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    F1, Binotto: “Paghiamo aumento potenza con calo di affidabilità”

    BAKU – La Ferrari è uscita con le ossa rotte dal weekend del Gran Premio di Azerbaijan. Sia Carlos Sainz che Charles Leclerc, infatti, hanno sofferto di problemi tecnici che li hanno portati al ritiro. A cercare di far sì che l’ambiente rimanga positivo ci ha pensato Mattia Binotto, che ai microfoni di Sky Sport ha dichiarato: “È inevitabile che si parli del tema affidabilità. Sono due ritiri che ci penalizzano molto dopo anche una giusta strategia con Charles. A inizio stagione non ci siamo esaltati, così come non ci abbattiamo ora. L’incremento della prestazione con la power unit è stato enorme, la paghiamo con un’affidabilità che non è al 100%. A inizio gara avevamo passi simili anche con medie. Contavamo di andare fino alla fine con la gomma dura quindi non siamo noi ad aver fatto una scelta diversa ma sono stati gli altri a sbagliare. Un peccato non aver sfruttato questa situazione”, spiegando quanto avvenuto in occasione della prima virtual safety car.
    Problemi che non colpiscono solo la Ferrari
    I problemi tecnici, però, non colpiscono solo la Ferrari, ma anche ai team “satellite” del Cavallino, considerando anche i ritiri di Magnussen e Zhou. Il team principal della Ferrari commenta: “I casi vanno visti singolarmente, non tutti i problemi sono stati uguali. Però è vero che dobbiamo guardare tutto, la vettura nel suo insieme. Non basta la prestazione, per vincere anche l’affidabilità deve essere al massimo. Verso il Canada? Non si possono correggere problemi strutturali in una settimana, è inutile parlare ora, il nostro primo compito è analizzare bene i motori”.  LEGGI TUTTO

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    F1, Binotto: “C'è voglia di vincere, ma l'obiettivo resta essere competitivi”

    BAKU – “Bisogna fare una differenza tra obiettivi e ambizioni. Se parliamo di ambizioni allora non ci basta neppure vincere un Mondiale visto che vogliamo entrambi. Tuttavia veniamo da anni difficili e ci eravamo prefissati di tornare competitivi, non solo per una gara ma per tutto l’anno. E’ chiaro che ognuno nel team abbia voglia di vincere, ma ricordiamo che a inizio stagione in pochi avrebbero scommesso che saremmo stati in grado di essere competitivi fin da subito”. Queste le parole di Mattia Binotto, intervenuto ai microfoni di Sky Sport F1 per chiarire la sua posizione dopo l’intervista rilasciata alla BBC. Le dichiarazioni del team principal della Rossa avevano destato scalpore, soprattutto tra i tifosi della Ferrari, ma non è tardato ad arrivare un doveroso chiarimento.
    La precisazione di Binotto
    Binotto è poi ritornato sui fatti di Monte Carlo, in occasione del GP di Monaco, dichiarando – E’ successo ciò che è successo. Tuttavia ci tengo a precisare che se non abbiamo vinto è anche perché alla base delle nostre decisioni c’era il desiderio di fare doppietta e non di vincere semplicemente. Credo che questo dimostri l’ambizione di una squadra”. Infine, Mattia ha concluso: “Quest’anno abbiamo fatto tante pole ma non sempre abbiamo trionfato. La Red Bull ha vinto cinque gare e noi solo due, forse dovrebbe essere il contrario”. LEGGI TUTTO

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    F1, Binotto fa chiarezza: “Obiettivo e ambizione non sono la stessa cosa”

    BAKU – Mattia Binotto è intervenuto ai microfoni di Sky Sport F1 per chiarire la sua posizione dopo l’intervista rilasciata alla BBC che aveva destato scalpore, soprattutto tra i tifosi della Ferrari. Il team principal della Rossa aveva detto che l’obiettivo non fosse vincere bensì essere competitivi, salvo poi chiarire: “Bisogna fare una differenza tra obiettivi e ambizioni. Se parliamo di ambizioni allora non ci basta neppure vincere un Mondiale visto che vogliamo entrambi. Tuttavia veniamo da anni difficili e ci eravamo prefissati di tornare competitivi, non solo per una gara ma per tutto l’anno. E’ chiaro che ognuno nel team abbia voglia di vincere, ma ricordiamo che a inizio stagione in pochi avrebbero scommesso che saremmo stati in grado di essere competitivi fin da subito”.
    Le parole di Binotto
    “La Red Bull ha vinto cinque gare e noi solo due, forse dovrebbe essere il contrario – ha aggiunto Binotto, mentre su quanto accaduto a Monte Carlo nel GP di Monaco, ha dichiarato – E’ successo ciò che è successo. Tuttavia ci tengo a precisare che se non abbiamo vinto è anche perché alla base delle nostre decisioni c’era il desiderio di fare doppietta e non di vincere semplicemente. Credo che questo dimostri l’ambizione di una squadra”. La scuderia di Maranello proverà a a riscattarsi nel Gp dell’Azerbaijan, andando a caccia di punti importanti in ottica classifica generale. LEGGI TUTTO

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    Binotto l’emblematico: “Vogliamo un ciclo vincente ma l’obiettivo del 2022 è essere competitivi”

    Ai microfoni inglesi della BBC, il team principal della Ferrari Mattia Binotto si è aperto su diversi argomenti, misti tra passato, presente e futuro. Più o meno immediato. Tanti i temi toccati, con l’attualità a farla da padrona; Binotto, infatti, spiega così la ricetta del ritorno alla vittoria del cavallino rampante: “Attribuire il ritorno al […] LEGGI TUTTO

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    Lapo Elkann sprona la Rossa: «Ferrari fuori tempo, capita… Siamo con voi»

    TORINO – Dopo la delusione e le conseguenti critiche, è tempo dell’analisi. E del sostegno incondizionato. La gara di Montecarlo, che la Ferrari aveva in mano e invece si è trasformata in una debacle (vittoria di Perez davanti a Sainz, Verstappen e Leclerc che stava dominando ma è stato penalizzato da un’errata strategia attuata dal box Rosso), segna il punto di non ritorno nella stagione di Formula 1. E anche Lapo Elkann, in pole nel tifo per il Cavallino, cerca di aiutare la squadra, a modo suo, con parole dolci via Twitter: «La Ferrari è come un’orchestra. Il direttore Mattia (Binotto, ndr) guida Charles (Leclerc) e Carlos (Sainz) insieme alle donne e agli uomini della Scuderia. Può succedere di andare fuori tempo, ma l’orchestra quando va bene regala emozioni uniche, inimitabili. C’è un’opera da completare, siamo con voi». E rombano i cuori rossi… LEGGI TUTTO

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    F1, Binotto: “Commesso errori, ma chiediamo spiegazioni: Red Bull da penalizzare”

    MONTE CARLO – Mattia Binotto è rammaricato per gli errori commessi dal team nel Gp di Monaco, ma allo stesso tempo vuole vederci chiaro. Il team principal della Ferrari attacca la FIA, a suo dire passiva nel non comminare sanzioni a Verstappen e Perez, che hanno in parte attraversato la linea gialla in uscita dai box: “Vogliamo chiedere conto alla FIA per la linea gialla evidente passata dalle Red Bull: in passato sono stati dati 5” di penalizzazione, quindi questa passività non la capiamo. Per noi la gara non è finita, ci sono cose che vogliamo chiarire. Il regolamento internazionale è chiaro, si parla di ‘crossing the line’. Si vede Max sulla linea e secondo me anche Sergio, mentre le note di gara parlano di rimanere a destra della linea, un chiarimento avvenuto nel 2020 per evitare discussioni. Bisogna rimanere a destra della linea, e loro evidentemente non ci sono stati”, le sue parole ai microfoni di Sky Sport. 
    Poi, commettando quanto successo con Charles Leclerc, Binotto spiega: “La delusione è anche nostra, perdere una gara così dispiace, vuol dire che abbiamo commesso errori. Con un pilota che da primo finisce quarto, c’è qualche scelta da rivedere. La macchina era competitiva, analizzeremo gli errori perché abbiamo sottostimato la velocità delle intermedie. Avremmo dovuto fermare Charles un giro prima o addirittura non fermarlo e lasciarlo fuori per proteggere la posizione e andare su quelle da asciutto. Riguarderemo la situazione insieme a lui. È tutt’altro che scontato scegliere in quei momenti”.

    Ora Baku
    Ad ogni modo, Carlos Sainz ha comunque concluso a podio dopo aver fatto un buon lavoro, come sottolineato da Binotto: “Carlos ha fatto una grande gara di squadra, lo ha fatto nel primo stint creando il giusto gap con le Red Bull per proteggere Charles. Hanno lavorato bene insieme, poi ci sono state situazioni in gara che hanno portato a questo esito, con errori nostri da cui imparare”. E ora la testa va a Baku, altro impegno delicato: “Andiamo a Baku con amarezza e delusione ma con la voglia di riscatto, consapevoli che la macchina va bene, i piloti sono in forma e questa squadra ha voglia di crescere. Anche al nostro interno siamo tutti delusi. Senza puntare il dito, con i piloti e tutti insieme cercheremo di capire cosa ci ha portato a prendere delle decisioni piuttosto di altre”, conclude Binotto.  LEGGI TUTTO

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    F1, Binotto ammette errori ma contrattacca: “Non capiamo passività FIA”

    MONTE CARLO – Al termine del Gp di Monaco, Mattia Binotto ammette gli errori ma chiede chiarezza. Il team principal della Ferrari attacca la FIA, a suo dire passiva nel non comminare sanzioni a Verstappen e Perez, che hanno in parte attraversato la linea gialla in uscita dai box: “Vogliamo chiedere conto alla FIA per la linea gialla evidente passata dalle Red Bull: in passato sono stati dati 5” di penalizzazione, quindi questa passività non la capiamo. Per noi la gara non è finita, ci sono cose che vogliamo chiarire. Il regolamento internazionale è chiaro, si parla di ‘crossing the line’. Si vede Max sulla linea e secondo me anche Sergio, mentre le note di gara parlano di rimanere a destra della linea, un chiarimento avvenuto nel 2020 per evitare discussioni. Bisogna rimanere a destra della linea, e loro evidentemente non ci sono stati”, le sue parole ai microfoni di Sky Sport. 
    Poi, commettando quanto successo con Charles Leclerc, Binotto spiega: “La delusione è anche nostra, perdere una gara così dispiace, vuol dire che abbiamo commesso errori. Con un pilota che da primo finisce quarto, c’è qualche scelta da rivedere. La macchina era competitiva, analizzeremo gli errori perché abbiamo sottostimato la velocità delle intermedie. Avremmo dovuto fermare Charles un giro prima o addirittura non fermarlo e lasciarlo fuori per proteggere la posizione e andare su quelle da asciutto. Riguarderemo la situazione insieme a lui. È tutt’altro che scontato scegliere in quei momenti”.

    L’elogio a Sainz
    Ad ogni modo, Carlos Sainz ha comunque concluso a podio dopo aver fatto un buon lavoro, come sottolineato da Binotto: “Carlos ha fatto una grande gara di squadra, lo ha fatto nel primo stint creando il giusto gap con le Red Bull per proteggere Charles. Hanno lavorato bene insieme, poi ci sono state situazioni in gara che hanno portato a questo esito, con errori nostri da cui imparare”. E ora la testa va a Baku, altro impegno delicato: “Andiamo a Baku con amarezza e delusione ma con la voglia di riscatto, consapevoli che la macchina va bene, i piloti sono in forma e questa squadra ha voglia di crescere. Anche al nostro interno siamo tutti delusi. Senza puntare il dito, con i piloti e tutti insieme cercheremo di capire cosa ci ha portato a prendere delle decisioni piuttosto di altre”, conclude Binotto.  LEGGI TUTTO