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    Andreas Schönegger racconta: Gli inizi di Jannik Sinner nel tennis

    Jannik Sinner ITA, 2001.08.16 – Foto Getty Images

    Il “Corriere della Sera” ha ripubblicato un’emozionante intervista a Andreas Schönegger, il primo maestro di tennis di Jannik Sinner, realizzata l’11 novembre scorso. Questa intervista è stata tra le più apprezzate dai lettori nel 2023, svelando i dettagli poco conosciuti della formazione di uno dei più promettenti talenti del tennis mondiale.Schönegger, istruttore di sci e tennis, ha avuto il privilegio di introdurre Sinner al tennis quando aveva appena tre anni e mezzo. Ha raccontato aneddoti sulla loro prima incontro, quando la madre di Jannik lo ha portato a Schönegger per tenerlo occupato. Da quel momento, la passione di Sinner per il tennis è cresciuta in modo esponenziale.
    L’intervista si focalizza su come Sinner ha sviluppato il suo talento da bambino. Schönegger ricorda con affetto i primi anni di Jannik, un periodo in cui si allenava sia sulle piste da sci che sui campi da tennis. Sin da piccolo, Sinner mostrava un impegno eccezionale e un’innata capacità di concentrarsi sul gioco, oltre a una determinazione ferrea, sia in caso di vittoria che di sconfitta.Schönegger ha seguito Sinner fino agli 8 anni, quando il ragazzo ha iniziato ad allenarsi con un altro maestro a Brunico. Il suo colpe forte sin da allora era il rovescio, una caratteristica che si è mantenuta fino ai giorni nostri.
    L’intervista evidenzia anche l’umiltà e la tenacia di Sinner. Nonostante la fama e il successo, quando torna nella sua Pusteria natale, si mostra sempre disponibile verso i fan, concedendo autografi e selfie. Schönegger sottolinea che Jannik è rimasto una persona semplice e scherzosa, nonostante le pressioni e le aspettative legate alla sua carriera.Una parte significativa dell’intervista è dedicata alla crescita muscolare di Sinner, attribuita in parte agli anni passati sugli sci. Tuttavia, Schönegger sottolinea che la struttura di Sinner è naturalmente esile, e che lo sci, pur essendo parte del suo allenamento, non è il principale contributo alla sua forza sul campo da tennis.
    Curiosamente, Sinner è descritto come un giocatore goloso, appassionato di “Strauben”, un dolce tipico della sua regione, e come un atleta leggermente scaramantico, attento a non calpestare le linee del campo durante le partite.
    Infine, l’intervista mette in luce l’attaccamento di Sinner per la sua terra natale, nonostante ora viva a Monaco. Il campione non ha mai dimenticato le sue radici e mantiene un legame stretto con Schönegger e la sua comunità. Questo ritratto di Jannik Sinner offre uno sguardo intimo e personale su uno dei giocatori più promettenti del tennis mondiale.Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Non è grave il problema di Matteo Berrettini

    Matteo Berrettini ITA, 1996.04.12 – Foto Getty Images

    Matteo Berrettini, sta affrontando un periodo di sfortuna. Durante la sua preparazione pre-season, Berrettini ha riscontrato un problema fisico al piede, che ora mette in dubbio la sua partecipazione all’ATP 250 di Brisbane nel 2024. Attualmente iscritto nelle qualificazioni del torneo australiano, Berrettini dovrebbe essere pronto a competere a partire dal 28 dicembre.
    Fortunatamente, la lesione sembra non essere grave, ma potrebbe comunque ritardare il suo ritorno in campo. C’è la possibilità che Berrettini possa decidere di tornare direttamente per l’Open di Australia 2024, dove, se le cose non cambiano, arriverà fuori dalla top-100. Questa situazione è stata riportata da La Repubblica, che segue da vicino le vicende del giocatore.
    La speranza per i tifosi del tennista è che possa riprendersi in tempo per Brisbane, ma la prudenza potrebbe consigliare di puntare direttamente al primo grande slam dell’anno. La situazione, certamente, è seguita con attenzione dagli appassionati di tennis e dai media sportivi.Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Forbes rivela i 10 Sportivi più Influenti del 2023: L’Italia brilla con Jannik Sinner

    Jannik Sinner ITA, 2001.08.16 – Foto ATPTour

    In un mondo dello sport sempre più connesso e influente, Forbes ha rilasciato la sua lista annuale dei 10 atleti più influenti del 2023, un assortimento globale di talenti che spazia dalle stelle del tennis a quelle del basket e del calcio.
    Sorprendentemente, al 7° posto, troviamo il fenomeno italiano del tennis Jannik Sinner. A soli 21 anni, Sinner ha già lasciato un’impronta indelebile nel mondo del tennis, scalando le classifiche ATP con una rapidità mozzafiato. Non solo sta ridefinendo il panorama tennistico con il suo gioco moderno e aggressivo, ma sta anche ispirando una nuova generazione di giovani sportivi italiani.
    Sopra di lui, al 6° posto, c’è il lanciatore giapponese Yoshinobu Yamamoto, che ha fatto onda nel baseball, seguito da Iga Swiatek, la stella polacca del tennis che continua a dominare il circuito femminile. Al 4° posto, troviamo Lebron James, una figura che trascende il basket, e al 3° posto, Novak Djokovic, che nonostante le controversie, rimane una colonna portante nel tennis.
    Simone Biles, la ginnasta americana plurimedagliata, si posiziona al 2° posto, celebrata non solo per le sue strabilianti performance ma anche per il suo impegno verso la salute mentale degli atleti. E, al vertice della lista, Jaime Jaquez, jr., la stella emergente del basket che sta rapidamente diventando un’icona sia dentro che fuori dal campo.
    La lista è completata da nomi come Roman Reigns, Eileen Gu e Leo Messi, ognuno dei quali esercita un’influenza notevole non solo attraverso le proprie prestazioni sportive ma anche tramite la loro presenza sui social media e gli impegni al di fuori del campo di gioco.
    La presenza di Sinner in questa lista è un riconoscimento non solo del suo impatto sul tennis ma anche della sua crescente influenza come figura pubblica. È un momento di orgoglio per l’Italia e un segnale che il paese sta producendo atleti non solo di talento ma anche capaci di ispirare e influenzare positivamente la società.
    La Classifica1) 🇺🇸 Jaime Jaquez, jr. – La stella emergente del basket universitario americano, Jaime Jaquez, jr., ha raggiunto il vertice della lista, impressionando con le sue prestazioni eccezionali e la sua influenza sia in campo che fuori.
    2) 🇺🇸 Simone Biles – Simone Biles continua a essere un simbolo di eccellenza e resilienza nella ginnastica, utilizzando la sua piattaforma per fare la differenza nella vita di molti.
    3) 🇷🇸 Novak Djokovic – Il campione serbo del tennis, Novak Djokovic, si è affermato come uno degli atleti più dominanti e influenti nel suo sport.
    4) 🇺🇸 Lebron James – Icona del basket e figura sociale influente, Lebron James ha consolidato la sua posizione come uno degli sportivi più rilevanti del pianeta.
    5) 🇵🇱 Iga Swiatek – La giovane stella polacca del tennis, Iga Swiatek, ha scalato le classifiche e conquistato il cuore dei fan con il suo gioco e la sua personalità carismatica.
    6) 🇯🇵 Yoshinobu Yamamoto – Il fenomeno giapponese del baseball, Yoshinobu Yamamoto, si è guadagnato il rispetto e l’ammirazione internazionale con le sue prestazioni eccezionali.
    7) 🇮🇹 Jannik Sinner – La giovane stella del tennis italiano, Jannik Sinner, ha fatto irruzione nella scena internazionale con una serie di vittorie e un gioco che promette grandi cose per il futuro.
    8) 🇦🇷 Leo Messi – La leggenda vivente del calcio argentino, Leo Messi, continua a incantare i fan di tutto il mondo con la sua maestria in campo.
    9) 🇨🇳 Eileen Gu – La campionessa freestyle di sci cinese-americana, Eileen Gu, ha influenzato positivamente il mondo degli sport invernali con le sue incredibili capacità e la sua visione internazionale.
    10) 🇺🇸 Roman Reigns – La superstar del wrestling americano, Roman Reigns, si è affermata come una delle figure più carismatiche e influenti nel mondo dell’intrattenimento sportivo.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Francesco Passaro ringrazia Jannik Sinner e il Team per le due settimane di allenamento ad Alicante. Per Jannik partenza per l’Australia ai primi di gennaio

    Francesco Passaro ha espresso gratitudine a Jannik Sinner e al suo team per aver condiviso preziose sessioni di allenamento ad Alicante, Spagna. Queste due settimane di intenso lavoro rappresentano un momento significativo nel percorso di crescita di Passaro, proprio in vista della stagione agonistica. Sinner, invece, vedrà i suoi prossimi impegni a Montecarlo e poi. per i primi giorni di gennaio partenza per l’Australia.
    Il ritorno ora a Sesto per le festività natalizie segna una breve pausa prima di riprendere la preparazione. L’unità e la forza del gruppo si riflettono nell’immagine del team, che testimonia non solo l’aspetto agonistico ma anche l’importanza del legame umano e della condivisione tra atleti di alto livello.
    “È sempre un’esperienza arricchente poter allenarsi con atleti che hanno già raggiunto traguardi significativi e con un team così competente”, ha dichiarato Passaro. L’ambizione e la determinazione sono palpabili, così come il supporto e l’incoraggiamento reciproco.Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Il Piatti Tennis Center brinda a un 2023 da incorniciare e guarda avanti, con un coach… da Slam

    Riccardo Piatti al lavoro con lo staff del Piatti Tennis

    Il 2023 è stato un anno molto importante per il Piatti Tennis Center. Perché il progetto di coach Riccardo Piatti nato nel 2018 a Bordighera ha spento le sue prime cinque candeline, occasione – celebrata con una grande festa – per tirare le somme di quanto fatto sin qui, ma soprattutto per guardare al futuro con ancora più ambizioni.
    È lì che sono concentrati tutti gli sforzi della parte direttiva e operativa, come vuole una mission che da sempre punta a costruire i giocatori – e gli allenatori – di domani. “Da questo punto di vista – dice Andrea Volpini, direttore sportivo del Centro – il 2023 è andato alla grande. Proprio in questo momento abbiamo un gruppetto di atleti classe 2008 e 2009 davvero promettenti, fra i primi dieci della loro categoria nelle classifiche di Tennis Europe. L’obiettivo è portarli tutti ad alti livelli, seguendo un percorso già tracciato con altri. Puntiamo a farli crescere nel modo giusto, facendo capire loro l’importanza del lavoro tecnico ma anche di preparazione atletica, fisioterapia e altri aspetti. E anche del nostro modello di lavoro: ogni atleta non ha un coach dedicato, ma un pool di persone a propria disposizione”. Un messaggio passato ormai da tempo, visto che sono sempre di più i giovani talenti – da ogni parte del mondo – che bussano alle porte del centro. Più i professionisti: solo durante la preparazione invernale sono transitati da Bordighera una manciata di “pro”, fra uomini e donne, la gran parte già accolti negli anni scorsi. Se sono tornati, evidentemente sapevano di trovare ciò di cui avevano bisogno.
    Nel corso del 2023 del Piatti Tennis Center ci sono stati anche una decina di stage in altre strutture, italiane e non, ed è proseguita la collaborazione con la Fitp per i raduni dei giovani delle categorie dall’under 11 all’under 14. Occasioni ideali per diffondere il metodo e allargare il confronto. Anche per allenatori, staff atletico e medico. “Il discorso di internazionalizzazione a noi tanto caro – dice ancora Volpini – non riguarda infatti solo i giocatori. Ma anche chi lavora al loro servizio: allargare gli orizzonti vuol dire aumentare le competenze”. In questo senso, da poco è entrato a fare parte del team dei coach lo svedese Magnus Tideman, uno che dalla panchina ha vinto addirittura un torneo del Grande Slam, l’Australian Open 2002 da coach di Thomas Johansson. “Ma oltre a Johansson – precisa Volpini – ha seguito tanti altri giocatori di alto livello: sarà un valore aggiunto importante per le nostre attività quotidiane”. Attività che quest’anno si sono rafforzate grazie a un importante lavoro di riorganizzazione interna, utile a rendere la struttura ancora più funzionale. “Abbiamo stilato il percorso di crescita professionale per i membri del team – continua il direttore sportivo –, con tutte le tappe precise, e dato un ruolo chiaro a ognuno di loro. Un passaggio fondamentale per permettere a tutti di seguire una strada, e sentirsi al cento per cento partecipi nella nostra realtà”. LEGGI TUTTO

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    United Cup 2024: Italia pronta a sfidare i giganti del tennis

    Dal 29 Dicembre, l’attenzione del mondo del tennis si sposterà verso l’Australia per la seconda edizione della United Cup, un evento che promette spettacolo e competizione di alto livello. Con la fine del 2023 e l’alba del 2024, la Rac Arena di Perth e la Ken Rosewall Arena di Sydney saranno i palcoscenici di questa affascinante competizione a squadre, che quest’anno vede una rinnovata formula di gioco.
    La novità più significativa riguarda il format dei match: due incontri di singolare, uno maschile e uno femminile, e un doppio misto, un cambiamento rispetto alla prima edizione che prevedeva quattro singolari e un doppio. In totale, 18 squadre nazionali si contenderanno il prestigioso trofeo, tra queste l’Italia, pronta a mostrare il suo valore.
    Gli azzurri, inseriti nel Gruppo D con Francia e Germania, si presentano con una squadra equilibrata e ambiziosa. Tra gli uomini, Lorenzo Sonego, Flavio Cobolli e Andrea Pellegrino sono i prescelti per rappresentare l’Italia. Per quanto riguarda le donne, Jasmine Paolini, Nuria Brancaccio e Angelica Moratelli saranno le protagoniste. Un mix di esperienza e talento emergente che potrebbe riservare sorprese.
    I rivali non mancano di spessore: dalla Germania arriva Alexander Zverev, uno dei nomi più caldi del circuito, e Angelique Kerber, ex numero uno del mondo e campionessa dell’Australian Open 2016. La Francia si affida a giocatori del calibro di Adrian Mannarino e Caroline Garcia, rendendo ogni incontro una sfida appassionante.
    A guidare la truppa italiana ci sarà Renzo Furlan, coach di Jasmine Paolini, che sostituisce Vincenzo Santopadre, ex allenatore di Matteo Berrettini. Furlan, con il suo grande lavoro, è stato fondamentale nel portare Jasmine Paolini nella top-30 del ranking WTA, un’impresa che testimonia la sua abilità e dedizione.
    In questo contesto di alta competizione, l’Italia si appresta a vivere momenti di grande tennis, con la speranza di lasciare un segno indelebile nella United Cup 2024.Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Novak Djokovic: disciplina e dieta, i segreti del successo a 36 Anni

    Novak Djokovic classe 1987, n.1 del mondo

    In un mondo dove l’età è spesso un fattore limitante, Novak Djokovic sfida ogni norma. A 36 anni, il serbo, attualmente numero uno del mondo, continua a dominare sul campo grazie a una combinazione di dieta rigorosa, allenamenti intensi e abitudini salutari. La sua dedizione e disciplina sono stati recentemente svelati da Filip Krajinovic, suo compagno di squadra nella selezione serba, durante un’intervista nel podcast Alesto.
    Krajinovic rivela che Djokovic segue una dieta speciale, soprattutto quando si trova in ritiro con la nazionale serba. “È molto disciplinato,” dice Krajinovic. Djokovic spesso consuma cibi diversi rispetto ai suoi compagni di squadra, a seconda delle sue esigenze nutrizionali di quel giorno. Tuttavia, non è raro che condivida i pasti con il resto della squadra quando le circostanze lo permettono. Questa flessibilità, unita alla rigorosità, è una delle chiavi del suo successo sostenuto.
    L’atleta non si limita solo alla dieta. Il suo approccio al riposo e al recupero è altrettanto metodico. Nonostante le numerose responsabilità e impegni, Djokovic sa come gestire il suo tempo e il suo corpo. “Novak non è un mattiniero, ama dormire,” confessa Krajinovic. Le sue giornate sono lunghe e piene, ma riesce a mantenersi fresco e concentrato.
    La determinazione e la convinzione di Djokovic nel suo metodo sono evidenti. Krajinovic, con ammirazione e forse un pizzico d’incredulità, aggiunge: “Non so dove sia il suo limite. Se mi dicessi che giocherà fino a 40 anni, direi di sì. È incredibile!”
    Il caso di Djokovic è un esempio luminoso di come la disciplina, abbinata a un’attenta gestione della dieta e del riposo, possa estendere la longevità di un atleta d’élite. Nel tennis, dove i riflessi e la resistenza fisica sono cruciali, la sua continua supremazia non è solo un tributo al suo talento, ma anche alla sua intransigente dedizione al benessere personale. Djokovic continua a stupire e a ispirare, dimostrando che l’età è solo un numero, e che i veri campioni sanno come adattarsi e prosperare, indipendentemente dagli anni.Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Daniele Bracciali: Dall’apice al declino, una carriera segnata da controversie

    Daniele Bracciali nella foto

    La storia di Daniele Bracciali è quella di un talento del tennis italiano, la cui carriera è stata irrimediabilmente segnata da accuse non confermate. Nato nel 1978, Bracciali si è distinto nel mondo del tennis, conquistando un titolo ATP in singolare e ben 7 in doppio. La sua ascesa lo ha portato fino alla 49esima posizione nel ranking mondiale in singolare e alla 21esima in doppio, guadagnandosi il riconoscimento come uno degli atleti più rappresentativi dell’Italia.
    Tuttavia, nel 2014 la sua vita e carriera subirono una drastica svolta. Bracciali fu accusato di facilitare un giro di scommesse su una partita del torneo di Barcellona. Nonostante fosse stato scagionato nei processi sportivi italiani e in quello penale, la sua carriera fu segnata da squalifiche che lo esclusero dal circuito professionistico.
    Le accuse si centravano su un incontro del torneo ATP di Barcellona 2011 tra Potito Starace e Daniel Gimeno Traver, dove Bracciali fu accusato di avere relazioni con persone coinvolte nelle scommesse. Nonostante la sua assoluzione, la Tennis Integrity Unit (oggi ITIA) lo squalificò, dimostrando severità nei suoi confronti.
    In un’intervista a Fanpage, Bracciali ha condiviso dettagli sulla vicenda, sottolineando la sua innocenza e il danno alla sua reputazione e carriera. La prima squalifica giunse nel 2015, seguita da altre, culminando con una sospensione a vita e una multa di 250.000 euro nel 2018. Nonostante le sentenze italiane lo avessero scagionato, il TAS confermò la squalifica, sebbene riducesse la multa.
    Bracciali ha espresso frustrazione per il trattamento ricevuto e per l’impatto sulla sua vita professionale. Nonostante possa ancora lavorare nel tennis ma solo al livello nazionale.
    La storia di Bracciali riflette la complessità e le sfide del mondo sportivo moderno, dove le accuse non confermate possono avere effetti devastanti.Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO