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    Da Rovereto: Una missione di nome Uchida (con il programma di domani)

    Giulio Zeppieri nella foto – Foto Stefano Eccel

    Tra i protagonisti del “Città di Rovereto” c’è il giapponese Kaichi Uchida. Nonostante qualche problema di salute e un carattere molto introverso, punta deciso ai top-100 grazie al sostegno di un coach argentino, che lo segue come un’ombra da dieci anni e ha mille storie da raccontare. Zeppieri parte col piede giusto, Serafini lotta ma cede al fotofinish.
    “Per me è come un figlio”. Poche parole svelano tante cose. Per esempio, i sentimenti di coach Norberto Valsecchi nei confronti del suo allievo Kaichi Uchida. Parole che introducono una gran bella storia di tennis. Una storia nascosta alla narrativa mainstream, ma che merita di essere raccontata. Qualche ore prima, il giapponese aveva raggiunto i quarti agli Internazionali di Tennis – Città di Rovereto (73.000€, Play-It) vincendo un match complicatissimo contro l’ex top-50 Peter Gojowczyk. Punteggio schizofrenico, 1-6 6-1 7-6, ma non così sorprendente dopo aver conosciuto meglio la realtà di Uchida. “È stato un match molto duro, anche perché non ho servito bene – ha sussurrato il 28enne di Osaka – non c’era ritmo, a un certo punto ho provato soltanto a tenere in campo più palle possibili”. Dopo aver fallito tre matchpoint sul 6-5 del terzo, in un game di ben 26 punti, ha dominato il tie-break. Salvo sorprese, nei quarti se la vedrà con il numero 1 del tabellone e favorito del torneo, Jurij Rodionov. Nonostante sia il numero 4 del Giappone e sia ormai stabile tra i top-200 ATP, Uchida è poco più che un carneade. Non possiede una biografia sul sito ATP, le ricerche online non danno esito e il suo account Instagram è prevalentemente in giapponese. Eppure lavora da una vita con lo stesso coach, un argentino che da 30 anni risiede negli Stati Uniti e lavora presso la IMG Academy di Bradenton. Un argentino con una vasta carriera alle spalle, e che negli ultimi quindici anni si è specializzato in tennisti giapponesi. Sono passati tra le sue mani Kei Nishikori, Yoshihito Nishioka e Yasutaka Uchyama. “È frutto di una partnership tra l’accademia e il colosso Sony, che pesca i migliori giapponesi di 14 anni e li porta negli Stati Uniti” racconta Valsecchi, 57 anni e una passione travolgente per il suo lavoro. “La particolarità di Kaichi è che non è arrivato a Bradenton tramite Sony, bensì dopo aver firmato con IMG. Io credo che abbia un talento spettacolare, il suo rovescio è poesia”. In effetti possiede una soluzione bimane che ricorda quella dell’illustre connazionale Nishikori. Ma Uchida ha un problema: gli è stato diagnosticato l’ADHD, un deficit di attenzione che talvolta può avere sintomi particolarmente fastidiosi, facendo pensare a problemi ancora peggiori. E invalidanti, per un professionista del tennis.
    QUELLA MAIL DELLA MADREEnorme promessa, è stato numero 3 nella classifica mondiale Under 18: ha raggiunto i quarti all’Australian Open e le semifinali allo Us Open, oltre ad aver giocato la finale al World Super Junior Tennis Championships. Avversario, un certo Nick Kyrgios. “L’ha giocata alla pari, il suo livello è quello. Se volete, si trova su Youtube” dice Valsecchi, che per Uchida ha lottato duramente. Il giapponese è stato anche una fonte di litigio con Pat Harrison (padre di Ryan e Christian), ex gestore dei coach all’IMG Academy, il quale non credeva troppo in lui. In effetti, l’approdo tra i professionisti è stato traumatico: ha vinto appena tre partite nel primo anno tra i professionisti. “Conservo ancora la mail della madre che ringraziava per la sua prima partita vinta” dice Valsecchi, che vanta esperienze straordinarie. Dopo aver lavorato per anni presso la più importante accademia in Argentina degli anni ’80 (diretta da Jorge Todero e Francisco Mastelli), è stato sparring partner di Alberto Mancini negli anni d’oro di “Luli”, poi si è spostato negli Stati Uniti. Ha allenato tantissimi giocatori e giocatrici, tra cui spiccano Daniela Hantuchova e Paul-Henri Mathieu. Valsecchi è un torrente di racconti e aneddoti, ma adesso ha in mente soltanto Uchida. “Quando lui è nato mi trovavo con Mancini al club La Meridiana di Modena – dice, ricordandosi di essere in Italia – adesso vive a casa mia a Sarasota e non è sempre facile comunicare con lui. Non parla troppo bene l’inglese (anche se lo ha migliorato), ed è difficile cancellare le sue convinzioni: per esempio, era certo di non poter giocare sulla terra battuta. È finita che l’anno scorso ha vinto un Challenger a Oeiras, battendo ottimi specialisti. Anche oggi non riusciva a servire bene e il primo set è volato via in un attimo”. Alla sua condizione, Uchida accompagna un carattere particolarmente timido. Guarda spesso il cellulare, tende a stare a testa bassa. Non deve essere facile seguirlo giorno dopo giorno, da anni, eppure Valsecchi sprizza entusiasmo da tutti i pori. “Per me la scommessa è già vinta, perché è stato intorno al numero 150 ATP (oggi è n.195, ndr), però con il suo talento vorrei che arrivasse ancora più in alto”.
