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    Cina: si chiude la carriera della schiacciatrice Liu Xiaotong

    Di Redazione Un’altra protagonista della medaglia d’oro conquistata dalla Cina alle Olimpiadi 2016 annuncia il ritiro: dopo la centrale Yan Ni, tocca alla schiacciatrice Liu Xiaotong appendere le ginocchiere al chiodo a soli 31 anni. Raramente schierata da titolare, Liu è stata però tra le pochissime giocatrici a partecipare sia alle ultime due Olimpiadi sia ai Mondiali 2018 (le altre sono Zhu Ting e Yuan Xinyue) e a Rio 2016 ha dato un contributo determinante nel corso della gara dei quarti di finale contro il Brasile, vinta per 3-2, subentrando a Hui Ruoqi. “Ho sofferto molto per gli infortuni – ammette la schiacciatrice nel suo messaggio di addio – ma le parole chiave della mia carriera nella pallavolo sono: ‘Ne è valsa la pena!’. Dal volley ho imparato come essere una persona forte e coraggiosa; mi ha insegnato non solo ad affrontare i problemi, ma anche a risolverli in modo attivo“. Nel curriculum di Liu Xiaotong, oltre all’oro olimpico, ci sono anche le vittorie di due World Cup (2017 e 2019), della Grand Champions Cup del 2017 e degli Asian Games del 2018. A livello di club ha giocato quasi ininterrottamente nel Beijing BAIC Motors, salvo una stagione al Tianjin, con cui ha vinto il suo unico titolo nazionale nel 2018; ha fatto anche un’esperienza in Thailandia nel 2013-2014 con l’Idea Khonkaen. (fonte: Sina Sports) LEGGI TUTTO

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    Cina: si ritira la campionessa olimpica Yan Ni

    Di Redazione Il suo ultimo torneo ufficiale resterà la quattordicesima edizione dei Giochi Nazionali, in cui ha conquistato il terzo posto con la maglia del Liaoning. Nei giorni scorsi, infatti, la centrale cinese Yan Ni, colonna della nazionale che ha conquistato la medaglia d’oro alle Olimpiadi di Rio 2016, ha annunciato la sua intenzione di ritirarsi dalla pallavolo giocata, all’età di 34 anni. “Guardando indietro a tutti questi anni – ha scritto Yan Ni sui social network – non sento nessun rimpianto. Ho raggiunto tutti i miei obiettivi, e anche quando avrei voluto arrendermi, ho stretto i denti e sono andata avanti, e alla fine mi sento soddisfatta. Voglio ringraziare tutti gli allenatori che mi hanno aiutato a crescere, le compagne di squadra con cui ho lavorato sodo, i fan e gli amici che mi hanno sempre sostenuto, e naturalmente la mia famiglia“. Oltre alle Olimpiadi, la centrale può vantare numerosi altri trofei vinti con la Cina: due edizioni della World Cup (2015 e 2019), la Grand Champions Cup del 2017, i Campionati Asiatici del 2015 e gli Asian Games del 2018, oltre al bronzo ai Mondiali 2018. Ha partecipato anche all’ultima infruttuosa spedizione olimpica a Tokyo 2020. (fonte: Sina Sports) LEGGI TUTTO

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    Porsche GT3, quella esposta in Cina è ricoperta di diamanti

    Sembra appena uscita da un set di Hollywood o dal garage di un calciatore dai gusti estremi. Questa Porsche GT3 invece è stata esposta all’International Import Expo, dove i fortunati presenti avranno dovuto strizzare gli occhi accecati dal suo scintillio. Dal valore indefinito, l’automobile ha lasciato a bocca aperta chiunque.Guarda la galleryPorsche GT3, in Cina è piena di diamanti
    Diamante raro
    Un modello interamente decorato con pietre preziossime, quattrocentomila per la precisione, intarsiate a mano da artigiani esperti che hanno lavorato per nove mesi alla creazione di questo fantastico mezzo. L’automobile del celebre marchio tedesco è stata esposta alla Ciie, evento esclusivamente dedicato all’importazione tenutosi a Shanghai fino allo scorso 10 novembre. Ogni parte, dagli specchietti all’alettone è completamente ricoperto da queste pietre che la rendono un esemplare unico nel suo genere, rendendo ancora più stravagante un’automobile già di per sé spettacolare. Il prezzo non è stato reso noto, ma di certo si tratterebbe di una cifra da capogiro. La particolarità e il fascino di quest’auto potrebbe far girare la testa a tante celebrità, o almeno a quelle con un portafoglio non indifferente e chissà se Cristiano Ronaldo, (o Wanda Nara, appassionata di Lamborghini) non le abbiano già messo gli occhi addosso.
    Porsche 911 GT3, motore e aerodinamica da competizione LEGGI TUTTO

