 → 0-5L. Musetti 15-0 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 40-A 40-40 40-A0-3 → 0-4M. Kecmanovic 15-0 30-0 40-0 ace0-2 → 0-3L. Musetti 0-15 df 0-30 0-400-1 → 0-2M. Kecmanovic 15-0 15-15 15-30 30-30 40-300-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 2L. Musetti 0-15 15-15 15-30 15-402-5 → 2-6M. Kecmanovic 15-0 30-0 40-0 40-15 40-302-4 → 2-5L. Musetti 15-0 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 A-40 ace 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 40-A df2-3 → 2-4M. Kecmanovic 15-0 15-15 15-30 30-30 40-302-2 → 2-3L. Musetti 15-0 30-0 40-0 40-15 ace1-2 → 2-2M. Kecmanovic 15-0 15-15 30-15 40-15 40-301-1 → 1-2L. Musetti 0-15 15-15 30-15 30-30 40-300-1 → 1-1M. Kecmanovic 15-0 30-0 40-0 ace0-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1Tiebreak0*-0 1-0* ace 1-1* 1*-2 1*-3 2-3* 3-3* 4*-3 5*-3 5-4* df 5-5* 6*-5 6*-6 7-6* 7-7* 8*-76-6 → 7-6M. Kecmanovic 15-0 30-0 30-15 40-156-5 → 6-6L. Musetti 15-0 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 A-40 40-40 A-405-5 → 6-5M. Kecmanovic 0-15 0-30 15-30 ace 15-40 30-404-5 → 5-5L. Musetti 0-15 15-15 15-30 30-30 ace 40-303-5 → 4-5M. Kecmanovic 15-0 30-0 40-03-4 → 3-5L. Musetti 15-0 30-0 40-0 ace 40-152-4 → 3-4M. Kecmanovic 0-15 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 A-402-3 → 2-4L. Musetti 15-0 15-15 15-30 30-30 40-301-3 → 2-3M. Kecmanovic 0-15 15-15 30-15 40-151-2 → 1-3L. Musetti 15-0 30-0 ace 30-15 40-15 40-30 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 A-40 ace ace0-2 → 1-2M. Kecmanovic 15-0 15-15 30-15 40-15 ace0-1 → 0-2L. Musetti 15-0 15-15 15-30 15-400-0 → 0-1 LEGGI TUTTO

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    WTA 125 Florianopolis: I risultati con il dettaglio delle Semifinali (LIVE)

    Nadia Podoroska nella foto

    WTA 125 Florianopolis (Brasile) – Semifinali, terra battuta

    Central Court – ore 17:00(3) Nadia Podoroska vs Martina Capurro Taborda Inizio 17:00WTA Florianopolis 125 Nadia Podoroska [3]00 Martina Capurro Taborda00ServizioSvolgimentoSet 1

    Ajla Tomljanovic vs Renata Zarazua Il match deve ancora iniziare
    Julia Lohoff / Conny Perrin vs Sara Errani / Leolia Jeanjean Non prima 21:00Il match deve ancora iniziare LEGGI TUTTO

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    Abdullah Shelbayh: Il giovane giordano che sta facendo la storia “Il mio primo ricordo era [Federer]. Giocavo con la destra e con un rovescio a una mano per via di Roger,” . “Poi ho visto un ragazzo giocare con la mano sinistra (Nadal) e quel giorno ho iniziato a giocare con la sinistra”

