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    Seconda trasferta a vuoto: non si passa al Pala Barbazza

    È un derby amaro per il Belluno Volley: al Pala Barbazza, i padroni di casa del Personal Team mantengono fattore campo e vetta della classifica. E strappano l’intera posta in palio. È il secondo viaggio a vuoto (su due) lontano dalle mura amiche della Spes Arena: dopo Pavia, contro Garlasco, anche San Donà di Piave non regala soddisfazioni a una squadra che ha ancora bisogno di tempo per registrare alcuni aspetti: a cominciare dalla battuta, troppo altalenante. E così, i ragazzi di Colussi scivolano nel gruppo delle terze, alle spalle dei sandonatesi (ora a +4) e di Mantova, mentre nel prossimo fine settimana osserveranno un turno di riposo.
    IL SERVIZIO È LA CHIAVE – Ormai è un vero e proprio leitmotiv: non solo del campionato di A3, ma del volley moderno. Il servizio è la chiave per aprire le partite. O complicarle, in caso di cattiva interpretazione del fondamentale. Ed è così pure a San Donà: dai 9 metri, infatti, i bellunesi all’inizio faticano. Ma quando la battuta “entra”, ecco che torna l’equilibrio (parità a quota 15, con l’ace di Bucko). E prende forma il vantaggio dolomitico: 20-19, grazie all’ace di Schiro. L’epilogo, però, sorride a un San Donà capace di salire di colpi a muro e in fase di contrattacco. E di stampare un break di 6-2.
    LUCI DEI RIFLETTORI – Nel secondo round, Andrea Schiro si prende le luci dei riflettori: “picchia” forte al servizio, non sbaglia nulla sotto rete e regala il primo, consistente vantaggio ai rinoceronti (12-8). Il cambio palla funziona a meraviglia e i Colussi boys mantengono sempre un buon margine. Almeno fino a quando arriva il graffio dell’ex Guastamacchia, per il 20-21. Il Belluno Volley, però, “mura” la rimonta. Nel senso più stretto del termine, se è vero che due “Monster Block” di Bucko e Bisi chiudono a doppia mandata il parziale.
    A STRAPPI – Ma i bellunesi procedono a strappi. E inseguono per l’intero terzo set: fin dal 4-1 di partenza. Set, peraltro, marchiato a fuoco da Guastamacchia, decisivo a muro. In realtà, Fabio Bisi e i suoi compagni risalgono la corrente. E si riportano fino al -1, sul 20-19, mentre nel finale è proprio il capitano a sobbarcarsi le maggiori responsabilità e a mettere a terra tre palloni in sequenza: non basterà. È ancora 25-22. La strada è in salita, nonostante il vantaggio di 17-16 nel quarto round. A quel punto, si spegne la luce e il Personal Time mette l’impronta su un parzialone di 9-3 che fa calare il sipario sul derby. In trasferta ancora non va.
    DELUSIONE – Deluso, a fine gara, il direttore generale, Franco Da Re: «Di solito, quando si perdono dei parziali per così pochi punti, sono i dettagli a decidere. Ma in realtà non è così: a fare la differenza, ancora una volta, è stato il fondamentale della battuta, in cui non siamo nemmeno a un livello di decenza. Abbiamo concesso ai nostri avversari di poter imporre il loro gioco. In più, non abbiamo difeso benissimo e, quando andiamo sotto, non riusciamo a rimanere tranquilli. C’è da riflettere: dobbiamo trovare dei correttivi tecnici e in termini di atteggiamento. Non possiamo accontentarci di vincere solo in casa». LEGGI TUTTO

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    Derby veneto a San Donà: in palio i tre punti e il primato

