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    Ruud rivela che nel 2024 il torneo di Los Cabos potrebbe disputarsi a Febbraio

    Casper Ruud nella foto

    Casper Ruud ha rivelato durante la conferenza stampa dopo il suo incontro con Taro Daniel che l’ATP Los Cabos potrebbe cambiare la sua data nel 2024.
    Il tennista norvegese ha commentato di avere in mente di tornare a giocare in Messico nei prossimi anni e ha lasciato intendere che l’anno prossimo potrebbe partecipare ai tornei di Los Cabos e Acapulco consecutivamente. Al momento si tratta solo di una speculazione, ma potrebbero esserci dei cambiamenti nel calendario ATP nel 2024, poiché questo viene spesso discusso ogni stagione da giocatori e addetti ai lavori. Tuttavia, al momento non c’è ancora nulla di ufficiale. LEGGI TUTTO

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    La USTA sta facendo pressione pubblicamente per consentire a Djokovic di partecipare ai tornei di Indian Wells e Miami

    Novak Djokovic classe 1987, n.1 del mondo

    Il tempo sta per scadere per Novak Djokovic per sapere se otterrà un’autorizzazione speciale dal governo degli Stati Uniti per entrare nel paese e partecipare ai Masters 1000 di Indian Wells e Miami. Le regole cambieranno solo per consentire l’ingresso ai cittadini non vaccinati dopo questi tornei, ma il serbo ha fatto richiesta per ottenere un’autorizzazione speciale e la USTA sta esercitando pubblicamente pressione affinché gli sia concessa.
    “Novak Djokovic è uno dei più grandi campioni che il nostro sport abbia mai visto. La USTA e lo US Open hanno la speranza che Novak riesca a ottenere la sua richiesta di entrare nel paese e che i fan possano vederlo nuovamente in azione a Indian Wells e Miami”, si legge in un post della USTA, la federazione che organizza lo US Open, su Twitter.
    Resta da sapere quando ci sarà una decisione formale su questa questione, anche se Djokovic ha garantito di non aspettare che il sorteggio del tabellone principale sia stato effettuato prima di prendere la decisione finale su se andare o meno negli Stati Uniti. LEGGI TUTTO

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    Bentornato, Medvedev

    Daniil Medvedev, in finale a Dubai

    Ora lo possiamo scrivere. Bentornato, Daniil Medvedev. Non che il russo se ne fosse davvero andato, ma… quel giocatore formidabile, irriducibile, difficilissimo da affrontare perché fortissimo in difesa e imprevedibile nel contrattacco, e giustamente issatosi al n.1 la scorsa estate, si era un po’ perso per strada. La vittoria appena conquistata in semifinale a Dubai contro di “Lui”, mr. Recordman Djokovic (6-4 6-4), è la certificazione che Daniil ha ritrovato il suo massimo livello, quel gioco micidiale grazie a cui può sconfiggere chiunque, anche il più forte su piazza. 
    È stato fin troppo garbato e sportivo Medvedev a caldo, affermando nell’intervista flash che Novak non ha giocato al suo meglio. Forse non è stato un “Nole” stellare, al 101%, ma un ottimo Djokovic sì. Lo dimostra la rabbia con la quale ha esternato la sua frustrazione all’ennesimo tentativo di invertire la rotta di un match che gli stava sfuggendo di male, senza riuscirci. Lo dimostra come il serbo, tatticamente sempre lucidissimo e pronto come nessun altro ad adattare la sua strategia alla giornata e alla forza del rivale, stavolta le ha provate proprio tutte uscendo con un pugno di mosche in mano. Si è messo addirittura a fare un serve and volley continuo pur di sprezzare il ritmo del rivale e di non entrare in uno scambio nel quale, nonostante colpi precisi, violenti e penetranti, l’altro è stato in grado di rimettere tutto. Ma proprio tutto. Scambi mozzafiato, alcuni bellissimi (riportiamo anche un tweet di tennistv con un punto che già si candida a uno degli highlight della stagione), nei quali raramente il serbo ha piegato la resistenza del russo. Il sorriso beffardo di “Nole” nell’ultimo game è la foto esatta del match, scattata insieme a quello a 32 denti fiammanti di Daniil dopo l’esser riuscito a riprendere una smorzata mortale con la punta della racchetta e giocar pure una contro smorzata baciata dagli Dei del tennis, tanto bella e fortunata. La fortuna aiuta gli audaci, dice un vecchio adagio. Beh, Medvedev ‘sta benedetta fortuna oggi se l’è strameritata, producendo una prestazione clamorosa per intensità, velocità da fondo campo, reattività su ogni palla, e poi via a contrattaccare con quei rovesci che paiono non atterrare mai e lo fanno flirtando con le righe, o quelle spallate di diritto così poco ortodosse quanto micidiali.

