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    Kobe Bryant, la maglia all'asta stabilisce un record incredibile: il costo è stellare

    LOS ANGELES (Stati Uniti) – Una vendita da record, o quasi. Una maglia autografata da Kobe Bryant e indossata nella stagione 2007-08 – è stata venduta all’asta da Sotheby’s per 5.849.700 dollari, poco meno di 5,5 milioni di euro. Si tratta della seconda cifra più alta mai pagata per una maglia di un giocatore di basket. Il primato assoluto spetta alla canotta di Michael Jordan in gara 1 delle Finals Nba 1998, battuta all’asta lo scorso settembre per 10 milioni di dollari.
    Maradona, il valore assoluto
    Nella classifica assoluta, fra Jordan e Bryant primeggia il fuoriclasse argentino Diego Armando Maradona: la maglia dell’Argentina dell’ex Pibe de Oro indossata ai Mondiali del 1986 per la sfida con l’Inghilterra – quella della Mano de Dios – lo scorso maggio era stata venduta per 9,28 milioni di dollari. La canotta di Bryant venduta da Sotheby’s era stata indossata dal campione dei Lakers il 7 maggio 2008 allo Staples Center quando ebbe modo di ricevere il premio di Mvp. LEGGI TUTTO

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    Natalia con il sorriso di papà Kobe: Bryant spettacolo in Sicilia

    TORINO – Una sfilata che riporta alle origini. E fa battere il cuore anche agli sportivi che vedono Natalia Bryant in tutta la sua bellezza. La figlia di Kobe, accompagnata dalla mamma Vanessa, con tantissime stelle. Tutte convocate in Sicilia da Dolce e Gabbana per il vernissage di Alta Moda, collezione donna in piazza Duomo a Siracusa. In tutto 106 modelle, con i due stilisti che celebrano a Siracusa il decennale dell’Alta moda del brand. Tra le facce note all’evento: le attrici Sharon Stone ed Helen Mirren, l’imprenditrice Kris Jenner (madre di Kim Kardashian) e Kitty Spencer, modella, nipote di Lady Diana. «Amiamo la Sicilia, i colori, le pietre, i suoni, il feeling con le persone» hanno detto i due stilisti. Ancora una volta hanno voluto ribadire, oltre all’amore per la Sicilia, il loro essere italiani e celebrare l’Italia: «Viviamo in un Paese bellissimo e noi vogliamo raccontare la storia dell’Italia che amiamo». Stella assoluta Anitta, cantante brasiliana. E poi Mariah Carey, Emma Roberts, Helen Mirren, Drew Barrymore, Lupita Nyong’o e Sharon Stone. Ha suscitato grande attenzione Natalia Bryant, appunto. L’erede di Kobe, scomparso in un incidente con l’elicottero con l’altra figlia Gigi, sempre seguita dalla madre, ex modella, sta intraprendendo la carriera nella moda, con un fisico mozzafiato e il sorriso di papà. A 19 anni ha il futuro davanti, con l’Italia sempre nel cuore. «La famiglia», come scrive lei. Italiana perché Kobe, cresciuto da noi con il padre giocatore di basket, parlava italiano in casa e le vacanze estive erano sempre fissate nel Belpaese: a Portofino, a Capri, a Milano, in Sicilia, in Sardegna e a Reggio Emilia, dove c’erano gli amici d’infanzia.Guarda la galleryLa figlia di Kobe Bryant splende in Sicilia LEGGI TUTTO

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    Nba, colpo Lakers sotto le plance: ufficiale Bryant

    LOS ANGELES (Stati Uniti) – Ufficiale: Thomas Bryant è il nuovo centro dei Los Angeles Lakers. Il giocatore classe 1997, nativo di Rochester e free agent da alcune settimane ha firmato un contratto di una sola stagione con la franchigia californiana. Lo stesso giocatore, secondo Yahoo Sports, avrebbe rifiutato la corte di diverse squadre – Boston, Utah, Milwaukee e Toronto, pur di approdare in California e giocarsi un posto da titolare al fianco del campione Nba 2020 Anthony Davis. Bryant, reduce da una discreta stagione in maglia Washington Wizards, è il quinto free agent firmato dai Lakers dopo Damian Jones, Troy Brown, Juan-Toscano Anderson e Lonnie Walker.Guarda la galleryDraft Nba 2022: Banchero prima scelta, e che look!
    Lakers-Bryant: c’è l’incognita infortunio
    Con l’ingaggio del centro 25enne di Rochester, il cui cognome non può che evocare sentimenti contrastanti tra i tifosi dei Lakers e gli appassionati di basket di tutto il mondo, i californiani si assicurano un lungo dalle indiscusse potenzialità ma con l’incognita della tenuta fisica, complice la rottura del legamento crociato anteriore nel gennaio del 2021. Conclusa la riabilitazione, Bryant è tornato sul parquet collezionando 27 presenze in maglia Wizards senza però lasciare il segno: 7.4 punti e 4 rimbalzi di media, con il 52% al tiro in poco più di 16 minuti, in sole 9 partite da titolare. Un rendimento sottotono, dovuto al grave infortunio e a una condizione fisica precaria. I Lakers però puntano ancora sul 25enne: Bryant infatti ha già indossato la canotta gialloviola nel 2017, quando i 17 volte campioni Nba lo hanno scelto alla chiamata numero 42 del Draft. Nella stagione 2017/18 Bryant ha giocato 15 partite in Nba nel suo anno da rookie, per poi essere tagliato dai Lakers nel giugno del 2018. Dopo tre stagioni consecutive in doppia cifra di media per gli Wizards (prima dell’infortunio viaggiava a 14.3 punti a partita) e un ottimo 41% nel tiro da tre tra il 2019 e il 2022, Bryant avrà ora una nuova occasione: ritrova un ambiente che conosce, che lo ha lanciato tra i grandi della pallacanestro mondiale con l’obiettivo di avvicinarsi, come prestazioni e leadership, all’inavvicinabile Kobe. LEGGI TUTTO

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    Nba, Bryant è il nuovo centro dei Lakers: è ufficiale

    LOS ANGELES (Stati Uniti) – Thomas Bryant è un nuovo giocatore dei Los Angeles Lakers. Il centro classe 1997 e free agent da alcune settimane (nell’ultima stagione ha giocato a Washington con i Wizards) ha firmato un contratto annuale con i gialloviola. Bryant, il cui cognome evoca dolci e allo stesso tempo tragici ricordi ai tifosi dei Lakers e agli amanti della palla a spicchi, è il quinto free agent firmato dai campioni Nba 2020: Bryant si unisce infatti a Lonnie Walker, Juan-Toscano Anderson, Troy Brown e Damian Jones. Un profilo importante e di qualità quello di Thomas Bryant che, secondo quanto riportato da Yahoo Sports, avrebbe ricevuto diverse richieste da Toronto, Utah, Boston e Milwaukee, tutte rispedite al mittente. L’obiettivo del centro 25enne era l’approdo ai Lakers con la possibilità di giocarsi un posto da titolare al fianco di Anthony Davis. Guarda la galleryNba, Golden State campione e Curry Mvp: è festa Warriors
    Lakers-Bryant: atto secondo
    Con la firma di Bryant, i californiani si assicurano un lungo dalle evidenti qualità, reduce però dalla rottura del legamento crociato anteriore nel gennaio del 2021. Dopo l’iter riabilitativo, Bryant ha collezionato 27 partite con gli Washington Wizards senza però lasciare il segno: 7.4 punti e 4 rimbalzi di media, con il 52% al tiro in poco più di 16 minuti, in sole 9 partite da titolare. Per Bryant si tratta di un ritorno ai Lakers, che lo avevano scelto alla numero 42 del Draft 2017 e lo avevano schierato in campo per 15 partite nel suo anno da rookie, salvo poi tagliarlo nel giugno del 2018. Dopo tre stagioni consecutive in doppia cifra di media per gli Wizards (nell’ultima viaggiava a 14.3 punti a partita prima dell’infortunio) e un interessante 41% dall’arco nel triennio 2019-2022 (pur su soli 2 tentativi a gara), ora avrà la possibilità di tornare in California dove ha esordito nel grande basket e riprendere in mano una carriera che, a soli 25 anni, sembra pronta a decollare definitivamente. LEGGI TUTTO

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    Kyrie Irving lancia la proposta: logo Nba con Kobe Bryant!

    BROOKLYN (Stati Uniti) – Kyrie Irving come sempre non le manda a dire e questa volta il messaggio è diretto all’Nba proponendo un aggiornamento del logo che da 50 anni vede la leggenda dei Lakers Jerry West nel ruolo di “Mr.Logo”. La stella dei Nets in un post su Instagram ha pubblicato la base del logo Nba ma con la silhouette di Kobe Bryant scrivendo: “Deve succedere, non mi interessa quello che gli altri pensano, i re neri hanno costruito la Lega”. Il post social dell’ex Cavaliers ha subito suscitato scalpore dividendo l’opinione pubblica, a favore di questa iniziativa si è espressa la moglie di Kobe. Vanessa Bryant infatti ha pubblicato una storia su Instagram con l’immagine del “Kobe Logo” apprezzando l’idea di Irving: “Lo adoro”. West dal canto suo ha ribadito ancora una volta che non avrebbe nulla in contrario nell’essere sostituito. La scelta di West arrivò nel 1969 dal colosso della comunicazione statunitense “Siegel+Gale” che individuò in una foto di West in palleggio l’essenza del basket. LEGGI TUTTO