    L’INCREDULITÀ DEI TEDESCHIE il diretto interessato cosa dice? “Il mio obiettivo stagionale è giocare il tabellone principale di uno Slam. In tanti anni di professionismo non ce l’ho mai fatta. Al futuro non penso troppo, provo a vivere giorno dopo giorno, cercando di diventare un tennista migliore. Certo, mi piacerebbe entrare tra i top-100”. Si è avvicinato al tennis all’età di 5 anni perché c’era un tennis club a “due minuti di strada” da casa e il padre (insegnante) gli aveva proposto di giocare. Quando gli chiediamo se è difficile essere un tennista in Giappone, ha un sussulto. “Non credo che sia un vantaggio, perché non ci sono tornei. Se vuoi intraprendere l’attività internazionale devi andare in Europa o in America. Vantaggi? Forse è più facile ottenere degli sponsor…”. Allude anche alle leghe nazionali, che pagano molto bene e non sono certo un incentivo a uscire dal Paese. Inoltre non si sposano con l’attività professionistica, perché chi vi prende parte deve tornare in Giappone tre volte all’anno. Il legame col suo Paese è ancora molto forte, a maggior ragione dopo essere entrato nel giro della Coppa Davis. Anche questo passaggio è emblematico del rapporto con Valsecchi. “Quando Go Soeda è stato nominato capitano del team giapponese mi ha detto che lo avrebbe voluto convocare. Io gli ho dato tutto il mio sostegno e l’ho invitato nel box a vedere il match al torneo ATP di Tokyo, poi gliel’ho affidato per un camp di qualche settimana. Avevo proprio bisogno di una vacanza dopo tanti anni in giro per il mondo…”. Adesso sono ripartiti a caccia di un traguardo che avrebbe del miracoloso, e che è stato reso possibile soltanto dalla tenacia di un 57enne argentino che non conosce la rassegnazione. “L’episodio che racconta meglio Kaichi risale a qualche anno fa, al Challenger di Koblenz – conclude – perse 6-0 il primo set contro Zapata-Miralles. Dieci minuti di gioco, un disastro. Il pubblico se ne è andato, riversandosi sull’altro campo, non si capacitavano di quanto fosse debole. Quando li ho rivisti a fine partita e ho detto loro che aveva vinto, non ci potevano credere. Ho ancora in mente la loro espressione basita”. Un po’ come è successo oggi a Rovereto. Un po’ come accade sempre nella curiosa carrera di Kaichi Uchida. E del suo coach-papà.
    L’ITALIA SI AFFIDA A ZEPPIERI. SERAFINI, CHE PECCATOPer avere un giocatore italiano nei quarti, il pubblico di Rovereto si aggrappa a Giulio Zeppieri. Il ragazzo di Latina ha confermato il suo ottimo stato di forma: reduce dalla vittoria a Cherbourg, ha vinto la sua sesta partita di fila battendo Gianmarco Ferrari in un derby tutto italiano. Nonostante sia più giovane di un anno rispetto al toscano, vanta una maggiore esperienza in tornei di questo livello e l’ha fatta valere con un rapido 6-1 6-3. Il match è durato meno di un’ora, al punto da costringerlo a una durissima sessione di preparazione atletica: dopo il match, il suo preparatore Massimiliano Pinducciu lo ha portato con sé in palestra e lo ha fatto lavorare per due ore. Al secondo turno se la vedrà con il qualificato britannico Charles Broom. C’è un pizzico di rammarico per Marcello Serafini: dopo la rimonta al primo turno contro Matteo Gigante, stava per ripetersi contro il belga Gauther Onclin. Il romagnolo è rimasto in campo per più di due ore e si è arreso col punteggio di 6-4 2-6 7-5. Nel terzo set si è trovato in svantaggio 4-1 (con doppio break) e ha saputo ricucire il punteggio, vincendo quattro game di fila. Contro Gigante aveva portato a casa il quinto, mentre stavolta si è bloccato sul più bello. Nell’ultimo game si è trovato 0-40 sul servizio del belga, ma non è riuscito a trascinare la partita al tie-break. Per lui rimane un’ottima esperienza: ha passato per la prima volta il primo turno in un Challenger e ha giocato alla pari contro un avversario che lo precede di quasi 300 posizioni. Classe 2002, ha confermato di aver meritato la wild card e trarrà fiducia da questa esperienza. La buona notizia è che possiede notevoli margini di miglioramento: il suo tennis si fonda su un ottimo rovescio bimane e una strategia a tutto campo, ma si vedono potenzialità di crescita in tutti i fondamentali. Nella giornata di giovedì, il tabellone si allineerà ai quarti di finale: da seguire l’impegno di Jurij Rodionov (opposto a Jan Choinski, giocatore in gran forma) e il match serale, il cui il beniamino dei roveretani Marius Copil sfiderà il francese Antoine Escoffier.
    Campo Centrale – Ora italiana: 10:00 (ora locale: 10:00 am)1. [LL] Evgeny Donskoy vs [4] Zdenek Kolar 2. [3/WC] Giulio Zeppieri vs [Q] Charles Broom (non prima ore: 11:30)3. [3] Marek Gengel / Zdenek Kolar vs Li Tu / Kaichi Uchida 4. [1] Jurij Rodionov vs Jan Choinski (non prima ore: 14:00)5. Zvonimir Babic / Charles Broom vs [2] Victor Vlad Cornea / Franko Skugor 6. [Q] Marius Copil vs [7] Antoine Escoffier (non prima ore: 19:30)
    Campo 1 – Ora italiana: 10:00 (ora locale: 10:00 am)1. Hendrik Jebens / Niklas Schell vs [4] Theo Arribage / Constantin Frantzen 2. [1] Vladyslav Manafov / Oleg Prihodko OR [WC] Mikelis Libietis / Luca Margaroli vs Alexander Merino / Jakub Paul (non prima ore: 11:30) LEGGI TUTTO