    Miraculous from Medvedev
    This titanic duel has just produced THE point of the week!@DDFTennis | #DDFTennis | @DaniilMedwed pic.twitter.com/buAD8xvFef
    — ATP Tour (@atptour) March 3, 2023

    Ha servito benissimo Medvedev, soprattutto in quelli che Brad Gilbert definisce “Set-Up-Point”, i 30 pari, il 30-15, situazioni di gioco decisive a restare avanti nel punteggio e respingere gli assalti del fortissimo rivale. Il moscovita ha giocato ad un livello altissimo, come non lo vedevamo da molto tempo, confermando il suo momento straordinario. Dopo la brutta sconfitta a Melbourne, bloccato dalle accelerazioni fantastiche di Sebi Korda, Medvedev ha infilato 13 vittorie di fila (la semi di oggi inclusa), sbarcando in finale nel terzo torneo di fila, dopo aver vinto i primi due. Ha inoltre interrotto la striscia vincente di Djokovic, mai battuto nel 2023 e con 20 grandi W di fila contando anche il finale del 2022.
    Nelle vittorie delle scorse settimane avevamo visto un grande Medvedev, finalmente più rapido in campo, meno falloso nella spinta, assai continuo al servizio e soprattutto mentalmente. Lo scorso anno aveva patito due grossi uppercut: la finale degli Australian Open, quando rimise in partita un Nadal quasi sconfitto, finendo per perdere; poi l’operazione alla schiena, piccola ma pur sempre un intervento è. Per uno che usa così tanto il bacino e la schiena per colpire, chinarsi, raccogliere palle e sbracciare, anche una cosa di routine può diventare una montagna. La combinazione perversa di questi due fattori negativi ha depauperato il suo potenziale enorme: per giocare quel tipo assurdo di tennis, così “storto” ma efficace, deve stare molto bene, deve sentirsi sciolto e libero di allungarsi e slanciare su ogni recupero, su ogni palla da spingere; e per giocare così al limite, in difesa e poi negli strappi offensivi, deve essere molto sereno e in fiducia. Evidentemente quella maledetta finale di Melbourne, persa quando era quasi vinta, gli è costata carissima, ha dato il via a una danza perversa di decine di fantasmi, pronti a beffarsi di lui nei momenti critici fino a bloccarlo proprio nei testa a testa, nei momenti più duri, dove invece il miglior Medvedev sguazzava via veloce come un’anguilla nella palude. Imprendibile. C’ha messo mesi a tornare, ha perso troppi match punto su punto, con tiebreak decisivi (vedi alle Finals 2022), ha masticato amarissimo, ha maledetto il mondo intero e pure il suo staff più e più volte. Ma alla fine, eccolo qua, finalmente ritrovato. Aveva vinto due tornei, OK, ma… aveva sconfitto “solo” Auger-Aliassime dei top10. Per certificare col timbro che Daniil fosse davvero tornato quello dei giorni migliori, serviva una vittoria top, ottenuta sovrastando un campione. Eccola appena arrivata, ancora fumante.
    E pensare che in molti criticarono piuttosto severamente Jannik dopo quella sconfitta in Olanda l’altra settimana. Beh… provateci voi a prendere un dannato set contro questa macchina infernale chiamata Medvedev… Bravo Jan ad esserci riuscito. 
    Siamo ad inizio marzo. Questo Medvedev ha ritrovato una condizione clamorosa, a 360°, tutto funziona al meglio nel suo gioco. Comunque vada domani in finale – è nettamente favorito contro Rublev, anche se ha perso le ultime due sfide con l’amico di sempre – Daniil si presenterà a Indian Wells e Miami come l’uomo da battere. La stagione è appena iniziata. Che sia entrato in forma fin troppo presto? Riuscirà a tenere questa forza, resistenza e forma tecnica nei prossimi mesi? Lo vivremo insieme. Di sicuro, il grande tennis ha ritrovato uno dei suoi grandi protagonisti.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Matteo Berrettin infortunato già prima della partita di oggi. In forte dubbio la sua presenza ad Indian Wells

    Matteo Berrettini ITA, 1996.04.12 – Foto Getty Images

    Matteo Berrettini ha sorpreso tutti giovedì sera ad Acapulco, ritirandosi dai quarti di finale dell’ATP 500 messicano quando era in svantaggio per 6-0 e 1-0, conquistando solo sette (!) punti, e ha addirittura subito i fischi alla sua uscita dal campo per non aver richiesto la presenza del medico o del fisioterapista (l’aveva richiesta nel primo set ma l’interruzione per pioggia ha fatto si che il pubblico non la vedesse). Tuttavia, Matteo sembra che sia entrato in campo già con problema fisico e alla fine dell’incontro ha spiegato ciò che stava accadendo.
    Si tratta di un’infortunio alla gamba destra che mette in discussione anche la sua partecipazione all’ATP Masters 1000 di Indian Wells. La decisione finale in merito a quel torneo, che già conta su una lunga lista di ritiri, verrà presa nei prossimi giorni. LEGGI TUTTO

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    WTA 250 Monterrey e Austin: I risultati con il dettaglio dei Quarti di Finale. In campo Elisabetta Cocciaretto (LIVE)

    Elisabetta Cocciaretto nella foto – Foto Getty Images

    WTA 250 Monterrey (Messico) – Quarti di Finale, cemento

    Center Court – ore 21:30(5) Lin Zhu vs Caroline Dolehide Inizio 21:30Il match deve ancora iniziare
    Ysaline Bonaventure vs (3) Donna Vekic Il match deve ancora iniziare
    (1) Caroline Garcia vs (7) Mayar Sherif Non prima 02:00Il match deve ancora iniziare
    (4) Elise Mertens vs (8) Elisabetta Cocciaretto Il match deve ancora iniziare

    WTA 250 Austin (USA) – Quarti di Finale, cemento

    Stadium Court – ore 18:00(8) Marta Kostyuk vs Anna-Lena Friedsam Inizio 18:00WTA Austin Marta Kostyuk [8]00 Anna-Lena Friedsam00ServizioSvolgimentoSet 1

    Katie Volynets vs Peyton Stearns Il match deve ancora iniziare
    Anna Kalinskaya vs (4) Danielle Collins Il match deve ancora iniziare
    Varvara Gracheva vs (5) Sloane Stephens Non prima 01:00Il match deve ancora iniziare
    (1) Nicole Melichar-Martinez / (1) Ellen Perez vs Nao Hibino / Makoto Ninomiya Il match deve ancora iniziare LEGGI TUTTO

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    L’incredibile testimonianza di Bartoli: “Ho vinto Wimbledon e mi sono sentita vuota”

    Marion Bartoli nella foto

    La salute mentale è un tema sempre presente e l’esempio di Marion Bartoli è una delle prove più significative, come la stessa ha rivelato.La francese, ritiratasi da diversi anni, ha vinto Wimbledon nel 2013 e poco dopo si è ritirata. In un’intervista di rivelazioni al Behind The Racquet, Bartoli ha parlato del vuoto che ha provato dopo aver vinto all’All England Club e dei problemi fisici che non le hanno permesso di continuare.
    HA VINTO WIMBLEDON E SONO ARRIVATI I PROBLEMIHo vinto Wimbledon nel 2013 e mi sono ritirata poche settimane dopo. Quando vinci un Grande Slam sei al top del mondo e non vuoi ridere perché finalmente hai ottenuto la ricompensa per il tuo duro lavoro. La mia mente voleva continuare ma il mio corpo non poteva più giocare. Ho dedicato tutta la mia vita a competere contro le migliori del mondo, le ore extra di allenamento e l’esercizio fisico hanno colpito il mio corpo, non potevo più giocare con quel dolore. Volevo così tanto un Grande Slam che la mia mente ha spinto il mio corpo a vincere Wimbledon ma quando ce l’ho fatta, mi sono sentita vuota. Non avevo le risorse per tornare in campo, è stato doloroso perché non sono riuscita a capitalizzare la mia vittoria.Per fortuna ho trovato la moda e il disegno. Ho ottenuto il mio diploma in moda a Londra, il che mi ha distolto dal dolore di non poter giocare a tennis. Ho disegnato per FILA per molto tempo. Il mio successo al di fuori del campo mi ha aiutato a togliere mentalmente la mia identità da tennista. Senza la moda sarebbe stato molto peggio dopo il mio ritiro ma ancora mi manca il tennis. Se mi sento depresso o ho una brutta giornata, quello che desidero di più è tornare in campo. Ora lavoro come commentatore, quindi i ricordi mi invadono ogni volta che torno a Wimbledon. Non è facile vedere le giocatrici attuali andare in campo quando anch’io ero lì.
    BARTOLI È ANCHE STATA ALLENATRICENel 2019 ho iniziato ad allenare Ostapenko. Aveva vinto Roland Garros due anni prima ma era molto vicina a uscire dalla top 100. Conosco molto bene il tennis femminile, ho affrontato molte delle sue rivali durante la mia carriera, quindi abbiamo leggermente modificato la sua tecnica e abbiamo aiutato a rafforzare la sua mentalità. Ha vinto nove delle sue dieci partite successive, è tornata nella top 50 e ha sollevato il suo primo titolo negli ultimi due anni. Per me è stata un’esperienza fantastica.
    RIMPIANTIQuando diventi maturo e acquisisci esperienza, rifletti sulla tua vita. Il mio più grande errore è stato non assumere un fisioterapista privato, questo avrebbe prolungato la mia carriera. Il mio corpo soffriva costantemente, era doloroso stare in campo ma assumere un fisioterapista mi sarebbe servito ad allungare la carriera. LEGGI TUTTO

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    Djokovic: “Indian Wells? Non se non posso giocare non aspetterò il sorteggio per cancellarmi”

    Novak Djokovic

    Novak Djokovic è atteso oggi da una super sfida contro Medvedev all’ATP 500 di Dubai. Le partite tra i due non sono mai banali, tra finali Slam e soprattutto il ricordo più duro dell’intera carriera del serbo, la sconfitta sofferta in finale allo US Open 2021 per mano del russo, che gli è costata un pazzesco Grande Slam stagionale. In vista dell’incontro previsto non prima delle ore 16, Novak ieri ha parlato alla stampa soffermandosi brevemente sulla stretta attualità, ossia la presenza ad Indian Wells. Come tutti sanno, al momento “Nole” non può entrare negli Stati Uniti, visto che gli stranieri non vaccinati contro il Covid non possono ottenere un visto fino al prossimo maggio. Il team Djokovic ha chiesto un’esenzione a questa norma – criticata duramente da più parti, inclusi i direttori dei tornei di Indian Wells e Miami – ma ancora non è arrivata una risposta. E il tempo sta per scadere. Per questo Djokovic ha affermato che in caso di esito negativo della sua richiesta, o in mancanza di una risposta, si cancellerà dal torneo californiano prima che venga compilato il tabellone.
    “Vediamo qual è la risposta e poi deciderò cosa fare” commenta il serbo. “Al momento sono concentrato a fare bene qui a Dubai e poi vedremo cosa succederà. Per quanto riguarda il sorteggio, non aspetterò che avvenga se non so se posso giocare. Qualunque cosa sia sarà prima del sorteggio”.
    Si attende una dura battaglia oggi in campo contro Medvedev: “Daniil è stato uno dei migliori giocatori al mondo negli ultimi cinque anni. Ha vinto un torneo del Grande Slam, è stato numero 1. Non c’è molto di cui parlare. La sua qualità è molto alta ed è difficile affrontarlo sul cemento. È un po’ simile a Hurkacz nei suoi i turni di servizio. Gli piace giocare i suoi game di servizio molto velocemente. Ci siamo affrontati parecchie volte, quindi so cosa aspettarmi. L’ho nelle ultime settimane, è in gran forma e sta vincendo tornei. Entrambi siamo arrivati ​​in buona forma, quindi sarà una grande partita”. LEGGI TUTTO

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    Luca Nardi centra le semifinali. Battuto Maestrelli a Pune

    Luca Nardi ITA, 2003.08.06

    Luca Nardi conqista le semifinali del torneo challenger di Pune. Il giovane tennista pesarese, n.151 del ranking e quarto favorito del seeding, ha dimostrato una prestazione senza sbavature nei quarti di finale, sbarazzandosi del giapponese Rio Noguchi, n.210 del ranking ed ottavo favorito del seeding, per 63 60 in un’ora ed undici minuti di gioco.Nardi ha chiuso il match con una striscia di sette giochi consecutivi, dimostrando una grande forza mentale e tecnica. Il giovane marchigiano si è così preso la rivincita per la sconfitta subita dal 24enne di Fukuoka al primo turno dell’ITF da 15mila dollari di Antalya (terra) in Turchia nel 2021.Il prossimo avversario per Nardi sarà il ceco Dominik Palan, n.412 ATP, proveniente dalle qualificazioni, che ha eliminato in tre set il cinese di Taipei Chun-Hsin Tseng, n.124 del ranking e secondo favorito del seeding. Tra Nardi ed il 22enne di Hodonìn non ci sono precedenti.
    Non ha avuto la stessa fortuna il giovane tennista di Pisa, Francesco Maestrelli. Il 20enne, n.175 ATP e quinta testa di serie, è stato sconfitto in maniera netta da Max Purcell, n.116 del ranking e terzo favorito del seeding.
    Challenger Pune – hardQF Noguchi – Nardi (0-0) ore 07:30ATP Pune Rio Noguchi [8]30 Luca Nardi [4]66 Vincitore: Nardi ServizioSvolgimentoSet 2L. Nardi 15-0 30-0 40-00-5 → 0-6R. Noguchi 15-0 15-15 30-15 ace 40-15 ace 40-30 40-40 40-A0-4 → 0-5L. Nardi 0-15 15-15 40-150-3 → 0-4R. Noguchi 0-15 0-30 0-40 15-400-2 → 0-3L. Nardi 0-15 0-30 15-30 30-30 40-30 ace 40-40 A-400-1 → 0-2R. Noguchi 0-15 0-30 0-400-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1L. Nardi 15-0 30-0 40-0 40-153-5 → 3-6R. Noguchi 15-0 15-15 30-15 40-15 ace2-5 → 3-5L. Nardi 15-0 30-0 30-15 30-30 40-302-4 → 2-5R. Noguchi 0-15 15-15 30-15 40-15 40-30 df1-4 → 2-4L. Nardi 0-15 15-15 30-15 ace 30-30 30-40 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 A-401-3 → 1-4R. Noguchi 0-15 30-15 30-30 40-300-3 → 1-3L. Nardi 15-0 30-0 40-00-2 → 0-3R. Noguchi 15-0 30-0 30-15 40-15 40-40 40-A 40-40 40-A0-1 → 0-2L. Nardi 0-15 15-30 30-30 40-300-0 → 0-1

    QF Purcell – Maestrelli (0-0) 2 incontro dalle ore 07:30ATP Pune Max Purcell [3]66 Francesco Maestrelli [5]02 Vincitore: Purcell ServizioSvolgimentoSet 2M. Purcell 15-0 30-0 ace 40-05-2 → 6-2F. Maestrelli 0-15 15-15 30-15 40-15 ace5-1 → 5-2M. Purcell 0-15 15-15 15-30 30-30 40-304-1 → 5-1F. Maestrelli 15-0 30-0 30-15 40-154-0 → 4-1M. Purcell 15-0 30-0 40-0 ace3-0 → 4-0F. Maestrelli 15-0 15-15 15-30 30-30 30-402-0 → 3-0M. Purcell 15-0 30-0 40-01-0 → 2-0F. Maestrelli 0-15 0-30 0-40 15-40 30-400-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1M. Purcell 15-0 30-0 40-0 ace5-0 → 6-0F. Maestrelli 0-15 df 0-30 0-40 df df4-0 → 5-0M. Purcell 15-0 30-0 30-15 40-153-0 → 4-0F. Maestrelli 15-0 15-15 15-30 30-30 30-402-0 → 3-0M. Purcell 15-0 40-0 ace 40-15 df 40-30 40-40 A-40 40-40 A-40 ace1-0 → 2-0F. Maestrelli 0-15 15-15 15-30 15-400-0 → 1-0 LEGGI TUTTO