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    Brasile: Volei Renata in finale, Joinville e Sesi Bauru a Gara 3

    Il Volei Renata è la prima finalista scudetto della Superliga maschile brasiliana. In Gara 2 della semifinale playoff con il Vedacit Guarulhos la squadra di Campinas si impone per 3-0 (25-21, 25-22, 32-30) davanti al pubblico amico, faticando solo nel terzo set, in cui deve annullare una chance agli avversari prima di imporsi ai vantaggi: decisivo Adriano con 16 punti (64% in attacco, 50% in ricezione), in doppia cifra anche Bruno Lima, Mauricio Borges e Juninho. Per il Volei Renata si tratta della seconda finale della storia: la prima risale al 2016, quando comunque il club aveva un’altra denominazione (Kirin/Campinas).

    Per conoscere la seconda finalista bisognerà attendere fino a lunedì 22 aprile, quando si giocherà la decisiva Gara 3 tra Sesi Bauru e Joinville. La sorprendente matricola ha pareggiato i conti della serie vincendo in casa per 3-2 (19-25, 25-21, 16-25, 25-22, 21-19) una partita non adatta ai deboli di cuore, con tanto di doppio match point annullato alla squadra ospite: eroe della serata Honorato con 18 punti, il 64% in attacco e il 63% in ricezione, ma fondamentale anche l’ingresso dalla panchina dell’ex Santa Croce Guilherme Hage, con 13 punti in due set e mezzo. Al Sesi non sono bastati i “soliti” 39 punti del bomber Darlan (55% di efficacia, ma anche 7 errori e 5 murate subite).

    (fonte: Superliga CBV) LEGGI TUTTO

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    Brasile: Zé Roberto richiama le veterane, da Natalia a Dani Lins

    La nazionale femminile del Brasile ha comunicato la lista allargata di 30 giocatrici convocabili per la prossima VNL. L’elenco presentato dal CT Zé Roberto colpisce soprattutto per la presenza di tante giocatrici della “vecchia guardia”: le palleggiatrici Dani Lins, classe 1985, e Claudinha, 1987 (non ci sarà invece l’infortunata Naiane Rios), le centrali Carol Gattaz, 1981, e Thaisa, 1987, la schiacciatrice Natalia, 1989, e il libero Camila Brait. La maggior parte di loro mancava dalla nazionale da 2 o 3 anni e Natalia aveva anche annunciato il ritiro dalla seleçao a marzo 2022.

    Ci sono, in compenso, alcune giovanissime come la centrale Luiza (2004) e la schiacciatrice Helena (2005), e si registra il debutto dell’opposta Sabrina, protagonista di una grande stagione con il Sesc RJ Flamengo. Torna anche Ana Cristina, che a sua volta aveva saltato le ultime due stagioni: nel 2022 era stata assente per scelta e nel 2023 per infortunio.

    Ecco l’elenco completo delle convocate:Palleggiatrici: Claudinha, Dani Lins, Giovana, Macris, Roberta.Opposte: Kisy, Lorrayna, Lorenne, Sabrina, Tainara.Centrali: Adenizia, Carol, Carol Gattaz, Diana, Luzia, Julia Kudiess, Thaisa.Schiacciatrici: Ana Cristina, Gabi, Helena, Julia Bergmann, Maiara Basso, Maira Cipriano, Natalia, Pri Daroit, Rosamaria.Liberi: Camila Brait, Lais, Natinha, Nyeme.

    (fonte: CBV) LEGGI TUTTO

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    Brasile, ecco i 12 di Bernardinho per la VNL. Souza rinuncia

    Bernardinho, CT della nazionale maschile del Brasile, ha scelto i 12 giocatori per l’esordio in VNL maschile, in programma a Rio de Janeiro il 21 maggio contro Cuba.

    Ecco l’elenco dei convocati:Palleggiatori: Brasilia.Opposti: Felipe Roque.Centrali: Isacco, Lucao, Judson, Otávio.Schiacciatori: Daniel Muniz, Douglas Souza, Arthur Bento, Paolo.Liberi: Alê Elias, Maique.

    Ma a spegnere gli entusiasmi per il ritorno in nazionale di Douglas Souza è lo schiacciatore stesso: con una storia apparsa sul profilo Instagram, Souza ha tenuto ha confermare la propria decisione di non tornare in nazionale, rifiutando di fatto la convocazione di Bernardinho.

    “Poco fa è stata diffusa la notizia della mia convocazione nella nazionale brasiliana. Voglio informarvi che la mia decisione di non tornare in nazionale era già stata presa dalle Olimpiadi di Tokyo e non è cambiata – si legge – . Avevo già informato la CBV di questa decisione”.

    “Sono immensamente grato a tutti coloro che fanno il tifo per me e mi hanno sostenuto in questo periodo in cui ho trascorso la nostra nazionale – continua lo schiacciatore – . Ringrazio i miei allenatori e compagni di nazionale per questo periodo in cui siamo stati insieme e abbiamo conquistato tante vittorie ma il mio ciclo con la maglia della nazionale è già stato chiuso. Ora seguo solo con il mio club e auguro un grande successo alla nazionale brasiliana di pallavolo”.

    (fonte: cbv.com, Instagram Douglas Souza) LEGGI TUTTO

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    È ancora Minas-Praia Clube la sfida decisiva per la Coppa del Brasile

    Gerdau Minas e Dentil Praia Clube, sempre loro. Saranno ancora le due eterne rivali a sfidarsi, per la quarta volta negli ultimi 6 anni, nella finalissima della Coppa del Brasile: un trofeo stregato per le giallonere, che hanno già disputato ben 6 finali perdendole tutte. Nella prima semifinale di Sao José il Praia si è imposto con un secco 3-0 (25-21, 25-21, 25-18) sull’attuale dominatrice del campionato, il Sesc RJ Flamengo: protagoniste del successo Sofya Kuznetsova, top scorer con 19 punti, e il libero Natinha, ma è stata una grande prestazione collettiva quella di Natinha e compagne.

    Dall’altra parte del tabellone il Minas ha regolato per 3-1 (25-20, 25-21, 17-25, 25-16) il Fluminense, tutto sommato senza soffrire troppo nonostante i tanti errori punto (23 contro i 12 delle avversarie). La squadra di Nicola Negro ha trovato in Kisy (18 punti) e Pri Daroit (16) le migliori finalizzatrici, mentre dall’altra parte non sono bastati i 15 punti di Aleksandra Uzelac, forse alla sua ultima partita in Brasile. Il Minas ha vinto la battaglia anche a muro, con 12 block vincenti, e anche in questo caso il premio di MVP è andato al libero della squadra vincente, Nyeme.

    La finalissima si giocherà questa sera alle 22 italiane.

    (fonte: Web Volei) LEGGI TUTTO

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    Brasile: il Praia Clube si salva al tie break, Osasco fuori dalla Coppa

    Regalano emozioni i quarti di finale della Coppa del Brasile femminile, con due partite su 4 chiuse soltanto all’ultimo respiro. Si salva con una grande rimonta il Dentil Praia Clube, che recupera dallo 0-2 al 3-2 (20-25, 19-25, 25-22, 25-22, 15-9) contro il Sesi Bauru: decisivi gli ingressi dalla panchina di Pri Souza, Milka e Monique, anche se la match winner è la solita Sofya Kuznetsova con 24 punti. Il Praia Clube affronterà in semifinale il Sesc RJ Flamengo, che si conferma in grande forma travolgendo in tre set il Barueri (25-8, 25-18, 28-26) malgrado l’assenza del tecnico Bernardinho, sottoposto a un intervento chirurgico d’urgenza per l’asportazione della cistifellea (le sue condizioni non destano preoccupazioni).

    Dall’altra parte del tabellone arriva a sorpresa l’eliminazione dell’Osasco, battuto per 2-3 (16-25, 25-17, 22-25, 27-25, 12-15) dal Fluminense: ben 31 errori delle padrone di casa (17 in battuta) vanificano anche i 24 punti di Tifanny, mentre dall’altra partela MVP Aleksandra Uzelac (18 punti) è ben assistita da Vanessa Janke e Camila Paracatu. In semifinale il Fluminense se la vedrà con il Gerdau Minas, che ha qualche problema con il Maringà nel primo set, ma domina i tre successivi (23-25, 25-13, 25-14, 25-18). Data e sede della final four sono ancora da definire: si giocherà, comunque, nel mese di marzo.

    (fonte: Web Volei) LEGGI TUTTO

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    Caos in F1: tifosi invadono la pista e stravolgono il GP del Brasile

    Invasione di pista, interviene la FIA
    La FIA, attraverso una nota ufficiale, ha annunciato che esaminerà attentamente la situazione e in caso prenderà gli opportuni provvedimenti: “Le misure di sicurezza, gli addetti alla sicurezza dovevano essere presenti per l’evento non sono state applicate e non sono state sufficienti, causando un ambiente non sicuro per gli spettatori e i piloti. Poiché si tratta di gravi questioni relative alla sicurezza, i commissari sportivi chiedono alla FIA di esaminare e commentare se le misure sopra menzionate sono adeguate per affrontare le preoccupazioni sollevate e di dichiarare se è necessario adottare ulteriori misure, il prima possibile“. LEGGI TUTTO

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    Gp Brasile F1 2023, le pagelle: Alonso come l’Araba Fenice. Iella Leclerc

    Portrait, podium, Autodromo José Carlos Pace, GP2320a, F1, GP, BrazilFernando Alonso, Aston Martin F1 Team, 3rd position, celebrates on the podium – credits: Aston Martin F1 TeamIl terzultimo appuntamento del Mondiale di Formula 1, sul circuito di Interlagos, lascia tanti spunti di riflessione e diversi interrogativi a cui dare risposta. Non per la prima posizione, a cui ormai è destinato (se continua così) in eterno Max Verstappen, alla vittoria n. 17. Ma per il resto del gruppo, con un podio inedito che ritrova un brillante Lando Norris e un fenomenale Fernando Alonso, vincitore del duello al fotofinish con Sergio Perez. Sonoramente sconfitte, invece, Ferrari e Mercedes. Menzione speciale per la iella di Charles Leclerc, riassunta nel Team Radio a margine dell’assurdo incidente nel giro di formazione. Questo e molto altro nelle pagelle del Gp del Brasile.
    VOTO 9 AD ALONSO, RISORTO DALLE CENERI
    Un colpo di coda, un sussulto dopo un periodo nerissimo. Per tanti piloti sarebbe catalogabile così la gara di Fernando Alonso in Brasile, ma per lo spagnolo no, va oltre ogni logica. Sfrutta al massimo il potenziale ritrovato dell’Aston Martin, sfoderando una prestazione ai confini del miracoloso, riassunta tutta nel duello all’ultimo sangue con Sergio Perez. Una difesa sul messicano da leone indomabile, che al fotofinish gli consegna un podio da sogno, e uno schiaffo ai critici invidiosi. Perché a 42 anni è ancora lì, a insegnare il mestiere a tanti colleghi ben più giovani.
    VOTO 8 A NORRIS, IL NUOVO VICE-VERSTAPPEN
    In un campionato che ha proposto diversi piloti nel ruolo di “vice-Verstappen“, chi ormai sembra averne assunto i gradi a tutti gli effetti è Lando Norris. L’inglese della McLaren si dimostra l’unico in grado di tenere il passo del campione del mondo, punzecchiandolo nelle fasi iniziali con un tentativo di sorpasso, respinto dall’olandese. Un duello visto anche nella gara Sprint, e che si sta riproponendo con insistenza sempre crescente. Un’anticipazione della lotta per il Mondiale nel 2024?
    VOTO 7 A STROLL, FINALMENTE AL PASSO DI ALONSO
    La rediviva Aston Martin, questa volta, non si appoggia solo sulle spalle enormi di Fernando Alonso, ma sfrutta anche il week-end solidissimo di Lance Stroll. Il canadese concretizza a dovere lo strepitoso terzo posto in qualifica, con una corsa di grande costanza e priva di sbavature. Il quinto posto finale, davanti a Ferrari e Mercedes, è il meritato riconoscimento per un fine settimana ad alto livello. Se solo fosse costante…

    VOTO 6 A SAINZ, UNICO SUPERSTITE DELLA FERRARI
    La sensazione di amaro in bocca per la Ferrari sta tutta nei punti rosicchiati da Carlos Sainz a un’irriconoscibile Mercedes: 4. Già, perché in un week-end nerissimo per la contendente al secondo posto nel mondiale costruttori, la Rossa paga la iella che colpisce Charles Leclerc, parzialmente coperta dal sesto posto finale dello spagnolo, utile per rosicchiare qualche punto alle Frecce Nere. Nel complesso, l’ex McLaren si dimostra sempre inferiore al compagno di squadra, ma nonostante i problemi occorsi anche alla sua vettura a inizio corsa, riesce a gestire la situazione e portare a termine la gara, salvando parzialmente la domenica del Cavallino Rampante.
    VOTO 5 A PIASTRI, SONORAMENTE SCONFITTO DA NORRIS
    Nelle ultime gara si è vista tutta la differenza tra Lando Norris e Oscar Piastri. L’australiano, lungo tutto il week-end brasiliano, ha preso la paga dal compagno di squadra, denotando ancora ampi margini su cui lavorare per migliorare e arrivare al livello di Lando. Sia nella Sprint che in gara, il rookie si trova impelagato in lotte a centro gruppo, in particolare con Daniel Ricciardo: proprio una di queste compromette la corsa di Oscar. Non all’altezza, ma per una volta può capitare.
    VOTO 4 ALLA MERCEDES, IRRICONOSCIBILE IN BRASILE
    Su una pista teoricamente favorevole per caratteristiche e degrado, la Mercedes ne esce con le ossa distrutte. Sia nella Sprint che in gara, Hamilton e Russell pagano un degrado spropositato, che li fanno precipitare indietro, soprattutto alla domenica. Risultato finale: Lewis 8°, George ritirato per un problema al motore. Alla fine, la corsa del sabato e la sventura di Leclerc permettono al Team di Brakley di limitare i danni e non perdere troppi punti dalla Ferrari. Ma in vista delle ultime due gare, il trend è da invertire.
    VOTO 3 ALLA SFORTUNA DI LECLERC, SEMPRE PIU’ ALESI
    Scommettere sulle sventure di cui è vittima Charles Leclerc in ogni gara è ormai un passatempo, visto che in ogni corsa ne succede sempre una. Stavolta si sconfina oltre il ridicolo, visto che il problema idraulico da cui nasce l’incidente contro le barriere arriva nel giro di formazione. Un’occasione mancata, perché poteva portare a un ottimo risultato. Triste consuetudine, di un percorso sempre più somigliante a quello di Jean Alesi. LEGGI TUTTO

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    F1, GP del Brasile: Alonso show e poco altro

    A due settimane dal tanto atteso show di Las Vegas, è arrivata in Brasile un’altrettanto attesa vittoria del solito Max Verstappen. Ma a dare spettacolo nel nulla sportivo di Interlagos ci ha pensato, ancora una volta, il mitico Fernando Alonso.credit: Aston Martin F1 Team

    L’asturiano, al tramonto di un gran premio che ha rappresentato la fotografia più nitida di un mondiale desolante e insipido, ha arpionato un terzo posto che sembrava ormai perduto, quando a un giro dal termine si è visto sorpassare da Sergio Perez.Chissà quanti appassionati, assopiti sul divano, avrà risvegliato Fernando con il suo controsorpasso ai danni del messicano (al quale nulla gira nel verso giusto ultimamente) proprio alle battute finali del gran premio.
    Che siano state le voci di un possibile ritiro del 42enne spagnolo oppure i rumors di un approdo in Red Bull nel 2024 poco importa, è stato bello vedere ancora una volta la zampata di un vecchio leone, un gesto tecnico che è valso due ore di agonia totale. A dimostrazione del fatto che Fernando è un pilota da clonare, per il suo talento e per la sua tenacia.
    Insomma, menomale che c’è Alonso, perché tolto lo shock del ritiro di Lerclerc nel formation lap, causa problema idraulico, che vale al monegasco un soggiorno obbligato a Lourdes, parole dello stesso Charles e tolta anche la falsa partenza del GP, che ha visto l’incidente tra Albon e Magnussen con conseguente red flag, la tappa in Brasile si iscrive di forza alla lista dei gran premi più noiosi dell’anno.

    Per quanto riguarda il resto della griglia, nulla da dichiarare. Una gara senza alcun sussulto né lampo individuale, nella quale Verstappen ha dato l’ennesima dimostrazione di forza (come se ce ne fosse necessità). Norris ha ribadito il trend di crescita della McLaren. Mentre Mercedes e Ferrari, nobili decadute, hanno fatto più di un passo indietro: la prima per motivi di un set up della vettura totalmente sbagliato, la seconda per il problema di affidabilità occorso a Charles e per un distacco che ha separato Sainz dal leader di ben 50 secondi.
    Fa specie pensare, che a tenere banco in un Circus che non diverte affatto debba pensarci il più vecchio, il veterano Fernando Alonso.Quello che ormai è triste notare, è che a due anni dal cambio di regolamento e dall’applicazione del Budget cap, con parallelo aumento del numero di gare e dei nuovi format Sprint, l’idea della Formula spettacolo si stia dimostrando un boomerang gigantesco. Ora spazio allo show di Las Vegas, sperando che anche lì il buon Fernando possa inventarsi qualcosa di magico. LEGGI TUTTO