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    Alcaraz giocherà al Queen’s

    Alcaraz a Wimbledon lo scorso anno

    Matteo Berrettini avrà un rivale in più sulla strada per difendere il titolo del Queen’s: Carlos Alcaraz. Il 19enne di Murcia infatti ha confermato la propria volontà di arrivare a Wimbledon con più match disputati su erba, e ha scelto il classico appuntamento londinese, vinto nelle ultime due edizioni dall’azzurro.
    Oltre a Berrettini e Alcaraz, l’ATP 500 del Queen’s vanterà come sempre un eccellente campo di partecipazione: scontata la presenza di Andy Murray, scenderanno in campo nel club della Regina anche Taylor Fritz e Frances Tiafoe. Dovrebbero essere al via (anche se non ancora confermati ufficialmente dal torneo) anche Cameron Norrie, Jack Draper e Casper Ruud.
    “È un onore partecipare a questo torneo”, dichiara Alcaraz, “in uno dei club più storici del tennis con un albo d’oro ricco dei più grandi campioni. Tutto il mondo conosce l’importanza di questo evento e la bellezza dei suoi campi”.
    Ricordiamo che Alcaraz lo scorso anno sull’erba di Wimbledon fu sconfitto da Jannik Sinner negli ottavi di finale.

    We can’t wait to see you @carlosalcaraz 🙌
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    — cinch Championships (@QueensTennis) February 28, 2023 LEGGI TUTTO

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    L’allenatore che accompagna Carlos Alcaraz nella trasferta americana dichiara che è difficile che Alcaraz giochi (oggi) ad Acapulco

    Carlos Alcaraz nella foto – Foto Getty Images

    Antonio Martínez Cascales, l’allenatore dell’Accademia Juan Carlos Ferrero che ha accompagnato Carlos Alcaraz all’ATP 500 di Rio de Janeiro, non è molto fiducioso che il numero due del mondo scenda in campo per partecipare all’ATP 500 di Acapulco, in Messico, la cui prima partita contro l’americano Mackenzie McDonald è prevista già per martedì.
    “Spero che si tratti solo di una contrattura alla gamba destra, ma vedo difficile che giochi ad Acapulco, dove cambierà superficie senza aver avuto una grande preparazione”, ha confessato Cascales, che ha anche parlato della possibilità che Alcaraz ha avuto di ritirarsi durante la finale del Rio Open. “Ci sono giocatori a cui costa molto ritirarsi da un incontro e Carlos è uno di questi. Noi apprezziamo molto questa determinazione”. LEGGI TUTTO

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    Alcaraz di nuovo k.o.: nella finale di Rio una ricaduta dell’infortunio muscolare di gennaio. Troppi infortuni sul tour?

    Carlos Alcaraz (foto Rio Open)

    Preoccupano le condizioni di Carlos Alcaraz. Il 19enne spagnolo, più giovane n.1 della storia del tennis maschile, durante la finale dell’ATP 500 di Rio persa contro Norrie si è di nuovo infortunato. Carlos infatti stava conducendo una partita lottata, nervosa, più ricca di errori che di vincenti. A un certo punto il suo calo fisico è stato evidente, ha lottato sino alla fine, ma ha perso 7-5 al terzo set. Non è particolarmente grave la sconfitta in sé, quanto il fatto che Alcaraz fosse appena rientrato sul tour dopo uno stop di quasi quattro mesi per due infortuni muscolari consecutivi: quello patito lo scorso autunno a Parigi Bercy in campo contro Rune, che gli ha impedito di giocare alle Finals di Torino da n.1; quindi il secondo a gennaio, appena prima della partenza per l’Australia e che l’ha costretto a rinunciare al primo Slam del 2023. Nelle ultime due settimane, tornato in competizione, ha vinto a Buenos Aires ed è arrivato alla finale di Rio, persa stanotte. Un match sfortunato, segnato dal nuovo “crack” che probabilmente lo costringerà a un nuovo stop, con l’ATP di Acapulco che scatta oggi e soprattutto la doppietta Indian Wells-Miami alle porte, con una montagna di punti da difendere (lo scorso anno vinse a Miami e si arrese a Nadal in semifinale in California).
    Dalle sue parole, raccolte dal collega Alexandre Cossenza dopo la partita su puntodebreak, il nuovo infortunio sembra una ricaduta del problema muscolare sofferto a gennaio in allenamento presso l’accademia del coach JC Ferrero, quando si fece male nel banale tentativo di recuperare una smorzata in un set di allenamento contro un giovane che si allena presso la struttura.
    “Il calendario è molto impegnativo, gioco al massimo livello da 15 giorni, senza mai fermarmi” afferma Alcaraz. “Giocando partite come quella di oggi, vengono i problemi e ti accorgi delle cose. Per prevenire, chiami il fisioterapista e ti fasciano la gamba, ma ho sentito dolore allo stesso muscolo dove ho avuto l’infortunio il mese scorso. È difficile… ho cercato di giocare nel miglior modo possibile nonostante questo problema”.
    “Quando hai subito un infortunio, questo penalizza il tuo gioco perché se non ti senti a posto finisci per fare qualcosa di diverso rispetto a quel che si dovrebbe fare, rischi più del necessario. Ho cercato di essere più aggressivo e finire i punti più velocemente, ma contro un avversario come Norrie, che è un rivale molto tosto, è difficile vincere se non giochi il tuo miglior tennis. Prendendo così tanti rischi, finisci per fare molti errori e questo mi ha influenzato molto” confessa Carlos.
    “Fisicamente non sono riuscito a finire come avrei voluto, ma questo è quello che serve per competere in un calendario così impegnativo. Ora penso solo a recuperare. Acapulco? In questo momento non lo so, ho terminato la finale mezz’ora fa ed è qualcosa che dobbiamo valutare con il mio medico e il mio fisioterapista. Dobbiamo vedere la gravità dell’infortunio al bicipite femorale e vedere se posso giocare ad Acapulco senza correre troppi rischi. Voglio davvero giocare lì. Farò tutto il possibile per recuperare e poter giocare”.
    Alcaraz quindi di nuovo in difficoltà fisica, a soli 19 anni e venendo da 4 mesi di stop. Lui afferma, poco velatamente, che il calendario è molto “esigente” e ti costringe a giocare tanti match ravvicinati al massimo livello. Tutto vero, ma farsi di nuovo male nella stessa parte del corpo appena rientrato dopo un stop piuttosto lungo pone seri interrogativi. Il rientro forse è stato anticipato? Era meglio curare il fisico più a lungo e aspettare qualche settimana prima di tornare in torneo? Era corretto giocare due eventi uno dopo l’altro se le sue condizioni non erano ancora così perfette?
    Domande legittime. Tuttavia è corretto anche affermare che il dover competere più settimane consecutive è la normalità, è nell’ordine delle cose del tennis Pro da sempre. Può essere anche semplice sfortuna, e auguriamo a Carlos una prontissima ripresa. A ma a 19 anni, è “normale” farsi male così? Tre infortuni muscolari nel giro di 4 mesi? Forse la lente va puntata altrove. Magari sul suo modo di giocare così strappato e al limite da sottoporlo a stress muscolari tanto intensi da mandarlo k.o., nonostante un fisico apparentemente formidabile. E allargando il tiro, sono tantissimi i giocatori di vertice che si infortunano con frequenza preoccupante, è una tendenza che vediamo in continua crescita. Questo tennis attuale così fisico, tanto estremizzato sul piano dello sforzo, si sta forse avvicinando a un punto di rottura? Quanto è positivo per la disciplina stessa convivere con continui stop delle proprie stelle, bloccati da infortuni frequenti? Forse chi governa lo sport, dovrebbe interrogarsi su questi temi, e magari pensare a come abbassare l’asticella della competizione fisica, premiando maggiormente la tecnica di gioco, con condizioni che agevolano una conclusione più rapida dei punti.
    Vedremo quale sarà il responso degli accertamenti a cui si sottoporrà oggi Alcaraz, e se lo spagnolo sarà in grado di giocare in Messico o almeno a Indian Wells. Il tennis di vertice ha bisogno della qualità, intensità e gioco spettacolare di Carlos Alcaraz.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    ATP 500 Rio de Janeiro: Cameron Norrie sgambetta Carlos Alcaraz. Suo il titolo

