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    Itas agli ottavi di Cev Cup: riposo per Michieletto, Magalini in evidenza

    Il ritorno alla ilT quotidiano Arena di Trento, dopo due partite consecutive in trasferta, è fruttuoso per la Trentino Itas. I Campioni d’Europa questa sera si sono ripresentati al cospetto del proprio pubblico staccando senza particolari problemi la qualificazione agli ottavi di finale di 2025 CEV Cup (dove sfideranno i portoghesi del Benfica). Il compito iniziato in Romania sette giorni fa col promettente successo in quattro set nel match d’andata, è stato portato a termine oggi grazie al perentorio 3-0 ottenuto sui rumeni dell’Arcada Galati nella sfida di ritorno. Anche dopo aver vinto i due set che le servivano per garantirsi la qualificazione, la formazione gialloblù ha ugualmente voluto concludere con un successo senza macchia la propria prestazione, cogliendo la decima vittoria nei primi dodici incontri stagionali sin qui disputati.

    A risaltare più di tutti, in questo caso, è stato lo schiacciatore Giulio Magalini, che ha sfruttato bene l’occasione offertagli dall’allenatore Fabio Soli per mettersi in mostra e sostituire pienamente, anche nel tabellino finale, Alessandro Michieletto. Con 17 punti personali, il 65% in attacco, un muro e un ace, il martello scaligero ha infatti trascinato i compagni verso la vittoria, togliendo le castagne dal fuoco nei pochi momenti di equilibrio della contesa.  La Trentino Itas ha travolto l’avversario con la sua efficacia a rete (55% di squadra e 6 block vincenti) ed è piaciuta anche nel terzo set, con la sua “versione 2.0” che ha messo in mostra pure i giovani Bristot e Pellacani (3 punti a testa), subito a loro agio nel sestetto titolare.Sestetti – La Trentino Itas si ripresenta al pubblico della ilT quotidiano Arena a dieci giorni di distanza dall’ultima volta schierando Sbertoli in regia, Rychlicki opposto, Magalini e Lavia schiacciatori, Flavio e Kozamernik centrali, Laurenzano libero; turno di riposo per Michieletto, comunque in panchina. Il C.S. Arcada Galati risponde con Costantin al palleggio, Rata opposto, Kavogo e Marshall schiacciatori, Butnaru e Freimanis centrali, Kosinski libero.

    1° set – L’ace di Kozamernik rompe l’iniziale equilibrio (7-4), poi è Rychlicki in attacco a firmare l’ulteriore allungo (10-6); il Galati si innervosisce, inizia a sbagliare, concedendo il fianco alla fuga gialloblù che passa anche dalle schiacciate vincenti di Magalini (14-8). Due muri consecutivi di Butnaru sullo stesso Kamil provano a portare in partita i rumeni (15-12), ma ci pensa ancora una battuta punto di Kozamernik (17-12) a marcare la differenza e a chiudere anticipatamente il parziale, perché poi di fatto non c’è più storia (21-15, 23-16 e 25-17), con Magalini ancora in bella evidenza.2° set – Dopo il cambio di campo gli ospiti provano a reagire (2-4), ma la loro iniziale verve si spegne quasi subito contro il muro trentino e la battuta di Rychlicki (ace per il 7-6 interno). Nella parte centrale della frazione la Trentino Itas si distende, accelerando (da 11-10 a 15-11) anche grazie agli errori a rete dei rumeni. Il set è già indirizzato e ai Campioni d’Europa basta mantenere a debita distanza gli avversari (20-15, a segno Lavia due volte di fila) per viaggiare veloci verso il 2-0 che si materializza sul 25-20 e garantisce la qualificazione agli ottavi ancora prima di concludere il match.3° set – A obiettivo acquisito, l’allenatore Fabio Soli opera un ampio turnover, inserendo sin dall’inizio Acquarone in regia, Gabi Garcia opposto, Pellacani al centro, Pesaresi libero e Bristot in posto 4; proprio i servizi del giovane schiacciatore bellunese consentono a Trento di scappare via subito in bello stile (da 3-1 a 8-1). I gialloblù viaggiano veloci verso il 3-0, anche perché l’Arcada sparisce dal campo (12-4, 16-9 e 21-12); in mostra si mettono anche Gabi Garcia e Pellacani, che realizza i suoi primi punti in prima squadra (due attacchi e un muro). Il 3-0 è sigillato da un ace di Magalini, mvp del match sul 25-16.

    Trentino Itas 3C.S. Arcada Galati 0(25-17, 25-20, 25-16) Trentino Itas: Sbertoli, Lavia 5, Flavio 4, Rychlicki 7, Magalini 17, Kozamernik 6, Laurenzano (L); Bristot 3, Pellacani 3, Gabi Garcia 3, Acquarone 2, Pesaresi (L). N.e. Michieletto e Sandu. All. Fabio Soli.C.S. Arcada Galati: Butnaru 3, Constantin 2, Marshall 4, Freimanis 6, Rata 11, Kavogo 8, Kosinski (L); Bala 3, Ionescu 3, Bakonji, Aldea, Hernandez 2, Mohamed, Cristudor (L). All. Sergiu Stancu.Arbitri: Fragkakis di Atene (Grecia) e Portela di Porto (Portogallo).Durata set: 21’, 27’, 21’; tot 1h e 10’.Note: 2.768 spettatori, incasso di 15.814 euro. Trentino Itas: 6 muri, 7 ace, 6 errori in battuta, 5 errori in attacco, 55% in attacco, 47% (21%) in ricezione. C.S. Arcada: 5 muri, 3 ace, 17 errori in battuta, 9 errori in attacco, 45% in attacco, 39% (16%) in ricezione.Mvp Magalini.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Trento ospita l’Arcada Galati, Soli: Vogliamo staccare il pass per gli ottavi”

    Si giocano fra martedì e giovedì le gare di ritorno dei sedicesimi di finale di 2025 CEV Cup, la seconda competizione continentale per club in ordine di importanza. Mercoledì 20 novembre alla ilT quotidiano Arena di Trento la Trentino Itas affronterà i rumeni del C.S. Arcada Galati; fischio d’inizio programmato per le ore 20.30, con diretta su Radio Dolomiti.

    Per proseguire la propria corsa europea, continuando così ad ambire ad un altro risultato internazionale di prestigio, i Campioni d’Europa devono necessariamente vincere due set. Grazie al promettente successo per 3-1 dell’andata, tanto basterebbe alla squadra gialloblù per staccare la qualificazione al turno successivo. Al di là di tutto e senza dimenticare le insidie che una partita da dentro o fuori come questa può sempre presentare, la Trentino Itas ed il suo allenatore Fabio Soli vogliono la vittoria per proseguire il buon momento (nove successi nelle prime undici partite ufficiali sin qui disputate) e riprendere contatto con i propri tifosi nel miglior modo possibile.

    Fabio Soli (coach Itas Trentino): “Le insidie incontrate nella partita giocata mercoledì scorso in Romania sono lì a ricordarci che, nonostante il favore del pronostico, ogni partita va giocata e conquistata sul campo. Vogliamo staccare il pass per gli ottavi e vincere un’altra partita di fronte al nostro pubblico, proseguendo il cammino in questa competizione il più a lungo possibile. Sono convinto che la serie di partite ravvicinate che il calendario ci sta offrendo in questo periodo, con tipologie di squadre molto differenti fra loro, rappresenti per noi l’occasione per guadagnare ritmo di gioco e condizione, cosa che inevitabilmente ci è mancata nella prima parte di stagione”.

    Il tecnico gialloblù potrà contare su tutti gli effettivi a propria disposizione e deciderà fra le sessioni di allenamento di questa sera e di mercoledì mattina che tipo di formazione proporre in campo. 