    Abdullah Shelbayh nella foto

    Nelle prime fasi della sua promettente carriera, Abdullah Shelbayh della Giordania sta già lasciando un segno indelebile nella storia del tennis. A soli 20 anni, attualmente al numero 187 nel ranking ATP, Shelbayh è diventato il primo giordano a vincere un match nel tabellone principale di un torneo ATP Tour ad aprile e da allora continua la sua rapida ascesa. Shelbayh avrà un’altra opportunità di esibirsi su un grande palcoscenico come wild card alle Next Gen ATP Finals, in Arabia Saudita.
    Shelbayh porta avanti la sua carriera con orgoglio per la sua nazione. “Mi rende felice rappresentare il mio paese e il mondo arabo,” ha detto Shelbayh a ATPTour.com. “C’è una certa pressione, ma è una buona pressione da avere sulle spalle quando rappresenti il tuo paese e la regione da cui vieni.”
    Originario di Amman, la capitale della Giordania, Shelbayh ha imparato a comprendere e apprezzare il significato di essere un pioniere per la sua nazione nel tennis. “Quando ho iniziato a giocare tornei junior ad alto livello, ho iniziato a rendermi conto di quanto sia importante rappresentare il proprio paese e cerco di farlo nel miglior modo possibile,” ha spiegato Shelbayh.Da giovane, Shelbayh è stato circondato da alcune superstar dello sport. Toni Nadal volò in Giordania quando Shelbayh aveva 13 anni per reclutarlo all’Accademia di Rafa Nadal, dove il giovane talento si trasferì un anno dopo e si diplomò nel 2021.
    Shelbayh era infatuato del 22 volte campione del Grande Slam Nadal da bambino e, sebbene fosse naturalmente destro, guardando Rafa ha deciso di giocare a tennis con la mano sinistra. “Il mio primo ricordo guardando il tennis era Roger [Federer]. Giocavo con la destra e con un rovescio a una mano per via di Roger,” ha detto Shelbayh. “Poi ho visto un ragazzo giocare con la mano sinistra [Nadal] e quel giorno ho iniziato a giocare con la sinistra.”Un momento memorabile per Shelbayh è arrivato ad ottobre, quando ha vinto il suo primo titolo ATP Challenger Tour a Charleston, in South Carolina, diventando il più giovane giocatore di un paese arabo a vincere un titolo a quel livello. Un’altra giocatrice araba, la stella WTA Ons Jabeur, ha fornito ulteriore ispirazione a Shelbayh.
    “Ciò che Ons ha fatto di recente è incredibile e mi motiva. Sapere da dove viene e specialmente nel circuito WTA, è un’ispirazione per tutta la regione araba,” ha detto Shelbayh.
    Shelbayh attende con impazienza l’opportunità di una vita la prossima settimana alle Next Gen ATP Finals, dove sarà uno degli otto giocatori a competere nell’evento under 21. Spera che il torneo, che ha visto campioni precedenti come Carlos Alcaraz, Jannik Sinner e Stefanos Tsitsipas, possa anche accelerare la crescita del tennis nel Medio Oriente.
    “Penso che sia positivo averlo in un posto diverso, attirando tutti gli occhi e l’attenzione su questa parte del mondo. Aiuterà anche questa regione ad avere un impatto maggiore nel mondo del tennis e a produrre più talenti in tutta la regione,” ha detto Shelbayh. “Essere giordano gioca un ruolo importante e mi dà ispirazione e motivazione per rappresentare il mio paese in un evento così grande. Spero di vedere molti più giovani giocatori di quella regione emergere e produrre più talento. Penso che saremo in grado di farlo una volta che ci sarà più attenzione su questo sport nella regione.”Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Challenger Yokkaichi: Il Tabellone Principale e di Quali. Presenza di Giovanni Fonio nel Md

    Giovanni Fonio nella foto

    Challenger Yokkaichi – Tabellone Principale – hard(1) Watanuki, Yosuke vs Shimizu, Yuta Fonio, Giovanni vs Ivanovski, Kalin Ilkel, Cem vs Echargui, Moez (WC) Noguchi, Rio vs (5) Polmans, Marc
    (4) Bergs, Zizou vs Celikbilek, Altug Uchida, Kaichi vs QualifierHong, Seongchan vs Jasika, Omar Qualifier vs (8) Hsu, Yu Hsiou
    (7) Riedi, Leandro vs Tu, Li Qualifier vs Blancaneaux, Geoffrey Qualifier vs Qualifier(WC) Tokuda, Renta vs (3) Mmoh, Michael
    (6) Kolar, Zdenek vs Erhard, Mathys Qualifier vs Uchiyama, Yasutaka Nakagawa, Naoki vs Wong, Chak Lam Coleman (WC) Sakamoto, Rei vs (2) Rodionov, Jurij

    Challenger Yokkaichi – Tabellone Qualificazione – hard(1) Holmgren, August vs (WC) Tsutsumi, Ryuki (WC) Sanada, Shogo vs (10) Wehnelt, Kai
    (2) Sinclair, Colin vs Ho, Ray Shiraishi, Hikaru vs (12) Ito, Tatsuma
    (3) Sun, Fajing vs Nam, JiSung Puttergill, Calum vs (11) Nishiwaki, Kazuki
    (4) Moriya, Hiroki vs Kaliyanda Poonacha, Niki (Alt) Imamura, Masamichi vs (9) Martin, Andres
    (5) Takahashi, Yusuke vs (Alt) Kadhe, Arjun Hazawa, Shinji vs (7) Mochizuki, Yuki
    (6) Ponwith, Nathan vs (WC) Kawachi, Kazuma (WC) Matsuda, Koki vs (8) Trotter, James
    Centre Court – Ora italiana: 02:00 (ora locale: 10:00 am)1. [WC] Koki Matsuda vs [8] James Trotter 2. [1] August Holmgren vs [WC] Ryuki Tsutsumi (non prima ore: 03:00)3. Hikaru Shiraishi vs [12] Tatsuma Ito (non prima ore: 04:30)

    Sub- Centre – Ora italiana: 02:00 (ora locale: 10:00 am)1. [5] Yusuke Takahashi vs [Alt] Arjun Kadhe 2. [WC] Shogo Sanada vs [10] Kai Wehnelt (non prima ore: 03:00)3. [4] Hiroki Moriya vs Niki Kaliyanda Poonacha (non prima ore: 04:30)
    Court 5 – Ora italiana: 02:00 (ora locale: 10:00 am)1. Shinji Hazawa vs [7] Yuki Mochizuki 2. [Alt] Masamichi Imamura vs [9] Andres Martin (non prima ore: 03:00)3. Calum Puttergill vs [11] Kazuki Nishiwaki (non prima ore: 04:30)
    Court 7 – Ora italiana: 02:00 (ora locale: 10:00 am)1. [6] Nathan Ponwith vs [WC] Kazuma Kawachi 2. [3] Fajing Sun vs JiSung Nam (non prima ore: 03:00)3. [2] Colin Sinclair vs Ray Ho (non prima ore: 04:30) LEGGI TUTTO