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    MotoGP, Ciabatti: “Con Lorenzo è iniziato tutto troppo tardi”

    ROMA – Paolo Ciabatti ha parlato dopo la grandiosa stagione di Ducati in MotoGP, dove sono arrivati il titolo piloti con Pecco Bagnaia, quello costruttori e quello riservato ai team. Il direttore sportivo di Borgo Panigale, in un’intervista al giornalista Manuel Pecino, ha evidenziato il cambio di passo dell’ultimo decennio: “E’ stata una stagione grandiosa, abbiamo vinto entrambi i titoli. Nel campionato MotoGP è stato più difficile perché con Bagnaia è iniziata in salita, ma non abbiamo mai perso la fiducia. Abbiamo cambiato e siamo diventati competitivi, ma eravamo sempre secondi. Il problema è stato convivere con l’ascesa di Marc Marquez, che è stato incredibile”.Guarda la galleryUna BMW M3 per Pecco Bagnaia
    Le parole di Ciabatti
    Ciabatti ha anche parlato della parentesi che ha visto l’ingaggio di Jorge Lorenzo nel 2017: “Quando abbiamo deciso di ingaggiare Lorenzo, pensavamo di essere pronti per vincere il Mondiale. Tutto invece ha funzionato diversamente, perché è stato Dovizioso a lottare per il titolo fino alla fine. Con Jorge è iniziato tutto troppo tardi. Ducati pensa sempre ad avere due piloti competitivi per vincere il Mondiale”.  LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Ciabatti su Bagnaia: “Pecco ha imparato dall'errore di Ibiza”

    ROMA – Per Francesco Bagnaia il 2022 terminato con il titolo di campione del mondo della MotoGP non è stato sempre in discesa. “Pecco” ha commesso qualche errore di troppo in pista prima della rimonta vincente su Quartararo, ma anche al di fuori come nel caso dell’incidente di Ibiza. Uno sbaglio di cui il pilota italiano si è subito pentito, come dichiara il direttore sportivo Ducati Paolo Ciabatti. “Abbiamo avuto una conversazione chiara con Pecco al riguardo, lui è stato il primo a sentirsi super dispiaciuto per l’accaduto e ha imparato la lezione”.
    La lezione di Pecco
    Ripartire forte in pista dopo l’errore e non sbagliare più. Questa la forza di Bagnaia nel dopo Ibiza. “Siamo tutti essere umani e commettiamo errori, ma se impariamo la lezione e capiamo che non deve più accadere, va dato credito a una persona che si è sempre dimostrata rispettosa. La cosa peggiore – conclude Ciabatti – è commettere uno sbaglio e pensare ‘non mi ha beccato nessuno lo rifarò’ ma non è stato questo il caso”. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Ciabatti e la lezione a Bagnaia: “Dopo l'episodio di Ibiza ha imparato”

    ROMA – In un 2022 terminato con il titolo di campione del mondo in MotoGP, per Francesco Bagnaia non è stato sempre tutto rose e fiori. Sia in pista dove all’inizio dell’anno ha commesso qualche errore di troppo prima della rimonta su Quartararo, ma anche al di fuori come nel caso dell’incidente di Ibiza. Un errore di cui Pecco si è subito pentito, come dichiara il direttore sportivo Ducati Paolo Ciabatti. “Abbiamo avuto una conversazione chiara con Pecco al riguardo, lui è stato il primo a sentirsi super dispiaciuto per l’accaduto e ha imparato la lezione”.
    “Tutti commettiamo errori”
    La forza di Bagnaia è stata quella di non abbattersi dopo quanto accaduto nell’isola spagnola e ripartire ancora più forte, con la volontà di non sbagliare più. “Siamo tutti essere umani e commettiamo errori, ma se impariamo la lezione e capiamo che non deve più accadere, va dato credito a una persona che si è sempre dimostrata rispettosa. La cosa peggiore è commettere uno sbaglio e pensare ‘non mi ha beccato nessuno lo rifarò’ ma non è stato questo il caso”, così conclude Ciabatti. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Ciabatti: “Marquez mai vicino a Ducati, Vinales invece rifiutò”