    Mercoledì sera l’impianto di via Fersina ospiterà la ottantunesima partita europea casalinga della storia di Trentino Volley, la trentanovesima di sempre in CEV Cup, dove sino ad ora ha vinto in trentatré circostanze (uniche cinque sconfitte: due con Ankara nell’edizione 2005, una con Mosca in quella 2015, una col Fenerbahce e Tours in quella 2017).

    L’ultima vittoria fra le mura amiche in CEV Cup risale al 19 marzo 2019 (3-0 nella Finale d’andata dell’edizione 2019 col Galatasaray), mentre l’apparizione continentale più recente alla ilT quotidiano Arena di Trento è datata 13 marzo 2024: 3-1 su con Civitanova nella semifinale d’andata di Champions League, poi vinta. Il Club di via del Brennero in questo caso disputerà la 1.056^ gara ufficiale della sua storia, la 222^ internazionale (bilancio: 178 vittorie e 43 sconfitte).

    Il C.S. Arcada Galati giunge per la prima volta nella propria storia a Trento ad un anno esatto dall’ultima apparizione in Italia della sua storia (gara della fase a gironi di Champions League, persa per 3-0 a Civitanova Marche) con l’obiettivo di provare a ribaltare il risultato sfavorevole dell’andata e non concedere più di un set ai padroni di casa. Tanto dovrà fare per strappare la qualificazione agli ottavi, unico risultato che le consentirebbe di proseguire la corsa nella competizione, dove nel recente passato (edizione 2020) era arrivato sino ai quarti di finale.

    Dopo il match d’andata, la squadra allenata dall’ex centrale di Martina Franca e Forlì Sergiu Stancu non ha più giocato partite ufficiali, osservando nello scorso weekend il turno di riposo in corrispondenza della ottava giornata del campionato nazionale (che conta undici squadre). In questo modo non ha mosso passi in classifica, dove ora si trova al quinto posto con 12 punti, quattro vittorie e tre sconfitte. 

    La rosa del C.S. Arcada Galati: 1. Landry Kavogo Yaoussia (s), 3. Filip Andrei Costantin (p), 4. Wilfrio Encarnacion Hernandez (c), 5. Andrei Butnaru (c), 6. Bernard Bakonji (p), 7. Ovidiu Costin Darlaczi (s), 8. Steven Marshall (s), 9. Veniamin Ioan Aldea (c), 11. Carol-Gabriel Kosinski (l), 12. Marian Iulian Bala (s), 13. Alexandru Rata (o), 14. Gustavs Freimanis (c), 15. Liviu Cristudor (l), 16. Mohamed Abdelmohsen Soliman (c), 22. Mario Eduard Panait (o), 28. Alexandru Ionescu (o).  Allenatore Sergio Stancu.

    In archivio fra le due Società c’è solo il match d’andata, giocato lo scorso 13 novembre a Galati con vittoria gialloblù per 3-1 (25-18, 22-25, 25-16, 25-22) e Michieletto best scorer (21 punti). Il bilancio complessivo contro squadre rumene parla solo in favore di Trentino Volley, tenendo conto anche dei quattro successi complessivi su Zalau (edizione 2011 di Champions League) e Craiova (edizione 2015 di CEV Cup). A Trento le squadre provenienti dalla Romania hanno giocato solo due partite, vincendo complessivamente appena un set (per mano del Craiova).

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    L’Itas ipoteca gli ottavi di CEV Cup, Galati battuto a domicilio per 1-3

    Esordio con vittoria per la Trentino Itas in CEV Cup maschile. La squadra campione d’Europa batte in quattro set i rumeni del C.S. Arcada Galati (18-25, 25-22, 16-25, 22-25) nel match di andata dei sedicesimi di finale e ipoteca così il passaggio del turno. Il match di ritorno si disputerà tra una settimana, mercoledì 20 novembre alle ore 20.30 a Trento.

    Grande protagonista della sfida Alessandro Michieletto, autore di 21 punti. In doppia cifra per l’Itas anche Lavia (16) e Flavio (12). Best scorer per il Galati è Freimanis con 11 punti a referto.

    SESTETTI – La Trentino Itas si presenta in Romania con lo stesso sestetto che ha concluso brillantemente il 48° derby dell’Adige domenica sera con Verona; l’allenatore Fabio Soli per lo starting six sceglie quindi di nuovo Rychlicki nel ruolo di opposto in diagonale al regista e Capitano Sbertoli, Michieletto e Lavia agiscono in posto 4, al centro della rete ci sono Flavio e Kozamernik, il libero è Laurenzano. Il C.S. Arcada Galati risponde con Costantin al palleggio, Rata opposto, Kavogo e Marshall schiacciatori, Butnaru e Freimanis centrali, libero.

    1° SET – L’inizio gialloblù è contratto: i rumeni lavoro bene con muro e servizio e si portano avanti 3-5 e poi anche 5-8 quando Lavia fatica a passare a rete. La riscossa trentina si materializza con i muri di Kozamernik e Flavio e con un fallo di posizione fischiato ai locali, break che consente alla squadra di Soli di passare a condurre 14-12. Il time out di Stancu è infruttuoso, perché alla ripresa del gioco due ace del centrale sloveno e un altro muro dell’omologo brasiliano portano il punteggio sul 17-12, costringendo il tecnico dei locali ad interrompere ancora il gioco. Alla ripresa Flavio detta ancora legge a muro (22-16) e per Trento è facile amministrare l’ampio vantaggio e portarsi avanti 1-0 già sul 25-18, con Michieletto che chiude il parziale grazie ad un attacco vincente contro il muro a tre. 2° SET – Il buon momento trentino prosegue anche in avvio di secondo set (subito 3-1 con Rychlicki in evidenza), ma Freimanis col servizio costruisce l’immediata parità a quota 4. Michieletto firma l’allungo (7-5), ma in seguito Butnaru e Marshall permettono ai rumeni di pareggiare i conti a quota 8 e poi di scappare via sul 9-12. Soli interrompe il gioco, ma alla ripresa è ancora lo schiacciatore canadese del Galati a fare la differenza, spingendo al +6 i padroni di casa (9-15). Trento non si arrende e prova ricostruire il proprio set con Michieletto e Flavio (14-17), poi ci pensa Lavia a firmare il meno due (18-20); la Trentino Itas vede gli avversari sempre più vicini (22-23) ma proprio nel finale perde definitivamente contatto con Kozamernik che si fa fermare a muro da Freimanis (22-25).3° SET – La Trentino Itas prova a scuotersi dopo il cambio di campo: Lavia e Flavio, ancora a segno a muro, disegnano il primo vantaggio significativo (5-2, time out di Stancu). Michieletto alza i giri del motore in fase di ricostruita (10-5) ma il Galati risponde con Rata sino al 13-10. L’ingresso di Acquarone (in battuta) e di Gabi Garcia a rete è particolarmente indovinato; il regista trova una buona serie di servizi che conducono i gialloblù sino 21-12; ci pensano poi Michieletto e lo stesso opposto portoricano a chiudere velocemente i conti e a portare gli ospiti sul 2-1 già in corrispondenza del 25-16.4° SET – Il monologo dei Campioni d’Europa prosegue anche nel successivo periodo, che vede Acquarone e Gabi Garcia in campo sin dal primo scambio: proprio una buona rotazione dell’opposto in battuta produce il primo strappo rilevante (6-1). L’Arcada Galati ci crede (7-4), poi soffre in ricezione e perde ulteriore contatto (10-4), ma successivamente con gli attacchi di Ionescu inizia a recuperare sempre più terreno (13-10, 17-14), sino al 19-18, momento in cui Soli interrompe il gioco. Alla ripresa un break point di Gabi Garcia indirizza definitivamente la frazione (23-20) e il match che si conclude sul 25-22 con un attacco di Flavio.