    È già il terzo incrocio stagionale: quello che conta di più. O meglio, l’unico che conta. Perché i due precedenti, andati in scena nel mese di settembre, erano utili per affinare la forma, oliare i meccanismi, provare nuove soluzioni. Ora invece, si gioca per i tre punti. E anche per la momentanea vetta della graduatoria, nel girone bianco di Serie A3 Credem Banca: una vetta attualmente occupata dal Personal Time San Donà di Piave. Ovvero, dall’avversario che il Belluno Volley affronterà nel turno infrasettimanale di domani (mercoledì 1 novembre, ore 18), al Pala Barbazza. 
    PIATTO FORTE – Il derby veneto è il piatto forte del quarto turno, come rimarca Filippo Maccabruni: «Sarà una battaglia pallavolistica, dovremo lottare con tutti i mezzi che abbiamo a disposizione – avverte il palleggiatore -. E interpretare la gara con pazienza, consapevolezza e fiducia in noi stessi. Vogliamo mettere in pratica il nostro volley, far valere tecnica, intensità e doti fisiche. Ma è evidente che bisognerà prestare la massima attenzione, anche perché San Donà è una compagine tosta. In ogni caso, andiamo da loro per fare la nostra partita». Le due compagini, almeno in parte, si conoscono: «Sì, li abbiamo già visti all’opera, sappiamo quali sono le loro caratteristiche. Anche se in campionato sarà tutto diverso. A tale proposito, nel poco tempo che ci separa dal match, studieremo a fondo i nostri avversari per essere poi pronti ad affrontarli». Nei due allenamenti congiunti, i rinoceronti si erano imposti al Pala Barbazza e avevano pareggiato alla Spes Arena: «Di sicuro, non possiamo pensare che affronteremo la stessa squadra dei test pre-stagionali. Anche perché ora San Donà ha un punto in più e sta bene. Noi, però, puntiamo al primato».
    GALVANIZZATI – Nel frattempo, il Belluno Volley è tornato al successo contro Mirandola. E Maccabruni ha orchestrato al meglio dalla cabina di regia: «La ricezione si è rivelata di alto profilo. In più, quando siamo tranquilli e “aggrediamo” la partita, diventa molto complicato giocare contro di noi». Tra le mura amiche, i biancoblù non lasciano nulla al caso: «Giocare alla Spes Arena dà uno stimolo in più, anche perché si crea un’atmosfera speciale, che ci galvanizza. In ogni caso, a livello mentale e di riferimenti, un gruppo ambizioso non fa distinzioni tra casa e trasferta: il campo da pallavolo è 18×9 ovunque, la rete è alta 2,43 metri. E noi siamo gli stessi». 
    FARINA NEL SACCO – Il processo di crescita e maturazione prosegue su buoni ritmi: «È un collettivo che, ogni giorno, aggiunge nuova farina al proprio sacco – conclude Maccabruni -. E compie un passo in avanti. Ma, allo stesso tempo, sono convinto che finora la squadra abbia espresso solo il 50, al massimo 60 per cento del potenziale: i margini di miglioramento sono “estremi”. Ed è normale che sia così, avendo cambiato parecchi atleti. Tutti insieme lavoriamo per raggiungere una buona coesione e superare le difficoltà. Sono convinto che, nel giro di un mesetto, potremo raggiungere il 100 per cento, o comunque avvicinarci a un livello molto alto: il nostro». 
    CURIOSITÀ – Il derby veneto verrà trasmesso in diretta, sul canale YouTube della Legavolley. Per quanto riguarda i precedenti ufficiali, sono in perfetta parità: due vittorie per parte. E l’ex di turno è il centrale Francesco Guastamacchia. Il quale, nella scorsa stagione, era di casa alla Spes Arena ed è reduce da una prova, nella tana di Brugherio, in cui ha stampato ben 8 muri.  LEGGI TUTTO

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    Antonaci e il 90 per cento in attacco: «Merito di Maccabruni»

    Dieci palloni attaccati, nove spediti a terra, ma anche un ace, un muro. E “zero” errori. Le cifre, nella pallavolo, non sono tutto. Ma mai come in questo caso evidenziano una prestazione da fantascienza: il “barba” si è preso la scena. E, contro la Stadium Mirandola, ha dato vita a una gara ai limiti della perfezione. Nessun dubbio, Piergiorgio Antonaci è già entrato nel cuore dei tifosi dolomitici: «Il fattore campo è determinante – ha spiegato il centrale, nel post partita – e lo abbiamo fatto valere. È stato bello vedere una presenza così massiccia di pubblico, anche da parte degli ospiti. Ma la Spes Arena è la Spes Arena: ed è casa nostra».
    ATTEGGIAMENTO – Il Belluno Volley riprende la strada già tracciata al debutto. E si lascia alle spalle il passaggio a vuoto di Pavia: «Vincere 3-0 non era scontato? Vero, perché Mirandola ha composto un organico di rilievo, ricco di nomi interessanti. A fare la differenza è stato il nostro atteggiamento. Non dobbiamo scendere in campo contratti, perché le cose le sappiamo mettere in pratica. E pure bene, specialmente se siamo in fiducia. L’importante era entrare in sintonia con questa mentalità, in modo tale da condurre il gioco».
    INTESA – Al centro, i rinoceronti sono passati con assoluta regolarità. Per merito di un infallibile Antonaci, di Mozzato. E di Filippo Maccabruni in regia: «“Macca” è un palleggiatore a cui piace coinvolgere i centrali. L’intesa sta piano, piano migliorando. Sono super felice perché con lui mi trovo a meraviglia, ma questo è solo un punto di partenza».
    E ORA IL DERBY – “Pingu”, come viene soprannominato il ventottenne di Galatina, è già proiettato al derby veneto di mercoledì 1 novembre (ore 18), contro il Personal Time San Donà di Piave. Ovvero, l’attuale capolista del girone bianco di Serie A3 Credem Banca: «Ci attende una sfida importante e il tempo per recuperare sarà ridotto. Tuttavia, abbiamo già stilato il programma giusto per arrivare pronti e preparati all’appuntamento, consapevoli di poter condurre in porto il risultato: senza pressione, ma con tanta voglia di fare e di vincere».

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    Effetto Spes Arena: è un altro 3-0 casalingo per i rinoceronti

    Seconda gara casalinga e secondo successo: netto, inequivocabile, meritato. Il Belluno Volley difende il fortino e cancella con un colpo di spugna il passivo di Pavia. Al cospetto di una formazione quadrata, come Mirandola, i rinoceronti danno vita a una prova di grande solidità: sono chirurgici nei momenti topici (soprattutto nei primi due parziali, chiusi con uno scarto minimo) e trovano risposte di assoluto rilievo da ogni singolo interprete. A cominciare dal top scorer Schiro (13 punti arricchiti da un brillante 75 per cento in attacco), passando per Bucko (un fattore, nonostante fosse debilitato dalla febbre). E dai centrali, con un Antonaci da doppia cifra (8 su 10) e un Mozzato padrone della situazione quando la palla pesava di più. Bene anche Maccabruni in regia, Orto in ricezione e capitan Bisi fa valere la sua esperienza. Insomma, una vittoria di squadra: quella che chiedeva coach Colussi alla vigilia.
    SU IL VOLUME – I padroni di casa provano dubito ad azzannare il match. E ad alzare il volume al servizio con un ace di Schiro per il 7-4, Ma proprio la battuta sarà croce e delizia, come testimoniano i 7 errori dai 9 metri. In più, Mirandola è il solito “cagnaccio”, pronto a mordere a ogni occasione utile. E ad approfittare delle imprecisioni bellunesi: in tal senso, l’attacco out di Bisi vale la parità a quota 15. Sarà poi Bucko, grazie a un “Monster Block”, a dare il piccolo, ma decisivo strappo: 22-20, mentre Albergati spedisce in rete il servizio del definitivo 25-23.
    SCHIRO SUGLI SCUDI – Gli emiliani, però, non ci stanno. E, nel secondo round, sprintano con Albergati: 12-15. Solo che Schiro è semplicemente perfetto: 7 su 7 in attacco. E guida la rimonta: la parità matura a quota 17 e un fallo di seconda linea di Rossatti permette ai rinoceronti di operare il sorpasso. Si gioca sul filo. Ma il filo è l’habitat naturale di Mozzato (muro del 21-19 e primo tempo del 23-21) e di Antonaci, artefice degli ultimi due punti. Ebbene sì, il Belluno Volley passa al centro. E si porta sul 2-0 nel conto dei set.
    FERRO – “Battere il ferro finché è caldo”, recitava un vecchio adagio. E i Colussi boys, questo ferro, lo battono con una certa forza nel terzo atto: volano sul 4-0, doppiano gli avversari (10-5). E prendono il largo. Alla fine, è gloria per tutti. Anche per i fratelli Martinez, a referto con un punto a testa: Gonzalo timbra un contrattacco da urlo, Ignacio l’ace.
    L’ANALISI – «Una bella prestazione, solida, matura e concreta – afferma coach Gian Luca Colussi -. Siamo contenti. Abbiamo avuto un ottimo cambio palla e tutti hanno ricevuto al meglio, mentre “Macca” ha distribuito bene il gioco. Forse non siamo stati brillantissimi in fase break: potevamo concretizzare di più, ma va bene così. Il gioco al centro? È sempre stato un valore aggiunto: sia per le caratteristiche dei centrali, sia del palleggiatore. Scorie dopo Pavia? No, temevo più le scorie delle influenze, alla luce della settimana complicata. Per questo dedico la vittoria all’intero staff».

    BELLUNO VOLLEY-STADIUM MIRANDOLA 3-0
    PARZIALI: 25-23, 25-23, 25-15.
    BELLUNO VOLLEY: Maccabruni 4, Bisi 7, Schiro 13, Bucko 9, Mozzato 6, Antonaci 11; Orto (L), G. Martinez 1, I. Martinez 1, Guolla. N.e. Stufano, Fraccaro (L). Allenatore: G. Colussi.
    STADIUM MIRANDOLA: Nasari 4, Albergati 13, Bombardi 6, R. Rustichelli 2, Quartarone 1, Rossatti 4; M. Rustichelli, Scita 1. N.e. Capua, Gozzi, Bevilacqua, Schincaglia, Scaglioni. Allenatore: M. Mescoli.
    NOTE. Spettatori: 650 circa. Durata set: 27’, 25’, 22’; totale: 1h14’. Belluno: battute sbagliate 19, vincenti 5, muri 5. Mirandola: b.s. 14, v. 0, m. 3. LEGGI TUTTO

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    Belluno, è l’ora di Mirandola: «Più fiducia in noi stessi»

    Il Belluno Volley torna nella sua Arena per rimettersi in cammino: domani (domenica 29 ottobre, ore 18), infatti, i rinoceronti riceveranno gli emiliani della Stadium Mirandola. Con un chiodo fisso in testa. Anzi, due: lasciarsi alle spalle il passivo di Pavia, contro la Moyashi Garlasco, e ritrovare punti utili a muovere una classifica destinata a essere più che mai compressa. E non solo nelle prime giornate di campionato.
    DISPONIBILITÀ AL SACRIFICIO – «Sarà un impegno complicato – afferma coach Gian Luca Colussi – visto che affronteremo una squadra che gioca con ordine, è abile in ricezione e mette in pratica una buona pallavolo. È una sfida tutta da giocare. E va interpretata con la massima disponibilità al sacrificio». Mirandola, al pari dei bellunesi, ha vinto in casa (con Brugherio) e perso in trasferta (nella tana di Savigliano): vanta un buon collettivo. E individualità di rilievo: «L’opposto Albergati e la banda Rossatti sono i principali terminali offensivi, ma non sottovaluterei Nasari, che attacca un discreto numero di palloni». 
    ERRORI DI TROPPO – La battuta sarà una delle chiavi del match: «Parte tutto da lì. Ed è un fondamentale in cui è doveroso alzare il livello. Non stiamo facendo partire l’azione come vorremmo: abbiamo commesso qualche errore di troppo, mentre a volte, al contrario, siamo un po’ “leggeri”. Nessun dubbio sul fatto che sia necessario spingere maggiormente al servizio e stabilizzare il cambio palla. In generale, dobbiamo avere un pizzico di fiducia in più in noi stessi, oltre che di spensieratezza». Il gruppo ha metabolizzato il primo passivo stagionale: «Quando matura una sconfitta, il clima non è mai dei migliori. E ci mancherebbe che non fosse così: ai ragazzi non piace perdere ed erano profondamente dispiaciuti per una gara che non è stata sviluppata al meglio. Tuttavia, il campionato è lungo: voltiamo pagina e guardiamo avanti, pur cercando di memorizzare gli aspetti che non sono andati per il verso giusto».
    REAZIONE – Il Belluno Volley intende rialzare la testa: «Impariamo a reagire nei momenti di difficoltà. Non come nell’ultimo match, in cui la reazione c’è stata, ma l’abbiamo incanalata nel versante sbagliato: ci siamo lasciati irretire da qualche protesta e dall’atteggiamento della formazione avversaria, anziché pensare alle soluzioni tecnico-tattiche. Le difficoltà ci sono e ci saranno sempre: questa è la pallavolo. E questo è il campionato di A3. Quindi – conclude Colussi – rimaniamo uniti e cerchiamo di diventare più “squadra”. Se giochiamo come singoli, siamo destinati a faticare». 
    IN MEMORIA DI BRUSI – Gli arbitri designati per il confronto della Spes Arena sono Andrea Galteri di Perugia e Antonio Mazzarà di Milano. Prima della battuta iniziale, verrà osservato un minuto di raccoglimento – su tutti i campi – per per onorare la memoria di Giuseppe Brusi, uno dei padri fondatori della pallavolo moderna e storico dirigente romagnolo.  LEGGI TUTTO

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    Riapre le porte la Spes Arena: biglietti in vendita anche online

    Si torna alla Spes Arena: dopo la trasferta a Pavia, contro la Moyashi Garlasco, il Belluno Volley ritrova il suo pubblico. Ovvero, il “settimo” elemento in più da schierare sotto rete. Sì, perché è come se i tifosi e gli appassionati scendessero fisicamente in campo, al fianco dei rinoceronti. E l’ennesima conferma è arrivata nel giorno del debutto di campionato contro il Cus Cagliari: nell’insolito orario pomeridiano (ore 15) si sono presentati in cinquecento circa e, con la loro voce e il loro entusiasmo, hanno spinto i ragazzi di Colussi in maniera incessante. Dal primo all’ultimo scambio. 
    L’auspicio è che la stessa atmosfera possa essere assaporata anche nel secondo confronto casalingo: quello in programma domenica 29 (ore 18) contro la Stadium Mirandola. Per questo, la società guidata dal presidente Sandro Da Rold ha riservato agli appassionati un canale in più. O meglio, una corsia preferenziale, da sfruttare sul web: all’interno della piattaforma DiyTicket, infatti, è possibile acquistare online il biglietto della singola partita, in modo da evitare la coda alla cassa. 
    Il link di riferimento è https://www.diyticket.it/artists/3309/belluno-volley. In parallelo, prosegue pure la vendita degli abbonamenti. 
    La Spes Arena chiama. E il popolo biancoblù è pronto a rispondere.  LEGGI TUTTO

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    «Rivoluzionata ed esperta, Mirandola è squadra di spessore»

    C’è la Stadium Mirandola sulla strada dei rinoceronti: domenica 29 (ore 18), alla Spes Arena, il Belluno Volley si troverà di fronte una squadra che, la scorsa annata, gli ha sfilato 4 dei 6 punti a disposizione, nel doppio confronto. Ma, rispetto all’ultimo campionato, gli emiliani hanno cambiato volto. Come testimonia l’assistente tecnico bellunese, Roberto Malaguti: «Sì, Mirandola è una squadra rivoluzionata. Nel sestetto base, più il libero, ci sono due atleti confermati e cinque nuovi. Tutti di spessore per questa categoria». 
    Si comincia dal regista, Davide Quartarone: «Reduce da un ottimo cammino in B con il Gabbiano Mantova, è un palleggiatore molto esperto. Tanto è vero che vanta 200 presenze in serie A in 7 stagioni (tre in A1 e quattro in A2)». L’opposto, invece, è il bergamasco di scuola Trento, Daniele Albergati: «Alla sua sesta annata in A, ha collezionato 30 gettoni in Superlega con il Trentino Volley e nello scorso campionato, con la Shedirpharma Sorrento, ha messo a segno 526 punti, risultando il quarto elemento più prolifico dell’intera A3. E il secondo in termini di attacchi vincenti». Da Savigliano, invece, è arrivato lo schiacciatore Alberto Nasari («giocatore completo, oltre che buonissimo ricevitore) e in banda agisce pure Federico Rossati («204 centimetri, un fattore in attacco»). Al centro, attenzione a Riccardo Rustichelli e a Federico Bombardi, mentre il libero è Matteo Rustichelli, nato e cresciuto con la Stadium. 
    «Di sicuro – conclude Malaguti – incontreremo una compagine esperta, abile in diversi fondamentali, con una gran voglia di far dimenticare la retrocessione dell’anno scorso e di dimostrare quello che è il suo attuale valore». In classifica, dopo due giornate, la Stadium ha gli stessi punti del Belluno Volley. E, al pari dei Colussi boys, ha vinto in casa (quattro giorni fa, contro la Gamma Chimica Brugherio) e perso in trasferta: a Savigliano, nel match d’esordio.  LEGGI TUTTO

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    Stufano: «La sconfitta non ci demoralizza, ma ci sprona»

    Archiviato il primo passivo stagionale (primissimo, se si considera che il pre-campionato si era chiuso senza sconfitte), per il Belluno Volley è tempo di voltare pagina. E di pensare al prossimo capitolo, da scrivere alla Spes Arena, dove domenica 29 (ore 18) andrà in scena la seconda gara casalinga, valevole per la terza giornata della Serie A3 Credem Banca: dall’altra parte della rete, ad attendere i rinoceronti sarà lo Stadium Mirandola, reduce dal 3-0 rifilato alla Gamma Chimica Brugherio.
    PROVA ALTALENANTE – A Pavia, contro Garlasco, è partito nel sestetto base Alessandro Stufano. E il ventenne centrale di origini pugliesi (spegnerà 21 candeline tra meno di due mesi) non si esime dall’analizzare le motivazioni che hanno portato a subire la rimonta: «Abbiamo dato vita a una prova altalenante – afferma -. Siamo partiti molto bene, ma dal secondo parziale abbiamo avuto qualche problema. I nostri avversari hanno fatto prevalere la loro fisicità, soprattutto in battuta. E ci hanno messo in difficoltà. In più, la Moyashi giocava in casa e il fattore campo le ha dato quel qualcosa in più che a noi è mancato».
    RESET – Il Belluno Volley è chiamato a resettare. E ripartire: «Al di là di tutto, la sconfitta non ci demoralizza, anzi, ci sprona ad allenarci al meglio. Dobbiamo essere consapevoli dei nostri mezzi e delle nostre potenzialità. Certo, non ci ha fatto piacere tornare a casa senza punti, ma questo campionato è molto competitivo: ogni partita andrà affrontata come se fosse una finale, a cominciare dalla prossima». Tutte le energie e le attenzioni sono ora rivolte al confronto in programma fra quattro giorni (ore 18) di fronte al pubblico amico di Lambioi: «Abbiamo una gran voglia di riscattarci – conclude Stufano -. E domenica potremo farlo davanti ai nostri tifosi».
    ANTICIPO – A proposito della terza giornata del campionato di Serie A3 Credem Banca, il programma si aprirà già stasera (mercoledì 25, ore 20.30) con il derby emiliano tra la WiMore Salsomaggiore Terme e la Geetit Bologna. LEGGI TUTTO