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    Nick Kyrgios si ritira dal torneo di Halle : Karatsev entra in scena contro Sonego

    Nick Kyrgios nella foto

    È arrivata la notizia che ha fatto tremare l’intero torneo di Halle: Nick Kyrgios, il tempestoso giocatore australiano, ha annunciato il suo ritiro. A riempire il vuoto lasciato da Kyrgios sarà il russo Aslan Karatsev, che ora sfiderà il nostro Lorenzo Sonego al primo turno.
    Kyrgios, noto per le sue abilità in campo così come per i suoi atteggiamenti spesso controversi, ha deciso di ritirarsi dal torneo per problemi fisici , uno degli eventi più prestigiosi sulla erba in preparazione di Wimbledon, perde così uno dei suoi giocatori più carismatici.
    Al suo posto entra in lizza Aslan Karatsev, il russo che ha stupito il mondo del tennis con il suo incredibile percorso agli Australian Open 2021, dove ha raggiunto le semifinali partendo dalle qualificazioni. Karatsev ha dimostrato di poter competere con i migliori, e la sua presenza aggiunge un elemento di incertezza al torneo.
    Lorenzo Sonego, troverà quindi adesso di fronte Karatsev. LEGGI TUTTO

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    ATP 500 Halle e Queens: il programma di Martedì 20 Giugno 2023. esordio agevole per Sinner, contro Gasquet quote da riscatto per l’azzurro

    Jannik Sinner ITA, 2001.08.16 – Foto ATPTour

    Dopo l’inaspettata sconfitta nei quarti di Hertogenbosch contro Ruusuvuori, Jannik Sinner continua la sua preparazione a Wimbledon da Halle. Per l’azzurro il primo avversario si chiama Richard Gasquet, esperto francese molto a suo agio sull’erba, ma che parte nettamente sfavorito contro l’italiano: su William Hill si gioca a 1,16 il successo di Sinner, quota che sale a 1,17, contro il colpo del francese che oscilla tra 5 e 5,25.
    L’unico precedente è finito 2-0 per Sinner, risultato in pole anche per la gara di martedì a 1,50, con lo stesso risultato a favore del transalpino dato addirittura a 10 volte la posta.
    ATP 500 HalleOWL ARENA – Ora italiana: 12:00 (ora locale: 12:00 pm)1. Richard Gasquet vs [4] Jannik Sinner 2. [3] Andrey Rublev vs Yibing Wu 3. [9] Alexander Zverev vs [WC] Dominic Thiem 4. [Q] Christopher Eubanks vs [6] Hubert Hurkacz (non prima ore: 17:30)
    TENNISPOINT COURT – Ora italiana: 12:00 (ora locale: 12:00 pm)1. [LL] Daniel Altmaier vs [8] Roberto Bautista Agut 2. [Q] Louis Wessels vs [WC] Yannick Hanfmann 3. Tallon Griekspoor vs Roberto Carballes Baena 4. [7] Borna Coric vs Alexander Bublik
    COURT 2 – Ora italiana: 12:00 (ora locale: 12:00 pm)1. Lorenzo Sonego vs [LL] Aslan Karatsev2. Nicolas Jarry / Rafael Matos vs Alexander Erler / Lucas Miedler 3. [3] Sander Gille / Joran Vliegen vs Marcelo Melo / John Peers
    COURT 3 – Ora italiana: 12:00 (ora locale: 12:00 pm)1. [Q] Albano Olivetti / David Vega Hernandez vs [2] Marcel Granollers / Horacio Zeballos

    ATP 500 QueensCentre Court – Ora italiana: 13:00 (ora locale: 12:00 pm)1. Maxime Cressy vs [2] Holger Rune 2. [1] Carlos Alcaraz vs [Q] Arthur Fils 3. [7] Alex de Minaur vs Andy Murray 4. Bernabe Zapata Miralles vs [3] Taylor Fritz
    Court 1 – Ora italiana: 13:30 (ora locale: 12:30 pm)1. Adrian Mannarino vs [WC] Liam Broady 2. [4] Frances Tiafoe vs Botic van de Zandschulp 3. [Q] Grigor Dimitrov vs Emil Ruusuvuori 4. [WC] Julian Cash / Luke Johnson vs Nicolas Mahut / Fabrice Martin
    Court 5 – Ora italiana: 13:30 (ora locale: 12:30 pm)1. Jiri Lehecka vs Alejandro Davidovich Fokina 2. [SE] Jordan Thompson vs [PR] Milos Raonic 3. Daniel Evans / Lloyd Glasspool vs [WC] Liam Broady / Jonny O’Mara LEGGI TUTTO

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    Martín Landaluce: La prospettiva futura del Tennis Spagnolo e le Sue Riflessioni su Rafa Nadal

