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    Novara mostra i muscoli e supera l’Eczacibasi al tie break

    Va all’Igor Gorgonzola Novara il primo round della semifinale di Champions League femminile: in una partita dalle mille emozioni le piemontesi superano al tie break l’Eczacibasi Dynavit Istanbul in un PalaIgor traboccante di pubblico, lasciando ogni verdetto aperto in vista della gara di ritorno in programma mercoledì 12 aprile a Istanbul. Nei primi due set la squadra di Stefano Lavarini è praticamente perfetta, poi inizia la rimonta della formazione turca, sulla scorta di una battuta sempre più efficace; il quinto, però, premia di nuovo Novara dopo una lunga lotta punto a punto.

    La partita di stasera ricorda uno di quei film con i “mindgames“, dove il protagonista inizia a instillare nella mente dell’antagonista dubbi fino a farli diventare paranoie, andando a minare le sue certezze e le sue sicurezze. Un gioco mentale. Quello di Novara, che si presenta in campo subito molto determinata e pronta a raccogliere qualsiasi tipo di occasione le avversarie le concedano, e soprattutto si dimostra un gruppo di ferro, capace di giocare con la giusta mentalità, di tirar fuori le sue armi migliori nei momenti caldi e di sapersi unire quando necessario. Alla fine, risulta facile sottolineare l’efficienza del servizio (5 ace) e dell’attacco (41% di squadra), ma la Igor mostra anche la forza e la capacità di giocare il punto a punto, trovando la strada per portare dalla propria parte l’inerzia di una sfida non semplice.

    Una vittoria del gruppo senza dubbio. Con soliste d’eccezione come Ilaria Battistoni, che distribuisce il gioco con sapienza, alternando fast, primi tempi, pipe ed aperture per le bocche da fuoco. Sugli scudi anche Ebrar Karakurt e Kenia Carcaces, capaci di trasformare in oro i palloni decisivi: 27 punti a referto per l’opposta turca (MVP del match con il 49% in attacco e 2 ace) e 13 quelli del martello cubano.

    Dall’altra parte, mastica amaro l’Eczacibasi che se la gioca a viso aperto, mostra un buon carattere, ma non riesce a sfruttare alcune occasioni propizie per avere la meglio. In particolare, le Tigri tengono botta grazie alle qualità di Tijana Boskovic (27 punti, 1 muro e il 47% in attacco) e Irina Voronkova (12 punti con 1 block, il 55% in fase offensiva e il 46% di ricezione positiva), riuscendo spesso a risolvere situazioni complicate su palla alta, ma non graffiando al servizio (19 errori a fronte di soli 4 ace).

    Eravamo rimasti al “mindgame”, alle igorine che scavano nelle solide sicurezze dell’Eczacibasi, instillandogli il dubbio, ribaltando i pronostici della vigilia… e salutando con un “ci rivediamo a Istanbul”. Certo, sarà tutta un’altra storia, ma non c’è già un vincitore come nella narrazione precedente. Sarà di nuovo battaglia.

    Foto CEV

    I SESTETTI – Gli starting six non riservano sorprese, con i due allenatori che confermano quelli previsti alla vigilia. Lavarini dispone Battistoni in regia, Karakurt opposto, Carcaces e Bosetti in banda, Chirichella e Danesi al centro, Fersino libero mentre Akbas sceglie Ognjenovic al palleggio, Boskovic opposto, Baladin e Voronkova in posto 4, Heyrman e Jack centrali, Akoz libero.

    1° SET – Partenza aggressiva dell’Eczacibasi, che si porta in vantaggio grazie a una pipe vincente di Baladin e a un muro di Heyrman (0-2). Karakurt è la prima a segnare per la Igor, che poi prova a restare in scia con Chirichella (3-4), ma subisce un parziale di 0-3 (3-7). La risposta delle padrone di casa non si lascia attendere: recuperano un break (5-7), pareggiano i conti (9-9) e mettono la freccia (11-9). Voronkova ferma l’emorragia di punti e dopo un errore di Karakurt il risultato torna in parità (11-11). A questo punto la partita si infiamma: Boskovic sale in cattedra e riporta avanti le Tigri neroarancio (12-13), che provano a spingere sull’acceleratore (14-16); ai tentativi delle avversarie rispondono Bosetti e Battistoni (17-17), poi Novara rimette il musetto avanti grazie a un errore di Boskovic (18-17). Tuttavia, Karakurt spara out e sull’ace di Sahin coach Lavarini corre ai ripari chiamando timeout (18-20). Dopo la pausa la Igor risponde con un parziale di 3-0 propiziato da alcune imprecisioni delle turche: così anche Akbas decide di chiamare il ‘tempo’ (21-20). Boskovic incappa in un nuovo errore (22-20), anche se la serba si riscatta immediatamente ed Heyrman impatta sul 22-22. Alla fine, dopo alcuni scambi equilibrati, il set viene deciso da un ace di Karakurt (25-23).