    C.S. Arcada Galati 1Trentino Itas 3(18-25, 25-22, 16-25, 22-25)C.S. Arcada Galati: Kavogo Yaoussia, Hernandez 1, Constantin 3, Butnaru 9, Bakonji 1, Marshall 10, Aldea, Kosinski(L), Bala 13, Rata 9, Freimanis 11, Cristudor(L), Abdelmohsen Soliman, Ionescu 5. Non entrati. All. Stancu.Trentino Itas: Pesaresi(L), Kozamernik 6, Michieletto 21, Sbertoli, Garcia Fernandez 8, Rychlicki 8, Laurenzano(L), Lavia 16, Gualberto 12, Acquarone. Non entrati Bristot, Pellacani, Magalini, Bartha. All. Soli Fabio.Arbitri: Voudouris, Hulka. Note – durata set: 24′, 28′, 23′, 28′; tot: 103′. C.S. Arcada Galati: Battute sbagliate 17, Battute vincenti 4. Trentino Itas: Battute sbagliate 10, Battute vincenti 6.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Sorteggi CEV Cup maschile, nei sedicesimi l’Itas Trentino affronterà i rumeni del Galati

    Sorteggiato in Lussemburgo il tabellone di 2025 CEV Cup e i relativi abbinamenti del primo doppio turno di gare, i trentaduesimi di finale. In qualità di testa di serie, la Trentino Itas inizierà però la sua avventura nel secondo trofeo continentale – a cui prende parte per la quinta volta nella sua storia dopo la presenza nelle edizioni 2005, 2015, 2017 e 2019 – nei sedicesimi di finale (il round successivo), entrando in gioco solamente a metà novembre come accadrà ad altri quindici club, fra cui Tours, Friedrichshafen e i campioni in carica del Rzeszow, e alle squadre eliminate dalle fasi preliminari di CEV Champions League.L’avversario di Trento saranno i rumeni del Galati, mai affrontati prima in diciotto precedenti stagioni di Coppe Europee. Per la Società Campione d’Europa la trasferta da sostenere per la gara d’andata del 13 novembre sarà quindi un viaggio inedito, ma non il primo in assoluto in Romania; in precedenza era stata infatti a Zalau l’8 dicembre 2010 per la fase a gironi dell’edizione 2011 di Champions League (poi vinta) e a Craiova il 13 gennaio 2015 proprio per la CEV Cup. In entrambe le occasioni arrivò il successo in tre set. La partita di ritorno si disputerà invece alla ilT quotidiano Arena di Trento il 20 novembre.Accederà agli ottavi di finale (4-18 dicembre 2024) la squadra che otterrà il maggior numero di punti nell’arco delle due gare; i punti vengono assegnati come in campionato: 3 per la vittoria per 3-0 o 3-1, 2 per il successo al tie break, 1 per la sconfitta al tie break (golden set a 15 in caso di parità di punti). Il cammino che porterà alle due sfide di finale (programmate fra il 2 e 9 aprile 2025) sarà composto poi anche dai Play Off Challenge (14-29 gennaio 2025), quarti di finale (12-26 febbraio 2025) e semifinali (12-19 marzo 2025).

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Giampaolo Medei: “Dalla Polonia bisognerebbe cominciare a imparare”

    Prima Coppa europea per l’Asseco Resovia, prima CEV Cup nella storia per una squadra polacca, secondo trofeo continentale dell’anno per un paese che sogna uno storico “triplete”. La finale vinta dai biancorossi di Rzeszow contro l’SVG Luneburg ha il dolce sapore della prima volta un po’ per tutti; non per l’allenatore Giampaolo Medei, che questa competizione l’aveva già vinta nel 2017 a Tours, ma che sta comunque vivendo l’ennesima stagione di successo della sua fortunata carriera fuori dall’Italia. È il tecnico marchigiano a raccontarci, in un’intervista esclusiva, l’euforia della sua squadra e di tutto l’ambiente.

    “Per la verità non abbiamo avuto molto tempo per festeggiare – ammette Medei – perché quest’anno il calendario in Polonia è veramente crudele: giochiamo ogni 3 giorni da ottobre e siamo già partiti per una nuova trasferta, quindi ci siamo goduti la vittoria solo per un giorno. Detto questo, in Polonia il nostro successo ha avuto un’eco incredibile, un po’ perché è la nostra prima coppa e molto perché in tanti sognano l’eventuale en plein europeo: se ne parla dappertutto, c’è una grande risonanza“.