    Martín Landaluce: La prospettiva futura del Tennis Spagnolo e le Sue Riflessioni su Rafa Nadal

    Martín Landaluce, uno dei giovani talenti più promettenti del tennis spagnolo, ha recentemente condiviso i suoi pensieri su Rafa Nadal, che ha annunciato il suo ritorno nel 2024.
    A soli 17 anni, Landaluce ha avuto l’opportunità di allenarsi nella famosa accademia del campione di Maiorca, proprio con Nadal. Quando ancora sperava di partecipare a Roland Garros, Landaluce ha notato che l’abilità dell’ex numero uno mondiale durante gli allenamenti era impressionante. Infatti, Landaluce è rimasto sorpreso quando Nadal ha annunciato che il 2024 potrebbe essere l’ultimo anno della sua carriera.
    “Mi sono allenato con lui e pensavo che potesse partecipare a Roland Garros, è un peccato,” ha detto Landaluce in un’intervista con Eurosport Spagna. “Gli anni passano e non è facile affrontare queste situazioni, ma sono certo che quando tornerà, lo farà con una mentalità da killer. Sono convinto che farà grandi cose.”
    Landaluce, chiaramente ispirato dal talento di Nadal, sembra essere sulla buona strada per diventare uno dei futuri grandi del tennis spagnolo. Mentre gli appassionati di tennis in tutto il mondo attendono con impazienza il ritorno di Nadal, i giovani talenti come Landaluce stanno già mostrando le loro capacità e preparandosi a portare avanti la grande tradizione del tennis spagnolo.
    Come ha sottolineato Landaluce, affrontare le sfide dell’età e del tempo non è facile, ma con la determinazione e la mentalità giusta, i risultati possono essere straordinari. E mentre il sole potrebbe lentamente tramontare sulla carriera di un grande campione come Nadal, un nuovo giorno sta sorgendo per giocatori come Martín Landaluce. Il futuro del tennis spagnolo sembra luminoso e promettente. LEGGI TUTTO

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    Classifica ATP Italiani: Matteo Berrettini fuori dalla top 30. Sonego rientra in top 40

    Menzione d’obbligo Edo Lavagno – bravissimo: primo incontro e prima vittoria contro un top 100. Prima finale challenger. E ora continuiamo così. Alle spalle la sfortuna.
    Lorenzo Claverie – Primo ITF vinto. Arretriamo in classifica ma la strada e quella
    Filippo Moroni- Mecoj…. Benvenuto in top 900 con un salto record di 612 posizioni. Non è mai troppo tardi
    I due Lorenzi Magni, uno per il BR 16, l’altro per il ritorno fra i 40
    Michele Mecarelli. No, non lo trovate in classifica. Classe 2007, trionfa al torneo dell’Avvenire negli under 16 dopo una battaglia di quasi tre ore con la TdS #1. Classe 2007 NON SOLO CINÀ!!! Ne risentiremo parlare presto LEGGI TUTTO

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    Le gestione del sovraccarico cognitivo nella next generation

    Jannik Sinner ITA, 2001.08.16 – Foto Getty Images

    La sconfitta di Jannik Sinner al Roland Garros da favorito poteva rappresentare un evento isolato per un atleta che contro i tennisti al di sotto del suo ranking ha spesso fatto valere i favori del pronostico; ma il secondo stop sull’erba olandese ha amplificato dubbi e incertezze sulla sua competitività in vista di Wimbledon, sia tra i fan che tra gli addetti ai lavori.Già durante l’intervista post sconfitta al Roland Garros, Jannik, sempre molto lucido in questi frangenti, aveva sottolineato due aspetti importanti che potevano aver influenzato negativamente la sua prestazione:
    – l’eccessiva pressione– l’incapacità di divertirsi in campo
    Tradotto in altri termini, questo può significare giocare teso, giocare consumando il doppio delle energie psicofisiche, abbassando il livello del proprio gioco per ritrovare la propria zona di comfort, ma arrivando al traguardo comunque stremato.A Parigi è stata probabilmente la prima volta che abbiamo osservato l’altoatesino buttare la racchetta a terra sconsolato, o lamentarsi a voce alta, tutti segnali che sono in contrasto con la tenuta mentale che avevano caratterizzato le sue prestazioni precedenti.Se vogliamo provare a metterci nei suoi panni, possiamo provare a immaginare di essere stati invitati a un pranzo a cui non vogliamo mancare. È una bella giornata, usciamo di casa con largo anticipo per essere sicuri di arrivare in tempo e ci mettiamo al volante della nostra auto. Non conosciamo la strada ma abbiamo il nostro fido navigatore che ci accompagna. Sta andando tutto bene, ma a un certo punto il segnale GPS si interrompe.Senza che ce ne accorgiamo, iniziamo a rallentare, e fissiamo lo schermo indicante la nostra posizione sperando che le cose si sistemino; potrebbe sfuggirci qualche imprecazione, o alcuni colpetti di troppo allo schermo nella speranza che magicamente si sistemi, ma nessuna di queste strategie si rivela adeguata.Il nostro dialogo interiore si fa più pressante, prova a proporci soluzioni che si accavallano una sull’altra. Non avendo pianificato una strategia alternativa efficace, le nostre abilità di problem solving si stanno rivelando tutt’altro che funzionali. Come se non bastasse davanti a noi comincia a crearsi una lunga coda di auto, probabilmente a causa di un incidente.Lentamente prendiamo consapevolezza che le premesse iniziali si erano rivelate errate, e la nostra idea di arrivare puntuali al pranzo lascia spazio alla frustrazione e al dispiacere.In situazioni del genere, che probabilmente son capitate a tutti, il nostro sistema nervoso non è in grado di comprendere che si tratta solo di un pranzo, o di una partita di tennis, perché il nostro senso del pericolo si è sviluppato filogeneticamente per proteggere la nostra specie e garantirci la sopravvivenza. Di conseguenza, una volta che il sistema di allerta è stato attivato, mette in atto i suoi sforzi per proteggerci dalla minaccia, non importa se ipotetica o reale, attraverso una reazione di attacco-fuga, che consiste nell’insieme di risposte fisiologiche che avvengono nel nostro corpo e che ci preparano agli sforzi necessari per combattere o scappare. Ed è inevitabile che sia così. Quello su cui è possibile intervenire, e che può fare la differenza tra vittoria e sconfitta in un campo da tennis, è la gestione funzionale di questi momenti di tensione.Prendiamo ad esempio la finale vinta da Djokovic contro Alcaraz, vittima di crampi causati dall’eccessivo stress psicofisico.Anche in questo caso, quando sembrava tutto pronto per il passaggio di consegne tra il giovane astro nascente del tennis e il veterano, Djokovic ha dimostrato ancora una volta che per avere la meglio su di lui non basta la forza fisica, non basta la tecnica, ma è necessaria una dote che solo il tempo può forgiare, la solidità mentale.Non sappiamo con certezza se il tennista serbo abbia inserito nei suoi allenamenti quotidiani anche una routine di mental training, ma sappiamo che è molto attento ad argomenti come la midfulness o lo stato di attenzione sul momento presente tipica della meditazione, che nel campo da gioco possono aiutare a sperimentare sensazioni positive anche nei momenti più complicati della partita, e che aumentano il senso di autoefficacia nella gestione della frustrazione. Non sappiamo se i giovani tennisti abbiano nel loro team figure dedicate all’allenamento mentale, e se sia solo l’esperienza il tassello mancante per la gestione ottimale della tensione nel rettangolo da gioco. Quello che possiamo notare, è che il carico di aspettative può avere un impatto negativo e sottovalutarlo potrebbe non essere una buona idea.Se torniamo a riflettere sugli aspetti che hanno caratterizzato le ultime sconfitte di Sinner, soprattutto quella con Altmaier, non possiamo non considerare il ruolo centrale che le alte aspettative hanno avuto sull’esito finale dell’incontro: un tabellone mai così favorevole, un avversario alla portata, una prestazione precedente che fa ben sperare. Di fronte a queste premesse, sarebbe stato difficile per chiunque non avere la testa già proiettata all’intervista di fine match.A queste condizioni, se gli eventi prendono una direzione inaspettatamente negativa, mantenere la mente focalizzata sulla partita senza rimanere ostaggio di un dialogo interiore incessante e influenzato da uno stato emotivo instabile, può diventare un’impresa da Guinnes dei primati.Inoltre, quando si ha la percezione che la voglia di divertirsi stia vendendo a mancare, potrebbe significare che alcuni valori importanti per sé stessi, per quello che si fa, e per il significato più profondo che l’impegno nello sport comporta, stanno venendo meno o hanno bisogno di essere riconsiderati, approfonditi, ed eventualmente rielaborati cosi da evitare un carico emotivo e cognitivo che può risultate ingestibile nelle fasi calde di un match o prima di un incontro importante.Una sconfitta imprevista può richiamare alla mente vecchie ferite del passato, e rappresentare una minaccia per l’immagine di sé che è stata faticosamente costruita per nascondere determinate fragilità.Per questo lavorare sulla preparazione mentale, magari con il proprio psicologo dello sport, potrebbe essere utile per comprendere a fondo il significato che si cela dietro una sconfitta, per riflettere sulle emozioni provate nei momenti difficili, e su quelle sensazioni che rimangono attive e che spesso si tende a non considerare perché rappresentano solo una piccola nota negativa di sottofondo nei giorni successivi, così da affrontare i match successivo con il giusto spirito.
    Anche valutare una piccola pausa potrebbe risultare necessario per riordinare le idee o ricalibrare gli obiettivi o le aspettative inconsapevolmente sottovalutate.Inoltre, ritagliarsi un momento per avere compassione e accettazione per i propri limiti e le proprie debolezze potrebbe favorire il salto di qualità verso la completa maturazione non solo come atleta, ma anche come persona.Al contrario, evitare di fermarsi per focalizzarsi su questi aspetti, sottovalutandone l’importanza perché “tanto prima o poi passano”, o cercare di distrarsi per voltare pagina al più presto attraverso la partecipazione a un torneo minore, potrebbero rappresentare strategie utili nel breve termine, ma nel lungo periodo, amplificare le problematiche se le sconfitte dovessero diventare più frequenti, e la conseguente frustrazione molto più ingestibile.Marco CaocciPsicologo LEGGI TUTTO

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    Classifica WTA Italiane: +122 per Giorgia Pedone

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    Il torneo di Halle celebra il suo 30esimo anniversario: il legame speciale con Roger Federer e di quel famoso contratto richiesto proprio da Roger

    Roger Federer nella foto – Foto Getty Images

    Il torneo di Halle, in Germania, occupa un posto speciale nel circuito del tennis. Quest’anno, l’evento celebra il suo 30esimo anniversario, e il suo direttore, Ralf Weber, ha condiviso alcuni momenti salienti di questa straordinaria avventura con Tennis Magazine in Germania. Tra i vari temi affrontati, Weber ha raccontato il famoso contratto firmato con il grande campione Roger Federer.
    “La cosa più divertente”, ha detto Weber, “è che questa idea non è venuta da noi. È stata una proposta di Roger. Ci siamo incontrati a Parigi nel 2010 per discutere un contratto di due o tre anni con lui, quando improvvisamente ha dichiarato: ‘Voglio giocare a Halle fino alla fine della mia carriera’. Anche il suo manager, Tony Godsick, era sorpreso, e noi ovviamente lo eravamo altrettanto. È stata una fortuna assoluta per noi. E anche un riconoscimento.”
    Federer, uno dei più grandi tennisti di tutti i tempi, ha avuto un legame speciale con il torneo di Halle. Il suo impegno a lungo termine con l’evento ha non solo arricchito il torneo, ma ha anche portato un entusiasmo senza precedenti tra i fan del tennis in Germania.
    “L’entusiasmo delle folle per Roger è stato incredibile per anni”, ha aggiunto Weber. “La sua presenza e il suo gioco straordinario hanno reso il torneo di Halle un evento da non perdere per i fan del tennis di tutto il mondo.”
    Mentre il torneo di Halle celebra il suo 30esimo anniversario, il ricordo dell’entusiasmo e dell’impegno di Federer rimane una delle sue storie più significative. Questa incredibile avventura continua, con il torneo che mantiene la sua reputazione come uno degli eventi più amati nel circuito maggiore. LEGGI TUTTO

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    Benoit Paire sofferrente: “L’unico problema che ho è che sono stanco morto. Non dormo molto bene da quando sono arrivato qui”

    Benoit Paire nella foto – Foto Getty Images

    Il noto tennista francese Benoit Paire ha recentemente annunciato il suo ritiro dal torneo Challenger di Blois, un evento 75, dopo una sconfitta contro il giovane e promettente connazionale Debru a Lione. Quest’ultimo, dopo una prestazione impressionante che lo ha portato in semifinale, vedrà la sua classifica salire alla 409esima posizione da lunedì.Paire ha condiviso la notizia del suo ritiro con il team di comunicazione del torneo, sottolineando la necessità di prender si una pausa. Ha spiegato che la stanchezza è stata un fattore determinante per la sua decisione, attribuendo ciò a una mancanza di sonno da quando è arrivato a Lione.
    “L’unico problema che ho è che sono stanco morto. Non dormo molto bene da quando sono arrivato qui”, ha confessato Paire. “Sono stato da solo per troppo tempo, mi annoiavo nella mia stanza. Non mi sentivo bene ieri. Ho dormito solo due ore la scorsa notte, quindi naturalmente oggi non sto bene.”
    Paire ha inoltre rivelato che si ritirerà anche dal prossimo torneo a Blois. “Ho deciso di ritirarmi da Blois. Ho bisogno di prendermi un po’ di tempo, sto accusando il colpo”, ha detto. LEGGI TUTTO