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    Carlos Alcaraz: tra talento esplosivo e problemi fisici

    Carlos Alcaraz nella foto – Foto Getty Images

    Carlos Alcaraz è uno dei tennisti più dinamici e promettenti (ormai è già un campione) degli ultimi tempi. Nonostante la sua giovane età, Alcaraz ha già mostrato sul campo una forza e un’energia che pochi altri giocatori possono eguagliare. Tuttavia, proprio come un motore che gira troppo velocemente, Alcaraz ha avuto difficoltà nel regolare i suoi sforzi e trovare un equilibrio per il benessere del suo corpo.La mancanza di esperienza, tipica di un giocatore giovane e in crescita, può portare ad una difficoltà nel gestire le energie durante i match più impegnativi, un aspetto che il suo team sta lavorando incessantemente per migliorare. L’obiettivo principale è di trovare lo stato ottimale di rendimento, un punto di equilibrio in cui Alcaraz può mantenere la sua potenza e velocità senza sovraccaricare la sua muscolatura.
    Da sette mesi a questa parte, il tennista di Murcia, ha dovuto affrontare una serie di problemi muscolari che hanno influenzato la sua performance sul campo. Una strappo addominale, problemi agli ischiocrurali, fastidi ad una mano e i crampi intensi patiti di recente all’ultimo Roland Garros, hanno messo a dura prova la sua resistenza fisica. Queste difficoltà hanno impedito a Carlitos, come viene affettuosamente chiamato, di mantenere uno stato di salute ottimale con regolarità.
    Nonostante queste sfide, l’entusiasmo e la passione di Alcaraz per il tennis non sono diminuiti. Il suo team sta lavorando con dedizione per risolvere questi problemi e far sì che Alcaraz possa tornare in campo con la stessa intensità che lo contraddistingue, ma senza i rischi per la sua salute. Questo giovane talento ha tutto il potenziale per diventare uno dei recordman di questo sport, a patto di trovare il giusto equilibrio tra esplosività ed equilibrio fisico cosa che in questi ultimi mesi pare difficile trovare.
    La strada è lunga e le sfide non mancano, ma l’attitudine positiva e il duro lavoro di Alcaraz ci fanno credere che possa superare questi ostacoli e raggiungere con continuità i vertici del tennis mondiale ed essere al massimo nei tornei più importati del circuito maggiore.
    Alcaraz negli ultimi 7 mesi:Parigi – si è ritirato per uno stiramento addominaleFinale della Coppa Davis – stiramento addominaleFinali ATP – stiramento addominaleAO – stiramento al tendine del ginocchioAcapulco – un altro stiramento al tendine del ginocchioMonte Carlo – artrite alla manoRoland Garros – crampi irrecuperabili
    Ha avuto problemi nei 50% dei tornei disputati negli ultimi sette mesi, Alcaraz a 20 anni. LEGGI TUTTO

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    Roland Garros: Parlano Novak Djokovic e Carlos Alcaraz

    Carlos Alcaraz nella foto

    Novak Djokovic : A Carlos ho detto che avrà altre occasioni e vincerà il Roland Garros diverse volte in futuro. Non ho dubbi su questo, perché è un giocatore straordinario, che ha enormi qualità: si muove alla grande, ha colpi molto potenti, è completo, ha tutto. Inoltre, non dimentichiamo che ha già vinto uno Slam”. “Onore a lui per essere rimasto in campo fino all’ultimo punto, nonostante le difficoltà di movimento e il dolore. È un peccato per il pubblico, per il torneo, per noi che stavamo giocando una bella partita, molto intensa, in totale equilibrio. Purtroppo però queste cose succedono, di fronte a situazioni del genere. Gli auguro di tornare presto e forte come prima”. “Io stesso in passato ho avuto diverse volte a che fare con situazioni simili. Per lui forse questa era la prima volta in cui era davvero favorito per vincere uno Slam, e sono pressioni che si possono fare sentire. Ma passare questi momenti fa parte del tuo percorso di crescita, di cambiamento. Carlos peraltro ha già dimostrato di avere una grande maturità. È arrivato nel Tour da pochi anni e ha già dimostrato di essere in grado di vincere uno Slam e diventare numero 1 del mondo. Ho un grande rispetto per lui, che peraltro ha attorno anche un grande team. Se starà bene, ha davanti a sé una carriera eccezionale”. “Il pubblico che mi contesta? Non mi interessa, non è la prima volta che accade e non sarà l’ultima. Io vado avanti e continuo a vincere”. “I primi due set sono stati molto pesanti per entrambi, e anche per me si sono fatti sentire. Ho cercato di tenere duro e poi è accaduto qualcosa di imprevedibile, come i crampi che hanno colpito Carlos. A quel punto il mio compito era quello di farlo giocare il più possibile, restando concentrato. Ma è chiaro che nel terzo e quarto set è diventata una partita diversa”. “Penso di avere giocato a un livello molto alto, la migliore partita del torneo è arrivata al momento giusto. Adesso sento di essere sulla linea del traguardo per la storia, e questa è una bella sensazione, un privilegio sentire di poter scrivere un capitolo nella storia dello sport che ami. Manca ancora un passo, ma ho una grande motivazione dentro di me per mettere le mani sul trofeo”. “Sono orgoglioso di tutti i traguardi che ho raggiunto nella mia carriera, ma adesso devo stare nel presente, rendermi conto che non è ancora finita, che manca ancora un match. Mi sono messo in buona posizione per ottenere il secondo Slam quest’anno, dopo gli Australian Open, e questo mi carica. Ho sempre detto che gli Slam sono i tornei in cui voglio arrivare al top della condizione, dunque quando vedo che i risultati mi danno ragione mi sveglio ancora più deciso per lavorare duramente ogni mattina”. “Il Grande Slam? Al momento lo vedo lontano, magari sarà un po’ meno lontano se vincerò domenica, vedremo. L’esperienza sarà dalla mia parte, mi troverò in una posizione in cui sono già stato tante volte. Ma l’esperienza ti fa vincere uno Slam? Non credo. Ora devo solo pensare a recuperare, e poi a scendere in campo nelle migliori condizioni possibili. Se andrà bene, parleremo della storia” LA TOP FIVE DEI COLPI DI DJOKOVIC-ALCARAZ ITW ON COURT A NOVAK DJOKOVIC Carlos Alcaraz: “Per me è molto dura, è difficile accettare di avere avuto i crampi dopo due set, quando mi sentivo di essere arrivato a questa partita in ottime condizioni fisiche. Sono deluso da me stesso, ma sono cose che possono accadere e bisogna farci i conti. Di certo è la peggiore esperienza della mia carriera”. “I primi due set sono stati molto intensi e ho cominciato ad avvertire dei crampi al braccio, poi si sono estesi al resto del corpo, e in particolare alle gambe, ogni punto di entrambe le gambe. Non riuscivo a muovermi a un certo momento. Poi nel quarto set la situazione è un po’ migliorata, ma comunque rimaneva difficile eseguire ogni colpo”. “A cosa è dovuto tutto questo? Senza dubbio alla tensione. Ci sono stati scambi lunghi, intensi, molte corse da parte di entrambi. Ma soprattutto per quanto mi riguarda c’era tanta tensione lungo tutti i primi due set. Questo ha generato il problema”. “In qualche modo è un’esperienza che mi servirà, per non fare lo stesso errore. Cercherò di farne tesoro per evitare di trovarmi ancora con i crampi in un momento del genere. La prossima volta andrà meglio. Mi era già accaduto in verità, ma non a questo livello. Per esempio contro Tsitsipas agli Us Open avevo avuto un problema di crampi, ma non erano comparabili con quelli avuti stavolta”. “Mi sarebbe spiaciuto ritirarmi, per questo non l’ho fatto. Nel quarto set ho persino pensato di avere un 1 per cento di possibilità di rientrare, se stavo bene. Ho anche avuto una palla break nel primo game (risata, ndr). Diciamo che nel quarto, anche se non ero al top, non ho mai pensato di ritirarmi”. LEGGI TUTTO

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    Toni Nadal: “La superiorità di Alcaraz mi ricorda quella di Federer nel 2004. Carlos oggi favorito, ma…”

    Toni Nadal

    Lo zio più famoso del tennis, Toni Nadal, oggi direttore dell’Accademia di Rafa a Manacor, ha scritto nel suo consueto editoriale su El Pais parole al miele per Carlos Alcaraz, n.1 al mondo e oggi in semifinale a Roland Garros, opposto a Novak Djokovic. Per Toni, Carlos è favorito perché il serbo “è lontano dalla sua versione migliore, ma nessuno può dimenticare che è un campione incredibile, disposto a lottare fino alla fine per raggiungere il risultato. Il suo spirito combattivo gli permette di adattarsi a qualsiasi contesto”.
    Per quanto riguarda le chiavi che possono decidere la partita odierna tra Carlos e Novak, il tecnico spagnolo ritiene che tutto possa dipendere dal livello di precisione e anticipo del murciano, con Novak che invece deve cercare scappatoie per uscire dagli schemi offensivi del giovane avversario. Infatti secondo Toni il serbo non può reggere uno scontro frontale a chi tira di più. “Se Djokovic prova a giocare in modo aggressivo e ad alta velocità si ritroverà un avversario superiore in quel contesto; se decide di giocare in modo consistente allora dovrà avere un livello di precisione molto alto, sbagliare quasi niente e portare Carlos su lunghi scambi, altrimenti sarà esposto ai vincenti di Carlos. In ogni caso, nessuna possibilità dovrebbe essere esclusa, sarà una partita dura mentalmente”.
    Tornando ad Alcaraz, secondo Tori il giovane spagnolo si trova in una posizione simile a quella che visse Roger Federer quando esplose al suo massimo livello dopo aver vinto il suo primo titolo a Wimbledon nel 2003: “È pieno di fiducia e in ottima forma, fisicamente e tecnicamente. Mi ricorda l’irruzione e la superiorità che Federer ha mostrato dalla fine del 2003 e, soprattutto, dal 2004. La sua imbattibilità era così schiacciante che abbiamo dovuto aspettare l’arrivo di una generazione successiva prima che Roger fosse messo in vera difficoltà, era troppo superiore a tutti gli altri. Sento che succederà lo stesso, per un po’, con Alcaraz”. Federer vinse ben 41 tornei il 2003 e il 2006, inclusi ben 9 Slam e 3 Masters di fine anno. LEGGI TUTTO

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    Roland Garros: Il programma di Venerdì 09 Giugno 2023. Tempo di semifinali (sondaggio LIve Tennis)

    Le semifinali del Roland Garros 2023

    Domani con inizio alle ore 14:45 inizieranno le (speriamo) emozionanti semifinali del Roland Garros 2023. I quattro semifinalisti – Casper Ruud, Alexander Zverev, Carlos Alcaraz e Novak Djokovic – si sfideranno per un posto nella finale del torneo.

    Ruud (4) vs Zverev (22)  Loading …
    La semifinale tra il finalista del 2022 Casper Ruud e il tre volte semifinalista Alexander Zverev promette di essere una battaglia sulla linea di fondo che si deciderà con il minimo dei margini. I due si sono sfidati tre volte a livello ATP, con Zverev che ha vinto due volte e Ruud una, ma mai sulla terra rossa.Zverev avrà l’obiettivo di dar fastidio al rovescio di Ruud. L’aggressività e la potenza di Ruud provengono dal suo potente diritto, ma quando si tratta del rovescio, il norvegese può essere attaccato fortemente. Zverev cercherà di portare il gioco sul rovescio di Ruud e di prendere il controllo della partita da quel punto sfruttando quella diagonale.Zverev ha vinto solo il 49% dei punti sul secondo servizio nei suoi primi cinque match, e Ruud potrebbe cercare di sfruttare questa debolezza del tedesco.ALexander ha realizzato solo 43 vincenti e 75 errori non forzati con il diritto in cinque turni. Ruud cercherà di usare il suo potente diritto per attaccare questo angolo del campo di Zverev.Per entrambi i giocatori, la partita di venerdì sarà incentrata, ovviamente, nel giocare bene i propri punti di forza. Per Ruud, è il diritto; per Zverev, è sicuramente il rovescio. Le quote attuali favoriscono leggermente Zverev con un rapporto di 1,86 a 1,98.
    Quote e scontri direttiSF Alcaraz (1) – Djokovic (3) 1-0 1.48 2.74SF Ruud (4) – Zverev (22) 1-2 1.98 1.86
    Alcaraz (1) vs Djokovic (3)
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    La semifinale tra Carlos Alcaraz e Novak Djokovic è attesa con grande trepidazione. Djokovic, forse il miglior giocatore di tutti i tempi, è a pari merito per il maggior numero di Grand Slam vinti, 22. Alcaraz, invece, è il numero uno al mondo e la prima testa di serie al Roland Garros 2023. A 36 anni, Djokovic ha l’esperienza; a soli 20 anni, Alcaraz ha la giovinezza e la voglia di vincere.Le due superstars si sono affrontate solo una volta prima, nel 2022 al Madrid Open, dove Alcaraz ha vinto una partita combattuta al tiebreak del terzo set. È raro che Djokovic perda un tiebreak, e sicuramente non avrà dimenticato quella sconfitta.Una caratteristica della preparazione di Djokovic per il match è lo scouting. Novak avrà il suo team di analisi a guardare molto attentamente la partita persa da Alcaraz a Roma contro il qualificato Fabian Marozsan il mese scorso. In quella sorprendente sconfitta, Alcaraz ha giocato i punti sulla seconda di servizio in maniera pessima. Marozsan ha attaccato la seconda di servizio di Alcaraz anticipando i colpi, punendo lo spagnolo sferrando colpi potenti e risolutori.Alcaraz, d’altra parte, dovrà affrontare Djokovic con cautela. Ci sono stati periodi nella carriera del serbo in cui nessuno è stato in grado di decifrare la sua superficie preferita. Tuttavia, la terra rossa è la superficie “meno” preferita di Djokovic (si parla di un campione che ha vinto per due volte Parigi).Per quanto riguarda le quote, gli scommettitori hanno aperto questo match nominando Alcaraz come solido favorito. Tuttavia, questa sfida di grandezza tennistica è così equilibrata, che chiunque preveda l’esito non può farlo con certezza. Le quote attuali vedono Alcaraz favorito con un rapporto di 1,48 a 2,74.
    Court Philippe-Chatrier – Ore: 14:45 –Carlos Alcaraz vs Novak Djokovic Casper Ruud vs Alexander Zverev non prima 17:30
    Court Suzanne-Lenglen – Ore: 11:00Tatiana Golovin / Nathalie Dechy vs Daniela Hantuchova / Lindsay Davenport Mats Wilander / Sergi Bruguera vs Arnaud Clement / Mansour Bahrami Michael Chang / Flavia Pennetta vs Henri Leconte / Francesca Schiavone
    Court Simonne-Mathieu – Ore: 11:00Taylor Townsend / Leylah Fernandez vs Jessica Pegula / Coco Gauff Ellen Perez / Nicole Melichar-martinez vs Xinyu Wang / Su-Wei Hsieh LEGGI TUTTO

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    I 3 migliori giovani del tennis mondiale

    Holger Rune nella foto – Foto Getty Images

    Chi sono i migliori giovani del tennis mondiale? Gli esperti sono concordi nel ritenere Carlos Alcaraz, Holger Rune e Jannik Sinner il top tra i nati a partire dal Duemila. Li accomuna non soltanto la giovane età ma anche le grandissime potenzialità, oltre ad essere tutti e tre nella top ten della classifica ATP.
    In un’epoca in cui Roger Federer ha appeso la racchetta al chiodo, Rafa Nadal è afflitto da continui infortuni e Novak Djokovic, sebbene ancora competitivo, ha superato da poco le 36 candeline, si stanno facendo largo le nuove generazioni. Tra i nomi maggiormente di spicco e tennisti ormai già affermati, proprio lo spagnolo Alcaraz, il danese Rune e l’italiano Sinner, i migliori profili nel panorama del tennis mondiale secondo gli addetti ai lavori.
    Carlos Alcaraz è da tutti considerato il predestinato e degno erede di Rafa Nadal. Classe 2003, esordisce nel circuito professionistico nel 2020. In pochissimo tempo riesce a scalare il ranking, fino a raggiungere la vetta. Il talento di Murcia nel 2021 entra nella top 100 ma è il 2022 l’anno della sua definitiva consacrazione, vincendo diversi tornei ATP ma soprattutto trionfando agli US Open, superando Ruud in finale e diventando il nuovo numero uno al mondo a nemmeno 20 anni. Tra gli altri suoi successi, spiccano tre ATP Masters 1000 (Miami 2022, Madrid 2022 ed Indian Wells 2023). È il giocatore favorito numero uno dai siti scommesse tennis, per la vittoria al Roland Garros 2023. Attualmente è al primo posto del ranking mondiale.
    Holger Rune è il giovane più in forma del periodo. Il tennista danese, classe 2003, si è fatto conoscere al grande pubblico nel Roland Garros 2022, battendo agli ottavi il greco Stefanos Tsitsipas, prima di essere fermato ai quarti da Casper Ruud, futuro finalista del torneo. Il suo più importante successo finora è l’ATP Masters 1000 di Parigi-Bercy 2022, superando in finale la leggenda Novak Djokovic. Due brucianti sconfitte in finale nei tornei ATP in questa prima parte del 2023, a Monte Carlo e Roma. Occupa la posizione numero 6 del ranking.
    Jannik Sinner non ha ancora vinto un torneo Masters 1000 e nemmeno uno Slam, viene però considerato uno dei giovani tennisti più forti al mondo. Classe 2001, si è fatto conoscere vincendo nel 2019 le Next Gen ATP Finals. Nel 2022, per tre volte ha raggiunto i quarti nei Grandi Slam. Il 2023 è però iniziato con qualche delusione, come le eliminazioni di Monte Carlo e Roma. Al Roland Garros in corso, è stato battuto al secondo turno dal tedesco Daniel Altmaier, dopo due match point falliti. Attualmente è il numero 9 del ranking. LEGGI TUTTO

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    Carlos Alcaraz trionfa su Shapovalov e si prepara per la sfida con Lorenzo Musetti negli ottavi di finale al Roland Garros

    Carlos Alcaraz nella foto

    Il tennista spagnolo Carlos Alcaraz ha sconfitto questa sera al terzo turno del Roland Garros Denis Shapovalov con facilità. Sebbene si prevedesse una partita potenzialmente pericolosa per Alcaraz, l’iberico ha dimostrato il contrario, dominando con i parziali di 6-1, 6-4 6-2, in soli 2 ore e 10 minuti di gioco.
    Il secondo set è stato l’unico momento in cui si è notata una certa competitività. A un certo punto, Shapovalov ha persino condotto per 4-1. Si è pensato che la partita potesse raggiungere livelli di intensità elevati, ma Alcaraz ha rovesciato la situazione. Ha recuperato lo svantaggio e ha perso solo altri due giochi prima di assicurarsi la vittoria e l’avanzamento al prossimo turno.
    Per il prossimo turno , Alcaraz affronterà il nostro Lorenzo Musetti, un altro tennista che ha avuto una prestazione impressionante nel suo incontro. Musetti ha infatti battuto con facilità Cameron Norrie, con i parziali di 6-1, 6-2 6-4.
    Questi risultati fanno prevedere una partita intensa negli ottavi di finale , con due giocatori che hanno dimostrato un’ottima forma e determinazione dei propri mezzi. Sia Alcaraz che Musetti stanno dimostrando di essere forti contendenti per il torneo, e la prossima partita promette di essere un’entusiasmante sfida . Non vediamo l’ora di vedere come si svilupperà questa partita.
    GS Roland Garros Carlos Alcaraz [1]666 Denis Shapovalov [26]142 Vincitore: Carlos Alcaraz ServizioSvolgimentoSet 3Carlos Alcaraz 0-15 15-15 30-15 40-15 40-305-2 → 6-2Denis Shapovalov 0-15 15-15 30-15 40-155-1 → 5-2Carlos Alcaraz 15-0 15-15 30-15 40-154-1 → 5-1Denis Shapovalov 0-15 0-30 0-403-1 → 4-1Carlos Alcaraz 15-0 30-0 40-0 40-15 40-302-1 → 3-1Denis Shapovalov 15-0 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 A-402-0 → 2-1Carlos Alcaraz 15-0 30-0 40-0 40-151-0 → 2-0Denis Shapovalov 15-0 15-15 30-15 30-30 30-400-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 2Carlos Alcaraz 15-0 30-0 40-05-4 → 6-4Denis Shapovalov 15-0 15-15 15-30 15-404-4 → 5-4Carlos Alcaraz 0-15 15-15 30-15 40-15 40-303-4 → 4-4Denis Shapovalov 15-0 15-15 15-30 30-30 30-402-4 → 3-4Carlos Alcaraz 0-15 15-15 30-15 40-151-4 → 2-4Denis Shapovalov 15-0 30-0 30-15 40-15 40-301-3 → 1-4Carlos Alcaraz 0-15 15-15 30-15 30-30 30-401-2 → 1-3Denis Shapovalov 0-15 0-30 15-30 15-400-2 → 1-2Carlos Alcaraz 0-15 0-30 0-40 15-40 30-40 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 40-A0-1 → 0-2Denis Shapovalov 15-0 30-0 30-15 40-15 40-30 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 A-400-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1Carlos Alcaraz 15-0 15-15 30-15 40-155-1 → 6-1Denis Shapovalov 0-15 0-30 15-30 15-40 30-40 40-40 A-405-0 → 5-1Carlos Alcaraz 0-15 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 A-40 40-40 A-404-0 → 5-0Denis Shapovalov 0-15 0-30 0-403-0 → 4-0Carlos Alcaraz 0-15 15-15 30-15 40-15 40-302-0 → 3-0Denis Shapovalov 0-15 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 40-A1-0 → 2-0Carlos Alcaraz 15-0 30-0 40-00-0 → 1-0 LEGGI TUTTO

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    Le parole dei “big” prima di Roland Garros. Alcaraz: “Mentalmente sono più forte dell’anno scorso”, Sinner: “Non voglio mettermi troppa pressione”

    Holger Rune in allenamento a Parigi (foto Antonio Fraioli)

    Rilassati, sorridenti, con tanta voglia di fare bene. Così i big si sono presentati al canonico “media day” a Roland Garros, appena prima dell’avvio del secondo Slam stagionale sui campi in terra del Bois de Boulogne. C’è moltissima attesa per un torneo al maschile mai così aperto, vista l’assenza – forse definitiva – del dominatore del torneo Rafael Nadal. Uno dei più attesi è certamente il n.1 del ranking Carlos Alcaraz. Lui si dice pronto a fare bene, forte di una maggior esperienza rispetto allo scorso anno, quando fu estromesso da Alexander Zverev.
    “È pazzesco essere la testa di serie numero uno in un Grande Slam. Ho sempre lavorato molto duramente per essere lì, sono molto felice di esserci arrivato” afferma Carlos. “Se parliamo di tennis, direi che sono più o meno lo stesso giocatore dell’anno scorso. L’unico cambiamento che vorrei menzionare è che mi sento più maturo. Mentalmente sono un giocatore migliore. Posso leggere quello che sta succedendo in campo molto meglio rispetto allo scorso anno, direi che è la più grande differenza rispetto al 2022″. Ecco come ha passato i giorni tra Roma e lo sbarco a Parigi:  “Mi sono preso qualche giorno di riposo, senza fare niente, solo rilassandomi e passando del tempo con la famiglia e gli amici, ne avevo bisogno. Da lì, ho passato cinque giorni ad allenarmi all’Equelite Academy, a casa, cosa che mi aiuta molto. Avevo bisogno di quell’intensità di allenamento, anche del lavoro fisico, perché quest’anno non ho avuto quasi più di quattro giorni per allenarmi, è stato solo giocare e giocare. È stato fantastico per me avere questo tempo per poter preparare il Roland Garros, con una preparazione buona come quella che ho avuto negli ultimi giorni”.
    Holger Rune si dice altrettanto fiducioso per Roland Garros, viste le due grandi finali raggiunte (Monte Carlo, Roma) nonostante le sconfitte. “Sono molto felice ed entusiasta di tornare a uno dei miei tornei preferiti dell’anno. Ho avuto una buona stagione su terra battuta, giocando buone partite. Mi sento in buona forma e non vedo l’ora di debuttare. Questa parte della stagione è una delle mie preferite e cercherò di giocare il mio miglior tennis qui. Tutto quello che ho fatto durante la stagione sulla terra battuta è stato per essere il più preparato possibile per questo torneo. Spero di poter giocare il mio miglior tennis qui”.
    Daniil Medvedev sbarca per la prima a Parigi forte di un grande titolo sul “rosso”, appena conquistato a Roma, con un tennis che deve mettere in guardia tutti gli avversari… “Ho appena avuto il tempo di festeggiare la vittoria, niente feste o altro. Certo, ero con la mia famiglia e la mia squadra, molto felice. In un certo senso, la felicità è già una celebrazione e ovviamente cercherò di trasferire questa fiducia qui. Tuttavia, proprio per questo il tennis a volte fa bene e a volte fa male: il fatto di aver vinto un torneo non impedisce che ne arrivi uno nuovo, quindi in un certo senso devi dimenticartene e pensare solo alle tue certezze. La cosa buona, ovviamente, è che a volte perdi al primo turno ma sai che la prossima settimana puoi essere il vincitore”.Si sente uno dei favoriti? “Non lo so (ride). Non voglio esercitare troppa pressione su me stesso. Quello che è successo a Roma è stato incredibile, soprattutto perché ho battuto tanti bravi giocatori: Zverev, Tsitsipas, Rune, Zapata… è una sensazione fantastica, ed è chiaro che forse ci sono più aspettative di quelle che ho avuto di solito. So anche che può essere complicato, e che devo usare questa fiducia senza cadere nell’arroganza, quello è il pericolo. A volte pensi che giocando così bene le cose saranno facili. Questo è quel che succede quando hai problemi al primo turno, puoi arrabbiarti e finisci per perdere. Mi sono trovato molte volte in questa situazione: voglio solo provare a giocare il mio miglior tennis qui al Roland Garros”.Daniil ha parlato anche delle condizioni trovate nei primi allenamenti. A suo dire, e non solo lui, palle e campi non sembrano così veloci: “Non posso dire al 100% se è per via delle palle, o della superficie, ma da quello che ho sentito dai giocatori, siamo tutti d’accordo che i campi sono un po’ più lenti questo anno, le palle diventano “grandi”. Lo svantaggio è che può essere molto duro per le spalle e il gomito. Molti giocatori hanno sofferto dopo l’Australia per questo. Nel tennis devi adattarti. Dopo due giorni di allenamento, ho notato che le condizioni sono molto più lente rispetto agli anni precedenti. Anche a Roma non sono stati così veloci e tutto sommato mi sono piaciute, quindi non vedo l’ora che arrivi il torneo”.
    Campi più lenti, palle più pesanti… che sia Djokovic a giovarne? Per Stefanos Tsitsipas come ti poni nel torneo è decisivo, e lui si considera uno dei favoriti: “Per me è fondamentale entrare nella mentalità che avevo qui quando ho raggiunto la finale. È importante ricreare quella condizione e mantenere la disciplina durante tutto il torneo. Ci sono partite che saranno difficili, gli avversari sono tosti. Forse ad alcune persone non piace la terra battuta quanto a me, ad esempio Daniil Medvedev o Andrey Rublev. Un rivale come Novak Djokovic è sempre il primo da tenere in considerazione. Sento di avere una grande possibilità, ho solo bisogno di ottenere dei buoni primi turni per continuare a credere di poter fare qualcosa quest’anno”.
    Jannik Sinner, ai microfoni di Eurosport, è fiducioso ma predica cautela.

    “Non mi voglio mettere pressione. So il mio potenziale, so di poter andare anche lontano e quindi niente, prendiamo turno dopo turno”#EurosportTENNIS | #RolandGarros | #ATP | #Sinner pic.twitter.com/FY7ralbnYI
    — Eurosport IT (@Eurosport_IT) May 26, 2023

    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Roland Garros: un tabellone equilibrato, Sinner dalla parte di Medvedev

    Jannik Sinner si allena a Roland Garros (foto Antonio Fraioli)

    Nella suggestiva sede dell’Orangerie sono stati sorteggiati i tabelloni dell’edizione 2023 di Roland Garros. Analizzando il draw maschile, la prima parola che viene in mente è “equilibrato”. Guardando i possibili percorsi dei favoriti, tra teste di serie e primi turni, nessuno sembra avere la classica “autostrada” o nemmeno un percorso terribilmente accidentato. I teorici quarti di finale sono i seguenti:
    Alcaraz – Tsitsipas
    Djokovic – Rublev
    Rune – Ruud
    Sinner – Medvedev
    La strada del nostro n.1 azzurro è discreta nei primi turni ma con un potenziale ottavo di finale molto complicato. Infatti Jannik trova all’esordio il francese Muller, quindi il vincente di Altmaier – Huesler (che sul rapido sarebbe anche pericoloso), e al terzo turno uno tra Dimitrov e Ruusuvuori. Poteva andare assai peggio, evitate le mine vaganti più pericolose all’avvio, ma negli ottavi potrebbe essere partita vera e durissima contro Sasha Zverev, che sul Chatrier l’anno scorso ha lasciato una caviglia e chissà pure un pezzettino della coppa… o Tiafoe. Il tedesco stenta a ritrovare il suo miglior tennis, ma potrebbe vincere i suoi primi tre match e salire di condizione, diventando avversario teoricamente assai scomodo. Sinner sorprese Zverev nel suo esordio nel torneo, i “fuochi artificiali” del 2020, quando sbarcò nei quarti e impensierì più di ogni altro avversario Rafa Nadal nella corsa al suo 13esimo titolo al Bois de Boulogne. Da allora è passato molto tempo, Sinner è molto cresciuto, Zverev non è al massimo, ma resta una partita da prendere con la massima attenzione. In caso di approdo nei quarti, potrebbe arrivare la settima sfida contro Medvedev. Il bilancio al momento è terribile per l’azzurro: sei sconfitte in altrettante partite, le ultime due nelle finali 2023 di Rotterdam e Miami. Mai però si sono affrontati sul “rosso”, chissà che Jannik non possa giovarne.
    Chissà, perché il Medvedev ammirato al Foro Italico ha giocato meglio di tutti, da campione. L’aveva detto prima dell’avvio del torneo capitolino, non amerò mai la terra battuta ma più ci gioco, più gioco meglio. Con un nuovo Setup delle corde e scarpe diverse, Daniil ha finalmente capito come frenare sul rosso, e la differenza si è vista immediatamente. Quel tennis titubante e mai incisivo in difesa del passato è stato cancellato, ora il russo riesce a difendersi, contrattaccare, dominare i tempi di gioco come sul duro. E allora la faccenda si complica per tutti – Jannik incluso – perché pochi sono lottatori come Medvedev, pochi sanno vincere come Medvedev. In caso si arrivi a questa sfida, sarà un grandissimo match, e grande occasione per Sinner per una vendetta sportiva che cova da tempo. Ce la farà? Lo speriamo, ma dipenderà molto da come Jannik arriva a Parigi. Servirà la potenza nelle gambe e intensità nella spinta ammirata a Monte Carlo o meglio ancora lo scorso marzo, quando giocò davvero molto bene. Il Sinner titubante un po’ scarico di Roma non può ambire a chissà cosa.
    Il favorito del torneo Alcaraz ha un slot di tabellone molto tranquillo. Speriamo possa incrociare Arnaldi al terzo turno, ma Matteo dovrà prima sbarazzarsi di un cliente ostico all’esordio, Galan, uno che il rosso lo conosce benissimo, e quindi eventualmente Nakashima o Shapovalov. La speranza è che negli ottavi possa giocarsi un nuovo capitolo di Alcaraz vs. Musetti. L’azzurro (tds n.17)  ha pescato il “furibondo” Ymer all’esordio e poi Shevchenko, che tanto ha impressionato vs. Sinner a Roma, fino a trovare Norrie o un qualificato. Non sarà per niente facile per il toscano battere il coriaceo britannico, ma è esattamente il salto di qualità a cui è atteso Lorenzo in un torneo Major. N.18 del mondo, sull’amata terra, non deve temere un Norrie, ma affrontarlo convinto di poterlo battere. Quest’edizione di RG ci dirà molto del momento e crescita di Musetti.
    Fognini ha pescato teoricamente “male”, Auger-Aliassime, ma in realtà il canadese è in una fase assai grigia. Speriamo nel’upset che farebbe tornare il ligure protagonista, se lo meriterebbe davvero. È lo slot di Tsitsipas, che ha un buon tabellone, ma quest’anno stenta a vincere i big match, contro i top10 è andato davvero male. Questo Roland Garros ci dirà se il greco ha tennis e testa per ritornare a battere i migliori o rischia seriamente di esser sorpassato da Rune, sempre più in rampa di lancio.
    Nel secondo quarto di finale partendo dall’alto, Djokovic è certamente il favorito. Al terzo turno potrebbe trovare Davidovich-Fokina, non esattamente la stabilità fatta tennista ma come potenza e attitudine alla terra era certamente uno da evitare come prima testa di serie. Potrebbe essere una grossa battaglia fisica, che ci dirà “quanta ne ha” il serbo, apparso ancora non al meglio a Roma, ma certamente in crescita rispetto alle pessime versioni ammirate sul rosso nei primi tornei. Se Djokovic sale di condizione, potrebbe far saltare il banco, con buona pace di tutti, record assoluto di Slam annesso. È uno scenario tutt’altro che improbabile, attenzione a dare Alcaraz come netto favorito. La giovane età con la relativa esperienza e qualche giornata no che ancora vive, potrebbe pensare non poco sulle spalle dell’attuale n.1.
    Rublev vs. Khachanov potrebbe essere l’ottavo più duro, in tutti in sensi, con Wawrinka (o Evans) come potenziale guastafeste. O Lorenzo Sonego, che ha pescato Shelton (miglior testa di serie possibile, oggettivamente) e quindi il vincente del derby francese Mandarino-Humbert, prima di sfidare potenzialmente Andrey in un 3t molto intrigante.
    Manca da analizzare il quarto di finale della parte bassa capeggiato da Rune e Ruud. È stata la semifinale di Roma, pochi giorni fa. Casper è in evidente ripresa, ha fatto finale a Parigi l’anno scorso. Sarebbe stupido tagliarlo fuori a priori dai favoriti, ma la crescita di Rune è piuttosto impressionante, quindi tutto lascia pensare che il semifinalista di quella parte di tabellone potrebbe essere proprio lui. Cerundolo negli ottavi non è affatto un avversario semplice, probabilmente più pericoloso di Fritz, che ha giocato discretamente sul rosso ma la cui tenuta 3 su 5 a Parigi è tutta da verificare.
    Vedremo gli abbinamenti di qualificati azzurri. Intanto, bravi!
    Sensazioni generali: con tabellone tutto sommato “onesto”, conterà moltissimo come i migliori arriveranno alla seconda settimana. Roland Garros è un torneo duro, con condizioni piuttosto variabili, anche per colpa della sessione serale e non solo. Vincere alcuni primi turno di slancio, senza far troppa fatica, sarà molto molto importante. Per tutti, Alcaraz e Djokovic inclusi. Speriamo che Sinner arrivi allo scontro con Medvedev, sperando per una volta di assistere a un film diverso. Del resto, se Jannik vuol vincere uno Slam, battere Medvedev deve rientrare non nell’impresa ma nella normalità delle cose. 
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO