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    Daniele Santarelli: “Sarebbe bello avere un’altra finale tutta italiana”

    Di Redazione Ennesima vittoria per l’A.Carraro Imoco Conegliano e finalmente anche Daniele Santarelli può concedersi un sorriso: la sua squadra ha conquistato quella finale di Champions League che era uno dei grandi obiettivi stagionali. “Abbiamo fatto una buona gara – commenta il tecnico gialloblu – temevo un po’ il nostro approccio dopo il 3-0 dell’andata, perché a volte le motivazioni giocano brutti scherzi, e temevo anche il loro approccio perché loro si erano tolte un peso e non avevano più nulla da perdere. Invece siamo partiti bene, lo volevo da subito e lo abbiamo fatto, sono stato molto soddisfatto del primo set“. “Sono contento per il gruppo – aggiunge Santarelli – perché lavora sodo, sta spingendo tantissimo dall’inizio dell’anno, si diverte e sta bene insieme, e sono felice di aver dato spazio anche a chi ha giocato di meno. McKenzie Adams sta lavorando benissimo anche se le ho dato poco spazio ultimamente. Abbiamo obiettivi importanti, vogliamo raggiungerli soprattutto per i tifosi: sentiamo il loro calore anche se non sono presenti, e vogliamo dare una gioia a tutti loro“. Per chiudere una battuta sulla seconda semifinale: “Sarebbe bello se un’altra italiana passasse – scherza il tecnico dell’Imoco – anche se l’ultima finale italiana non ci è andata benissimo… sarebbe un bel segnale per il movimento. Secondo me sarà una gara molto equilibrata, credo che nonostante la vittoria di Busto all’andata si parta da un 51% a 49% a favore della Unet E-work“. (fonte: Facebook Imoco Volley) LEGGI TUTTO

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    Conegliano detronizza Novara e conquista la Super Final

    Di Redazione [CONTENUTO IN AGGIORNAMENTO] L’A.Carraro Imoco Conegliano è la prima finalista della Champions League femminile: non ha storia neppure nella gara di ritorno il derby italiano con l’Igor Gorgonzola Novara, che deve così cedere lo scettro conquistato nel 2019. Dopo il 3-0 dell’andata, l’Imoco vince in meno di un’ora i due set necessari per centrare la qualificazione alla Super Final del 1° maggio a Verona, e si aggiudica poi anche il terzo malgrado gli ingressi di molte seconde linee. L’avversaria delle Pantere in finale uscirà dalla sfida di domani tra Unet E-Work Busto Arsizio e VakifBank Istanbul (3-2 per le italiane all’andata). La vittoria delle gialloblu è l’ennesima impressionante prova di forza, anche perché ottenuta senza Miriam Sylla, in panchina per scelta tecnica, e Raphaela Folie, ancora non al meglio. Le sostitute sono tra le migliori in campo: McKenzie Adams chiude con 16 punti e il 52% in attacco, malgrado una ricezione da dimenticare, e Sarah Fahr va in doppia cifra con 6 attacchi e 4 muri-punto. Magistrale come al solito anche Paola Egonu (15 punti con il 67% in attacco), perfettamente imbeccata come le compagne di squadra dalla MVP Joanna Wolosz. Severa la punizione per Novara, che le prova davvero tutte partendo con Daalderop in sestetto, una mossa che non dà alcun risultato, poi sostituendo la disastrosa Smarzek con Zanette e facendo rientrare Herbots: la sostanza non cambia, e l’unico lampo è il momentaneo recupero nel secondo set, dal 19-14 al 19-19, cancellato da un altro break dell’Imoco per il 24-21. Troppe le giocatrici dell’Igor sotto la soglia della sufficienza, da Chirichella (1 su 9 in attacco e nessun muro) a Hancock. A.Carraro Imoco Conegliano-Igor Gorgonzola Novara 3-0 (25-15, 25-23, 25-20)A.Carraro Imoco Conegliano: Caravello, Gicquel 4, Butigan, De Kruijf 4, Folie (L) ne, Omoruyi, De Gennaro (L), Adams 16, Gennari, Wolosz, Hill 12, Sylla ne, Egonu 15, Fahr 10. All. Santarelli.Igor Gorgonzola Novara: Populini, Herbots 7, Napodano (L) ne, Zanette 4, Battistoni ne, Bosetti 10, Chirichella 1, Sansonna (L), Hancock 1, Bonifacio 2, Tajè, Washington 8, Smarzek 1, Daalderop 4. All. Lavarini.Arbitri: Ivanov (Bulgaria) e Puecher (Italia).Note: Incontro disputato a porte chiuse. Conegliano: battute vincenti 3, battute sbagliate 12, attacco 54%, ricezione 56%-21%, muri 8, errori 20. Novara: battute vincenti 4, battute sbagliate 7, attacco 36%, ricezione 50%-29%, muri 3, errori 14. LEGGI TUTTO

