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    Bergamo da “dieci”. Altro 3-0 a Cuneo

    Agnelli Tipiesse da dieci. Come le vittorie di fila al PalaPozzoni in regular season, come il voto alla prestazione. Cinica al semaforo verde, con frammenti di pallavolo d’altissimo profilo nella parte restante di un match che a Cuneo lascia soltanto qualche rimpianto in partenza. Stesso 3-0 dell’andata, stessa esibizione da standing ovation.
    Bergamo si porta in vantaggio nel modo più anomalo, ossia rincorrendo per un intero parziale. Da 5-9 in poi Cuneo si fa avvicinare soltanto sporadicamente (13-14 21-22). Padura Diaz però fa la differenza da una parte (7, 54%), Wagner dall’altra con tre “pestate” con l’ultima proprio sul set point propiziato da un errore di Botto. I piemontesi, infatti, sbagliano meno (7-10), ma lo fanno nei momenti determinanti. Come è determinante l’impatto dei padroni di casa al rientro sul taraflex, aspetto che emerge sulla distanza. Da un primo break 4-0 (9-11 13-11) sul turno al servizio del sempre superbo Finoli, gli ospiti pasticciano nel cuore del periodo, Bergamo non perdona, sale tanto in ricezione (86% e D’Amico proverbiale  “macchina” che terminerà al 75 con 50% perf) quanto con capitan Cargioli (4,75%, eletto MVP) e chiude con un altro eloquente allungo 5-0. I rossoblù non calano di un’unghia e cominciano forte anche il terzo set, nonostante un primo rientro a 10 dei ragazzi di Serniotti. Cambio di passo con un ace di Terpin ed un attacco di Larizza (13-10) per un + 3 che fa da spartiacque. Un triplo servizio vincente di Padura Diaz (miglior realizzatore con 15 punti, 55%), intervallato da un muro di Cargioli suona come il colpo finale. Anche perché dai nove metri fanno male anche Pierotti e Mancin. Il sigillo ideale ad un match interpretato dall’Agnelli Tipiesse alla grande e, soprattutto, da grande.
    Agnelli Tipiesse Bergamo – Banca Alpi Marittime Acqua S.Bernardo Cuneo 3-0 (25-23 25-15 25-19)Bergamo: Cargioli 9, Finoli 3, Terpin 9, Larizza 9, Padura Diaz 15, Pierotti 11, D’Amico (L), Mancin 1, Ceccato, Baldi. N.E. De Luca, Cioffi. All. Graziosi.Cuneo: Botto 2, Sighinolfi 5, Wagner 14, Preti 9, Codarin 4, Filippi 3, Lilli (L), Bisotto (L), Tallone. N.E. Vergnaghi, Rainero, Trinchero. All. Serniotti.Arbitri: Venturi, Santoro LEGGI TUTTO

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    Bergamo, con Cuneo è super sfida. D’Amico: “Forza e qualità per avere la meglio”

    Uno scontro diretto tira l’altro. Dopo aver liquidato Castellana Grotte e aver forzatamente saltato la trasferta di Mondovì, l’Agnelli Tipiesse attende Cuneo. Al PalaPozzoni (domani alle 18) arriva una squadra a – 3 dai rossoblù in classifica (pur con una partita in più), finalista di Coppa Italia e caricata dal successo infrasettimanale su Motta di Livenza. All’andata, in Piemonte, non solo per il netto 3-0, la miglior prestazione stagionale dei bergamaschi chiamati a ripetersi per allungare rispetto ai ragazzi di coach Serniotti così come la striscia d’imbattibilità interna. Di fronte gli ex Wagner e Preti a guidare una compagine costruita per il vertice, in cui l’esperienza di Botto e Codarin rappresenta un fattore non da poco.In casa orobica c’è tanto la voglia di riprendersi la vetta (sorpasso di Santa Croce domenica scorsa) quanto, da parte del libero Francesco D’Amico, di suggellare a dovere una settimana indimenticabile cominciata lunedì con la laurea in Scienze Motorie: “Con Cuneo sarà un match tosto, bellissimo da giocare – spiega -. Pedron o Filippi in regia cambia poco, dobbiamo pensare a noi e a fornire una prova che ci consenta di dare ulteriore continuità al buon momento che stiamo attraversando. Lo stop forzato non è stato il massimo poiché si stava iniziando a giocare regolarmente ogni sette giorni. Tuttavia siamo focalizzati per riprendere il cammino contro una candidata per la promozione”. La parola d’ordine per Cargioli e compagni rimane “costanza”: “Da qui alla fine della regular season – continua D’Amico – servirà mettere sul taraflex tutti gli ingredienti che ci hanno portato a battere Castellana Grotte. Esprimere a dovere il nostro potenziale, unendo la qualità, è fondamentale per chiudere davanti a tutti”.
    Formazione-tipo per l’Agnelli Tipiesse: Finoli in palleggio, Padura Diaz opposto, capitan Cargioli e Larizza centrali, Pierotti e Terpin schiacciatori e D’Amico libero.
    ARBITRI – Giuliano Venturi di Torino e Angelo Santoro di Varese
    TV – Diretta You Tube (Volleyballworld.tv) LEGGI TUTTO

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    Guidava senza patente da 36 anni: la maxi multa finale è una stangata

    È possibile guidare per 36 anni un’auto non propria, senza avere la patente e non essere mai beccati? A quanto pare sì. Lo ha scoperto la polizia che, la mattina del 13 febbraio 2022, ha fermato un 50enne a Dalmine, in provincia di Bergamo. La pattuglia si trovava sulla strada provinciale 525 per dei controlli di routine quando ha alzato la paletta facendo segno al conducente a bordo di una Mercedes nera di fermarsi. Da quel momento è bastato davvero poco per far emergere la verità.
    La scoperta della polizia
    Una dopo l’altra, sono venute a galla tutte le infrazioni. L’auto, priva di assicurazione, non era di proprietà del conducente. Non solo: era anche sottoposta a sequestro. E poi il tocco finale: l’uomo al volante non aveva mai preso la patente. “Il conducente della Mercedes non aveva né precedenti penali né precedenti segnalazioni riguardanti il mancato possesso dell’abilitazione di guida, il che fa pensare che non fosse mai stato controllato prima di domenica scorsa. Si parla di 36 anni di guida senza patente”, ha spiegato il comandante della Polizia locale di Dalmine, Aniello Amatruda, come riporta l’Eco di Bergamo. Com’è finita per il 50enne? Una maxi multa da 6.000 euro che corrispondo a 5.100 euro per aver guidato senza licenza più 867 euro a carico del proprietario della vettura per la mancata assicurazione.
    Patente e carta d’identità false, tenta la doppia truffa alla polizia LEGGI TUTTO

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    Bergamo da “nove”. Castellana Grotte al tappeto

    L’Agnelli Tipiesse suona la nona. E mai termine potrebbe essere più consono. Perché contro Castellana Grotte è andata in scena una sinfonia in piena regola. Pugliesi liquidati con lo stesso punteggio (3-0) con cui la BCC aprì il suo torneo e + 7 in classifica. Ma la prova dei rossoblù va ben oltre i numeri provvisori. Conta tantissimo aver mantenuto l’imbattibilità interna in regular season, ma ancor più averlo fatto contro una formazione ambiziosa rimasta in balia dei nostri. Jacopo Larizza mancava tra i titolari dalla partita vinta su Brescia il 19 dicembre scorso, Finoli lo scalda subito servendogli i primi due palloni a disposizione sui quali il centrale ex Civitanova costruisce una serata granitica. Il bello è che i compagni fanno esattamente la stessa cosa, il risultato che ne deriva è un piacere globale. Per gli occhi e per la graduatoria.Catturano l’attenzione due dati in fotocopia relativi ai primi due parziali: Bergamo attacca sempre con il 59%, Castellana Grotte si ferma al 48% ma soprattutto è pressoché inesistente a muro, fondamentale su cui i padroni di casa iniziano a costruire il loro successo (ben 5 in avvio). L’Agnelli Tipiesse, con un Terpin micidiale (7 punti, 62%) stacca nel cuore del primo poi diventa imprendibile quando si affida al servizio (ace di Finoli, Larizza e Terpin). Si ricomincia ancor meglio con Pierotti che si fa vedere anche a muro (4-1, 7-4) oltre che in fase offensiva in versione quasi perfetta. Praticamente ricalcando Terpin che continua a spingere mentre sale di tono anche Padura Diaz (19-15 a muro e 22-18 in attacco). La sola piccola sbavatura orobica arriva nel terzo periodo non è sfruttata da Theo Lopes (16-14), allora Terpin – MVP per acclamazione, 19 palloni a terra con il 64% – completa il suo show con la punta dell’ace del 21-17. E come avrebbe potuto sigillare il match Padura Diaz per non essere da meno? La risposta è facile: con un servizio vincente.
    Agnelli Tipiesse Bergamo – BCC Castellana Grotte 3-0 (25-19, 25-20, 25-20)Bergamo: Finoli 2, Terpin 19, Larizza 7, Padura Diaz 12, Pierotti 13, Cargioli 4, Mancin, D’Amico (L). N.E. De Luca (L), Baldi, Abosinetti, Cioffi, Ceccato. All. Graziosi.Castellana Grotte: Izzo 1, Fiore 8, Presta 1, Lopes Nery 12, Borgogno 11, Truocchio 1, Tiozzo 2, Toscani (L), Zanettin 2, Santambrogio, Arienti 3. N.E. De Santis (L), Capelli. All. Gulinelli.Arbitri: Brunelli, Clemente. LEGGI TUTTO

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    Bergamo, il rilancio passa da Lagonegro

    Da qualunque prospettiva la si voglia guardare, “colpo di spugna” potrebbe essere un sinonimo di Agnelli Tipiesse – Lagonegro (domani a Cisano Bergamasco, ore 17). L’opportunità se non di cancellare, ma almeno di lenire arriverà a quattro giorni dall’eliminazione dalla Del Monte Coppa Italia con Reggio Emilia e da sette da un’altra mazzata, sul taraflex di Santa Croce. Se poi si riavvolge il nastro al girone d’andata lo stesso termine lo si sarebbe potuto accostare anche al match giocato a Villa d’Agri, dato che nemmeno lì si erano raccolti set. Se tre indizi fanno una prova, tre battute a vuoto alzano il volume per sulla necessità di una reazione decisa. Ben oltre ciò che suggerisce la classifica, con un primo posto da salvaguardare cosi come la striscia di sette successi interni di fila in regular season. Dall’altra parte della rete una formazione a riposo forzato nell’ultimo turno complici casi di Covid a Siena, ma reduce da quattro successi su Porto Viro, Mondovì, Cantù e Reggio Emilia trascinata da un Andrea Argenta in crescita esponenziale.
    “La speranza – spiega il vicepresidente Andrea Callioni – è che i ragazzi abbiano già metabolizzato il colpo dell’eliminazione. In questo senso giocare dopo poche ore può essere un piccolo vantaggio. Bisogna rialzarsi, senza scordarci che siamo davanti a tutti e neppure dei valori indiscussi che ci hanno portato al primo posto in classifica. Determinati, convinti e consapevoli come si è visto nel terzo e nel quarto parziale con Reggio Emilia. Ma con Lagonegro servirà una partenza diametralmente opposta rispetto a mercoledì e anche a Santa Croce”. In merito al mancato passaggio del turno, tra passato e immediato futuro, Callioni aggiunge: “Dopo quattro finali di cui due vinte, la battuta d’arresto può capitare e fa parte dello sport. Il tie-break è sempre aperto ad ogni risultato, il problema è stato andare sotto 0-2 a causa di due set con troppi errori in cui siamo stati irriconoscibili al cospetto di un avversario alla portata, oltretutto già sconfitto in campionato. Adesso è fondamentale capire gli errori per fare in modo di non ripetere. Nessuna titubanza, come se ne sono viste troppe nelle ultime due uscite. Aggressivi, carichi e con voglia di rimboccarsi le maniche per superare questo momento difficile”
    Coach Graziosi schiererà Finoli-Padura Diaz, Cargioli e Cioffi al centro, Pierotti e Terpin in posto 4 e D’Amico libero.
    ARBITRI – Davide Prati di Pavia e Rachela Pristerà di Catanzaro
    TV – Diretta You Tube (Volleyballworld.tv) LEGGI TUTTO

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    Bergamo manca la “quinta”. In finale della Del Monte Coppa Italia va Reggio Emilia

    L’Agnelli Tipiesse manca al tie-break la quinta finale consecutiva della Del Monte Coppa Italia. Sarà anche la legge dei grandi numeri, di certo l’indice va puntato su un altro pessimo approccio ad un match che stavolta non avrebbe lasciato diritto di replica. Non basta il carattere a cui la squadra si è appigliata per riequilibrare una volta sotto 0-2. Passa Reggio Emilia e lo fa più che meritatamente per quanto ha saputo esprimere nella prima ora, ma anche per la lucidità mostrata sotto lo striscione dell’ultimo chilometro. Determinante Cominetti non solo al servizio (5 ace), con Held e Cantagalli altri terminali da applausi innescati dal solito impeccabile Garnica. Per Bergamo quantomeno intricato raddrizzare un discorso avendo solo in Padura Diaz il vero fulcro a fronte di troppe occasioni mancate, specie nelle fasi incandescenti del tie-break.
    Al semaforo verde sembra che vada in scena il quarto set della partita persa domenica a Santa Croce: avversari che difendono e contrattaccano senza dare respiro, i nostri in balia con il solo Padura Diaz a salvarsi in attacco (45 contro 62, quando i numeri dicono tutto ben oltre il -9 che inchioda l’ineccepibile 0-1. A proposito di ineccepibile, ci pensa l’ex Garnica a fermare Pierotti per il primo allungo ospite anche al rientro sul taraflex. Cominetti ferma in fotocopia Padura Diaz (12-15). Oltretutto quando la Conad va avanti fa diventare sistematico il cambio palla Giocando cosi tutto diviene molto più semplice da un lato e tremendamente complicato dall’altro, anche perché il servizio continua a latitare mentre dalla parte opposta le difese non si contano nemmeno più mentre il computo muri (0-4) esplica ancor meglio la piega presa dal confronto. L’Agnelli Tipiesse si ricorda d’essere campione d’inverno e si scuote alzando finalmente la qualità del suo gioco. Ciò nonostante anche sopra 16-10, il brivido del +1 prende forma una volta sorpassata quota 20. Ci pensa ancora Padura Diaz con attacco ed ace (punta di un attacco che termina con il 76% di squadra) ad allungare la semifinale. La Conad non si disunisce e veste ancora i panni della lepre, poi i nostri staccano nel cuore del periodo approfittando anche di una leggera flessione degli ospiti. L’inseguimento tuttavia non si trasforma in ribaltone perché Held è impietoso e un muro di Zamagni su Terpin anticipa di qualche minuto la festa emiliana a Cisano Bergamasco.
    Agnelli Tipiesse Bergamo- Conad Reggio Emilia 2-3 (16-25 20-25 25-22 25-21 11-15)
    Bergamo: Cargioli 7, Padura Diaz 22, Pierotti 16, Cioffi 7, Finoli 5, Terpin 14, D’Amico (L), Mancin, Baldi. N.e. Ceccato, Abosinetti, De Luca, Larizza. All. Graziosi.Reggio Emilia: Cantagalli 20, Cominetti 20, Zamagni 7, Garnica 4, Held 22, Sesto 7, Morgese (L), Mian, Suraci 2, Cagni, Scopelliti, Marretta. N.e. Catellani. All. Mastrangelo
    Arbitri: Verrascina, Grassia LEGGI TUTTO

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    Bergamo non sbaglia: Cantù ko. Semifinale con Reggio Emilia

    L’Agnelli Tipiesse non fallisce il primo “dentro o fuori” e si sbarazza di Cantù. Il pass per la semifinale della Del Monte Coppa Italia è staccato con un 3-0 che ribadisce l’ottimo momento dei nostri, complessivamente al settimo successo consecutivo e l’ottavo in casa. La strada viene spianata cammin facendo, con una prova in prepotente progressione. Applausi a scena aperta per D’Amico, straordinario nel catturare anche la polvere sul taraflex del PalaPozzoni e “prima voce” in un coro che trova in Pierotti, miglior realizzatore, un altro encomiabile interprete.Una volta detonato un primo cambio di passo del Pool Libertas (parziale 1-6 per il 12-14), è il turno al servizio di Finoli che garantisce lo strappo a cavallo di quota 20 con un ace, Cargioli non sbaglia, Hanzic regala e Pierotti non perdona sigillando alla sua maniera un set chiuso con 7 punti (56%). Si ricomincia e ruggisce Terpin con un palleggio velenoso (12-19) e con la combinazione ace-attacco (15-11), gli ospiti tentano di restare aggrappati ma vengono stoppati da Cargioli (attacco-muro) e cancellati con le stesse armi e analoghe modalità da Padura Diaz. Si torna in campo e i brianzoli, come in avvio, cercano d’incidere (da 6-3 a 7-8) momento in cui Bergamo ritrova Larizza, ma ringrazia un errore – 10 in totale nel set – di Mazza per inchiodare un break (18-16) che “stappa” e “strappa”. Perché il segnale del turbo verso la bandiera a scacchi è raccontato da un ulteriore 7-2 con cui gli orobici aprono le ali verso il passaggio del turno. Il prossimo ostacolo, sempre tra le “mura amiche”, sarà Reggio Emilia che ha superato Santa Croce al tie-break: appuntamento mercoledì 2 febbraio alle 20.30.
    Agnelli Tipiesse Bergamo – Pool Libertas Cantù 3-0 (25-22 25-19 25-18)Bergamo: Finoli 2, Terpin 11, Cargioli 10, Padura Diaz 9, Pierotti 17, Cioffi 2, D’Amico (L), Mancin, Ceccato, Larizza. N.E. De Luca (L), Abosinetti, Baldi. All. Graziosi.Cantù: Chakravorti 2, Sette 3, Mazza 7, Motzo 9, Hanzic 10, Copelli 9, Bortolini (L), Princi, Pietroni, Frattini 2. N.E. Butti, Trovò, Salvador, Floris, Frattini. All. Battocchio. LEGGI TUTTO

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    Del Monte Coppa Italia, la corsa scatta contro Cantù. Carenini: “Dimenticare il passato”

    Del Monte Coppa Italia-Bergamo. La storia recente parla di “simbiosi”. Quattro stagioni, quattro finali e due trionfi consecutivi: il primo il 23 febbraio del 2020 all’Unipol Arena di Bologna con il 3-2 su Brescia, il secondo l’11 marzo 2021 al PalaPozzoni di Cisano Bergamasco con il 3-0 su Porto Viro. E sarà ancora il fattore casalingo un piccolo grande vantaggio da capitalizzare a dovere e scaturito dal titolo di campione d’inverno, sinonimo del primo posto al giro di boa. Nel quarto di finale di domani (ore 20.30), dall’altra parte della rete ci sarà Cantù, contro cui il precedente più fresco invita a tenere le antenne dritte. Al PalaFrancescucci, l’8 dicembre scorso, è stata proprio la squadra di coach Matteo Battocchio a spuntarla al quinto parziale e ad infliggere ai nostri l’ultima sconfitta prima di sei vittorie. Quel giorno, tra i brianzoli, c’era il palleggiatore Manuel Coscione mentre domani la regia sarà comandata dall’americano Dante Chakravorti che ha cominciato l’annata a Mondovì e che domenica ha esordito con la nuova maglia nello 0-3 interno subito da Santa Croce, il sesto incontro di fila senza raccogliere neppure un set. Ma i canturini, che hanno pagato un prezzo salatissimo in infermeria, stanno recuperando i pezzi e andranno affrontati con lo stesso approccio ammirato da inizio 2022.
    “Conosciamo benissimo il Pool Libertas –spiega il presidente onorario Giuseppe Carenini – e sappiamo quanto sia velenoso, a prescindere dalle vicissitudini a cui ha dovuto far fronte. Lo abbiamo sperimentato in campionato sulla nostra pelle con la sconfitta esterna, in gara secca sarà altrettanto visto che può succedere di tutto. Rispetto allo scorso anno, quando abbiamo alzato il trofeo, è tutto diverso. Le avversarie si sono attrezzate a dovere, il torneo è molto equilibrato e poi sembra che vincere con Bergamo sia diventato un qualcosa che vale più di mezza stagione. Perciò serve dimenticare il passato e restare sul pezzo”. L’Agnelli Tipiesse, a sua volta, sta uscendo a testa altissima da una fase alquanto complessa e si presenta alla sfida intenzionata ad onorare a pieno il ruolo di detentrice: “Assorbito il colpo del Covid – sottolinea – ci siamo ricompattati a dovere e ci stiamo ritrovando anche sul piano fisico. I successi con Siena, Reggio Emilia e Porto Viro hanno ribadito che quando c’è da mordere la squadra lo sa fare. Fondamentale, inoltre, aver recuperato Larizza. Anche se Cioffi è stato bravissimo in queste tre partite e non l’ha fatto per nulla rimpiangere”.
    Quanto allo schieramento, nuovo ballottaggio tra i due centrali a fianco di capitan Cargioli mentre il resto prevede Finoli alzatore, Padura Diaz opposto, Pierotti e Terpin in posto 4 e D’Amico libero.
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    – obbligatorio indossare ESCLUSIVAMENTE la mascherina FFP2 (i trasgressori verranno respinti senza il diritto ad alcun rimborso del tagliando)
    – divieto di consumare cibi e bevande LEGGI TUTTO