More stories

  • in

    Alcaraz: “Penso che le finali non si giocano, si vincono”

    Carlos Alcaraz al servizio (foto LaNacion)

    Carlos Alcaraz ha già ritrovato una buonissima condizione nel primo torneo disputato dopo uno stop di 103 giorni. Sul rosso di Buenos Aires, il n.1 più giovane di sempre affronta per il titolo il britannico Cameron Norrie, non uno dei specialisti della terra battuta ma tennista sempre combattivo e capace di tirare fuori il meglio in ogni condizione di gioco. Alcaraz dopo la vittoria in semifinale ha parlato alla stampa, felice di aver conosciuto la stella della NBA Jimmy Butler prima del match (riportiamo il tweet del torneo su questo simpatico incontro), ma anche super concentrato per una finale che non vuole giocare, vuole solo vincere.
    “L’incontro con Butler? Sapevo che sarebbe successo, perché è rappresentato da IMG, come me. Incontrare questo tipo di giocatori, star, è ancora qualcosa di nuovo per me. Non mi vedo ancora a quel livello, penso cose tipo, ‘Accidenti, c’è Jimmy Butler’. Che una star come lui venga a vedere la mia partita lo apprezzo molto. Il basket è uno sport che mi piace, mi piace giocare e anche guardarlo quando posso. Diciamo che non me la cavo molto male tutto sommato con la palla da basket…”

    ¿Querían saber cómo tira Carlos?👀🏀
    📞 @MiamiHEAT @NBALatam pic.twitter.com/iP1YQldVE3
    — Argentina Open (@ArgentinaOpen) February 18, 2023

    Tornando al tennis, ecco le dichiarazioni di Carlos sulla finale di stasera a Baires. Un match che ritiene difficile ma che vuole assolutamente vincere. “Norrie è un grande giocatore, un guerriero. Devo giocare al mio meglio per batterlo: essere molto aggressivo, cercare di imporre il mio gioco, fare quello che ho fatto finora con più intensità e divertirmi. È una finale, non tutti i giorni si gioca una finale e devo godermi il momento. Ripeto sempre la stessa cosa: quando mi diverto gioca al miglior livello”.
    “È normale che in una finale si senta la tensione, ma aver un po’ di tensione aiuta a mantenerti concentrato, non ti lascia distrarre. A volte sembra che io abbia il gioco e il match sotto controllo, poi arriva un momento in cui mi disconnetto un attimo dal match e lì arrivano i problemi. Sto lavorando affinché questo non accada. Sono un giocatore molto competitivo e affronto le finali con una semplice filosofia: le finali non si giocano, si vincono. Ho questo ben chiaro in testa. Devo dare il massimo, non posso lasciare che il nervosismo di una finale mi blocchi, che non mi lasci correre il braccio, divertirmi o non essere me stesso in campo. Soprattutto all’inizio è molto importante scaricare il grosso della tensione che senti per il fatto di giocare una finale, così me la posso godere”. LEGGI TUTTO

  • in

    Rientro vincente per Alcaraz a Buenos Aires, dopo 103 giorni dall’ultimo incontro giocato

    Carlos Alcaraz a Buenos Aires (foto Getty Images)