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    Busto pronta per il ritorno con il Vakifbank. Olivotto: “Siamo carichissime”

    Di Redazione Unet e-work Busto Arsizio e Vakifbank Istanbul sono pronte per l’ultima sfida: dopo la partita di andata, vinta per 3-2 dalla squadra di Marco Musso, le due squadre si affrontano ora nella battaglia decisiva, in programma mercoledì sera alle 18 alla e-work arena. In virtù del risultato della prima gara, per arrivare in finale le farfalle dovranno comunque vincere, con qualsiasi risultato, oppure perdere per 3-2 e poi aggiudicarsi il Golden set conclusivo. La squadra turca invece per andare a Verona dovrà vincere la gara per 3-0 o 3-1, oppure per 3-2 + Golden Set. Si giocherà senza pubblico ma l’entusiasmo dei tifosi italiani si è scatenato sui social dopo il successo in terra turca: i fan bustocchi, che hanno anche esaurito le scorte della maglia ufficiale versione Champions League della squadra, messa in vendita dalla società a un prezzo speciale, sognano la seconda finale della storia del club, che farebbe seguito a quella del 2015, giocata a Stettino e persa contro l’Eczacibasi. Per la Unet e-work Busto Arsizio, come rimarcato da coach Marco Musso al termine del primo match, sarà fondamentale entrare subito in partita in modo aggressivo, soprattutto con il servizio che a Istanbul ha cominciato ad essere efficace solo dal terzo set. In ogni caso servirà una super prestazione di squadra per Gennari e compagne perchè il Vakifbank si presenterà ferito e pronto a tutto per arrivare alla sua ennesima finale. Probabile che le due formazioni si presenteranno con i migliori sestetti, quelli visti nel match di Istanbul: Musso dovrebbe schierare Poulter – Mingardi, Olivotto – Stevanovic, Gray – Escamilla, Leonardi libero, Guidetti risponderà con Ognjenovic – Haak, Gunes – Rasic, Braga Guimaraes – Bartsch – Aykac libero. La centrale Rossella Olivotto presenta così la partita: “Partiamo da 0-0, il risultato dell’andata non ci dà molti vantaggi e in ogni caso meglio non fare calcoli contro squadre forti come il Vakifbank. Sicuramente nella partita di Istanbul, dopo un avvio complicato, abbiamo capito che possiamo giocare alla pari e alla e-work arena dovremo fare ancora meglio: sono sicura infatti che la squadra di Guidetti arriverà in Italia pronta ad aggredirci dal primo minuto per ribaltare la situazione. Noi rimaniamo con i piedi per terra, consapevoli che i giochi sono ancora aperti, ma siamo carichissime e daremo tutte noi stesse per centrare l’obiettivo”. Nell’altra semifinale Conegliano, che all’andata si è imposta per 3-0, cerca il bis in casa contro Novara (sempre mercoledì, start ore 20.30). Appuntamento per tutti i tifosi delle farfalle in tv, su Sky Sport 1 e RaiSport+ HD, ore 18.00. Streaming su www.eurovolley.tv (pay). Dopo questa super sfida di Champions, comunque vada, la UYBA non potrà certo rilassarsi: domenica alle 17, sempre alla e-work arena, è in programma Gara 1 dei quarti di finale play-off scudetto contro la vincente degli ottavi Scandicci – Bergamo. Unet e-work Busto Arsizio consiglia l’hashtag #UYBAvakifbank – #CLvolleyW La guida alla partita – Champions League – Semifinale di ritorno Unet e-work Busto Arsizio – Vakifbank Istanbul Mercoledì 24 marzo 2021, ore 18.00 – “e-work arena”, Busto Arsizio Unet e-work Busto Arsizio: 1 Poulter, 3 Olivotto, 6 Gennari, 7 Bonelli, 8 Gray, 9 Leonardi (L), 11 Mingardi, 12 Piccinini, 13 Cucco, 15 Stevanovic, 17 Escamilla, 18 Bulovic, 23 Herrera Blanco. All. Musso. 