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    Eni torna in Formula 1 con il Team Alpine

    Il Team Alpine F1 ed Eni hanno annunciato oggi una storica collaborazione che segna il ritorno di Eni nel Circus della Formula 1 per la prima volta in oltre due decenni e il ricongiungimento con il Team Enstone.
    La partnership è più ampia in quanto il Renault, Eni e il Team Alpine F1 lavoreranno insieme per testare nuovi prodotti a base di bio-carburanti per le corse.
    Infine il Gruppo Renault ed Eni esploreranno le potenziali sinergie nel campo della mobilità e delle soluzioni energetiche, con l’obiettivo di fornire soluzioni di trasporto sostenibili e migliorare l’esperienza dei clienti.
    Luca de Meo, CEO di Renault, ha così commentato sul suo profili LinkedIn: “L’Italia è sempre stata uno dei mercati più importanti per Renault Group, e credetemi, sono assolutamente obiettivo 😉. Per Renault, collaborare con partner italiani è quindi una scelta naturale, ma questa volta c’è qualcosa di davvero speciale. Sono entusiasta di annunciare la nostra partnership con Eni per affrontare la sostenibilità su più fronti: dall’espansione della rete per la mobilità elettrica alla sperimentazione di biocarburanti all’avanguardia nell’ambiente più sfidante al mondo: la Formula 1!
    Con Eni che si unisce ad Alpine come sponsor, trasformiamo la F1 in un laboratorio ad alte prestazioni per il futuro dei carburanti sostenibili.
    Ma non è tutto. La nostra partnership si estende anche alle soluzioni di mobilità intelligente, con Renault che fornisce veicoli e servizi per il programma di car-sharing ‘Enjoy’ di Eni—perché la sostenibilità inizia nelle nostre città.
    E per alimentare questa trasformazione, stiamo anche accelerando lo sviluppo dell’infrastruttura di ricarica per veicoli elettrici in tutta Europa! Unendo la nostra esperienza, puntiamo a costruire una rete di ricarica competitiva e innovativa, rendendo la mobilità elettrica più accessibile ed efficiente.
    Le grandi sfide richiedono alleanze ambiziose. Oggi possiamo dire che stiamo passando dalle parole ai fatti!
    Stay tuned, la Champions League dell’industria europea diventa sempre più competitiva!”.

    Flavio Briatore, Executive Advisor del Team Alpine F1, ha così commentato: “È con immenso orgoglio che diamo il benvenuto al ritorno di Eni in Formula Uno con il BWT Alpine Formula One Team. Eni ha costituito una grande parte della nostra storia in questa squadra e, in passato, è stata anche un importante partner in Formula Uno. Condividiamo obiettivi e finalità comuni, soprattutto per quanto riguarda l’efficienza energetica, la sostenibilità e i futuri prodotti a base di bio-benzina. Averli di nuovo a bordo del BWT Alpine Formula One Team è fantastico e non vediamo l’ora di fare molte cose interessanti insieme in futuro, sia in pista che fuori”. LEGGI TUTTO

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    UFFICIALE, Oliver Oakes sarà Team Principal del Team Alpine F1

    Il Team Alpine F1 ha ufficializzato Oliver Oakes come nuovo Team Principal che ricoprirà il suo nuovo ruolo subito dopo la pausa estiva e riporterà al CEO del Gruppo Renault Luca de Meo.
    Il 36enne britannico diventerà il secondo Team Principal più giovane nella storia della Formula 1 quando inizierà il suo ruolo in Alpine.
    Oakes ha fondato la Hitech Grand Prix nel 2015 che, per quasi un decennio, è stato all’avanguardia nelle competizioni di monoposto a livello nazionale e mondiale. Ex pilota e campione del mondo di karting nel 2005, il giovane britannico ha creato una cultura vincente in Hitech Grand Prix, ottenendo vittorie in tutti i campionati in cui ha partecipato, aiutando a far progredire le carriere di alcuni importanti piloti.
    Luca de Meo ha così commentato: “È un piacere dare il benvenuto a Oli nel team e che diventi uno dei più giovani Team Principal che questo sport abbia mai visto. Questa squadra è stata costruita per il successo futuro e questo è evidenziato dalla nomina di Oli in un ruolo di responsabilità. Non vediamo l’ora di sfruttare il suo entusiasmo, la sua energia e la sua passione per le corse e di realizzare questa mentalità in tutto il team”.

    Anche Flavio Briatore ha voluto dare il suo punto di vista sul nuovo Team Principal: “Sono lieto che siamo riusciti a reclutare Oli Oakes per il nostro progetto di Formula 1. Oli ha un grande talento e una grande esperienza di leadership e di successo nelle corse. Il suo passaggio a questo ruolo è un ottimo esempio della forza e della fiducia che abbiamo nel nostro team e nei giovani emergenti, e sono entusiasta di lavorare a stretto contatto con lui con l’obiettivo comune di scalare la griglia di partenza e vincere le gare”. LEGGI TUTTO

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    F1, Hamilton in Ferrari. Le reazioni di Briatore, Montezemolo e alcuni ex piloti

    Giovedì 1 febbraio è arrivato l’annuncio del passaggio di Lewis Hamilton dalla Mercedes alla Ferrari. A partire dalla stagione 2025 il sette volte campione inglese sarà al volante di una monoposto della Scuderia Ferrari, al fianco di Charles Leclerc. Le reazioni di Briatore, Montezemolo, Hill, Schumacher e Trulli.

    FLAVIO BRIATORE
    “Se la macchina non è competitiva il pilota non può fare la differenza. Devi mettere in pista una macchina che dia al pilota la possibilità di vincere. L’età non conta. In Formula 1 ciò che conta è il cronometro. Abbiamo visto cosa ha fatto Alonso l’anno scorso”.
    LUCA CORDERO DI MONTEZEMOLO
    “E’ un colpo inaspettato e di grande effetto – ha dichiarato Montezemolo all’Ansa -. Spero possa essere utile non solo alla competitività della squadra, ma possa rappresentare anche un modo per accendere i riflettori sulla scuderia, che ne aveva bisogno”. L’ex presidente della Ferrari ha poi aggiunto: “Hamilton è un grande campione, vorrà fare di tutto per chiudere la sua carriera vincendo il mondiale, mentre Leclerc è alla ricerca del suo primo titolo. Ci sarà da divertirsi.
    DAMON HILL
    Anche l’ex campione del mondo Damon Hill ha voluto esprimere la sua opinione in merito allo storico passaggio. “Se Lewis avesse pensato di poter vincere il mondiale con la Mercedes – si legge sempre su Ansa.it – sarebbe rimasto. Probabilmente pensa che la Ferrari sia la squadra migliore per provare a vincere l’ottavo titolo”.
    RALF SCHUMACHER
    Ansa ha raccolto anche le parole del fratello di Michael Schumacher, il quale esclude che il pilota inglese voglia emulare il campione tedesco: “Penso che abbia deciso così per tutto quello che la Ferrari rappresenta nella storia della Formula 1, per vincere un altro titolo”.

    JARNO TRULLI
    “Puoi metterci i campioni che vuoi – ha detto l’ex pilota italiano di F1 a Repubblica -, ma il risultato non cambierà se la macchina e il team non saranno competitivi”. LEGGI TUTTO

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    F1, Flavio Briatore: “La Spint? È un toccasana per lo spettacolo”

    Intervistato dal quotidiano “Il Riformista”, Flavio Briatore difende la scelta della Formula 1 di andare verso un maggior numero di weekend con la formula della doppia qualifica e della Gara Sprint.

    Briatore, attuale Ambasciatore della Formula 1, ha parlato del nuovo format introdotto quest’anno per la prima volta in occasione del Gran Premio dell’Azerbaijan a Baku. Ricordiamo che, al posto di tre sessioni di prove libere, un turno di qualifiche e la gara, da quest’anno il nuovo format che prevede la gara Sprint, ha visto l’introduzione anche di un secondo turno di qualifiche. In questo modo le prove libere si sono ridotte ad una sola sessione di un’ora il venerdì, giorno nel quale si disputa anche la sessione di qualifiche per lo schieramento di partenza della gara della domenica. Il sabato invece è dedicato completamente alla Sprint, con un turno di qualifiche “veloci” che determinano la griglia di partenza della Gara Sprint.
    La nuova formula della sprint race, criticata da qualche addetto ai lavori, fan e anche da alcuni piloti è, secondo Flavio Briatore “un toccasana per lo spettacolo” e per tutto il Circus della Formula 1: “La mattina ti alzi dal letto se hai un obiettivo, e se prima il venerdì i piloti uscivano in pista solo per dare indicazioni alla squadra, ora escono per fare punti. Poi se si aggiungono le qualifiche knock out, per gli spettatori e le tv è tutto molto più interessante. Tutti sono portati a vedere un giorno in più di F1 che prima era solo per gli addetti ai lavori. L’idea di Domenicali, che è un amico che conosco da trent’anni, è geniale. Siamo qui per correre non per fare turismo, e per correre servono gli obiettivi”.

    Leggi l’intervista completa su ilriformista.it. LEGGI TUTTO

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    F1, Briatore: “Alonso ha portato entusiasmo, non come Vettel”

    Dopo il Gran Premio dell’Arabia Saudita, Daniele Sparisci (Corriere della Sera) ha intervistato Flavio Briatore che, come di consueto, ha parlato senza peli sulla lingua.

    Due i temi principali toccati da Briatore nella sua intervista al Corriere della Sera: il passaggio di Fernando Alonso in Aston Martin e la crisi della Ferrari.
    Intervista completa su Corriere.it
    IL PASSAGGIO DI ALONSO IN ASTON MARTIN
    “Abbiamo condiviso la decisione, ci siamo presi un rischio”, ha detto Briatore riferendosi al passaggio dello spagnolo dalla Alpine all’Aston Martin che poi ha anche aggiunto: “Ci offrivano due anni di contratto mentre altri, con la scusa dell’età, solo uno. Poi sapevamo che Lawrence Stroll stava mettendo in piedi una grande squadra. Lì dentro vedevamo la voglia di cambiare che non c’era per, esempio, all’Alpine”.
    Briatore ha parlato poi di Lawrence Stroll e dell’ottimo lavoro svolto per far crescere la squadra: “Ha preso un sacco di gente dalla Red Bull e da altri team: nelle loro scuderie facevano i numeri due o tre, lui ha dato loro responsabilità maggiori. Ha investito nella galleria del vento e nella nuova sede di Silverstone. Se vuoi crescere devi fare così”.
    Parlando della Red Bull, il manager di Alonso ha detto: “Aspetterei a dire che il Mondiale è già finito. L’Aston Martin è una macchina ancora “vergine”: vedremo quanto potrà crescere con gli sviluppi. Fernando ha una macchina facile da comprendere e da guidare. Se avrà l’occasione per vincere non se la farà sfuggire”.
    E infine anche una frecciatina a Sebastian Vettel: “Fernando ha portato entusiasmo e ambizioni mai visti prima, niente a che vedere con il periodo di Vettel”.

    LA CRISI FERRARI
    “Non basta cambiare un singolo – ha detto Briatore, parlando della non facile situazione in Ferrari -. Servono personaggi di peso in squadra, ora non ci sono. Ricordo che hanno iniziato a vincere con continuità quando mi hanno portato via 10-12 persone dalla Benetton”.
    L’ex numero uno del Team Renault ha giudicato un “buon lavoro” quello svolto da Mattia Binotto che però poi ha sbagliato nell’aver accentrato su di sé troppe responsabilità. Infine Briatore pensa che la Ferrari sia stata penalizzata dal cambio di regole in corsa, durante la passata stagione: “Bisognava battere i pugni sul tavolo e impuntarsi. Non è che se uno sbaglia il progetto (la Mercedes, ndr) dopo otto anni di vittorie, si debbano cambiare i regolamenti”.
    Intervista completa su Corriere.it LEGGI TUTTO

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    F1 Ferrari, Briatore sostiene Vasseur: “Un amico, spero faccia bene”

    ROMA – “Nella Ferrari adesso c’è Vasseur che è un amico, e speriamo che faccia bene”. C’è anche Flavio Briatore tra i sostenitori di Frederic Vasseur, che si prepara alla sua prima stagione da team principal della Ferrari. Durante un evento di Pitti Uomo allo stand di Suns Boards, il manager italiano ha dato il suo sostegno all’ingegnere francese in vista del Mondiale 2023 di Formula 1, in cui la scuderia di Maranello proverà a colmare il gap con la Red Bull visto soprattutto nella seconda parte dell’ultimo anno.Guarda la galleryF1, le più veloci al pit stop: la posizione della Ferrari
    Sulla Formula 1
    Briatore ha anche parlato dello stato attuale della Formula 1: “Sono rientrato in Formula 1 da due anni, e la Formula 1 di adesso ha un appeal straordinario perché gli Stati Uniti sono un traino straordinario, mentre prima era molto difficile entrarci. Ci sono dei piloti giovani straordinari e fantastici, gente che ormai comunica con i media in modo diverso. Ci sono campioni straordinari come Max Verstappen, come Hamilton, come Russell, un gruppo di giovani fantastici. E un gruppo di meno giovani come Fernando Alonso che, l’ho visto ieri, pesa 60 chili, e non l’ho mai visto così in forma neanche quando correva con me. Per cui la Formula 1 è spettacolo, andiamo in America e facciamo 500mila, 600mila persone”.
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    F1, Briatore: “La Ferrari rovina tutto a ogni gara”

    ROMA – Flavio Briatore punge la Ferrari. Al Gran Premio d’Italia di Formula 1 la scelta di fermare Charles Leclerc durante la virtual safety car non ha pagato, complice la scelta della FIA di toglierla mentre il monegasco era ancora in pit-lane. L’ex Renault però ai microfoni di “Auto Bild” non ritiene che questa sia stata semplice sfortuna: “È incredibile come la Ferrari riesca a rovinare tutto in ogni gara”, ha infatti commentato con poche parole. Per l’imprenditore italiano, dunque, l’episodio di Monza è da inserire tra gli altri errori accumulati dal muretto italiano nel corso di questa stagione.
    La difesa di Binotto
    A rammaricarsi anche lo stesso Leclerc che ha affermato: “Se parti dalla pole, allora vuoi vincere. Quindi non è stata la mia domenica migliore. Non abbiamo potuto sfruttare appieno il pit stop durante la virtual safety car, perché è rientrata quando ero in pit-lane. Da lì in poi siamo rimasti indietro, ma da Monza dobbiamo prendere tutto ciò che c’è di positivo”. Della stessa opinione non è però il team principal della Ferrari, Mattia Binotto: “È stata la decisione corretta. Max Verstappen si poteva battere solo attraverso la strategia”, ha infatti concluso l’italiano, che si è più volte trovato sul banco degli imputati nel corso di questo campionato. LEGGI TUTTO

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    F1, Briatore sulla Ferrari: “Riesce sempre a rovinare tutto”

    ROMA – “È incredibile come la Ferrari riesca a rovinare tutto in ogni gara”. È questo il commento di Flavio Briatore raggiunto a Monza dai microfoni di “Auto Bild” dopo il Gran Premio d’Italia di Formula 1. La pole position di Charles Leclerc è stata vanificata dalla vittoria per Max Verstappen, fortunato a godere della fine della virtual safety car per passare il monegasco mentre questi era stato richiamato ai box. Per l’ex team principal della Renault questa non è stata sfortuna, ma un errore della Ferrari da aggiungere agli altri accumulati nel corso di questa stagione.
    Le parole di Leclerc
    A rammaricarsi anche lo stesso Leclerc che ha affermato: “Se parti dalla pole, allora vuoi vincere. Quindi non è stata la mia domenica migliore. Non abbiamo potuto sfruttare appieno il pit stop durante la virtual safety car, perché è rientrata quando ero in pit-lane. Da lì in poi siamo rimasti indietro, ma da Monza dobbiamo prendere tutto ciò che c’è di positivo”. Il team principal della Ferrari, invece, difende la sua scelta: “È stata la decisione corretta. Max Verstappen si poteva battere solo attraverso la strategia”. LEGGI TUTTO