    Foto Asseco Resovia

    L’Asseco è arrivato in CEV Cup dalla Champions League, in cui aveva ottenuto 3 vittorie, e in 12 partite ha affrontato avversarie del calibro di Trento (che ha anche sconfitto a domicilio), Tours, ACH Ljubljana, Zawiercie, Fenerbahce e appunto Luneburg. Altro che “coppetta”…

    “Sì, il percorso è stato impegnativo, in particolare i quarti contro lo Zawiercie: prima di tutto perché è una squadra molto forte, che ha rifilato un doppio 3-0 a Milano, e poi perché lo abbiamo affrontato in grande emergenza. Tra dicembre e gennaio ci sono mancati Zatorski, Kochanowski, Drzyzga, e anche Cebulj stava rientrando da un infortunio. Vincere 3-0 in casa è stata un’impresa e credo proprio che quello sia stato il turno decisivo“.

    In quella gara di resistenza che è la PlusLiga, adesso l’Asseco Resovia ha la fortuna o l’abilità di presentarsi al meglio al giro decisivo.

    “Finalmente siamo al completo, e puntiamo a mantenere il quarto posto in classifica, raggiungendo il prima possibile la certezza matematica per poterci garantire una settimana piena di lavoro. I playoff quest’anno in Polonia dureranno solo 3 settimane, con gare di andata e ritorno ed eventuale Golden Set in tutti i turni: in questo senso noi possiamo dire di avere un piccolo vantaggio, perché a questa formula siamo ormai abituati! Il nostro obiettivo è vincere una medaglia: l’anno scorso ci siamo riusciti arrivando terzi e ci piacerebbe almeno ripeterci, o anche fare meglio, perché la mia squadra quando è al completo può giocarsela con tutti“.

    Foto CEV

    Da tanto tempo si parla di un campionato polacco ormai competitivo con quello italiano, e i risultati delle Coppe sembrano confermarlo. Lei cosa ne pensa e quali sono le differenze?

    “Io credo che il livello delle squadre più forti sia simile, ma che il paragone non si possa fare perché le condizioni sono molto diverse. Se nel campionato italiano aggiungessimo 4 squadre e togliessimo uno straniero dal campo, se ne potrebbe parlare… sono fattori molto condizionanti. Certo, la Polonia ha la fortuna di avere in casa una grande quantità di giocatori, di alto ma soprattutto di medio livello, cosa che non si può dire per l’Italia. Aggiungo che loro hanno guardato molto all’Italia a partire dal 2000, e da noi hanno copiato tante cose e continuano a farlo: dal punto di vista organizzativo e delle strutture, infatti, molti aspetti sono simili. Io credo che ci abbiano raggiunto e che in alcune cose siano anche avanti, e forse anche dall’Italia si farebbe meglio a guardare un po’ a quello che si fa in Polonia: è vero che la concorrenza fa bene, ma bisogna usarla come ispirazione, altrimenti non serve“.

    In che cosa ci si potrebbe ispirare alla Polonia, per esempio?

    “Sicuramente loro sono molto più avanti di noi nel seguito enorme che ha questo sport e nella visibilità mediatica. Avere tutte le partite in diretta tv aiuta immensamente ad attirare sponsor e appassionati. Del resto basta pensare che fino a vent’anni fa qui non esisteva nemmeno un campionato professionistico: avevano una grande tradizione con la nazionale, ma a livello organizzativo c’era il nulla“.

    Foto Asseco Resovia

    C’è qualche protagonista del campionato polacco che le piacerebbe vedere in Superlega?

    “Partiamo dal presupposto che non è semplice fare uscire dalla Polonia i giocatori più forti, e infatti in pochi giocano all’estero: Leon, Semeniuk, Kurek. Ormai i campionati sono vicini sia a livello tecnico che economico, e molti preferiscono rimanere. Detto questo, a me piacerebbe moltissimo vedere in Italia Tomasz Fornal, un giocatore che magari è poco conosciuto al di fuori della cerchia degli addetti ai lavori: è uno schiacciatore completo in tutti i fondamentali, come ce ne sono davvero pochi, uno di quelli che in una squadra sono davvero utilissimi. Purtroppo, come dicevo prima, non verrà (ha appena rinnovato il contratto con lo Jastrzebski Wegiel, n.d.r.)!“.

    E a lei, Medei, farebbe piacere tornare?

    “Molto… diciamo che ho sentito molte voci su un mio possibile ritorno e mi piacerebbe che quelle voci si concretizzassero“.

    di Eugenio Peralta LEGGI TUTTO

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    L’Asseco Resovia di Medei regala la prima CEV Cup alla Polonia

    Due Coppe maschili portate a termine fin qui e due vittorie per la Polonia: è la prima volta che accade nella storia delle competizioni europee, anche perché è la prima volta in assoluto che una squadra polacca riesce ad aggiudicarsi la CEV Cup. A riuscire nell’impresa è l’Asseco Resovia, con un gran bel contributo anche dall’Italia grazie alla conduzione tecnica di Giampaolo Medei e Alfredo Martilotti. Davanti a 4300 tifosi in delirio l’Asseco, che si era imposta con un netto 3-0 all’andata in casa dell’SVG Luneburg, vince subito i due set necessari per portarsi a casa il trofeo e dà il via a una lunga festa che dura fino alla conclusione del terzo e ormai inutile parziale.

    Il Luneburg si gioca tutte le sue chance in un primo set equilibrato, nel quale non riesce a sfruttare un set point sul 23-24; poi i tedeschi cadono sotto i colpi della battuta dell’Asseco, che limita gli avversari a un preoccupante 23% di ricezione positiva e si porta dietro anche 16 muri-punto. Inarrestabile Stéphen Boyer, che in due set firma 14 punti con il 71% in attacco e 4 muri; è la vittoria del connazionale Louati ma anche dei nazionali polacchi di ieri e di oggi – Drzyzga, Klos, Kochanowski, Zatorski – e dello statunitense Torey Defalco, recuperato proprio per la fase decisiva della stagione dopo una lunga assenza per infortunio.

    [IN AGGIORNAMENTO]

    Asseco Resovia-SVG Luneburg 3-0 (27-25, 25-18, 25-22)Asseco Resovia: Bucki 7, Klos 5, Kochanowski 3, Staszewski 5, Boyer 14, Kozub, Drzyzga 2, Potera (L), Louati 5, Zatorski (L), Mordyl 5, Cebulj 3, Defalco 7, Wrobel 1. All. Medei.SVG Luneburg: Slivinski 2, Leeson 3, Elser 5, Elgert 1, Rohrs 11, Worsley (L), Kunstmann 3, Mohwinkel 6, Gerken, Bohme 4, Ketrzynski 10, Knigge 3. All. Hubner.Arbitri: Popovic (Serbia) e Akinci (Turchia).Note: Spettatori 4300. Resovia: battute vincenti 6, battute sbagliate 14, attacco 48%, ricezione 37%-13%, muri 16, errori 17. Luneburg: battute vincenti 3, battute sbagliate 12, attacco 40%, ricezione 23%-6%, muri 7, errori 20.

    (fonte: CEV) LEGGI TUTTO

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    L’Asseco Resovia trionfa in Germania e mette le mani sulla CEV Cup

    A senso unico la finale di andata della CEV Cup maschile: trionfa in trasferta l’Asseco Resovia, che si impone in tre set sul campo dell’SVG Luneburg e vede sempre più vicina la conquista del primo trofeo internazionale della sua storia. La squadra di Giampaolo Medei domina in lungo e in largo in Germania, dimostrandosi solidissima in battuta e a muro e approfittando anche dei 25 errori-punto avversari: soltanto nel terzo set c’è equilibrio fino al 17-18, poi i polacchi prendono definitivamente il largo.

    A trascinare l’Asseco alla vittoria sono Torey Defalco, autore di 16 punti con ben 5 ace, e Jakub Kochanowski, che mette a segno 6 muri vincenti (su 11 punti totali); gara sopra le righe anche per Karol Klos (7 su 8 in attacco e 2 muri). I tedeschi non riescono a portare neppure un giocatore in doppia cifra: il migliore è Erik Rohrs con 8 punti e il 54% in attacco. Decisamente non un gran viatico per la finale di ritorno in programma martedì 19 marzo in Polonia.

    SVG Luneburg-Asseco Resovia 0-3 (16-25, 17-25, 21-25)SVG Luneburg: Slivinski ne, Leeson ne, Elser 1, Elgert 2, Rohrs 8, Worsley (L), Kunstmann 4, Mohwinkel 4, Gerken, Bohme 6, Ketrzynski 5, Knigge 6. All. Hubner.Asseco Resovia: Bucki 10, Klos 9, Kochanowski 11, Staszewski ne, Kozub, Drzyzga, Potera (L) ne, Louati 4, Zatorski (L), Mordyl ne, Cebulj, Defalco 16, Wrobel ne. All. Medei.Arbitri: Caramez Pereira (Portogallo) e Cesare (Italia).Note: Spettatori 3200. Luneburg: battute vincenti 3, battute sbagliate 15, attacco 41%, ricezione 51%-31%, muri 4, errori 25. Resovia: battute vincenti 6, battute sbagliate 15, attacco 53%, ricezione 53%-33%, muri 9, errori 18.

    (fonte: CEV) LEGGI TUTTO

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    CEV Cup maschile: SVG Luneburg e Asseco Resovia in finale

    Finale a sorpresa per la CEV Cup maschile: ad affrontarsi nella doppia sfida decisiva per il trofeo (andata martedì 12 marzo, ritorno tra il 19 e il 21) saranno i tedeschi dell’SVG Luneburg e i polacchi dell’Asseco Resovia, che hanno eliminato in semifinale le due rappresentanti della Turchia, Arkas Izmir e Fenerbahce PRL Istanbul. Clamorosa, in particolare, la rimonta dei tedeschi, che dopo lo 0-3 dell’andata si sono imposti per 3-1 al ritorno e hanno vinto anche il Golden Set di spareggio per 15-8. Rimpianti giganteschi per Grozer e compagni, che nel terzo parziale non sono riusciti a sfruttare ben 5 set point che avrebbero chiuso la pratica. Per i padroni di casa 23 punti a testa di Erik Rohrs e del canadese Jesse Elser.

    L’Asseco Resovia di Giampaolo Medei, invece, ha bissato il successo di una settimana prima sul campo del Fenerbahce, vincendo in modo nettissimo i due set necessari per la qualificazione prima di dare spazio alle seconde linee nel terzo. Muro e battuta polacchi non hanno dato alcuna possibilità ai turchi (fuori partita Luburic e Kooy) e l’attacco ha fatto il resto con una prova stellare di Torey Defalco, autore di 15 punti in due set con il 55% in attacco. L’Asseco torna così a giocarsi la Coppa a 12 anni dalla sua ultima finale, che fu anche l’ultima di una squadra polacca nella competizione, mentre per il Luneburg si tratta di una prima volta assoluta (l’ultima formazione tedesca a giocare e vincere la finale fu il Berlin Recycling nel 2016).

    SEMIFINALISVG Luneburg (Germania)-Arkas Izmir (Turchia) 3-1 (17-25, 25-23, 30-28, 25-18) Golden Set 15-8 andata 0-3Fenerbahce PRL Istanbul (Turchia)-Asseco Resovia (Polonia) 0-3 (17-25, 14-25, 26-28) andata 1-3

    FINALESVG Luneburg (Germania)-Asseco Resovia (Polonia)

    (fonte: CEV) LEGGI TUTTO