Marco Maletti e il Beach Volley: “Piano piano è entrato nel mio DNA”
Di Roberto Zucca Vederlo in campo di fianco a Davis Krumins crea un effetto ottico per cui pensi che i due ragazzi siano i nuovi gemelli del Beach Volley. Mettendo più a fuoco Marco Maletti, però, realizzi che in realtà la “confusione” con Krumins è semplicemente una questione di capigliatura, e che Marco è un’entità ben distinta e ben strutturata che si colloca tra le novità più interessanti del nostro panorama: “Siamo entrambi chiari di carnagione e biondi, ma abbiamo due profili ben distinti, lo assicuro. Essere catapultati nel Campionato Italiano è stata una bella botta di adrenalina quest’anno. Io vengo dalla pallavolo, e gioco a Beach professionalmente da cinque anni. Piano piano è uno sport che è entrato nel mio DNA”. Pallavolista, poi allenatore di Beach a Modena, poi il campionato italiano. “Tutto perfettamente ordinato. Gioco in serie B, quest’anno lo farò alla Wimore Energy Volley di Parma. Non posso allontanarmi troppo da Modena perché sto completando l’università e la facoltà richiede la presenza. Sono nato pallavolisticamente alla Anderlini, poi il beach è arrivato per caso perché mi chiesero se mi andava di provare e mi ritrovai con Samuele Cottafava, che non ha bisogno di presentazioni, a giocare e vincere l’argento ai campionati italiani Under 19 e Under 21“. Marco Maletti agli Europei Under 20 nel 2017 (Foto CEV) Una bellissima soddisfazione. Perché poi lei scelse di proseguire col volley? “Perché mi piace di più. Rinchiudermi in un campo al chiuso in inverno e giocare sulla sabbia non mi è mai piaciuto più di tanto. Ho sempre amato di più la pallavolo, non mi imbarazza dirlo. Non che il Beach non mi piaccia, ma in inverno mi piace giocarmi la mia partita con la mia squadra“. Krumins-Maletti. La coppia funziona? “Ci troviamo molto bene. Davis ha più esperienza in questo sport, sia per età, sia perché da anni ha investito totalmente sul Beach Volley. Mi dà serenità in campo e si è creata da subito una bella intesa. Quest’anno partiamo dalle qualifiche spesso, ma ci siamo ritagliati il nostro spazio. L’obiettivo, ovviamente un passettino alla volta è quello di andare sempre più avanti“. Alle prime tappe siete emersi bene. “Peccato per Montesilvano, perché dopo la fatica delle qualificazioni, Davis ha avuto un piccolo infortunio e non è riuscito a scendere in campo il sabato mattina. Sono convinto che avremo potuto dire la nostra perché abbiamo fatto un buon venerdì di qualifiche. Ora ci prendiamo qualche giorno per preparare le prossime tappe“. Riuscirà a fare tutto il Campionato Italiano? “Spero. Impegni universitari permettendo, dovrei riuscire a giocare le tappe restanti“. Dicono che nell’ambiente siate entrambi molto benvoluti. “Il Beach ti dà la possibilità di incontrare tanti amici e compagni di squadra con cui magari in inverno ti ritrovi sui campi da pallavolo. In più io vivo con molta spensieratezza le tappe. Non dico che non le prendo con la giusta serietà agonistica, perché mi piace giocare bene e vincere le gare. Però non le vivo con una enorme pressione. Forse Davis è bravo in questo. A farmi giocare con la giusta serenità“. LEGGI TUTTO