    2° SET – Dopo un avvio di frazione sui binari dell’equilibrio (2-2), Karakurt e Chirichella firmano il primo break della frazione in favore delle azzurre (4-2). L’Eczacibasi inizialmente resta in scia con Boskovic (4-5), anche se in un attimo scivola a meno 4: sul block di Danesi, coach Akbas decide di fermare il gioco con un timeout (8-4). Al rientro in campo Baladin spara fuori e Jack è imprecisa dai nove metri (11-6). Voronkova scuote le sue compagne, ma Novara spinge di nuovo sull’acceleratore e vola a più 7 (14-7). Akbas si gioca la carta Guveli al posto di Heyrman, ma le Tigri non graffiano e, dopo due ace di Danesi, la panchina turca ferma di nuovo il gioco (16-7). Al rientro in campo Baladin ferma l’emorragia di punti (16-9), poi Carcaces spara out regalando un altro break alle avversarie (17-11). Il tentativo di rimonta prosegue con lo smash di Boskovic e così Lavarini prova a spezzare il ritmo di gioco con un ‘tempo’ (17-12). Dopo l’interruzione Novara ferma il parziale con Carcaces e Chirichella (19-13) e poco dopo vola addirittura a più 8 (22-14). Nel finale le turche mostrano tutto il loro carattere e recuperano fino al 22-18 grazie alle neoentrate E. Sahin e Arici, prima di cedere 25-19.

    Foto CEV

    3° SET – La terza frazione parte con una diagonale di Voronkova, e prosegue con un attacco vincente di Karakurt e i block di Guveli e Boskovic (1-3). Novara impatta sul 3-3 e mette la freccia con un muro di Battistoni (4-3). Karakurt regala un break di vantaggio alle padrone di casa (7-5), ma a quel punto arriva la reazione dell’Eczacibasi: Voronkova pareggia i conti (8-8), poi le ospiti spingono sull’acceleratore e volano a più 4 (9-13). Carcaces ferma l’emorragia di punti e, dopo un break propiziato da Boskovic (10-15), arriva la reazione della Igor (12-15): sull’errore di Guveli, coach Akbas decide di chiamare timeout. Dopo la pausa Boskovic è la prima a segnare, poi la neoentrata Ituma spara sulla rete (12-17). Chirichella suona la carica con un block e un primo tempo, così la Igor prova a rifarsi sotto (16-19). Un errore al servizio di Ognjenovic alimenta le speranze di rimonta delle azzurre (18-21), ma nel finale l’Eczacibasi amministra il vantaggio senza patemi (20-25).

    4° SET – Avvio di set equilibrato: Bosetti firma subito un ace, ma l’Eczacibasi pareggia grazie a un’invasione a muro delle padrone di casa (2-2). Carcaces risponde a un block di Boskovic, che poi mette a terra anche il punto del 3-4. L’opposta serba sbaglia dai nove metri (4-4), ma si riscatta immediatamente (4-6): dopo un errore in attacco di Bosetti, coach Lavarini decide di chiamare timeout (4-7). Al rientro in campo le Tigri allungano con i block di Voronkova e Guveli (5-9). Danesi suona la carica con un maniout, ma la risposta di Boskovic non si lascia attendere (7-11). La serba firma anche il punto dell’8-13 e così Lavarini si gioca la carta Adams al posto di Carcaces. Jack sale in cattedra con una schiacciata da riscaldamento, poi Ognjenovic regala alle turche il punto del più 7 (9-16). Entra anche Cambi e la Igor recupera un break (11-17): coach Akbas decide di chiamare il ‘tempo’. Al rientro in campo Adams sbaglia dai nove metri, ma ci pensa Danesi a rimediare (13-18). Un errore di Boskovic fa rianimare il Pala Igor, ma solo per poco e per le padrone di casa è tutto da rifare (14-20). Dopo il timeout di Lavarini, Erkek firma due ace consecutivi (14-22) che spianano la strada alle turche (17-25).

    TIE BREAK – Buona partenza per l’Eczacibasi che trova subito un break grazie a Boskovic (0-2). Karakurt accorcia le distanze, ma Carcaces sbaglia dai nove metri (1-3). Anche Danesi e Bosetti regalano punti alle avversarie, che in un attimo si ritrovano a più 3 (2-5). Novara fatica in attacco e così Baladin ne approfitta (2-6). Coach Lavarini corre ai ripari fermando il gioco e al rientro in campo Jack incappa in un errore (3-6). Bosetti dimezza le distanze ridando ossigeno alla sua squadra, mentre Akbas chiama l’interruzione (4-6). Dopo la pausa la Igor impatta sul 6-6 e mette subito la freccia grazie a un muro di Bosetti (7-6). Si va al cambio di campo e Novara conduce 8-7. Carcaces sale in cattedra rispondendo a una diagonale vincente di Boskovic e firmando il punto del 10-9. L’Eczacibasi pareggia momentaneamente con Baladin (11-11), ma sul 12-11 Akbas decide di richiamare le sue giocatrici. È un finale al cardiopalma: dopo una serie di errori da una parte e dall’altra, Karakurt regala a Novara la palla match; una doppia delle turche decide la contesa (16-14). 

    Igor Gorgonzola Novara-Eczacibasi Dynavit Istanbul 3-2 (25-23, 25-19, 20-25, 17-25, 16-14)Igor Gorgonzola Novara: Cambi, Adams, Bresciani ne, Giovannini, Battistoni 3, Fersino (L), Bosetti 9, Chirichella 7, Danesi 9, Bonifacio ne, Carcaces 13, Ituma, Varela (L) ne, Karakurt 27. All. Lavarini.Eczacibasi Dynavit Istanbul: Cetinay (L) ne, Akoz (L), Boskovic 27, Arici 1, Heyrman 5, Sahin S. 1, Baladin 13, Guveli 5, Ognjenovic 2, Sahin E. 2, Fabris ne, Erkek 2, Voronkova 12, Jack 4. All. Akbas.Arbitri: Guillet (Francia) e Simonovska (Montenegro).Note: Spettatori 3800. Novara: battute vincenti 5, battute sbagliate 13, attacco 41%, ricezione 52%-32%, muri 10, errori 30. Eczacibasi: battute vincenti 4, battute sbagliate 19, attacco 41%, ricezione 50%-26%, muri 13, errori 35.

    di Alessandro Garotta LEGGI TUTTO

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    Lo Zaksa ruggisce contro Perugia, la semifinale parte in salita

    La strada verso le Super Finals di Champions League maschile è in salita per la Sir Sicoma Monini Perugia, che incassa la prima sconfitta del suo cammino europeo di questa stagione proprio nella semifinale di andata sul campo dello Zaksa Kedzierzyn-Kozle. “Benvenuti nella fortezza dello Zaksa” recitava lo striscione in italiano esposto dai tifosi di casa, e così è stato: partita stellare per i padroni di casa, trascinati dal Bartosz Bednorz migliore degli ultimi anni (23 punti con il 59% in attacco e 3 muri) e dai 4 ace di David Smith. Perugia appare però troppo arrendevole nel primo e nel terzo set, e va subito sotto anche nel quarto: in particolare difficoltà Leon e Plotnytskyi.

    Ora la squadra di Andrea Anastasi è costretta a puntare tutto sulla gara di ritorno di giovedì 6 aprile a Perugia, in cui servirà vincere per 3-0 o 3-1 e aggiudicarsi anche il Golden Set di spareggio. Nell’altra semifinale, intanto, lo Jastrzebski Wegiel ha espugnato il campo dell’Halkbank Ankara.

    Foto CEV

    Grupa Azoty Kedzierzyn Kozle-Sir Sicoma Monini Perugia 3-1 (25-18, 24-26, 25-19, 25-22)Grupa Azoty Kedzierzyn-Kozle: Kaczmarek 14, Stepien ne, Janusz 2, Wiltenburg ne, Staszewski ne, Kluth, Bednorz 23, Sliwka 7, Smith 11, Pashitskii 7, Zalinski, Shoji (L), Banach (L) ne, Huber ne. All. Sammelvuo.Sir Sicoma Monini Perugia: Giannelli 4, Herrera 14, Rychlicki 1, Leon 17, Piccinelli (L), Solé 1, Russo 4, Colaci (L), Flavio 8, Semeniuk 3, Plotnytskyi 8, Ropret, Cardenas ne, Mengozzi ne. All. Anastasi.Arbitri: Ivanov (Bulgaria) e Luts (Belgio).Note: Zaksa: battute vincenti 7, battute sbagliate 17, attacco 54%, ricezione 47%-24%, muri 10, errori 25. Perugia: battute vincenti 5, battute sbagliate 24, attacco 48%, ricezione 38%-20%, muri 9, errori 35.