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    ATP 250 Marsiglia: Domani l’esordio di Jannik Sinner

    Jannik Sinner ITA, 2001.08.16 – Foto Getty Images

    Jannik Sinner si prepara ad esordire all’Open 13 Provence, l’ATP 250 di Marsiglia. Il torneo, giunto alla sua trentesima edizione mette in palio un montepremi di €784.830.Sinner, numero 12 del mondo, è l’unico rappresentante italiano in questo torneo e uno dei giocatori più attesi. Nel 2022, il tennista avrebbe dovuto partecipare all’evento, ma è stato costretto a ritirarsi a causa del COVID-19.Sinner, dopo aver ottenuto un bye al primo turno, affronterà domani il giovane tennista francese Arthur Fils, che occupa attualmente la posizione n.118 nel ranking ATP. I due si sono già incontrati due settimane fa a Montpellier, dove Sinner ha avuto la meglio.
    Central – Ora italiana: 11:30 (ora locale: 11:30 am)1. Mikael Ymer vs [6] David Goffin 2. [1] Hubert Hurkacz vs Leandro Riedi (non prima ore: 13:30)3. [4] Grigor Dimitrov vs [Q] Gijs Brouwer 4. [WC] Arthur Fils vs [2] Jannik Sinner (non prima ore: 18:00)5. [Q] Alexander Ritschard vs [3] Alex de Minaur (non prima ore: 20:00)
    Court 1 – Ora italiana: 12:30 (ora locale: 12:30 pm)1. N.Sriram Balaji / Jeevan Nedunchezhiyan vs Dustin Brown / Aisam-Ul-Haq Qureshi 2. [1] Santiago Gonzalez / Edouard Roger-Vasselin vs [WC] Luca Sanchez / Petros Tsitsipas 3. Zizou Bergs / David Goffin vs [Alt] Romain Arneodo / Sam Weissborn 4. Jonathan Eysseric / Denys Molchanov vs [2] Nicolas Mahut / Fabrice Martin (non prima ore: 16:00) LEGGI TUTTO

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    Djokovic: “L’infortunio è superato, mi sto avvicinando al 100% e giocherò a Dubai. Aspetto notizie per Indian Wells e Miami”

    Novak Djokovic durante la press conference (dalla diretta su Tanjug)

    Un Novak Djokovic sereno a rilassato si è allenato a Belgrado sotto gli occhi della stampa locale e ha ricevuto una bella torta con le “377 candeline” da n.1, record all-time che condivide con Steffi Graf e che è certo di superare già lunedì prossimo. In seguito ha risposto alle domande dei cronisti locali, parando delle sue condizioni, non ancora perfette ma in netto miglioramento. Resta ancora in attesa di notizie per la sua partecipazione ai due Masters 1000 di Indian Wells e Miami. Non grandissime novità quindi, rispetto a quello che si poteva ipotizzare da una press-conference chiamata all’improvviso, ma queste sono alcune delle dichiarazioni del n.1.
    “L’infortunio è superato, mi sto avvicinando al 100% della mia condizione. Le cose stanno andando molto bene e come squadra abbiamo preso la decisione di andare a Dubai. Domani parto per il torneo e farò del mio meglio per fare più strada possibile. Punto sempre al massimo in ogni torneo”.
    Ancora nessuna certezza per la possibilità di viaggiare in USA da non vaccinato, viste le regole in vigore: “Purtroppo è qualcosa che non è nel nostro controllo. Dipende tutto dalla situazione in America. Sto ancora aspettando una risposta, mi piacerebbe andare ovviamente, quindi mi sto preparando per affrontare i due tornei. Vedremo come andranno le cose nelle prossime due settimane”.
    Grande rispetto per Steffi Graf, che con lui condivide il record di settimane da n.1: “Steffi Graf è una delle più grandi leggende del nostro sport. È incredibile eguagliare il suo record e avere la possibilità di batterlo. Essere il numero uno e vincere Wimbledon è sempre stato il mio sogno da bambino. Sono molto orgoglioso di essere il numero uno. Il supporto della mia squadra è enorme e fondamentale per me in tutto ciò che faccio nella vita, in particolare nel tennis”.
    Due parole su Alcaraz: “È incredibile che riesca a trovare subito il livello più alto vincendo al rientro dopo alcuni mesi, dimostrando maturità, dentro e fuori dal campo. Merita il suo successo. Porta nuova energia al tennis. Non posso chiamarlo il mio principale rivale, il mio principale rivale è ancora Nadal, spero di poterlo affrontare di nuovo a Parigi. Alcaraz sarà il prossimo grande”. LEGGI TUTTO

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    Tursunov : “Il tennis sta cercando di neutralizzare le emozioni. Kyrgios ha personalità e riempie gli stadi”

    Dmitry Tursunov (foto Getty Images)