    Cameron Norrie nella foto – Foto Getty Images

    Cameron Norrie, il tredicesimo giocatore del ranking mondiale, ha conquistato per la prima volta l’ATP 500 di Rio de Janeiro, vendicandosi di Carlos Alcaraz una settimana dopo aver perso contro di lui la finale dell’ATP 250 di Buenos Aires, in Argentina. Nella finale di domenica, che ha riproposto l’incontro per il titolo di Buenos Aires della settimana precedente, Norrie ha trionfato stavolta contro il numero due del mondo per 5-7, 6-4 7-5, in una finale molto intensa risolta in 2 ore e 40 minuti e che è stata lontana dall’essere particolarmente ben giocata dai due tennisti, i quali si presentavano molto stanchi ed hanno avuto molti momenti di blackout , con molti errori non forzati.
    Alcaraz ha perso un vantaggio di un break sia nel secondo che nel terzo set, è stato assistito alla gamba destra che lo aveva costretto a ritirarsi dall’Australian Open e Norrie è riuscito ad essere più resistente fisicamente e mentalmente nella fase finale per aggiudicarsi un titolo molto importante.
    ATP Rio de Janeiro Carlos Alcaraz [1]745 Cameron Norrie [2]567 Vincitore: Norrie ServizioSvolgimentoSet 3C. Norrie 0-15 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 A-405-6 → 5-7C. Alcaraz 0-15 0-30 0-40 15-40 30-40 40-40 A-40 40-40 40-A5-5 → 5-6C. Norrie 15-0 30-0 30-15 40-155-4 → 5-5C. Alcaraz 15-0 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 A-404-4 → 5-4C. Norrie0-40 15-0 15-15 df 30-15 40-154-3 → 4-4C. Alcaraz 15-0 30-0 40-03-3 → 4-3C. Norrie 15-0 15-15 15-30 15-402-3 → 3-3C. Alcaraz 15-0 30-0 30-15 30-30 30-40 40-40 A-40 40-40 40-A df2-2 → 2-3C. Norrie 15-0 30-0 40-02-1 → 2-2C. Alcaraz 0-15 15-15 30-15 30-30 30-40 df2-0 → 2-1C. Norrie 0-15 15-15 15-30 15-401-0 → 2-0C. Alcaraz 15-0 30-0 40-00-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 2C. Norrie 15-0 30-0 40-0 ace4-5 → 4-6C. Alcaraz 15-0 ace 15-15 30-15 30-30 30-404-4 → 4-5C. Norrie 0-15 0-30 15-30 15-403-4 → 4-4C. Alcaraz 0-15 0-30 15-30 30-30 30-403-3 → 3-4C. Norrie 15-0 ace 15-15 15-30 30-30 40-303-2 → 3-3C. Alcaraz 15-0 15-15 df 15-30 15-40 30-40 ace3-1 → 3-2C. Norrie 0-15 0-30 df 15-30 30-30 40-303-0 → 3-1C. Alcaraz 15-0 30-0 40-0 ace2-0 → 3-0C. Norrie 15-0 30-0 30-15 df 40-15 40-30 40-40 40-A1-0 → 2-0C. Alcaraz 15-0 15-15 15-30 df 15-40 30-40 40-40 A-400-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1C. Norrie 0-15 df 0-30 15-30 30-30 40-30 40-40 40-A6-5 → 7-5C. Alcaraz 15-0 30-0 30-15 30-30 40-30 ace5-5 → 6-5C. Norrie 15-0 15-15 df 30-15 40-15 40-30 40-40 40-A 40-40 A-405-4 → 5-5C. Alcaraz 0-15 0-30 15-30 30-30 40-304-4 → 5-4C. Norrie 15-0 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 40-A 40-40 A-404-3 → 4-4C. Alcaraz 15-0 30-0 40-03-3 → 4-3C. Norrie 15-0 30-0 40-0 40-153-2 → 3-3C. Alcaraz 15-0 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 A-402-2 → 3-2C. Norrie 15-0 15-15 15-30 30-30 40-302-1 → 2-2C. Alcaraz 15-0 30-0 30-15 40-151-1 → 2-1C. Norrie 15-0 30-0 40-0 40-151-0 → 1-1C. Alcaraz 15-0 30-0 30-15 40-15 40-300-0 → 1-0 LEGGI TUTTO

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    Alcaraz si racconta a Vogue: “Vedere Federer era ammirare un’opera d’arte. Dopo la vittoria a US Open ho sentito di aver perso un sogno”

    Carlos Alcaraz su Vogue

    Carlos Alcaraz si è raccontato in una lunga intervista (con annesso servizio fotografico) rilasciata al magazine Vogue. Il giovanissimo campione di El Palmar si è soffermato su molti aspetti della sua vita, giovinezza e carriera attuale. Ha voglia di vincere, imponendo quel suo tennis esuberante, senza alla ricerca del punto e del gran colpo, ma ammette come la vittoria a New York gli sia costata a livello di maturazione. È come se dopo quel successo non si fosse sentito più quel bambino che rincorreva il sogno di sempre, e ripartire è stato difficile. Riportiamo alcuni passaggi dell’intervista.
    “Rafa è qualcuno che ho sempre guardato”, afferma Carlos. “Lo ammiro molto. Ma Federer… la classe che aveva, il modo in cui proponeva il tennis alla gente, era bellissimo. Guardare Federer è come guardare un’opera d’arte. È eleganza, ha fatto tutto magnificamente. Sono rimasto incantato da lui”.
    Nelle pause degli allenamenti, studia anche inglese: “Sono migliorato, ma ho ancora molta strada da fare! Film? Sì! Sylvester Stallone. Sai: Rocky Balboa…”.
    Un altro dei suoi hobby è giocare a scacchi. Proprio come Daniil Medvedev: “Gli scacchi sono un mio grande hobby, li amo. Doversi concentrare, giocare contro qualcun altro, la strategia, dover pensare alle prossime mosse. Penso che tutto questo sia molto simile al campo da tennis. Devi intuire dove l’altro giocatore manderà la palla, devi muoverti in anticipo e cercare di fare qualcosa che lo metta a disagio. Quindi ci gioco molto, mi diverte e penso che sia molto utile”.
    Recentemente è diventato testimonial per l’intimo di Calvin Klein, ma in realtà al momento il mondo della moda non lo affascina così tanto: “Mi vesto in modo molto semplice, e per ora non ci presto tutta quest’attenzione. Nemmeno a cose più costose, come le auto. Se mi piace qualcosa, magari lo compro, è mio padre che si prende cura dei miei guadagni. L’unica cosa per la quale vado matto sono le sneakers Nike”, afferma Carlos”. vado a cercare alcuni modelli vintage difficili da trovare e che sono piuttosto costosi, è roba esclusiva. È questo è il genere di cose che compro, se mi piacciono. Ci sono alcune Jordan, alcune Dunk Low, alcune che Travis Scott ha rilasciato. Voglio avere una grande collezione, questo è il mio obiettivo, comunque. Adesso ne ho circa 20 ma ne avrò molte di più!”.
    Ha parlato dell’importanza della psicologa Isabel Balaguer che lo segue da un po’ di tempo: “Mi ha aiutato molto, ero un po’ …sopra le righe. Non controllavo bene le mie emozioni, mi arrabbiavo di brutto. Quando avevo 15 o 16 anni lanciavo la racchetta in giro, o ne rompevo una, e questo metteva a rischio il mio gioco perché non mi controllavo. Sapevo che dovevo migliorare sotto questo aspetto. Grazie a Isabel sono migliorato molto. Sentirsi sereni durante un anno così impegnativo è fondamentale. E dal mio punto di vista, è fondamentale scendere in campo sorridendo, sentendosi felici. Questo ti aiuta mentalmente. Per me è tutto”.
    Ammette che tornare in campo dopo il grande successo a US Open, essere diventato il n.1 più giovane di sempre, è stato difficile. Ha capito per la prima volta il significato della parola stress, della pressione. Che tutto era cambiato di colpo e doveva trovare dentro di sé nuovi stimoli: “New York è stato incredibile, ma… la verità è che quando sono dovuto tornare in torneo c’è stato un momento in cui ho detto ‘Stress! ..e ora?’. Forse non avevo pienamente compreso quello che era successo. O forse, istintivamente, ho realizzato di aver perso un sogno. Penso che quello che è successo è che quando ho visto che avevo raggiunto ciò che sognavo da quando ero un ragazzino, inconsciamente quell’aspirazione si è come un po’ offuscata. È stato difficile. Perché nessuno si stava divertendo più! Io in campo, no; Juanki no, vedendomi così spento e privo di quel fuoco. Ho pensato, dove vado adesso?”
    Parole molto interessanti, che raccontano come questo formidabile talento stia crescendo in campo e come uomo. Pronto a nuove grandi sfide. LEGGI TUTTO

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    ATP 500 Rio de Janeiro: Fabio Fognini fermato dalla pioggia a due punti dalla vittoria. Carlos Alcaraz fermato ad 1 game dal successo

    Fabio Fognini (foto Getty Images)

    Fabio Fognini è stato fermato dalla pioggia al torneo Rio Open presented by Claro, un evento dell’ATP 500 che si gioca sulla terra battuta del Jockey Club Brasileiro. La partita contro il cileno Tomas Barrios Vera è stata sospesa a causa di una pioggia intensa, che ha costretto gli organizzatori a rinviare l’incontro. Fognini, che è al numero 86 del mondo, era avanti 6-2 5-2 40-40 quando è caduta la pioggia. La partita riprenderà con il cileno al servizio e sarà in programma stasera, come secondo match dalle 20.30 ora italiana, sul campo 1.Il tennista ligure vanta un record di 14 vittorie e 7 sconfitte nel torneo di Rio. È stato finalista nel 2015, quando è stato sconfitto da David Ferrer dopo aver battuto Rafael Nadal in una memorabile semifinale, e semifinalista in due occasioni, nel 2018 e nel 2022. Fognini spera di continuare a migliorare il suo record nel torneo di quest’anno.
    ATP Rio de Janeiro Fabio Fognini• 4065 Tomas Barrios Vera4022ServizioSvolgimentoSet 2F. Fognini 15-0 15-15 15-30 30-30 30-40 df 40-40 40-A 40-40T. Barrios Vera 0-15 0-30 0-40 15-40 df4-2 → 5-2F. Fognini 0-15 0-30 15-30 ace 30-30 30-40 df 40-40 40-A 40-40 A-403-2 → 4-2T. Barrios Vera 15-0 30-0 40-0 ace 40-15 40-30 40-40 40-A 40-40 A-403-1 → 3-2F. Fognini 15-0 30-0 ace 40-0 40-15 40-302-1 → 3-1T. Barrios Vera 15-0 30-0 40-02-0 → 2-1F. Fognini 15-0 30-0 40-0 40-151-0 → 2-0T. Barrios Vera 0-15 0-30 0-400-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1F. Fognini 15-0 30-0 40-0 ace5-2 → 6-2T. Barrios Vera 0-15 0-30 15-30 30-30 40-305-1 → 5-2F. Fognini 0-15 15-15 15-30 30-30 40-304-1 → 5-1T. Barrios Vera 15-0 30-0 40-04-0 → 4-1F. Fognini 0-15 15-15 15-30 30-30 40-303-0 → 4-0T. Barrios Vera 15-0 30-0 30-15 30-30 30-402-0 → 3-0F. Fognini 15-0 15-15 30-15 30-30 40-301-0 → 2-0T. Barrios Vera 15-0 30-0 30-15 30-30 40-30 40-40 40-A0-0 → 1-0

    Il vincitore della partita tra Fognini e Barrios Vera probabilmente affronterà il campione in carica Carlos Alcaraz, il più giovane vincitore di un ATP 500 da quando questa categoria di tornei è stata introdotta nel 2009. L’anno scorso Alcaraz ha vinto il torneo Rio Open e spera di difendere il titolo quest’anno. Attualmente, Alcaraz sta completando il suo match contro il brasiliano Mateus Alves, numero 556 del mondo. Al momento dell’interruzione Alcaraz era avanti 6-4 5-3.
    ATP Rio de Janeiro Carlos Alcaraz [1]065 Mateus Alves• 043ServizioSvolgimentoSet 2C. Alcaraz4-3 → 5-3M. Alves 0-15 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 ace A-40 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 df A-40 40-40 40-A 40-40 40-A3-3 → 4-3C. Alcaraz 0-15 0-30 0-40 15-40 30-403-2 → 3-3M. Alves 15-0 30-0 30-15 30-30 40-30 40-40 40-A2-2 → 3-2C. Alcaraz 15-0 15-15 30-15 40-15 40-301-2 → 2-2M. Alves 0-15 15-15 30-15 40-151-1 → 1-2C. Alcaraz 15-0 30-0 40-0 40-15 40-30 40-40 A-400-1 → 1-1M. Alves 15-0 30-0 30-15 40-15 ace 40-30 df0-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1C. Alcaraz 0-15 15-15 30-15 40-155-4 → 6-4M. Alves 15-0 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 A-40 ace5-3 → 5-4C. Alcaraz 15-0 30-0 ace 30-15 df 30-30 40-30 40-40 A-40 40-40 df A-40 ace4-3 → 5-3M. Alves 0-15 15-15 15-30 30-30 40-30 ace 40-40 40-A 40-40 40-A3-3 → 4-3C. Alcaraz 15-0 15-15 df 15-30 30-30 40-302-3 → 3-3M. Alves 15-0 30-0 40-02-2 → 2-3C. Alcaraz 15-0 30-0 40-01-2 → 2-2M. Alves 0-15 0-30 0-400-2 → 1-2C. Alcaraz 0-15 0-30 0-40 df0-1 → 0-2M. Alves 0-15 0-30 15-30 30-30 40-300-0 → 0-1 LEGGI TUTTO

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    Alla fine di questa settimana, esiste la possibilità che Novak Djokovic e Carlos Alcaraz abbiano lo stesso punteggio nella classifica ATP, creando una situazione insolita

    Carlos Alcaraz nella foto – Foto Getty Images

    Il ranking ATP della prossima settimana potrebbe portare ad una situazione molto curiosa. Novak Djokovic e Carlos Alcaraz rischiano di avere esattamente lo stesso punteggio al primo posto della classifica mondiale maschile! Il presupposto per tale scenario prevede che il giovane spagnolo di 19 anni vinca il torneo ATP 500 di Rio de Janeiro per il secondo anno consecutivo, difendendo il titolo vinto 12 mesi fa.
    Aggiungendo i 500 punti che Alcaraz potrebbe riconquistare – quelli del titolo dell’anno scorso sono già usciti dal ranking lunedì scorso – ed i 90 punti che Djokovic perderà per i quarti di finale di Dubai, i due avrebbero 6.980 punti. Quindi, in questo scenario, avremmo due leader del ranking ATP? Chi sarebbe il leader della classifica mondiale maschile? Spieghiamo ora tutto.
    È raro vedere questo tipo di situazione, ma ogni volta che c’è un pareggio in classifica, c’è un criterio per definire la classifixa. I punti vengono calcolati in base ai tornei del Grand Slam, Masters 1000 e ATP Finals. Vediamo la situazione.
    Djokovic ha 2000 punti dall’Australian Open, 360 da Roland Garros, 1500 dalle ATP Finals e 1970 dai Masters 1000 giocati. In totale sono 5830 punti. Alcaraz invece ha 2000 punti dallo US Open, 360 da Roland Garros e 2740 dai Masters 1000. In totale contabilizza 5100 punti. Quindi Novak Djokovic rimarrebbe ancora al primo posto del ranking. LEGGI TUTTO

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    Carlos Alcaraz al rientro vince subito un torneo. Successo a Buenos Aires

    Carlos Alcaraz nella foto – Foto Getty Images

    Carlos Alcaraz, numero due del ranking mondiale e assente dal circuito dall’inizio di novembre, prima per un’infortunio all’addome e poi per un problema alla gamba destra, è tornato questa settimana nel circuito vincendo subito un titolo, nell’ATP 250 di Buenos Aires, in Argentina. È il settimo titolo in carriera di Alcaraz,19 anni, che nel 2022 ha vinto ben cinque trofei, dopo aver debuttato con un titolo (Umag) nel 2021.
    In una finale che è stata la migliore esibizione di tutta la settimana per il tennista di Murcia, Alcaraz ha sconfitto il britannico Cameron Norrie, secondo testa di serie e numero 12 del mondo, per 6-3 7-5, in un duello di 1h33 che Alcaraz ha controllato dall’inizio alla fine, anche se ha tremato quando ha servito per il titolo sul 6-3, 5-3… Alcaraz si dirigerà ora verso il Rio Open, dove difenderà il titolo, con fiducia rinnovata, e dimostrazione di poter tornare a lottare nelle prossime settimane per la prima posizione mondial, attualmente nelle mani di Novak Djokovic.
    ATP Buenos Aires Carlos Alcaraz [1]67 Cameron Norrie [2]35 Vincitore: Alcaraz ServizioSvolgimentoSet 2C. Norrie 15-0 15-15 30-15 30-30 df 40-30 40-40 A-40 40-40 40-A6-5 → 7-5C. Alcaraz 0-15 15-15 30-15 40-155-5 → 6-5C. Norrie 0-15 15-15 30-15 40-155-4 → 5-5C. Alcaraz 0-15 0-30 15-30 15-40 30-40 df5-3 → 5-4C. Norrie 15-0 30-0 40-05-2 → 5-3C. Alcaraz 15-0 ace 30-0 30-15 df 30-30 40-304-2 → 5-2C. Norrie 30-0 40-0 40-154-1 → 4-2C. Alcaraz 15-0 30-0 40-03-1 → 4-1C. Norrie 15-0 15-15 15-30 30-30 40-303-0 → 3-1C. Alcaraz 15-0 ace 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 A-402-0 → 3-0C. Norrie 0-15 0-30 15-30 ace 15-401-0 → 2-0C. Alcaraz 0-15 0-30 15-30 30-30 40-30 40-40 A-400-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1C. Norrie 0-15 15-15 15-30 15-40 30-405-3 → 6-3C. Alcaraz 15-0 15-15 15-30 30-30 40-30 ace4-3 → 5-3C. Norrie 15-0 15-15 15-30 15-40 df 30-403-3 → 4-3C. Alcaraz 15-0 30-0 40-02-3 → 3-3C. Norrie 15-0 30-0 ace 40-02-2 → 2-3C. Alcaraz 15-0 15-15 30-15 40-15 40-301-2 → 2-2C. Norrie 15-0 15-15 30-15 30-30 40-301-1 → 1-2C. Alcaraz 0-15 0-30 15-30 30-30 40-300-1 → 1-1C. Norrie 15-0 30-0 30-15 40-15 40-300-0 → 0-1 LEGGI TUTTO