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    Lo Jastrzebski Wegiel passa ad Ankara e vede all’orizzonte la finale

    L’obiettivo della prima, storica finale di Champions League maschile è più vicino che mai per lo Jastrzebski Wegiel: la squadra polacca è a un passo dal traguardo dopo la vittoria per 1-3 ottenuta nella semifinale di andata sul campo di un Halkbank Ankara combattivo come sempre, ma falloso e confusionario. La squadra turca, infatti, ha conteso in volata agli ospiti sia il primo set (in cui aveva recuperato dall’11-17 al 19-20) sia il secondo, senza riuscire però ad aggiudicarseli; dopo un terzo set dominato dall’Halkbank, lo Jastrzebski è sempre rimasto saldamente avanti nel quarto, tremando soltanto nel finale con tre match point annullati.

    Foto TVF

    La formazione di Ankara paga soprattutto la serata negativa di Nimir Abdel-Aziz, egregiamente contenuto dal muro turco e fermo a quota 11 punti con il 34% di efficacia; a supplire alle sue difficoltà non sono bastati gli sforzi di Thomas Jaeschke (18 punti con il 57% in attacco e il 68% in ricezione) e Dogukan Ulu (7 su 10 offensivo e 3 muri) né la staffetta in posto 4 tra Bruno e Gulmezoglu. Dal lato polacco, invece, Stéphen Boyer ha vinto nettamente il duello tra opposti siglando 18 punti con il 56% in attacco e 2 ace; 18 centri anche per Tomasz Fornal, e ottimo Benjamin Toniutti nel distribuire il gioco tra tutti gli attaccanti nonostante la ricezione non certo impeccabile di Clevenot e compagni.

    La gara di ritorno si disputerà mercoledì 5 aprile in Polonia: alla squadra di Marcelo Mendez basterà vincere due set per superare il turno, mentre l’Halkbank deve necessariamente sperare nel Golden Set.

    Halkbank Ankara-Jastrzebski Wegiel 1-3 (22-25, 23-25, 25-16, 22-25)Halkbank Ankara: Eksi, Ivgen (L), Matic 9, Jaeschke 18, Done (L), Coskun, Koç ne, Gulmezoglu 8, Ma’a 4, Abdel-Aziz 11, Ulu 10, Tayaz ne, Bruno 7, Aslan ne. All. Atik.Jastrzebski Wegiel: Dryja ne, Hadrava, Popiwczak (L), Toniutti 1, Debski ne, Boyer 18, Gladyr 9, Tervaportti, Clevenot 12, Granieczny (L) ne, Fornal 18, Mbaye 6, Szymura 1, Macyra ne. All. Mendez.Arbitri: Petrovic (Serbia) e Cesare (Italia).Note: Spettatori 4000. Halkbank: battute vincenti 6, battute sbagliate 18, attacco 52%, ricezione 60%-40%, muri 10, errori 26. Jastrzebski: battute vincenti 5, battute sbagliate 19, attacco 51%, ricezione 29%-19%, muri 5, errori 25.

    (fonte: Cev.eu) LEGGI TUTTO

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    Conegliano crolla contro il Fenerbahce: è fuori dalla Champions

    Per la prima volta nelle ultime 7 stagioni l’A.Carraro Imoco Conegliano resta fuori dalle prime quattro squadre d’Europa: nel ritorno dei quarti di finale di Champions League le Pantere incassano un’altra batosta dal Fenerbahce Opet Istanbul, dopo quella subita all’andata, e salutano malinconicamente la competizione. A dominare la scena il devastante servizio di Arina Fedorovtseva, che nei primi due set – quelli decisivi per la qualificazione – rifila all’Imoco due break inediti nella sua storia e probabilmente in quella della Champions stessa: 1-9 nel primo set, addirittura 0-11 nel secondo.

    La partita non è ancora finita, ma c’è già un verdetto amaro per il volley italiano. Alle semifinali parteciperà una sola delle nostre squadre, l’Igor Gorgonzola Novara, chiamata a sfidare ben tre formazioni turche: Eczacibasi, VakifBank e lo stesso Fenerbahce.

    I SESTETTI – Una sola variazione per Conegliano rispetto alla gara di andata: c’è Fahr al centro con De Kruijf. Confermate le diagonali Wolosz-Haak e Robinson-Plummer, oltre ovviamente a De Gennaro come libero. Non cambia la formazione del Fenerbahce: Macris in regia, Vargas opposta, Erdem e Vuchkova al centro, Ana Cristina e Fedorovtseva schiacciatrici, Orge libero.

    1° SET – Wolosz mette a terra il primo pallone e sembra un segnale di forza, invece è l’inizio di un incubo: Fedorovtseva piazza prima due attacchi vincenti, poi addirittura 4 ace di fila (1-7), e sull’errore di De Kruijf si arriva all’inedito punteggio di 1-9 con i time out già esauriti da Santarelli. Sembra impossible risalire, ma l’Imoco ci prova: il primo squillo lo dà Fahr con tre punti consecutivi (6-11), poi dal 9-14 arriva un altro parziale di 3-0 con Haak e Plummer, che quasi azzera il distacco (12-14). Non basta, perché Ana Cristina allunga nuovamente (13-17) e Vargas tiene avanti le sue (15-19). Si accende Haak con due attacchi vincenti per il 18-20, Terzic si gioca il time out, ma dal 20-23 Plummer riavvicina l’Imoco a meno 1. Ana Cristina si procura due set point, Plummer annulla il primo, ma ancora la brasiliana chiude per il 23-25.

    2° SET – Robinson, Haak e De Kruijf firmano la reazione di Conegliano in avvio (3-0), e Plummer tiene avanti le sue sul 5-2. I muri di Vargas e Ana Cristina danno però il via a un altro incredibile break per il Fenerbahce, sempre sul servizio di Fedorovtseva: 3 ace della russa, 3 errori diretti dell’Imoco. Due time out e gli ingressi di Gray e Gennari servono a poco: la valanga si ferma solo sul 5-13, per un incredibile parziale di 0-11! Conegliano è tramortita, Vargas mette giù tutto (7-15) e allunga ulteriormente fino al 10-19. Da qui arrivano tre punti consecutivi per le Pantere, ma Fedorovtseva interrompe il minibreak (13-20) e si riporta in battuta: è la parola fine sulla partita. La russa è di nuovo devastante dai nove metri (13-23) e il resto lo fa Erdem con il punto del 15-25.

    A.Carraro Imoco Conegliano-Fenerbahce Opet Istanbul 0-2 (23-25, 15-25)

    QUARTI DI FINALEEczacibasi Dynavit Istanbul (Turchia)-Developres Rzeszow (Polonia) 3-2 (20-25, 25-19, 24-26, 25-21, 15-8) andata 3-1Igor Gorgonzola Novara-Allianz MTV Stuttgart (Germania) 3-0 (25-18, 25-19, 25-21) andata 3-1Vero Volley Milano-VakifBank Istanbul (Turchia) 2-3 (25-18, 22-25, 25-22, 21-25, 11-15) andata 0-3A.Carraro Imoco Conegliano-Fenerbahce Opet Istanbul (Turchia) 0-2 andata 0-3

    SEMIFINALIAndata 4-6 aprile, ritorno 11-13 aprileEczacibasi Dynavit Istanbul (Turchia)-Igor Gorgonzola NovaraVakifBank Istanbul (Turchia)-Fenerbahce Opet Istanbul (Turchia)

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    L’Eczacibasi trema contro il Developres, ma conquista la semifinale

    Sarà l’Eczacibasi Dynavit Istanbul l’avversaria dell’Igor Gorgonzola Novara nella semifinale di Champions League femminile. Pronostico rispettato dunque nel ritorno dei quarti di finale, ma a prezzo di grande sofferenza per la formazione di Ferhat Akbas, che va sotto per due volte nel punteggio contro il Developres Rzeszow prima di conquistare i due set necessari per la qualificazione, in virtù del 3-1 dell’andata.

    Messo sotto pressione dall’efficacissima battuta delle polacche (9 ace nei primi tre set), l’Eczacibasi si affida ancora una volta alla risolutrice Tijana Boskovic: 30 punti per l’opposta, che chiude al 48% in attacco nonostante 5 errori e 4 murate. La vera arma vincente è però proprio il muro, con 18 block a segno: 4 della stessa Boskovic e di Yasemin Guveli (qui la nostra intervista esclusiva). Importante anche il contributo di Sinead Jack con 16 punti. Il Developres spinge a tutta, con Orvosova e Kalandadze sugli scudi, ma manca l’apporto di Blagojevic: solo 3 punti e difficoltà anche in ricezione per la serba.

