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    F1, Wolff sul budget cap: “Non avrebbe fatto la differenza”

    ROMA – Una delle novità delle ultime stagioni di Formula 1 è stata il budget cap, che tra i vari obiettivi aveva quello di assottigliare la differenza tra i team. Chi ne ha risentito è stata sicuramente la Mercedes, che dopo aver vinto gli ultimi otto campionati costruttori ha concluso la stagione al terzo posto. Il team principal Toto Wolff, intervenuto ai microfoni del podcast ‘Beyond the Grip’, tuttavia non ha puntato il dito contro il budget cap per quanto riguarda la causa delle difficoltà stagionali.
    Il commento di Toto
    Wolff ha spiegato: “Abbiamo dovuto rimuovere uno strato dopo l’altro per arrivare alla causa del problema. La verità è che non sarebbe cambiato nulla. Ciò che ci mancava non erano le capacità, né gli strumenti o il tempo, perciò il budget cap non avrebbe fatto la differenza”. “Bisogna restare umili, non dobbiamo sentirci in diritto di tornare subito a vincere – ha poi aggiunto il manager tedesco – Stiamo modificando alcuni aspetti del layout e dell’architettura della macchina, convinti che ci porti nella giusta direzione. Con questi nuovi regolamenti, tuttavia, può capitare di scoprire un problema e accorgersi che ce n’era un altro appena sotto”.
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    Ferrari, Budget Cap: Sainz chiede sanzioni esemplari per la Red Bull

    ROMA – La violazione del budget cap da parte della Red Bull ha infiammato la Formula 1. Nelle ultime settimane non si parlato d’altro e ormai è impossibile non avere una propria opinione in merito. Il team di Milton Keynes ha sforato il tetto di spesa massimo, ma l’infrazione è ritenuta “minore” da parte del regolamento, perciò anche le eventuali sanzioni lo saranno di conseguenza. Nonostante il titolo conquistato da Max Verstappen nel 2021 non sembri essere in discussione, una penalità dovrebbe comunque arrivare. Piuttosto interdetto Carlos Sainz, pilota della Ferrari, che al contrario auspicava sanzioni più severe.
    Sainz ha le idee chiare
    Il pilota spagnolo ha dichiarato: “Le decisioni della Fia devono essere prese in base al regolamento. Per quanto riguarda il budget cap, è già prevista una serie di sanzioni fisse in base a quanto si sfora. Non è un segreto che lo sviluppo sia fondamentale in Formula 1, è tutto per il nostro sport – riporta GPFans – Se un team infrange questa regola, deve ricevere una grande penalità”. Così il ferrarista, che invoca penalità adeguate da parte della Fia. Sainz è solamente una delle tante persone nell’ambiente F1 che hanno chiesto delle sanzioni nei confronti della Red Bull. Polemici infatti i team principal Mattia Binotto e Toto Wolff, ma anche Lewis Hamilton.
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    F1 Ferrari, Sainz e la frase sul Budget Cap Red Bull che scatena i tifosi

    ROMA – Non si placano le polemiche in seguito alla violazione del budget cap da parte della Red Bull, che avrebbe sforato il tetto di spesa massimo di quasi un milione di euro. Tale infrazione è ritenuta tuttavia “minore” da parte del regolamento, perciò anche le eventuali sanzioni lo saranno di conseguenza. Il titolo conquistato da Max Verstappen nel 2021 non sembra dunque essere in discussione, ma il team di Milton Keynes verrà comunque penalizzato. Tale decisione lascia piuttosto interdetto Carlos Sainz, che al contrario auspica sanzioni più severe. Se la Red Bull prova a difendersi ed a minimizzare l’accaduto, i team rivali – Ferrari e Mercedes su tutti, tramite i rispettivi team principal Mattia Binotto e Toto Wolff – non ci stanno e chiedono che la Fia intervenga in maniera significativa.
    Il pensiero di Carlos
    “Le decisioni della Fia devono essere prese in base al regolamento. Per quanto riguarda il budget cap, è già prevista una serie di sanzioni fisse in base a quanto si sfora. Non è un segreto che lo sviluppo sia fondamentale in Formula 1, è tutto per il nostro sport. Se un team infrange questa regola, dunque, deve ricevere una grande penalità”. Queste le parole del ferrarista, riportate da GPFans. In attesa di scoprire le sanzioni definitive, piloti e team principal sembrano avere le idee sempre più chiare ed invocano penalità adeguate nei confronti di chi non ha rispettato il regolamento.
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    F1, ombre sul budget cap della Red Bull: superati i 148,6 milioni di dollari

    ROMA – L’indiscrezione di “Auto Motor und Sport” riporta una voce nel paddock che in queste ore sta emergendo con particolare insistenza. La Red Bull avrebbe infatti, assieme alla Aston Martin, sforato il budget cap (148,6 milioni di dollari), imposto dalla FIA per limitare i fondi impiegati dalle scuderie. I due team sarebbero andati oltre lo scostamento di cinque milioni di dollari, tollerato dal regolamento come “violazione minore delle regole”. Secondo i rumor che si rincorrono negli ambienti della Federazione, la FIA dovrebbe pubblicare i risultati dei propri controlli nel corso della prossima settimana.
    Proteste da Ferrari e Mercedes
    Lo sforamento della Red Bull getterebbe forti dubbi sulla reale trasparenza del Mondiale in corso. Secondo i calcoli ufficiosi fatti nei box dalle altre scuderie, la casa di Milton Keynes non avrebbe potuto apportare aggiornamenti all’attuale RB18 senza infrangere le regole sul budget cap. Ferrari e Mercedes avrebbero dunque chiesto alla FIA di intervenire con mano ferma su questa presunta violazione della Red Bull e hanno invocato misure concrete per evitare di creare un precedente. Ora per la Federazione di tratta di scoprire se le spese extra di Christian Horner e il suo staff hanno effettivamente a che fare con lo sviluppo tecnico della RB18. Se così fosse, si spiegherebbero gli enormi passi in avanti fatti dalla vettura di Max Verstappen e Sergio Perez soprattutto a partire dalla pausa estiva. LEGGI TUTTO

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    F1, sospetti sui conti Red Bull: sforato il budget cap

    ROMA – Crescono i sospetti sulla Red Bull, che secondo l’indiscrezione di “Auto Motor und Sport” sarebbe andata oltre il budget cap in Formula 1. La casa di Milton Keynes avrebbe sforato i 148,6 milioni di dollari messi a disposizione dalla FIA per limitare i fondi impiegati dalle scuderie. Anche la Aston Martin sarebbe coinvolta in questa voce che corre nel paddock. I due team sarebbero andati oltre lo scostamento di cinque milioni di dollari, tollerato dal regolamento come “violazione minore delle regole”. Secondo i rumor negli ambienti della Federazione, la FIA dovrebbe pubblicare i risultati dei propri controlli nel corso della prossima settimana.
    Ferrari e Mercedes chiedono spiegazioni
    Lo sforamento della Red Bull getterebbe forti dubbi sulla reale trasparenza del Mondiale in corso. Secondo i calcoli ufficiosi fatti nei box dalle altre scuderie, la casa di Milton Keynes non avrebbe potuto apportare aggiornamenti all’attuale RB18 senza infrangere le regole sul budget cap. Ferrari e Mercedes avrebbero dunque chiesto alla FIA di intervenire con mano ferma su questa presunta violazione della Red Bull e hanno invocato misure concrete per evitare di creare un precedente. Ora per la Federazione di tratta di scoprire se le spese extra di Christian Horner e il suo staff hanno effettivamente a che fare con lo sviluppo tecnico della RB18. Se questo venisse appurato, allora si getterebbero ombre sulla regolarità del Mondiale, che in queste ultime tappe è stato dominato dalla Red Bull. La casa anglo-austriaca ha mostrato una superiorità disarmante dopo la sosta estiva, dopo la quale Max Verstappen ha sempre vinto. LEGGI TUTTO

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    F1, Horner: “La metà dei team violerà il budget cap”

    ROMA – Il budget cap e la sua utilità è uno degli argomenti oggetto di discussione inFormula 1. L’aumento dei prezzi mette a rischio il valore del tetto ai finanziamenti per le scuderie, fissato per il 2022 a 140 milioni di dollari. A fronte dei numerosi imprevisti in pista, le scuderie corrono il pericolo di superare questa soglia, come afferma Christian Horner, team principal della Red Bull, ai microfoni di “Sky Sports”: “La FIA deve affrontare questa situazione oltre il nostro controllo, altrimenti almeno la metà dei team andrà oltre il budget cap”.
    Le parole di Horner
    “La progettazione della vettura è sotto il tuo controllo – aggiunge Horner – ma non possiamo controllare l’inflazione. Nel Regno Unito si prevede un aumento dei prezzi dell’11% e questo ha un effetto diretto sul nostro personale, sulle materie prime e sui costi dell’energia”. Poi il britannico conclude: “Non vogliamo un campionato deciso in tribunale, abbiamo sei mesi per affrontare la questione, dobbiamo agire subito. Tagliare due o trecento dipendenti non mi sembra una soluzione. Dobbiamo risolvere questo problema: nessuno poteva prevedere questo scenario”. LEGGI TUTTO

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    F1, Horner: “Almeno cinque scuderie supereranno il budget cap”

    ROMA – LaFormula 1si trova nelle ultime settimane ad affrontare un’accesa discussione riguardo al budget cap, il limite di spesa dei team attualmente fissato a 140 milioni. A fronte di questo e dei numerosi imprevisti in pista, le scuderie corrono il pericolo di superare questa soglia, come afferma Christian Horner, team principal della Red Bull, ai microfoni di “Sky Sports”: “La FIA deve affrontare questa situazione oltre il nostro controllo, altrimenti almeno la metà dei team andrà oltre il budget cap”.
    No al mondiale a tavolino
    “La progettazione della vettura è sotto il tuo controllo – precisa il numero uno del box Red Bull – ma non possiamo controllare l’inflazione. Nel Regno Unito si prevede un aumento dei prezzi dell’11% e questo ha un effetto diretto sul nostro personale, sulle materie prime e sui costi dell’energia”. Infine l’appello affinché si faccia qualcosa per scongiurare il peggio: “Non vogliamo un campionato deciso in tribunale a Parigi, abbiamo sei mesi per affrontare la questione, dobbiamo agire subito. Tagliare due o trecento dipendenti non mi sembra una soluzione. Dobbiamo risolvere questo problema: nessuno poteva prevedere questo scenario”. LEGGI TUTTO

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    F1, Toto Wolff: “Con questo budget cap stipendi a rischio”

    ROMA – La Formula 1 si spacca sul budget cap. Il limite ai fondi delle scuderie sta creando non poche polemiche all’interno del Circus. In un’intervista ad “Autosport”, il viennese ha infatti affermato: “Non vogliamo generare più profitto, vogliamo che i dipendenti possano ricevere gli stipendi concordati. Non si tratta di volere improvvisamente più soldi, ma le condizioni sono cambiate. Alcune squadre più piccole pensano che stiamo cercando di ottenere un vantaggio nei loro confronti, ma non è così. I nostri costi sono aumentati da 2,5 a 6,5 milioni di sterline, così come i costi di trasporto, da 2 a 6 milioni”.
    L’ultimatum di Wolff
    I piccoli team sono però contrari a questa deroga sul budget cap. Il team principal della Haas, Gunther Steiner, non vede di buon occhio questa concessione, ma l’austriaco potrebbe addirittura decidere di tagliare un team satellite per alleggerire i bilanci. McLaren, Williams e Aston Martin sono quindi sotto pressione e le parole di Wolff suonano come un aut-aut: “Fornire power unit non è più interessante come prima. Piuttosto vorrei due motori in meno in griglia e concentrarmi sullo svilutto. Anche i ricambi prodotti da noi hanno un costo: l’ideale sarebbe avere solo due team client”. LEGGI TUTTO