More stories

  • in

    MotoGp, Beirer: “Oliveira offeso dall'offerta in Tech3”

    ROMA – “È stato stressante perché è stato come imbrogliare. Se un pilota parla con un altro team manager, allora mi irrito. Se il pilota vede che ne sto per ingaggiare un altro, allora succede che la fiducia in un certo senso viene meno. Ma il mio compito è accordarmi con i migliori”. Inizia così l’intervento a “Motorsport Total” di Pit Beirer, motorsport director di KTM, dove parla di Miguel Oliveira, pilota in MotoGp della casa austriaca, ma ormai in orbita Gresini. “Non è bello – prosegue il tedesco – perché non vogliamo mettere in discussione ciò che abbiamo ottenuto insieme. È come se il suo onore fosse stato leso dalla nostra offerta di andare in Tech3 (team satellite KTM, ndr)”.
    La dinamica della rottura
    La stagione di Oliveira era iniziata con la vittoria nel Gp d’Indonesia, poi un calo lo ha portato all’undicesima piazza nella classifica piloti. La KTM prende i contatti con Miller e Beirer spiega: “Prima del Mugello, sono andato a parlare con lui per confessargli che questi colloqui stavano avvenendo e gli ho fatto un’offerta per Tech3 e gli ho proposto una paga più alta. Avremmo anche potuto esercitare una clausola fino al 31 maggio che obbligava Oliveira ad accettare una delle quattro selle KTM, ma non l’abbiamo fatto per rispetto”. Ora che Miller è ufficialmente un pilota KTM, Oliveira è sul mercato ed è vicino a un accordo con il team Gresini, che a sua volta può dunque liberare Bastianini, in odore di Desmosedici. LEGGI TUTTO

  • in

    MotoGp, Beirer: “Per Sanchez ogni occasione è buona per insultarci”

    ROMA – Il mercato piloti della MotoGp si fa incandescente nella settimana che precede i giorni che porteranno poi il paddock al Mugello. I team manager, i piloti e i loro procuratori stanno intavolando le trattative per fare chiarezza sul 2023 e non sempre gli scambi fra le parti sono amichevoli. Come nel caso del negoziato tra l’agente di Remy Gardner, rookie in KTM, Paco Sanchez e i l numero uno del box austriaco, Pit Beirer, che non ha certo usato toni cordiali nella sua intervista a “Speedweek”: “Non perde occasione per attaccarci. Si lamenta del contratto che abbiamo offerto al suo pilota per il 2023. A causa di ciò ho avuto problemi, perché Gardner e Fernandez degli esordienti. Serve tempo per i primi risultati”.
    L’accusa di Beirer
    “In una fase del genere non vogliamo manager come il signor Paco Sanchez – ha aggiunto Beirer -. Certi procuratori sono la più grande piaga che abbia colpito il paddock dopo la pandemia di Covid”. L’accusa poi prosegue: “Sanchez dice che noi non facciamo un buon lavoro. Ma ricordo che Hervé Poncharal è in questo paddock da 30 anni, è stato Presidente IRTA, ha più di 50 dipendenti: è un professionista. Vorremmo continuare con Gardner, ma se il suo manager non ci attaccasse costantemente sui media sarebbe meglio. Se poi il pilota non vorrà stare con noi, sarà una sua scelta. Ma capisco da come parla il suo manager che noi non siamo il partner preferito”. LEGGI TUTTO

  • in

    MotoGp, Beirer: “Sanchez? Non perde occasione per inveire contro di noi”

    ROMA – La MotoGp è in preda ai primi sussulti del mercato piloti. I team manager, i piloti e i loro procuratori stanno parlando per porre le basi in vista del 2023 e non sempre gli scambi fra le parti sono amichevoli. Come nel caso del negoziato tra l’agente di Remy Gardner, rookie in KTM, Paco Sanchez e i l numero uno del box austriaco, Pit Beirer, che non ha certo usato toni cordiali nella sua intervista a “Speedweek”: “Non perde occasione per attaccarci. Si lamenta del contratto che abbiamo offerto al suo pilota per il 2023. A causa di ciò ho avuto problemi, perché Gardner e Fernandez degli esordienti. Serve tempo per i primi risultati”.
    Beirer contro i procuratori
    “In una fase del genere non vogliamo manager come il signor Paco Sanchez – ha aggiunto Beirer -. Certi procuratori sono la più grande piaga che abbia colpito il paddock dopo la pandemia di Covid”. L’accusa poi prosegue: “Sanchez dice che noi non facciamo un buon lavoro. Ma ricordo che Hervé Poncharal è in questo paddock da 30 anni, è stato Presidente IRTA, ha più di 50 dipendenti: è un professionista. L’intenzione è continuare con Gardner, ma se il suo manager non ci punzecchiasse costantemente sui media sarebbe meglio. Sarà una scelta del pilota se poi non vorrà continuare. Ma da come parla il suo manager si capisce che noi non siamo per loro un team di prima scelta”. LEGGI TUTTO