    L’ex tennista russo Dmitry Tursunov, oggi coach di Belinda Bencic, ha rilasciato parole al veleno sul mondo tennis al maschile, e su quel che è diventato il tour, a suo dire carente di carattere e personalità. L’ha fatto nel corso del The Craig Shapiro Podcast, nel quale ha difeso a spada tratta Nick Kyrgios e criticato duramente l’atteggiamento troppo blando e misurato dei giocatori. Riportiamo alcune sue dichiarazioni che, certamente, faranno discutere.
    “In questo momento il tennis sta cercando di neutralizzare le emozioni che si provano in questo sport, i giocatori hanno paura di mostrarsi per quello che sono, di dire quello che realmente pensano davanti al microfono, perché sanno che attualmente qualsiasi cosa tu dica può essere travisata. Faccio un esempio, se vai in conferenza stampa e dici ‘Penso di aver giocato molto bene oggi’, sicuramente molti penseranno che sei arrogante o che stai sminuendo il tuo avversario. A causa di cose come queste, i giocatori hanno iniziato a provare quella paura quando si tratta di esprimersi, paura che è sfociata anche nella difficoltà di essere se stessi di fronte alle persone. Per questo Kyrgios riempie tutti gli stadi in cui gioca, perché non è stato ancora neutralizzato tanto quanto gli altri. È stato multato, sì, ma non abbastanza, quindi non gli importa. Ha una personalità troppo forte”.
    Continua Tursunov, con un esempio piuttosto forte per esprimere il suo pensiero: “Dov’è il problema se un giocatore alza il dito medio alla tribuna a metà partita? Sicuramente sembrerà un brutto gesto e otterrà come risposta fischi immediati, ma con questo hai già coinvolto emotivamente l’intera folla. Gli hai fatto odiare qualcuno, gli hai fatto provare qualcosa, invece di lasciare che se ne siano lì fermi senza fare niente che non sia uno sbadiglio o aprire un sacchetto di patatine”.
    Una posizione davvero particolare quella dell’ex top30, che rimpiange l’assenza di giocatori più rissosi e chiassosi, che in qualche modo, anche con eccessi, coinvolgono maggiormente gli spalti. LEGGI TUTTO

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    Gaudenzi sostiene i tennisti russi: “Non crediamo in una colpa collettiva, non hanno fatto niente di male e devono giocare”

    Andrea Gaudenzi

    Il Presidente dell’ATP Andrea Gaudenzi sostiene fermamente la libertà dei tennisti russi e bielorussi di giocare in ogni evento Pro come singoli individui. L’ha ripetuto in un’intervista concessa al media brasiliano Globo, a latere dell’ATP 500 in corso a Rio de Janeiro. La posizione della massima autorità del tennis professionistico viene ribadita in periodo delicato sul piano politico sportivo: sono in corso infatti discussioni con le autorità britanniche, ancora ferme – per volontà del governo di Londra – sulla decisione di non consentire l’accesso nel paese agli sportivi russi e bielorussi anche come individui, e quindi rendendo di fatto impossibile per loro competere a Wimbledon e nei tornei ATP e WTA in preparazione al più storico dei tornei di tennis. Nei giorni scorsi è trapelata anche l’ipotesi più dura, ossia quella di una rottura totale tra ATP (e WTA) e Gran Bretagna, con la perdita dei diritti per i tornei organizzati nel paese, spostati in altre sedi per consentire a tutti i giocatori di partecipare.
    “Voglio ribadire che condanniamo sempre e condanneremo la guerra”, afferma Gaudenzi, “So che è ovvio dirlo, ma è importante ripetere e mandare questo messaggio in modo molto chiaro. Penso che noi (ATP) siamo in linea con la guida del CIO. I nostri giocatori non possono giocare sotto le loro bandiere nelle competizioni a squadre come in qualsiasi altro sport”.
    “Ci sono sport che vietano la partecipazione anche ai singoli giocatori. In generale, non crediamo nella colpa collettiva” continua Gaudenzi, “Questi ragazzi non hanno fatto niente di male. Hanno giocato a tennis per tutta la vita. Riteniamo che, in tutta onestà, abbiano bisogno di avere opportunità, come tutti gli altri. Riteniamo inoltre che debbano essere in grado di competere e avere una voce, dire quello che pensano. Abbiamo visto Rublev scrivere ‘Pace, non guerra’ davanti alla telecamera. Penso che questo sia un messaggio importante. Vogliamo che questi giocatori giochino, che possano esprimere i loro sentimenti, anche perché questo raggiunga la loro gente, il loro paese. Siamo per la giustizia e la libertà, e ovviamente contro la guerra, e continueremo a lottare per questi principi” conclude il Presidente ATP. LEGGI TUTTO

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    Il figlio di Lindsay Davenport imbattuto sul tour junior nel 2023

    Jagger Leach (foto ITFtennis.com)

    Giovani figli d’arte crescono. Dopo l’affermazione ad alto livello di Sebastian Korda e l’esplosione negli ultimi mesi di Ben Shelton, un altro giovane tennista statunitense con madre “doc” inizia a far parlare di sé sul tour ITF Junior. Si tratta di Jagger Leach, figlio di Lindsay Davenport, ex n.1 del Ranking WTA e vincitrice di tre titoli Slam a cavallo tra ’90 e 2000 e anche Oro Olimpico ai giochi di Atlanta nel ’96.
    Il 15enne si allena in Florida presso la IMG Academy fondata dal compianto Nick Bollettieri, ha un suo team di allenatori ma segue anche i preziosi consigli della madre. Il giovane Jagger è salito agli onori della cronaca grazie ad un’inizio di stagione immacolato nei tornei junior: per lui solo vittorie, ben 15 di fila, cedendo un solo set nei tre tornei disputati e tutti vinti: J60 Christchurch, J60 Wellington and J100 Auckland.
    La sua vittoria al J60 di Christchurch a metà gennaio è stato il primo titolo ITF della sua giovanissima carriera. Ha iniziato il 2023 al numero 444 nella classifica ITF World Tennis Tour Junior, adesso si è attestato al numero 188. Leach è in testa alla classifica per i titoli ITF World Tennis Tour Juniors in questa stagione, nessun altro giocatore ha alzato tre trofei.

    Remember the name, Jagger Leach 👊
    — ITF (@ITFTennis) February 16, 2023

    In un’intervista rilasciata alcuni anni fa al magazine People, la ex campionessa aveva parlato della passione del figlio per lo sport: “Gioca a tennis tutti i giorni per diverse ore, ma non vogliamo che si specializzi in uno sport, è ancora molto giovane. È alto, quindi ha provato il volley e farà ancora altre esperienze”. Crescendo il piccolo Jagger ha dimostrato abilità e passione con la racchetta, tanto che ormai è a tutti gli effetti un’altra giovane promessa del tennis a stelle e strisce. È ancora estremamente giovane, ma come si dice in questi casi, “se son rose…”. LEGGI TUTTO

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    I Risultati dei giocatori italiani impegnati nel circuito ATP-WTA-Challenger (22 Febbraio 2023)

    Camila Giorgi – Foto Getty Images

    ATP 500 Rio de Janeiro – terra1T Fognini – Barrios Vera (0-0) 2 incontro dalle ore 19:30ATP Rio de Janeiro Fabio Fognini• 4065 Tomas Barrios Vera4022ServizioSvolgimentoSet 2F. Fognini 15-0 15-15 15-30 30-30 30-40 df 40-40 40-A 40-40T. Barrios Vera 0-15 0-30 0-40 15-40 df4-2 → 5-2F. Fognini 0-15 0-30 15-30 ace 30-30 30-40 df 40-40 40-A 40-40 A-403-2 → 4-2T. Barrios Vera 15-0 30-0 40-0 ace 40-15 40-30 40-40 40-A 40-40 A-403-1 → 3-2F. Fognini 15-0 30-0 ace 40-0 40-15 40-302-1 → 3-1T. Barrios Vera 15-0 30-0 40-02-0 → 2-1F. Fognini 15-0 30-0 40-0 40-151-0 → 2-0T. Barrios Vera 0-15 0-30 0-400-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1F. Fognini 15-0 30-0 40-0 ace5-2 → 6-2T. Barrios Vera 0-15 0-30 15-30 30-30 40-305-1 → 5-2F. Fognini 0-15 15-15 15-30 30-30 40-304-1 → 5-1T. Barrios Vera 15-0 30-0 40-04-0 → 4-1F. Fognini 0-15 15-15 15-30 30-30 40-303-0 → 4-0T. Barrios Vera 15-0 30-0 30-15 30-30 30-402-0 → 3-0F. Fognini 15-0 15-15 30-15 30-30 40-301-0 → 2-0T. Barrios Vera 15-0 30-0 30-15 30-30 40-30 40-40 40-A0-0 → 1-0

    1T Doumbia/Reboul – Bolelli/Fognini (1-1) 2 incontro dalle ore 20:30Il match deve ancora iniziare
    1T Matos/Vega Hernandez – Cacic/Pellegrino (0-0) 4 incontro dalle ore 19:30Il match deve ancora iniziare

    ATP 250 Marseille – hard1T Bortolotti/Martos Gornes – Bergs/Goffin (0-0) ore 14:30Il match deve ancora iniziare

    Challenger Bengaluru – hard1T Nagal/Sasikumar – Maestrelli/Ramanathan (0-0) ore 10:30Il match deve ancora iniziare
    1T Ferreira Silva/Kuzmanov – Medjedovic/Nardi (0-0) 2 incontro dalle ore 09:30Il match deve ancora iniziare

    Challenger Rovereto – hard1T Zeppieri – Ferrari (0-0) 2 incontro dalle ore 11:30Il match deve ancora iniziare
    2T Serafini – Onclin (0-0) 2 incontro dalle ore 14:00Il match deve ancora iniziare

    WTA 250 Mérida – hard2T Giorgi – Parrizas Diaz ore 02:00Il match deve ancora iniziare
    2T Cocciaretto – Wang 2 incontro dalle 02:00Il match deve ancora iniziare
    2T Bronzetti /Sherif – Dzalamidze /Rakhimova 2 incontro dalle 22:00Il match deve ancora iniziare LEGGI TUTTO

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    Italiane nei tornei ITF: I risultati di Mercoledì 22 Febbraio 2023

    Camilla Rosatello nella foto

    W40 Macon 40000 – 1st RoundFederica Di sarra vs Yanina Wickmayer ore 10:00Il match deve ancora iniziare
    Yuriko Lily Miyazaki vs Diletta Cherubini ore 10:00Il match deve ancora iniziare
    Gergana Topalova vs Jessica Pieri Non prima delle 12:30Il match deve ancora iniziare

    W25 Santo Domingo 25000 – 2nd Round[4] Camilla Rosatello vs Stacey Fung ore 14:30Il match deve ancora iniziare

    W25 Tucuman 25000 – 1st RoundFrancesca Falleni vs [2] Rosa Vicens mas Non prima delle 16:30Il match deve ancora iniziare
    [10] Maria Fernanda Herazo gonzalez vs Miriana Tona 2 incontro dalle 14:00Il match deve ancora iniziare

    W15 Antalya 15000 – 1st Round[8] Alessandra Mazzola vs Irem Kurt 3 incontro dalle 11:00Il match deve ancora iniziare

    W15 Manacor 15000 – 1st Round[3] Valentina Ryser vs Camilla Gennaro ore 10:00Il match deve ancora iniziare
    Elisabeth Junge-ilges vs Enola Chiesa 2 incontro dalle 10:00Il match deve ancora iniziare

    W15 Sharm ElSheikh 15000 – 1st Round[3] Aurora Zantedeschi vs Emilija Tverijonaite 2 incontro dalle 9:30Il match deve ancora iniziare
    Giulia Carbonaro vs Dana Charintceva 2 incontro dalle 12:00Il match deve ancora iniziare
    Giorgia Pinto vs Yasmin Ezzat ore 9:30ITF Sharm ElSheikh G. PintoA2 Y. Ezzat• 402ServizioSvolgimentoSet 1Y. Ezzat 0-15 15-15 15-30 30-30 ace 30-40 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 40-AG. Pinto 15-0 15-15 30-15 30-30 30-402-1 → 2-2Y. Ezzat 0-15 15-15 15-30 15-40 df 30-401-1 → 2-1G. Pinto 15-0 30-0 40-00-1 → 1-1Y. Ezzat 0-15 0-30 15-30 30-30 40-300-0 → 0-1

    [1] Sandra Samir vs Giuliana Bestetti ore 9:30ITF Sharm ElSheikh S. Samir• A4 G. Bestetti400ServizioSvolgimentoSet 1S. Samir 0-15 15-15 15-30 30-30 30-40 df 40-40 ace A-40G. Bestetti 15-0 15-15 15-30 15-403-0 → 4-0S. Samir 15-0 ace 30-0 30-15 30-30 df 40-302-0 → 3-0G. Bestetti 15-0 15-15 15-30 15-401-0 → 2-0S. Samir 15-0 15-15 30-15 40-15 40-30 df 40-40 A-400-0 → 1-0

    Merna Refaat vs [2] Dalila Spiteri 2 incontro dalle 9:30Il match deve ancora iniziare
    Ireni Lucia vs Luca Udvardy 2 incontro dalle 12:00Il match deve ancora iniziare

    W15 Monastir 15000 – 1st Round[1] Angelica Raggi vs Maria Vittoria Viviani Non prima delle 12:30Il match deve ancora iniziare
    Matilde Mariani vs [2] Fangzhou Liu ore 10:00Il match deve ancora iniziare
    [6] Tatiana Pieri vs Margaux Komano 2 incontro dalle 10:00Il match deve ancora iniziare
    Beatrice Ricci vs Paris Corley ore 10:00Il match deve ancora iniziare LEGGI TUTTO