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    Da Parma: Ruggito di Sakkari a Parma – “Ogni match è una lotta, facile criticare da casa”

    Maria Sakkari GRE, 25-07-1995 – Foto Daniele Combi

    Maria Sakkari approda ai quarti di finale del Parma Ladies Open presented by Iren. Il Centrale del TC Parma si è riempito per l’incontro della campionessa greca, che con il punteggio di 3-6 6-2 6-3 si è aggiudicata una contesa da 2 ore e 36 minuti contro Arantxa Rus. Due spettatori d’eccezione hanno assistito alla sfida di secondo turno del WTA 250 – organizzato da MEF Tennis Events con il contributo del Comune di Parma -, Gianluigi Buffon e Nikolaos Sakkaris, zio di Maria che vive in Italia da più di quindici anni e Console Generale Onorario greco nel nostro Paese. Negli altri match di giornata è invece da segnalare l’uscita di scena di Sloane Stephens, che si è arresa per 7-5 2-6 7-5 a Danka Kovinic. Avanzano Lauren Davis e Ana Bogdan, vincenti contro Sara Sorribes Tormo e Anna Karolína Schmiedlova.
    Sakkari: “Bisogna rispettare ogni avversaria” – “Devo riabituarmi a giocare questi match combattuti, ma sono davvero contenta perché ho vinto una partita di buon livello”. Le parole di Maria Sakkari, che dopo la lotta all’esordio contro Baindl, è stata forzata ad un altro set decisivo contro Rus. Al via da numero uno del seeding, l’atleta di Atene prosegue la caccia al secondo titolo della carriera nel circuito maggiore, l’unico successo infatti risale a Rabat 2019. A fine partita la numero 7 del mondo ha commentato anche la presenza sugli spalti di Gianluigi Buffon, venuto a sostenerla dopo l’incontro del giorno precedente: “È stato fantastico conoscerlo ed è magnifico che sia venuto, spero si sia divertito. Incontrare questi campioni è sempre qualcosa che ispira noi atleti, ringrazio il torneo per aver reso possibile tutto ciò”. In conclusione Sakkari ha poi parlato del momento del tennis femminile: “Il livello è alto e non sono d’accordo con i “giornalisti” di Twitter che non hanno una vita e se la prendono con i giocatori senza essere nella nostra posizione. È facile criticare senza sapere niente e senza sapere quanto sia difficile viaggiare senza sosta e giocare ogni settimana. Bisogna rispettare ogni tennista a prescindere dai risultati”. Ai quarti di finale sarà sfida contro una convincente Maryna Zanevska, che dopo aver superato Bronzetti, ha domato Dalma Galfi per 6-1 6-3.
    I risultati di mercoledì 28 settembre
    2° turno Maria Sakkari (1) b. Arantxa Rus 3-6 6-2 6-3Maryna Zanevska b. Dalma Galfi 6-1 6-3Danka Kovinic b. Sloane Stephens (4) 7-5 2-6 7-5Ana Bogdan (6) b. Anna Karolína Schmiedlova (Q) 6-2 3-6 6-3Mayar Sherif b. Simona Waltert (Q) 6-3 7-6(1)Lauren Davis b. Sara Sorribes Tormo 3-6 6-4 7-5 LEGGI TUTTO

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    La schiettezza di Fabio Fognini

    Fabio Fognini (foto Getty Images)

    Non è facile essere schietti quando si perde una partita e giustificare una cattiva prestazione.Fabio Fognini dai social non ha trovato scuse per la sconfitta subita ieri nel primo turno del torneo ATP 250 di Sofia contro l’autraliano Vukic.
    Dichiara Fabio: “A prescindere dalle paroline troppo pesanti….questa sera hanno ragione i miei Haters….ho fatto cacare”. LEGGI TUTTO

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    Bublik: “Non voglio che mio figli diventi un tennista”

