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    Santa Croce vince a Bergamo. L’Agnelli Tipiesse si consola con un punto

    9^ Gior And Agnelli Tipiesse Bergamo-Kemas Lamipel Santa Croce
    L’Agnelli Tipiesse conosce la sconfitta in casa in regular season. Non capitava addirittura dal 21 marzo 2021 peraltro ininfluente con Reggio Emilia. Un punticino che va a lenire anche l’emergenza a cui si è dovuto far fronte a causa delle indisponibilità di Jovanovic e Cominetti. Certe battaglie poi si decidono sui dettagli. E’ qui che la Kemas Lamipel è stata glaciale in un momento specifico: i vantaggi del terzo periodo che hanno pesato non poco sul match.
    Santa Croce parte meglio e prende il largo con Truocchio (4-8 e 11-15). Bergamo si aggrappa a Mazzon (7, 50%) che riporta i suoi a -1 con l’ace del 20-21. Nel finale però i rossoblù sbagliano con Copelli, Held e Padura Diaz e i toscani ne approfittano per portarsi avanti. La cattiveria agonistica che l’Agnelli Tipiesse aveva messo sul taraflex a tratti in avvio, trova invece continuità alla ripartenza. Con il solito Mazzon che mette il + 5 (11-6) e gli ospiti che cominciano a regalare qualcosa in più al servizio. Padura Diaz (8, 67%) mantiene le distanze (16-11). Mastrangelo allora cambia Maiocchi con Hanzic ma è Held che ricaccia indietro gli ospiti (17-13). Ma la sicura non è ancora apposta perché s’innesca il classico effetto elastico nel quale i biancorossi si riportano due volte a – 2 prima del muro decisivo di Cargioli su Hanzic. Motzo, dalla linea dei nove metri, porta i suoi al primo cambio di ritmo (6-10), ma è Padura Diaz che pareggia i conti con l’ace del 12-12. Il sorpasso è opera del muro di Mazzon e Copelli che, sostanzialmente, stappa una fase di euforia svarioni e rimpianti. Perché i bergamaschi tengono sempre il musetto avanti fino al + 3 a cavallo di quota 20. Quando i Lupi pareggiano, i nostri sprecano due palle per il sorpasso. Operazione che, invece, riesce agli avversari alla prima opportunità. Quando una difesa viene valutata male da Mazzon e si spegne in campo e poi quando Colli costruisce al servizio e Coscione mette la freccia. Bergamo si morde le mani ma riparte con furore (7-2) e ricaccia indietro con Copelli (11-7). L’ex canturino rimette il + 4 con un numero d’altissima scuola, valorizzato immediatamente da Catone (15-10). Poi Held fissa il + 6 e poco dopo mette la manona per allungare il discorso al tie-break in un periodo che ha visto Copelli e Cargioli stampare, in tandem, un 9/9 offensivo. Sotto lo striscione dell’ultimo chilometro Santa Croce mette un break 4-0 nel quinto e cambia campo avanti. Il + 4 è quello che griffa Motzo, eletto MVP, con l’ace del 10-14. A Bergamo non basta l’orgoglio e nemmeno Padura Diaz (28 punti, 53%) perché l’idea di aggancio viene stroncata ancora dall’opposto italo-brasiliano.
    Bergamo – Santa Croce 2-3 (20-25, 25-22, 25-27, 25-20, 13-15)
    Agnelli Tipiesse: Catone 1, Held 18, Cargioli 10, Padura Diaz 28, Mazzon 15, Copelli 11, Pahor 0, Toscani (L), Cioffi 1, Lavorato 0. N.E. De Luca, Baldi, Jovanovic, Cominetti. All. Graziosi.
    Kemas Lamipel: Coscione 1, Maiocchi 13, Vigil Gonzalez 10, Motzo 20, Colli 12, Truocchio 14, Loreti (L), Morgese (L), Favaro 0, Compagnoni 1, Hanzic 8. N.E. Acquarone, Arguelles Sanchez, Giovannetti. All. Mastrangelo.
    Arbitri: Serafin, Cecconato. LEGGI TUTTO

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    Lorenzo Bonetti e la “prima” da telecronista: “Mi farà effetto tornare a Bergamo”

    Un doppio ex, stavolta perfino triplo. Bergamo e Santa Croce sono state rispettivamente la prima e l’ultima tappa in serie A2 di Lorenzo Bonetti. Nel 2006-2007 nel ruolo di palleggiatore in rossoblù con Luciano Cominetti in panchina, nel 2016-2017 come schiacciatore con i Lupi. Cisano, invece, nel 2012-2013 in B1 ha rappresentato il basilare “appiglio sportivo” nella battaglia vinta contro un linfoma non Hodgkin. Classe 1988, orobico doc di Trescore ha appeso le classiche ginocchiere al chiodo dopo l’ultimo biennio in cadetteria con Grassobbio. Ma il richiamo della pallavolo è sempre forte, la passione è un fuoco che non si è spento e nemmeno lo farà mai. Ragion per cui Agnelli Tipiesse lo ha fortemente voluto per commentare su VolleyballWorld una serie di partite interne a fianco di Michele Mologni.Lorenzo, naturalmente, a partire dal match di domenica 27 alle 18, rappresenterà la parte “tecnica” dall’alto della sua enorme esperienza maturata in quasi 20 anni sul campo. Il suo giro d’Italia partito da Bergamo ha vissuto la prima svolta nel glorioso vivaio della Sisley Treviso per poi passare da Bassano, Reggio Emilia, Vibo Valentia, Cantù, Monza e Castellana Grotte prima dello “sconfinamento” in Spagna nel Teruel e del rientro con la Kemas Lamipel.
    CORSI E RICORSI – A Vibo, pur in una fugace apparizione durata qualche mese prima del passaggio a Cantù nel 2011/2012, il vice di Gianlorenzo Blengini era Vincenzo Mastrangelo con Manuel Coscione, neo acquisto di Santa Croce, in cabina di regia e Bonetti suo secondo. Nel 2013/2014, passato in posto 4, vince il campionato di serie A2 e disputa la A1 a Monza con Williams Padura Diaz.
    DA SANTA CROCE A SANTA CROCE – “Non metto piede al Palasport (ora PalaIntred) dal 16 febbraio 2017 – sorride Bonetti -. Si trattava della Poule Promozione, militavo nella Kemas Lamipel con Vermiglio e Dennis (il fratello di Padura Diaz ndr). Bergamo, con Cargioli, Cioffi, Jovanovic e Graziosi in panchina aveva vinto 3-0. Mi farà effetto, ne sono sicuro. Come non essere in pantaloncini, in campo bensì in cabina di commento. Ma sarà bellissimo poter riabbracciare tanti amici, da una parte e dall’altra”.
    NOSTALGIA? NO GRAZIE – “Il volley è nel mio cuore. Lo seguo, ma non mi manca. Ho scelto di smettere quando gli impegni di lavoro non mi consentivano più di coniugare il tutto al meglio. A 34 anni ho altre priorità, ma non escludo un ritorno nell’ambiente. Mi piace molto l’idea di poter commentare l’Agnelli Tipiesse sia per il legame con i colori sia perché mi sono sempre trovato a mio agio nel mondo della comunicazione”.
    BERGAMO, RIALZATI – “Bergamo è da sempre protagonista in A2, quattro trofei in tre anni ne sono la più bella delle conferme. E lo sarà ancora. Il mio amico Padura Diaz è una garanzia, Jovanovic è secondo in categoria solo ad Orduna, Cominetti ed Held due straordinari colpi di mercato che hanno saputo rendere grande Reggio Emilia. Tornare davanti alla propria gente sono certo che sarà la miglior cura. I passaggi a vuoto capitano nel corso di un’annata lunga e in una A2 così complessa. Li hanno e li avranno tutte le squadre, è la normalità. Sarebbe anomalo il contrario”. LEGGI TUTTO

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    Bergamo, l’analisi di Graziosi: “Manca la voglia di soffrire”

    Terza sconfitta consecutiva in trasferta. Un fatto mai accaduto prima nella storia di Bergamo in A2, un motivo in più per mettere il periodo sotto la lente d’ingrandimento. Per ragionare a mente fredda post Grottazzolina, con il pensiero proiettato all’impegno interno di domenica contro Santa Croce.Le riflessioni del day after sono del tecnico Gianluca Graziosi: “Certe questioni vanno oltre la tecnica – ammonisce il coach –, come l’incapacità di partire con il piede giusto. Le partite vanno approcciate a dovere e non con esuberanza pensando, erroneamente, di poterle raddrizzare in un modo o nell’altro perché ti chiami Bergamo. Siamo deficitari nella voglia di soffrire, nel sapersi mettere in discussione”.
    FALSA PARTENZA E NON SOLO – “In certi campi, come Grottazzolina, l’atteggiamento può talvolta colmare alcune lacune a livello del gioco. Perché purtroppo in questo momento giochiamo male, sbagliamo scelte a volte perfino elementari e non riusciamo a gestire le situazioni favorevoli. Ad esempio quando prendiamo un break di vantaggio”.
    ALLENAMENTO – “Da inizio annata, se non in casi particolari, non abbiamo avuto l’occasione d’essere al completo. Dalla ripresa di martedì scorso, senza diverse pedine, abbiamo fatto ulteriormente fatica. Eppure sono queste le condizioni in cui con la testa giusta, l’umiltà e l’impegno per cambiare alcune situazioni radicate si può dare la svolta. L’attenzione e la tensione si trovano in allenamento, la partita è sempre altra storia. Se non si è a bolla, si sbaglia troppo e si pecca gravemente in lucidità. Basta che dall’altra parte ci sia un avversario ben organizzato come Grottazzolina con due ottimi stranieri, un signor palleggiatore ed elementi d’esperienza che si va ad inciampare”.
    TESTA A SANTA CROCE – “Andiamo ad affrontare una nuova settimana con l’auspicio di recuperare i tasselli nel più breve tempo possibile. Con Santa Croce bisogna tornare a sputare sangue, come si dice in gergo. Prima di tutto in palestra. Unendo a questa esigenza la chiarezza d’idee e d’intenti: soltanto così si riemerge dalla fase critica”. LEGGI TUTTO

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    Bergamo torna al successo. Motta superata 3-1

    Vincere non è importante, è l’unica cosa che conta. L’Agnelli Tipiesse impiega quasi due ore a piegare una tenace Hrk che mostra di non meritare la scomoda posizione di fanalino di coda. Alla lunga i bergamaschi fanno pesare la caratura oltre ad una cerniera centrale di spessore: Copelli e Cargioli firmano 30 punti in tandem. L’addizione, oltre all’ottimo debutto casalingo di Tim Held (6 ace), maschera qualche alto e basso. Prestazione di sostanza e provvidenziale dopo i ko di Castellana Grotte e soprattutto di Reggio Emilia.
    Tim Held si presenta con attacco ed ace al pubblico del PalaIntred. Sembra il preludio ad un set in discesa, ma l’illusione dura poco. Perché Motta reagisce e, con una serie di Schirò, si porta a + 4 (10-14). E’ la doccia gelata che sveglia Bergamo trascinata da Padura Diaz: l’opposto (6 punti, 50%) aggancia a 17, mette le mani sui soliti palloni pesanti che il solito Held, micidiale al servizio, trasforma in oro (24-21) prima dell’1-0 timbrato da un perfetto Cargioli (4, 100%). I veneti, con la leggerezza del potenziale confronto impari, se la giocano ampiamente alla pari e a tratti anche meglio. I rossoblù soffrono (11-13) fino a quando tolgono la pipe dalla cantina (a segno Held e Cominetti) e trovano una soluzione in più in attacco. Poi carburano gli attaccanti di palla alta (altro ace di Held 22-19) carburano e un paio di sbavature ospiti valgono il 2-0. Sul set-point in particolare Secco appoggia la pipe, Cominetti con la stessa arma non fallisce. Se i primi due periodi avevano solamente lanciato dei segnali, il terzo conferma quanto un calo di tensione possa essere deleterio contro chiunque. Tanto è vero che i padroni di casa sprofondano fino al 10-17. Nel frattempo, sull’8-15 Mazzon aveva rilevato Cominetti. La lunga rincorsa dell’Agnelli Tipiesse, tutta carattere, si corona con l’aggancio a quota 21. Tutto vanificato però da tre match-point sprecati e Motta che accorcia le distanze alla prima chance (Mazzon pesta la linea dei tre metri). Ritorna il capitano, torna Bergamo seppur sudando non poco. Naso avanti immediatamente di un break, Motta riequilibra a 10 e resta costantemente addosso fino a quando Copelli sfodera un nuovo muro (6, 100% nel set) e Cominetti torna a pungere (15-11) e Cargioli torna sui suoi standard (20-15). A proposito di qualità, Held riprende a martellare dal servizio e mette in banca il ritorno al successo.
    Bergamo-Motta di Livenza 3-1 (25-22 25-22 26-28 25-16)
    Agnelli Tipiesse: Copelli 14, Jovanovic 3, Held 18, Cargioli 16, Padura Diaz 20, Cominetti 12, Toscani (L), Mazzon 3, Catone, Lavorato. N.e. De Luca, Baldi, Cioffi, Pahor. All. Graziosi.
    Hrk: Schirò 15, Secco 20, Trillini 7, Partenio 4, Kordas 10, Pilotto 6, Battista (L), Lazzaretto. N.e. Santi, Cavasin, Cunial, Bellanova, Acuti. All. Lorizio
    Arbitri:Sabia, Papadopol LEGGI TUTTO

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    Tim is back. Dott. Mura: “Frutto di un grande lavoro di squadra”

    Tim Held è pronto. L’ultimo ok per l’attesissimo rientro dello schiacciatore, già dalla sfida di domenica a Reggio Emilia (non proprio una partita qualunque…), è arrivato nella serata di ieri. “I’m back” annunciava lo stesso numero 3 in una storia sui suoi social, a certificare un countdown finalmente giunto al lieto fine. Un risultato sospirato e realizzato attraverso uno splendido lavoro di squadra tra il giocatore, il solito impeccabile staff medico-sanitario dell’Agnelli Tipiesse e dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo.
    “Il problema legato allo stretto toracico – spiega il dott. Maurizio Mura – è stato risolto. Dapprima se n’era creato uno di carattere vascolare. A seguire, dopo accertamenti approfonditi, è emerso che la causa della sintomatologia era anche di tipo muscolare-strutturale. Non servirà alcun tipo d’intervento chirurgico, per Held sarà sufficiente essere monitorato e gestito nelle sue attività performanti. E’ un atleta straordinario, un perfezionista per cui il piano di recupero è già in atto da almeno una ventina di giorni con un lavoro specifico sui muscoli della spalla. Abbiamo dovuto solamente rispettare i tempi canonici di circa un mese”. Come detto, un nodo che si è sciolto attraverso la disponibilità, professionalità e la preparazione di tante persone: dal dottor Gianluigi Patelli, primario della radiologia dell’ ospedale Bolognini di Seriate, al Professor Stefano Pirrelli, direttore della Chirurgia vascolare del Papa Giovanni XXIII di Bergamo, alla dottoressa Simonetta Gerevini, a capo della Neuroradiologia dello stesso ospedale”.
    A porre doverosamente l’accento anche il direttore sportivo Vito Insalata: “Il ringraziamento va a tutti, perché ciascuno ha messo tutta la sua conoscenza del settore affinché Held tornasse a disposizione nel più breve tempo possibile. Possiamo contare su uno staff di livello assoluto (il preparatore Nicola Gibellini, il fisioterapista Matteo Bonfanti ed il massofisioterapista Federico Carenini ndr) coordinato dal dottor Mura, raro esempio di competenza e disponibilità al servizio della società”. LEGGI TUTTO

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    Bergamo, la rimonta si ferma sul più bello. Solo un punto a Castellana Grotte

    Castellana Grotte ancora indigesta. Quantomeno rispetto ad un anno fa nessuna figuraccia, ma di certo parecchi rimpianti per aver strappato un solo punto. Alla fine però risultato giusto a favore di una BCC che ha mostrato il mordente, marchio di fabbrica per le partite interne, a scapito di un’Agnelli Tipiesse che sbaglia tanto, si scuote sotto 0-2 e poi pecca, una volta tanto, in freddezza nel rush conclusivo. Quasi un’anomalia, sicuramente un pomeriggio da cui trarre molto più di un prezioso spunto in prospettiva.
    Anche perché la prima ora rossoblù è sul filo di Halloween. Nel senso che tra brividi, dolcetti e scherzetti ne esce un mix indigesto che pare spalancare le porte dell’incubo. Basti pensare che la BCC va sopra 18-11 e sembra passeggiare. Almeno fino a quando non va in serie Padura Diaz dai nove metri e guida la riscossa: due ace in un frangente che porta i compagni addirittura al 22-21 (errore di Cattaneo). Nel momento di completare l’opera, nonostante gli 8 punti di capitan Cominetti, però l’opposto italo-cubano di fa fermare da Jukoski e Presta manda avanti i pugliesi. Bergamo è in affanno, all’alba del secondo periodo Catone rileva Jovanovic, ma è Di Silvestre a firmare due volte il break (17-15 e 18-16) che manda ancora in panne gli avversari. Mazzon continua a soffrire e dopo l’ace su di lui di Theo Lopes, Graziosi lo sostituisce con Pahor. Debutta anche Cargioli che però fallisce il primo attacco del suo campionato, i padroni di casa mantengono il margine che viene cristallizzato da un muro di Cattaneo su Padura Diaz. L’Agnelli Tipiesse, al 33 e al 35% in attacco nei primi due periodi, tira fuori le unghie per evitare il rischio “scoppola” dello scorso anno. Nonostante qualche tentativo di complicarsi ancora la vita, l’efficacia offensiva sale al 55% e si vede. Cominetti fa e disfa più volte, ma graffia in tandem con Padura Diaz: i due martelli, 10 punti in tandem, alzano la voce sopra quota 20 e Bergamo torna in partita proprio con una combinazione – muro su Theo Lopes e attacco – dell’opposto. Non paga dei rischi corsi nel terzo parziale, la formazione bergamasca va sopra 12-5 e, probabilmente, si rilassa prima del tempo. Perché la BCC vede lo spiraglio per la risalita e si porta anche un paio di volte a – 1. Ci vogliono due invenzioni di Jovanovic (tocco di seconda per il 22-20 ed ace per il 24-22) per allungare la sfida al tie-break. Dove Cominetti e compagni possono ancora recriminare. Copelli, infatti, pasticcia e regala il + 2 (10-12) ai padroni di casa mentre Padura Diaz prima mura (13-13) e poi non chiude un pallone che, al contrario, l’indomabile Di Silvestre non sbaglia.
    Castellana Grotte – Bergamo 3-2 (25-23, 25-20, 21-25, 21-25, 15-13)
    BCC: Jukoski 3, Cattaneo 9, Presta 13, Lopes Nery 13, Di Silvestre 23, Zamagni 12, Marchisio (L), Carelli 1, Ndrecaj, Longo. N.e. De Santis, Sportelli. All. Cannestracci.Agnelli Tipiesse: Jovanovic 5, Mazzon 7, Copelli 10, Padura Diaz 25, Cominetti 22, Cioffi 6, Toscani (L), Pahor, Catone, Cargioli, Lavorato. N.E. De Luca, Held. All. Graziosi.
    Arbitri: Gasparro, De Simeis LEGGI TUTTO

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    Bergamo fa poker. Porto Viro cede 3-0

    4^ and Agnelli Tipiesse-Delta Group Porto Viro
    L’Agnelli Tipiesse regala ancora una versione di implacabilità al potere. Con il solito spirito di squadra, ma anche con il solito Williams Padura Diaz. Il martello, come con Prata, si prende il titolo di Mvp con un’altra prestazione sublime e festeggia come meglio non avrebbe potuto i 36 anni: 17 punti, 55% e 4 ace. I compagni, dal primo all’ultimo, non sono da meno ed il 3-0 con cui anche Porto Viro si deve arrendere spiega la superiorità in maniera lampante.
    Bergamo parte così così, Porto Viro difende e contrattacca tanto da portarsi sul 12-16. E’il momento in cui i rossoblù si scuotono e si rimettono in carreggiata mettendo la freccia (19-17) con un parziale 7-1 fissato da un muro di Jovanovic su Iervolino e un ace di Padura Diaz. L’opposto italo-cubano suona la carica, a completare l’opera ci pensano Cominetti e Copelli. Se i veneti avevano pagato dazio al semaforo verde con addirittura 11 errori (contro 6), al ritorno in campo calano in attacco dal 52% al 41 contro un avversario che si andrà ad attestare di lì a poco al 55%. Il cambio di ritmo è pressoché immediato tanto che Garnica e compagni restano subito a distanza di sicurezza con la punta del 14-10 griffato Cominetti. Un + 4 che, pur con un leggero effetto elastico, resta immutato fino al 2-0 anche perché sale la ricezione (74 con il 63% di perfetta), addizionata alla conclamata freddezza sopra quota 20. L’Agnelli Tipiesse riparte poi forte anche nel terzo con il 4-0 instradato da una serie dai nove metri di Jovanovic. Fondamentale che mette in luce anche Padura Diaz, per non essere da meno del “compagno di diagonale”: ace 8-4 e palla pesante che consente a Cioffi il comodo appoggio del 10-4. Mazzon, estremamente positivo anche alla quarta di fila da titolare, piazza due dei tre punti per il 16-9. Tra i due acuti del posto 4 una parallela da incorniciare del solito Padura Diaz. Che, mentre Cominetti si conferma inarrestabile in prossimità di quota 20, pure mette il ruggito finale con due siluri dalla linea dei nove metri.
    Perchè la capolista, anche stavolta, unisce la praticità ad una debordante qualità. Non potrebbe essere altrimenti se si lascia per strada un solo set in quattro uscite. Prossimo turno la lunga trasferta di Castellana Grotte, domenica alle 16.
    Bergamo-Porto Viro 3-0 (25-21 25-21 25-18)
    Agnelli Tipiesse: Padura Diaz 17, Cominetti 11, Cioffi 4, Jovanovic 2, Mazzon 11, Copelli 6, Toscani (L), Pahor, Catone. N.e. Baldi, De Luca, Cargioli, Held, Lavorato. All. GraziosiDelta Group: Pierotti 4, Barone 1, Garnica 1, Iervolino 7, Sperandio 2, Krzysiek 16, Russo (L), Zorzi, Vedovotto, Sette 3, Maccarone 3, Bellei 2. N.e. Lamprecht, Erati. All. BattocchioArbitri: Armadola, Santoro LEGGI TUTTO

