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    Tartarini: “Lorenzo diventerà padre, non sarà facile ma si concentrerà sul tennis. Barazzutti? Porta esperienza”

    Simone Tartarini con Lorenzo Musetti in United Cup

    Non facile il 2023 di Lorenzo Musetti. Dopo l’ottimo finale della stagione 2022, ci si aspettava quest’anno una partenza migliore, risultati nettamente superiori sulla terra in America Latina, una parte conclusiva di stagione più positiva. In primavera le cose sono andate meglio, ma alla fine in un anno ha perso 4 posti nel ranking e soprattutto quel tennis più offensivo e dinamico ammirato tra ottobre e novembre 2022 si è un po’ perso per strada. Avremo tempo nei prossimi giorni per tracciare un bilancio più completo del suo 2023, ma intanto c’ha pensato il suo coach Simone Tartarini a riassumere quel che è accaduto nella stagione appena conclusa. In un’intervista concessa all’ATP Tennis Radio Podcast, l’allenatore ha parlato dei problemi vissuti da Lorenzo e anche dell’innesto nel team di Corrado Barazzutti. L’ex coach di Fognini e capitano di Davis non seguirà il toscano per tutto l’anno, ma cercherà di trasmettere la sua esperienza da giocatore e da coach.
    “Quest’anno non è stato facile per Lorenzo” confessa Tartarini, “l’anno scorso chiuse benissimo giocando i quarti contro Novak, mentre quest’anno abbiamo cominciato male in Australia perdendo contro Harris. Nello swing sudamericano non ha giocato bene a causa delle diverse condizioni incontrate tra Buenos Aires, Rio e Santiago. A metà stagione, sulla terra battuta, abbiamo ottenuto buoni risultati tra Montecarlo, Roma e Parigi, arrivando sempre al terzo turno in sei o otto tornei. Anche sull’erba non è andato affatto male, con i quarti di finale a Stoccarda e al Queen’s e il terzo turno a Wimbledon. Poi sono cambiate tante cose: dalla vita privata ad altri aspetti. L’anno prossimo diventerà papà e non è facile per lui, è molto giovane”.
    Diventare padre a 22 anni appena compiuti non è uno scherzo nella società attuale, ancor più per un professionista che ha nei viaggi continui in giro per il mondo una necessità. Tartarini ne è consapevole, ma è fiducioso: “Lorenzo è felice e lo sono anch’io, ma non è facile controllare tutto, né per me, né per lui, né per i suoi genitori. C’erano tante cose da pianificare: la casa, la vita e forse non era concentrato sul tennis. Ogni persona è diversa. Anche Fritz divenne un padre molto giovane e Khachanov pure. Per me Lorenzo è molto intelligente e la sua imminente paternità è una bella notizia, ma in questo momento non è facile. L’anno prossimo, invece, non ci saranno problemi e si concentrerà solo sul tennis. Essere padre comporta nuove responsabilità e penso che possa aiutarti anche sul campo da gioco“.
    Questo il programma di Musetti per il 2024: “L’anno prossimo la programmazione sarà più semplice e penso che i risultati saranno migliori. Faremo la preparazione a Monte Carlo e inizieremo dall’Australia, ma non con l’ATP Cup, saremo a Brisbane o Hong Kong. Ho fiducia che il prossimo anno possa essere migliore. Quest’anno non è stato facile consolidare tutto, ha giocato bene ma non è stato facile farlo sempre. Ha perso in diversi tornei al primo turno”. Simone ha centrato uno dei punti dolenti: Musetti ha giocato anche un ottimo tennis, ma in troppe occasioni non c’è riuscito, entrando male in troppi tornei, aspetto questo che non puoi permetterti se ambisci all’altissimo livello.
    Per Tartarini molti dei problemi vissuti nel 2023 derivano dal tipo di giocatore che è Musetti, dalla necessità di costruire maggiormente il suo tennis: “Oggi Lorenzo è ancora un giocatore in costruzione, è diverso da Jannik, Holger o Carlos: hanno una mentalità diversa. Mi piace quando riesce a giocare il suo tennis ‘diversamente’, ma non è sempre facile farlo. Penso che nel giro di due o tre anni potrà diventare uno dei primi 10 giocatori al mondo, ha il potenziale per riuscirci“.
    Ultime battute per l’innesto nel team, un po’ a sorpresa, di Corrado Barazzutti. Così spiega Tartarini: “Sì, Corrado Barazzutti sarà nella squadra accanto a me l’anno prossimo, sarà un nuovo membro. Ha allenato prima Francesca Schiavone e poi Fabio Fognini, è stato capitano in Davis per vent’anni. Penso che possa essere un buon maestro per Lorenzo per una dozzina di settimane all’anno. Non so come andrà, ma di sicuro Corrado ha tantissima esperienza. Per me è molto importante perché ora Lorenzo ha bisogno di questo. È sempre stato con me ogni settimana, quindi sarà un bene per entrambi” conclude Simone.
    Sicuramente Musetti sarà uno dei tennisti più attesi il prossimo anno. Dietro di lui corrono, è necessario ritrovare uno spirito migliore e una continuità di prestazione ad altissimo livello superiore, quella che ha dimostrato di possedere nelle testa, nelle gambe e nel braccio sul finire del 2022.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Iga Swiatek critica i cambiamenti nel Calendario WTA e riflette sulla pressione per la prima posizione: La stagione di alti e bassi e la battaglia per la vetta con Sabalenka

    Iga Swiatek POL, 31.05.2001 – Foto Getty Images

    La numero uno del mondo, Iga Swiatek, ha condiviso le sue riflessioni su quella che definisce “una stagione esigente”, durante un’intervista con Eurosport. La campionessa polacca non ha esitato a esprimere il proprio disappunto per le modifiche al calendario WTA previste per il prossimo anno, sottolineando come questi cambiamenti possano influire non solo sulle prestazioni sportive, ma anche sul benessere psicofisico delle atlete.
    Un Anno di Crescita e ApprendimentoNonostante una delusione inaspettata al quarto turno degli US Open, Swiatek vede il 2023 come un anno di notevoli lezioni apprese e di crescita personale. “È stato indubbiamente un anno che mi ha insegnato molto e di cui sono ancora più orgogliosa”, ha dichiarato la tennista, ammettendo un cambio di mentalità necessario dopo la prematura eliminazione dal torneo americano.
    La Lotta per il Primo Posto con Aryna SabalenkaLa lotta per la vetta della classifica WTA è stata uno degli aspetti più avvincenti della stagione, con Aryna Sabalenka che ha mantenuto il primato dopo l’ultimo Grand Slam dell’anno. Tuttavia, è stata Swiatek a riappropriarsi della posizione numero uno durante le WTA Finals, un risultato ottenuto nonostante la pressione e le circostanze peculiari di Cancún. “Sono molto orgogliosa di essere tornata al numero uno, e che ciò sia avvenuto a Cancún con tutta la pressione e le strane circostanze”, ha condiviso Swiatek, elogiando al contempo la bielorussa per la sua “grande stagione”.
    L’Impatto della Pressione e Come AffrontarlaSwiatek ammette che la pressione legata alla posizione numero uno è stata a tratti “un po’ schiacciante”, portandola a non giocare in maniera rilassata fino agli US Open. Questa realizzazione l’ha spinta a cambiare atteggiamento e ad affrontare i tornei successivi con una mentalità diversa, tentando di distaccarsi dal peso di tali aspettative. “Ho sempre cercato di farlo, ma non sempre funziona”, ha aggiunto.
    Critiche al Calendario WTASull’argomento del calendario, Swiatek si è espressa con preoccupazione, sottolineando come l’intensificarsi degli impegni possa mettere a dura prova l’energia fisica ed emotiva delle giocatrici, in contrasto con ciò che la WTA promuove in altri ambiti, come la salute mentale e l’equilibrio vita-lavoro. “Prenderei decisioni più favorevoli a ciò che promuovono e sostengono”, ha concluso Swiatek, invitando a un ripensamento delle politiche e delle pratiche attuali.Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Gaudenzi: “I 1000 se ne vanno con gli Slam? Non credo proprio. Le guerre non creano valore”

    Andrea Gaudenzi (foto Gazette Monaco)

    Andrea Gaudenzi è fermamente convinto che il suo progetto “One Vision” sia la strada maestra da percorrere per il futuro del tennis, sempre più vicino alle richieste dei giocatori e unito, per offrire un prodotto unico e di alta qualità, e così respinge al mittente l’ipotesi di una diaspora dei Masters 1000 dall’ATP verso un possibile nuovo tour gestito dai 4 Slam. Ne ha parlato in un’interessante intervista rilasciata al media The National, della quale riportiamo i passaggi più significativi. Gaudenzi è stato interpellato a Jeddah, a latere della prima edizione in Arabia delle NextGen Finals. Il presidente ATP è rimasto impressionato dalla capacità organizzativa del paese, affermando che l’ingresso dei sauditi nel tennis può avvenire sotto varie forme, il tutto in fase di esplorazione.
    “Stiamo esplorando diverse opportunità” con l’Arabia Saudita, afferma Gaudenzi. “Noi siamo qui, quindi vogliamo lavorare con l’Arabia Saudita. Penso che abbiamo avuto ottimi rapporti negli ultimi due anni, discussioni molto interessanti. Hanno espresso la volontà e il desiderio di fare di più nello sport e nel tennis. Penso che la sfida più grande da parte nostra sia il calendario. In tutta onestà, è molto intasato. Ma confermo il desiderio per noi di essere nella regione, apprezziamo molto il Medio Oriente. Penso che ci sarà una collaborazione che crescerà per fasi, esamineremo tutte le opportunità. Al momento non abbiamo soluzioni, ma continueremo sicuramente a discutere con tutte le parti”.
    La domanda più scottante riguarda la rivelazione del magazine USA The Athletic, secondo il quale si sta lavorando ad un nuovo tour Premium guidato dai 4 Slam, con i 9 Masters 1000 pronti ad abbandonare l’ATP per questa nuova realtà. La risposta di Gaudenzi è ferma: “No, secondo me, assolutamente no. Penso che in generale ci sia molto rumore a riguardo. Penso che sia molto esplicito il piano in “OneVision”, dobbiamo trovare un modo per lavorare insieme. Perché in definitiva, qualunque cosa sia stata scritta in quell’articolo, è sicuramente il concetto di concentrarsi su un prodotto Premium, il che significherà che gli Slam e i Masters e il prodotto Premium, tutti insieme combinati, saranno una proposta molto potente per i consumatori. Con questo sono d’accordo al 100%. Ma in realtà, è quanto stiamo già cercando di fare con OneVision. Ovviamente, persone diverse probabilmente hanno idee diverse su come arrivarci.”
    Continua il Presidente ATP, affermando che le guerre dividono, non uniscono e creano valore, quindi una lotta intestina sarebbe solo una sconfitta per tutti. “E c’è anche un altro problema: in alcuni casi è difficile tornare indietro, perché ostacoli il rapporto e tutto diventa ancora più difficile. In definitiva, penso che sia possibile arrivare ad un’ipotesi simile costruendo sul valore che abbiamo oggi piuttosto che distruggere e creare disagi, che penso che alla fine sia sempre più costoso, richiede tempo, energia e denaro, non è necessario. Sono al 100% a favore dell’unità, e a favore della ricerca di soluzioni attraverso le conversazioni seduti a un tavolo. Credo fermamente che possiamo essere d’accordo molto più di quanto crediamo realmente, quando siamo insieme. Alla fine siamo allineati. Stiamo tutti spingendo affinché il tennis sia più forte e cresca, rispetto agli altri sport e rispetto alle altre forme di intrattenimento. Siamo dalla stessa parte, siamo nella stessa squadra: questo è il tennis. Avere una guerra civile non aiuterebbe nessuno. Sarebbe un grave errore andare in quella direzione“.
    In questo processo di ricerca dell’unità va inquadrata la maggior trasparenza con i giocatori riguardo agli utili e la sua nuova distribuzione paritaria con i giocatori, uno dei capisaldi del progetto “One Vision”. “È come se fossimo sulla stessa barca ed è molto più facile prendere decisioni, c’è la sensazione che siamo una squadra più di prima” continua Gaudenzi, “potevi vedere giocatori e tornei seduti sul lato opposto del tavolo, era quasi come una partita di tennis. Ora è una squadra. E questa è la mentalità che sto cercando di cambiare anche ai livelli più alti con la WTA e gli Slam”.
    Con gli Slam invece i discorsi non vanno come sperato, ammette Gaudenzi: “Non mi vergogno nel dire che i progressi con gli Slam negli ultimi anni sono stati più lenti di quanto avrei desiderato. Ma sono ancora ottimista”.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Italiani e Italiane nei tornei ITF: I risultati di Venerdì 08 Dicembre 2023

    Jessica Bertoldo nella foto

    M15 Sharm ElSheikh 15000 – Quarter-finalAlexandr Binda vs [4] Vadym Ursu ore 10:00Il match deve ancora iniziare
    [1] Samuel Vincent ruggeri vs Max Wiskandt ore 10:00Il match deve ancora iniziare

    W15 Antalya 15000 – 2nd RoundAsylzhan Arystanbekova vs Francesca Pace Non prima delle 13:15Il match deve ancora iniziare

    W15 Valencia 15000 Quarter-finalJessica Bertoldo vs Oana Georgeta Simion ore 11:00Il match deve ancora iniziare LEGGI TUTTO

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    Rafael Nadal: Riflessioni su un possibile addio al tennis nel 2024

    Rafael Nadal nella foto – Foto Getty Images

    Futuro Incerto per la Leggenda del TennisRafael Nadal, una delle icone indiscusse del tennis mondiale, ha recentemente sollevato il velo su uno degli interrogativi più dibattuti nel mondo dello sport: il 2024 segnerà il suo ritiro dal circuito professionistico? In una dichiarazione che ha rivelato più domande che risposte, il campione spagnolo riflette sul suo futuro, esprimendo incertezza ma anche una speranza cauta.
    Pensieri di Nadal: Tra Dubbi e DeterminazioneNadal, con la sua solita franchezza, ha condiviso i suoi pensieri attraverso i suoi canali social, ammettendo che ci sono stati momenti in cui ha considerato l’idea di ritirarsi. “In molti momenti ho pensato che non avesse senso continuare,” ha detto Nadal, riflettendo sulle difficoltà e sulle sfide che ha affrontato nel corso della sua carriera estremamente esigente. Nonostante ciò, ha mantenuto la speranza e la motivazione per proseguire, sostenuto dalla sua famiglia, dal suo team e dagli amici che lo hanno sempre accompagnato nella sua carriera.
    Un Addio Non Ancora DecisoL’idea di un ritiro nel 2024 non è un concetto astratto per Nadal, ma una possibilità concreta che il tennista sta considerando con attenzione. Tuttavia, non vuole fissare una data precisa per questo importante passo. “Ci sono molte possibilità che sia il mio ultimo anno,” ha amesso Nadal, aggiungendo che potrebbe essere solo mezzo anno, un anno intero, o anche di più, a seconda di come si sentirà e delle sue condizioni fisiche.La decisione di Nadal di non annunciare ufficialmente il suo ritiro è motivata dal desiderio di non essere limitato dalle proprie parole. Vuole godersi ogni torneo come se fosse l’ultimo, ma allo stesso tempo lascia aperta la possibilità di continuare oltre il 2024, se le circostanze lo permetteranno. “Se il fisico me lo permette e continuo a godermi ciò che faccio, perché dovrei porre una data limite?” si chiede il campione.
    Un Esemplare di Passione e PerseveranzaLa carriera di Nadal è stata costellata di successi straordinari e di sfide imponenti, specialmente in termini di infortuni e recuperi. La sua determinazione a tornare in campo dopo ogni ostacolo ha ispirato milioni di fan in tutto il mondo.Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Amanda Anisimova: Il Ritorno di una stella del tennis al WTA 250 di Auckland

    Amanda Anisimova nella foto

    Non molto tempo fa, Amanda Anisimova era uno dei grandi nomi del circuito WTA e una delle sue più brillanti promesse.
    L’americana aveva già fatto capolino nei grandi tornei ed era dotata di un incredibile potenziale, fino a quando non ha incontrato una serie di sfortune e disgrazie, inclusa la morte di suo padre, che hanno portato a una significativa pausa per prendersi cura della sua salute mentale. Dopo aver trascorso otto mesi lontana dal circuito professionistico, ora Amanda si sta preparando per il suo ritorno e abbiamo già le informazioni su quale torneo e quando avverrà. Sarà al WTA Auckland 2024, dove tornerà anche Emma Raducanu, e si svolgerà dal 1 al 7 gennaio. Dunque, il tennis femminile si arricchisce nuovamente di un nome di spicco che è ansioso di tornare a brillare.Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Garbin dimessa dall’ospedale

    Tathiana Garbin

    Tathiana Garbin attraverso una storia Instagram ha comunicato di essere stata dimessa dall’ospedale. L’ex tennista azzurra, oggi capitano del team di Billie Jean King Cup, si è sottoposta nei giorni scorsi ad un secondo intervento chirurgico per trattare una rara forma di tumore contro il quale sta lottando da tempo.
    “Oggi è un giorno speciale, sono stata dimessa” scrive Tathiana. “Desidero ancora una volta esprimere la mia profonda gratitudine al Prof. Lippolis ed a tutto il suo team. La vostra straordinaria professionalità, unita a una passione ed attenzione senza pari, ha reso il mio percorso qui molto più lieve. Inoltre ringrazio tutti voi per i messaggi di incoraggiamento e piena vicinanza”.
    Garbin aveva scosso il mondo della racchetta – e non solo – annunciando la sua lotta contro il tumore dopo la finale disputata dal team italiano in Billie Jean King Cup. Anche Jannik Sinner, Filippo Volandri e tutta la squadra italiana dopo la vittoria in Davis a Malaga si sono stretti intorno a Garbin, ricordando la sua battaglia e sostenendo il capitano azzurro. LEGGI TUTTO

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    Marie Bouzkova riparte con Conchita Martinez

    Marie Bouzkova insieme a Martinez (foto EuroSport Spagna)

    Il 2024 inizierà con una nuova coppia sul WTA Tour. La ceca Marie Bouzkova, attualmente n.34 nel ranking mondiale, ha scelto come suo nuovo coach Conchita Martinez, ex campionessa di Wimbledon e per alcuni anni nell’angolo della connazionale Garbine Muguruza. Ne da notizia Eurosport Spagna, che ha raccolto alcune dichiarazioni dell’allenatrice 51enne, fino alla scorsa primavera insieme a Muguruza.
    “Da febbraio ho approfittato del tempo libero per riposarmi, dopo alcuni anni intensi di viaggi e lavoro” confessa Martinez. “Ora ho l’energia per tornare ad allenare di nuovo e godermi il mio lavoro. Sono molto felice di poter contribuire nuovamente con la mia esperienza”.
    “L’agente di Marie Bouzkova mi ha contattato per informarsi sulla mia disponibilità e per chiedermi se volevo allenare nuovamente. Siamo alla fine dell’anno, dopo aver valutato tutto, ho deciso che era il momento giusto per ritornare. Sono entusiasta del progetto”.
    Conchita apprezza il lato agonistico di Bouzkova e crede che abbia ancora un buon margine di crescita: “Mi piace perché è una giocatrice molto grintosa e competitiva. Ha molto spazio per continuare a crescere e migliorare come tennista. È molto professionale ed è concentrata al 100% sul suo lavoro. Ha 25 anni, penso che abbia ampi margini di miglioramento sotto molti aspetti. È vero che una tennista abbastanza completa, ma vorrei concentrarmi sul fatto che giochi gradualmente in modo più aggressivo, senza perdere la sua essenza di grande combattente. Penso che abbia il potenziale per salire ancora in classifica, ma ci vuole tempo per lavorarci sopra”, conclude Martinez.
    Il tennis femminile ceco è una fucina quasi inesauribile di talenti. In attesa della definitiva esplosione al massimo livello delle sorelle Fruhvirtova, con l’ottimo 2023 di Vondrousova e di Muchova, la Repubblica Ceca vanta attualmente 3 top10 oltre alla classe cristallina di Petra Kvitova. LEGGI TUTTO