    Alexander Bublik

    Il russo Alexander Bublik (naturalizzato kazako) è da sempre uno dei giocatori più bizzarri e imprevedibili del tour. Ne ha fatto un punto di forza, con giocate estemporanee che sorprendono i rivali, ma che a volte sono fin troppo sopra le righe. Freschissimo il colpo “di manico” contro Lorenzo Sonego nella finale di Metz, una follia totale che ha fatto il giro del mondo, coprendolo di ridicolo. Bublik non si scoraggia, continua la sua corsa sul tour immerso nelle sue stranezze. Tuttavia ascoltando le sue parole rilasciare al media del suo paese “Clay”, ci sono dei passaggi che fanno riflettere. È diventato padre lo scorso agosto, e pensando al futuro del figlio si augura che abbia la possibilità di fare la sua strada, stando alla larga dal tennis.
    “Non so come la paternità possa cambiare la mia vita. Non sono passati nemmeno 40 giorni da quando sono diventato padre, lo scoprirò nel prossimo futuro. Quello che so è che tutto il resto perde importanza e diventa diverso, relativo. Se mi dicono che devo giocare alle 11 di mattina sulla terra battuta non è un problema. Devo dare il buon esempio a mio figlio. Ma onestamente non voglio che da grande diventi un tennista. È una vita dura, piena di viaggi e di rinunce”.
    Continua Bublik: “Ci sono persone che non guardano oltre le apparenze, ed è per questo che pensano che io non apprezzi la vita che ho. Non è vero, il mio problema è mi ritengo oggi anche fortunato, ma questa vita non mi piace, è semplice. Non la voglio per mio figlio. Voglio che possa fare le sue scelte, io non ho avuto questa possibilità, non potevo scegliere”. Parole forti, che rivelano come la pratica sportiva professionistica è stata una scelta “obbligata”, una via di fuga per cercare un futuro migliore.
    Bublik nell’intervista ha anche ironizzato sul nome della stessa, ‘Clay’, ossia terra battuta, non esattamente la condizione che predilige per giocare a tennis. “Non mi piace la superficie, ma stimo sempre meno queste cose e cerco di giocare in ogni tipo di condizione. Da quando è nato mio figlio ad agosto, la mia prospettiva su queste cose e sui piccoli dettagli della vita è completamente cambiata”. LEGGI TUTTO

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    ATP 250 Sofia: Lorenzo Sonego accede al secondo turno. Ora la sfida con Holger Rune

    Lorenzo Sonego nella foto – Foto Getty Images

    Lorenzo Sonego approda al secondo turno nel torneo ATP 250 di Sofia.L’azzurro ha sconfitto questa mattina lo spagnolo Bernabe Zapata Miralles classe 1997 e n.78 ATP con il risultato di 63 64 dopo 1 ora 19 minuti di partita.Al secondo turno Lorenzo Sonego sfiderà Holger Rune classe 2003 e n.31 ATP.
    Primo Set: Partiva benissimo Sonego brekkando lo spagnolo nel secondo gioco (a 30) e mancando sul 3 a 0 una palla per il doppio break.L’azzurro poi concedeva soltanto tre punti nei restanti tre turni di battuta conquistando senza alcun patema la frazione per 6 a 3 aggiudicandosi l’ultimo punto del set con uno scambio lunghissimo.
    Secondo set: Il momento decisivo arrivava sul 4 pari quando l’iberico perdeva malamente a 0 il turno di battuta commettendo doppio fallo sulla palla break.Nel gioco successivo, sul 5 a 4, Lorenzo partiva male commettendo doppio fallo ed un errore di diritto ma si riprendeva bene conquistava 4 punti consecutivi e alla prima palla match utile chiudeva la partita per 6 a 4.
    ATP Sofia Lorenzo Sonego66 Bernabe Zapata Miralles34 Vincitore: Sonego ServizioSvolgimentoSet 2L. Sonego 0-15 df 0-30 15-30 30-30 40-305-4 → 6-4B. Zapata Miralles 0-15 0-30 0-40 df4-4 → 5-4L. Sonego 0-15 15-15 30-15 40-153-4 → 4-4B. Zapata Miralles 15-0 30-0 40-0 40-153-3 → 3-4L. Sonego 15-0 ace 30-0 40-0 40-152-3 → 3-3B. Zapata Miralles 0-15 15-15 30-15 40-15 40-302-2 → 2-3L. Sonego 15-0 30-0 40-0 40-15 40-301-2 → 2-2B. Zapata Miralles 0-15 15-15 15-30 30-30 40-301-1 → 1-2L. Sonego 15-0 30-0 40-0 40-150-1 → 1-1B. Zapata Miralles 15-0 15-15 30-15 40-150-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1L. Sonego 15-0 30-0 30-15 40-155-3 → 6-3B. Zapata Miralles 15-0 30-0 40-0 40-155-2 → 5-3L. Sonego 15-0 30-0 30-15 40-15 ace ace4-2 → 5-2B. Zapata Miralles 15-0 30-0 40-0 40-15 df 40-304-1 → 4-2L. Sonego 15-0 15-15 30-15 40-153-1 → 4-1B. Zapata Miralles 0-15 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 A-403-0 → 3-1L. Sonego 15-0 ace 30-0 40-02-0 → 3-0B. Zapata Miralles 0-15 0-30 15-30 ace 30-30 30-401-0 → 2-0L. Sonego 15-0 15-15 30-15 40-150-0 → 1-0
    4 ACES 11 DOUBLE FAULTS 237/51 (73%) FIRST SERVE 31/51 (61%)32/37 (86%) 1ST SERVE POINTS WON 18/31 (58%)8/14 (57%) 2ND SERVE POINTS WON 13/20 (65%)0/0 (0%) BREAK POINTS SAVED 1/3 (33%)10 SERVICE GAMES PLAYED 913/31 (42%) 1ST SERVE RETURN POINTS WON 5/37 (14%)7/20 (35%) 2ND SERVE RETURN POINTS WON 6/14 (43%)2/3 (67%) BREAK POINTS CONVERTED 0/0 (0%)9 RETURN GAMES PLAYED 1010/11 (91%) NET POINTS WON10/20 (50%)16 WINNERS 165 UNFORCED ERRORS 1740/51 (78%) SERVICE POINTS WON 31/51 (61%)20/51 (39%) RETURN POINTS WON 11/51 (22%)60/102 (59%) TOTAL POINTS WON 42/102 (41%)219 km/h MAX SPEED 199 km/h204 km/h 1ST SERVE AVERAGE SPEED 180 km/h158 km/h 2ND SERVE AVERAGE SPEED 140 km/h LEGGI TUTTO