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    Cina: al via i Campionati Nazionali femminili, senza le big

    Di Redazione Prende il via oggi in Cina, nella “bolla” di Guangdong, la nuova edizione dei Campionati Nazionali femminili, la tradizionale manifestazione che precede l’inizio della Superleague. Quest’anno però, rispetto alle stagioni precedenti, il torneo non vedrà la partecipazione della maggior parte delle giocatrici più note: negli elenchi ufficiali non ci sono né le (poche) straniere, come Melissa Vargas del Tianjin e Kim Yeon-Koung dello Shanghai, né le protagoniste delle Olimpiadi di Tokyo, e mancano anche altre protagoniste come Yao Li e Kaiyi Ren. La competizione sarà quindi un’occasione per vedere all’opera i giovani talenti del futuro. 12 le formazioni al via: Tianjin, Shandong, Jiangsu, Shanghai, Liaoning, Zhejiang, Fujian, Sichuan, Guangdong, Beijing, Henan e Yunnan. Il torneo, strutturato in due gironi da 6 squadre ciascuno, sarà suddiviso in una prima fase con la formula del girone dell’italiana e una seconda di scontri diretti tra le prime 4 di ogni gruppo. Il tutto entro giovedì 28 ottobre, con una sola giornata di riposo lunedì 25. (fonte: Sina Sports) LEGGI TUTTO

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    Campionati Asiatici maschili: Giappone e Cina subito a segno

    Di Redazione Ha preso il via oggi a Chiba la ventunesima edizione dei Campionati Asiatici maschili, che assegnerà il titolo continentale e due posti per i Mondiali 2022 (la competizione femminile è stata invece rinviata al prossimo anno). 16 le formazioni partecipanti, suddivise in due gironi da 4 squadre: le prime due classificate di ogni gruppo passano ai quarti di finale. L’Iran è campione uscente. Esordio vincente per i padroni di casa del Giappone, che piegano il Qatar per 3-0 (25-20, 25-23, 25-21) pur lasciando a riposo Ishikawa; nello stesso girone a segno anche il Bahrain, vittorioso per 3-0 sull’India (27-25, 25-21, 25-21). La Cina inizia bene il suo cammino nella competizione con il 3-0 ai danni del Kuwait (25-12, 25-16, 25-18) ed è al comando della Pool C insieme all’Australia, che non ha problemi a regolare l’Uzbekistan (25-16, 25-19, 25-19) con 15 punti di Thomas Edgar. Nella Pool D la Corea del Sud parte con il piede giusto con il 3-0 all’Arabia Saudita (25-18, 25-17, 25-20) e altrettanto fa Taipei, che si impone in tre set sul Kazakhstan (25-20, 25-22, 25-19). Per l’Iran è poco più di una passeggiata quella con Hong Kong (25-12, 25-18, 25-19); l’unica partita della prima giornata a non concludersi in tre set è quella vinta al tie break dal Pakistan (22-25, 25-23, 21-25, 25-23, 15-12) ai danni della Thailandia. Domani in programma altri 8 incontri, tra i quali spicca lo scontro al vertice Giappone-Bahrain. (fonte: AVC Volleyball) LEGGI TUTTO

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    Campionati Asiatici femminili rinviati a maggio, Cina e Giappone vanno ai Mondiali

    Di Redazione Si disputeranno soltanto a maggio 2022 i Campionati Asiatici femminili, originariamente in programma dal 29 agosto al 5 settembre: la AVC ha rinviato la manifestazione a causa delle restrizioni imposte dalla pandemia di coronavirus, dopo averla già trasferita dalla Cina alle Filippine. La conseguenza più importante è che i due posti per i Mondiali 2022 messi in palio dal torneo saranno assegnati attraverso il ranking: Cina e Giappone, irraggiungibili per le altre, sono già sicure di partecipare alla kermesse iridata. Foto Volleyball World Entrambe le nazionali, così come la Corea del Sud, avevano annunciato il ritiro dalla competizione: una decisione già a luglio, in sede di sorteggio dei gironi, a causa del calendario troppo fitto. Per la Cina, alle motivazioni organizzative si affiancavano quelle tecniche: il flop delle Olimpiadi di Tokyo e l’addio di Jenny Lang Ping non sono stati ancora digeriti, e neppure è stato determinato chi sostituirà la storica allenatrice (tra i nomi c’è quello del suo vice An Jiajie). Inoltre la stella Zhu Ting dovrà sottoporsi a un intervento chirurgico al polso per risolvere il problema fisico che si trascina dietro da tempo. (fonte: Sina Sports) LEGGI TUTTO

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    Hongqi H9, il governo cinese regala la limousine alle medaglie d'oro

    Alle Olimpiadi di Tokyo 2020 Stati Uniti e Cina hanno fatto la solita scorpacciata di medaglie: 39, quelle d’oro per gli statunitensi, 38 per gli atleti cinesi. Che, secondo quanto riporta la testata giapponese kuruma-news, sono stati ricompensati dal proprio governo con una Hongqi H9 nuova di zecca.Guarda la galleryHongqi H9, berlina-limousine cinese da 252 cv
    Se hai vinto l’oro, una berlina da 48.000 euro
    Si tratta di una berlina che dalle dimensioni potrebbe anche essere categorizzata come limousine. Un esemplare costa 369.800 dollari, al cambio poco più di 48.000 euro. Considerando che sono destinate a 52 atleti (tra ori individuali e di squadra), il governo cinese ha speso non meno di 19.229.600 yuan (2,5 milioni di euro). Per gli atleti cinesi che hanno invece vinto argento e bronzo, le H9 saranno messe a disposizione gratuitamente per noleggio o test drive.
    Lusso con il turbo
    Hongqi è un marchio di lusso appartenente al Gruppo FAW, che è di proprietà statale, e rappresenta quindi la scelta più logica da parte del governo cinese per ringraziare i propri atleti d’oro. La H9, lanciata sul mercato nel 2020, viene considerata una rivale di modelli come Mercedes Classe E, Audi A6 e BMW Serie 5. Lunga più di 5 metri, sotto il cofano presenta un 4 cilindri turbo 2 litri da 252 cavalli e 380 Nm di coppia. Il modello è però disponibile anche con motorizzazione V6 3 litri e un V6 2,5 turbo, tutti abbinati a una trasmissione a doppia frizione sette marce, a trazione posteriore. Superfluo aggiungere che l’abitacolo è ovviamente dominato dal lusso. I vincitori delle medaglie d’oro potranno godersela. LEGGI TUTTO

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    L’amaro addio di Jenny Lang Ping: “Lascio spazio ai giovani”

    Di Redazione Non è certo l’addio che aveva sognato Jenny Lang Ping: la leggendaria allenatrice della Cina aveva più volte ribadito che si sarebbe ritirata al termine delle Olimpiadi di Tokyo, ma non avrebbe mai immaginato di farlo con la sua squadra eliminata già prima dei quarti di finale, il peggior risultato della storia. La sua decisione, comunque, non cambia: “Dopo tutti questi anni di lavoro – ha ammesso al termine della partita con l’Italia – il mio fisico non è più dei migliori. È una legge di natura. È giusto che allenatori più giovani abbiano la possibilità di lavorare con queste giocatrici“. Lang Ping è poi tornata sui motivi della precoce eliminazione: “Abbiamo sempre fatto affidamento su Zhu Ting per giocare i palloni più importanti, ma quando lei ha incontrato difficoltà, le altre attaccanti non sono riuscite ad alzare il livello e assumersi le loro responsabilità. Non ci aspettavamo questa situazione, anche se in realtà avevamo iniziato a prepararci già nel 2018, perché sapevamo che il polso di Zhu era una ‘bomba ad orologeria’ che poteva esplodere in qualsiasi momento. Così abbiamo allenato Li Yingying per sostituirla, ma non possiamo chiederle di compensare da sola la sua assenza“. “È stato particolarmente difficile trovare il ritmo di gioco – ha aggiunto Lang Ping – in un periodo così lungo di soli allenamenti e senza competizione. Non sto dicendo che sia l’unica causa dei risultati, ma è tra i motivi“. La chiusura dell’allenatrice è più filosofica: “Anche il rimpianto fa parte della vita e dobbiamo imparare ad affrontarlo. Queste ragazze non possono aspettarsi di avere davanti a sé un percorso tranquillo, una competizione tranquilla, nemmeno una vita tranquilla. Devono saperlo accettare“. (fonte: Sina Sports) LEGGI TUTTO