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    Le squadre ammesse alle Coppe europee: Piacenza e Busto Arsizio in CEV Cup

    Di Redazione La CEV ha reso noto oggi l’elenco di tutte le squadre ammesse alle Coppe europee 2022-2023: un totale di 216 formazioni in rappresentanza di 37 Federazioni, un record assoluto (conteggiando però anche le formazioni di Russia e Bielorussia, almeno provvisoriamente escluse). Per l’Italia c’è subito una sorpresa, anzi due: sia la Gas Sales Bluenergy Piacenza maschile sia la Unet E-Work Busto Arsizio femminile, che avevano conquistato sul campo il diritto di partecipare alla Challenge Cup, saranno invece ammesse alla CEV Cup, la seconda competizione continentale per importanza, a cui prenderanno parte anche Modena Volley e Savino Del Bene Scandicci. Le altre squadre italiane sono ammesse direttamente alla fase a gironi della Champions League: si tratta di Cucine Lube Civitanova, Sir Sicoma Monini Perugia e Trentino Diatec per la competizione maschile e di A.Carraro Imoco Conegliano, Vero Volley Monza e Igor Gorgonzola Novara per quella femminile. La formula, come preannunciato, sarà leggermente diversa dal passato: ci saranno ancora 5 gironi da 4 squadre l’uno, ma le vincenti avanzeranno direttamente ai quarti di finale, mentre le seconde classificate e le tre migliori terze disputeranno gli ottavi. Il sorteggio per i turni preliminari di Champions League e per i round iniziali di CEV e Challenge Cup si terrà martedì 28 giugno alle 12; bisognerà invece attendere il 16 settembre per il sorteggio della fase a gironi di Champions League, in concomitanza con l’European Volleyball Gala. Ecco l’elenco di tutte le squadre iscritte: MASCHILECHAMPIONS LEAGUEFase a gironi: Knack Roeselare (Belgio), Decospan VT Menen (Belgio), CEZ Karlovarsko (Rep.Ceca), Montpellier Volley UC (Francia), Tours VB (Francia), Berlin Recycling Volleys (Germania), VfB Friedrichshafen (Germania), SWD Powervolleys Duren (Germania), Cucine Lube Civitanova (Italia), Sir Sicoma Monini Perugia (Italia), Trentino Diatec (Italia), Grupa Azoty Kedzierzyn-Kozle (Polonia), Jastrzebski Wegiel (Polonia), Aluron CMC Warta Zawiercie (Polonia), ACH Volley Ljubljana (Slovenia), Vojvodina NS Seme Novi Sad (Serbia), Ziraat Bank Ankara (Turchia), Halkbank Ankara (Turchia). Turni preliminari: SK Zadruga Aich/Dob (Austria), Mladost Brcko (Bosnia Erzegovina), Hebar Pazardzhik (Bulgaria), Mladost Zagreb (Croazia), Ford Levoranta Sastamala (Finlandia), Strumica (Macedonia del Nord), Budva (Montenegro), Dynamo Apeldoorn (Olanda), Benfica (Portogallo), CS Arcada Galati (Romania), Lindaren Amriswil (Svizzera), CEV CUPUnion Raiffeisen Waldviertel (Austria), Greenyard Maaseik (Belgio), Caruur Volley Gent (Belgio), Neftochimik Burgas (Bulgaria), Mursa Osijek (Croazia), Jihostroj Ceske Budejovice (Rep.Ceca), VK Lvi Praga (Rep.Ceca), Dukla Liberec (Rep.Ceca), Savo Volley Kuopio (Finlandia), Chaumont VB 52 (Francia), Narbonne Volley (Francia), Arago de Sète (Francia), SVG Luneburg (Germania), TSV Herrsching (Germania), Fino Kaposvar (Ungheria), Modena Volley (Italia), Gas Sales Bluenergy Piacenza (Italia), Lycurgus Groningen (Olanda), PGE Skra Belchatow (Polonia), Dinamo Bucarest (Romania), SCM Craiova (Romania), Calcit Kamnik (Slovenia), Partizan Belgrado (Serbia), Stella Rossa Belgrado (Serbia), Radnicki Kragujevac (Serbia), Chenois Geneve (Svizzera), Volley Schonenwerd (Svizzera), Fenerbahce HDI Istanbul (Turchia), Arkas Izmir (Turchia), Galatasaray Istanbul (Turchia) CHALLENGE CUPSK Tirana (Albania), UVC Holding Graz (Austria), VCA Amstetten (Austria), McDonalds Ried im Innkreis (Austria), Murov Baku (Azerbaijan), Lindemans Aalst (Belgio), Borac Banja Luka (Bosnia Erzegovina), Montana Volley (Bulgaria), Deya Volley Burgas (Bulgaria), Ribola Kastela (Croazia), Kitro Varazdin (Croazia), Omonia Nicosia (Cipro), Aero Odolena Voda (Rep.Ceca), CV Melilla (Spagna), Guaguas Las Palmas (Spagna), SC Duo Tartu (Estonia), Parnu VC (Estonia), Akaa Volley (Finlandia), Tiikerit Kokkola (Finlandia), Olympiacos Pireo (Grecia), Panathinaikos (Grecia), PAOK Salonicco (Grecia), AONS Milon (Grecia), VRCK Kazincbarcika (Ungheria), Hapoel Mate-Asher Akko (Israele), Maccabi Tel Aviv (Israele), Hapoel Kfar Saba (Israele), Luboteni Ferizaj (Kosovo), VC Stroossen (Lussemburgo), Volley Bartreng (Lussemburgo), Orion Doetinchem (Olanda), Viking TIF Bergen (Norvegia), Sporting Lisbona (Portogallo), AJ Fonte Bastardo (Portogallo), Steaua Bucarest (Romania), Merkur Maribor (Slovenia), Panvita Pomgrad Murska Sobota (Slovenia), Lausanne UC (Svizzera), Biogas Volley Nafels (Svizzera), Mirad PU Presov (Slovacchia), Rieker UJS Komarno (Slovacchia), Spartak MY Java (Slovacchia), Epicentr-Podolyany Horodok (Ucraina), SC Prometey Dnipro (Ucraina), vincente BVA Cup, vincente WEVZA Cup. FEMMINILECHAMPIONS LEAGUEFase a gironi: Maritza Plovdiv (Bulgaria), Volero Le Cannet (Francia), ASPTT Mulhouse (Francia), Allianz MTV Stuttgart (Germania), SC Potsdam (Germania), A.Carraro Imoco Conegliano (Italia), Vero Volley Monza (Italia), Igor Gorgonzola Novara (Italia), Grupa Azoty Chemik Police (Polonia), Developres Rzeszow (Polonia), LKS Commercecon Lodz (Polonia), CS Volei Alba Blaj (Romania), CSM Targoviste (Romania), VakifBank Istanbul (Turchia), Fenerbahce Opet Istanbul (Turchia), Eczacibasi Dynavit Istanbul (Turchia), SC Prometey Dnipro (Ucraina). Turni preliminari: VDK Gent Dames (Belgio), Bimal-Jedintsvo Brcko (Bosnia Erzegovina), Mladost Zagreb (Croazia), Tenerife La Laguna (Spagna), Polkky Kuusamo (Finlandia), Vasas Obuda Budapest (Ungheria), Calcit Kamnik (Slovenia), Stella Rossa Belgrado (Serbia) CEV CUPVC Oudegem (Belgio), Marina Kastela (Croazia), Kralovo Pole Brno (Rep.Ceca), Dukla Liberec (Rep.Ceca), VK UP Olomouc (Rep.Ceca), CV Gran Canaria (Spagna), CV Kiele Socuellamos (Spagna), LP Kangasala (Finlandia), Pays d’Aix Venelles (Francia), Terville-Florange (Francia), Dresdner SC (Germania), SSC Palmberg Schwerin (Germania), Olympiacos Pireo (Grecia), PAOK Salonicco (Grecia), Swietelsky Bekescsaba (Ungheria), Szent Benedek Balatonfured (Ungheria), Savino Del Bene Scandicci (Italia), Yamamay E-Work Busto Arsizio (Italia), Budowlani Lodz (Polonia), CSO Voluntari 2005 (Romania), Nova KBM Branik Maribor (Slovenia), Zeleznicar Lajkovac (Serbia), Volero Zurich (Svizzera), Viteos Neuchatel (Svizzera), THY istanbul (Turchia), Galatasaray Istanbul (Turchia). CHALLENGE CUPUVC Holding Graz (Austria), ATSC Kelag Klagenfurt (Austria), ASKO Steelvolleys Linz/Steg (Austria), VB Niederosterreich Sokol/Post (Austria), Azerrail Baku (Azerbaijan), Asterix Avo Beveren (Belgio), Tchalou Chapelle-Lez-Herlaimont (Belgio), OK Gacko (Bosnia Erzegovina), Ribola Kastela (Croazia), Apollon Limassol (Cipro), TJ Ostrava (Rep.Ceca), VK Prostejov (Rep.Ceca), Holte IF (Danimarca), CV Ciutadella (Spagna), Hameenlinna LP (Finlandia), LP Salo (Finlandia), Nantes VB (Francia), VfB Suhl Thuringen (Germania), Aris Salonicco (Grecia), Panathinaikos (Grecia), Thetis Voula (Grecia), Fatum Nyiregyhaza (Ungheria), Hapoel Kfar Saba (Israele), Haifa VC (Israele), Rigas Volejbola Skola (Lettonia), Kaunas VDU (Lituania), RSR Walfer (Lussemburgo), Galeb Bar (Montenegro), OK Herceg Novi (Montenegro), Apollo 8 Borne (Olanda), Sliedrecht Sport (Olanda), BK Tromso (Norvegia), Randaberg Il (Norvegia), Legionovia SA (Polonia), AJM FC Porto (Portogallo), Kairos Ponta Delgada (Portogallo), CSM Lugoj (Romania), CS Rapid Bucarest (Romania), OD Krim Ljubljana (Slovenia), Jedinstvo Stara Pazova (Serbia), ZOK Ub (Serbia), Tent Obrenovac (Serbia), Kanti Schaffhausen (Svizzera), Sm’Aesch Pfeffingen (Svizzera), TS Volley Dudingen (Svizzera), UKF Nitra (Slovacchia), Slavia EU Bratislava (Slovacchia), VK Brusno (Slovacchia), vincente BVA Cup, vincente WEVZA Cup. (fonte: Cev.eu) LEGGI TUTTO

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    Imoco, la delusione di Maschio: “Sconfitta specchio della stagione, grande incostanza e troppi errori”

    Di Redazione Il Vakifbank Istanbul ha innesti importanti, ma quanti errori per Conegliano. Potrebbe riassumersi così la Finale di Champions League che ha assegnato la coppa alle turche di coach Guidetti. Il tabellino recita 35 errori punto per le Pantere, contro i soli 14 delle avversarie. Ed è così che Pietro Maschio, copresidente dell’Imoco Volley, decide di riassumere la partita di domenica scorsa a Lubiana. In un’intervista di Mirco Cavallin per la Tribuna di Treviso, infatti, il vertice veneto, con una buona dose di delusione, afferma: “Questa Superfinal è stata il riassunto e lo specchio fedele della nostra stagione. Abbiamo avuto grande incostanza, commesso una quantità industriale di errori, fatto grandi proclami, ma senza trovare soluzioni. Purtroppo è un film che abbiamo già visto tante volte”. Come più volte sottolineato anche da coach Santarelli durante la regular season di Serie A1, quando le sue Pantere non scendevano in campo con il giusto piglio, gli errori possono essere fatali a discapito anche dei 39 punti della super Paola Egonu: “Con tutti quegli errori non si vincerebbe neanche con l’ultima in classifica. Nel terzo infatti sono stati solo cinque e l’abbiamo vinto facendo cose normali. Non abbiamo mai avuto il pallino del gioco, abbiamo combattuto e recuperato in certi frangenti, grazie alla qualità delle ragazze, ma facendo molta più fatica nel mettere il pallone a terra”. Quella di Lubiana, inoltre, era l’ultima partita per diversi tasselli della squadra di Pietro Maschio che, come dichiarato anche da capitan Wolosz, ha chiuso un ciclo con “the last dance“. Per festeggiare comunque una stagione vittoriosa, almeno in Italia, l’Imoco Volley si è radunata in piazza Cima, a Conegliano, per un ultimo brindisi con fan e sostenitori. Stagione archiviata, si pensa ad imbastire la prossima, seppur con qualche rammarico che resterà impresso: “Il secondo posto e l’argento sono una magra consolazione, ma continuiamo a rimanere ai massimi livelli internazionali, dopoaver vinto tutto in Italia”. LEGGI TUTTO

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    Il Pagellone di Paolo Cozzi – Per Lorenzetti la Champions resta stregata

