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    Masters 1000 Miami: Sinner da impazzire! Rimonta un set ad Alcaraz e vola in finale contro Medvedev

    Jannik Sinner (foto Getty Images)

    STREPITOSO SINNER! Nella seconda semifinale del Masters 1000 di Miami, l’azzurro rimonta un set di svantaggio al n.1 del mondo Carlos Alcaraz, vincendo per 6-7 (4) 6-4 6-2 e regalandosi la seconda finale di categoria, e seconda proprio a Miami (dopo quella 2021 persa contro Hurkacz). Una prestazione enorme, per qualità, intensità, capacità di soffrire, lottare e superare la furia dello spagnolo, che era riuscito a rimontare il primo set e vincerlo al tiebreak. Questa vittoria è eccezionale, non solo perché è una splendida rivincita dopo la battuta d’arresto di Indian Wells, ma perché ha dimostrato quanto sia migliorato Sinner, in ogni aspetto del gioco. Stanotte l’azzurro ha battuto un ottimo Alcaraz, rimontando, forzando gli errori del rivale, andando a prendersi con coraggio, intensità e grandissima qualità punti importanti. È andato sotto e si è rialzato, non ha mollato mai, ha superato per la terza volta Alcaraz e per la prima volta un n.1 ATP, con tanto tennis e tantissima testa.
    Si scriveva prima dell’incontro che il servizio sarebbe stato decisivo per “Jan”: così è stato. Sinner ha servito meglio, ha ricavato più punti diretti (37 contro 20), ha chiuso l’incontro col 63% di prime palle in campo contro il 55% del n.1, vincendo il 68% di punti con la prima (contro 66) e soprattutto un ottimo 55% sulla seconda, con il 41 di Carlos. Quando L’azzurro riesce a tenere questi numeri con il servizio, il suo tennis diventa una macchina infernale perché è più sicuro e sciolto nella spinta e riesce anche a prendersi più rischi in risposta. Infatti proprio la risposta è stata la chiave del match a suo favore, insieme ad uno spirito indomabile trasformato in intensità mostruosa.
    Mostruoso infatti è stato Sinner per intensità nello scambio. Aveva impressionato Alcaraz nel torneo per come anticipava, chiudeva gli angoli, non lasciava giocare gli avversari. Beh, c’ha provato anche contro Jannik ma… la difesa dell’azzurro è stata micidiale. Non una difesa “classica”: si è difeso attaccando, ribattendo in modo efficace e tatticamente sublime il primo affondo del rivale, inchiodandolo nello scambio di ritmo, di pressione, dove la quantità di prestazione di Jannik è diventata clamorosa, insostenibile. Forte, continuo, non sbanda e sbaglia pochissimo, aggrappato su un diritto sempre più potente e preciso, e un rovescio che viaggia col telecomando tanto profondo e continuo. Anche col cambio lungo linea di rovescio ha lavorato benissimo stanotte, spostando all’improvviso il rivale e prendendosi punti importantissimi. Soprattutto mettendo dubbi al rivale, mostrando la faccia “cattiva” di chi c’è, di chi non ha paura, non retrocede, è pronto alla pugna sino in fondo.
    Fa piuttosto impressione ripensare al Sinner di due anni fa a Miami, quello arrivato in finale, e quello di questa notte, di questo torneo. Davvero un altro giocatore come spinta, forza, intensità, ma anche soluzioni di gioco. Jannik non è solo uno-due-tre di pressione alla stessa velocità, ora sfonda col diritto dal centro, attacca, trova pure delle variazioni ma soprattutto ha due colpi di inizio gioco FORMIDABILI, e oggi come mai essere continuo in risposta e servizio è decisivo per vincere. È più sicuro, è consapevole della sua resistenza fisica, non ha paura di lottare perché sa di poter anche resistere, controbattere e andare a prendere il punto sia di “garra” che fioretto. Un nuova forza mentale che lo spinge a rischiare nei primi colpi, con ottimi risultati. È la somma di un lavoro fisico e mentale eccellente, oltre a quello tecnico, che ci ha regalato uno Jannik fantastico, mai così intenso, mai così forte, mai così consapevole della propria forza. Contro Medevedev sarà partita durissima, non c’ha mai vinto. Ma questo Sinner è un grandissimo giocatore che non deve aver paura di nessuno. Che spettacolo vivere notti così. Notti Magiche.
    Marco Mazzoni

    La cronaca
    Già dal primissimo game si capisce che razza che partita ci aspetta: serve Sinner, scambi a velocità pazzesca, angoli, accelerazioni. Spettacolo. Un game da 10 punti, lo vince Jannik, 1-0 avanti. Si intuisce che rispetto all’incontro disputato tra i due California due settimane fa, l’azzurro sembra aver una marcia più nel suo tennis, è ancor più potente e aggressivo alla risposta. Mentre a Indian Wells Sinner non riuscì in risposta ad incidere, stavolta è efficace, più sicuro e profondo con i propri colpi, mettendo quindi in difficoltà la velocità d’esecuzione col primo colpo dopo il servizio di Alcaraz. Infatti il primo allungo del match è di Jannik: nel quarto game trova due risposte favolose, una meglio dell’altra, che lo portano 15-40, prime palle break del match. Bravo Carlos ad annullare la prima con un diritto perfetto, ma sulla seconda un nastro rallenta il drive dello spagnolo e Sinner si avverte bene sulla palla e chiude. BREAK, avanti 3-1 e servizio. È “on fire” l’altoatesino, serve benissimo e consolida il vantaggio, portandosi 4-1. Spinge con un forsennato Sinner, Alcaraz è costretto a difendersi – sì, a difendersi! – ma sul 15-30 spreca una chance enorme per volare a due palle break, sbagliando uno smash. Si salva ancora Alcaraz e sfrutta questo piccolo regalo alzando ancor di più il livello della sua spinta e del rischio. Nel settimo game la tensione blocca il servizio di Sinner, un doppio fallo lo condanna alla prime due palle del contro break. Alcaraz è un killer, alla seconda chance trova il punto che lo rimette in parità, 3-4, e quindi con un ottimo turno di battuta impatta lo score sul 4 pari. Sinner aveva compiuto un grande sforzo, sembrava in controllo del match, ma ora tutto è da rifare.
    Il match entra in una bagarre incredibile: l’inerzia sembra girata dalla parte di Alcaraz, in questo momento più fluido ed efficace in campo. Nonostante un Ace di Sinner, Carlos trova le palle break sul 5 pari per scappare via a servire per il set. Salva la prima Jannik, ma cede sulla seconda opportunità, subendo un break dolorosissimo che manda lo spagnolo a servire per il primo set sul 6-5, con una striscia per lui di 5 giochi a 1, nonostante un buon Jannik. Il 12esimo game è la foto del NUOVO Sinner, potente, irriducibile, pronto a spingere a tutta e non mollare niente, mentalmente e fisicamente. Sinner si ribella al momento “no”, sprinta e attacca, sbaglia anche una volée che grida vendetta ma strappa in totale tre palle break mettendo enorme pressione ad Alcaraz che, per una volta, la sente eccome (commette due doppi fallo). Annulla un Set Point Jannik e alla terza chance di break si prende un game fondamentale, issando il match al tiebreak. Qua forse Sinner paga lo sforzo del durissimo game precedente, la lotta continua punto su punto. Sinner strappa un mini-break, si gira con l’azzurro avanti 4-2 ma Carlos alza il livello in modo spaziale, vince 5 punti di fila e con in Ace (terzo dell’incontro) si aggiudica il “decider” 7-4.
    Perdere un set così sembra una mazzata micidiale per Sinner, che aveva condotto il gioco e lo score all’avvio, quindi andato sotto e quindi ripreso il set, ma alla fine ceduto al tiebreak, ancora rimontato. È una mazzata, ma Sinner ha la spalle larghissime e l’animo del campione che non si arrende mai. Come nel 12esimo game, questo Sinner dimostra in campo di esser diventato un agonista feroce e aver fatto un salto enorme come capacità di reazione. Lo dimostra all’avvio del secondo set, quando vola avanti 0-40 in risposta e si prende un immediato break, forzando con grande ritmo l’errore di Alcaraz. La lotta continua, palla su palla, stavolta è Jannik ad andar sotto al servizio, concede due palle break ma le annulla, portandosi avanti 2-0. Purtroppo per Sinner, ancora avanti, viene raggiunto sul 2 pari grazie al forcing del rivale. Al cambio di campo sul 3-2 Alcaraz, arriva il fisio in campo per l’azzurro, ma per fortuna non è niente di grave. Il set, e il match, si decide tra ottavo e nono game: Sinner serve sotto 3-4, è bravo a restare freddo al servizio, annullando due palle break pericolosissime, che avrebbero mandato a servire per il match Alcaraz; quindi alza di nuovo il livello in risposta, mette alle corde Carlos che, incredibilmente a zero, cede il turno di battuta! Sinner serve sul 5-4 per chiudere il set, non trema, gioca rapido e spinge col diritto. A 15 si prende il game che gli vale il 6-4. 1 set pari, che partita!
    Sullo slancio del gran finale di set, e mostrando in questa fase una forza e velocità in campo superiore a quella di Alcaraz, Sinner scappa immediatamente via nel primo game. Come nel secondo parziale, BREAK in apertura, con risposte a tutta e colpi intensi e precisi. Jannik qua domina fisicamente Alcaraz, si vede un superiori nella spinta, nell’intensità. 1-0 e poi 2-0, con un Ace a suggellare il momento ottimo dell’azzurro. Veloce in campo, preciso, Sinner conduce il gioco e si porta avanti 3-2. Alcaraz in risposta nel sesta game cerca l’ultimo assalto, un disperato tentativo di riaprire l’incontro, nonostante soffra di qualche problema alla gamba destra, forse dei crampi o risentimento, la sua corsa non più fluida come nella fase finale del primo set, quando sprizzava energia in modo clamoroso. Nonostante tutto lascia correre il braccio e si procura una palla break! Jannik è freddo, la cancella. Sulla chance non sfruttata, cala il sipario sul match di Alcaraz. Nel turno di servizio seguente lo spagnolo incappa in due doppi falli consecutivi, è la resa. Sinner con un doppio BREAK vola a servire per il match sul 5-2. Un Ace, diritto a tutta, VINCE! Vince Sinner, batte per la prima volta in carriera il n.1 del mondo (che lunedì prossimo sarà superato da Djokovic), torna in finale a Miami. Avrà di fronte Medvedev, contro il quale non ha mai vinto. Ma questo Sinner, così forte fisicamente, mentalmente e potente, non deve temere nessuno.

    [1] Carlos Alcaraz vs [10] Jannik Sinner ATP Miami Carlos Alcaraz [1]742 Jannik Sinner [10]666 Vincitore: Sinner ServizioSvolgimentoSet 3J. Sinner 15-0 15-15 30-15 40-15 ace2-5 → 2-6C. Alcaraz 0-15 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 A-40 ace 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 df 40-A df2-4 → 2-5J. Sinner 0-15 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 A-40 40-40 A-402-3 → 2-4C. Alcaraz 0-15 0-30 df 15-30 30-30 40-301-3 → 2-3J. Sinner 15-0 30-0 40-01-2 → 1-3C. Alcaraz 15-0 15-15 30-15 40-150-2 → 1-2J. Sinner 15-0 30-0 40-0 ace0-1 → 0-2C. Alcaraz 0-15 15-15 15-30 15-400-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 2J. Sinner 15-0 15-15 30-15 40-154-5 → 4-6C. Alcaraz 0-15 df 0-30 0-404-4 → 4-5J. Sinner 15-0 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 40-A 40-40 A-404-3 → 4-4C. Alcaraz 15-0 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 A-403-3 → 4-3J. Sinner 15-0 30-0 40-0 40-153-2 → 3-3C. Alcaraz 15-0 15-15 30-15 40-152-2 → 3-2J. Sinner 15-0 15-15 30-15 30-30 30-40 df 40-40 40-A 40-40 ace 40-A1-2 → 2-2C. Alcaraz 15-0 30-0 40-0 40-15 40-300-2 → 1-2J. Sinner 0-15 15-15 ace 15-30 df 15-40 30-40 40-40 A-400-1 → 0-2C. Alcaraz 0-15 0-30 0-40 15-40 30-400-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1Tiebreak0-0* 0*-1 1*-1 2-1* 2-2* 2*-3 2*-4 3-4* 4-4* 5*-4 6*-4 ace6-6 → 7-6C. Alcaraz 0-15 15-15 15-30 30-30 ace 40-30 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 40-A df 40-40 40-A6-5 → 6-6J. Sinner 0-15 0-30 15-30 ace 15-40 30-405-5 → 6-5C. Alcaraz 15-0 15-15 30-15 40-15 40-30 df4-5 → 5-5J. Sinner 15-0 30-0 30-15 40-154-4 → 4-5C. Alcaraz 15-0 15-15 30-15 ace 40-153-4 → 4-4J. Sinner 0-15 15-15 15-30 15-40 df 30-402-4 → 3-4C. Alcaraz 15-0 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 A-40 40-40 df A-40 40-40 A-401-4 → 2-4J. Sinner 15-0 15-15 df 15-30 30-30 40-30 ace1-3 → 1-4C. Alcaraz 0-15 df 0-30 15-30 15-40 30-401-2 → 1-3J. Sinner 15-0 30-0 40-0 40-15 ace1-1 → 1-2C. Alcaraz 15-0 30-0 30-15 40-150-1 → 1-1J. Sinner 15-0 30-0 30-15 30-30 40-30 40-40 A-40 40-40 A-40 ace0-0 → 0-1
    5 ACES 89 DOUBLE FAULTS 462/113 (55%) FIRST SERVE 66/104 (63%)41/62 (66%) 1ST SERVE POINTS WON 45/66 (68%)21/51 (41%) 2ND SERVE POINTS WON 21/38 (55%)6/12 (50%) BREAK POINTS SAVED 9/12 (75%)15 SERVICE GAMES PLAYED 1521/66 (32%) 1ST SERVE RETURN POINTS WON 21/62 (34%)17/38 (45%) 2ND SERVE RETURN POINTS WON 30/51 (59%)3/12 (25%) BREAK POINTS CONVERTED 6/12 (50%)15 RETURN GAMES PLAYED 1513/18 (72%) NET POINTS WON 16/25 (64%)24 WINNERS 2447 UNFORCED ERRORS 3962/113 (55%) SERVICE POINTS WON 66/104 (63%)38/104 (37%) RETURN POINTS WON 51/113 (45%)100/217 (46%) TOTAL POINTS WON 117/217 (54%)222 km/h MAX SPEED 216 km/h197 km/h 1ST SERVE AVERAGE SPEED 196 km/h164 km/h 2ND SERVE AVERAGE SPEED 164 km/h LEGGI TUTTO

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    Masters 1000 Miami: è di nuovo Sinner contro Alcaraz, in quota l’azzurro cerca l’impresa per la finale

    Jannik Sinner ITA, 2001.08.16 – Foto Getty Images

    Jannik Sinner e Carlos Alcaraz, la sfida infinita. I due tennisti si affronteranno nella notte italiana tra venerdì 31 marzo e sabato 1° aprile, nella sfida che vale l’accesso alla finale del Masters 1000 di Miami. Si tratta del quinto testa a testa tra l’altoatesino e lo spagnolo, ad appena due settimane dall’incontro più recente, sempre in semifinale, a Indian Wells. Allora a vincere fu Alcaraz, che secondo gli esperti risulta essere ancora il favorito, con la sua vittoria che paga 1,37 volte la posta. Per Sinner, invece, serve un’impresa, visto che la vittoria dell’Azzurro è a quota 3.

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    Per quanto riguarda il risultato esatto, il 2-0 di Alcaraz si gioca a 1,95 volte la posta, mentre il successo di Sinner in due set è a quota 5,25. Come riporta Agipronews, nel caso in cui la partita dovesse andare al terzo set, secondo i bookmakers il pronostico risulterebbe più in bilico: a quel punto, il 2-1 di Alcaraz è a quota 3,75, mentre quello di Sinner a 6.
    SF Medvedev (4) – Khachanov (14) 3-1 1.20 4.65SF Alcaraz (1) – Sinner (10) 4-2 1.41 2.97SF Kvitova (15) – Cirstea 6-4 1.82 2.02 LEGGI TUTTO

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    Fritz: “Alcaraz ha tutti i colpi, trova il vincente in ogni modo e si adatta all’avversario. Ha un ritmo insostenibile”

    Fritz si congratula con Alcaraz

    Taylor Fritz la scorsa notte è stato battuto nettamente dal giovane n.1 Carlos Alcaraz nei quarti di finale del Miami Open. Se lo ricorderà a lungo il californiano questo primo confronto contro il “fenomeno” del tennis moderno, un giocatore che l’ha impressionato per velocità, ritmo, capacità di trovare il punto vincente con ogni soluzione possibile e tenendo un ritmo impossibile da sostenere. Nel dopo partita, Fritz ha parlato in modo lucido del match appena conclusao, tracciando un’analisi molto interessante della forza di Alcaraz, che ben spiega quanto sia difficile affrontarlo. A suo dire, in rapporto alla giovane età, Carlos possiede un tennis quasi perfetto, superiore ad ogni avversario da lui incontrato.
    “Ero pronto per il suo ritmo” afferma Fritz. “All’inizio, quando incontri qualcuno per la prima volta, cerchi di capire quali colpi ti daranno più punti, con quali soluzioni lui può metterti in difficoltà e quali no… Purtroppo ho giocato il primo game al servizio in modo troppo prudente, non volevo commettere errori ma lui così mi ha punito. Subito. In quel momento ho capito che dovevo dare più velocità alla palla. Si trattava di trovarla, e penso di averla trovata dal secondo gioco in poi. Penso che il mio secondo turno di servizio sia stato il gioco di livello più alto dell’intera partita. Carlos stava trovando vincenti da tutte le parti, anche andando sopra ai miei colpi aggressivi … Sentivo che se quello fosse stato il livello dell’intera partita, sarebbe stata davvero dura reggere. Ha iniziato la partita alla grande, con molti punti a suo favore, ma da quel momento in poi ho trovato il mio ritmo. Ci sono stati molti scambi nei quali pensavo di poterlo contrastare e superare, invece mi ha fatto il punto”.
    Continua Taylor l’analisi del match: “Carlos difficilmente ti dà punti gratis, devi lavorare sodo per vincere praticamente ogni scambio. Ha giocato i punti importanti in modo sorprendente. Per quanto riguarda il mio tennis, non puoi permetterti di perdere il turno di servizio all’inizio di entrambi i set. Volevo davvero iniziare il secondo set alla grande: a volte entri in campo e senti di non esserti adattato alla velocità con cui verrà giocato l’incontro, è successo a me nel primo set e questo mi è costato il break, ma dopo ho sentito che stavo giocando molto bene. Non aveva avuto più opportunità di brekkarmi, quindi ho sentito che nel secondo set avrei avuto una grande opportunità. Invece ho buttato via di nuovo il mio primo game di servizio, quel momento è stato demoralizzante, ancora una volta dovevo rimontare. Se giochi contro il miglior giocatore del mondo, non puoi perdere il servizio all’inizio di ogni set”.
    Ecco il passaggio in cui Taylor parla della differenza di Alcaraz rispetto al resto degli avversari, quello che rende fortissimo e davvero difficile da controbattere: “Non si tratta di quello che ho provato oggi sulla mia pelle, ma di quello che abbiamo visto tutti da un po’ di tempo. L’ho detto già un anno fa, per quanto è giovane, Carlos ha tutti i colpi e può fare quel che vuole. Può andare a rete, può farti la palla corta, ti supera a rete con un lob, è incredibilmente veloce, è molto forte fisicamente, il suo diritto è ottimo e anche il suo rovescio. È assurdo vedere un tennis così sviluppato e completo in qualcuno così giovane, sentire che non avrebbe quasi bisogno di svilupparlo oltre. Può giocarti in così tanti modi, può decidere e variare la sua tattica a seconda degli avversari che ha di fronte perché possiede tutte le armi possibili. Parlando della partita di oggi, ho sentito che il livello dei primi tre game era assolutamente insopportabile. Ha tirato delle risposte vincenti impattando la palla in modo pulito a 177 km/h quando gli servito al corpo. Io entro e spacco la palla con dei rovesci incrociati a tutta, e in cambio lui ottiene dei vincenti in lungo la linea come se niente fosse. È evidente che ha quel livello”.
    Scontato il paragone con i “big three” dell’epoca moderna. Il parere di Fritz: “Direi che è qualcosa che nessuno di questi ragazzi (Federer, Djokovic, Nadal) aveva in così giovane età. Quando ho giocato contro di loro, mi sembrava di avere più tempo per respirare rispetto al match di oggi contro Alcaraz. Sono stili di gioco diversi. Novak produce scambi lunghi, spostandoti poco a poco fuori posizione e superandoti, ma senti di poter reggere quegli scambi per un periodo di tempo più lungo e magari trovi un’opportunità per attaccare. Lui oggi è stato molto più offensivo e mi ha imposto una pressione insostenibile“.
    Dichiarazioni davvero “forti”, quelle di qualcuno che si è sentito come investito da un treno in corsa… Il treno che corre a velocità folle è quello di Alcaraz. Sinner stanotte (non prima dell’1) avrà di fronte la possibilità di prendersi la rivincita dopo la sconfitta patita pochi giorni fa a Indian Wells. Sarà un’altra sfida molto intrigante ma davvero difficile. Entrambi sono in grande forma, non resta che preparare il popcorn (o meglio il caffè…!) e godersi lo spettacolo.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Carlos Alcaraz prosegue nella difesa del suo titolo al Masters 1000 di Miami, avanzando agli ottavi di finale

    Carlos Alcaraz nella foto – Foto Getty Images

    Carlos Alcaraz, il numero uno del mondo e campione in carica del Masters 1000 di Miami, continua la sua marcia verso la difesa del titolo nel torneo americano, facendo il suo ingresso negli ottavi di finale per la seconda volta consecutiva. Con questa vittoria, la sua striscia di successi arriva a ben otto, portando il suo bilancio a 16 vittorie su 17 incontri disputati quest’anno.
    Carlos, 19 anni, deve difendere il titolo a Miami per mantenere la sua posizione di leader mondiale. Nel match di terzo turno, lo spagnolo ha sconfitto il serbo Dusan Lajovic, classificato al 76° posto, con il punteggio di 6-0 7-6 (5) in 1 ora e 30 minuti. Il match si è fatto più complesso nel secondo set quando Alcaraz ha subito un break sul 5-3, ma è stato in grado di recuperare e chiudere l’incontro al tiebreak.
    Questa è la terza volta che Alcaraz ha sconfitto Lajovic negli ultimi quattro tornei (e sei settimane). Alcaraz affronterà ora l’americano Tommy Paul.
    ATP Miami Carlos Alcaraz [1]67 Dusan Lajovic06 Vincitore: Alcaraz ServizioSvolgimentoSet 2Tiebreak0-0* 1*-0 2*-0 3-0* 3-1* 4*-1 4*-2 5-2* ace 6-2* 6*-3 6*-4 6-5*6-6 → 7-6C. Alcaraz 15-0 30-0 30-15 40-155-6 → 6-6D. Lajovic 0-15 15-15 30-15 40-155-5 → 5-6C. Alcaraz 15-0 15-15 15-30 15-40 30-405-4 → 5-5D. Lajovic 15-0 15-15 30-15 30-30 40-305-3 → 5-4C. Alcaraz 0-15 15-15 30-15 40-15 40-30 ace4-3 → 5-3D. Lajovic 30-0 30-15 30-30 30-40 40-40 A-404-2 → 4-3C. Alcaraz 0-15 15-15 30-15 30-30 40-303-2 → 4-2D. Lajovic 15-0 15-15 30-15 40-15 40-303-1 → 3-2C. Alcaraz 15-0 ace 15-15 30-15 40-152-1 → 3-1D. Lajovic 0-15 15-15 15-30 30-30 30-401-1 → 2-1C. Alcaraz 15-0 30-0 40-00-1 → 1-1D. Lajovic 15-0 30-0 30-15 30-30 40-300-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1C. Alcaraz 15-0 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 A-40 40-40 A-405-0 → 6-0D. Lajovic 15-0 15-15 30-15 30-30 30-404-0 → 5-0C. Alcaraz 15-0 30-0 30-15 40-153-0 → 4-0D. Lajovic 15-0 15-15 30-15 30-30 30-402-0 → 3-0C. Alcaraz 0-15 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 A-401-0 → 2-0D. Lajovic 15-0 15-15 30-15 30-30 30-400-0 → 1-0 LEGGI TUTTO

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    Connors: “Alcaraz è diverso dagli altri giovani, ha il desiderio e l’ambizione di essere il migliore”

    Jimmy Connors, 8 volte campione Slam

    Carlos Alcaraz ha iniziato la difesa del titolo al Masters 1000 di Miami distruggendo il “povero” Bagnis in poco più di un’ora, un 6-0 6-2 che non lascia spazio all’immaginazione. Forte della prima vittoria in carriera a Indian Wells, il 19enne spagnolo si trova davvero bene sul cemento degli Stati Uniti, dove ha complessivamente raccolto i migliori risultati in carriera.

    Mission title defence: ON
    Defending champion @carlosalcaraz returns to Miami with an authoritative 6-0 6-2 win over Bagnis!#MiamiOpen pic.twitter.com/0DWkicrg8R
    — Tennis TV (@TennisTV) March 24, 2023
    Ma non sono solo le condizioni ad avvantaggiarlo. Oltre al talento, dentro di lui arde un fuoco superiore agli avversari, quello che lo spinge ad essere ogni giorno il migliore, sia in allenamento che in partita. Così la pensa Jimmy Connors, leggenda del tennis a stelle e strisce, che ha parlato del giovanissimo n.1 nel suo podcast “Advantage Connors”. Jimbo era sugli spalti e tra i campi di allenamento la scorsa settimana in California, ed è rimasto davvero impressionato dal gioco e soprattutto attitudine del murciano.
    “Alcaraz gioca benissimo, ma quel che lo distingue davvero rispetto a tutti gli altri giovani è che dentro di lui c’è un fortissimo desiderio ed ambizione di vincere, di essere il migliore“, afferma l’otto volte vincitore di tornei dello Slam. “Lo si vede chiaramente, dal modo in cui si occupa della sua giornata, allenamenti, partite, gioca a un livello incredibile ed è estremamente maturo per essere solo un ragazzo di 19 o 20 anni. Anche se ha già vinto gli US Open, possono ancora succedere molte cose, sta ancora facendo esperienza e può crescere molto. È incredibile”.
    “Carlos possiede quel desiderio di essere il migliore, cosa che è in questo momento visto che è già il numero 1 al mondo, ma non si ferma a questo. Ha giocato in modo impressionante a Indian Wells, ha vinto senza perdere un set e battendo i giocatori che ha battuto e… come li ha battuti. Se lo merita”.
    “Ha l’atteggiamento giusto, quello del campione. Se rimarrà in salute e mantiene quel desiderio, mantiene quell’atteggiamento, continua a spingere per migliorarsi ed essere competitivo in ogni partita, sarà difficile fermarlo. Negli ultimi due anni, ho visto molti di questi giovani arrivare. Si, sono ottimi giocatori, ok, ma nessuno e sottolineo nessuno di loro si è distinto per quel del desiderio e volontà di dare tutto ogni volta che esci là fuori come sta facendo lui. Questo distingue da tutti gli altri“.
    Considerazioni interessanti, che vengono da un super campione che aveva come punto di forza proprio lo spirito combattivo e la voglia di primeggiare in ogni match. Carlos e Jimmy appartengono ad epoche diverse, hanno un gioco differente, ma certamente per voglia di vincere e grinta – ma per il non comportamento – sono fatti della stessa materia, quella che forgia i migliori.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Masters 1000 Indian Wells: Alcaraz sconfigge Sinner e vola in finale. Jannik ha avuto un set point sul 6-5

    Jannik Sinner (foto Getty Images)

    Un buon Jannik Sinner non basta ad arginare l’esuberanza, efficacia e qualità di Carlos Alcaraz sul sintetico di Indian Wells. È il 19enne di Murcia il secondo finalista dell’edizione 2023 del primo Masters 1000 stagionale, ha sconfitto l’azzurro col punteggio di 7-6(4) 6-3 e sfiderà domani Daniil Medvedev. In caso di vittoria sul russo (alla quarta finale consecutiva sul tour!), Carlos tornerà anche n.1 nel ranking superando Novak Djokovic. Alcaraz ha meritato il successo stanotte, ha condotto il match con il suo tennis fatto di grandi rischi, tempi di gioco rapidissimi, attacchi perentori, molte variazioni e difese straordinarie.
    “Charlie” è stato complessivamente più aggressivo e più efficace di Sinner in ogni fase di gioco, a partire dal servizio: ha chiuso l’incontro con il 72% di prime in campo, ricavando il 73% di punti, mentre Sinner ha pagato un modesto 50% di prime in campo, un dato troppo basso per far partita pari a questo livello, davvero altissimo. Ma non è stato solo il rendimento della battuta a scavare la differenza tra i due. È corretto sottolineare che Alcaraz è stato superiore nella condotta del match poiché è riuscito a portare la partita sui binari a lui più favorevoli, bravissimo a non dare ritmo all’azzurro, nel prendersi grandi rischi con tempi di gioco quasi azzerati, non consentendo a Jannik di entrare nello scambio di ritmo in progressione. Infatti appena Sinner è riuscito a “tenere fermo” Carlos portandolo a scambiare dritto per dritto a velocità massima, ha vinto la maggior parte dei punti, praticamente tutti quelli oltre 10 tiri. Bravo è stato Alcaraz nello scappare da questa morsa, rischiando subito un gran punto, o con un attacco, sempre mettendo immediata pressione all’azzurro con ottime aperture di campo fin dall’uscita dal servizio. Continue variazioni, incluso qualche improvvisa pallata carica di spin, pur di non giocare scambi prolungati. Una tattica rischiosa, che gli ha fatto perdere la bussola a metà del primo set, ma che alla fine l’ha portato alla vittoria con 26 punti vincenti e 32 errori, contro il 14-23 di Jannik.
    Alcaraz sul sintetico si conferma superiore a Sinner, 3 vittorie su 3 match disputati a livello ATP. Ha fatto lui maggiormente la partita, come dimostra anche il vantaggio di un break nel primo set, poi recuperato da un ottimo Sinner con uno strappo di qualità, approfittando di una piccola pausa del rivale. Jannik può recriminare per il set point avuto in risposta sul 6-5, ma lì ha giocato un bell’attacco Carlos, e quindi nel tiebreak lo spagnolo è stato davvero incisivo. Al contrario, Sinner nel tiebreak non ha brillato. Ha pagato ogni volta in cui non messo la prima, e quindi una scelta errata sul cercare a tutti i costi di colpire col diritto da sinistra, nonostante la risposta di Carlos fosse troppo angolata
    Sottolineati i meriti indubbi di Alcaraz, questa semifinale conferma che a questo livello Sinner non può permettersi un rendimento mediocre col servizio. È necessario mettere più del 60% di prime, ideale due su tre, e trasformare in punti almeno un 70%. Sono i numeri con i quali ha sconfitto Fritz. E come contro l’americano, quando è riuscito a forzare il gioco sul ritmo, sulla progressione, diventa quasi irresistibile, vista la sua grande condizione fisica, l’abilità nello spingere ad alta velocità trovando controllo e profondità. Per imporre questo tipo di pressione, i colpi di inizio gioco restano decisivi. Stanotte anche in risposta è stato meno efficace, ha pagato ogni volta in cui Alcaraz ha trovato una prima palla esterna molto precisa, o una seconda carica di effetto “kick”, che Jannik non è riuscito a schiacciare con forza trovando profondità. Sinner deve portare a casa l’eccellente torneo disputato, l’ottima semifinale raggiunta, la conferma che con questa forma atletica e tipo di gioco può essere vincente e a tratti dominante. Il primo set assai equilibrato, nel quale è riuscito a rimontare ed arrivare anche a set point, nonostante una giornata al servizio non eccellente, conferma quando sia diventato forte e pericoloso Sinner. Contro un grande Alcaraz, si può perdere.
    Marco Mazzoni

    La cronaca
    Sinner inizia la seconda semifinale al servizio. Un buon game, spinge col diritto (colpo che sta funzionando benissimo nel torneo) e anche un Ace, 1-0. Risponde con la stessa moneta Alcaraz, prime in campo, piedi sulla riga e via a spingere forte col diritto. 1 pari. Nonostante un doppio fallo, cercando grande velocità con la seconda palla, Jannik vince un buon terzo game, assai rapido nel coordinarsi dopo il servizio e difendersi sulle risposte aggressive dello spagnolo. La palla corre davvero veloce, entrambi spingono con massima intensità fin dai primi giochi. Clamoroso il secondo punto del quarto game, vinto dall’azzurro, una progressione micidiale che sbaraglia Carlos. La sensazione è che quando il punto si allunga, Sinner sia superiore, mentre Alcaraz tende ad aprire immediatamente l’angolo e sparare a tutta subito. 2 pari. Jannik affronta la primissima situazione complicata sul 15-30, ma trova un Ace provvidenziale. Sul 30 pari però commette il secondo doppio fallo del match, ecco la prima palla break dell’incontro. Ace! Che freddezza e classe Jan. La posizione molto aggressiva in risposta alza la tensione in Sinner che commette un altro doppio fallo. Stavolta la prima palla non entra, e la seconda è preda di una risposta cross violenta di Carlos, che forza l’errore di Sinner. BREAK Alcaraz, 3-2 e servizio. Il primo calo alla battuta costa carissimo all’altoatesino. Al contrario l’allievo di JC Ferrero usa benissimo la prima palla esterna, veloce ma soprattutto carica di effetto, che rende complicato per Jannik entrare con forza nella palla e trovare profondità. Con una volée da metà campo fenomenale per controllo, Carlos trova il punto del 4-2. Ritrova sicurezza l’azzurro, a zero resta in scia 3-4, ma il “problema” è trovare un gran game in risposta per riaprire il parziale. La chance arriva: due errori di Alcaraz, classici unforced, e 0-30. Con una risposta aggressiva, Sinner strappa il punto dello 0-40, tre palle del contro break! Altro grave errore col diritto in spinta per Carlos e… CONTRO BREAK! 4 pari, il set torna in equilibrio. Ancora out il diritto di Alcaraz, diventano 10 i punti di fila vinti da Jannik. E poi 11 con un paio di “manate” col diritto ingestibili di Sinner. Si butta avanti e interrompe l’emorragia “Charlie”, ma con un bell’attacco col diritto Jannik chiude il nono game e completa il sorpasso, 5-4. In questa fase lo spagnolo non riesce a contenere la combinazione di velocità e profondità, è sotto 15-30, ma la risposta di Jannik è lunga di un niente. Il servizio aiuta Carlos, 5 pari. La palla è “infuocata”, entrambi trovano accelerazioni clamorose, grande spettacolo in campo. Sul 6-5, Sinner pressa e forza gli errori del rivale che ai vantaggi concede un Set Point! Se lo gioca attaccando con la palla corta Carlos, Jannik non trova la direzione giusta. Il parziale si decide al tiebreak. È Charlie a strappare il primo punto in risposta, sfruttando una seconda palla di Jannik non così incisiva, 3-1. Sbaglia col rovescio Alcaraz, troppa fretta nello spingere una palla molto lenta (in recupero) dell’azzurro. Si gira 3 pari. Un nastro fortunato per l’iberico, ma l’azzurro non si scompone. 4 pari quando scocca l’ora di gioco. Un errore col rovescio cross, in difesa sulla risposta molto aggressiva di Alcaraz, costa a Sinner il punto del 4-5. Poi l’azzurro sbaglia posizione in campo, facendosi trovare impreparato dopo aver tirato a tutta ma senza chiudere il punto. 6-4 e doppio Set Point Alcaraz. Chiude Carlos con un rovescio incrociato straordinario, 7 punti a 4. Peccato per il Set Point non trasformato, ma soprattutto per quei due errori dal 4 pari nel “decider”. Grande equilibrio e spettacolo in campo, un set molto equilibrato. Ha vinto un punto più del rivale Sinner, ma solo il 51% di prime palle in campo, troppo poco.
    Secondo set, Alcaraz scatta al servizio. Forte del primo set appena vinto, spinge con sicurezza e muove lo score. Il quarto doppio fallo del match costa a Sinner un pericoloso 15-30 in avvio. Arriva il quarto Ace in soccorso. Carlos è “on fire”: prima trova un passante in corsa di diritto assurdo, trovando equilibrio e controllo da metri fuori dal campo; quindi spinge forte al centro e provoca l’errore di Jannik. C’è la palla break per lo spagnolo. Se la gioca male Sinner, si sposta a sinistra per colpire col diritto ma la traiettoria in arrivo è troppo angolata e non trova la palla. BREAK Alcaraz, 2-0 e servizio. Tutto prova, e tutto gli riesce, pure quella palla corta col diritto che finora non aveva portato a niente di buono. La chiave per  Sinner è “tener fermo” l’avversario bloccandolo nello scambio di ritmo, costruendo la progressione e non lasciando che il rivale possa aprire il campo e affondare subito. Infatti così l’azzurro vince due punti in risposta, ma Alcaraz chiude il game con un lob fantastico dopo uno scambio mozzafiato. È il colpo del match, un piccolo “uppercut” al morale di un Sinner in questa fase soverchiato dall’aggressività e tempi di gioco minimi del rivale. 3-0 Alcaraz. L’altoatesino interrompe finalmente la striscia di Carlos, 1-3. Dal suo angolo lo incitano a provarci, a non aver paura di sbagliare. Ma Alcaraz in questa fase è imprendibile, serve molto bene (73% di prime) e prende il rischio immediatamente, Sinner non riesce a tenerlo fermo e costruire. Una risposta errata, su di una seconda palla molto profonda e carica di spin, provoca l’errore in risposta di Jannik. 4-1 Alcaraz, a due passi dalla vittoria e dalla finale di Indian Wells. Inizia male il sesto game l’azzurro, cerca in tutti i modi di colpire col diritto anche su una palla molto angolata – come l’errore che ha pagato caro nel tiebreak – quindi un altro errore in scambio, 15-30. Si aggrappa alla progressione allungando gli scambi, l’aspetto tecnico nel quale finora è stato superiore nel match. Con una difesa e contrattacco micidiale, Alcaraz strappa il punto del 30-40, palla del doppio break… E la prima di Jannik latita… Rischia a tutta in risposta Carlos, ma la palla gli esce di poco. Le PB diventano due, super-aggressivo l’iberico. Lo aiuta il servizio, una bella botta esterna. Ma non molla la presa Alcaraz, divora l’ennesima seconda di servizio e strappa la terza chance di break. Con coraggio si butta avanti, rischia a tutta trovando la riga e si salva ancora Jannik. Con tantissima fatica, Sinner resta in contatto portandosi 2-4. Improvvisamente – come nel primo set sullo stesso punteggio – arrivano alcuni errori di Alcaraz, 0-30. A differenza del primo parziale, stavolta la battuta aiuta il murciano, con 4 punti di fila, praticamente senza giocare, si porta 5-2. Jannik non crolla, resta in scia ma ora Alcaraz serve per il match. Ace a 219 kmh, quindi una palla corta all’uscita dal servizio, ottima, e quindi passante cross terrificante. 30-0. Troppo bravo. Sinner non molla, entra coi piedi in campo e trova un gran diritto vincente. Con l’ennesima mazzata a tutto rischio e tempi di gioco azzerati, è 40-15 e doppio Match Point. Passante vincente, annulla il primo Jan. Chiude al secondo, con un diritto dal centro. Bravo Carlos, grande prestazione e finale meritata. È la sua terza finale a livello M1000, trova il tennista più “caldo” e se vince tornerà n.1. Sarà una grande finale. Jannik ha ceduto a un tennista oggi complessivamente superiore. Ha pagato un modesto 50% di prime, ma come condotta di gara l’iberico è stato superiore. Bravo Carlos.

    [1] Carlos Alcaraz vs [11] Jannik Sinner ATP Indian Wells Carlos Alcaraz [1]76 Jannik Sinner [11]63 Vincitore: Alcaraz ServizioSvolgimentoSet 2C. Alcaraz 15-0 ace 30-0 30-15 40-15 40-305-3 → 6-3J. Sinner 15-0 15-15 15-30 30-30 40-305-2 → 5-3C. Alcaraz 0-15 0-30 df 15-30 30-30 40-304-2 → 5-2J. Sinner 15-0 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 A-404-1 → 4-2C. Alcaraz 15-0 15-15 30-15 30-30 40-303-1 → 4-1J. Sinner 15-0 30-0 30-15 40-153-0 → 3-1C. Alcaraz 15-0 ace 30-0 30-15 30-30 40-302-0 → 3-0J. Sinner 0-15 15-15 15-30 df 30-30 ace 40-30 40-40 A-40 40-40 40-A1-0 → 2-0C. Alcaraz 15-0 30-0 30-15 40-15 40-300-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1Tiebreak0-0* 0*-1 1*-1 2-1* 3-1* 3*-2 3*-3 4-3* 4-4* 5*-4 6*-46-6 → 7-6C. Alcaraz 0-15 15-15 30-15 30-30 40-30 ace 40-40 40-A 40-40 A-405-6 → 6-6J. Sinner 15-0 30-0 30-15 40-155-5 → 5-6C. Alcaraz 15-0 15-15 15-30 30-30 40-304-5 → 5-5J. Sinner 15-0 30-0 40-0 40-15 40-304-4 → 4-5C. Alcaraz 0-15 0-30 0-404-3 → 4-4J. Sinner 15-0 30-0 40-04-2 → 4-3C. Alcaraz 0-15 15-15 30-15 ace 40-153-2 → 4-2J. Sinner 15-0 15-15 15-30 30-30 ace 30-40 df 40-40 ace 40-A df2-2 → 3-2C. Alcaraz 15-0 15-15 30-15 40-15 ace1-2 → 2-2J. Sinner 15-0 15-15 30-15 30-30 df 40-301-1 → 1-2C. Alcaraz 15-0 30-0 30-15 40-15 40-300-1 → 1-1J. Sinner 15-0 30-0 40-0 ace 40-150-0 → 0-1 LEGGI TUTTO

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    Alcaraz scalda l’attesa: “Non vedo l’ora di giocare con Jannik domani!”

    Jannik e Carlos a US Open 2022

    Se mai ce ne fosse stato bisogno, è Carlos Alcaraz a scaldare l’attesa per la semifinale di domani al Masters 1000 di Indian Wells. Il campione di Murcia, più giovane n.1 dell’era moderna e campione alla scorsa edizione di US Open, ha così twittato pochi minuti fa:

    Can’t wait to play Jannik tomorrow! 🍿 No matter who won, I think our previous matches have been great fun for the fans, and also for us! 😮‍💨 @janniksin @BNPPARIBASOPEN
    — Carlos Alcaraz (@carlosalcaraz) March 17, 2023

    “Non vedo l’ora di giocare con Jannik domani! Non importa chi vincerà, penso che che i nostri match precedenti siano stati molto divertenti per gli appassionati, e anche per noi!”, scrive Carlos, che gestisce direttamente il proprio profilo twitter.
    Già nella serata di ieri, così aveva scritto sulla propria pagina social dopo la vittoria, mostrando il post di tennistv

    👀 @janniksin https://t.co/JjbDoL6QRY
    — Carlos Alcaraz (@carlosalcaraz) March 17, 2023
     
    Effettivamente i due talentosi tennisti hanno dato vita finora a quattro sfide molto intense, con il bilancio in perfetta parità, due vittorie a testa.
    Alcaraz ha vinto nella loro prima sfida, sul sintetico indoor di Bercy 2021 (7-6 7-5), quindi Sinner si è vendicato sull’erba di Wimbledon lo scorso anno, in un match memorabile terminato 6-1 6-4 6-7(8) 6-3 per l’altoatesino. Dopo poche settimane, Sinner si è preso la soddisfazione di sconfiggere lo spagnolo anche su terra battuta, 6-7(5) 6-1 6-1 in finale all’ATP 250 di Umag. Alcaraz ha pareggiato il conto con la vittoria a US Open lo scorso settembre, in quello che molti hanno considerato il match dell’annata 2022. Una battaglia feroce, condotta perlopiù dall’azzurro, che non è riuscito a trasformare un match point, venendo quindi rimontato e sconfitto dall’iberico per 6-3 6-7(7) 6-7(0) 7-5 6-3, in oltre 5 ore di tennis fantastico per intensità e pathos.
    Speriamo che il quinto capitolo di questa sfida possa regalare altrettante emozioni. LEGGI TUTTO

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    La scuola di Alcaraz celebra il talento spagnolo: un affascinante murale del campione di Murcia

    All’età di 19 anni, Carlos Alcaraz è già un nome imprescindibile nel tennis e una certezza per il futuro di questo sport. Il giovane spagnolo ha confermato le enormi aspettative che lo accompagnavano e, nonostante la giovane età, si è già trasformato in un idolo e un punto di riferimento per i più giovani.
    Non sorprende quindi che la sua città natale, Murcia, renda omaggio al prodigio del tennis spagnolo in varie occasioni. Un esempio è la scuola in cui Alcaraz ha studiato.In un’idea originale, è possibile vedere un gigantesco graffito raffigurante Alcaraz su una delle pareti della scuola, eternizzando così il numero due mondiale in questo spazio e con la garanzia che è stato proprio lì che ha iniziato a formarsi quello che potrebbe diventare uno dei giocatori con il palmarès più ricco della storia del tennis. LEGGI TUTTO