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    La sfortuna di Aleksandra Krunic

    Aleksandra Krunic SRB, 15.03.1993

    La settimana scorsa, Daria Saville si è rotta il legamento crociato anteriore del ginocchio nel bel mezzo della partita contro Naomi Osaka. Ora è toccato ad Aleksandra Krunic subire lo stesso identico infortunio. La 29enne serba si è infortunata verso la fine del suo incontro, quando era molto vicina alla vittoria, e ora dovrà affrontare un lungo e difficile stop.
    Tutto è accaduto durante le qualificazioni del WTA 250 di Tallinn, quando l’82esima classificata WTA stava conducendo per 6-4, 5-4 contro Eva Lys. Krunic stava addirittura servendo per chiudere il match, ma il suo ginocchio ha ceduto e in seguito è stato confermato che si trattava effettivamente di una rottura dei legamenti che non solo pone fine alla stagione 2022, ma condizionerà anche il 2023 della sfortunata tennista serba. LEGGI TUTTO

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    I pionieri di Bergamo fanno diciassette

    Holger Rune, vincitore dell’edizione 2021 – Foto Antonio Milesi

    Il Trofeo Perrel-Faip 2022, presented by BPER Banca, festeggerà la sua 17esima edizione dal 30 ottobre al 6 novembre. Nato nel 2006, è stato tra i primi a contribuire alla rinascita del tennis italiano. Si gioca al PalaIntred e sarà un torneo al profumo di Next Gen.
    Secondo una vecchia credenza, risalente addirittura all’antica Roma, il numero 17 porta sfortuna. Semplice superstizione, che non riguarda gli organizzatori del Trofeo Perrel-Faip di Bergamo, che festeggerà la diciassettesima edizione dal 30 ottobre al 6 novembre. Confermata la nuova collocazione in calendario, felice conseguenza (ma anche intuizione) di un periodo triste come quello della pandemia. L’entusiasmo è lo stesso del 2006, quando l’associazione sportiva Olme Sport si lanciò in un’avventura che ha regalato immense soddisfazioni alla città, portando a Bergamo decine di campioni. Se oggi è un periodo florido per il tennis italiano, e sono spuntati diversi tornei nella Penisola, non si poteva dire altrettanto allora. Fu un gesto di coraggio ed entusiasmo, e non è azzardato dire che eventi come Bergamo abbiano avuto un ruolo cruciale nello sviluppo della disciplina.
    SI GIOCA AL PALAINTREDAziende e istituzioni hanno fatto sentire il loro appoggio. Se il sostegno della Perrel di Gabriele Magoni e della FAIP di Giuseppe Magoni risale al 2012 èd è un punto fermo del torneo, quest’anno si accoglie l’ingresso di un nuovo presenting sponsor, BPER Banca, gruppo di prestigio e in grande ascesa, sempre più vicino al mondo dello sport. Non a caso, ha già sponsorizzato i recenti Campionati Europei di Nuoto. Sul piano delle istituzioni, è confermata la vicinanza della Regione Lombardia, del Comune di Bergamo e di Bergamo Infrastrutture, particolarmente disponibile nel soddisfare i parametri qualitativi sempre più elevati richiesti da un torneo di questo livello. Nella fattispecie, sarà potenziato l’impianto d’illuminazione nella Palestra Italcementi, secondo campo di gioco dopo il “Centrale” del PalaIntred. In virtù di un recente accordo con la nota azienda di prodotti