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    Chiodi in autostrada, oltre 30 auto ferme con le gomme bucate

    Se siete stanchi della solita noiosa routine, il consiglio è quello di prendere un aereo per gli Stati Uniti e farvi un viaggio su un’autostrada. Non importa quale, tanto in ognuna accade qualcosa di assurdo. Dopo che a Oklahoma City un camion che trasportava giocattoli erotici si è ribaltato lasciando sull’asfalto migliaia di “oggetti del peccato”, in California oltre 30 vetture sono rimaste bloccate tutte con le ruote bucate. La colpa? Di un camionista passato di lì poco prima.
    Tutta colpa del camion
    Se c’è un imprevisto che fa davvero arrabbiare gli automobilisti è sicuramente una gomma bucata. La seccatura è che a causa di un piccolo forellino si perde tanto tempo per riparare il danno e spesso non si è neanche estremamente ferrati sull’effettiva modalità di cambio gomma o di chiusura del foro. Immaginate il nervosismo di un automobilista in queste condizioni e moltiplicatelo per oltre 30 volte. In california, lungo la superstrada nei pressi di Mulholland Drive a Los Angeles, una lunga fila di veicoli è stata immortalata dalle telecamere: tutte le vetture erano incolonnate a motore spento sulla corsia d’emergenza e i vari proprietari erano accanto ad ognuna di esse intenti a cambiare gli pneumatici bucati o in attesa del carro attrezzi. Ma come è stato possibile? La California Highway Patrol ha dichiarato che tutto sarebbe stato causato da una scatola di chiodi o alcuni blocchi di legno caduti da un camion. Impossibile sapere se questo materiale sia finito accidentalmente sull’asfalto o se sia frutto di un pazzo che non conosceva altri modi per divertirsi, l’importante è che nessuno si sia fatto male.
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    In possesso di patente falsa rimane incastrato col camion sotto al ponte

    Un altro brutto episodio che coinvolge un camion arriva stavolta dalla Capitale. Dopo il tir che sbatte contro 5 automobili, un altro folle guidatore non ha calcolato bene le dimensioni e si è incastrato sotto un ponte. Il fatto è accaduto sabato 17 settembre, ma c’è anche altro che rende ancora più assurda la vicenda.
    Anche la patente falsa
    A guidare il mezzo un 38enne di origine liberiana il quale non ha proprio pensato che il camion potesse essere più alto del ponte in via Monte del Finocchio, in zona Eur. E infatti, una volta incastrato è stato necessario l’intervento della polizia locale di Roma Capitale. Per fortuna l’incidente non ha registrato feriti ma solo enormi danni all’infrastruttura e all’automezzo. Oltre allo schianto però, il guidatore si è reso protagonista di un altro guaio. La patente mostrata agli agenti era infatti contraffatta e ciò ha portato l’uomo a beccarsi una denuncia per possesso di atto falso. Inoltre, le accuse di mancato rispetto del limite di altezza del mezzo, danneggiamento di un’opera pubblica e velocità non commisurata, gli sono costate una multa di 500 euro. Il folle è tutt’ora in stato di fermo per l’identificazione e per le indagini sulla sua regolare presenza sul territorio italiano.
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    Tir si schianta contro cinque auto: bloccata l’A1 per tutta la notte

    Nella notte fra il 31 agosto e il 1 settembre, l’autostrada  A1 Milano – Napoli è stata bloccata per ben 4 ore a causa di un incidente fra un tir e cinque auto, di cui una trasportava una barca. Il punto preciso della strada è stato quello fra gli svincoli di Capua e Caianello in direzione Roma. La collisione ha portato con sé una serie di interventi, ma per fortuna nessuno è rimasto ferito mortalmente.
    Danni ai serbatoi
    È stato l’autotreno a collidere con le auto in maniera violenta, finendo poi sul guarda rail; a riportare maggiori danni sono stati i serbatoi di gasolio. Sul luogo dell’incidente sono poi arrivati i Vigili del Fuoco del Comando provinciale di Caserta, andati in soccorso di coloro che erano a bordo delle auto per tirarli fuori, per poi mettere in sicurezza i serbatoi del mezzo pesante. Tre delle persone rimaste coinvolte sono state portate in ospedale. Non ci sono aggiornamenti sullo stato di salute delle altre persone.
    Scontro tra auto della polizia e una mucca: agenti feriti e bovino morto LEGGI TUTTO

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    Fanno sesso alla guida: Suv si schianta contro camion

    Amore folle alla guida

    A Fort Lauderdale, nel sud della Florida, un episodio del genere non sarà certo dimenticato presto. Un Suv Nissan con a bordo una coppia di fidanzati stava viaggiando tra North Ocean Boulevard e la 19esima strada quando la vettura è sbandata nella corsia opposta causando un frontale con un furgone della FedEx. Ad aver determinato l’incidente sarebbe stata la distrazione del conducente dell’automobile che, secondo quanto riportati dai vigili del fuoco della cittadina, stava ricevendo del sesso orale dalla partner seduta accanto. 

    La negligenza di un attimo ha causato un bel guaio, non tanto ai soggetti coinvolti che per fortuna l’hanno scampata con qualche lieve ferita, ma per i due veicoli, con il Suv rimasto incastrato sotto al furgone e tutti gli airbag scoppiati.

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    Scozia, l'idea è pazzesca: ecco i camion che vanno a whisky!

    La rincorsa alla miglior soluzione da adottare per ridurre l’inquinamento atmosferico sta facendo impazzire tutti. Specialmente l’industria automotive, che sempre con maggior frequenza sta adottando strategie di elettrificazione nei propri modelli.
    Tuttavia, c’è anche chi oltre ai motori elettrici, ibridi o a idrogeno ha sperimentato una nuova soluzione. Stiamo parlando della distilleria scozzese Glenfiddich, che in linea con il proprio programma di riduzione delle emissioni di CO2 della filiera produttiva, ha pensato di usare i residui della lavorazione del whisky per alimentare i per i propri mezzi. 
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    “Soluzione che migliora la vita di tutti noi”
    Al momento, la sperimentazione prevede solamente un primo gruppo di poche unità, che fanno da spola tra lo stabilimento di Dufftown ai siti d’imbottigliamento sparsi lungo la Scozia e che appartengono alla William Grant & Sons, società madre della Glenfiddich.
    La soluzione, fa sapere la distilleria scozzese, sembra al momento portare i propri frutti. Se da una parte l’adozione del biogas sta infatti riducendo l’inquinamento atmosferico di un significativo 90% rispetto al Gpl usato fino a pochi mesi fa, dall’altra anche la stessa Glenfiddich ne sta traendo beneficio grazie al risparmio ottenuto sui costi di smaltimento degli scarti di lavorazione.
    “Il processo mentale alla base di questo progetto è stato immaginare cosa potesse essere fatto per migliorare la situazione di tutti noi”, ha spiegato Stuart Watts, direttore della distilleria Glenfiddich.
    Nel futuro prevista l’intera flotta
    La buona riuscita del progetto, quindi, spiana la strada all’implementazione di tale tecnologia al resto dei 20 camion che compongono la flotta aziendale, nonché alle flotte appartenenti ad altre società. L’annuncio di Glenfiddich e di Stuart Watts, infatti, probabilmente non sarà l’ultimo di questo tipo nell’ambito dell’industria scozzese dei distillati, proprio perché la stessa Scotch Whisky Association ha da poco annunciato un piano per ridurre a zero le emissioni di CO2 entro il 2040.
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