    103 giorni. Tanto era passato dall’ultimo match giocato da Carlos Alcaraz sul tour ufficiale, esattamente il 4 novembre scorso al 1000 di Bercy, quando gettò la spugna contro Rune per un problema muscolare. Così terminò la sua trionfale stagione 2022, chiusa da n.1 più giovane della storia. Quindi l’improvviso e doloroso crack in allenamento presso l’accademia di Ferrero, un guaio muscolare rimediato nel tentativo di recuperare una banale smorzata in una delle ultime sessioni di allenamento prima di volare in Australia in gennaio. L’ecografia conferma l’infortunio e addio primo Slam del 2023. Mastica amaro “Carlito”, ma guarisce, si allena e vola per la prima volta a Buenos Aires, stella del torneo Argentino. Finalmente, dopo oltre cento giorni di assenza, il campione di Murcia è tornato in campo sul rosso della capitale Argentina e ha vinto, pur soffrendo un po’, contro Laslo Djere, uno che sui quei campi sa giocare eccome, che devi prendere con le molle. 6-2 4-6 6-2 lo score in un’ora e 59 minuti, vittoria che gli apre le porte dei quarti di finale, dove venerdì affronterà un altro serbo, Dusan Lajovic.
    Tutto esaurito sul campo dedicato al leggendario Guillermo Vilas, inclusa una Gabriela Sabatini applaudita quanto (e forse più…) di Alcaraz prima dell’avvio del match, sotto le stelle di Baires. La partita è stata ricca di alti e bassi, momenti di grande tennis da parte di Alcaraz, ma ancora parecchia ruggine, con errori non forzati e qualche scelta rivedibile soprattutto nel secondo set, nel quale è calato ed ha risposto molto male. Nel terzo set ha alzato il livello, più intensità, meglio anche al servizio, facendo valere tutta la sua maggiore qualità sul rivale.
    “È una bella sensazione vincere di nuovo. È passato molto tempo senza competizioni, senza partite, solo per riprendermi e finalmente ho ottenuto la mia prima vittoria del 2023″ dichiara Carlos a caldo in campo. Non mi aspettavo un ambiente così bello, una grande atmosfera per me. Ho avuto un’accoglienza fantastica. Spero che continui così e di poter continuare con questa energia”.

    Un Gran Regreso 🙌@carlosalcaraz makes his return to the tour in style, taking out Djere 6-2 4-6 6-2 to book a spot in the quarterfinals against Lajovic!#ArgOpen2023 pic.twitter.com/dJLZ7FwziX
    — Tennis TV (@TennisTV) February 16, 2023

    Dopo il debutto di Alcaraz, oggi (non prima delle 18.30 ora locale) toccherà a Lorenzo Musetti, opposto al tennista locale – e frequentatore di tanti Challenger in Italia – Pedro Cachin. LEGGI TUTTO

  • in

    Alcaraz: “Segreti? Penso al coraggio con cui gioco”

    Alcaraz posa con il quotidiano “La Nacion” (foto Filipuzzi – LaNacion)