    ROMA – Paolo Ciabatti è uno degli artefici principali della stagione Ducati; arrivato nel 2013, ha vissuto diverse fasi della scuderia di Borgo Panigale in MotoGP, fino alla stagione appena conclusa con Pecco Bagnaia campione del mondo e i titoli costruttori e team in bacheca. In un’intervista ai microfoni di “As”, il direttore sportivo ha parlato di alcuni piloti accostati alla squadra emiliana in passato: “Marc Marquez? Non abbiamo mai provato seriamente a prenderlo. Avevamo invece scelto Maverick Vinales, ma lui non ha voluto”, le sue parole.
    Ciabatti e il rapporto con Dall’Igna
    Mercato ma non solo nelle parole del direttore sportivo della Ducati che trova il tempo anche per ricordare il passato, in particolare l’incontro con Dall’Igna: “”Sono tornato in Ducati nel 2013 e quello è stato il momento più difficile. Dentro di me c’era la consapevolezza che stavamo per sbattere contro un muro, avevamo bisogno di un cambiamento radicale, così l’ho detto a Claudio Domenicali. Dall’Igna? Ricordo che nella gara di Brno 2013 gli chiesi ‘cosa aspetti a venire?’. Con lui è arrivato un rinnovamento e oggi festeggiamo i campionati del mondo MotoGP e Superbike”, conclude Ciabatti, protagonisti insieme a Dall’Igna e Bagnaia di una stagione da incorniciare. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Ciabatti sul mercato Ducati: “La verità su Vinales e Marquez”

    ROMA – Paolo Ciabatti è in Ducati dal 2013, ha vissuto diverse fasi della scuderia di Borgo Panigale in MotoGP, fino alla stagione appena conclusa con Pecco Bagnaia campione del mondo e i titoli costruttori e team in bacheca. In un’intervista ai microfoni di “As”, il direttore sportivo ha parlato di alcuni piloti accostati alla squadra emiliana in passato: “Marc Marquez? Non abbiamo mai provato seriamente a prenderlo. Avevamo invece scelto Maverick Vinales, ma lui non ha voluto”, le sue parole.
    Su Dall’Igna
    Non solo mercato, però, ma anche una riflessione sul passato, non sempre rose e fiori. “Sono tornato in Ducati nel 2013 e quello è stato il momento più difficile. Dentro di me c’era la consapevolezza che stavamo per sbattere contro un muro, avevamo bisogno di un cambiamento radicale, così l’ho detto a Claudio Domenicali. Dall’Igna? Ricordo che nella gara di Brno 2013 gli chiesi ‘cosa aspetti a venire?’. Con lui è arrivato un rinnovamento e oggi festeggiamo i campionati del mondo MotoGP e Superbike”, ha concluso Ciabatti. LEGGI TUTTO

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    Ciabatti racconta di Valentino Rossi in Ducati: “Periodo che ha lasciato ferite”

    ROMA – Ducati è riuscita a portare una settimana fa la sua moto in cima al Mondiale Piloti di MotoGP con un italiano in sella. Il tentativo era già stato fatto nel biennio 2011-2012 con Valentino Rossi, il quale non era riuscito a lasciare il segno a Borgo Panigale. Di quel particolare periodo ha parlato Paolo Ciabatti, direttore sportivo di Ducati: “Il primo cambiamento è stato l’addio di Filippo Preziosi che ha deciso di partire dopo due anni difficili, di grande aspettativa sulla partnership Valentino/Ducati che non ha portato i risultati sperati – le sue parole ai microfoni di “Autosport” -. Questo ha lasciato molte ferite nell’organizzazione, a molti livelli”.Guarda la galleryUna BMW M3 per Pecco Bagnaia
    Le parole di Ciabatti
    “Quando le cose vanno storte e sei sotto pressione della stampa, dei tuoi partner e sponsor – ha proseguito parlando di quel periodo -. Questo distrugge la squadra e il gruppo. Quando sono tornato in Ducati questa era un po’ la situazione. Quindi abbiamo dovuto lasciare andare alcune persone alla fine del 2013. Fu difficile trovare persone che volessero investire sulla Ducati. E’ stato anche difficile ricostruire una certa credibilità e puoi costruirla solo con i risultati. Se guardiamo agli ultimi dieci anni non è stato facile arrivare dove siamo”. LEGGI TUTTO