2o Gaviraghi. Vakifbank Istanbul: 1 Orge, 3 Ozbay, 4 Senoglu, 5 Aykac, 6 Akman, 8 Gurkaynak, 9 Ismailoglu, 10 Braga Guimaraes, 11 Haak, 13 Bartsch, 14 Yilmaz, 16 Rasic, 17 Ognjenovic, 18 Gunes. All. Guidetti, 2° Ceylan. Arbitri: Christian Peter Wolf (SUI) – Vitor Alexandre Goncalves (POR) Media: Diretta tv Sky Sport 1 e RaiSport+ HD, diretta streaming su www.eurovolley.tv (pay) Set alert sui social UYBA Volley Accrediti stampa: da richiedere esclusivamente via mail a giorgio.ferrario@volleybusto.com entro le 18 di lunedì 22 marzo. Accrediti foto: esauriti (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    C’è solo Trento nel primo round: Perugia si arrende in tre set

    Di Redazione A senso unico la gara di andata della semifinale tutta italiana di Champions League maschile: la Trentino Itas ha la meglio sulla Sir Sicoma Monini Perugia per 3-0 alla BLM Group Arena (ancora inviolata in questa stagione), in una partita sempre condotta dalla squadra di casa. Giannelli e compagni, infatti, restano sempre in vantaggio nel primo set, dominano totalmente il secondo e nel terzo fermano sul più bello il tentativo della Sir di rientrare in gara, con un break decisivo dal 15-17 al 19-17. Gran partita per tutta la squadra trentina, ma a brillare è soprattutto l’ex Marko Podrascanin con 11 punti, frutto dell’83% in attacco, di 4 muri e 2 ace; protagonista anche Nimir Abdel-Aziz, 16 punti, 3 servizi vincenti e 2 muri. In casa Trentino Itas ottima anche la prestazione dei posti 4 Lucarelli e Michieletto ed eccellente Giannelli nello smistare ottimamente il gioco su tutto il fronte d’attacco. Tra le file di Perugia spicca soprattutto la serata da incubo di Wilfredo Leon, fermo a 7 punti con il 39% in attacco e il 33% in ricezione, con Thijs Ter Horst (12 punti) unico terminale affidabile per Travica. Mercoledì 24 marzo il ritorno a Perugia: la Sir è chiamata a vincere per 3-0 o 3-1 per accedere al Golden Set. La cronaca:La Trentino Itas scelta da Angelo Lorenzetti per questo importante appuntamento non differisce di una virgola da quella vista quattro giorni prima a Piacenza: Giannelli in regia, Nimir Abdel-Aziz opposto, Lucarelli e Michieletto in posto 4, Lisinac e Podrascanin al centro, Rossini libero. La Sir Sicoma Monini Perugia risponde con Travica al palleggio, Ter Horst opposto, Leon e Plotnyskyi schiacciatori, Russo e Solé centrali, Colaci libero. L’impatto migliore sul match lo hanno i padroni di casa, che partono in maniera molto determinata in fase di break point, guadagnando subito un buon margine (da 3-3 a 6-3) con Michieletto al servizio. Il time out di Heynen chiarisce le idee ai suoi, che alla ripresa trovano in fretta la parità, approfittando delle difficoltà di Nimir a mettere la palla a terra in posto 4 (errore e muro subito dal connazionale Ter Horst). La Trentino Itas non si scompone e riparte con Lucarelli e Michieletto, riguadagnando l’immediato +3 (13-10) e riescono a proteggere il vantaggio nonostante Leon e Ter Horst provino più volte a ricomporre lo strappo (16-14). L’olandese però in seguito realizza l’ace della parità a quota 17. Il finale di parziale è tiratissimo ed appassionante; i gialloblù con Nimir volano sul +2 (21-19) e stavolta difendono bene il margine, chiudendo sul 25-21 anche ad un muro di Podrascanin su Leon. Dopo il cambio di campo la Trentino Itas non molla la presa e riprende immediatamente a giocare la sua pallavolo sciolta ed efficace, esaltata dalle qualità a rete di Podrascanin che fra muri ed attacchi guida i suoi sul 6-3 e poi 8-3. Heynen ha già speso i due time out a disposizione, ma non riesce stavolta a scuotere la sua Perugia anche perché sale in cattedra anche Nimir che a suon di attacchi verso un vantaggio sempre crescente (10-5 e poi 14-5 con Lucarelli al servizio). I padroni di casa dilagano (17-7) con Perugia che alterna gli effettivi per provare ad offrire maggior resistenza ma è tutto inutile; Trento è efficacissima in fase di cambiopalla e corre veloce verso il 2-0, che si materializza già sul 25-16 grazie anche alla continuità di Lucarelli e agli spunti a rete di Lisinac. La Sir Sicoma Monini prova a rialzare la testa in avvio di terzo set, momento in cui Leon affila le armi, spalleggiato da Ter Horst, pungente anche al servizio (5-7 e poi 8-11). Trento rialza subito la testa con Nimir e Michieletto (12-12), ma Perugia scappa di nuovo con Russo (14-16). Un muro di Nimir su Leon, un ace di Podrascanin ed un errore a rete dello stesso martello caraibico consegnano il +2 interno (19-17). E’ lo spunto decisivo; sulle ali dell’entusiasmo i gialloblù volano verso il 3-0 (25-23). Vital Heynen: “Bisogna essere onesti e dire che Trento ha giocato meglio. Chiaramente meglio nel secondo set, negli altri due hanno fatto qualche errore in meno. Noi nel primo e nel terzo set abbiamo avuto delle possibilità che non abbiamo sfruttato. Stasera non siamo mai entrati veramente in partita, solo nel terzo set un po’ meglio. Ci troviamo nella stessa situazione che avevamo vissuto dopo la sconfitta a Modena. Adesso dobbiamo resettare la testa perché ci aspettano domenica contro Milano e mercoledì contro Trento le due partite più importanti dell’anno”. Trentino Itas-Sir Sicoma Monini Perugia 3-0 (25-21, 25-16, 25-23)Trentino Itas: Cortesia ne, Argenta ne, Michieletto 5, Sperotto ne, Rossini (L), Lucarelli 9, Giannelli 2, Kooy 1, Pol (L) ne, Abdel-Aziz 16, Sosa Sierra, Podrascanin 11, Lisinac 7, De Angelis ne. All. Lorenzetti.Sir Sicoma Monini Perugia: Piccinelli ne, Ricci 2, Vernon-Evans, Travica 2, Ter Horst 12, Sossenheimer (L) ne, Leon 7, Zimmermann, Solé 6, Russo 5, Colaci (L), Atanasijevic ne, Muzaj 2, Plotnytskyi 5. All. Heynen.Arbitri: Mokry (Slovacchia) e Nastase (Romania).Note: Incontro disputato a porte chiuse. Trento: battute vincenti 6, battute sbagliate 15, attacco 54%, ricezione 46%-23%, muri 7, errori 19. Perugia: battute vincenti 3, battute sbagliate 13, attacco 49%, ricezione 47%-20%, muri 6, errori 24. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Lo Zaksa fa l’impresa al tie break sul campo dello Zenit Kazan

    Di Redazione Capolavoro dello Zaksa Kedzierzyn-Kozle nella semifinale di andata di Champions League maschile: la squadra polacca si impone al tie break sul campo dello Zenit Kazan, dopo aver rimontato due set di vantaggio e annullato 5 match point nel terzo parziale. Il set decisivo è a sua volta da brividi: avanti 11-14, la formazione di Grbic si fa raggiungere dai padroni di casa, ma riesce ad avere la meglio ai vantaggi (14-16). Al ritorno, mercoledì 24 marzo in Polonia, lo Zenit dovrà vincere da tre punti per passare, oppure sperare nel Golden Set in caso di vittoria per 3-2. Per lo Zaksa ancora una prova da incorniciare di Kamil Semeniuk, che chiude con 27 punti e il 51% in attacco, e di Jakub Kochanowski, 7 su 10 in attacco e 6 muri-punto; lo Zenit risponde con 23 punti di Maxim Mikhaylov (50%), 17 di Earvin Ngapeth e 4 muri vincenti di Alexander Volkov, in una partita di fatto giocata alla pari in tutti i fondamentali. Certo, la squadra di Alekno avrà da rimuginare sulle occasioni fallite nel terzo set, in cui era avanti 24-22 e poi nuovamente per tre volte ai vantaggi. Zenit Kazan-Grupa Azoty Kedzierzyn-Kozle 2-3 (25-22, 25-22, 27-29, 22-25, 14-16)Zenit Kazan: Voronkov ne, Surmachevskiy, Volvich 9, Alekno ne, Volkov 11, Ngapeth 17, Bednorz 16, Krotkov (L) ne, Butko 3, Kononov ne, Zemchenok ne, Smolyar ne, Golubev (L), Mikhaylov 23. All. Alekno.Grupa Azoty Kedzierzyn-Kozle: Zatorski (L), Kaczmarek 22, Kochanowski 13, Rejno 2, Toniutti 1, Staszewski ne, Kluth, Sliwka 17, Semeniuk 27, Smith 3, Depowski ne, Prokopczuk, Zawalski ne, Banach (L) ne. All. Grbic.Arbitri: Akinci (Turchia) e Ovuka (Bosnia Erzegovina).Note: Spettatori 1900. Zenit: battute vincenti 5, battute sbagliate 19, attacco 51%, ricezione 48%-29%, muri 12, errori 29. Zaksa: battute vincenti 5, battute sbagliate 21, attacco 52%, ricezione 41%-28%, muri 11, errori 34. (fonte: Cev.eu) LEGGI TUTTO

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    Champions, c’è solo Imoco nel derby d’andata: Novara capitola in tre set

    Di Alessando Garotta L’Imoco Volley Conegliano comincia benissimo nella semifinale tutta italiana di Champions League. A tre giorni di distanza dal trionfo in Coppa Italia, le Pantere di Daniele Santarelli si impongono con un convincente 0-3 (21-25, 18-25, 17-25) nella gara d’andata, facendo un passo importante verso le Super Finals: al ritorno, tra una settimana al PalaVerde di Villorba, basterà loro vincere due set per accedere all’atto conclusivo della massima competizione continentale per club.  Tre set fotocopia quelli del Pala Igor. Conegliano li comanda fin dall’inizio incantando per fluidità e concretezza, e mettendo in vetrina le sue tante campionesse all’interno di un contesto di squadra con un’alchimia perfetta. Facile sottolineare l’efficienza dell’attacco (46% di efficienza) e del muro (7 punti nel fondamentale), ma le Pantere mostrano qualità anche nella fase break, lavorando molto bene in difesa (con Monica De Gennaro a guidare la seconda linea) e trovando tante soluzioni in contrattacco.  Decisiva sul risultato finale la prova offerta da Paola Egonu. L’opposta è semplicemente stellare e guida la fase offensiva delle Pantere con 18 punti, 3 ace e il 52% in attacco: carismatica e potentissima, è devastante nei momenti decisivi. Da registrare anche l’ottima prova di Joanna Wolosz. Ordinata e pulita nella distribuzione del gioco, la regista polacca ha come sempre in mano la squadra e la guida verso una vittoria piuttosto semplice, ma non così scontata alla vigilia.  Dall’altra parte, serata da archiviare al più presto per Novara, che non riesce a mettere in campo la migliore prestazione. I numeri non mentono e dove mancano le azzurre di Stefano Lavarini è soprattutto nel fondamentale dell’attacco. 33% di squadra, 14 errori diretti e soprattutto tante occasioni di contrattacco non sfruttate a dovere. Quello in particolare l’aspetto che nel return match dovrà cambiare radicalmente per avere qualche speranza di ribaltare le sorti di questa semifinale. Alla fine, non basta la buona prova di Caterina Bosetti (13 punti con il 68% di ricezione positiva).  LA CRONACA – Per l’occasione Lavarini schiera la sua squadra con lo stesso 6+1 della finale di Coppa Italia, dunque con Hancock al palleggio, Smarzek opposto, Herbots e Bosetti schiacciatrici, Washington e Chirichella al centro, con Sansonna libero. Santarelli risponde con la diagonale Wolosz-Egonu, Hill e Sylla in banda, De Kruijf e Fahr centrali, e De Gennaro nel ruolo di libero. 1° SET – Avvio di match sui binari dell’equilibrio: Egonu dà il via alle ostilità risolvendo uno scambio prolungato, ma la risposta di Herbots non tarda ad arrivare (3-3). Dopo il break di Conegliano, la Igor sfrutta gli errori di Sylla ed Egonu per mettere la freccia (7-5). Il set è equilibrato e le ospiti trovano il pareggio (9-9), che però non dura molto perché Chirichella riporta avanti le sue (12-10). L’Imoco non ci sta e con un parziale di 0-5 ribalta il risultato, obbligando coach Lavarini a chiamare il primo timeout della serata (12-15). Dopo la pausa, prosegue lo show al servizio di Egonu che trova il terzo ace consecutivo, poi De Kruijf firma due stampate (12-18). Novara non riesce a cambiare marcia e il coach piemontese si gioca la carta Battistoni al posto di Hancock (14-20). Bosetti suona la carica, poi Herbots e Smarzek accorciano le distanze (17-21). Nel finale di set Battistoni prova a rimettere in corsa la sua formazione con l’ace del meno 3 (19-22), ma la mano di Egonu non trema e l’opposto realizza il 21-25 con cui si chiude la prima frazione. 2° SET – Come nel set precedente, i primi scambi sono equilibrati (4-4). L’Imoco trova un parziale di 0-3 (4-7), anche se Bosetti e Washington riportano subito il risultato in parità (7-7). Una super difesa di De Gennaro propizia il punto del nuovo più 3 firmato da Fahr (8-11), anche se la Igor non ci sta e mette la freccia con un parziale di 4-0 (12-11). Novara trova il break grazie a Washington (15-13), poi Conegliano spinge sull’acceleratore e ribalta il risultato (16-17). Lavarini si gioca la carta Bonifacio al posto di Washington: la centrale si iscrive subito a referto stampando Egonu, poi però le venete restituiscono il favore e vanno sul più 2 (17-19). La panchina novarese decide dunque di chiamare un timeout, ma Conegliano non cede il vantaggio e anzi va sul più 4 con Egonu (18-22). Entrano Hancock e Daalderop al posto di Battistoni e Smarzek, ma la frazione rimane saldamente nelle mani delle Pantere, che infatti si aggiudicano la frazione senza troppe difficoltà (18-25). 3° SET – L’Imoco va subito sul più 3 grazie agli attacchi vincenti di Hill e De Kruijf (2-5) e così le padrone di casa devono subito inseguire. Dopo l’errore di Daalderop, Smarzek dimezza il gap (5-7), ma la risposta di Egonu non si lascia attendere (5-9). Novara non vuole uscire dalla partita e prova a restare in scia con Bosetti (7-9), anche se le gialloblù spingono di nuovo sull’acceleratore e Fahr firma il punto del 7-12 in primo tempo: Lavarini corre ai ripari chiamando timeout. Al rientro in campo non cambia l’inerzia e Conegliano allunga con Hill (9-15). Chirichella non si arrende (11-16), poi il tecnico novarese cambia diagonale inserendo Hancock e Zanette. Quest’ultima si mette subito in mostra murando Sylla, ma l’Imoco risponde con un break (12-18). La Igor prova a inserire anche Herbots ma il suo servizio è out (13-21). Nel finale di set non ci sono sorprese: le Pantere gestiscono al meglio il vantaggio e chiude la contesa (17-25). Igor Gorgonzola NOVARA – A. Carraro Imoco CONEGLIANO 0-3 (21-25, 18-25, 17-25) Igor Gorgonzola NOVARA: Herbots 4, Bosetti 13, Chirichella 6, Hancock, Washington 2, Smarzek-godek 10, Sansonna (L), Populini, Zanette 1, Battistoni 3, Bonifacio 2, Daalderop. Non entrate: Napodano (L), Taje. All. Lavarini. A. Carraro Imoco CONEGLIANO: De Kruijf 9, Wolosz 5, Hill 6, Sylla 9, Egonu 18, Fahr 8, De Gennaro (L), Caravello, Gennari. Non entrate: Gicquel, Butigan, Folie (L), Omoruyi, Adams. All. Santarelli. ARBITRI: Rodriguez Jativa, Santi. NOTE – Durata set: 26′, 25′, 23′; Tot: 74′. LEGGI TUTTO

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    Incredibile Busto Arsizio: rimonta e vince sul campo del VakifBank!

    Di Redazione Il più clamoroso dei risultati si concretizza nella semifinale di andata della Champions League femminile: sotto di due set sul campo del VakifBank Istanbul, la Unet E-Work Busto Arsizio riesce nell’impresa di rimontare, domina il quarto set e la spunta in volata nel tie break, infliggendo alla corazzata di Guidetti una sconfitta interna che non si registrava da tempo immemorabile. Le “Farfalle” si presenteranno così con un vantaggio dal valore inestimabile alla gara di ritorno in programma mercoledì 24 marzo alla E-Work Arena. La partita Musso parte con Poulter – Mingardi, Olivotto – Stevanovic, Gray – Escamilla, Leonardi libero, Guidetti risponde con Ognjenovic – Haak, Gunes – Rasic, Braga Guimaraes – Bartsch – Aykac libero. Nel primo set Gray (due muri e due attacchi) e il muro di Poulter fanno partire bene la UYBA (1-5); Haak e Bartsch accorciano (5-7), Rasic trova il -1 (6-7), ancora Bartsch passa per il 7-6. Haak supera (9-8) e Bartsch realizza l’ace del 10-8, mentre la UYBA fatica nel contrattacco e Musso chiama time-out sul 12-9. Gennari e l’out di Haak riportano in scia le farfalle (12-11), il Vakif prova a scappare ma Gray c’è (14-12, 16-14); Mingardi risponde ad Haak (17-15) che però  poco dopo fa chiamare tempo a Musso (18-15 dentro Piccinini in seconda linea). Stevanovic prova a dare la scossa (19-17), ma Gunes affonda il potente 20-17 e Haak allunga (21-17); Mingardi e Olivotto (su servizio di Stevanovic) accorciano (21-19 time-out Guidetti), ma nel finale la UYBA pasticcia (23-19). Chiude Bartsch 25-20. A tabellino: Haak 9, Gray 6 Secondo set: Bartsch attacca e mura (4-0), la UYBA regala con la ricezione il 6-1 e Musso ferma il gioco. Due errori di Haak riportano vicine le farfalle (7-4), ma l’ace di Bartsch fa volare il Vakifbank sul 9-4. La UYBA lotta e chiude con Gray lo splendido scambio che porta al 10-7, Gennari firma l’ace dell’11-9; Stevanovic risponde a Gabi per il 12-10, ma le padrone di casa accelerano ancora con Bartsch e Rasic (17-12 dentro Piccinini in seconda linea, time-out Musso). Haak affonda il 20-13 e chiude di fatto il parziale: nel finale le turche amministano e chiudono 25-17. A tabellino: Bartsch 6, Gray 5 Terzo set: l’avvio è più equilibrato (3-3), Olivotto a muro prova a fermare la fuga Vakif (5-4); il muro di Rasic vale il 7-4, Mingardi ci prova dai 9 metri (ace del 7-6), Gray pareggia in pipe (7-7), Gennari supera (7-8), Rasic tira in rete il 7-9 ma poi trova finalmente cambiopalla (8-9). Haak spara lungo il 10-12, Leonardi e Mingardi fanno mieacoli in difesa e Gray chiude lo splendido 11-14 (time-out Guidetti). Mingardi realizza altri due punti (13-16 dentro Piccinini in seconda linea), ma sui servizi di Bartsch sale il muro turco che in un attimo pareggia i conti (17-17 tempo Musso). Si procede a braccetto (19-19), poi Gray sale in cattedra con la doppietta del 19-21. Mingardi allunga (19-22 time-out Guidetti), Gray in lungolinea fa 20-23, Bartsch regala il 20-24, Gray chiude 21-25. A tabellino: Haak 5, Mingardi e Gray 7 (100% offensivo) a testa. Quarto set: la UYBA spinge e approfitta di qualche errore turco (1-3), ma il Vakif pareggia presto grazie al suo muro (3-3); due muri di Olivotto riportano avanti le farfalle (4-6), Rasic sbaglia due vole ed è 4-8. Il 6-10 chiuso da Mingardi è fenomenale (time-out Guidetti), Stevanovic fa 7-11, Haak regala il 7-12 (dentro allora Ismailoglu). Gray è un fulmine con Poulter (10-15), Mingardi mura il 10-16, Haak (tornata in campo) sbaglia il servizio (11-17). Mingardi e Gennari allungano ancora (12-19), Stevanovic mura il 12-20 e fa chiamare tempo a Guidetti. Dilaga la UYBA nel finale (cambio in regia per il Vakif): Mingardi fa ace (13-23), Gennari in pallonetto fa 13-24, ancora Mingardi punge dai 9 metri (13-25). A tabellino: Mingardi 7, Stevanovic 4. Quinto set: si parte in equilibrio (3-4 Mingardi da battaglia), il Vakif invade (3-5), Haak tira largo il 3-6 (time-out Guidetti). Poulter fa ace (3-7), Mingardi mura e si gira sul 4-8. Gabi accorcia (6-8 tempo Musso), Haak riduce ancora (7-8), Gennari spara largo l’8-8. La capitana trova finalmente cambiopalla (8-9), Rasic risponde a Mingardi (10-10) e poco dopo mura l’11-10 che fa chiamare tempo a Musso. Gray c’è (12-12), Gunes sbaglia ed è 13-14 (time-out Guidetti), alla fine il Vakif sbaglia ancora ed è 13-15. A tabellino: Haak 5, Mingardi 4. Sala stampa:  Gennari: “Faccio ancora fatica a capire cosa abbiamo fatto stasera qui a Istanbul. Abbiamo vinto contro una grande squadra che nei primi due set ci ha prese quasi a pallonate; poi abbiamo preso le misure e con qualche difesa abbiamo fatto capire che c’eravamo ancora. Sono orgogliosa di noi: non molliamo mai, era facile farlo dopo i primi due set, ma abbiamo continuato a giocare ad alto livello, abbiamo sistemato la rice e il contrattacco e anche loro hanno commesso qualche errore in più. Una vittoria importantissima, ma non è finita: ci vediamo a Busto”.  Musso: “Faccio i complimenti alla squadra perchè presentarsi su un campo come questo e giocare con questa intensità è molto significativo del percorso di lavoro che stiamo facendo. Sapevamo della qualità del Vakifbank e che ci sarebbe stato da soffrire. Lo abbiamo fatto nei primi due set, ma abbiamo gestito bene pressione, poi abbiamo iniziato ad essere aggressivi, a partire dal servizio. Questo è un aspetto su cui dobbiamo lavorare perchè anche questa sera abbiamo tardato a farlo e va fatto da subito. Di conseguenza poi è cresciuta la difesa, sono cresciuti i tocchi a muri ed è migliorato il contrattacco. Bene così, ma aspettiamoci un’altra battaglia alla e-work arena”. VakifBank Istanbul-Unet E-Work Busto Arsizio (25-20, 25-17, 21-25, 13-25, 13-15)VakifBank Istanbul: Orge (L) ne, Ozbay, Senoglu, Aykaç (L), Akman 1, Gurkaynak ne, Ismailoglu, Gabi 6, Haak 27, Bartsch 16, Yilmaz, Rasic 12, Ognjenovic 4, Gunes 13. All. Guidetti.Unet E-Work Busto Arsizio: Poulter 2, Olivotto 5, Gennari 10, Bonelli ne, Gray 22, Leonardi (L), Mingardi 21, Piccinini, Cucco (L) ne, Stevanovic 11, Escamilla ne, Bulovic ne, Herrera Blanco ne. All. Musso.Arbitri: Luts (Belgio) e Burkiewicz (Polonia).Note: Incontro disputato a porte chiuse. VakifBank: battute vincenti 3, battute sbagliate 11, attacco 46%, ricezione 70%-53%, muri 8, errori 31. Busto A.: battute vincenti 6, battute sbagliate 9, attacco 42%, ricezione 43%-28%, muri 9, errori 18. LEGGI TUTTO

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    Andrea Brogioni: “Mi aspetto quasi una sfida con Leon e Plotnytskyi contro Trento”

    Di Redazione Dopo la qualificazione alle semifinali Play Off Scudetto, l’Itas Trentino si prepara a scendere in campo per un’altra semifinale, quella di Champions League (gara di andata) contro la Sir Safety Conad Perugia in un derby tutto italiano. Domani, giovedì 18 marzo alle ore 19.00 in Diretta Rai Sport HD e SKY Sport Arena, le due formazioni si presenteranno a questo impegno con due stati d’animo differenti. Da una parte Giannelli e compagni hanno potuto lavorare con serenità e tranquillità vista la doppia vittoria su Piacenza, dall’altra invece la squadra di Heynen arriva da una sconfitta e una vittoria nella serie dei Quarti di Finale Play Off Scudetto con Milano giocando spesso sottotono. Travica e compagni dovranno dunque resettare e concentrarsi sulla Champions League. A fare il punto della situazione sul versante trentino è l’ex palleggiatore Andrea Brogioni, nell’intervista rilasciata al Corriere del Trentino. Domani inizia la semifinale di Champions contro Perugia. Lei ha lavorato con Heynen, cosa dobbiamo aspettarci? «Quest’anno tutti avevano fatto il funerale in anticipo agli umbri per poi essere smentiti: hanno capacità incredibili di uscire dalle difficoltà. Non credo che la serie di playoff ancora aperta con Milano peserà sulla Sir perché Heynen è bravissimo a tenere la squadra concentrata sul singolo evento. Trento è una formazione tranquilla con un gioco collettivo; Perugia invece punta sulle individualità. Mi aspetto quasi una sfida con Leon e Plotnytskyi contro Trento». Da ex palleggiatore, vede cambiamenti nello stile di Giannelli dopo l’arrivo di Abdel-Aziz? «Simone è nettamente il miglior regista al mondo per la pallavolo di oggi fatta di battuta, muro, fisicità e concentrazione. Nimir poi è la rivelazione degli ultimi tre anni nel ruolo di opposto: affidargli un pallone è come metterlo in banca. Giannelli però riesce a tenere sulle spine tutti i suoi attaccanti e per questo motivo Trento è una squadra vera». Michieletto è la grande nota positiva? «Si parlava bene di lui da tempo, ma sfido chiunque a immaginarlo già adesso a questo livello. La sua crescita è un valore aggiunto da attribuire a Lorenzetti, un allenatore che riesce ad ottenere il 110% dai suoi ragazzi. Anche il ct azzurro Blengini può goderselo». Le conferme di Lorenzetti e Abdel-Aziz sono un forte segnale di continuità per il futuro? «Si tratta di due tasselli importanti. Per vincere servono giocatori di altissimo livello in campo, ma in particolare il rinnovo dell’allenatore penso sia la notizia più significativa. Lorenzetti è il miglior allenatore italiano in circolazione e il fatto che si sia legato ancora a Trento è un messaggio molto forte».  LEGGI TUTTO