    Scatta oggi l’ATP 250 di Buenos Aires, con Fabio Fognini e Lorenzo Musetti al via per i colori azzurri. C’è molta attesa per vedere il toscano tornare sulla terra battuta dopo i grandi miglioramenti apportati nel suo gioco nella seconda parte del 2022, con un balzo in classifica che gli consente di essere terzo nel seeding in Argentina e quindi già al secondo turno (attende il vincente di Monteiro – Cachin). Tuttavia il pubblico albiceleste non vede l’ora di ammirare sul rosso di Baires l’ex n.1 più giovane dell’Era Open, Carlos Alcaraz, sbarcato per la prima volta – come Musetti – nella capitale argentina. Il fortissimo allievo di JC Ferrero torna finalmente sul tour dopo ben 4 mesi. Il suo ultimo match infatti risale al k.o. sofferto all’indoor di Bercy lo scorso autunno, quando un problema muscolare lo costrinse a saltare le ATP Finals e la Davis. Brutta fine, ma peggior principio… Infatti nemmeno il 2023 di “Carlito” è iniziato bene, visto che un nuovo infortunio muscolare rimediato in allenamento appena prima della trasferta in Australia gli ha fatto perdere anche il primo Slam della stagione. Alcaraz adesso sta bene, e scalpita. Ha tantissima voglia di tornare in campo, giocare e vincere. Il suo obiettivo è chiaro: tornare lassù, al n.1 del mondo, conseguenza di tante vittorie. Tuttavia nell’intervista rilasciata a La Nacion (quotidiano di Buenos Aires), afferma che forse lo scorso anno è arrivato in cima fin troppo presto, con ancora molte cose da migliorare e imparare. Riportiamo alcuni interessanti passaggi dell’intervista di Carlos.
    “Questo sarà il mio primo torneo dopo Parigi-Bercy. Sono passati quasi quattro mesi, ma quando entro in campo penso sempre a vincere, non ad altro” afferma Carlos. “So che non sarà facile dopo tanto tempo senza giocare ai massimi livelli, ma sono venuto qualche giorno prima per allenarmi con buoni giocatori e riprendere quel ritmo”.
    “La verità è che il paradiso (n.1 del ranking, ndr) è arrivato molto più velocemente di quanto pensassi. Dico che ho toccato il cielo con le mie mani, in base ai risultati che ho ottenuto, ma forse non sono arrivato al vertice in termini di livello di gioco o altri aspetti. Insomma, devo continuare a crescere, come giocatore, come persona, è importante crescere in tutti i settori. Sono già salito al vertice ma devo continuare a maturare. I migliori nella storia del tennis, come Rafa, Roger e Novak, non sono mai rimasti fermi e sono migliorati costantemente nel tempo. Spero di fare quei piccoli salti e migliorare il mio tennis, fisicamente e mentalmente”.
    Interessante il passaggio in cui analizza le proprie qualità: “Credo che la fiducia in se stessi sia estremamente importante. Ero convinto di poter ottenere molto presto un buon risultato in un Grande Slam. Ho detto che avrei vinto e grazie a Dio ce l’ho fatta. Ho molta fiducia nella mia squadra, ho molta fiducia nel mio lavoro e in me stesso, e nel livello che stavo mostrando. In generale non fallisci se fai un buon lavoro, se giochi con un buon livello e una buona mentalità. Alla fine i risultati arrivano. Potrebbero arrivare prima o poi, ma arrivano. E a me è accaduto agli US Open 2022. Segreti? Penso al coraggio con cui gioco. Non ho paure, non importa chi sia il rivale. È stato la base per ottenere i risultati che ho già raggiunto. Ho sempre preso tutto in modo naturale per affrontare i migliori. Quell’ambizione mi ha reso quello che sono adesso”.
    Altrettanto importante quest’analisi riguardo al suo modo di giocare. Il fatto di possedere una certa varietà lo rende un tennista con schemi diversi e quindi più difficile da affrontare: “Penso che la creatività sia molto importante perché l’avversario non può prevedere cosa farai. Ci sono giocatori che finiscono sempre per fare lo stesso schema e questo non va bene per arrivare in alto. Oggi studiare le partite e i rivali è importante, e quando ti studiano se sanno che farai sempre più o meno sempre lo stesso, è più facile per loro metterti in difficoltà. Ecco perché la creatività e riuscire a fare un po’ di tutto è un’arma in più. Nel mio caso ho un gioco che mi permette di poter attuare molti schemi, è fondamentale e mi rende imprevedibile“.
    Alcaraz crede che l’esser cresciuto in un contesto tranquillo l’hai aiutato a diventare quel che è oggi: “Venire da una zona tranquilla, da un paesino dove tutti ti conoscono, dove uscivo con i miei amici e dove ci conosciamo praticamente tutti, aiuta. Aiuta a non andare troppo lontano, in modo che la fama non ti dia alla testa, a non fare cose che non ti fanno bene. In generale ho gestito tutto molto bene, con la mia famiglia, con i miei amici, con il mio team… sono persone molto serie, professionali. Ed è anche per questo che sono sulla strada giusta. Considero la fama come qualcosa di naturale, ma alla fine conduco una vita normale, anche se è vero che sono un po’ più famoso di prima. Sono molto vicino alle persone e mi piace continuare così, perché vedo come mi incoraggiano”.
    Un piccolo rimpianto Alcaraz ce l’ha, non aver giocato contro Federer: “Sì, la verità è che mi sarebbe piaciuto tantissimo giocare contro Roger, sarebbe stato un sogno. Ho giocato contro Rafa e contro Novak, non sono riuscito a giocare con Federer. È un peccato. Amavo il suo tennis. Mi piaceva guardarlo giocare. Sono cresciuto guardando le sue partite, giocava in modo incredibile”.
    Alcaraz potrebbe trovare come primo avversario Fabio Fognini se il ligure batterà al 1° turno Laslo Djere. Un’eventuale sfida con Musetti invece potrebbe avvenire solo in finale, visto che Lorenzo è nella parte bassa del tabellone. Tutti abbiamo ancora in mente la straordinaria finale di Amburgo 2022, dove il carrarino superò lo spagnolo regalandosi il successo finora più importante in carriera. La speranza, anche per lo spettacolo che questo incrocio può potenzialmente regalare, è che le sfide tra Carlos e Lorenzo possano diventare un “classico” sulla terra battuta. E non solo.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

  • in

    Carlos Alcaraz paragona Federer a Messi: “per il suo talento e la facilità di gioco”. Ed arriva il tatuaggio 11-09-22

    Carlos Alcaraz nella foto – Foto Getty Images

    Carlos Alcaraz ha sollevato un vero e proprio entusiasmo dal suo arrivo per il torneo ATP 250 di Buenos Aires, anche se non tutti hanno avuto il privilegio di incontrarlo di persona. Un media che ha avuto questa opportunità è OLÉ, dove il collega Ayrton Aguirre, gli ha fatto alcune interessanti domande che vogliamo riportare.“Voglio continuare a vincere molti Grand Slam e per farlo devo prendere esempio da Djokovic e Rafa, perché con il passare degli anni continuano a vincere questi tornei e mantengono il loro livello di gioco elevato. Questo è ciò che mi piacerebbe , mantenere il mio livello elevato nel corso degli anni”, ha riconosciuto il murciano, che ha anche chi è il Leo Messi del tennis. “Roger Federer, per il suo talento e la facilità di gioco”, ha affermato.
    Non era facile vederlo, ma non c’è immagine che possa sfuggire all’universo di Twitter, per quanto nascosto possa essere il dettaglio. Parliamo di Carlos Alcaraz e di una fotografia che ha già fatto il giro del mondo, quella del tatuaggio che ha mostrato in questi giorni durante l’allenamento a Buenos Aires, dove si può vedere inciso la seguente data: 11.09.22. E cosa è successo quel giorno? È diventato campione di Grand Slam e il numero uno più giovane di sempre nella storia. Valeva la pena fare una follia. LEGGI TUTTO

  • in

    ATP 250 Buenos Aires: Il Tabellone Principale. Possibile sfida Fognini vs Alcaraz al secondo turno. Lorenzo Musetti testa di serie n.3

    Lorenzo Musetti nella foto – Foto Getty Images

    ATP 250 Buenos Aires – Tabellone Principale – terra(1) Alcaraz, Carlos vs ByeFognini, Fabio vs Djere, Laslo Galan, Daniel Elahi vs QualifierQualifier vs (6) Baez, Sebastian
    (4) Schwartzman, Diego vs ByeMartinez, Pedro vs Zapata Miralles, Bernabe Munar, Jaume vs (WC) Pella, Guido Qualifier vs (5) Cerundolo, Francisco
    (7) Molcan, Alex vs (WC) Thiem, Dominic Qualifier vs Sousa, Joao Monteiro, Thiago vs Cachin, Pedro Bye vs (3) Musetti, Lorenzo
    (8) Ramos-Vinolas, Albert vs Carballes Baena, Roberto Etcheverry, Tomas Martin vs (PR) Dellien, Hugo (WC) Diaz Acosta, Facundo vs Coria, Federico Bye vs (2) Norrie, Cameron LEGGI TUTTO

  • in

    Da lunedì prossimo Alcaraz non sarà più n.1 ATP

    Carlos Alcaraz a Torino 2022, con il premio di n.1 ATP

    Domenica prossima la finale maschile degli Australian Open 2023 tra Novak Djokovic e Stefanos Tsitsipas decreterà il primo vincitore di uno Slam della nuova stagione. In attesa di scoprire l’esito di quest’intrigante finale, abbiamo già una certezza. Il regno di Carlos Alcaraz come n.1 del ranking ATP terminerà questa settimana. Infatti il vincitore degli Australian Open sarà matematicamente il nuovo n.1 del ranking mondiale, sia che vinca il serbo sia che trionfi il greco. In caso di vittoria di Tsitsipas, avremo anche un nuovo n.1, ovviamente per Novak sarebbe un ritorno sul trono.
    È il secondo Slam consecutivo a decidere il nuovo n.1 al mondo. Infatti anche a US Open 2022 il vincitore della finale Ruud – Alcaraz divenne il nuovo leader del tennis maschile (Alcaraz).
    Alcaraz quindi si ferma a 20 settimane come leader del tennis maschile. Divenne n.1 al mondo il 12 settembre 2022, il lunedì successivo alla sua vittoria agli US Open, suo primo Slam in carriera. Uguaglia le 20 settimane da n.1 di Mats Wilander, a cavallo tra 1988 e 1989. Appena dietro di lui ci sono Daniil Medvedev, n.1 nel 2021 per 16 settimane, quindi Andy Roddick (13 settimane), Boris Becker (12 settimane) e poi altri giocatori con meno di 10 settimane da miglior tennista in classifica.
    Lunedì Alcaraz sarà n.2 del mondo. Il suo rientro è previsto a febbraio all’ATP di Buenos Aires, dove inizierà la sua stagione 2023. Il giovane campione di Murcia è stato costretto a rinunciare gli Australian Open per un infortunio muscolare subito in un allenamento pochi giorni prima di volare a Melbourne. LEGGI TUTTO

  • in

    Alcaraz giocherà l’ATP di Buenos Aires

    Carlos Alcaraz

    Carlos Alcaraz giocherà l’ATP 250 di Buenos Aires. Il campione spagnolo, attualmente n.1 del ranking mondiale, dopo esser stato costretto a rinunciare agli Australian Open per il problema muscolare rimediato in allenamento poco prima del viaggio in Australia, ha rivisto il suo programma decidendo di volare in Argentina per il torneo della capitale albiceleste. Non ha mai giocato finora l’evento organizzato a Baires.  

    SÍ. ES REAL. JUEGA CARLITOS. EL NÚMERO 1 DEL RANKING JUGARÁ EN ARGENTINA Y vos podés venir a verlo: https://t.co/UjJmw7werx pic.twitter.com/9dM5tNZQex
    — Argentina Open (@ArgentinaOpen) January 11, 2023
    Ecco il messaggio di saluto di Carlos agli appassionati argentini:

    ¡CARLOS ALCARAZ JUGARÁ EL #ArgOpen2023! ¡EL NÚMERO 1️⃣ DEL RANKING ATP JUGARÁ EN ARGENTINA! El español de 19 años participará por primera vez de nuestro torneo ¡Te esperamos, @carlosalcaraz! pic.twitter.com/xx6OPejYhw
    — Argentina Open (@ArgentinaOpen) January 11, 2023
    Sarà al via anche Lorenzo Musetti, anche lui per la prima volta in campo sulla terra battuta in Argentina e nel mini-tour in America Latina. Possibile rivincita sul “rosso” tra i due talenti dopo la splendida finale che i due hanno disputato ad Amburgo lo scorso luglio?   LEGGI TUTTO

  • in

    Carlos Alcaraz si fa male in allenamento. Forfait agli Australian Open

    Carlos Alcaraz nella foto – Foto Getty Images

    Il numero uno del mondo Carlos Alcaraz ha annunciato a sorpresa venerdì il suo ritiro dagli Australian Open, dove sarebbe stato la prima testa di serie.Il 19enne spagnolo, che ha saltato le ultime settimane del 2022 (ATP Finals e Davis Cup Finals) a causa di un infortunio agli addominali, ha contratto un altro infortunio in allenamento, questa volta alla gamba.
    “Quando ero al massimo nella preseason, mi sono procurato un infortunio con un movimento casuale e innaturale in allenamento. Questa volta si tratta del muscolodella gamba destra.” – dichiara lo spagnolo. LEGGI TUTTO