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    Terza stagione del coach Lorenzo Bernardi presso GAS SALES BLUENERGY VOLLEY PIACENZA

    GAS SALES BLUENERGY VOLLEY PIACENZA
    Lorenzo Bernardi alla guida della squadra per la terza stagione
    Piacenza 18.05.2022 – Gas Sales Bluenergy Volley Piacenza comunica che Lorenzo Bernardi siederà sulla panchina biancorossa nella stagione 2022-23. Il progetto iniziato due stagioni fa dalla società della Presidente Elisabetta Curti prosegue con il tecnico trentino. Per la terza stagione consecutiva Bernardi, eletto dalla FIVB Miglior giocatore di pallavolo del XX secolo e considerato il pallavolista più forte di tutti i tempi, oltre che un simbolo in Italia della cosiddetta Generazione di Fenomeni e che in questa stagione ha portato la squadra alla qualificazione per la Challenge Cup, continuerà a guidare i biancorossi.
    Dedizione, determinazione e carisma sono alcune delle qualità del coach di Gas Sales Bluenergy Volley Piacenza, qualità che sono alle base della sua lunga e vincente carriera nel mondo della pallavolo.
    “Sono contento di potere proseguire – sottolinea Lorenzo Bernardi – a lavorare ad un progetto che anno dopo anno migliora e diventa sempre più ambizioso. La prossima stagione saremo protagonisti in Europa e questo deve essere un motivo di orgoglio per tutti noi e per chi farà parte della nuova squadra”.
    Elisabetta Curti, presidente di Gas Sales Bluenery Volley Piacenza sottolinea con soddisfazione.
    “Rispettiamo gli accordi presi qualche mese fa e il percorso intrapreso da due anni. E siamo convinti che Lorenzo Bernardi possa dare un ulteriore valore aggiunto al nostro percorso”.
    Da giocatore Bernardi vanta in bacheca trofei prestigiosi come 9 Campionati italiani vinti, 5 Coppe Italia, 3 Supercoppe italiane e, a livello europeo, 4 Coppe dei Campioni, 2 Coppe delle Coppe, 4 Coppe CEV, 2 Supercoppe. Uomo simbolo della Nazionale con 306 partite disputate con la maglia azzurra, Bernardi ha fatto incetta di medaglie d’oro tra Mondiali ed Europei e vincendo, inoltre, un argento alle Olimpiadi del 1996. Da allenatore dopo le esperienze all’estero prima in Polonia sulla panchina dello Jastrzebski Wegiel poi in Turchia con l’Halkbank Ankara dove ha conquistato un campionato e una coppa nazionale, il tecnico classe’68 è rientrato in Italia nel 2016 accasandosi a Perugia. Alla guida della formazione umbra coach Bernardi ha trionfato, vincendo nella stagione 2017/2018 Scudetto, Coppa Italia e Supercoppa italiana mentre nella stagione successiva ha bissato il successo in Coppa Italia. LEGGI TUTTO

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    Si separano le strade del Pool Libertas Cantù e di Coach Matteo Battocchio

    Si separano le strade del Pool Libertas Cantù e di Coach Matteo Battocchio. Il Coach torinese ha guidato la compagine canturina per due stagioni, ritornando a disputare i Play Off Promozione dopo un’assenza durata due anni nella stagione 2020-2021, mentre in quella appena ultimata ha conquistato la salvezza all’ultima giornata.
    “Matteo mi ha comunicato mercoledì sera la sua decisione di accettare una proposta quasi irrinunciabile fatta da un’altra società di serie A2 – dice il Presidente Ambrogio Molteni –. Dopo la cena di lunedì sera con la squadra e lo staff, si era un po’ colto che nell’aria c’era già questa offerta molto importante che aveva ricevuto. Da parte mia devo dire che questi 2 anni trascorsi con lui hanno forse segnato un cambiamento importante nelle nostre esperienze in Serie A2, in quanto si è trattato del primo allenatore nella nostra storia a tempo pieno impegnato nella gestione di una squadra. Con lui siamo cresciuti anche noi molto sia da un punto di vista organizzativo sia di approccio molto puntuale a tutte le varie gare. La convocazione poi come responsabile della formazione Juniores della Nazionale Italiana è stata un po’ la ciliegina sulla torta di una sua crescita importante. Ancora una volta la Libertas è stata il trampolino di lancio di un coach giovane che penso farà molta strada in futuro. Da parte mia e di tutta la società lo ringrazio per il lavoro fatto a Cantù, convinto che gli resterà nel cuore questa esperienza, e gli faccio un grande in bocca al lupo per suo futuro pallavolistico”.
    “Sono veramente grato ad Ambrogio ed alla famiglia Molteni – dice Coach Matteo Battocchio – dell’opportunità che mi è stata data: sono stati due anni molto densi ed importanti per la mia crescita, professionale ed umana, e sentire sempre e comunque il loro appoggio mi ha fatto molto piacere, non è una cosa scontata. Credo che Cantù abbia passato in modo egregio queste due stagioni molto complicate, e possa essere ora, sperando torni il Parini, molto ottimista per le prossime: abbiamo fatto, tutti insieme, un ottimo lavoro e dobbiamo essere orgogliosi di noi. Porterò sempre con me il calore delle persone al palazzetto nell’ultima gara, rivederne così tante è stato stupendo. Soprattutto non dimenticherò mai l’affetto che ho sentito dai tifosi, Angelo in primis: impagabile. Sono stato fortunato ad avere questa opportunità e a poter lavorare con uno staff così pazzescamente preparato: gran parte delle cose belle che abbiamo fatto è merito loro. Ho dato tutto quello che potevo: sicuramente ho fatto qualche errore, ma altrettanto sicuramente non c’è stato un solo giorno di questi in cui non abbia lavorato, e fatto lavorare chi era a fianco a me, per una crescita costante e continua di tutta la squadra. E credo che questo, in campo, si sia visto. Grazie a tutti e un abbraccio grande” LEGGI TUTTO

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    Djokovic si separa da Marian Vajda

    Novak Djokovic con Marian Vajda

    Marian Vajda, storico coach di Novak Djokovic, non è più parte del team del super campione serbo. Lo riporta il collega Sasa Ozmo. Vajda è stato a fianco del 20 volte campione Slam negli ultimi 15 anni. I due hanno iniziato a lavorare insieme poco prima del Roland Garros 2006 ed eccetto una breve pausa Vajda ha allenato Novak in tutti i suoi più grandi successi, tutti Major inclusi.
    Non era passata inosservata l’assenza del coach nella incredibile e sfortunata trasferta in Australia e nemmeno a Dubai, tuttavia lo slovacco ha difeso il suo giocatore dalle fortissime critiche ricevute in una lunga intervista ad media del suo paese aktuality.sk. Non c’erano avvisaglie di una eventuale separazione.
    Dall’arrivo di Goran Ivanisevic nel team Djokovic (appena prima di Wimbledon 2019), Vajda ha accompagnato Djokovic in meno tornei, non una presenza fissa, alternandosi quasi sempre col croato. Vajda allora motivò la cosa affermando di voler più tempo da trascorrere con la propria famiglia.
    Il resto del team Djokovic rimane lo stesso: Ivanisevic è l’unico coach, i fisioterapisti Ulises Badio e Miljan Amanovic e il preparatore atletico l’italiano Marco Panichi.
    Aspettiamo le parole di Djokovic a conferma di quest’addio ed eventuali motivazioni.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Matteo Battocchio è il nuovo Coach della Nazionale Juniores

    E’ di ieri la notizia delle nomine degli staff delle Nazionali giovanili da parte della Federazione Italiana Pallavolo. Ed è con grande orgoglio che la Libertas Cantù annuncia che il proprio Coach Matteo Battocchio è stato chiamato a ricoprire il ruolo di allenatore della Nazionale Juniores. Un compito importante in un’annata che prevede l’impegnativo Europeo Under 20 in casa: le finali sono infatti previste dal 16 al 24 settembre 2022 a Messina e Reggio Calabria. Gli azzurrini sono già qualificati alla fase finale, e il raduno per il collegiale è previsto per metà giugno. Affronteranno in seguito l’European Youth Olympic Festival (EYOF) a Banská Bystrica, in Slovacchia, prima di immergesi nella preparazione del campionato europeo.
    “Quando mi ha chiamato Julio Velasco – racconta il Presidente Ambrogio Molteni – che mi rendeva partecipe della sua decisione di prendere Matteo (Coach Battocchio, ndr) nello staff tecnico della Nazionale dandogli la squadra Juniores, è stato un momento per me molto emozionante. Dopo aver visto passare da Cantù tanti giovani, italiani e stranieri, che hanno vestito la maglia azzurra, oppure quella brasiliana, australiana, portoghese, finlandese, estone, e ultima quella croata con il nostro Tino Hanžić, ho capito che la nostra ‘piccola’ società vedeva nella sua storia per la prima volta anche un tecnico che andrà a vestire i colori azzurri della Nazionale. Sono sicuro che Matteo farà sicuramente bene, perché ha tutta la preparazione e la stoffa di un allenatore vincente, per la grande dedizione e competenza che dimostra. Un grosso in bocca al lupo per questa importantissima nuova missione”.
    “Come canturini, siamo tutti molto orgogliosi di questa nomina molto importante del nostro Matteo (Coach Battocchio, ndr) – commenta il GM Max Redaelli – in quanto allenare una Nazionale giovanile è un compito di responsabilità sotto tutti gli aspetti. Noi come canturini, e io in particolare come General Manager, sono molto felice per lui di questa nomina significativa”.
    “Sono molto contento ed emozionato – confessa Coach Matteo Battocchio –: per me è un grande onore e un grande onere, perché nel momento in cui le persone ti danno fiducia, è giusto che tu lavori per ripagare la fiducia che ti è stata data, oltre che fare del tuo meglio. Sarà una bella sfida perché questo è un gruppo molto interessante, con prospetti molto interessanti. Qualcuno di loro è già protagonista in SuperLega, e credo che nel giro di un paio di anni ci arriveranno anche tanti altri. Alla fine l’obiettivo è quello: formare giocatori. Per me sapere di avere una figura come quella di Julio (il Direttore Tecnico del settore giovanile della Federvolley Velasco, ndr) che mi darà una mano è un grande aiuto. Prometto che faremo il meglio possibile!” LEGGI TUTTO

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    Coach Nicola Esposito: “A Sabaudia 3 punti ottenuti con carattere e cuore immenso. La forza del gruppo è fondamentale per continuare il nostro percorso”

    Coach Nicola Esposito
    La seconda parte del mese di gennaio ha sorriso alla ShedirPharma Folgore Massa. Contro Casarano e Sabaudia, il roster costiero ha portato casa due vittorie dal peso specifico importante, seppur maturate in condizioni completamente diverse. 6 punti di platino messi in cassaforte, e nel week-end in cui la squadra biancoverde osserverà il turno di riposo, è significativa la lucida analisi del coach Nicola Esposito.Torniamo a Sabaudia. Partita difficile da preparare, ma soprattutto da gestire viste le assenze pesanti in extremis. Quanto è stato difficile caricare il gruppo, responsabilizzandolo ulteriormente in vista di una partita importantissima per il campionato?
    “Eravamo consapevoli che la partita di Sabaudia rappresentasse  uno spartiacque per la nostra stagione. Nonostante le improvvise defezioni dell’ultima ora, siamo entrati in campo con grande carattere e soprattutto con un cuore immenso. Credo proprio che questi due fattori abbiano fatto la differenza nei punti  determinanti dei set”
    Si è visto spirito di gruppo. Grimaldi alla prima da titolare in Serie A non ha tremato, la conferma di Peripolli, Conoci entrato per il servizio, Pontecorvo per il giro di seconda linea fondamentale per la conquista del secondo set. Ma anche l’inedita float di Fantauzzo che ha mandato Sabaudia in confusione. Qual è stato il segreto, e si può dire sia stata la vittoria più bella e sofferta?
    “Sono davvero molto contento per come sia arrivata la vittoria. I complimenti vanno fatti a Grimaldi e a tutti i ragazzi che pur avendo meno minuti nelle gambe, si allenano sempre duramente per dare il proprio contributo alla squadra. La prova di Sabaudia è stata la dimostrazione di quanto sia importante la forza del gruppo, per continuare il nostro percorso e raggiungere gli obiettivi comuni che ci siamo prefissati”.
    Turno di riposo in un weekend atipico dove son saltate 4 gare su 6. La prossima sfida sarà il derby contro Marigliano. Squadra rinnovata sul mercato, e l’ultima vittoria su Palmi a dimostrare come nessuno abbia ancora voglia di gettare la spugna. Che partita ti aspetti?
    “Ora ci attende un weekend di riposo per ricaricare le batterie, ma già da lunedì torneremo in palestra con la speranza di recuperare qualche indisponibile , in modo da poter preparare nel migliore modo possibile il prossimo match. Per quanto riguarda Marigliano, troveremo una squadra molto diversa da quella vista nel girone d’andata: i nuovi innesti hanno portato equilibrio ed entusiasmo, e non a caso i vesuviani hanno ottenuto una vittoria superlativa con Palmi, che li ha rilanciati alla grande verso l’obiettivo salvezza. Bisognerà sicuramente mantenere alta la concentrazione, con la piena consapevolezza di dover giocare la nostra migliore pallavolo per conquistare 3 punti che per entrambe le squadre sono di vitale importanza” LEGGI TUTTO

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    Santiago Darraidou è il nuovo allenatore di Aurispa Libellula

    La società Aurispa Libellula Lecce comunica di aver definito il nuovo staff tecnico e, pertanto, l’incarico di primo allenatore sarà affidato a Darraidou Santiago Pedro, affiancato nel ruolo di allenatore in seconda da Vincenzo Barone.

    Si comunica inoltre che, nelle more della definizione dell’iter burocratico, l’allenatore in seconda dirigerà la squadra durante le gare ufficiali.

    Uff. Stampa Aurispa Libellula Lecce LEGGI TUTTO

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    Bautista cambia coach, interrompendo una collaborazione durata 11 anni

    Roberto Bautista Agut

    Anno nuovo, strada nuova. Roberto Bautista Agut ha comunicato di aver  interrotto la sua collaborazione con Pepe Vendrell, coach con il quale ha costruito la sua carriera arrivando a toccare il n.9 del ranking ATP nel 2019.
    Attraverso un comunicato, l’iberico ha annunciato la decisione, ringraziando Vendrell per il lavoro svolto. “Dopo 11 stagioni, Pepe Vendrell ed io abbiamo deciso di separare i nostri percorsi. Con lui come allenatore ho raggiunto i miei migliori risultati e per questo lo ringrazio per tutto il lavoro svolto in questi anni. Questa decisione arriva dopo un sereno confronto e di comune accordo, con l’intenzione di continuare a migliorare professionalmente. Continuo ad alzarmi con lo stesso entusiasmo per gli allenamenti e i tornei di quando ho iniziato la carriera. Il mio obiettivo è scendere in campo e mostrare il mio massimo livello”.
    Bautista, che si sta riprendendo dall’infortunio addominale che gli ha impedito di competere con la Spagna in Coppa Davis, inizierà la prossima stagione affiancato da Daniel Gimeno e Tomas Carbonell. Il ritorno alle competizioni dell’ex semifinalista di Wimbledon avverrà nell’ATP Cup dall’1 al 9 gennaio, dove Bautista sarà il numero uno spagnolo vista l’assenza di Rafa Nadal, e con Daniel Gimeno come il capitano della squadra.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Toni Nadal: “Il tennis si è trasformato in uno sport di velocità. Ho formato Rafa tra Connors e Vilas”

    Toni Nadal

    Toni Nadal ha rilasciato alcune interessanti dichiarazioni durante il podcast tennistico Tres Iguales. Lo storico coach di Rafael ha parlato dell’evoluzione del tennis negli ultimi anni, di come la disciplina sia cambiata accompagnando la crescita esponenziale sul piano atletico dei giocatori. Ecco alcuni passaggi del suo pensiero.
    “Questo sport è cambiato in pochi anni, è diventato un gioco di velocità, non di strategia. In poco tempo tutto si è velocizzato molto. Ripenso a quando, nei primi anni di carriera di Rafa, trovavamo giocatori che ti permettevano di giocare, che lottavano su ogni palla e pensavano come rigiocarla. Ora la strada per cercare la vittoria è colpire forte, il più forte possibile e prima dell’avversario. Credo che ora è tutto ben studiato, che i tennisti siano più forti fisicamente, ma alla fine la chiave resta il giocare bene. È fondamentale avere un’alta percentuale di prime palle di servizio, giocare con la massima velocità. Ritengo che in questo momento i giovani siano meno disposti a pensare perché si concentrano sul colpire più duro che possono, e hanno intorno a sé allenatori che si occupano della strategia”.
    Molto interessante il suo ricordo dei primissimi anni con Rafa, sul modello che aveva in testa pensando ad un futuro Pro per il nipote. “Quando Rafa era bambino, ho sempre voluto fare di lui un mix tra Vilas e Connors. Cercavo di renderlo un giocatore molto intenso, quello era l’essenziale, ma anche che avesse colpi vincenti. Ho passato molti anni a lavorare con lui sul drive di diritto, in modo che potesse trovare punti vincenti in qualsiasi contesto e da qualsiasi situazione, e la sua capacità di migliorarsi è stata decisiva, soprattutto con il rovescio incrociato”.
    “Quando Rafa ha completato il Grande Slam in carriera, a 24 anni, ho capito che avrebbe lottato per essere il migliore della storia. La sua progressione è sempre stata fortemente condizionata dall’infortunio congenito al piede, che ora sta soffrendo in particolare, motivo per cui tutto ciò che ha realizzato è straordinario. Ha sempre lottato nelle difficoltà e penso che riuscirà a superare ancora una volta questo ostacolo. Sono ottimista, la mia sensazione è che il 2022 possa essere una buona stagione per lui e che gli rimangano ancora 2 o 3 buoni anni. Ovvio col passare del tempo tutto è più complicato”.
    Toni ripercorre come affrontavano insieme i match contro Roger e Novak, sino alle sfide con i più giovani rivali. Secondo lo zio, alle nuove leve manca ancora la massima intensità e continuità. “Come affrontavamo i grandi avversari? Beh, contro Roger è sempre stato tutto più semplice perché ci siamo concentrati su di uno schema preciso, cercare di giocare più punti possibili spingendo una palla alta e forte sul rovescio di Federer. Molto più complesso stato affrontare Djokovic, nei primi anni non sapevamo leggere il suo gioco. Ricordo che agli US Open 2010 Rafa venne da me nel bel mezzo della partita e mi chiese cosa poteva fare. Gli dissi di giocare intenso e profondo al centro e di cambiare direzione solo quando aveva una posizione molto vantaggiosa. Ma dentro di me, pensavo che dovevamo solo pregare perché quel ragazzo sul cemento era migliore di Rafa. Le nuove leve? Quando giocano al loro massimo, sono al livello dei Big 3, il problema è che quando scendono un filo, il loro livello cala di più. Chi riuscirà a mantenere al massimo il proprio livello diventerà il nuovo leader”.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO