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    Piero Ferrari commenta l’esclusione di Imola dal calendario 2026 e dice: “Cercherò di dare una mano”

    Piero Ferrari

    Piero Ferrari, in un’intervista esclusiva a Leo Turrini, ha commenta l’esclusione del Gran Premio di Imola dal calendario F1 2026, ufficializzato qualche giorno fa da FIA e Formula 1.
    Il figlio del Drake ha però aggiunto: “Cercherò di dare una mano”. Immaginiamo per farlo rientrare in calendario.
    Qui sotto qualche altro passaggio importante del Q&A con Turrini per “Il Resto del Carlino“.
    “Non sono sorpreso perché conosco le dinamiche che governano il cosiddetto Circo a quattro ruote”, ha spiegato Ferrari che però ha poi aggiunto: “Questo non è un verdetto definitivo”.
    Ci potrebbero quindi essere ancora margini per recuperare. Su questo, Piero Ferrari, che si trova in Canada per seguire da vicino la Scuderia fondata da papà Enzo, ha detto: “Da fuori trovo interessante l’idea di promuovere una rotazione tra i circuiti classici europei […] la globalizzazione è un fenomeno che ha ormai contagiato lo sport business, non solo l’automobilismo. Per fare un esempio, quando ero giovane io mica si correvano Gran Premi nelle terre del gas e del petrolio, oggi invece abbiamo il Gp del Bahrain, il Gp del Qatar, il Gp dell’Arabia Saudita, il Gp di Abu Dhabi…”.

    E infine ha aggiunto: “Bisogna usare la fantasia per conciliare tradizione e modernità. Io sono convinto che Imola riavrà il suo posto, magari in forme nuove. Per quel poco che posso, cercherò di dare una mano”.
    Per leggere l’intervista completa di Leo Turrini a Piero Ferrari, vai su ilrestodelcarlino.it LEGGI TUTTO

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    Piero Ferrari commenta l’esclusione di Imola dal calendario 2026 e dice: “Cercherò di dare una mano”

    Piero Ferrari

    Piero Ferrari, in un’intervista esclusiva a Leo Turrini, ha commenta l’esclusione del Gran Premio di Imola dal calendario F1 2026, ufficializzato qualche giorno fa da FIA e Formula 1.
    Il figlio del Drake ha però aggiunto: “Cercherò di dare una mano”. Immaginiamo per farlo rientrare in calendario.
    Qui sotto qualche altro passaggio importante del Q&A con Turrini per “Il Resto del Carlino“.
    “Non sono sorpreso perché conosco le dinamiche che governano il cosiddetto Circo a quattro ruote”, ha spiegato Ferrari che però ha poi aggiunto: “Questo non è un verdetto definitivo”.
    Ci potrebbero quindi essere ancora margini per recuperare. Su questo, Piero Ferrari, che si trova in Canada per seguire da vicino la Scuderia fondata da papà Enzo, ha detto: “Da fuori trovo interessante l’idea di promuovere una rotazione tra i circuiti classici europei […] la globalizzazione è un fenomeno che ha ormai contagiato lo sport business, non solo l’automobilismo. Per fare un esempio, quando ero giovane io mica si correvano Gran Premi nelle terre del gas e del petrolio, oggi invece abbiamo il Gp del Bahrain, il Gp del Qatar, il Gp dell’Arabia Saudita, il Gp di Abu Dhabi…”.

    E infine ha aggiunto: “Bisogna usare la fantasia per conciliare tradizione e modernità. Io sono convinto che Imola riavrà il suo posto, magari in forme nuove. Per quel poco che posso, cercherò di dare una mano”.
    Per leggere l’intervista completa di Leo Turrini a Piero Ferrari, vai su ilrestodelcarlino.it LEGGI TUTTO

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    F1, Hamilton: “Montreal è una delle mie gare del cuore”

    Lewis Hamilton è entrato nel paddock del Circuito Gilles-Villeneuve di Montreal con un volto che faceva trasparire un po’ di tristezza: saranno forse i risultati al di sotto delle aspettative oppure le voci su Fred Vasseur (leggi qui) a non far dormire sonni tranquilli al sette volte campione inglese. HAMILTON Lewis (gbr), Scuderia Ferrari SF-25, portrait during the Formula 1 AWS Gran Premio del Made in Italy e Dell’Emilia-Romagna 2025, Emilia Romagna Grand Prix 2025, 7th round of the 2025 FIA Formula One World Championship from May 16 to 18, 2025 on the Autodromo Internazionale Enzo e Dino Ferrari, in Imola, Italy – Photo Antonin Vincent / DPPI – credits: @Scuderia Ferrari Press Office

    Il pilota della Ferrari ha partecipato alla conferenza stampa piloti, in vista del weekend di gara.
    “Quella di Montreal è una delle mie gare del cuore”, ha detto Hamilton che poi ha anche aggiunto: “Ho conquistato la mia prima vittoria sull’Isola di Notre-Dame. Ricordo quanto è stato incredibile tagliare per primo il traguardo, e da allora Montreal ha sempre avuto un posto speciale per me.”
    Tra le cose che il campione inglese ama di più di questa pista c’è sicuramente il tracciato, ma anche la vicinanza con i tifosi: “Il circuito è emozionante, con i muretti tutto intorno, ma è incredibilmente veloce per essere una pista cittadina e le frenate sono davvero impegnative, ti fanno salire l’adrenalina,” ha spiegato. “Ma quello che amo davvero sono le tribune: qui sono più vicine alla pista che in qualunque altro circuito. Alla curva 10 o alla 2 sembra quasi di frenare tra le braccia del pubblico, ed è una sensazione bellissima. Qui ho sempre sentito un grande sostegno, e ora che corro per la Scuderia Ferrari HP penso che ne avrò ancora di più, anche perché qui c’è una forte comunità di lingua italiana. Stiamo lavorando sodo per regalarci – e regalare a loro – un bel risultato questo weekend.”

    Con 19 stagioni di Formula 1 alle spalle, a Hamilton è stato chiesto come pensa sia oggi il debutto nella massima categoria per i piloti più giovani: “È una domanda molto interessante,” ha risposto l’inglese che poi ha anche concluso dicendo: “Penso che ci siano similitudini e differenze tra quando ho iniziato io e oggi. Credo che per un rookie le monoposto di oggi siano difficili da guidare quanto lo era la mia nel 2007. Ma sono anche convinto che allora fosse più semplice la vita fuori dall’abitacolo. I media erano meno reattivi, i social non esistevano, quindi nemmeno gli abusi che spesso ne derivano, e probabilmente c’era più tempo per crescere con calma. In sostanza penso che i ragazzi di oggi siano molto maturi, ma che debbano anche crescere molto in fretta”. LEGGI TUTTO

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    Formula 1, In Canada c’è il 60% di probabilità che entri una Safety Car

    Qual è la percentuale di ingressi della Safety Car nei Gran Premi del Canada disputati a Montreal? La prima volta è stata nel 1997, quando l’eroe di casa Jacques Villeneuve finì contro il celeberrimo “muro dei campioni” al secondo giro.credits: @Scuderia Ferrari Press Office

    La percentuale di ingressi della Safety Car nelle gare di Formula 1, disputati a Montreal sul circuito Gilles Villeneuve, è molto alta: 60%. La prima volta fu nel 1997, quando l’eroe di casa Jacques Villeneuve (Williams) finì contro il celeberrimo “muro dei campioni” al secondo giro.
    L’ultima lo scorso anno (2024), quando Carlos Sainz venne a contatto con Alexander Albon. L’edizione 2011 vide cinque ingressi della vettura di sicurezza, e quella corsa divenne anche la più lunga della storia, essendo durata 4 ore 4 minuti e 39 secondi.

    A vincere fu Jenson Button, a meno di 75 km/h di media. A un Gran Premio del Canada, quello del 1973 sulla pista di Mosport Park, è legata la prima volta di una Safety Car in Formula 1 – se si escludono le undici edizioni della 500 Miglia di Indianapolis dal 1950 al 1960, incluse nel calendario del Mondiale –. Fu un mezzo disastro, poiché il pilota che la conduceva, Eppie Wietzes, uscì mancando il leader della corsa finendo per condizionarne il risultato. LEGGI TUTTO

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    F1, Canada: la pista di Montreal, dal punto di vista della power unit

    Che pista è quella di Montreal, sede del prossimo Gran Premio del Canada, dal punto di vista della power unit? Ce lo spiega Fredrik Westin, che in Ferrari, si occupa di “TURBO SYSTEM”.Fredrik Westin (Ferrari): Credits: Ferrari Media Centre

    “Il Circuito Gilles-Villeneuve, lungo 4.361 metri, presenta rettilinei veloci e curve strette dove assumono grande importanza la frenata e l’accelerazione”, ha detto Fredrik Westin (svedere) responsabile della compenente turbo della Power Uniti di Maranello. Parlando del tracciato di Montreal, Westin ha poi aggiunto: “Nove delle 14 curve sono strette – 90 gradi o più – e l’ultima chicane è famosa per giocare dei brutti scherzi ai piloti che arrivano troppo vicini al muro all’uscita di curva 14. La sensibilità del tempo sul giro che deriva dal recupero di potenza ed energia è vicina alla media stagionale. I rettilinei sono relativamente lunghi e danno quindi al turbocompressore ampio margine per recuperare l’energia necessaria al sistema ibrido. Le condizioni meteo sono piuttosto variabili. Quest’anno ci aspettiamo temperature un po’ più basse, il che è positivo sia per il sistema di raffreddamento della PU che per la funzionalità del compressore”.
    Il Canada rappresenta la decima tappa del mondiale 2025 di Formula 1 e, già durante le scorse gara, nel paddock circolavano voci circa il possibile utilizzo, da parte di molti team della quarta Power Unit, rispetto alle tre concesse dal regolamento. Westin ci spiega quali criteri seguono i team per definire la pianificazione annuale dell’impiego delle Power Unit: “La pianificazione annuale risponde a tre ordini di priorità. Innanzitutto, è necessario coprire tutta la stagione minimizzando il rischio di guasti durante la gara. Cerchiamo pertanto di distribuire il chilometraggio delle componenti in maniera uniforme durante la stagione, affinché il massimo di chilometri di gara a cui viene sottoposta ciascuna power unit sia mantenuto più basso possibile. Inoltre, teniamo conto anche delle esigenze di ogni circuito e siamo pronti a reagire ai risultati dei controlli post-gara”.

    “In secondo luogo, è importante avere a disposizione pezzi di ricambio da utilizzare senza incorrere in penalità – ad esempio, avere la terza PU ancora utilizzabile al momento dell’introduzione della quarta (l’ultima che il regolamento mette a disposizione). Le ragioni per cui può capitare di dover far ricorso a elementi già usati sono molteplici: ovviamente guasti o rotture, ma anche incidenti oppure segnali di rischio nei dati della telemetria, che potrebbero costringere i team a sottoporre ad analisi tecniche un pezzo che doveva essere utilizzato in gara. In questi casi, ovviamente non si vuole introdurre una quinta power unit (o un terzo pacco batteria) incorrendo in penalità. Infine, si introduce una PU nuova in quelle gare dove è importante avere tanta potenza. Si cerca, comunque, di non introdurle troppo presto nella stagione per avere un qualche margine di libertà per reagire a intoppi o problemi nel corso dell’anno”. LEGGI TUTTO

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    F1, Vasseur prima del Canada: “Abbiamo fatto progressi e vogliamo continuare su questa strada”

    Fred Vasseur, Team Principal della Ferrari, prima del Canada rilascia la solita dichiarazione alla stampa parlando di “progressi” e di voler “continuare su questa strada” massimizzando i risultati. Va bene il secondo posto nel mondiale costruttori ma alla Ferrari i Tifosi chiedono molto di più e anche il Team Principal di Maranello non può certo accontentarsi!Fred Vasseur – credit: @Scuderia Ferrari Press Office

    Il Mondiale di Formula 1 riaccende i motori questo fine settimana con uno dei Gran Premi più amati, quello del Canada al Circuit Gilles-Villeneuve, impianto costruito nel 1976 sull’isola artificiale di Notre-Dame e intitolato al pilota Ferrari nell’anno della sua scomparsa, il 1982. I 4.361 metri di questo affascinante tracciato presentano un mix unico di curve lente, tratti ad alta velocità e tre lunghi rettilinei, con DRS disponibile.
    “Abbiamo lavorato – ha detto Vasseur – con il massimo dell’impegno in fabbrica a Maranello per prepararci al meglio al Gran Premio del Canada, che si disputa su un circuito molto diverso rispetto a quelli su cui abbiamo corso recentemente”.
    Lo scorso Gran Premio di Spagna ha visto la Ferrari salire dal 4° al 2° posto nella Classificai Mondiale Costruttori. Su questo il Team Principal di Maranello ha così commentato: “Arriviamo da una serie di gare in cui abbiamo fatto progressi sia in termini di prestazioni che di esecuzione, specialmente la domenica. Vogliamo continuare su questa strada, massimizzando il nostro risultato anche a Montreal e portando a casa il miglior bottino di punti possibile”.

    F1, Gp del Canada: un weekend tradizionale
    Il Gran Premio del Canada seguirà il formato classico del fine settimana di gara. Venerdì sono infatti in programma due sessioni di prove libere, alle 19.30 e alle 23 ora italiana, mentre la terza sessione è prevista per sabato alle 18.30, prima delle qualifiche che si svolgeranno alle 22.00. L’edizione numero 54 del Gran Premio del Canada, decima gara della stagione, prenderà il via domenica alle 20.00. Da percorrere ci sono 70 giri, pari a 305,27 chilometri.
    Ferrari stats GP del Canada
    GP disputati 53
    Debutto 1951 (J.F. Gonzalez 2°; A. Ascari 4°; P. Taruffi rit.; L. Villoresi rit.)
    Vittorie 12 (22.64%)
    Pole position 8 (15.09%)
    Giri più veloci 10 (18.87%)
    Podi 37 (23.27%) LEGGI TUTTO

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    F1, La Ferrari arriva in Canada da seconda forza del mondiale

    Leclerc e Hamilton – credits: Ferrari

    La Ferrari arriva al Gran Premio del Canada, decimo round del mondiale 2025 di Formula 1, forte del secondo posto nella classifica costruttori, conquistato nella gara di Barcellona.
    In Spagna, grazie al podio di Charles Leclerc (15 punti) e al piazzamento conquistato anche da Lewis Hamilton (8 punti), la Scuderia di Maranello ha operato un doppio sorpasso, ai danni sia di Mercedes che di Red Bull. I 12 punti di George Russell e il misero 10° posto di Max Verstappen non hanno permesso rispettivamente a Mercedes e Red Bull di difendere la loro posizione in classifica sulla Ferrari.
    A Maranello dunque possono “vantarsi” di essere la seconda forza di questo mondiale, avendo ora sei punti di vantaggio sul team della Stella a tre punte e 21 dalla squadra austriaca. Il divario però dalla McLaren, dopo i primi nove appuntamenti, è arrivato a sfiorare il 200 punti, 35 in più di quanto raccolto insieme da Leclerc e Hamilton!

    Il secondo posto nel mondiale Costruttori è quindi solo una magra consolazione, raggiunto più per demeriti altrui che meriti propri. Red Bull sta di fatto correndo con un solo pilota: Verstappen ha raccolto 137 dei 144 punti del team, mentre in Mercedes “pagano” il fatto di aver fatto debuttare un rookie come Kimi Antonelli (43 punti per lui, contro i 111 di Russell), oltre a qualche zero di troppo per problemi tecnici.
    Lewis Hamilton condivide con Michael Schumacher il primato di vittorie (7) e di pole position (6) al Gran Premio del Canada. Per il pilota inglese della Ferrari, la gara di Montreal potrebbe essere una sorta di “ripartenza”, dopo un inizio di mondiale molto complicato. Il particolare feeling che il sette volta campione del mondo ha con il circuito Gilles Villeneuve, potrebbe far ritrovare lui sia il morale che l’autostima che pare aver ultimamente perduto. LEGGI TUTTO

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    F1, Pirelli porta in Canada il tris di mescole più morbido della gamma PZero

    Le mescole Pirelli per il Gp del Canada F1 2025 – Credits: Pirelli Media

    Il Gran Premio del Canada è il decimo appuntamento della stagione, il secondo in Nordamerica dopo quello di Miami. Montreal è una meta tradizionale: per diversi anni è stata l’unica tappa del calendario in questa parte del mondo ed è uno degli appuntamenti favoriti da piloti e squadre per l’atmosfera che si respira e l’entusiasmo del pubblico canadese: per una settimana tutta la città del Québec è piena di eventi legati al Gran Premio.
    F1, Pirelli: in Canada le mescole più morbide
    Per la terza volta nella stagione il tris di mescole più morbido della gamma sarà protagonista in pista. Torna quindi all’opera la C6, già usata a Imola e a Monte Carlo, in compagnia delle sorelle C5 (Medium) e C4 (Hard). Si tratta quindi di uno step più morbido in confronto a quanto accaduto un anno fa, quando le tre mescole selezionate furono C3, C4 e C5.
    Le mescole Pirelli per il Gp del Canada F1 2025 – Credits: Pirelli Media
    Per le squadre e i piloti c’è una nuova opportunità di utilizzare la nuova C6 e di sfruttarla al meglio sulla scorta delle informazioni e dei dati raccolti nelle due precedenti esperienze. Il Circuito Gilles Villeneuve è una pista dove le forze laterali esercitate sui pneumatici sono medio basse; un po’ più intense quelle longitudinali – ci sono dei punti dove le vetture sono sottoposte a brusche decelerazioni e successive accelerazioni – ma comunque non particolarmente elevate. L’asfalto è molto liscio e poco abrasivo e non è mai utilizzato per competizioni automobilistiche al di fuori del weekend del Gran Premio. Il graining, soprattutto nelle prove libere del venerdì, potrebbe farsi vedere ma con il progressivo gommarsi del manto stradale non dovrebbe essere un fattore. L’evoluzione dei tempi è molto rapida, non soltanto da un giorno all’altro ma anche all’interno di ogni sessione.
    Peraltro, c’è da tener presente la variabile meteo, un jolly capace di sconvolgere il fine settimana in pista: la mutevolezza delle condizioni, anche in termini di temperature, è una delle cifre dell’appuntamento di Montreal.

    Gp Canada: il tracciato Gilles Villeneuve
    Il circuito è una pista semipermanente creata sull’isola artificiale di Notre-Dame, sul fiume San Lorenzo: qui si svolse l’Esposizione Universale nel 1967 e alcune competizioni dei Giochi Olimpici del 1976.
    Canada, Circuito F1
    L’asfalto è stato completamente rifatto lo scorso anno ma ha mantenuto le caratteristiche di bassa rugosità e aderenza ridotta che lo contraddistinguono da sempre. È lungo 4,361 chilometri ed è composto da una successione di rettilinei e chicane strette, con 14 curve (sei a sinistra, otto a destra): una vera e propria pista stop&go, dove stabilità in frenata ed efficacia in fase di trazione sono determinanti.
    I sorpassi sono possibili, anche grazie a tre zone DRS. In particolare, la staccata in fondo al rettilineo che riporta i piloti verso il traguardo è sempre stato il punto più “caldo”. La chicane successiva, dove si può peraltro continuare a sfruttare il DRS usato nella zona di attivazione precedente, è stata spesso teatro di incidenti spettacolari, tanto che la sua uscita fu ribattezzata il “muro dei campioni” dopo che, nell’edizione del 1999, ben tre campioni del mondo – Damon Hill, Michael Schumacher e Jacques Villeneuve – si schiantarono su quel muretto. LEGGI TUTTO