    Di Paolo Cozzi Finisce con una sconfitta la Super Final di Lubiana, ma anche con la sensazione che la Trentino Itas non sia riuscita ad esprimere appieno tutto il suo potenziale contro lo Zaksa Kedzierzyn-Kozle, che porta a casa la seconda Champions League consecutiva. Sulla carta i campioni in carica erano sicuramente favoriti, Trento arrivava da un profondo rinnovamento e nessuno avrebbe mai ipotizzato a settembre di trovarla in finale… ma l’appetito, si sa, vien mangiando, e questa Itas nel corso della manifestazione ci aveva abituato ad un gioco spumeggiante e concreto. Peccato, perché l’assenza di Huber al centro della rete lasciava aperti spiragli alla compagine di Lorenzetti, che ancora una volta vede sfumare la sua prima Champions al fotofinish. Ma se Trento non è riuscita ad esprimere il suo livello migliore, bisogna fare i complimenti ad uno Zaksa che, seppur con tre giocatori diversi, si impone ancora in finale (e ripetersi nello sport è impresa per pochi eletti) e mostra al mondo un Semeniuk semplicemente stratosferico. Lo Zaksa spinge tanto dalla linea dei nove metri ma sbaglia anche molto, l’Itas al contrario spreca poco al servizio ma manca di lucidità in attacco, dove regala tantissimo. Bene il gioco al centro dei polacchi, Trento per un set è Kazyiski dipendente e non trova le giuste risposte quando si appoggia a Michieletto. Ma veniamo alle pagelle dei trentini, anche se ammetto, per la stagione da outsider che hanno fatto, meriterebbero un 8 tutti quanti perché davvero hanno stupito tutti nel corso della stagione. Foto CEV Sbertoli voto 5. Parte forzando il gioco al centro, come sua caratteristica, e quando poi trova Matey in grande spolvero sovraccarica fin troppo sullo schiacciatore bulgaro. Non piace il poco gioco dato a Lavia, dimenticato per lunghi tratti del match. Qualche imprecisione di troppo anche al palleggio, dove qualche palla gli rimane un po’ nelle mani. Michieletto voto 5,5. A 20 anni può vantare già due finali Champions, e questa è roba solo per campionissimi. Però in attacco stenta parecchio e manca proprio nel momento in cui, nel terzo set, Trento sembra poter riaprire la partita. Meglio a muro e al servizio, discreto in ricezione. Kaziyski voto 6,5. Grande protagonista nel primo set, si fa carico dell’attacco trentino con la classe cristallina che lo caratterizza. Però 6 errori in una finale sono tanti, e pesa molto una pipe tirata fuori di un niente nel momento migliore dei suoi. Foto CEV Lavia voto 6. Completamente fuori dal match per due set, dimenticato dai suoi compagni, riesce ad impattare finalmente nel terzo set e a mostrare quei colpi che lo hanno consacrato nel corso di questa Champions. A muro, quando trova il timing, è sempre pericolosissimo. Lisinac voto 6,5. In attacco è sempre pericoloso, e a muro trova due guizzi importanti, ma in battuta è veramente irritante continuando a tirare in mezzo alla rete. Molto in difficoltà nella lettura del gioco di Janusz. Podrascanin voto 5,5. Giornata complicata per il centralone serbo, che soffre nell’intesa con Sbertoli, che non riesce a dare altezza alle sue alzate. Male anche a muro: lui, che è uno dei migliori centrali nella lettura del gioco avversario, rincorre le scelte del palleggiatore polacco per tutto il match. Foto CEV Zenger voto 5,5. In ricezione tiene bene, ma in difesa spessissimo si fa trovare fuori posizione, spinto sui tre metri dalla smania di difendere. Non benissimo anche la gestione dei secondi tocchi. Lorenzetti voto 5. La maledizione della Champions continua per il coach marchigiano, e spiace perché sono pochi gli allenatori preparati come lui. Però qualche domanda dovrà trovare delle risposte, soprattutto perché una squadra bella e perfetta fino a metà aprile è pressoché scomparsa dal campo negli ultimi 4 match stagionali. LEGGI TUTTO

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    Boom di ascolti su Rai 2 per la finalissima tra Zaksa e Trento

    Di Redazione Anche se le Super Finals di Champions League non hanno dato i risultati sperati per le squadre italiane impegnate a Lubiana, c’è comunque un successo che si può festeggiare: quello degli ascolti tv. La finalissima maschile tra Trentino Itas e Grupa Azoty Kedzierzyn-Kozle, trasmessa in diretta in prima serata da Rai 2, ha fatto registrare ben 608mila spettatori e uno share del 3,4%: dati quasi raddoppiati rispetto alla sfida del 2021 tra le stesse due squadre (seguita da 324mila persone). A questi numeri vanno poi aggiunti quelli (non rilevati dall’auditel) degli spettatori che hanno seguito l’evento su Eurosport 2 e sulla piattaforma streaming Discovery+. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Lisinac: “Non è questo il nostro livello”. Kaziyski: “L’anno prossimo? Farò meglio”

    Di Redazione

    Non riesce la vendetta alla Trentino Itas nella finale di Champions League. Come nell’edizione del 2021, sono i russi dello Zaksa ad alzare al cielo il trofeo europeo.

    Non il miglior gioco espresso dai dolomitici, con tanti errori nel corso del match. La formazione di Lorenzetti ha accelerato nel terzo parziale, portando il Grupa Azoty Kedzierzyn-Kozle a lottare fino al 32-30, ma i russi di coach Cretu sono stati più determinanti in quasi tutti i frangenti della partita, trascinati da un super Semeniuk da 27 punti.

    Matey Kaziyski, autore comunque di un’eccellente prova da 16 punti, commenta così: “Sicuramente ci dispiace moltissimo. Escluso il primo set, siamo stati sempre veramente vicini però secondo me loro sono stati più forti oggi e hanno meritato di vincere. All’inizio siamo partiti un po’ scombussolati, però dopo siamo rientrati e abbiamo avuto delle ottime chance. Non siamo riusciti a tenere fino alla fine e la partita ci è sfuggita”.

    In merito al suo futuro, capitan Kaziyski rassicura sorridendo: “Rimango la banda di Trento e speriamo di farlo ancora meglio”.

    Il centrale Srecko Lisinac fa eco al suo capitano: “Non dovrebbe essere normale, ma può succedere di non entrare in partita come volevamo. C’è anche da considerare che non abbiamo giocato per diverso tempo, così siamo entrati in campo con del nervosismo addosso, non sicuri del nostro gioco. Nei momenti decisivi, inoltre, la nostra battuta non ha funzionato. Loro sono stati continui in ricezione, per tutta la durata del match: hanno vinto meritatamente. Peccato per noi perchè abbiamo dimostrato di saper giocare ad un livello più alto rispetto a quello espresso in questa finale. Per questo rimane comunque l’amaro in bocca”.

    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Giovanni Guidetti: “Una serata speciale per gente speciale”

    Di Eugenio Peralta

    Ormai il palmares è diventato enciclopedico: Giovanni Guidetti si gode, dopo la finale di Lubiana contro Conegliano, la quinta vittoria in Champions League della sua carriera, tutte alla guida del VakifBank Istanbul. Ma ci tiene subito a sottolineare una cosa: “Non mi interessa che sia la quinta, è la prima e anche l’ultima per questo gruppo, che dall’anno prossimo cambierà di nuovo. È per questo che siamo così contenti: è un cammino partito dal 2019, soffrendo tanto. Quest’anno siamo venuti fuori da 4-5 situazioni in cui mancava giusto un chiodo per chiudere la bara…“.

    La squadra di Guidetti, infatti, ha completato una stagione incredibile con 5 trofei in bacheca: “Ma potevamo perderli tutti – sottolinea – il campionato, la Coppa di Turchia, il Mondiale per Club, la Champions addirittura già nei quarti o in semifinale. Questa squadra è veramente incredibile nel non mollare mai, e neanche nei sogni più belli si sarebbe potuta immaginare una situazione così“.

    Lo scorso anno Paola Egonu aveva fatto la differenza nella sfida vinta da Conegliano, e stavolta? “E stavolta ha fatto di nuovo quasi 40 punti – sorride l’allenatore del Vakif – è incredibile, ormai quando attacca lei neanche ci meravigliamo più. Però grazie a Dio la pallavolo si gioca in 6, in 7, o anche in 8, 9 e 10. Noi abbiamo fatto molto bene di squadra e abbiamo tenuto di testa, è la grande forza di questo gruppo. In spogliatoio gliel’ho detto: questa sarà una serata speciale, per gente speciale, che ha motivi speciali per finire in bellezza“. E per chiudere rivela: “Erdogan mi ha chiamato subito dopo la vittoria, non ho capito esattamente tutto quello che mi ha detto, ma era molto felice…“. LEGGI TUTTO

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    Angelo Lorenzetti: “Dovevamo essere perfetti per giocarcela con loro”

    Di Eugenio Peralta

    La seconda sconfitta consecutiva in finale di Champions League non può che lasciare l’amaro in bocca in casa Trentino Itas, ma la delusione è mitigata dalla consapevolezza dell’altissimo livello della gara disputata dallo Zaksa Kedzierzyn-Kozle. A fine partita Angelo Lorenzetti è realista: “Conoscevamo il livello a cui andavamo incontro. Per giocarcela con loro dovevamo essere perfetti, e non lo siamo stati. Nel primo e nel secondo set siamo stati molto attaccati nel punteggio, il terzo ce lo siamo fatti sfuggire nella parte finale, dopo che non abbiamo saputo chiudere per qualche imprecisione sui contrattacchi“.

    “Loro sono stati bravissimi – sottolinea ancora il tecnico di Trento – e d’altra parte avevamo visto quanto erano cresciuti nella seconda parte della stagione“. Forse può alimentare qualche rimpianto la fase della stagione in cui si è arrivati a questa partita, con l’Itas ferma da tre settimane e lo Zaksa reduce dalla vittoria dello scudetto: “Non so, con i se e con i ma non si fa la storia – conclude Lorenzetti – la situazione era questa e noi ci abbiamo provato. Loro hanno alzato di molto il livello dell’attacco, i ragazzi sono stati bravi a rimanere lì, almeno un set si poteva portare a casa“. LEGGI TUTTO

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    Miriam Sylla: “Mancava solo la ciliegina, ne metteremo mezza”

    Di Eugenio Peralta

    All’uscita dal campo dopo la finale di Champions League persa contro il VakifBank imbocca direttamente la porta dello spogliatoio, come quasi tutte le compagne di squadra dell’A.Carraro Imoco Conegliano. Poi però Miriam Sylla ci ripensa e torna davanti ai microfoni, forse anche perché sa di aver giocato la sua ultima partita in maglia gialloblu. E quando le si chiede cosa non ha funzionato, risponde nel suo stile: “Non lo sappiamo, perché se lo avessimo saputo avremmo provato qualcosa durante la partita. Ci siamo trovati davanti una squadra che ci ha aggredito, ha giocato da grande squadra, mentre noi siamo andati a sprazzi e in queste partite non basta, bisogna tirare fuori i ‘cosiddetti’. Non ci è andata bene in alcune situazioni, loro sono state molto brave“.

    “È vero che abbiamo fatto tanti errori – ammette Miriam – ed è vero che non era la solita Conegliano, ma nel corso dell’anno ci è capitato tante volte di avere dei passaggi a vuoto e poi di ritrovarci, stavolta no. Comunque non dobbiamo certo buttare via tutto, credo che quasi tutti farebbero la firma per avere una stagione come la nostra. Mancava la ciliegina, vorrà dire che ne metteremo mezza“.

    Anche per la schiacciatrice, come per tante compagne, è arrivato il giorno dell’addio: “Onestamente fino a stasera ho ancora addosso la divisa di Conegliano non mi va di parlare del futuro. C’è una sconfitta da metabolizzare e bisogna farlo come gruppo. Certo, lavoravamo anche quest’anno per essere al top: lo siamo stati per molto tempo e Conegliano resta Conegliano. Ma anche il Vakif resta il Vakif!“.

    Nemmeno Robin De Kruijf si sottrae ai commenti, nonostante l’amarezza: “Sono onesta, ancora non ho capito cosa è successo. Ci sono stati momenti in cui abbiamo giocato bene e abbiamo sentito molta fiducia, ma in ogni set c’è stato anche un passaggio in cui la sensazione è cambiata, e non so dire perché. Abbiamo fatto molti errori in attacco, ovviamente incide il fatto che il Vakif è una squadra molto forte e con un gran muro, quindi contro di loro bisogna prendersi molti rischi e giocare alto sulle mani. Mi dispiace tantissimo per la squadra, perché avrei voluto di più per chiudere il nostro ciclo“. LEGGI TUTTO