    Eczacibasi Dynavit Istanbul-Developres Rzeszow 3-2 (20-25, 25-19, 24-26, 25-21, 15-8)Eczacibasi Dynavit Istanbul: Cetinay (L) ne, Akoz (L), Boskovic 30, Arici 3, Heyrman ne, Sahin S. 4, Baladin 7, Guveli 7, Ognjenovic 4, Sahin E., Fabris ne, Erkek, Voronkova 16, Jack 14. All. Akbas.Developres Rzeszow: Bagrowska 1, Blagojevic 3, Obiala 8, Centka ne, Wenerska 2, Szczyglowska (L), Rapacz 3, Orvosova 21, Przybyla (L), Szlagowska 11, Kalandadze 17, Jurczyk 12, Binczycka. All. Antiga.Arbitri: Simic (Serbia) e Vagni (Italia).Note: Eczacibasi: battute vincenti 5, battute sbagliate 10, attacco 46%, ricezione 57%-37%, muri 18, errori 21. Developres: battute vincenti 10, battute sbagliate 10, attacco 39%, ricezione 46%-33%, muri 12, errori 24.

    (fonte: Cev.eu) LEGGI TUTTO

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    Vero Volley da applausi, ma in semifinale ci va il VakifBank

    Di Eugenio Peralta

    È il VakifBank Istanbul la prima semifinalista della Champions League femminile. Trascinata dal caldissimo pubblico dell’Allianz Cloud (se non è sold out è solo questione di unità) la Vero Volley Milano sogna per oltre due ore la grande impresa, ma alla fine deve concedere alle campionesse d’Europa i due set che bastano per passare il turno dopo il 3-0 dell’andata. Alla squadra di Marco Gaspari resta in dote una prestazione da grandissima squadra: straordinaria intensità difensiva, ritmo altissimo in battuta, numero di errori prossimo allo zero. Insomma, tutto il meglio che Sylla e compagne possono offrire: peccato che dall’altra parte ci sia una serie di campionesse assolute, prima fra tutte Paola Egonu, che si accende nel quarto set dando un grosso dispiacere a quella che sarà probabilmente la sua prossima squadra.

    Davvero difficile trovare una pecca alla prova di Orro e compagne: i 18 errori in 5 set (appena 6 in attacco) sono già un ottimo indice di livelli mai nemmeno avvicinati in questa stagione. Jordan Larson torna come per incanto quella, strepitosa, dei playoff dello scorso anno, Beatrice Parrocchiale e Myriam Sylla sono due calamite in difesa, il servizio è costantemente incisivo e Jordan Thompson in attacco fa ampiamente il suo (27 punti). Soprattutto, non vengono mai meno lo spirito combattivo e l’unità di squadra, neppure nei momenti più difficili (vedi lo 0-4 del terzo set).

    Per quanto riguarda le turche, si sarebbe tentati di scrivere che Egonu non gioca la sua miglior partita: peccato che il tabellino parli di 36 punti con il 42% in attacco con tre ace e due muri. Cifre figlie soprattutto dell’accelerata che Paola riesce a dare quando i punti contano, nel caso specifico nel quarto set (chiuso con 9 centri personali). Se a questo si aggiungono la prova di grande spessore di Kara Bajema (19 punti) e Zehra Gunes (11), la solidità di Gabi e Aykaç e – al netto di qualche svarione clamoroso – la crescita di Ozbay, il responso è che questo Vakif sarà, come al solito, un osso duro per tutti nella fase decisiva della stagione.

    Foto Vero Volley

    I SESTETTI – Confermate le formazioni dell’andata per ambedue le squadre. Il Vakif ripresenta Bajema in posto 4 insieme a Gabi, con Ozbay in regia, Egonu opposta (accolta da una vera e propria ovazione all’ingresso in campo), Gunes e Ogbogu al centro e Aykaç libero. Per la Vero Volley ci sono Orro in palleggio, Thompson opposta, Folie e Stevanovic centrali, Sylla e Larson schiacciatrici, Parrocchiale libero.

    1° SET – Sblocca il punteggio Thompson, ma il primo punto di Egonu e un errore della statunitense portano subito avanti il Vakif (1-3). Il servizio di Sylla mette in difficoltà la ricezione turca e permette a Stevanovic e Larson di ribaltare il risultato (5-4). Sbaglia Egonu e arriva anche il break Vero Volley (7-5), ma rimedia subito Bajema con attacco e ace (7-7). Dopo qualche scambio in equilibrio (9-8), la battuta di Stevanovic provoca l’errore di Ozbay per il nuovo break (12-10); stavolta Milano non frena, anzi arrivano tre punti in serie – uno dei quali per un errore di rotazione davvero inconsueto del Vakif – e Guidetti non può fare altro che chiamare time out sul 15-11.

    Al rientro l’arbitro riesce a vedere un millimetrico attacco out di Egonu (complimenti!) e Thompson allunga ancora: 17-11, altro time out per il Vakif. Ogbogu spezza il predominio delle padrone di casa, che restano comunque saldamente avanti con Larson (19-13). Egonu e Gunes riguadagnano due punti (20-16), ma Milano reagisce alla grande e dilaga addirittura fino al 23-16 con Sylla. Sempre la schiacciatrice azzurra firma il 24-17 e Orro chiude i conti al secondo tentativo (25-18).

    2° SET – Si apre subito con un gran muro di Folie su Egonu, poi Larson si scatena con ace e attacco vincente per il 3-0. Il Vakif torna sotto grazie all’errore di Thompson (4-3), ma Orro mura Ogbogu per il controbreak (6-3). Il muro di Bajema riavvicina le ospiti (6-5), che dopo una lunga lotta punto a punto coronano la rincorsa con l’ace di Ozbay (9-9). Nuovo tentativo di fuga con l’ace di Larson (11-9) e nuovo pareggio firmato Egonu; stavolta però il Vakif passa avanti con Bajema, che firma due punti consecutivi per il 12-14.

    La Vero Volley resta a contatto (14-15, 16-17) e alla fine riacciuffa le avversarie con un altro ace di Larson (18-18). Un attacco di Bajema e un gran muro di Ogbogu (19-21) riportano avanti la squadra turca e Gaspari ferma il gioco; al rientro arriva anche il più 3, sempre di Bajema, ma l’errore di Egonu consente a Milano di tornare a contatto (21-22) e spinge Guidetti al time out. Dall’altra parte però fa tutto Bajema, che sigla i punti del 21-23 e del 22-24 e realizza anche l’ace finale (22-25).

    Foto Vero Volley

    3° SET – Parte subito fortissimo il Vakif: mani out di Gabi e ace di Ozbay, poi due attacchi di Egonu per lo 0-4 che provoca l’immediato time out. Al rientro Thompson accorcia con attacco e muro (2-4); Bajema tiene avanti le sue, ma una serie di difese strepitose permettono a Milano di rimontare fino al 7-7 con Orro e Larson. Arriva anche il vantaggio di casa con l’errore di Ogbogu (8-7) che dà il via a un lungo batti e ribatti (8-9, 11-10). A spezzare l’equilibrio è Thompson con due attacchi quasi miracolosi e un ace millimetrico: 15-13. Due di fila anche per Stevanovic che allunga: 17-14 ed è time out per il Vakif.

    Al rientro pasticciano Ogbogu e Bajema per il più 4, poi Stevanovic mura a uno la centrale USA (19-14). Dentro in regia Gulubay, che però commette subito invasione e costringe Guidetti a fermare di nuovo tutto: parziale complessivo di 5-0 per Milano. Il Vakif però recupera subito 3 punti (l’ultimo proprio di Gulubay) e sul 20-17 è Gaspari a chiamare time out; Egonu gli risponde con due ace consecutivi ed è 20-19. Milano non si scompone: attacco di Larson e muro di Folie per il nuovo break (22-19). Thompson mantiene il vantaggio (23-20), Egonu manda out e ci sono 4 set point: Gabi annulla i primi due, Thompson trasforma il terzo (25-22) e tiene viva la partita.

    4° SET – Larson e Thompson portano avanti Milano (2-0), ma Egonu e Bajema ribaltano la situazione sul 3-5. Bajema allunga (4-7), Ozbay commette un errore incredibile che riporta la Vero Volley a meno uno, poi si fa perdonare murando Sylla (6-9). Le padrone di casa comunque restano lì, grazie anche all’errore di Egonu (8-9), e riescono a completare la rimonta sul 12-12 con l’attacco out di Bajema, dopo altri spettacolari recuperi difensivi. Egonu però è implacabile in attacco (12-14) e Gunes, con l’ace del più 3, costringe Gaspari allo stop.

    Al rientro Folie e Thompson accorciano (14-15), ma la battuta di Egonu scava nuovamente il solco: 14-17. Sempre Egonu firma il mani out del 15-19; dentro Rettke, ma Gabi mette giù il 15-20 tra le proteste di casa per una presunta “doppia”. Sul 16-20 entra Davyskiba e beffa Egonu con l’ace del meno 3: time out Vakif. Si rientra in campo e arriva un altro ace della bielorussa, stavolta su Acar (18-20), poi Egonu interrompe la serie. Ancora l’opposta “impallina” Sylla per il più 4 (una palla che sarebbe finita out) e Rettke manda in rete la battuta del 19-23. Il set point (che è poi un match point) se lo procura Gunes; Folie annulla la prima chance, la chiusura – inevitabilmente – è di Egonu (21-25).