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    Bergamo implacabile: espugnata anche Ravenna

    VOLLEY PALLAVOLO. PORTO ROBUR COSTA CONSAR RCM RAVENNA – AGNELLI TIPIESSE BERGAMO
    A distanza di tre giorni dal successo su Prata, l’Agnelli Tipiesse applica qualcosa di simile ad un copia e incolla. Ravenna è un’altra squadra di rampanti giovani che, come i friulani, viene messa sotto grazie ad un fattore esperienza a dir poco fondamentale. Rispetto a domenica stavolta Cominetti e compagni aggiungono quel goccio di cinismo che differenzia un 3-0 da un 3-1. Concreti, pratici e “cattivi” i ragazzi di Graziosi, che assesta lo sgambetto a quel passato che aveva guidato alla salvezza in SuperLega quattro stagioni fa. Altri tre punti “corali” che valgono la vetta solitaria dopo tre turni. Una serata che ha regalato una nuova prestazione corale in cui hanno brillato particolarmente Mazzon e Copelli: banda top scorer (12 punti, 55%), centrale con l’82% in attacco, 11 palloni a terra e due muri.
    Bergamo – con lo stesso 6+1 delle prime due uscite – fa valere il proprio peso specifico fin dall’avvio quando va oltre anche sei errori al servizio. La differenza la fanno il muro (3-0), una serie dai nove metri di Jovanovic (che indirizza il 17-20) ed il già citato capitano che si veste da cecchino nel rush conclusivo.Si ricomincia con i rossoblù che vanno in fuga, sembrano giostrare piuttosto agevolmente ma incappano in un parziale di 2-9 che porta Ravenna dal 7-13 al 16-15. Qui entra in scena un altro déjà vu che riporta il nastro indietro di quasi 72 ore: entra Lavorato e propizia il 17-19, i romagnoli però non mollano e impattano a 19 e 23 salvo poi sbagliare gli ultimi due palloni, quelli del 2-0 orobico. I giovanotti di Bonitta restano in scia anche nel terzo periodo, ma i servizi prima di Cioffi (16-19) e poi di Mazzon (18-22) li mandano fuori giri. Bergamo non concede nulla e ne approfitta prontamente per sbrigare la pratica.
    Tre su tre in attesa di lunedì 24 al Pala Intred: alle 19.30, in posticipo, arriva Porto Viro degli ex Garnica, Pierotti, Sette ed Erati.
    Ravenna-Bergamo 0-3 (21-25 23-25 19-25)
    Consar: Arasomwan 6, Bovolenta 12, Orioli 8, Comparoni 9, Coscione, Pol, Goi (L), Mancini, Ceban, Chiella. N.e. Pinali (L), Orto, Truocchio, Tomassini. All. BonittaAgnelli Tipiesse: Cioffi 7, Jovanovic 5, Mazzon 12, Copelli 11, Padura Diaz 10, Cominetti 9, Toscani (L), Lavorato, Catone. N.e. Baldi, De Luca, Cargioli, Pahor. All. Graziosi
    Arbitri: Merli, Toni LEGGI TUTTO