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    MotoGP Ducati, Ciabatti: “Valentino Rossi ha lasciato molte ferite”

    ROMA – Ducati è tornata in cima al Mondiale Piloti di MotoGP per la prima volta dal 2007, e lo ha fatto con un pilota italiano. Il tentativo era già stato fatto nel biennio 2011-2012 con Valentino Rossi, il quale non era riuscito a lasciare il segno a Borgo Panigale. Di quel particolare periodo ha parlato Paolo Ciabatti, direttore sportivo di Ducati: “Il primo cambiamento è stato l’addio di Filippo Preziosi che ha deciso di partire dopo due anni difficili, di grande aspettativa sulla partnership Valentino/Ducati che non ha portato i risultati sperati – le sue parole ai microfoni di “Autosport” -. Questo ha lasciato molte ferite nell’organizzazione, a molti livelli”.Guarda la galleryLa storia della Ducati Mondiale: Bagnaia campione 15 anni dopo Stoner
    Il nuovo capitolo
    “Quando le cose vanno storte e sei sotto pressione della stampa, dei tuoi partner e sponsor – ha proseguito parlando di quel periodo -. Questo distrugge la squadra e il gruppo. Quando sono tornato in Ducati questa era un po’ la situazione. Quindi abbiamo dovuto lasciare andare alcune persone alla fine del 2013. Fu difficile trovare persone che volessero investire sulla Ducati. E’ stato anche difficile ricostruire una certa credibilità e puoi costruirla solo con i risultati. Se guardiamo agli ultimi dieci anni non è stato facile arrivare dove siamo”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Ciabatti: “Per Oliveira ci serviva tempo, poi si è inserita Aprilia”

    ROMA – Miguel Oliveira avrebbe potuto passare al team Gresini nella prossima stagione di MotoGp. La trattativa, però, è mai decollata, e il portoghese ha chiuso con Apirlia per il suo passaggio nel team RNF, che dall’anno prossimo sarà satellite della casa di Noale. A spiegare maggiori retroscena è stato il direttore sportivo di Ducati, Paolo Ciabatti: “Abbiamo parlato sia con Oliveira che con Raul Fernandez – ha detto ai microfoni di “Speedweek” -. Con il portoghese la situazione sembrava promettente, ma abbiamo avuto necessità di ricevere l’approvazione del team Gresini. Quest’anno eravamo noi a pagare Bastianini, in quanto in possesso di un contratto diretto con noi. Ma in linea di principio intendiamo pagare solamente i piloti ufficiali e Pramac. Gli altri clienti si confrontano con noi, ma fanno le proprie scelte. Quindi è servito del tempo per le negoziazioni con Oliveira, ma nel frattempo si è inserita l’Aprilia con una buona offerta che lui ha accettato. Ed è comprensibile, perché non eravamo pronti a offrirgli un contratto a in quel momento”.
    Le parole di Ciabatti
    “Quando poi Alex Marquez ha parlato direttamente con la Gresini Racing, ha chiuso un accordo che ha soddisfatto ambo le parti – ha aggiunto Ciabatti -. Io ho parlato con Oliveira e suo padre Paulo sul camion di Gresini a Barcellona. Le discussioni sono state generiche su un possibile passaggio in Ducati, senza scendere nei particolari del contratto o del compenso. Aprilia è stata semplicemente più veloce di noi, offrendogli un contratto diretto con la fabbrica. L’Aprilia in fin dei conti è molto competitiva e vedendo i risultati di Aleix Espargarò e Vinales, avrà pensato di poter fare altrettanto bene, se non meglio di loro”. LEGGI TUTTO