    Foto Vero Volley

    5° SET – Si gioca ormai solo per gli almanacchi. Guidetti conferma tutte le titolari, mentre Gaspari rivoluziona la formazione: dentro Candi, Rettke, Stysiak, Davyskiba e Negretti. Il Vakif prende subito un buon vantaggio con Gabi (0-2) e il muro di Egonu (2-5), che poi piazza anche l’ace del 3-7; Stysiak però accorcia fino al 6-7. Arriva anche il pareggio firmato dalla polacca (9-9), ma subito il Vakif si stacca nuovamente con Egonu (9-11). Gulubay si procura tre match point con l’ace dell’11-14 e l’ultimo punto è ancora di Egonu.

    Vero Volley Milano-VakifBank Istanbul 2-3 (25-18, 22-25, 25-22, 21-25, 11-15) andata 0-3Vero Volley Milano: Stysiak 4, Allard ne, Folie 8, Orro 3, Parrocchiale (L), Begic ne, Thompson 27, Rettke 3, Stevanovic 4, Negretti (L), Sylla 8, Davyskiba 3, Larson 16, Candi. All. Gaspari.VakifBank Istanbul: Ozbay 3, Aykaç (L), Akman ne, Ogbogu 7, Egonu 36, Gabi 9, Gulubay 2, Carutasu ne, Bajema 19, Acar, Cebecioglu, Gunes 11, Daalderop ne, Akbay (L) ne. All. Guidetti.Arbitri: Collados (Francia) e Jokelainen (Finlandia).Note: Spettatori 4938. Milano: battute vincenti 7, battute sbagliate 10, attacco 41%, ricezione 49%-27%, muri 7, errori 18. Vakif: battute vincenti 7, battute sbagliate 10, attacco 43%, ricezione 59%-44%, muri 9, errori 28. LEGGI TUTTO

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    Eleonora Fersino: “Stoccarda difenderà tanto e noi dovremo fare lo stesso”

    Di Redazione

    Vigilia europea per la Igor Gorgonzola Novara, che mercoledì 22 marzo alle 20 (diretta Eurosport 2 e Discovery+) ospiterà l’Allianz MTV Stuttgart nel ritorno dei quarti di finale di Champions League. Dopo il successo per 1-3 ottenuto nella gara d’andata in Germania, alle azzurre basterebbe vincere due set (o il match) per garantirsi un posto tra le migliori quattro d’Europa. Diversamente, in caso di vittoria esterna per 0-3 o 1-3, la qualificazione sarà messa in palio nel Golden Set al meglio dei quindici punti.

    Eleonora Fersino commenta così l’avvicinamento alla partita: “Dobbiamo completare il lavoro iniziato nella gara d’andata a Stoccarda, consapevoli che loro faranno di tutto per metterci in difficoltà e ribaltare il risultato perché in palio c’è qualcosa di grosso, come una semifinale di Champions League. Dovremo avere pazienza e lucidità, loro difenderanno molto e dovremo a nostra volta fare la differenza con il muro-difesa, mantenendo l’attenzione sull’attuazione del nostro gioco“.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Allianz MTV Stuttgart in ansia per il tecnico Tore Aleksandersen

    Di Redazione

    L’Allianz MTV Stuttgart sta vivendo la fase più importante della stagione senza il suo allenatore Tore Aleksandersen. La formazione tedesca, che mercoledì 22 marzo alle 20 sarà di scena sul campo dell’Igor Gorgonzola Novara per il ritorno dei quarti di finale di Champions League, è in ansia per l’aggravarsi delle condizioni di salute del tecnico norvegese, che sta combattendo con un tumore diagnosticatogli per la prima volta nel 2020.

    Aleksandersen è stato ricoverato in ospedale a Tubinga domenica 12 marzo e ovviamente non era presente neppure alla partita di andata, vinta da Novara per 3-1: secondo quanto riportato dalla Bild, prima e dopo il match il coach ha parlato telefonicamente con le sue giocatrici, in un momento di grande partecipazione emotiva. La speranza della società è che le sue condizioni migliorino per consentirgli quantomeno di sottoporsi alle terapie oncologiche.

    A Novara, come già accaduto in casa, la squadra sarà guidata in panchina dal secondo allenatore, il turco Faruk Feray Dzankovic. Nel frattempo, la società ha annunciato l’ingresso nello staff del 33enne svizzero Konstantin Bitter (ex Dresdner ed Erfurt), che ha firmato un contratto biennale.

    (fonte: Bild) LEGGI TUTTO