tecnologici, lo storico palasport di Bergamo cambia nome e il Trofeo Perrel-Faip sarà uno dei primissimi eventi a giocarsi nell’impianto con la nuova denominazione. Tra i parametri richiesti dall’ATP c’è anche quello di avere tra campi con identica superficie all’interno del Comune di Bergamo: esigenza soddisfatta grazie all’allestimento di un campo in resina Slam Court presso il Tennis Club Città dei Mille, che – al di là dei due campi di allenamento – sarà il quartier generale del torneo, che anche quest’anno farà parte dell’Artengo Tennis Tour, con il noto brand di Decathlon che metterà a disposizione la palla ufficiale, la TB920.
    GLI EREDI DI BERRETTINI E SINNERCome da tradizione, l’entry list sarà pubblicata con tre settimane d’anticipo rispetto al torneo. Tuttavia, la nuova collocazione a ridosso delle Next Gen Finals di Milano garantirà un campo di partecipazione decisamente interessante, sia per chi vorrà rifinire la preparazione in vista dell’happening milanese, sia per chi sarà a caccia degli ultimi punti per la qualificazione. Tra l’altro, la Race to Milan del 2022 vede protagonisti diversi giocatori italiani: a parte Jannik Sinner e Lorenzo Musetti, in questo momento Francesco Passaro è nono (quindi virtualmente qualificato, perché Carlos Alcaraz sarà alle ATP Finals di Torino), mentre tra la 12esima e la 17esima posizione ci sono ben cinque azzurri: Luca Nardi, Giulio Zeppieri, Matteo Arnaldi, Flavio Cobolli e Francesco Maestrelli. Senza dimenticare che poco più in basso ci sono Luciano Darderi e Matteo Gigante. Insomma, una moltitudine di giocatori pronti a rinnovare la tradizione e raccogliere un’eredità che in tempi recenti ha visto trionfare al PalaIntred giocatori come Matteo Berrettini e Jannik Sinner. Con queste premesse, la 17esima edizione del Trofeo Perrel-Faip, presented by BPER Banca, si annuncia una delle più interessanti di sempre. E non ci sarà spazio per la scaramanzia. LEGGI TUTTO

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    Circuito ATP-WTA-Challenger: I risultati completi dei giocatori italiani del 28 Settembre 2022 (LIVE)

    Elisabetta Cocciaretto nella foto – Foto Daniele Combi

    ATP 250 Sofia – indoor hard1T Sonego – Zapata Miralles (1-0) ore 11:00ATP Sofia Lorenzo Sonego00 Bernabe Zapata Miralles00ServizioSvolgimentoSet 1

    2T Lazarov – Musetti (0-0) 2 incontro dalle ore 17:00Il match deve ancora iniziare

    WTA 250 Parma – terra2T Paolini – Cocciaretto 2 incontro dalle 14:30Il match deve ancora iniziare
    2T Paoletti – Begu ore 18:30Il match deve ancora iniziare

    Challenger Lisbona – terra2T Skatov – Passaro (0-0) 2 incontro dalle ore 11:00Il match deve ancora iniziare
    2T Moroni – Paire (0-0) 3 incontro dalle ore 11:00Il match deve ancora iniziare
    1T Agamenone/Zeppieri – Hardt/Taylor (0-0) 3 incontro dalle ore 11:00Il match deve ancora iniziare
    1T Passaro/Pellegrino – Cervantes/Roca Batalla (0-0) 4 incontro dalle ore 11:00Il match deve ancora iniziare

    Challenger Charleston – hard2T Oradini – Johns (0-0) ore 16:00Il match deve ancora iniziare
    1T Cash/Patten – Langmo/Oradini (0-0) 3 incontro dalle ore 16:00Il match deve ancora iniziare LEGGI TUTTO

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    Del Potro: “Vivere senza tennis è dura. Ero n.3 del mondo, poi il k.o. al ginocchio e ho perso tutto”

    Juan Martin Del Potro

    Quando ami qualcosa con tutto te stesso, affronti mille difficoltà cercando di superare ogni ostacolo, è dura accettare che sia finita. Una situazione comune a molti tennisti (e sportivi) costretti a gettare la spugna contro la propria volontà per colpa di infortuni troppo gravi per andare avanti. C’è chi riesce a voltare pagina, trovando altre vie per vivere una vita serena e soddisfacente, e chi invece soffre terribilmente l’aver dovuto abbandonare quella vita per la quale aveva investito tutte le proprie energie.
    Juan Martin Del Potro, indimenticabile e sfortunatissimo campione argentino, si è ritirato lo scorso febbraio per colpa di terribili problemi alle ginocchia, ma il tempo che passa non riesce a sanare le ferite al fisico e soprattutto al suo cuore, infranto dal dolore per esser stato costretto a terminare quella passione e vita per la quale ha lottato con tutte le proprie forze.
    In una breve intervista rilasciata al Sun, ha raccontato la sua situazione attuale, con un ginocchio che non ne vuol sapere di guarire e la sofferenza per quella vita sportiva che gli manca terribilmente. Una condizione che fa enorme fatica ad accettare.
    “Recentemente mi sono recato in Svizzera per un altro consulto medico con uno specialista. Ho iniziato una nuova cura, quella che mi era stata consigliata da diversi tennisti professionisti, ma finora non ho avuto un solo risultato positivo. Immaginate quanto sia dura la sensazione che niente stia funzionando dopo ogni tentativo, che si tratti di un trattamento o di un intervento chirurgico. La frustrazione che provo quando le cose non funzionano è difficile da spiegare. Come sempre mi illudo, voglio aspettare, ho fiducia in ogni nuovo trattamento che provo, ma ogni volta che fallisce è un duro colpo da mandare giù. Questo è il mio quotidiano negli ultimi tre anni e mezzo, nonostante gli interventi chirurgici e trattamenti che ho provato, non è mai successo niente di positivo. Adesso posso solo camminare, non riesco a correre nemmeno sul tapis roulant. Anche il solo salire e scendere le scale mi provoca dolore, non posso nemmeno guidare l’auto per molto tempo senza dovermi fermare per sgranchirmi le gambe per via del dolore. Questa è la mia realtà, è molto difficile, molto triste, ma continuo a cercare modi per migliorare. La mia nuova sfida è cercare un modo per vivere meglio, anche psicologicamente, nonostante i miei problemi fisici”.
    Una situazione per niente facile quella vissuta dalla “Torre di Tandil”, come lo hanno sempre chiamato in patria. Ma il suo racconto si fa ancor più duro quando parla dei problemi psicologici che affronta per via di questa situazione, che non riesce ad accettare.
    “La verità è che dal punto mentale non riesco ad accettare una vita senza tennis. Non ho avuto un passaggio graduale per questo, non mi sono preparato, non ho idea di cosa abbiano fatto gli altri giocatori per vivere questo processo e cambiamento in modo sereno. Io non ci riesco. Ero il numero 3 al mondo, finché all’improvviso mi sono rotto le ginocchia ed eccomi qui, senza niente. Ho perso tutto quello che per me era importante”.
    Un dolore costante, sul quale Juan Martin sta cercando di lavorare. “Per tutto questo tempo ho cercato di recuperare, di ritrovare la salute e tornare a giocare, come ho fatto con qualsiasi altro infortunio, e in vita mia ne ho passate di tutti i colori. Finché stavolta è stato troppo, e a Buenos Aires ho detto basta. Da allora sto cercando di ritrovare me stesso, ma sono ancora lì, bloccato in quel processo di riflessione. Continuo a chiedermi quali cose potrebbero piacermi. Quando parlo con altri atleti mi dicono che alcuni hanno impiegato anni per assimilare tutto questo, mi raccontano come si sono preparati. È quello che sto facendo adesso”.
    Parole davvero toccanti, che raccontano quanto DelPo amasse il gioco e la vita del tennista. Possiamo solo augurargli di trovare la forza per accettare la sua situazione e trovare nuovi stimoli per andare avanti, magari fissando un nuovo obiettivo in quel mondo del tennis dal quale non riesce a staccarsi totalmente.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO