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    Italiani in Campo (ATP-Challenger-WTA) di Lunedì 06 Novembre 2023

    Luca Nardi ITA, 2003.08.06

    ATP 250 Metz – hard indoor1T Fognini/Herbert – Demoliner/Matos (0-0) ore 12:00Il match deve ancora iniziare
    1T Giron – Sonego (0-0) ore 14:00Il match deve ancora iniziare

    ATP 250 Sofia – hard1T Bolelli/Middelkoop – Donski/Lazarov (0-0) ore 11:00Il match deve ancora iniziare

    Challenger Helsinki – hardTDQ Travaglia – Krutykh (0-0) ore 12:30Il match deve ancora iniziare
    1T Vavassori – Rinderknech (0-0) ore 16:00Il match deve ancora iniziare
    TDQ Maestrelli – Liutarevich (0-0) 2 incontro dalle ore 12:30Il match deve ancora iniziare

    Challenger Matsuyama – hard1T Hong – Nardi (0-0) ore 03:30Il match deve ancora iniziare

    Challenger Lima 2 – terra1T Ymer – Agamenone (0-0) ore 21:00Il match deve ancora iniziare
    1T Giannessi – Roca Batalla (0-0) ore 21:00Il match deve ancora iniziare LEGGI TUTTO

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    La tenacia premia Jack Draper: Bergamo è sua

    Jack Draper nella foto – Foto Antonio Milesi

    Una prestazione tutta grinta permette a Jack Draper di aggiudicarsi il titolo. Perde nettamente il primo, si trova in svantaggio nel secondo ma alla fine la spunta contro un esausto Goffin. “Voglio arrivare al top del gioco, sono grato della passione del pubblico”. Termina una grande edizione, ma Bergamo vuole crescere ancora.
    Per due volte si è trovato in svantaggio di un break nel terzo set, per due volte ne è uscito vincitore. Si può sintetizzare così, con quello spirito combattivo di cui si è detto orgoglioso, il weekend di Jack Draper, vincitore della diciottesima edizione del Trofeo FAIP-Perrel presented by Intesa Sanpaolo al termine di una bella finale contro David Goffin, chiusa col punteggio di 1-6 7-6(3) 6-3. Aveva rischiato grosso contro Nakashima in semifinale, sembrava spacciato contro il belga, a tratti inavvicinabile nella prima ora di gioco. Non trovava un sentiero tattico per aggiudicarsi gli scambi. Ogni volta che Goffin metteva i piedi dentro il campo, vinceva il punto. Nel secondo set, Draper trovava il modo per tenere i turni di battuta e approfittava di qualche errore altrui nel tie-break. Nel terzo succedeva di tutto: il belga ritrovava il suo tennis fatto di anticipi e timing perfetto, portandosi sul 2-0 e 0-40 sul servizio di Draper. “Non avevo fatto niente di sbagliato per trovarmi in quella situazione, semplicemente lui aveva giocato punti spettacolari – ha detto un raggiante Draper – avevo comunque il servizio a disposizione e ho trovato un modo di salvare quel game, giocando un punto alla volta. Per fortuna mi sono entrati alcuni buoni servizi e l’ho portato a casa. Da quel momento è stata una partita molto equilibrata, abbiamo giocato entrambi un grande tennis”. Col senno di poi, tuttavia, si può dire che la tenacia di Draper sia stata decisiva, perché qualche minuto dopo c’è stato un crollo fisico di Goffin, improvviso e verticale. Ripreso sul 2-2, il belga ha trovato un altro break al termine di un game molto movimentato. Sembrava poter fare gara di testa, invece è uscito dal match. Un doppio fallo sulla palla break ha regalato a Draper il 3-3, poi l’inglese ha vinto 12 degli ultimi 14 punti, sigillando il definitivo 1-6 7-6 6-3. “Lui è partito incredibilmente bene – racconta Draper – io ero un po’ lento e poco reattivo dopo la grande battaglia di ieri. Però ho combattuto duramente per cambiare la mia energia all’interno del match e trovare un modo per cambiarlo. Sono orgoglioso del mio spirito combattivo”. Una vittoria meritata perché voluta, desiderata a tutti i costi, con la tigna tipica del giocatore affamato.
    “SEMBRAVATE IN 10.000”D’altra parte il 2023 è stata una stagione complicata per il britannico, le cui ambizioni sono ben maggiori che aggiudicarsi un Challenger da numero 91 ATP. Dopo la semifinale aveva detto che evitare infortuni era l’obiettivo principale. Quando gli chiediamo se l’anno prossimo si accontenterà della salute o se c’è da aspettarsi qualcosa di più, è ben deciso: “Spero di fare qualcosa di più. Restare in salute rimane l’obiettivo principale del finale di stagione, poi voglio provare ad arrivare al top del gioco”. Termina dunque con il successo di un giovane rampante l’edizione numero 18 di un torneo che si conferma di enorme successo nonostante una sede provvisoria, in attesa di conoscere quale sarà la nuova casa – si spera definitiva – del Trofeo FAIP-Perrel, con Giuseppe e Gabriele Magoni mattatori durante la cerimonia di premiazione, vissuta davanti a un pubblico entusiasta. E Jack Draper era a sua volta entusiasta della gente. “Ho già vinto quattro Challenger in Italia – dice Draper – qui gioco sempre bene perchè c’è un pubblico appassionato, amano il tennis e sono sinceramente grato del modo in cui trasmettono energia. Come ha detto David è bello giocare davanti a tanta gente che fa il tifo per noi”. A essere ancora più esplicito sulla passione della gente era stato proprio Goffin, che durante la premiazione aveva detto: “Essendo un impianto piccolo c’era molto rumore: eravate in 1.000, ma era come se foste in 10.000”. La finale si è giocata in un palazzetto completamente esaurito: i pochi tagliandi ancora disponibili sono finiti un’ora prima dell’incontro, a testimonianza del legame della città con questo torneo. Quanto ai giocatori, Draper riparte pieno di fiducia: già in tarda serata aveva il volo per Sofia, laddove giocherà nel locale torneo ATP (ed è nell’orbita di Lorenzo Musetti), mentre Goffin è atteso dal ricco Challenger di Helsinki, laddove proverà a raccogliere quei punti che gli sono sfuggiti a Bergamo per tornare tra i top-100 ATP. Il Trofeo FAIP-Perrel si prenderà qualche giorno di pausa, mettendo in archivio una splendida edizione, impreziosita dalla presenza di Fabio Fognini, prima di iniziare a lavorare per l’edizione numero 19. E ci sarà tanto da fare, a partire dall’individuazione della prossima sede. Ma la certezza è che Bergamo vuole restare snodo cruciale del calendario tennistico. Con il nome di Jack Draper nell’albo d’oro, il prestigio è ampiamente confermato.
    TROFEO FAIP-PERREL BERGAMO (73.000€, Ecoplast)Finale SingolareJack Draper (GBR) b. David Goffin (BEL) 1-6 7-6(3) 6-3 LEGGI TUTTO

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    Novak Djokovic aumenta la leggenda e riconquista la corona al Masters 1000 di Parigi Bercy

    Novak Djokovic classe 1987, n.1 del mondo – Foto Getty Images

    Dire che Novak Djokovic abbia vinto il Masters 1000 di Parigi Bercy non sembra quasi nemmeno una notizia. Ma lo è. A 36 anni, il numero uno del mondo, che è stato un mese e mezzo senza competere e che ha sofferto di un virus allo stomaco proprio in Francia, ha messo la ciliegina sulla torta con una prestazione autorevole per riconquistare la corona a Bercy. Questo è infatti il suo settimo titolo nel Masters 1000 francese, diventando questo il terzo torneo in cui ha ottenuto almeno sette titoli, unendosi a Wimbledon (7) e all’Australian Open (10).Per il serbo si tratta del 40 esimo Masters 1000 vinto in carriera.
    Al di là della rete c’era un Grigor Dimitrov desideroso di ridurre il divario (ora 1-12) nei confronti diretti e di porre fine a quasi sei anni di astinenza da titoli, ma questa volontà si è rivelata insufficiente. Djokovic si è mostrato implacabile come in tante altre occasioni nella sua carriera e non ha avuto bisogno di ore extra come nei tre turni precedenti. Stavolta, sono bastati due set, con i punteggi di 6-4 6-3, per conquistare il 97° titolo della carriera. Il serbo è stato chirurgico con il suo servizio, al punto da non aver affrontato nemmeno un break point, mentre ha sfruttato due delle tre opportunità che ha avuto di brekkare Dimitrov. Fatti i conti, la superiorità è stata confermata in modo naturale, Nole ha lasciato la lotta per il numero uno sostanzialmente risolta con Carlos Alcaraz, ha accumulato il sesto titolo dell’anno (con un bilancio di 51 vittorie e solo 5 sconfitte) e continua a volare verso le ATP Finals.
    Nole raggiunge uno dei tre obiettivi fino alla fine della stagione, rimanendogli ora Torino e, più tardi, le Davis Cup Finals. Ormai non è quasi più una novità che continui a vincere e a infrangere barriere. Ma è notizia.
    ATP Paris Novak Djokovic [1]66 Grigor Dimitrov43 Vincitore: Djokovic ServizioSvolgimentoSet 2G. Dimitrov 0-15 15-15 30-15 ace 30-30 df 30-405-3 → 6-3N. Djokovic 15-0 ace 15-15 30-15 30-30 40-304-3 → 5-3G. Dimitrov 15-0 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 A-404-2 → 4-3N. Djokovic 15-0 30-0 40-0 ace3-2 → 4-2G. Dimitrov 15-0 30-0 30-15 df 30-30 40-30 40-40 A-40 40-40 40-A2-2 → 3-2N. Djokovic 15-0 30-0 ace 30-15 40-151-2 → 2-2G. Dimitrov 0-15 15-15 30-15 40-15 ace1-1 → 1-2N. Djokovic 0-15 15-15 30-15 40-150-1 → 1-1G. Dimitrov 0-15 15-15 30-15 ace 40-150-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1N. Djokovic 15-0 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 A-405-4 → 6-4G. Dimitrov0-40 15-0 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 A-405-3 → 5-4N. Djokovic 15-0 30-0 ace4-3 → 5-3G. Dimitrov 15-0 ace 15-15 15-30 30-30 30-403-3 → 4-3N. Djokovic 15-0 30-0 40-0 ace2-3 → 3-3G. Dimitrov 15-0 15-15 30-15 30-30 40-302-2 → 2-3N. Djokovic 0-15 df 0-30 15-30 30-30 40-301-2 → 2-2G. Dimitrov 0-15 15-15 ace 15-30 30-30 40-301-1 → 1-2N. Djokovic 15-0 ace 15-15 15-30 30-30 40-300-1 → 1-1G. Dimitrov 0-15 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 A-400-0 → 0-1

    Statistiche del Match: Djokovic vs Dimitrov
    **Servizio Djokovic**– Aces: 6– Doppi falli: 1– Prima di servizio in campo: 32/48 (67%)– Punti vinti con la prima di servizio: 26/32 (81%)– Punti vinti con la seconda di servizio: 11/16 (69%)– Break point salvati: 0/0 (0%)– Giochi di servizio giocati: 9
    **Servizio Dimitrov**– Aces: 5– Doppi falli: 2– Prima di servizio in campo: 35/68 (51%)– Punti vinti con la prima di servizio: 25/35 (71%)– Punti vinti con la seconda di servizio: 14/33 (42%)– Break point salvati: 1/4 (25%)– Giochi di servizio giocati: 10
    **Statistiche in risposta**– Punti vinti sul primo servizio dell’avversario: Djokovic 10/35 (29%), Dimitrov 6/32 (19%)– Punti vinti sul secondo servizio dell’avversario: Djokovic 19/33 (58%), Dimitrov 5/16 (31%)– Break point convertiti: Djokovic 3/4 (75%), Dimitrov 0/0 (0%)– Giochi di ritorno giocati: Djokovic 10, Dimitrov 9
    **Statistiche dei Punti**– Punti vinti alla rete: Djokovic 5/5 (100%), Dimitrov 7/10 (70%)– Vincitori (colpi vincenti): Djokovic 15, Dimitrov 15– Errori non forzati: Djokovic 4, Dimitrov 16– Punti vinti al servizio: Djokovic 37/48 (77%), Dimitrov 39/68 (57%)– Punti vinti in risposta: Djokovic 29/68 (43%), Dimitrov 11/48 (23%)– Punti totali vinti: Djokovic 66/116 (57%), Dimitrov 50/116 (43%)
    **Velocità del Servizio**– Velocità massima: Djokovic 205 km/h, Dimitrov 218 km/h– Velocità media della prima di servizio: Djokovic 191 km/h, Dimitrov 201 km/h– Velocità media della seconda di servizio: Djokovic 144 km/h, Dimitrov 161 km/h
    **Analisi:**Djokovic ha dimostrato una prestazione eccellente al servizio con un’alta percentuale di punti vinti sia con la prima che con la seconda di servizio. La sua efficacia in risposta è stata notevole, specialmente sul secondo servizio di Dimitrov, convertendo il 58% di tali punti. Ha inoltre sfruttato le opportunità sui break point, convertendo il 75% delle sue chance.Dimitrov, invece, ha lottato con la sua percentuale di prime di servizio, riuscendo a mettere in campo solo poco più della metà delle sue prime palle. Anche se ha vinto una buona percentuale di punti sulla prima di servizio, il suo secondo servizio è stato vulnerabile, con Djokovic che ha approfittato di più della metà delle occasioni.Entrambi i giocatori hanno mostrato un’uguale quantità di colpi vincenti, ma Dimitrov ha commesso più del quadruplo degli errori non forzati rispetto a Djokovic, il che potrebbe aver inciso significativamente sul risultato del match.Djokovic ha dominato nella percentuale complessiva di punti vinti, mostrando la sua abilità sia al servizio che in risposta. Nonostante Dimitrov abbia registrato una velocità massima di servizio superiore, la costanza e la precisione di Djokovic hanno avuto un impatto maggiore sull’esito del match.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    WTA 125 Midland: LIVE la Finale del torneo americano (LIVE)

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    Raiffeisen Valgardena ITF Open: Stefano Napolitano cala il tris!

    Stefano Napolitano e Adrian Oetzbach nella foto

    Il campione della quinta edizione del Raiffeisen Valgardena ITF Open è un tennista italiano. Stefano Napolitano vince il suo terzo titolo tra Challenger Tour e ITF Circuit. Tutto era cominciato in Valgardena e, solo per il momento, si chiude il cerchio in Valgardena. Nell’ormai lontano 2017 Napolitano sconfiggeva il connazionale Giannessi nella finale del Challenger di Ortisei, mentre oggi Stefano ha fatto sua la finale con il tedesco di Essen, Adrian Oetzbach. Match orchestrato bene dal tennista lombardo, abile a cogliere l’attimo ideale in entrambi i parziali per mettere a segno il break decisivo che gli ha poi regalato il match.
    Stefano ed Adrian hanno disputato una finale molto avvincente. Il tedesco ha provato a mantenere il ritmo imposto allo scambio dal tennista di Biella, ma in più di un’occasione la sua vena estrosa, a tratti troppo istintiva e frettolosa, non gli ha permesso di mantenere quella calma di cui tanto avrebbe avuto bisogno per sgretolare la solidità di Napolitano. Dopo oltre due ore di partita probabilmente ha accusato le fatiche del giorno precedente, dove era riuscito ad avere la meglio sul roveretano Oradini, non permettendogli, tuttavia, di arrivare troppo fresco all’appuntamento odierno.Stefano Napolitano vince dunque il suo terzo titolo internazionale e consolida la sua posizione intorno alla 250° mondiale.Speranzosi di rivedere presto i due finalisti in altre grandi sfide, il comitato organizzatore ringrazia il supervisor Pierluigi Grana e tutto il lotto arbitrale a sua disposizione per la fantastica professionalità e dà appuntamento al pubblico al torneo ITF RAIFFEISEN VALGARDENA 25 MILA DOLLARI FEMMINILE che avrà luogo sui nostri campi di Selva a partire dal 26/11/2023. LEGGI TUTTO

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    Volandri critica l’organizzazione del Masters 1000 di Parigi-Bercy: “Sinner vittima di scelte discutibili”

    Filippo Volandri – Foto Sposito

    La questione del ritiro di Jannik Sinner dal Masters 1000 di Parigi-Bercy ha acceso i riflettori non solo sul talento altoatesino ma anche sull’organizzazione del torneo. In un’intervista esclusiva con Adnkronos, Filippo Volandri, capitano non giocatore della squadra italiana di Coppa Davis, non ha usato mezzi termini per descrivere la situazione come “evitabile” e “reiterata”.
    Il talento emergente del tennis italiano, Jannik Sinner, si è ritirato da uno degli appuntamenti più prestigiosi del circuito ATP a causa di un calendario che l’ha costretto a concludere il suo match inaugurale contro l’americano Mackenzie McDonald ben oltre la mezzanotte, finendo per precisi alle 02.37. Volandri, figura importante nel panorama tennistico nazionale, ha espresso solidarietà verso Sinner, evidenziando il disagio di dover disputare un altro match poche ore più tardi.
    “Quanto successo a Jannik a Parigi-Bercy si poteva evitare. Non è accettabile che un giocatore debba scendere in campo alle condizioni a cui è stato sottoposto Sinner,” ha dichiarato Volandri, sottolineando come il protrarsi di queste tardive sessioni notturne per tre giorni consecutivi abbia inciso non solo sulle performance ma anche sul benessere fisico degli atleti.
    Volandri ha inoltre messo in luce come tali scelte organizzative siano controproducenti per l’immagine stessa del torneo. “Sono tutti penalizzati: il pubblico, le tv, i giocatori e lo stesso torneo,” ha aggiunto, mettendo in dubbio la logica di programmare sei incontri sul campo centrale a partire dalle 11 di mattina.
    L’intervista ha anche offerto l’opportunità di toccare i prossimi obiettivi di Sinner e della squadra italiana in vista delle ATP Finals e della Coppa Davis. Volandri ha ribadito l’importanza di preservare la salute e la crescita del giovane tennista: “La nostra attenzione è rivolta alla salute di Jannik e al suo sviluppo. Il resto viene dopo.”Guardando al futuro, l’ex giocatore toscano ha espresso ottimismo per le prospettive italiane in Coppa Davis, citando la Serbia, il Canada, l’Australia e l’Olanda come avversari degni di nota ma non insormontabili.In conclusione, una nota è stata dedicata a Matteo Berrettini, un altro baluardo del tennis italiano che sta attraversando un periodo di transizione. “Con Matteo parlo spesso. Sta lavorando sodo per la prossima stagione. Il cambiamento del suo team tecnico è una decisione personale, ma dimostra la sua volontà di crescere e migliorare,” ha chiosato Volandri.Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Il record di Novak Djokovic. Disastro meteo a Cancun e voglia di cambiamenti. Finale posticipata a lunedì. La rinascita di Dimitrov

    Iga Swiatek POL, 31.05.2001 – Foto Getty Images

    Il 2023 sta dimostrando di essere un anno di contraddizioni per il mondo del tennis. Da un lato, abbiamo il serbo Novak Djokovic che continua a cementare il suo status di leggenda, raggiungendo per la 14ª volta in carriera 50 vittorie in una sola stagione. Questo traguardo riflette la costanza di un atleta che non mostra segni di rallentamento, nonostante l’avanzare dell’età. Il 2015 rimane l’anno d’oro per Djokovic con 82 vittorie e solo 6 sconfitte, una testimonianza del suo dominio.
    D’altro canto, il palcoscenico delle WTA Finals 2023 a Cancún, in Messico, è stato teatro di caos meteorologico. La pioggia incessante ha interrotto il gioco, costringendo al rinvio di partite cruciali. La semifinale tra Aryna Sabalenka e Iga Swiatek è stata sospesa dopo appena tre giochi, e la finale di singolare è stata posticipata a lunedì. Anche un match di doppio del round-robin, quello tra Gauff e Pegula, è in sospeso. Questi rinvii hanno suscitato una valanga di critiche verso la direzione della WTA, con molti che puntano il dito contro il direttore Steve Simon per la scelta della sede in una zona soggetta a stagioni degli uragani. La leggenda del tennis Martina Navratilova è stata tra le voci più critiche, suggerendo che potrebbe essere tempo per un cambio di leadership alla WTA.
    Mentre il tennis femminile lotta contro le forze della natura, sul fronte maschile Grigor Dimitrov ha scritto una storia di rinascita. Dopo un periodo di forma incostante, il bulgaro ha raggiunto la finale dell’ATP Rolex Paris Masters 2023, una pietra miliare che riflette il suo rinnovato spirito combattivo e la fiducia nel suo gioco, come sottolineato dal suo allenatore Daniel Vallverdú.Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Con il forfait di Holger Rune, Bublik da testa di serie n.5 è la n.1 del torneo di Metz

    Holger Rune – Foto Getty Images

    Arriva uno degli ultimi tornei maschili della stagione con l’ATP Metz 2023 dopo il forfait a tabellone compilato di Holger Rune, Alexander Bublik è la quinta testa di serie ufficialmente ma prende il posto di Rune da n.1 del seeding, mentre Alex De Miñaur è la seconda testa di serie. Tra i giocatori presenti spicca Stan Wawrinka. Il svizzero farà il suo debutto nel primo turno dell’evento francese contro Bernabé Zapata. Parteciperanno anche altri tennisti come Lorenzo Sonego, Fabio Fognini, Ugo Humbert, Karen Khachanov e Dominic Thiem, rendendo questo l’ultimo torneo della stagione per molti.
    Il nuovo tabelloe(5) Bublik, Alexander vs ByeSeyboth Wild, Thiago vs (WC) Fognini, Fabio Qualifier vs Gaston, Hugo Giron, Marcos vs (6) Sonego, Lorenzo
    (4) Humbert, Ugo vs ByeQualifier vs Thiem, Dominic Qualifier vs Watanuki, Yosuke Barrere, Gregoire vs (7) Hanfmann, Yannick
    (9) Altmaier, Daniel vs QualifierShevchenko, Alexander vs QualifierLestienne, Constant vs QualifierBye vs (3) Khachanov, Karen
    (8) Wawrinka, Stan vs Zapata Miralles, Bernabe Van Assche, Luca vs van de Zandschulp, Botic (WC) Herbert, Pierre-Hugues vs (WC) Cazaux, Arthur Bye vs (2) de Minaur, Alex LEGGI TUTTO