  • in

    MotoGp, Beirer: “Tutti vogliono Acosta, non possiamo trattenerlo”

    ROMA – L’arrivo di Pedro Acosta ha avuto un impatto notevole sul Motomondiale. Dal suo esordio in Moto3, reso vincente dal titolo conquistato ai danni dell’italianno Dennis Foggia, lo spagnolo ha inevitabilmente attirato su di sé le attenzioni di tante scuderie che sarebbero pronte a scommettere su di lui. Acosta nel 2022 correrà in Moto2, sempre con il team austriaco, ma questa potrebbe essere l’ultima stagione con il team di Mattighofen. Un’ipotesi che sembra trovare conferma nelle parole di Pit Beirer, direttore di KTM Motorsport, che in un confronto con alcuni media ha detto: “Da contratto ha ancora un paio di anni con noi, ma non possiamo costringerlo a rimanere. Vediamo chi proverà a portarcelo via”.
    Le parole di Beirer
    L’addio di Pedro Acosta è dunque una possibilità che in casa KTM viene tenuta in considerazione. Tra le scuderie che potrebbero tentare lo spagnolo c’è però la Honda. L’Ala dorata ha come pilota di punta Marc Marquez, che l’anno scorso è stato tormentato dagli infortuni. Le garanzie che il 2022 dell’otto volte campione del mondo possa essere diverso sembrano esserci, ma i 28 anni dello spagnolo spingono a una riflessione. “Acosta – ha detto Beirer – ha un talento eccezionale e tutti lo vogliono. Potremmo al massimo convincerlo con il lavoro, mettendolo a suo agio e sperando che voglia restare”. Se il 18enne di Mazarron dovesse passare alla Honda, allora potremmo assistere al suo passaggio in MotoGp nel giro di tre anni. Acosta però dal canto suo deve dimostrare di essere competitivo anche in Moto2, dove farà coppia con il connazionale Augusto Fernandez. LEGGI TUTTO

  • in

    MotoGp, Beirer: “Non possiamo costringere Acosta a restare”

    ROMA – Pedro Acosta è uno dei talenti più in vista del Motomondiale. Il pilota spagnolo della KTM dal suo esordio in Moto3, con tanto di titolo conquistato ai danni dell’italianno Dennis Foggia, ha inevitabilmente attirato su di sé le attenzioni di tante scuderie che sarebbero pronte a scommettere su di lui. Acosta nel 2022 correrà in Moto2, sempre con il team austriaco, ma questa potrebbe essere l’ultima stagione con il team di Mattighofen. Un’ipotesi che sembra trovare conferma nelle parole di Pit Beirer, direttore di KTM Motorsport, che in un confronto con alcuni media ha detto: “Da contratto ha ancora un paio di anni con noi, ma non possiamo costringerlo a rimanere. Vediamo chi proverà a portarcelo via”.
    Prospettive future
    L’addio di Pedro Acosta è dunque una possibilità che in casa KTM viene tenuta in considerazione. Tra le scuderie che potrebbero tentare lo spagnolo c’è però la Honda. L’Ala dorata ha come pilota di punta Marc Marquez, che l’anno scorso è stato tormentato dagli infortuni. Le garanzie che il 2022 dell’otto volte campione del mondo possa essere diverso sembrano esserci, ma i 28 anni dello spagnolo spingono a una riflessione. “Acosta – ha detto Beirer – ha un talento eccezionale e tutti lo vogliono. Potremmo al massimo convincerlo con il lavoro, mettendolo a suo agio e sperando che voglia restare”. Il passaggio del classe 2004 in Honda potrebbe rappresentare una svolta per lui, ma molto dipenderà dai suoi risultati in Moto2 che, se confermati, potrebbero proiettare Acosta sul prestigioso palcoscenico della MotoGp. LEGGI TUTTO

  • in

    MotoGp, Beirer: “Indecente attirare nostri talenti con un po' di soldi in più”

    ROMA – Il Mondiale 2022 non è ancora cominciato, ma è già lotta a suon di dichiarazioni tra KTM e Ducati. Pit Beirer, in particolare, si è scagliato nelle ultime ore con la casa di Borgo Panigale che aveva lamentato una presunta egemonia della scuderia austriaca nel mettere sotto contratti i giovani piloti: “Se Tardozzi pensa che ci sia una concorrenza sleale, lo invito a impegnarsi con la sua marca con i giovani. Ma non ricordo di aver mai visto una Ducati in Moto3. In KTM produciamo moto per la Rookies Cup dal 2013. Il lavoro sui giovani ci costa una quantità di denaro relativamente grande, parliamo di milioni ogni anno. Trovo piuttosto indecente che un costruttore arrivi ad attirare i nostri talenti con un po’ di soldi in più“, ha dichiarato. 
    Il caso Martin
    Beirer ha poi preso d’esempio quanto successo con l’ormai ex rookie Jorge Martin: “Lo abbiamo avuto per due anni nel team Ajo di Moto2, e aveva un contratto valido con noi per il 2021. Ma voleva andare alla Ducati. Lo abbiamo rilasciato di fronte a un compenso di 80 mila euro. Vorrei chiedere a Ducati se questa l’ha trovata un’azione dignitosa o indecente. Martin da noi aveva uno stipendio ovviamente superiore a quella cifra. Lo volevamo con noi in MotoGP, ma lui non voleva restare e l’abbiamo lasciato andare“, le sue parole.  LEGGI TUTTO

  • in

    MotoGp, Beirer risponde alla Ducati: “Pensino a impegnarsi con i loro giovani”

    ROMA – E’ già lotta a suon di dichiarazioni tra KTM e Ducati, a numerose settimane dall’inizio del Mondiale di MotoGp. Pit Beirer, in particolare, si è scagliato nelle ultime ore con la casa di Borgo Panigale che aveva lamentato una presunta egemonia della scuderia austriaca nel mettere sotto contratti i giovani piloti: “Se Tardozzi pensa che ci sia una concorrenza sleale, lo invito a impegnarsi con la sua marca con i giovani. Ma non ricordo di aver mai visto una Ducati in Moto3. In KTM produciamo moto per la Rookies Cup dal 2013. Il lavoro sui giovani ci costa una quantità di denaro relativamente grande, parliamo di milioni ogni anno. Trovo piuttosto indecente che un costruttore arrivi ad attirare i nostri talenti con un po’ di soldi in più“, ha dichiarato. 
    Le parole di Beirer
    Beirer ha poi preso d’esempio quanto successo con l’ormai ex rookie Jorge Martin: “Lo abbiamo avuto per due anni nel team Ajo di Moto2, e aveva un contratto valido con noi per il 2021. Ma voleva andare alla Ducati. Lo abbiamo rilasciato di fronte a un compenso di 80 mila euro. Vorrei chiedere a Ducati se questa l’ha trovata un’azione dignitosa o indecente. Martin da noi aveva uno stipendio ovviamente superiore a quella cifra. Lo volevamo con noi in MotoGP, ma lui non voleva restare e l’abbiamo lasciato andare“, le sue parole.  LEGGI TUTTO

  • in

    MotoGp, Beirer: “Per il 2023 Ktm ha quattro selle libere”

    ROMA – Per Pit Beirer “sono tutti in discussione” i propri piloti. Manca ancora qualche mese all’inizio della nuova stagione di MotoGp, ma il numero uno della Ktm ha fatto capire che il posto non è garantito a nessuno, né all’interno del box ufficiale e né tra le mura della Tech 3. Miguel Oliveira, Brad Binder, Remy Gardner e Raul Fernandez sono avvisati in vista del 2023, quando potrebbero esserci nuovi cambi di rotta dopo quello che ha coinvolto direttamente Danilo Petrucci, passato in Dakar. 
    Le parole di Beirer
    In un’intervista ai microfoni di Speedweek, Beirer ha infatti annunciato possibili sorprese per il futuro: “In KTM abbiamo quattro posti in MotoGP ciascuno per i prossimi cinque anni. Finora nessun posto è stato assegnato a qualcuno per quanto riguarda il 2023. Dopo la stagione 2022 occuperemo i quattro posti di Red Bull e Tech3 poiché crediamo che il pilota, l’equipaggio, le prestazioni e il team si adattino al meglio”, le sue parole.  LEGGI TUTTO